Translate

19 nov 2014

UNITI IN PREGHIERA

CARISSIMI AMICI DELL'OPERA CENACOLO FAMILIARE UNIAMOCI IN PREGHIERA.

11 ott 2014

AMATI LETTORI E LETTRICI DEL BLOG

CINTANO 20.12.1983 AMATI LETTORI E LETTRICI DEL BLOG “OPERA CENACOLO FAMILIARE”, VI TRACRIVO QUANTO HO SCRITTO IL 20 DICEMBRE DEL 1983 “CINTANO 20 DICEMBRE 1983 “PIANO DI LAVORO DELL’ECUMENISMO”. “I Membri della Terza Commissione Presinodale FA SUO quanto afferma il Proemio del Decreto Conciliare sull’Ecumenismo dove si legge che “il ristabilimento dell’unità da promuoversi fra tutti i cristiani, è uno dei principali intenti del Sacro Concilio Ecumenico Vaticano II “ ; PRENDONO ATTO con sollievo interiore, del fatto che la Chiesa Cattolica, CONTRARIAMENTE AL PASSATO, riconosce nel suddetto Decreto, la sua parte di responsabiltà nella divisione dei Cristiani. E si sente chiamata ad una “CONTINUA RIFORMA”, PER OTTENERE DA DIO LA RIUNIFICAZIONE. Non potendo affrontare tutta la problematica che divide i Cristiani, NOI, con spirito di Penitenti, ci accingiamo ad una leale verifica “DEL PRIMATO PAPALE” che riteniamo essere uno degli ostacoli maggiori sulla strada dell’Ecumenismo dal punto di vista dottrinale e istituzionale. Dopo un accenno sull’esegesi che i Cattolici e i Cristiani non Cattolici propugnano dei passi scritturistici riguardanti “IL PRIMATO DI PIETRO E DEI SUOI SUCCESSORI”, ci soffermeremo abbastanza in esteso sulla Storia della Chiesa per vagliare le Sue contrapposte posizioni esegetiche. Infine avanzeremo alcune proposte che riteniamo indispensabili per un graduale superamento delle divergenze e il ristabilemento dell’unità fra tutti i Cristiani”.

24 set 2014

ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE

14 SETTEMBRE 2014 OMELIA Le tre Letture Scritturistiche di oggi sono collegate tra di loro e parlano della Esaltazione della Croce. La prima lettura esalta la croce come medicina di Dio, capace di guarire tutte le malattie degli Ebrei nel deserto; il brano evangelico esalta la croce come albero della vita in cui Gesù è stato innalzato e dal quale Gesù offre a noi la vita eterna. San Paolo poi nella seconda lettura fa il passaggio dall’esaltazione di Gesù sulla Croce all’esaltazione di Gesù fatta da Dio, suo Padre, nella gloria del Cielo, dove gli fu dato il Nome che è al di sopra di ogni altro nome, dinanzi al quale ogni ginocchio si deve piegare nei cieli, sulla terra e sotto terra. A questo punto cerchiamo di capire un pochino il messaggio della festa di oggi: la croce è un terribile supplizio. Gesù Crocifisso, però, l’ha redenta e ha fatto di essa uno strumento del suo amore misericordioso per la nostra salvezza. Innanzi tutto riflettiamo sulla prima lettura. Gli Ebrei sono in cammino nel deserto. Nel deserto, però, manca l’acqua, manca il pane e la carne. Come reazione gli Ebrei rimpiangono quanto possedevano in Egitto e si ribellano contro Dio e contro Mosè: “Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto?”. Gli Ebrei volevano tornare in Egitto, volevano tornare ad essere schiavi; invece dovevano fidarsi di Dio che certamente li avrebbe riforniti del necessario per vivere; e avrebbero dovuto continuare il loro viaggio verso la Terra Promessa, la Palestina, luogo di libertà. Allora Dio, perché gli Ebrei riflettessero e si pentissero della loro stoltezza, mandò loro dei serpenti velenosi e molti Ebrei morirono avvelenati. Gli Ebrei finalmente si pentirono del loro peccato e chiesero perdono a Dio. Dio ebbe compassione di essi e disse a Mosè: : “Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta di bronzo: “CHI SARA’ MORSO E LO GUARDERA’, RESTERA’ IN VITA”. E, in verità, quanti furono morsicati dai serpenti velenosi e guardarono il serpente di bronzo restarono in vita”. DOMANDIAMOCI: Ma perché il serpente di bronzo divenne medicina per i morsicati dai serpenti velenosi? Ciò avvenne perché il serpente di bronzo era il simbolo di Gesù Crocifisso. Il motivo ce lo ha detto Gesù stesso un momento fa nel brano evangelico: “COME MOSE’ INNALZO’ IL SERPENTE NEL DESERTO; COSI’ BISOGNA CHE SIA INNALZATO IL FIGLO DELL’UOMO, PERCHE’ CHIUNQUE CREDE IN LUI ABBIA LA VITA ETERNA”. E QUI DOBBIAMO FARE UN RILIEVO MOLTO IMPORTANTE: la nostra prima reazione davanti alla croce è di paura e di fuga. Noi istintivamente rifiutiamo la sofferenza. Noi cristiani, però, dobbiamo imparare a saper soffrire pensando al valore redentivo della sofferenza: neppure la più piccola nostra sofferenza andrà perduta se la mettiamo nel calice della passione e della morte di Gesù. CONCLUDIAMO COSI’: la nostra sofferenza unita alla sofferenza di Gesù, diventa la nostra medicina e ci guarisce dal peccato e dalla morte. La nostra sofferenza unita alla sofferenza di Gesù, soprattutto causa la nostra risurrezione e la nostra vita eterna. Sac. Salvatore Paparo

7 set 2014

CORREZIONE XXIII DOMENICA PER ANNUM A

7 SETTEMBRE 2014 OMELIA Il nucleo centrale dell’insegnamento scritturistico di oggi è contenuto nel pressante invito di San Paolo Apostolo a volerci bene: “FRATELLI, NON SIATE DEBITORI DI NULLA A NESSUNO, SE NON DELL’AMORE VICENDEVOLE”. Rileviamo subito che l’amore fraterno comporta anche il dovere di correggere il fratello che pecca. Correggere, però, non significa diventare giudici del nostro prossimo. Assolutamente, no. Solo Dio può giudicare giustamente le persone perché solo Lui scruta i cuori di tutti, mentre noi vediamo solo l’apparenza degli atti degli altri, e chi giudica tenendo presente solo l’apparenza, giudica falsamente. Sottolineiamo che nella correzione dobbiamo tenere presenti alcune regole: innanzi tutto il movente della correzione deve essere unico: il bene del fratello che ha peccato, per cui sbaglia di grosso chi per correggere umilia il fratello e contro di lui usa parole offensive. In secondo luogo la correzione deve essere fatta con dolcezza. Giustamente San Francesco di Sales soleva dire che si prendono più mosche con una goccia di miele che non con un barile di aceto, dove per miele intendeva la dolcezza e per aceto la durezza nel parlare. Infine la correzione deve essere fatta con umiltà: l’umile non si crede superiore al fratello che ha peccato ed è convinto che, senza l’aiuto di Dio, lui commetterebbe le stesse debolezze del fratello che corregge, anzi ne commetterebbe altre ben più gravi. In conseguenza di ciò l’umile prima di correggere un fratello pensa alla propria conversione riflettendo sulle parole di Gesù: “PRIMA DI TOGLIERE LA PAGLIUZZA CHE E’ NELL’OCCHIO DEL TUO FRATELLO, TOGLI LA TRAVE CHE E’ NEL TUO OCCHIO”. Sac. Salvatore Paparo

31 ago 2014

CHI E’ IL PAPA? (Seconda Parte)

XXII DOMENICA DURANTE L’ANNO A OMELIA Il brano evangelico di domenica scorsa ci parlava della Professione di Fede lessione, che, illuminato dal Padre Celeste, riconobbe in Gesù il MESSIA, IL FIGLO DEL DIO VIVENTE FATTOSI UOMO PER LA NOSTRA REDENZIONE; E CI HA PARLATO ANCHE DELLL’ ELEZIONE DI SAN PIETRO A PRIMO PAPA PER CONFERMARE LA FEDE DEI CRISTIANI: “TU SEI PIETRO E SU QUESTA PIETRA EDIFICHERO’ LA MIA CHIESA” “ SIMONE, IO HO PREGATO PER TE, PERCHE’ LA TUA FEDE NON VENGA MENO. E TU, DOPO CHE TI SEI CONVERTITO, CONFERMA I TUOI FRATELLI” Oggi il brano evangelico ci propone ancora Pietro, però, non più nella sua nobile missione, ma nella sua debolezza umana: Pietro resta un uomo debole come noi, un uomo che se non ubbidisce alle ispirazioni interiori dello Spirito Santo, diventa peccatore come noi. SOTTOLINIAMO UNA DEBOLEZZA DI PIETRO. Pietro ha paura della sofferenza; e come tutti noi istintivamente fa di tutto per allontanarla da sé e dalle persone che ama. Ecco perché quando Gesù disse apertamente agli Apostoli: “IO DOVRO’ SOFFRIRE MOLTO; SARO’ CONSEGNATO NELLE MANI DEI PECCATORI, FLAGELLATO E CROCIFISSO”, Pietro si oppose energicamente: “NO, SIGNORE, CIO’ NON TI POTRA’ ACCADERE MAI”. FU SEMPRE PER PAURA DELLA SOFFERENZA CHE PIETRO NELLA NOTTE DEL GIOVEDI SANTO RINNEGO’ PER BEN TRE VOLTE GESU’. Pietro sapeva bene che se si fosse apertamente dichiarato discepolo di Gesù sarebbe stato beffeggiato, forse picchiato a sangue e anche ucciso; e non ne ebbe il coraggio. Ma la posizione di Pietro contro la sofferenza non è condivisa da Gesù. Perciò Gesù rimprovera severamente Pietro, colui che un momento prima aveva lodato per la sua professione di fede, colui che un momento prima aveva eletto a Primo Papa della sua Chiesa: “ALLONTANATI DA ME, SATANA, ossia tentatore. TU NON RAGIONI ALLA MANIERA DI DIO, MA ALLA MANIERA DEGLI UOMINI. SI’, TE LO RIPETO: E’ NECESSARIO CHE IO SOFFRA MOLTO, SIA CONSEGNATO NELLE MANI DEI PECCATORI, VENGA FLAGELLATO E CROCIFISSO. ANZI TI DICO DI PIU’: CHI VUOLE ESSERE MIO DISCEPOLO, DEVE RINNEGARE SE STESSO E PORTARE OGNI GIORNO LA SUA CROCE”. Sono parole che ci rattristano come hanno rattristato Pietro. Noi come Pietro facciamo di tutto per scuotere la nostra croce, il nostro dolore. E in parte abbiamo ragione: noi, infatti, siamo stati creati per la felicità come il nostro occhio è stato creato per vedere; e Gesù vuole solo la nostra gioia. Ce lo ha detto chiaramente LUI nell’Ultima Cena. “IO VI DO LA MIA GIOIA PERCHE’ LA VOSTRA GIOIA SIA PIENA”. E così dicendo Gesù non si contraddice: Gesù non vuole simultaneamente la nostra gioia e la nostra sofferenza. Gesù vuole solo la nostra gioia; GESU’ PERO’ SA CHE, A CAUSA DEL PECCATO, NOI POSSIAMO RAGGIUNGERE LA GIOIA SOLO ATTRAVERSO LA SOFFERENZA, COSI’ COME UN OCCHIO MALATO PUO’ RAGGIUNGERE LA GIOIA DELLA PERFETTA VISIONE, SOLO ATTRAVERSO LA SOFFERENZA DELLA CURA, DELLA MEDICAZIONE. A questo punto mi sembra utile parlare di MARIA MO. Con lei possiamo completare il discorso sullo scopo della nostra sofferenza. Maria Mo era una giovane sposa e una giovane mamma. Ma in breve tempo perse il giovane sposo e i due figli di tenera età. Essa stessa fu colpita da una misteriosa malattia che la costrinse a vivere paralizzata su di un letto per ben quarant’anni. All’inizio dellla malattia Maria Mo si disperò, bestemmiò contro Dio, cercò di suicidarsi. Però, aiutata dal Signore, trascorsi i primi tempi di disperazione, si convertì. Espresse i motivi della sua conversione così: “CAPII CHE DOVEVO PURIFICARMI DA ALCUNI MIEI PECCATI; CAPII ANCHE CHE DOVEVO AIUTARE GESU’ A SALVARE I PECCATORI”. QUESTA SECONDA NOBILE FINALITA’ DELLA SOFFERENZA UNANA San Paolo l’ha espresso con queste splendide parole che meritano di essere scolpite a caratteri d’oro nel cuore di ciascuno di noi: “COMPIO IN ME CIO’ CHE MANCA ALLA PASSIONE DI CRISTO PER L’EDIFICAZIONE DEL SUO CORPO CHE E’ LA CHIESA”. Sac. Salvatore Paparo Cintano 31 agosto 2014

28 ago 2014

CHI E’ IL PAPA?

