Carissimi,
amiamoci gli uni gli altri,poichè l'amore e da Dio e chi ama è generato da Dio
e conosce Dio
PREGHIERA PER UNA
NUOVA CHIESA
Padre Nostro e Padre
di Gesù Cristo, tuo Figlio per opera dello Spirito Santo. Oggi da a noi la luce
della risurrezione. La sfolgorante luce della riconciliazione, ed il peggior
male è, che noi donne e uomini spesso non la vediamo, anche se siamo in pieno
giorno. Liberaci da questo non vedere, in questo giorno in cui celebriamo la
Pasqua bene o male insieme a tutta l'umanità di nuovo turbata da attentati,
guerre e morti. Benedici tutte le Chiese Cristiane dalla più grande alla più
piccola, che ancora vivono separate, non dalla tua Parola, ma dalle dottrine,
che l'una e l'altra si sono date, in modo, che finalmente unite possano portare
il tuo Amore a tutto il mondo Cristiano e non Cristiano. Noi ci rimettiamo
nelle Tue mani, con tutto ciò che ci manca e di cui l'intera umanità ha
bisogno. Noi Gesù speriamo in Te e Nello Spirito Santo, che quando abbiamo
invocato con sincerità ha sempre
risposto. Rendici migliori e ammaestraci anche in questo giorno che ricorda la
tua resurrezione e la vittoria sulla morte.
don Salvatore
Paparo
RIFLESSIONE BIBLICA
“Simon Pietro
disse a loro: Io vado a pescare. Essi gli dissero: Anche noi veniamo con te.
Uscirono e montarono nella barca; e quella notte non presero nulla. Or essendo
mattina, Gesù si presentò sulla riva: i discepoli però non sapevano che fosse
Gesù.....” Vang. Di Giovanni cap 21, vers. 3-7
GESU' L'ILLUSTRE SCONOSCIUTO
Sono passati vari
giorni dalla Pasqua e dalla risurrezione, Simon Pietro e gli altri discepoli
che sono con lui sul lago di Galilea, hanno già visto, il sepolcro vuoto, hanno
già visto Gesù risorto, eppure, essi lasciata Gerusalemme, tornano ai loro
vecchi mestieri, tornano a fare i pescatori i contadini gli artigiani ecc.
Gesù è stato con loro
per alcuni anni o poche mesi, comunque c'è stato, ha insegnato , ha patito le
umiliazioni, la tortura è morto, la domenica di Pasqua è risorto. Eppure in questo ventunesimo capitolo del Vangelo di
Giovanni sembra che tutto questo non sia avvenuto, sembra addirittura che dalla
chiamata dei primi discepoli, proprio sul lago di Galilea al cap. primo, nulla
sia capitato; i discepoli più cari, sono tornati al loro vecchio lavoro “lungo
il mar di Galilea Simone e Andrea, il fratello di Simone, gettavano la rete in
mare, perchè erano pescatori......” sembra addirittura che Gesù non abbia
rappresentato nulla per loro, non abbia inciso nelle loro vite , nei loro
costumi. Nel racconto del capitolo 21 di Giovanni i discepoli sono presentati
come degli uomini che riprendono sconfortati la vita di tutti i giorni, non
resta a loro che dimenticare al più presto i “SOGNI DI GLORIA” il loro Rabbi
Gesù è stato ridimensionato dalla morte in croce. Il racconto di questo ventunesimo
capitolo e così strano che pare sia stato collocato alla fine dell'Evangelo di Giovanni da
copisti poco attenti all'evolversi degli eventi, oppure no? Non è forse questa
stranezza insita nella vita di tutti noi, discepoli del terzo millenio? Il
nostro cristianesimo, la nostra fede non si trovano forse precisamente al punto
particolare di questo ultimo capitolo del Vangelo di Giovanni? Quindi non è un
errore dei copisti, ma chi lo ha messo esattamente qui è per noi, care amiche
ed amici del Cenacolo Familiare e per noi cristiani di oggi, anche per noi
donne e uomini Gesù è venuto, Gesù ha parlato, Gesù ci ha insegnato, Gesù e
morto, Gesù è resuscitato nel giorno di Pasqua, nella nostra Pasqua. Noi
abbiamo sentito, ma ha volte non abbiamo ascoltato questo annuncio; come mai
proprio oggi, più di ieri, sembra che nulla sia sia mosso in noi, che questo
annuncio della risurrezione sia rimasto nei quadri della normalità, del
quotidiano; i discepoli erano stati con Gesù o per pochi mesi o per tre anni ed
avevano ascolato i suoi insegnamenti; noi li abbiamo uditi per anni: dieci
venti trenta quaranta ecc. Come mai
dunque, sembra che Gesù non abbia inciso nella nostra vita. Anche noi come i
discepoli di allora, non abbiamo ancora capito che Gesù è vivo che la sua risurrezione
è REALE e che quindi la matttina di un giorno nuovo, di una nuova società, di
un nuovo modo di vivere è spuntata. Perchè come tutti gli altri, non abbiamo
ancora capito e non sappiamo distinguere la presenza di Gesù nel quotidiano.
Purtroppo continuamo a vivere nel nostro piccolo mondo con il lavoro gli
affanni, le poche soddisfazioni. E quando Gesù ci chiede “Avete del pesce?”
noi rispondiamo di no, le nostre mani
sono sempre vuote di fronte a Lui.
Care Amiche ed amici
Sorelle e Fratelli in Cristo, andiamo in questa Pasqua a rileggerci il capitolo 21 del Vangelo di
Giovanni, dopo aver riletto e meditato, esaminiamo la nostra vita, il nostro
lavoro, il modo in cui l'esercitiamo e meditiamo su questo annuncio della
resurrezione....! se veramente ha
cambiato il nostro modo di vivere.
r. Fulvio Crivello
BENEDIZIONE
La grazia del Signor
Gesù Cristo e l'Amore di Dio e la comunione con lo Spirito Santo siano con
tutti noi.
Un caro saluto a voi
tutti e una serena Pasqua a voi e alle vostre famiglie.
r. Fulvio Crivello