XXI DOMENICA DURANTE L’ANNO A Il brano evangelico di oggi ci parla della Professione di Fede di Pietro: “TU SEI IL CRISTO, IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE”, E DELL’ELEZIONE DI Pietro a Primo Papa: “TU SEI PIETRO E SU QUESTA PIETRA EDIFICHERO’ LA MIA CHIESA”. Per comprendere chi è il Papa, dobbiamo ricordare il dialogo tra Gesù e Pietro avvenuto dopo la Risurrezione, sulla spiaggia del Lago di Tiberiade: “Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?”. “Sì, Signore, Tu lo sai che ti voglio bene”. “Pasci i miei agnelli”. Gesù gli disse per la seconda volta: “Simone di Giovanni, mi ami?”. “Sì, Signore, Tu lo sai che ti voglio bene”. “Pasci le mie pecore”. Gesù gli domandò per la terza volta : “Simone di Giovanni, mi ami?”. Pietro si rattristò perché Gesù gli ha domandato per la terza volta “Mi ami?”. Evidentemente in quel momento si ricordò che nella notte del Giovedi Santo aveva rinnegato Gesù per tre volte. Pietro, però, non era più un peccatore, ma un pecctore convertito; e quindi con umiltà ma anche con slancio di colui che crede nella misericodia di Dio, rispose così a Gesù: “Signore, Tu sai tutto, Tu sai che ti voglio bene”. E Gesù confermò Pietro nella sua missione: “Pasci le mie pecore”. Il Papa è dunque colui che insieme a Gesù edifica la Chiesa amando come Gesù. L’amore è servizio. Servire significa fare del bene agli altri: “IO NON SONO VENUTO NEL MONDO PER ESSERE SERVITO MA PER SERVIRE E OFFRO LA MIA VITA IN RISCATTO PER TUTTI”. Un’altra qualità dell’amore è questa: CHI AMA NON GIUDICA L’OPERATO DEGLI ALTRI, NON CONDANNA”. Anche in questo Gesù è il nostro modello: “IO NONO VENUTO NEL MONDO PER CONDANNARLO MA PER SALVARLO” A questo punto dobbiamo aggiungere: Il Papa è colui che conferma i cristiani nella Fede, secondo le parole dette da Gesù a Pietro: “ SIMONE, HO PREGATO PERCHE’ LA TUA FEDE NON VENGA MENO. E TU, UNA VOLTA CONVERTITO, CONVERTI I TUOI FRATELLI” Il Papa è soprattutto colui che esercita l’amore fraterno con la stessa perfezione con cui lo esercitò Gesù di modo che i Cristiani siano spinti ad imitarlo per vincere le loro divisioni, ricostituire la loro unità e convincere tutti gli uomini che Gesù è l’unico loro Salvatore. Si realizzerà allora la profezia di Gesù espressa in forma di supplica al Padre Celeste durante l’Ultima Cena: “ PADRE CHE I MIEI DISCEPOLI SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”. IL SIGNORE CI HA MANDATO PAPA FRANCESCO CHE CON IL SUO ESEMPIO DI VITA CONVINCE TUTTI I RETTI DI CUORE CHE LA CHIESA DEVE OPERARE NEL SUO SENO UNA PROFONDA CONVERSIONE: DEVE ESSERE UNA CHIESA POVERA E AMICA DEI POVERI. CIO’ LO ESIGE IL REGNO DI DIO. DIO PADRE, INFATTI, VUOLE CHE TUTTI I SUOI FIGLIOLI E E LE SUE FIGLIOLE SIANO LIBERATI DALLA POVERTA’, NON SIANO PIU’ POVERI MA VIVANO UNA VITA DIGNITOSA. Sac. Salvatore Paparo

25 lug 2014

OPERA CENACOLO FAMILIARE

24 lug 2014

“ E NOI ABBIAMO CREDUTO ALL’AMORE” ( 1 Gv. 4,16).


“ E NOI ABBIAMO CREDUTO ALL’AMORE” ( 1 Gv. 4,16).



OPERA


C E N A C O L O   F A M I L I A R E




            Sac.  Salvatore Paparo



I N T R O D U ZI O NE :

AUTOBIOGRAFIA

Sono nato la sera del 14 agosto del 1929, al suono festoso delle campane che annunziavano le festa di Maria Santissima Assunta in Cielo, in anima e corpo glorificati. Il mio santo papà Paparo Giuseppe, mi strinse fra le sue mani, alzò le braccia verso il Cielo e, in estasi, ad alta voce, esclamò: “LO CHIAMEREMO SALVATORE. CHE SALVI LA FAMIGLIA E IL MONDO”.
Generosità del cuore di un padre cristiano convinto. Papà sapeva benissimo che solo il Signore GESU’ RISORTO E’ L’UNICO SALVATORE DEL MONDO. IO SONO SEMPLICEMENTE UN SACERDOTE DA GESU’ BENEVOLMENTE PRESCELTO COME UN PICCOLO ED UMILE SUO STRUMENTO PER L’AVVENTO DEL REGNO DI DIO SU QUESTA TERRA, REGNO DI AMORE, D PACE, DI GIUSTIZIA E DI BENESSERE MONDIALI MESSIANICI.

Ero un bambino piutttosto vivace. Giocavo volentieri e mi divertivo con gli altri bambini. Avevo otto o nove anni e con i miei amichetti, come tante altre volte, un giorno, in una strada di Bronte, giocavo al calcio con una palla confezionata con stracci. La palla calciata finì sul tetto di una casetta adiacente. Io, immediatamente, arrampicandomi sulla grondaia, salii sul tetto per ricuperala.
Mentre scendevo dal tetto, però, mia mamma dal balcone della mia casa  mi sgridò severamente, ed io, impaurito, precipitai a terra pesantemente e violentemente. Mi svegliai nel mio letto, alcune ore dopo: la stanza era piena di gente: MI AVEVANO CREDUTO MORTO.

Avevo raggiunto i dieci anni di età e mamma Travaglianti Maria Angela si trovava a letto in preda ad un fortissimo dolore di testa. Seduto presso il suo letto, io stavo sempre accanto a mamma per il grande bene che le volevo, mamma, all’improvviso, mi fece questa proposta: “SALVATORE, VUOI FARTI SACERDOTE? “.

Per la prima volta sentii profondamente la presenza di Dio, fui preso da Lui con una mia immensa gioia e, PRONTAMENTE, risposi:
“SI’, O SIGNORE! “. Dopo alcuni giorni ero già nel Piccolo Seminario di Bronte, provincia di Catania. Essere sacerdote per me diventò lo scopo di vita.. Presi sul serio la mia vita seminaristica. Dio e Maria Santissima si facevano sentire spesso nel mio piccolo cuore, ed una notte, mi gratificarono di questo bellissimo sogno: mi sembrò di vedere Maria Santissima, all’esterno della mia casa paterna, sospesa in aria, all’altezza di circa tre metri.
Era seduta su di un maestoso trono e indossava un MANTELLO AZZURRO.  A vederla, gridai:
“MAMMA, MAMMA!” e,  pur non avendo ali, volai verso di Lei.  La Madonna, allora, allargò lentamente lentamente il suo mantello con tutte e due le sue mani. Io poggiai la mia testa sulle sue ginocchia, e Lei, coprendomi, sempre lentamente lentamente, con il suo mantello, mi disse dolcemente:
“SALVATORE, FIGLIOLINO MIO! “.

A quattordici anni, dopo le scuole medie, passai dal Piccolo al  Seminario Maggiore di Catania per iniziare gli studi ginnasiali. Fui preso da un vivissimo desiderio di farmi missionario. Ma una notte ebbi questo singolare sogno: presso una parete del Seminario Maggiore di Catania, vidi un altare con tutto l’occorrente per la celebrazione della Messa. Al centro dell’altare c’era Gesù che indossava una veste talare di colore rosso. Io ero in piedi alla sua destra. Gesù m’invitò a concelebrare con Lui la Messa e, a conclusione, mi disse:
“PROMETTIMI DI NON ANDARE IN MISSIONE”. Meravigliato e perplesso, mi sono svegliato.

Malgrado i miei sforzi, però, non rriuscivo a soffocare il mio desiderio di andare in Missione; anzi, si intensificava di giorno in giorno. In questo contesto della mia vita, nel 1945 padre Caporali, sacerdote della Congregazione Religiosa della Società di Maria, alla quale la Santa Sede aveva affidato l’evangelizzazione dell’Oceania, tenne un corso di Esercizi Spirituali a noi Seminaristi di Catania.
Durante gli Esercizi Spirituali sentii una voce interiore che, in modo perentorio, mi ordinò: “ ENTRA NELLA SOCIETA’ DI MARIA “. Confuso, andai a chiedere consiglio al mio direttore spirituale mons. Squillaci. Lui, dopo avermi ascoltato attentamente, e dopo aver riflettuto con la testa inclinata sul tavolo e le mani incrociate, alzò la testa e mi rispose così, con un tono deciso:
“ SEGUI LA VOCE DI DIO “. Io gli obiettai: “ MA GESU’ NEL SOGNO MI HA FATTO PROMETTERE DI NON ANDARE IN MISSIONE “. La sua replica fu decisa: “ SE IL SIGNORE NON VUOLE CHE TU VADA IN MISSIONE, TU NON ANDRAI IN MISSIONE. INTANTO ENTRA NELLA SOCIETA’ DI MARIA “.

DA QUEL GIORNO HO SEMPRE SEGUITO LA VOCE DI DIO, LA VOCE DELLO SPIRITO SANTO, LA VOCE DELLO SPIRITO DEL SIGNORE GESU’ RISORTO, BUON PASTORE, UNICO SALVATORE DEL MONDO,
E NON MI SONO MAI PENTITO.

Dopo la decisione concordata con il mio direttore spirituale, andai a Bronte
per ottenere il consenso dei miei genitori. In famiglia incontrai una forte opposizione perché allora andare in Missione significava non vedersi più su questa terra. Ma, ottenuti il consenso e la benedizione del mio mite e santo papà, in attesa di lasciare la Sicilia per entrare nello Studentato dei Padri Maristi, collocato in Cavagnolo, provincia di Torino, fui ospite della Casa Marista di Floridia (Siracusa). Il giorno della partenza, fissato dalla Provvidenza Divina, fu l’otto dicembre 1945, FESTA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE. Attraversai lo stretto di Messina, di notte, con il mare in tempesta e con la nave sempre sul punto di affondare. Io, stranamente, rimasi sereno, incosciente del pericolo di morte che correvo; anzi quanto accadeva mi divertiva.
SOLO IN SEGUITO LO SPIRITO DEL SIGNORE GESU’ RISORTO MI SVELO’ CHE SI ERA TRATTATO DI UN INUTILE TENTATIVO DEL DIAVOLO PER IMPEDIRMI DI LASCIARE LA SICILIA E DI ENTRARE NELLA CONGREGAZIONE RELIGIOSA  DELLA SOCIETA’ DI MARIA. IO DURANTE LA TEMPESTA RIMASI SERENO PERCHE’ RIPOSAVO TRANQUILLAMENTE CON LA TESTA POGGIATA SULLE GINOCCHIA  DELLA MAMMA MARIA AUSILIATRICE.

NEL MAGGIO DEL 1946  ( allora avevo 16 anni e da appena cinque mesi avevo iniziato gli studi liceali nello Studentato dei Padri Maristi, collocato in Cavagnolo) caddi gravemente ammalato. Una sera, i due medici curanti, dopo un breve consulto, dissero, senza mezzi termini, al mio superiore: “NON PASSERA’ LA NOTTE”. La bontà di Dio, invece, per i suoi scopi misericordiosi, MI GUARI’ IMPROVVISAMENTE E PERFETTAMENTE.
IMMERSO IN DIO LUCE-CALORE ESTASIANTE, MI FU COMUNICATO QUANTO SEGUE: “L’UMANITA’ VA INCONTRO ALL’ETA’ AUREA DEL CRISTIANESIMO. ALLORA IL MONDO RICONOSCERA’ GESU’ COME UNICO SUO SALVATORE E VIVRA’, IN MODO STRAORDINARIO, UN’ERA DI PACE E DI BENESSERE. TU SARAI UN UMILE NOSTRO STRUMENTO”.

CON LE SUDDETTE PAROLE DIO PADRE MI AFFIDO’, IN EMBRIONE, LA MISSIONE DI REALIZZARE L’OPERA CENACOLO FAMILIARE, E COSI’ APPRESI ANCHE IL MOTIVO PER CUI GESU’, NEL SOGNO CHE HO CITATO SOPRA, , MI DISSE: “PROMETTIMI DI NON  ANDARE IN MISSIONE”. LA MIA MISSIONE ERA L’ITALIA E NON L’OCEANIA.

I miei superiori vollero accertarsi della mia guarigione e mi inviarono all’Ospedale Molinette di Torino per delle radiografie. Risultai completamente sano.  All’ospedale mi accompagnò il mio direttore spirituale che mi disse: “TI VOGLIO FAR CONOSCERE UNA SANTA SUORA CHE LEGGE NEI CUORI”; e mi condusse al Carmelo di Moncalieri. Quando mi trovai dinanzi alla suora, Madre Agostina, Lei esclamò a gran voce: “LA MISSIONE CHE DIO LE HA AFFIDATO E’ GRANDIOSA, SARA’ CHIAMATA “ L’OPERA “.  IO LE SARO’ MADRE.
Madre Agostina mi fu veramente madre. Per lunghi anni io mi aprii fiduciosamente a Lei e Lei mi fu prodiga di utili consigli. Ora si trova in Cielo e protegge il suo figliolo Salvatore e l’Opera.
Dal momento della comunicazione celeste in occasione della mia guarigione
miracolosa,  L’ETA’ AUREA DEL CRISTIANESIMO domina la mia vita. Ne parlai con il direttore spirituale e con i superiori. Essi evedentemente mi consigliarono di procedere nei miei studi fino all’ordinazione sacerdotale. “NOI,
mi dissero, NON OSTACOLEREMO LA VOLONTA’ DI DIO”.
Nel 1948 feci il noviziato e pronunziai i voti temporanei nella Societa’ di Maria.
Quando nel 1951 si trattò di emettere i voti perpetui, però, il padre Provinciale Umberto Giannini mi impose perentoriamente: “PER EMETTERE I VOTI PERPETUI DEVI RINUNZIARE ALL’OPERA CHE VUOI FONDARE”.
Tutto considerato, non potei che accettare l’imposizione del Padre Provinciale.
“SI’, gli risposi, PERO’ NON POSSO IMPEDIRE A DIO DI COMPIERE IN ME LA SUA VOLONTA’. COMUNQUE, LE PROMETTO CHE USCIRO’ DALLA SOCIETA’ DI MARIA SOLO QUANDO I SUPERIORI MI CONCEDERANNO IL PERMESSO DI USCIRE E MI BENEDIRANNO”
Il 21 febbraio del 1954 fui ordinato sacerdote da mons. Angelo Ficarra , e qui debbo presentare il Padre Marista Bartolomeo Bardessono per me l’uomo della Provvidenza Divina. E’ Lui, infatti, che, divenuto Provinciale della Provincia Marista Italiana, mi chiamò a Roma per conseguire la Licenza in Teologia presso l’Università dell’Angelicum; è Lui che nel 1957 mi inviò allo Studentato Teologico Marista in qualità di professore di Teologia Morale; è Lui che mi concesse il permesso di uscire dalla Società di Maria per iniziare l’Opera. Ma a questo punto è necessario che io parli anche delle mie relazioni con il famoso Padre Riccardo Lombardi, apostolo profeta del Mondo Migliore, definito “MICROFONO DI GESU’ “.
Sospinto irresistibilmente da Dio, scrissi al Padre una lettera in cui gli esposi, a grandi linee, l’Opera e chiesi il suo illuminato consiglio. Si instaurò tra me e Lui un contatto epistolare finchè, nel luglio del 1958, dietro suo invito, partecipai ad un Corso di Esercitazione per un Mondo Migliore tenutosi a MONDRAGONE  (ROMA). NELL’OCCASIONE POTEI PARLARE A LUNGO CON PADRE LOMBARDI. LUI, a conclusione, mi disse: “CHIEDA AI SUPERIORI DI FARLE INIZIARE L’OPERA”.
Riportai la frase di Padre Lombardi al Provinciale Padre Bartolomeo Bardessono. E Lui, con mia somma gioia, mi rispose così: “ VA BENE. TI PREGO, PERO’, DI ATTENDERE ANCORA UN ANNO PERCHE’ IO ABBIA IL TEMPO DI TROVARE IL TUO SOSTITUTO NELL’INSEGNAMENTO DELLA MORALE “
Passato l’anno, CON LA BENEDIZIONE DI PADRE BARDESSONO, uscii dalla Società di Maria per essere, a suo tempo, inserito nella diocesi di Ivrea, provincia di Torino. Uscito dalla Società di Maria il 4 agosto 1959,  ed accettato nella diocesi di Ivrea dal vescovo Mons. Rostagno, passai quattro anni a Filia, frazione di Castellamonte, come cappellano del Tabor, fondazione di Madre Agostina, per aspiranti suore.
Nel 1963 il vescovo di Ivrea Mons.  Albino Mensa mi designò parroco di Cintano, piccola parrocchia di 250 anime, dove tuttora vivo.
L’Opera Cenacolo Familiare raggiunse la sua definitiva fisionomia nel 1967, in un Corso di Esercizi Spirituali, passato in una ineffabile continua estasi. Lo Spirito del Signore Gesù Risorto mi rivelò che Dio è AMORE e che in quanto Amore  non è un solitario, MA UNA FAMIGLIA FELICISSIMA COMPOSTA DA TRE PERSONE: DA DIO PADRE, DA DIO FIGLIO E DA DIO SPIRITO SANTO. Mi rivelò anche CHE DIO CREO’ L’UOMO A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA E LO CREO’ FAMIGLIA. L’OBBLIGATORIETA’  DEL CELIBATO SACERDOTALE SARA’ ABOLITA, E LE FAMIGLIE DEI VESCOVI SPOSATI E DEI PRETI SPOSATI SARANNO FARI LUMINOSI PER LE ALTRE FAMIGLIE CRISTIANE.

Nel 1996, sotto ispirazione dello Spirito del Signore Gesù Risorto, scrissi il testo base dell’Opera Cenacolo Familiare. Nel 1998 lo pubblicai e il fascicolo lo spedii ai Vescovi e ai parroci d’Italia. Le reazioni furono varie. Mi scrissero e mi telefonarono una sessantina di parroci: la maggioranza approvò l’Opera; ma non mancarono coloro che mi criticarono duramente. Io, però, tutto considerato, sono rimasto soddisfatto: IL SEME ERA STATO GETTATO E, A SUO TEMPO, SAREBBE GERMOGLIATO  E AVREBBE FRUTTIFICATO SECONDO LA VOLONTA’ DEL PADRE CELESTE.


A QUESTO PUNTO DESIDERO TRASCRIVERVI  LA MIA LETTERA CONFIDENZIALE INIZIALMENTE RISERVATA AD ALCUNI MIEI AMICI:

“Desidero affrontare con voi le mie relazioni con i due vescovi della diocesi di Ivrea, Mons. Luigi Bettazzì e Mons. Arrigo Miglio.
Mons. Bettazzi  è stato vescovo della diocesi di Ivrea dal 1966 al 1999; Mons. Arrigo Miglio fu l’immediato successore di Mons. Bettazzi (Oggi arcivescovo di Cagliari).
Mentre Mons. Bettazzi mi ha sempre compreso e rispettato, e tante volte ha condiviso apertamente con affetto paterno le mie aspirazioni per l’attuazione dell’Opera Cenacolo Familiare; Mons. Miglio, al contrario, mi ha sempre combattuto apertamente. Avevamo spesso l’occasione di incontrarci perché eravamo tutti e due membri del Consiglio Presbiterale Diocesano e del Consiglio Pastorale Diocesano, lui  in quanto Vicario Generale ed io in quanto Vicario della Zona Pastorale di Castellamonte. Sempre, allo stesso titolo, partecipammo tutti e due al Sinodo Diocesano d’Ivrea che si tenne negli anni 1984-1986.
Io decisi di affrontare pubblicamente nel Sinodo alcune Riforme che reputo importanti siano fatte dalla Gerarchia Cattolica, fra cui quella di abolire per il
Clero Cattolico di Rito Latino l’obbligatorietà del celibato e di lasciare  a detto clero la piena libertà di scelta tra la vita matrimoniale e la vita celibataria.
Mons. Miglio fece di tutto per impedirmi la parola; ma il Vescovo Mons. Bettazzi mi permise di leggere pubblicamente la mia relazione.

Ma veniamo ai deici anni di episcopato di Mons. Miglio nella diocesi di Ivrea.
Dovrei scrivere un libro per descrivere tutte le vicende di questi dieci anni. Mi limito all’essenziale.

Durante il decennio 1999-2009 io ho continuato regolarmente ad avere contatti con Mons. Bettazzi, gli ho fatto pervenire tutti i miei scritti, e Lui mi ha sempre compreso ed appoggiato, anche se in modo discreto, per prudenza. Di tanto in tanto mi ha scritto delle brevi frasi  molto significative. Ve ne cito una: “QUANDO LA NOTTE E’ PROFONDA, SI AVVICINA L’ALBA “.        

Mons. Miglio, invece, in questi anni mi ha sempre ostacolato  e criticato. Io ho creduto opportuno fargli conoscere l’Opera Cenacolo Familiare. Tre anni fa Mons. Miglio mi scrisse una lunghissima lettera in cui praticamente condannava tutte le mie convinzioni teologiche dottrinali e pastorali, come pure tutte le Riforme che desidero vengano fatte dalla Gerarchia Cattolica per presentare al mondo un volto attraente di Gesù, un volto cioè  DI AMORE E DI MISERICORDIA.
Quanto vi ho esposto fin qui spiega il seguente decreto su di me di Mons. Miglio.
Apparentemente sembra una semplice accettazione delle mie dimissioni di parroco di Cintano. In realtà è una deposizione di castigo. Essa, infatti, è avvenuta solo dopo tre anni dalle mie dimissioni di parroco che io, in ossequio alla prescrizione canonica, presentai al vescovo non appena ho raggiunto il settantacinquesimo anno di età.

Ecco il decreto vescovile:
“Dopo lunga  e approfondita riflessione, udito il parere dei più stretti collaboratori e del Collegio dei Consultori, con la presente ti comunico che ho deciso di accettare le tue dimissioni di parroco di Cintano, da te presentate a suo tempo con lettera del 31 agosto 2004.
L’accettazione delle dimissioni avrà decorrenza dal 1 Gennaio 2008 e pertanto a partire  da tale data la responsabilità della parrocchia sarà affidata ad un Amministratore Parrocchiale.
Il passaggio delle consegne avverrà tramite il Vicario Generale e l’Economo diocesano, in giorno da concordare  con te e con l’Amministratore Parrocchiale.
Insieme valuteremo anche quanto riguarda la tua sistemazione futura.
Ivrea 07.12. 2007             Arrigo Miglio
                                           Vescovo di Ivrea”.

Dopo aver pregato molto, mi sono sentito in dovere di rispondere così al vescovo:
“Ho preso visione della condanna che mi hai comminato e ti scrivo per invitarti fraternamente a desistere dall’eseguirla. Come può un vescovo che esige di essere chiamato padre, voler sdradicare dal suo ambiente un sacerdote che da 44 anni ha solo cercato di vivere personalmente e di inculcare ai suoi fratelli parrocchiani l’amore e la misericordia di Dio, e a quasi ottant’anni gettarlo in un nuovo ambiente per trascorrere i suoi ultimi anni di vita terrena in solitudine e nella sofferenza? Può un vescovo condannare un suo sacerdote che abitualmente segue le indicazioni della Gerarchia, ma che sente il dovere di dissentire da essa  in alcune posizioni etiche e pastorali? Non dovrebbe la Gerarchia trarre insegnamento dai tanti suoi errori del passato per riconoscere con umiltà i suoi limiti umani  E PERMETTERE UN DISSENSO COSTRUTTIVO TRA I SUOI FIGLI? COME PUO’ UN SACERDOTE NON DISSENTIRE IN ALCUNE COSE DA UNA GERARCHIA CHE HA INSEGNATO CHE UN FEDELE CHE MANGIAVA, DI VENERDI, UN PEZZETTINO DI CARNE, COMMETTEVA PECCATO MORTALE E CHE QUINDI MERITAVA UN INFERNO ETERNO?
Pertanto, invito fraternamente te, i tuoi più stretti collaboratori e il Collegio dei Consultori a ripensare sulla grave sanzione comminatami e a revocarla”.

Non ho ricevuto alcuna risposta dal vescovo, non sono venuti il Vicario Generale, l’Economo Diocesano e l’Amministratore Parrocchiale per il passaggio delle consegne. Ho ritenuto il tutto come un’accettazione tacita del vescovo di poter continuare a fare il parroco di Cintano.
Solo alcuni mesi fa, il Vescovo è venuto a trovarmi presso la casa parrocchiale e mi ha comunicato solo oralmente che l‘Amministratore parrocchiale di Cintano è don Angelo Bianchi, arciprete di Castellamonte. Don Angelo, però, non è mai venuto a trovarmi per notificarmi come intende esercitare il suo incarico di Amministratore parrocchiale di Cintano.

Alla luce di quanto vi ho detto, potete capire il GESTO SIMBOLICO compiuto da Mons. Luigi Bettazzi in occasione del  funerale di don Giovanni Conta il 3 giugno u.s.  Vi riporto quanto ho scritto in quel giorno. E’ una specie di diario: Cintano 3 giugno 2009 .   
Alle ore 15,15 ero già seduto sulla panca della chiesa parrocchiale di Spineto, collocata presso la porta della sacrestia.
Ero in preghiera e mi preparavo alla Messa delle ore 16 in suffragio dell’anima di don Giovanni Conta, quando vedo comparire dinanzi a me Mons. Bettazzi.
Mi sorride, mi stringe la mano destra e si siede accanto a me dicendomi, sempre con il sorriso sulle labbra: “SEDENDOMI ACCANTO A TE, MI COMPROMETTO”. Abbiamo intavolato una conversazione molto amichevole.
Io, fra l’altro, l’ho ringraziato dicendogli CHE PER ME E’ IL VESCOVO DELLA PROVVIDENZA: “SENZA DI LEI GLI UOMIN MI AVREBBERO CROCIFISSO”.
Mons. Bettazzi è rimasto molto impressionato quando gli ho detto:
“LEI E’ STATO ORDINATO VESCOVO NEL 1963;
  IO NEL 1963 SONO DIVENUTO PARROCO DI CINTANO”.
Abbiamo parlato anche del suo libro autobiografico. Io ho sottolineato la foto collocata sulla copertina del libro: IL PAPA GIOVANNI PAOLO II FISSA CON INEDITA SEVERITA’ MONS. BETTAZZI CHE GLI STA DI FRONTE.
Mons. Bettazzi ha commentato così: “L’EDITORE DEL LIBRO MI HA DETTO CHE QUELLA FOTO CONVINCE PIU’ DEL LIBRO STESSO”.
Abbiamo ricordato anche il grande incontro del 18 maggio u.s. a Firenze: moltissimi esponenti sostenitori del Concilio Vaticano II si sono incontrati per la prima volta per cercare e trovare il modo pratico perché il Concilio Vaticano II abbia la sua indispensabile attuazione cosicchè il Regno di Dio in questa terra si realizzi in tutte le sue migliori espressioni possibili.
In modo particolare i CONVENUTI HANNO PARLATO SUL MODO CON CUI FRONTEGGIARE LA GERARCHIA CATTOLICA CONTEMPORANEA CHE HA AFFOSSATO IL CONCILIO VATICANO II.
Mons. Bettazzi mi ha detto di aver inviato ai convenuti un messaggio di adesione e che essi gli hanno risposto ringraziandolo. 
MONSIGNOR BETTAZZI E’ RIMASTO SEDUTO ACCANTO A ME FINO A QUANDO E’ GIUNTO IL VESCOVO DI IVREA MONS. ARRIGO MIGLIO.
MONSIGNOR MIGLIO MENTRE ENTRAVA IN SACRESTIA HA VISTO MONSIGNOR BETTAZZI E ME SEDUTI L’UNO ACCANTO ALL’ALTRO.

Vi saluto con affetto
Sac. Salvatore Paparo

P.S. Ho inviato a Mons. Bettazzi questa breve lettera:

CINTANO 7 GIUGNO 2009
FESTA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA FELICISSIMA
DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO

AMATISSIMO E STIMATISSIMO MONS. LUIGI,
LA RINGRAZIO PER IL GESTO SIMBOLICO DI AMICIZIA
DI CUI MI HA GRATIFICATO NELLA CHIESA PARROCCHIALE DI SPINETO NEL GIORNO DEL FUNERALE DI DON GIOVANNI CONTA.
Sac. Salvatore Paparo


Per concludere la mia breve autobiografia sottolineo alcuni fatti di particolare importanza:

1.     Durante le mie numerose e prolungate preghiere quotidiane, trascorse in dolce e gioiosa intimità con Dio e Maria Santissima, ho spesso ricevuto questa comunicazione celeste:
“PRIMA CHE L’OPERA CENACOLO FAMILIARE ABBIA IL SUO NATURALE SVILUPPO, DOVRAI AFFRONTARE UNA MALATTIA MORTALE”.
La comunicazione divina si è già realizzata: il 28 novembre 2005 , fui sottoposto ad un delicatissimo  e complicato intervento chirurgico: mi furono asportate la vescica  e la prostata, colpite  da un tumore maligno.
Il dottor Vestita, poi, la cui mano fu meravigliosamente guidata da Dio, mi ricostituì la vescica con il mio intestito.

Oggi, 13 maggio 2014, a distanza di nove anni dai fatti, ho il dovere  riconscente di testimoniare che il Signore il 28 novembre 2005 mi ha guarito MIRACOLOSAMANTE PER LA SECONDA VOLTA, PER I SUOI SCOPI MISERICORDIOSI, RIGUARDANTI L’OPERA CENACOLO FAMILIARE. DOPO L’INTERVENTO CHIRURGICO, INFATTI, NON HO MAI AVUTO BISOGNO DI ALCUNA  MEDICINA. SONO PERFETTAMENTE GUARITO ED IN ME NON C’E’ ALCUNA TRACCIA  DI CANCRO.

2.     Dopo alcuni giorni dell’intervento chirurgico per eliminare i miei cancri
     alla vescica e alla prostata, in un momento particolare di intima unione
con il Cielo, ho ricevuto la luce che le seguenti parole scritturistiche, valgono anche per la mia piccola persona:

“IL SIGNORE MI HA TRATTATO DURAMENTE MA NON MI HA CONSEGNATO ALLA MORTE. NON MORIRO’, RESTERO’ IN VITA E ANNUNZIERO’ LE OPERE DEL SIGNORE”.

3.     15 OTTOBRE 2008, FESTA DI SANTA TERESA D’AVILA,
PARTICOLARISSIMA PATRONA MIA E DELL’OPERA CENACOLO FAMILIARE.
Ero al computer, in INTERNET. Improvvisamente sul monitor COMPARVE UN FOGLIO SCRITTO: ERA UN MESSAGGIO DELLA SANTA, MESSAGIO CHE E’ DIVENTATO ANCHE UN MIO PROGRAMMA DI VITA. CON GIOIA HO STAMPATO IL MESSAGGIO. APPENA STAMPATO, PERO’, IL FOGLIO E’ SCOMPARSO DAL MIO MONITOR.



ECCO IL MESSAGGIO:
        “NIENTE TI TURBI;
NIENTE TI SPAVENTI;
TUTTO PASSA COME UNA PICCOLA TEMPESTA
IN UN PICCOLO BICCHIERE D’ ACQUA .
DIO NON CAMBIA: TU NON MORIRAI, RESTERAI IN VITA E
ANNUNZIERAI LE OPERE DEL SIGNORE. LA PAZIENZA OTTIENE TUTTO”.  
                  SANTA TERESA



CAPITOLO PRIMO


ESPOSIZIONE DELL’OPERA CENACOLO FAMILIARE




P R I M A   S T E S U R A          ANNO 1996



Caro amico,

l’Opera Cenacolo Familiare è nata in embrione nel maggio del 1946
in un Seminario del Piemonte. D’allora è iniziata l’odissea della sua storia. Oggi può mostrare il suo vero volto come profezia del prossimo avvenire della Chiesa. A base di tutto si pone L’ETA’ AUREA DEL CRISTIANESIMO che è imminente, pur considerando che i tempi di Dio non sono i nostri.

ALLORA IL MONDO INTERO:

A.   RICONOSCERA’  GESU’ COME UNICO SUO SALVATORE E  SI CONVERTIRA’ A LUI.

B.   VIVRA’, IN MODO STRAORDINARIO, UN’ERA DI PACE E DI BENESSERE.



A. IL MONDO INTERO RICONOSCERA’ GESU’ COME UNICO SUO SALVATORE E SI CONVERTIRA’ A LUI.
 

Questa certezza ci proviene dalla Sacra Scrittura. Fra i numerosi testi, scegliamo i
più significativi:

1.     Dice il Signore: “Questo è il mio servo (Gesù)… l’ho riempito del mio Spirito perché diffonda la mia legge fra tutti i popoli: Egli farà conoscere la legge vera. Non perderà né la speranza, né il coraggio finchè non avrà stabilito la mia legge sulla terra… Dio, il Signore, dice al Suo servo: “Io ti ho formato e per mezzo tuo farò un’alleanza con tutti i popoli e porterò la luce a tutte le nazioni” (Is. 42,1-7).

2. “Il Signore regnerà su tutta la terra, tutti onoreranno e riconosceranno Lui,
come Dio (Zac. 14,9).

3.”Tutti i popoli della terra si convertiranno e saranno veramente fedeli al
Signore” (Tobia 14,6)

4.Il Signore dice: verrà il tempo in cui radunerò gli uomini di tutti i popoli e di tutte le nazioni, nonostante i loro pensieri e le loro azioni. Così mostrerò loro la mia gloria” (Is.66,18).  Non ci sfugga che la conversione del mondo intero a Gesù è opera della misericordia di Dio: essa avverrà “nonostante i pensieri e le azioni
degli uomini”.

5.“… (Gesù) se una canna è inclinata non la spezzerà, se una lampada è debole non la spegnerà. Farà così fino a quando avrà fatto trionfare la sua Giustizia, ed Egli sarà per tutti i popoli una speranza (Mt 28,18-21).

6. “A me è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Perciò andate, fate divenire miei discepoli tutti gli uomini del mondo” (Mt 18-20).

7. L’azione visibile della Chiesa, sostenuta dall’azione continua e invisibile di Gesù: “sarò con voi fino alla fine del tempo”, avrà esito felice. “Quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me”. (Gv. 12,32-33).

8. “Ho altre pecore che non sono in questo gregge. Anche di quelle devo diventare pastore. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge con un unico pastore” (Gv.10,16).
9. Il mondo intero si covertirà a Gesù solo quando i cristiani, superate le loro scandalose divisioni, torneranno all’unità: “Che siano tutti una sola cosa come io e tu siamo una sola cosa. Così il mondo crederà che tu mi hai mandato” (Gv.11,41-42). Certamente Dio Padre ha esaudito Gesù perché la sua preghiera è sempre efficace. Gesù alzò lo sguardo al cielo e disse: “Padre, ti ringrazio perché mi hai ascoltato. Lo sapevo che mi ascolti sempre. Ma ho parlato così per la gente che sta qui attorno perché credano che tu mi hai mandato”. (Gv. 11,41-42). 

10. Anche gli Ebrei finalmente si convertiranno a Gesù e riconosceranno in Lui il Messia Atteso: “GLI EBREI HANNO INCIAMPATO. MA IO MI DOMANDO: LA LORO ROVINA E’ DEFINITIVA? No, di certo. La loro caduta ha favorito la salvezza degli altri popoli, e questo e’ avvenuto per spingere gli Ebrei alla gelosia. Se la loro caduta ha già arricchito il mondo, il loro fallimento ha avvantaggiato gli altri popoli, quale maggior beneficio si avrà quando TUTTI LORO ACCETTERANNO IL CRISTO?” (Rm 11,11-12).
GLI EBREI SI CONVERTIRANNO A GESU’ DOPO LA CONVERSIONE A GESU’ DI TUTTO IL MONDO: “Fratelli, io voglio farvi conoscere il misterioso progetto di Dio perché non diventiate presuntuosi: UNA PARTE DI ISRAELE CONTINUERA’ NELLA SUA OSTINAZIONE FINO A CHE TUTTI GLI ALTRI POPOLI NON SARANNO GIUNTI ALLA SALVEZZA” (Rm 11, 25-32).

11. A proposito dell’Età Aurea del cristianesimo in cui Gesù sarà riconsciuto e accettato COME UNICO SALVATORE DA TUTTO IL MONDO, merita un’accentuazione particolare quanto afferma l’Apocalisse. Essa, sotto forma di impressionamti e difficili simbolismi, pone in risalto gli inauditi sforzi di satana e degli uomini suoi simili ed alleati per vincere Gesù e la sua Chiesa. IN UN PERIODO DELLA STORIA UMANA, PERO’, GESU’ INTERVERRA’ IN MODO STRAORDINARIO E RENDERA’ DEL TUTTO INEFFICACE L’AZIONE DEMONIACA PER MILLE ANNI (PER UNA LUNGHISSIMA EPOCA GLI UOMINI SI DIMOSTRERANNO DOCILI DISCEPOLI DI GESU’ E DEL SUO MESSAGGIO EVANGELICO). DOPO QUEST’ERA INEFFABILE, SATANA RIUSCIRA’ NUOVAMENTE A PERVERTIRE GLI UOMINI, MA BEN PRESTO SEGUIRA’ LA FINE DEL MONDO ATTUALE, IL GIUDIZIO UNIVERSALE E LA DEFINITIVA ED ETERNA SEPARAZIONE TRA I CITTADINI DEL CIELO E I DANNATI.
Il testo sacro si esprime così:
“POI VIDI SCENDERE DAL CIELO UN ANGELO CHE TENEVA IN MANO LA CHIAVE DEL MONDO SOTTERRANEO E UNA LUNGA CATENA. L’ANGELO AFFERRO’ IL DRAGO, IL SERPENTE ANTICO, CIOE’ SATANA, IL DIAVOLO. E LO INCATENO’ PER MILLE ANNI, LO GETTO’ NEL MONDO SOTTERRANEO, NE CHIUSE L’ENTRATA E LA SIGILLO’ SOPRA DI LUI. COSI’ IL DRAGO NON AVREBBE PIU’ INGANNATO NESSUNO PER MILLE ANNI. ALLA FINE DEI MILLE ANNI, PERO’, DEVE ESSERE SCIOLTO PER UN PO’ DI TEMPO… QUANDO SARANNO TRASCORSI I MILLE ANNI, SATANA SARA’ LIBERATO DALLA SUA PRIGIONE E ANDRA’ A CONVINCERE GOG E MAGOG E TUTTI I POPOLI DEL MONDO NUMEROSI COME LA SABBIA DEL MARE, E LI RADUNERA’ PER LA GUERRA. ECCOLI, DILAGANO SU TUTTA LA TERRA E ASSEDIANO IL CAMPO DI QUELLI CHE APPARTENGONO AL SIGNORE, LA CITTA’ CHE EGLI AMA. MA GIU’ DAL CIELO VENNE UN FUOCO CHE LI DIVORO’, E IL DIAVOLO CHE LI INGANNAVA FU GETTATO NEL LAGO DI FUOCO E DI ZOLFO DOVE C’ERANO GIA’ IL MOSTRO E IL FALSO PROFETA. LI’ SARANNO TORMENTATI NOTTE E GIORNO PER SEMPRE” (Ap. 20,1-10).
GLI UOMINI CHE DOPO L’ETA’ AUREA DEL CRISTIANESIMO SI PERVERTIRANNO SARANNO NUMEROSI: ALLORA SI REALIZZERA’ LA PROFEZIA DI GESU’ : “Q U A N D O    I L    F I G L I O   D E L L ‘ U O M O
R I T O R N E R A ‘   S U L L A   T E R R A   V I    T R O V E R A ‘  
A N C O R  A    F E D E ? “ (Lc 18,8).




B.  NELL’ETA’ AUREA DEL CRISTIANESIMO IL MONDO INTERO
VIVRA’, IN MODO STRAORDINARIO, UN’ERA DI PACE E DI BENESSERE. 

Quando Dio assume un uomo a suo profeta, lo ispira in modo che gli uomini contemporanei del profeta possano comprendere il messaggio divino, anche se parzialmente e in modo imperfetto. E poiché al tempo biblico si viveva in un mondo agricolo e pastorizio, e si combatteva con archi, scudi, frecce, lance e spade, il linguaggio dei profeti vi si adeguò. Noi, però, per comprendere il pensiero di Dio dobbiamo adattare i testi biblici alla nostra cultura e soprattutto pensare alle armi con cui oggi si combattono o è possibile combattere le guerre:
carri armati, apparecchi, bombe atomiche… Senza questo adattamento non riusciamo a percepire il sublime preannuncio DELLA PACE E DEL BENESSERE MESSIANICI.

PACE  MONDIALE  MESSIANICA

1 “( I popoli ) trasformeranno le loro spade in aratri e le lanci in falci. Le nazioni non saranno più in lotta tra di loro e cesseranno di prepararsi alla guerra”
(Is 2,1-5)

2 “E’ NATO UN BAMBINO PER NOI… SARA’ CHIAMATO PRINCIPE DELLA PACE. DIVENTERA’ SEMPRE PIU’ POTENTE ED ASSICURERA’ UNA PACE CONTINUA” ( Is 9,5-6)

3 “… Spezzerò l’arco e la spada, eliminerò la guerra da questa terra. Ognuno vivrà in pace… ( Mc 5,1-3 )

4 “Trasformeranno le loro spade e le loro lanci in falci. Ognuno vivrà in pace…
( Mc 4,3-4 )

5 “ Il nuovo capo (Gesù) guiderà con fermezza il popolo… il popolo vivrà sicuro perchè Egli manifesterà la sua grandezza fino all’estremità della terra e porterà pace” ( Mi 5,1-3)

6 “Gesù) ristabilerà la pace fra le nazioni e regnerà da mare a mare, dal fiume Eufrate fino ai confini della terra” (Zac 4,3-4)

7 “ Guardate che cosa ha compiuto il Signore, quali prodigi ha fatto sulla terra! In tutto il mondo pone fine alla guerra” (Sal 46, 9-11)
8 Finalmente si realizzerà la profezia DELLA PACE UNIVERSALE ANNUNZIATA E CANTATA DAG LI ANGELI SULLA GROTTA DI BETLEM: “ G L O R I A   A    D I O   N E L    C I E L O    E    P A C E
I N   T E R R A   A G L I   U O M I N I    C H E     D I O    A M A  “  (Lc 2,14)

BENESSERE  MONDIALE  MESSIANICO

La Pace Mondiale Messianica, frutto dell’amore per Dio e per il prossimo, recherà immensi benefici a tutti, si rispetterà la natura, si favorirà lo sviluppo di tutti i popoli, i soldi finora sprecati per la costruzione delle armi saranno investiti per debellare la fame, le malattie, le disuguaglianze sociali. In conseguenza la vita umana sarà felice e longeva: “ Le sofferenze del passato saranno dimenticate, svaniranno davanti i miei occhi. Io sto per creare un nuovo cielo e una nuova terra. Non si ricorderà più il passato, non ci si penserà più. Gioite ed esultate per quello che creerò: una Gerusalemme entusiasta e un popolo pieno di gioia. Mi rallegrerò per Gerusalemme e gioirò per il mio popolo e non si sentirà più in essa pianti o grida di dolore. NON MORRANNO PIU’ NEONATI E GLI ADULTI AVRANNO UNA LUNGA VECCHIAIA. MORIRA’ GIOVANE CHI MORIRA’ A CENT’ANNI. SE UNO NON ARRIVERA’ A CENT’ANNI VORRA’ DIRE CHE IO L’HO PUNITO… IL MIO POPOLO VIVRA’ COME UN ALBERO SECOLARE, I MIEI FEDELI SI GODRANNO IL FRUTTO DEL LORO LAVORO. TUTTO QUELLO CHE FARANNO RIUSCIRA’ BENE, NON METTERANNO FIGLI AL MONDO PER POI VEDERLI MORIRE. RISPONEDERO’ PRIMA CHE MI CHIAMINO. LI AVRO’ ASCOLTATI PRIMA ANCORA CHE FINISCANO DI PARLARE” (Is 65, 16-24).

“Il Signore mostra la sua bontà verso Gerusalemme, ha pietà delle sue rovine, trasformerà questa terra deserta in un giardino meraviglioso, questo suolo arido in un paradiso. Qui si sentiranno grida di gioia, canti di lode e di ringraziamento”
( Is 51, 3 )

L’ETA’  AUREA   DEL   CRISTIANESIMO ,   ERA   D’ AMORE    TRA   
GLI   INDIVIDUI   E   LE   NAZIONI ,   ERA   DI    PACE    E    DI
BENESSERE   COINCIDERA’   CON   L’ ETA’    AUREA    DELLA   FAMIGLIA ,   CREATA   AD   IMMAGINE   E    SOMIGLIANZA   DELLA
FAMIGLIA   TRINITARIA   DI   DIO   PADRE,   DI    FIGLIO,    DI    DIO
SPIRITO   SANTO;    E   REDENTA   CON   LA    MORTE-RISURREZIONE
DI   GESU’,    SPOSO   DELLA   CHIESA.

LA FAMIGLIA UMANA E’ STATA CREATA  AD IMMAGINE  E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO.

Lasciamoci investire dalla luce della RIVELAZIONE E RIFLETTIAMO SULLA DEFINIZIONE CHE L’APOSTOLO SAN GIOVANNI  DA’ DI DIO:

“DIO E’ AMORE” (Gv. 4, 8 ).

L’amore è l’essenza di Dio. Se Dio, pertanto, per impossibile, cessasse di essere amore, non esisterebbe più, così come il sole non esisterebbe più se cessasse di essere luce e calore. In quanto Amore, Dio non è un solitario, ma una INEFFABILE FAMIGLIA COMPOSTA DA TRE PERSONE FELICISSIME:
DAL PADRE, DAL FIGLIO E DALLO SPIRITO SANTO.

Le quattro caratteristiche dell’amore: DONO, RICAMBIO DEL DONO, UNIONE E FELICITA’ SI DENTIFICANO CON DIO UNO E TRINO:
Il Padre dona tutto se stesso al Figlio generandolo; il Figlio si ridona al Padre
cosicchè tutto ciò che è del Figlio è anche del Padre, e tutto ciò che del Padre è anche del Figlio (Cfr. Gv. 17,10) Lo Spirito Santo è l’amore personificato, ossia, la Persona che in Sé unisce il Padre al Figlio e il Figlio al Padre in modo tale che le Tre Persone Uguali e Distinte non sono TRE DEI ma UN UNICO DIO.
Non ci riesce difficile capire che le Tre Persone che costituiscono LA FAMIGLIA INCREATA ED ETERNA DI DIO SONO FELICISSIME: infatti, tutti quanti sperimentiamo con evidenza immediata che la felicità ci proviene dal bene coscientemente posseduto: la vista, ad esempio, è un bene; se possediamo un organo visivo sano siamo felici perché possiamo ammirare tutte le bellezzze che ci circondano. E’ chiaro che più beni possediamo e più felici siamo: così, ad esempio, se oltre agli occhi sani abbiamo anche un udito sano siamo più felici che se possediamo solo gli occhi sani. SU QUESTA LINEA DOBBIAMO, SENZA ESITAZIONE, AMMETTERE CHE DIO, IL QUALE POSSIEDE TUTTI I BENI IN SOMMO GRADO E’ FELICISSIMO, E’ IL CULMINE DELLA FELICITA’, E’ LA FELICITA’.

DIO AMORE, DIO AMORE FAMIGLIA TRINITARIA FELICISSIMA, per amore gratuito e di privilegio, decise di comunicare la sua felicità all’uomo e lo creò famiglia a sua immagine e somiglianza: ciascuno di noi sia uomo che donna, è membro di una famiglia almeno come figlio o figlia se non come sposo o sposa, come padre e madre.

Fissiamo la nostra attenzione sulla famiglia umana per percepire un pochino la sua immagine e somiglianza con la Famiglia Trinitaria di Dio. Facciamo tre rilievi:

PRIMO RILIEVO: L’UOMO E LA DONNA SONO L’IMMAGINE DEL PADRE CELESTE SIA COME SPOSO E SPOSA SIA COME PADRE E MADRE:

COME SPOSO E SPOSA: quando un uomo e una donna si sposano diventano un solo essere come UNO E’ IL PADRE. Badiamo bene, però, questa unione si verifica solo nel vero matrimonio, ossia quando un uomo e una donna si amano veramente, vogliono unire la loro vita per sempre e con assoluta fedeltà reciproca.
Quando manca l’amore reciproco non c’è matrimonio, ma solo convivenza egoistica; non c’è fusione di vita, ma due unità che stanno vicine solo per sfruttarsi vicendevolmente. Da qui i molti fallimenti di matrimoni che sembrano veri, mentre sono tali solo apparentemente.

COME PADRE E MADRE: Dio Padre, perché perfetto, genera da solo il Suo Unigenito Figlio, mentre il padre e la madre umani, perché imperfetti e complementari, generano insieme il loro figliolo. La Sacra Scrittura che alla Prima Persona della Santissima Trinità attribuisce sentimenti materni ci legittima l’espressione “ DIO PADRE E’ INSIEME PADRE E MADRE”: “Quand’anche una madre dimenticasse il proprio figlio, io non vi dimenticherò mai. Come una madre accarezza il suo bambino così io vi consolerò… sarete portati nel mio seno, vi cullerò sulle mie ginocchia” Is 66,12-13). “Come una madre ama il suo unico figlio, così io amo te” 2Re 1,26).

SECONDO RILIEVO: NELLA FAMIGLIA UMANA IL FIGLIO E’ L’IMMAGINE DEL FIGLIO UNIGENITO DI DIO: come, infatti, il Figlio Unigenito di Dio è il frutto della donazione amorosa del Padre ed è tutto il Padre, tanto da potersi dire “CHI VEDE IL FIGLIO VEDE IL PADRE “ e “CHI VEDE IL PADRE VEDE IL FIGLIO” (Gv. 14,9); così il figlio della famiglia umana è il frutto della donazione amorosa del padre e della madre ed è il compendio di essi.
In altre parole possiamo affermare che il figlio è il padre e la madre impastati insieme (fusione dello spermatozoo, vita dell’uomo, con l’ovulo, vita della donna). Questo impasto è talmente perfetto che dello stesso bambino sinceramente dicono: ”RASSOMIGLIA TUTTO ALLA MAMMA” “RASSOMIGLIA TUTTO AL PAPA’ “.
La presenza del figlio ci permette alcune precisazioni di fondamentale importanza:
1. Il figlio è l’espressione visibile dell’unità dei genitori verficatasi invisibilmente al momento in cui essi, nella celebrazione del matrimonio, si giurarono eterno amore.
2. La fusione della vita dei genitori nel figlio ratifica la necessità dell’indissolubiità del matrimonio: come, infatti, il figlio è uno e non si può scindere per saparare ciò che gli è stato donato dal padre da ciò che gli è stato donato dalla madre; allo stesso modo papà e mamma non possono spezzare la loro unità coniugale. Se essi spezzano questa loro unità con il divorzio causano un vero disastro nella loro vita; così come si compirebbe lo scempio del bambino se con un coltello si volesse tentare di separare il lui ciò che è dono del padre da ciò che è dono della madre. Per questo motivo Gesù interrogato dagli Ebrei se era lecito divorziare, rispose:
“L’UOMO NON DIVIDA CIO’ CHE DIO HA UNITO”. Il bambino va rispettato
fin dal primo momento del suo concepimento. L’aborto è il più grave peccato che si possa commettere contro il prossimo.
Infatti si uccide l’essere più impotente: cosa può fare un esserino appena sorto alla vita per difendersi contro un adulto?        
Si uccide l’essere più innocente: che male ha fatto il neo concepito da meritare la pena di morte?  
Si uccide il proprio figlio, è la mamma che lo elimina: come il più grande atto d’amore è donare la vita, così il più alto tradimento dell’amore è togliere la vita.

TERZO  RILIEVO: L’AMORE CHE UNISCE RECIPROCAMENTE GLI SPOSI, I GENITORI AL FIGLIO E IL FIGLIO AI GENITORI E’ L’IMMAGINE DELLO SPIRITO SANTO AMORE CHE UNISCE IN SE’ IL PADRE AL FIGLIO UNIGENITO E IL FIGLIO UNIGENITO AL PADRE.
Certo ci riesce difficile capire come in Dio l’Amore con cui il Padre e il Figlio si amano è una Persona distinta dal Padre e dal Figlio. Invece costatiamo con immediatezza ed evidenza che una famiglia umana i cui membri si amano è una famiglia unita e felice; mentre una famiglia i cui membri non si amano è una famiglia divisa e infelice.

Da quanto abbiamo rilevato ci risulta che Dio ha creato la famiglia a sua immagine e somiglianza perché nell’amore fosse unita e felice. Ma, purtroppo, intervenne il peccato: esso causò un immane disastro. Ciò che per natura deve essere unito, se si disintegra provoca catastrofiche conseguenze: le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki insegnano!

Il peccato che è il tradimento dell’amore ha disintegrato la famiglia: mentre l’amore la teneva unita e la rendeva felice; il peccato l’ha disunita e l’ha resa
infelice: non più fedeltà coniugale, non più dono e ricambio del dono, ma egoismo e angherie reciproche; non più monogamia ma poligamia; non più indissolubilità ma dissolubilità del matrimonio.


IL FIGLIO UNIGENITO DI DIO GESU’ SI FECE UOMO PER RICOSTRUIRE
L’IMMAGINE DELA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO NELLA FAMIGLIA UMANA

Nel Vecchio Testamento Jawè si proclamò ed agì come perfetto Sposo del Popolo Ebreo  con l’intento di renderlo sua degna Sposa e così, tramite lei, attrarre a SE’ TUTTI I POPOLI. Il popolo Ebreo, però, non corrrispose all’amore di predilezione di Jawè, si rese infedele e deluse le attese del suo Sposo Divino.
Quando Dio s’incarnò e prese un volto umano in Gesù di Nazaret, si presentò COME SPOSO DEL NUOVO ISRAELE, LA CHIESA. La Chiesa, chiamata Gerusalemme Celeste, viene pure descritta COME L’IMMACOLATA SPOSA DELL’AGNELLO IMMACOLATO ( Ap 19,7; 21, 2-9; 22,17), SPOSA CHE CRISTO HA AMATO E PER ESSA HA DATO SE STESSO, AL FINE DI SANTIFICARLA (Ef 5,26), CHE DOPO AVERLA PURIFICATA, VOLLE A SE’ CONGIUNTA E SOGGETTA NELL’AMORE E NELLA FEDELTA’ (Ef 5, 24) (GAUDIUM ET SPES n. 6).
Nella lettera agli Efesini, l’Apostolo San Paolo fa scaturire dal suo cuore le seguenti espressioni dalle quali emerge un Gesù modello degli sposi cristiani e la missione delle famiglie cristiane:
“Le donne siano soggette ai loro mariti come al Signore, perché il marito è il capo della donna, come Cristo è il Capo della Chiesa, del cui corpo Egli e’ il Salvatore. Or come la Chiesa è soggetta a Cristo, così le donne devono stare soggette in tutto ai loro mariti.
E voi mariti amate le vostre mogli, come Cristo amò la Chiesa e ha sacrificato SE stesso per lei, per santificarla purificandola con il lavacro dell’acqua in virtù di Parola, perché questa Chiesa potesse comparirgli davanti gloriosa, senza macchia, né ruga, né altro di simile, ma santa ed irreprensibile.
Così i mariti devono amare le loro mogli come i loro corpi; chi ama la propria moglie ama se stesso.
Nessuno, infatti, ha mai odiato la propria carne ma la nutre e ne ha cura, come Cristo fa per la sua Chiesa, perché noi siamo membri del corpo di Cristo.
Per questo l’uomo abbanonerà il padre e la madre e si unirà alla sua moglie e i due saranno una sola carne.
Grande mistero è questo, inteso come figura dei rapporti che passano tra Cristo e la sua Chiesa. Del resto ciascuno ami la propria moglie come se stesso e la moglie rispetti il marito” (Ef 5, 21-33).
Gesù e la Chiesa (Comunità dei Cristiani) sono uno come un solo corpo sono la testa e le membra del corpo umano, come una sola pianta sono la vite e i tralci. Nello stesso tempo Gesù e la Chiesa restano distinti come distinti restano la testa e le membra, la vite e i tralci.
Anche gli sposi cristiani, ricevendo il sacramento del matrimonio, sono unificati nel loro reciproco amore , MA RIMANGONO DUE DISTINTE PERSONE.
Lo sposo cristiano, inoltre, nella coppia e nella famiglia, ha l’ufficio di Gesù nella Chiesa; e la sposa nella coppia e nella famiglia ha l’ufficio della Chiesa.

L’autorità dello sposo sulla sposa è stata negata od offuscata dalla Società contemporanea nel travagliato processo di rivalutazione della donna. Ciò è dovuto alla reazione sproporzionata che la donna ha assunto nei confronti dello sposo per gli atteggiamenti dispotici ed autoritari di cui questo si è macchiato. La condanna dell’abuso, però, non deve giungere mai fino a negare l’autorità stessa.

La sposa cristiana deve essere sottomessa allo sposo come la Chiesa a Gesù: ma lo sposo cristiano deve imitare Gesù il quale esercitò la sua autorità con amore e come servizio “IO SONO VENUTO NEL MONDO NON PER ESSERE SERVITO MA PER SERVIRE ED OFFRIRE LA MIA VITA COME RISCATTO PER LA LIBERAZIONE DEGLI UOMINI” (Mt 20,28).

Se lo sposo e la sposa cristiani amano e si amano come ci ama Gesù, l’autorità dello sposo non costituisce un problema ma rifulgerà sempre più come dono divino per la costruzione della famiglia cristiana, cellula d’amore indispensabile perché il mondo intero creda che Gesù è l’Unico Salvatore nel quale dobbiamo riporre ogni nostra speranza per un’Era di Pace e di Benessere mondiali.

Confermiamo l’aurorità dello sposo e del padre nella famiglia umana con un’argomentazione teologica. Nella Famiglia Trinitaria di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo ESISTE L’AUTORITA’ ED E’ QUELLA DEL PADRE: IL PADRE COMANDA AL FIGLIO E IL FIGLIO UBBIDISCE. La Sacra Scrittura l’afferma con molta chiarezza. Gesù, infatti, si esprime con frasi come queste: “Debbo fare la volontà del Padre che mi ha mandato”(Gv 6,38).
“Non cerco di fare come voglio io, ma come vuole il Padre che mi ha mandato” (Gv. 5,30) “Sono uscito da Dio e sono venuto nel mondo; non da me stesso sono venuto, ma Lui mi ha mandato”(Gv. 8,42).
L’autorità è un servizio, quindi non suppone superiorità: Dio Padre che comanda non è superiore al Figlio Unigenito che ubbidisce.

Dio Padre e il Figlio Unigenito sono uguali, sono pienamente all’unisono nel pensare e nel volere. L’uomo come sposo e padre ha autorità sulla moglie e sui figli perché è immagine di Dio Padre, ma non è superiore alla moglie e ai figli.
L’autorità dello sposo sulla sposa la conferma San Paolo nella Lettera agli Efesini quando scrive: “Le mogli ubbidiscano al marito come al Signore. Perché il marito è capo della moglie come Cristo è capo della Chiesa… come la Chiesa è sottomessa a Cristo così anche le mogli ubbidiscano in tutto al loro marito” (Ef 5,22-24)
San Paolo fa molte applicazioni pratiche che oggi non possiamo condividere perché legate al tempo dell’Apostolo, però il principio di autorità persiste, è dottrinale. Nella famiglia, però, dobbiamo combattere l’autoritarismo.
Se difendiamo la purezza dell’autorità rispettosa della persona e della coscienza del suddito, non dobbiamo temere abusi.




CAPITOLO   SECONDO



I “ SEGNI DEI TEMPI” CI ANNUNZIANO CHE SIAMO PROSSIMI
ALL’ERA DELL’AMORE, DELLA PACE E DEL BENESSERE UNIVERSALI, ALL’ERA DELLA FAMIGLIA CRISTIANA E DELLA CONVERSIONE DEL MONDO A GESU’ SALVATORE.

La storia è guidata da Dio verso l’attuazione del suo piano salvifico: nulla di ciò che succede nel mondo è casuale, ma tutto è Provvidenziale, anche quando, senza il dono della fede, ci sospingerebbe allo scandalo, come ad esempio il dolore e la morte dell’innocente, le guerre, i disastri naturali: Dio permette il male solo in vista di un maggiore bene nell’ambito della salvezza individuale e della Redenzione Universale.

La prossimità dell’Età Aurea del Cristianesimo ce la mostrano, però, i tanti fattori positivi che riscontriamo nel mondo contemporaneo, anche se molti di essi, apparentemente, sembrano beni umani autonomi ed estranei al piano salvifico di Dio. Citiamone alcuni:

I mezzi di comunicazione sociale come la stampa, la radio, la televisione, Internet ci informano, con immediatezza e come se avvenissero sotto i nostri occhi, di tutti i più importanti avvenimenti che si verificano nel più remoto luogo del mondo, ci interpellano direttamente e ci coinvolgono per la soluzione dei problemi che sempre più da locali e nazionali diventano universali e internazionali. Fra questi problemi certamente un posto preminente l’occupa la piaga della fame.

I mezzi di trasporto come i treni, gli aerei e le navi ci consentono spostamenti veloci da un capo all’altro del mondo per interessi personali, per convegni a livello internazionale, per scambi commerciali, per effettuare soccorsi… I succitati  e altri sviluppi scientifici e tecnici ACCELERANO L’AVVENTO DELL’ETA’ AUREA DEL CRISTIANESIMO IN QUANTO RIDUCENDO LE DISTANZE E UNIFICANDO IL MONDO FACILITANO LA SUA EVANGELIZZAZIONE.

I progressi della medicina e della chirurgia ci convincono che siamo avviati alla realizzazione della seguente promessa di Dio per l’Età Aurea del Cristianesimo:
“… NON MORRANNO PIU’ NEONATI E GLI ADULTI AVRANNO UNA LUNGA VECCHIAIA. MORIRA’ GIOVANE CHI MORIRA’ A CENT’ANNI. SE UNO NON ARRIVERA’ A CENT’ANNI VORRA’ DIRE CHE IO L’HO PUNITO” (Is 65, 16-25).

Dopo quasi duemila anni di dispersione, gli Ebrei sono finalmente riusciti a tornare nella Terra Promessa e a ricostituirsi in Stato: questa realtà importantissima PROFETIZZA IL PROSSIMO RICONOSCIMENTO DEL MESSIA GESU’ DA PARTE DEL POPOLO ELETTO, RICONOSCIMENTO CHE, SECONDO SAN PAOLO, AVVERRA’ DOPO LA CONVERSIONE DEL MONDO INTERO A GESU’ (Cfr. Rom. 11, 25-26).

UNO DEI PRINCIPALI “SEGNI DEI TEMPI” E’ L’ECUMENISMO.
Le molteplici Chiese Cristiane che nel passato si sono dilaniate offrendo al mondo il triste spettacolo di un Cristianesimo diviso, OGGI, PER OPERA DELLO SPIRITO SANTO, si sono finalmente rese conto dell’assurdità del loro comportamento ed hanno intrapreso un comune sforzo PER RICOSTITUIRE L’UNICA CHIESA DI GESU’, META OBBLIGATORIA PERCHE’ IL REGNO D’AMORE DI GESU’ SI ESTENDA NEL MONDO INTERO:
“PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO” (Gv 17-21).   
Le difficoltà non mancano poiché ogni Chiesa tende a conservare gelosamente la sua identità, frapponemdo così un grosso ostacolo tra il desiderio di ritrovare l’unità e l’umile, disinteressato costruttivo dialogo. Ciononostante lo Spirito Santo sta agendo perché Tutte le Chiese si pongano in uno stato di sincera conversione e riforma. Anche la Chiesa Cattolica non deve far tacere la voce dello Spirito Santo che la sollecita ad essere coerente con l’affermazione conciliare: “MENTRE CRISTO- SANTO, INNOCENTE, IMMACOLATO- (Ebr 7,27) NON CONOBBE IL PECCATO (2Cor 5,21)… LA CHIESA CHE COMPRENDE NEL SUO SENO I PECCATORI, SANTA INSIEME E SEMPRE BISOGNOSA DI PURIFICAZIONE, MAI TRALASCIA LA PENITENZA E IL SUO RINNOVAMENTO” ( Lumenn Gentium n.8).

La Chiesa Cattolica che è la Chiesa Madre, ha il dovere indilazionabile di offrire in sé alle altre Chiese Cristiane un modello di riforma umile, reale e concreta: PUR ESIGENDO L’UNITA’ NELLE COSE ESSENZIALI, ESSA DEVE LASCIARE PIENA LIBERTA’ NELLE COSE DUBBIE OD OPINABILI, ED ESERCITARE IN TUTTO LA CARITA’.

E’ secondo lo spirito conciliare di purificazione, di penitenza e di rinnovamento che la Chiesa Cattolca deve affrontare i seguenti ed altri atttuali problemi scottanti:

PRIMATO DELLA COSCIENZA INDIVIDUALE

Con il Battesimo il cristiano diventa  tempio dello Spirito Santo: con le luci, le ispirazioni, le imposizioni, le proibizioni, le lodi, i rimproveri e le esortazioni dello Spirito Santo, il cristiano inizia, prosegue e porta a termine il suo cammino terrestre verso la Casa del Padre. La fedeltà assoluta alla voce dello Spirito Santo deve essere una peculiare norma del cristiano.
QUESTA FEDELTA’ IL CRISTIANO LA ESPRIME SEGUENDO LA SUA CONVINZIONE INTERIORE CHE SI IDENTIFICA CON LA VOCE DELLA  C O S C I E N Z A
LA COSCIENZA RETTA ANCHE SE ERRONEA OBBLIGA SEMPRE:
“TUTTO QUELLO CHE E’IN CONTRASTO CON LA CONVINZIONE DELLA COSCIENZA E’ PECCATO” (Rm 14,23). Evidentemente, dato che la coscienza retta può essere anche erronea, abbiamo il dovere di verificarla e di renderla CERTA. Ciò esige un esame attento della Rivelazione Divina, dei pronunciamenti del Magistero Ecclesiastico, del parere delle altre Chiese Cristiane, dei fedeli ed anche dei non cristiani perché anch’essi sono sotto l’influsso dello Spirito Santo IN VIRTU’ DELLA REDENZIONE UNIVERSALE OPERATA DA GESU’. 

PAPA

Essendo il Papa il successore di Pietro nel Ministero Ecclesiale, è indispensabile che interpelliamo la Sacra Scrittura per attingere da essa la natura della missione che Gesù affidò al Primo degli Apostoli.  DA ESSA CI RISULTA CHE PIETRO E’ UN MISTERO DI GRAZIA E DI DEBOLEZZA:
Per rivelazione del Padre riconosce in Gesù il Messia, il Figlio del Dio Vivente; e subito dopo si allea con satana nel tentativo di distogliere Gesù dalla Passione e dalla Morte Redentrici; Gesù lo sceglie come roccia su cui costruire la sua Chiesa e lui si dimostra uomo fragile: per paura rinnega per tre volte il suo divino Maestro, anche se, con energia, aveva protestato che per Gesù sarebbe stato pronto a sacrificare la vita. La paura fu uno dei difetti dominanti di Pietro, difetti che il primo Papa non riuscì a vincere del tutto neanche dopo la discesa dello Spirito Santo come chiaramente ci attesta San Paolo nella sua Lettera ai Galati: “QUANDO PIETRO VENNE AD ANTIOCHIA IO MI OPPOSI A LUI APERTAMENTE PERCHE’ AVEVA TORTO. PRIMA, INFATTI, EGLI AVEVA L’ABITUDINE DI SEDERSI A TAVOLA  CON I CREDENTI DI ORIGINE PAGANA; MA QUANDO GIUNSERO ALCUNI CHE STAVANO DALLA PARTE DI GIACOMO, EGLI INCOMINCIO’ AD EVITARE  QUELLI CHE NON ERANO EBREI E SI TENNE IN DISPARTE PER PAURA DEI SOSTENITORI DELLA CIRCONCISIONE.
Anche gli altri fratelli di origine ebraica si comportavano come Pietro in questo modo equivoco. Perfino Barnaba fu trascinato dalla loro ipocrisia. Ma quando mi accorsi che essi non agivano secondo la Parola del Signore dissi a Pietro in presenza di tutti. “SE TU CHE SEI EBREO DI ORIGINE TI COMPORTI COME UNO CHE NON LO E’, VIVENDO COME CHI NON E’ SOTTOPOSTO ALLA LEGGE EBRAICA, PERCHE’ POI COSTRINGI GLI ALTRI A VIVERE COME EBREI?” (Gal 2, 11-14).

I due aspetti di Pietro investito di peculiare ministero ecclesiale e di Pietro uomo esposto a tutte le debolezze umane vanno sempre  simultaneamente considerati e tenuti presenti sia per avere una retta concezione e non unilaterale  del Papa, e così evitare il deleterio rischio DEL CULTO DELLA PERSONALITA’; SIA PER ACCETTARE COME PROVVIDENZIALI ALCUNE POSIZIONI CRITICHE DEL POPOLO DI DIO SU OPINIONI, DECISIONI E COMPORTAMENTI PAPALI.

ECCO ALCUNI PUNTI CARDINI CHE VANNO ACCETTATI IN MODO INCONDIZIONATO:

CHI EDIFICA LA CHIESA E’ GESU’ “IO EDIFICHERO’ LA MIA CHIESA”
(Mt 16,18) PER MEZZO DEL SUO SPIRITO: “RICEVERETE SU DI VOI LA FORZA DELLO SPIRITO, CHE STA PER SCENDERE. ALLORA DIVENTERETE MIEI TESTIMONI IN GERUSALEMME, IN TUTTA LA REGIONE DELLA GIUDEA  E DELLA SAMARIA E IN TUTTO IL
MONDO (At 1,8).

Nella comunita’ cristiana nessuno può pretendere L’UNIFORMISMO perché lo Spirito Santo distribuisce i suoi doni in modo che i vari membri  della Chiesa, DOTATI DI DIVERSI CARISMI, SIANO CONPLEMENTARI GLI UNI GLI ALTRI E, NEL RISPETTO RECIPROCO DELL’IDENTITA’ DI CIASCUNO, TUTTI UNITI COLLABORINO PER L’EDIFICAZIONE DELL’UNICO CORPO MISTICO DI CRISTO.

LA CHIESA LOCALE DIOCESANA, SOTTO LA GUIDA DEL VESCOVO CHE E’ DOTATO  DI AUTORITA’ PROPRIA PERCHE’ SUCCESSORE DEGLI APOSTOLI, REALIZZA NEL SUO SENO LA CHIESA DI GESU’ IN TUTTA LA SUA PIENEZZA.
LA CHIESA UNIVERSALE E’ COSTITUITA DALLA COMUNIONE DELLE CHIESE PARTICOLARI DIOCESANE SPARSE IN TUTTO IL MONDO.
IL MINISTERO PRINCIPALE DEL PAPA E’  C O N F E R M A R E   NELLA FEDE LA CHIESA: “SIMONE… HO PREGATO PER TE PERCHE’ LA TUA FEDE NON VENGA MENO. E TU, UNA VOLTA CONVERTITO, CONFERMA I TUOI FRATELLI” ( Lc 22, 23). CIO’ NON SIGNFICA CHE IL PAPA E’ IL PROPRIETARIO E L’ARBITRO DELLA RIVELAZIONE; SIGNIFICA, INVECE, CHE IL PAPA, ASSISTITO DALL’ALTO, SI RENDE GARANTE (ANCHE PER MOTIVI ECUMENICI E’ BENE EVITARE L’ESPRESSIONE “IL PAPA E’ INFALLIBILE”) DELLA VERITA’ RIVELATA, CONTENUTA NELLA SACRA SCRITTURA E TRAMANDATA DALLA TRADIZIONE.

IN CASI APRTICOLARI IL PAPA, CON IL CONSENSO ANTECEDENTE E CONCOMITANTE DELLA CHIESA, COMUNITA’ DEI CRISTIANI, GRADUALMENTE GUIDATA DALLO SPIRITO SANTO ALLA COMPRENSIONE DI TUTTA LA VERITA’ “Cfr Gv. 16,13), PUO’ DICHIARARE IN MODO DEFINTIVO, VERO E VINCOLANTE PER TUTTI UN DATO RIVELATO. E’ INDISPENSABILE SOTTOLINEARE CHE PERCHE’ IL PAPA SI RENDA GARANTE IN MODO DEFINITIVO DI UNA VERITA’ RIVELATA SI RICHIEDE IL CONSENSO  A N T E C E D E N T E  E   C O N C O M I T A N T E  DELLA CHIESA PERCHE’ E’ ESSA INFALLIBILE: “LO SPIRITO SANTO VI CONDURRA’ A TUTTA LA VERITA’ “ (Gv. 16,13):
“LE PORTE DEGLI INFERI NON PREVARRANNO CONTRO DI ESSA”
(Mt. 16,18).
Pertanto il Papa prima di definire una verità HA L’OBBLIGO DI ACCERTARSI CHE LA CHIESA UNIVERSALE LA CONFESSI GIA’. LO STUDIO STORICO CI PUO’ RIVELARE CHE IN CASI PARTICOLARI IL PAPA E’ VENUTO MENO A QUESTO SUO COMPITO E CHE PERTANTO UNA VERITA’ CHE SI CREDE DEFINITA NON E’ REALMENTE DEFINITA MA UNA FALSITA’.
FORSE UNO DI QUESTI CASI SI RISCONTRA “NELLA DEFINIZIONE INFALLIBILE” CHE NEGA IL SACERDOZIO MINISTERIALE ALLE DONNE.
Il Papa deve rispettare L’AUTONOMIA DELLE CHIESE LOCALI DIOCESANE, VOLUTE DA GESU’ E GUIDATE DAL VESCOVO SOTTO L’AZIONE DELLO SPIRITO SANTO. COMPITO DEL PAPA E’ COSTATARE CON GIOIA LE MERAVIGLIE CHE LO SPIRITO SANTO COMPIE NELLE SINGOLE CHIESE LOCALI DIOCESANE CHE INSIEME FORMANO LA CHIESA UNIVERSALE.
Solo eccezionalmente il Papa deve intervenire IN MODO AUTORITARIO, ossia quando si nega o si pone in pericolo la comune Fede e quando emergono gravi abusi disciplinari da rompere od ostacolare gravemente la comunione fraterna, dote indispensabile perché la Chiesa raggiunga il suo scopo missionario: ESSERE PER IL MONDO INTERO  SACRAMENTO DELL’AMORE DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO.

DIVORZIATI   RISPOSATI

L’indissolubilità del matrimonio è fondata sull’amore reciproco dei coniugi COSI’ COME SULL’AMORE RECIPROCO E’ FONDATA L’INDISSOLUBILITA’ DELLE TRE PERSONE DIVINE E L’INDISSOLUBILITA’ DEL MATRIMONIO TRA GESU’, LO SPOSO, E LA CHIESA, SPOSA DI GESU’.
SE, PER IMPOSSIBILE, LE TRE PERSONE DIVINE CESSASSERO DI AMARSI, SI SPEZZEREBBE LA LORO UNITA’ E SI DISSOLVEREBBE LO STESSO DIO; SE, PER IMPOSSIBILE , GESU’ NON AMASSE PIU’ LA CHIESA E LA CHIESA NON AMASSE PIU’ GESU’, GESU’ E LA CHIESA ROMPEREBBERO LA LORO UNITA’ SPONSALE.

Ciò che non è possibile nella Triniità Divina e in Gesù e nella Chiesa, si può, invece, verificare e, spesso si verifica, tra i coniugi cristiani e non cristiani. Come l’esperienza ci attesta, avviene che dei coniugi dissolvano irrimediabilmente il loro matrimonio per colpa di uno o di ambedue. Ciò ci induce ad affermare che L’INDISSOLUBILTA’ DEL MATRIMONIO, PER ESPRIMERCI IN TERMINI FILOSOFICI, E’ DI ORDINE MORALE E NON FISICO. OSSIA: I CONIUGI, PUR ESSENDO TENUTI IN COSCIENZA, A RIMANERE UNITI, HANNO, PURTROPPO, LA TRISTE COLPEVOLE POSSIBILITA’ DI ROMPERE LA LORO UNITA’.
Alla medesima conclusione ci porta la riflessione SULLA NATURA DEI PRECETTI NEGATIVI: Dio ordina all’uomo di non compiere un determinato atto perché l’uomo è in grado di compierlo, benchè colpevolmente. Se l’uomo non avesse la possibilità di compiere un determinato atto peccaminoso, DIO NON GLIELO VIETEREBBE: COSI’, AD ESEMPIO, NON GLI VIETEREBBE DI RUBARE SE NON POTESSE RUBARE. ALLO STESSO MODO GESU’ NON AVREBBE IMPOSTO AGLI SPOSI IL PRECETTO: “L’UOMO NON DIVIDA CIO’ CHE DIO HA UNITO”, SE I CONIUGI NON AVESSERO LA POSSIBILITA’ DI DIVIDERSI.
La dissoluzione del matrimonio in modo irrimediabile come irrimediabile è l’uccisione di un uomo, assume una gravissima colpevolezza; ma la Chiesa, nei confronti dei coniugi colpevoli divorziati e risposati con una terza persona, OGGI DEVE USARE MAGGIORE MISERICORDIA CHE NON IN PASSATO: COME ASSOLVE L’OMICIDA VERAMENTE PENTITO, PUR ESSENDO NELL’IMPOSSIBILITA’ DI RIDARE LA VITA AL FRATELLO CHE HA UCCISO, COSI’ DEVE PERDONARE E RIAMMETTERE AI SACRAMENTI DELLA PENITENZA E DELL’EUCARESTIA I CONIUGI DIVORZIATI E VERAMENTE PENTITI, ANCHE SE SI TROVANO NELL’IMPOSSIBILITA’ DI RICOSTRUIRE LA LORO UNITA’ E SI SONO RISPOSATI CON UN ALTRO UOMO O CON UN’ALTRA DONNA: UNO STUDIO ACCURATO DI GIOVANNI CERETI  PROVA CHE NEI PRIMI SECOLI LA CHIESA, AI CRISTIANI DIVORZIATI E RISPOSATI, CONCEDEVA DI CONNTINUARE A CONVIVERE CON IL NUOVO CONIUGE, SE ERANO VERAMENTE PENTITI E E SI SOTTOMETTEVANO AD UNA ADEGUATA PENITENZA.

ASSOLUZIONE COLLETTIVA

Gesù ha scelto la Chiesa come strumento della sua misericordia affiudandole il Sacramento del perdono dei peccati: “A CHI RIMETTERETE I PECCATI, SARANNO PERDONATI (Gv 20,23). Il modo di esercitare questa sublime missione Gesù non l’ha voluto stabilire, ma l’ha lasciato alla discrezione pastorale della sua Chiesa. E la Chiesa l’ha capito pienamente: nell’arco della sua bimillenaria storia, infatti, lo ha modificato varie volte: BASTA PENSARE ALLA CONFESSIONE PUBBLICA DEI PRIMI SECOLI IMPOSTA PER I PECCATI PIU’ GRAVI, E ALLA CONFESSIONE AURICOLARE, INIZIALMENTE DEVOZIONALE, SORTA TRA I MONACI IRLANDESI DEL SESTO SECOLO, POI RATIFICATA E PRESCRITTA A TUTTI I CRISTIANI DAL CONCILIO DI TRENTO.
Oggi vige ancora l’obbligo della confessione auricolare, ma i cristiani la disertano: questa diserzione, in molti casi è sintomo di condiscendenza verso il peccato; MA E’, SOPRATTUTTO, UN IMPORTANTE SEGNO DEI TEMPI CHE INTERPELLA LA GERARCHIA E LA SOSPINGE AD INTERVENTI PROFONDAMENTE INNOVATIVI: certo non è giustificabile l’abolizione della confessione auricolare, dati i benefici spirituali che apporta ai penitenti; la sua pratica, però, bisogna lasciarla abitualmente libera E RENDERLA OBBLIGATORIA SOLO PER L’ASSOLUZIONE DI ALCUNI PECCATI GRAVI COME L’ABORTO. INOLTRE SI DOVREBBE ESTENDERE L’USO DELL’ASSOLUZIONE COLLETTIVA E CONFERIRE VALORE SACRAMENTALE AL RITO PENITENZIALE POSTO ALL’INIZIO DELLA CELEBRAZIONE EUCARISTICA. Questo gesto di misericordia favorirebbe la conversione dei cristiani e non il lassismo, perché Gesù per assolvere non esige l’umiliazione dell’accusa dei peccati, ma il vero pentimento per le colpe commesse ed il sincero proposito di emendarsene. Il cristiano in peccato ma di buona volontà e sinceramente pentito delle sue colpe, se potrà ricevere l’assoluzione dei suoi peccati al principio della Messa, sarà invogliato a partecipare alla Celebrazione Eucaristica in modo integrale, si ciberà del Corpo e del Sangue di Gesù e sperimenterà in sé l’efficacia della promessa del Salvatore: “CHI MANGIA LA MIA CARNE E BEVE IL MIO SANGUE, VIVRA’ PER SEMPRE”(Gv 6,53-58).

FACILITARE L’ASSOLUZIONE DEI PECCATI E LA COMUNIONE EUCARISTICA E’ UNO DEI SEGNI DEI TEMPI CHE LA GERARCHIA  DEVE ACCOGLIERE CON GRATITUDINE E DOCILITA’ ALLO SPIRITO.

PRETI SPOSATI

Senza dubbio uno dei princiali Segni Dei Nostri Tempi è l’impetuosa ed inarrestabile spinta dello Spirito Santo a che la Chiesa Cattolica riesca a superare l’isintivo sospetto sul sesso, retaggio di una cultura non biblica e non evangelica, ed abolisca la legge canonica che impone ai Preti Cattolici di Rito Latino l’obbligo del celibato.
L’abolizione del celibato obbligatorio, favorirà l’avvento di una schiera  di preti sposati che con le loro spose e i loro figli saranno modello familiare  e stimoleranno efficacemente le famiglie cristiane a comportarsi in modo da essere affascinante immagine della Famiglia Trinitaria di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo, come pure dell’amore che unisce gli Sposi per Eccellenza, GESU’ E LA CHIESA.
LA CHIESA E’ NATA COME CHIESA DOMESTICA
San Paolo nella Prima Lettera ai Corinzi ci notifica che tutti gli Apostoli, o quasi, erano sposati e che le loro mogli li accompagnavano nei loro viaggi apostolici: “NON ABBIAMO ANCHE NOI IL DIRITTO DI PORTARE CON NOI UNA MOGLIE CREDENTE COME L’HANNO GLI ALTRI APOSTOLI E I FRATELLI DEL SIGNORE E PIETRO?” (1 Cor 9,5). Le Lettere Pastorali, come condizione indispensabile all’ordinazione di un Vescovo-Presbitero, esigevano che il candidato si fosse sposato una sola volta e avesse dimostrato  di essere un prudente e un buon padre di famiglia.: “CHI, INFATTI, NON SA GOVERNARE LA SUA CASA, COME POTRA’ AVERE CURA DELLA CHIESA DI DIO?”
(1 Tm 3, 1-5).
Prima del quarto secolo, non esiste nessuna legge canonica che vieta agli sposati di ricevere il Sacramento del Sacerdozio o che proibisce il matrimonio ai sacerdoti celibi al momento dell’ordinazione. In via ordinaria Sacerdoti e Vescovi erano sposati: solo qualcuno sceglieva il celibato. I documenti dell’epoca parlano con naturalezza e semplicità delle spose dei vescovi, dei sacerdoti e dei loro figli. Così, ad esempio, veniamo a sapere che San Gregorio di Nazianzo nato nel 319, era figlio di un vescovo ed ereditò da suo padre la diocesi di Nazianzo.
Storicamente ci risulta che la prima legge ecclesiastica non riguarda il celibato in se stesso ma l’esercizio del sesso da parte dei Vescovi, dei Sacerdoti e dei Diaconi sposati. Essa fu emanata per il clero spagnolo dal Sinodo di Elvira circa l’anno 300-306: “VESCOVI, PRETI,  DIACONI  E TUTTI I CHIERICI POSTI AL SERVIZIO DELL’ALTARE, DEVONO ASTENERSI DA RAPPORTI CON LE LORO MOGLI E NON E’ LORO LECITO METTERE AL MONDO FIGLI. CHI SI OPPONE PERDE LA CARICA” (Can. 33).
Come appare dal testo, il Sinodo proibì al clero sposato di avere rapporti intimi con le loro mogli perché attribuiva a detti atti una qual certa dose di impurità che rendeva il clero indegno della Celabrazione Eucaristica.

Al di là di ogni altra considerazione, non possiamo esimerci dal rilevare che il Sinodo non poteva emanare la succitata norma perché nessuna legge umana può dichiarare inpuro un atto naturale, né proibire a dei coniugi legittimamente sposati gli atti intimi che sono propri  del matrimonio da Dio isitituito. Il Concilio Ecumenico  Vaticano II parla degli atti intimi degli sposi in ben altra maniera: ”L’AMORE DEI CONIUGI  E’ ESPRESSO E SVILUPPATO IN MANIERA TUTTA PARTICOLARE DALL’ESERCIZIO DEGLI ATTI CHE SONO PROPRI DEL MATRIMONIO; NE CONSEGUE CHE GLI ATTI CON I QUALI SI UNISCONO IN CASTA INTIMITA’ SONO ONORABILI E DEGNI E, COMPIUTI IN MODO VERAMENTE UMANO FAVORISCONO LA MUTUA DONAZIONE CHE ESSI SIGNIFICANO, ED ARRICCHISCONO VICENDEVOLMENTE IN GIOIOSA GRATITUDINE GLI SPOSI STESSI”.
(Gaudium et Spes n 49).

Al Concilio Ecumenico di Nicea (anno 325) gli Spagnoli volevano imporre la legge di Elvira a tutta la Chiesa. Il vescovo Panuzio, però, riuscì a convincere i Padri Conciliari a non seguire l’esempio spagnolo appoggiandosi principalmente su tre argomenti:
1.     Non è giusto imporre agli ecclesiastici il giogo del celibato.
2.     Il matrimono è santo e puro.
3.     L’eventuale istituzione della legge del celibato è un rischio per la virtù delle mogli abbandonate.

Purtroppo in seguito la Chiesa Latina ripudiò lo spirito del Concilio di Nicea sicchè Papa Gregorio VII , nel secolo XI, impose ai vescovi e ai sacerdoti sposati
di astenersi dagli atti coniugali e di rimandare la propria moglie. A partire dal Primo Concilio del Laterano (anno 1129) non furono più ordinati uomini sposati: l’ordinazione fu riservata agli uomini liberi da ogni legame con una donna, cioè ai vedovi e ai celibi.

La storia del celibato ecclesiastico pone in risalto molte pecche umane in contraddizione con la legge naturale ed evangelica. Pur lasciando doverosamente ogni giudizio delle persone a Dio, l’unico che scruta i cuori, la Chiesa contemporanea è chiamata a riconoscere con umiltà tali ombre e a riparare il passato assecondando  docilmente la voce dello Spirito Santo che le chiede di abolire l’obbligatorietà del celibato del clero: il tempo e il modo per giungere a tale meta improcrastinabile si potrebbe lasciare alla prudenza delle singole Chiese Diocesane: forse è bene che si proceda per legge locale e non per leggi universali, per rispettare i diversi gradi di sensibilità e di maturità.
SE L’IMPEGNO PER IL REGNO DI DIO ESIGE ANCORA CHE PARTE DEL CLERO SIA CELIBE, LO SPIRITO SANTO NON FARA’ MANCARE ALLA CHIESA I PRETI CELIBI: LASCIAMO A LUI LA PIENA LIBERTA’ DI SCELTA E A NOI L’ILLIMITATA SOTTOMISSIONE ALLE SUE SCELTE. SOTTOMETTIAMOCI CON GIOIA ALLO SPIRITO SANTO CHE VUOLE UNA MOLTITUDINE DI PRETI SPOSATI PER LA PROSSIMA ERA DI AMORE E DI PACE, BASATA SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA.

NEL PASSATO SI E’ INSISTITO E LAVORATO PER AVERE UN CLERO CELIBE PER IL REGNO DI DIO. NEL FUTURO SI DOVRA’ INSISTERE E LAVORARE ANCHE PER UN CLERO SPOSATO PER IL REGNO DI DIO. LA SPOSA CHE CONDIVIDE L’IMPEGNO PASTORALE CON LO SPOSO SACERDOTE NON E’ UN OSTACOLO, MA UN AIUTO, UN COMPLEMENTO. CI SARA’ UN MINISTERO DI COPPIA CON EFFICACIA DI INCALCOLABILE PORTATA.



APPENDICE: FATIMA PROFEZIA DELL’ETA’ AUREA DEL CRISTIANESIMO

Nel 1917 la Madonna apparve il 13 di ogni mese da maggio a ottobre a tre pastorelli di Fatima: a Lucia, a Francesco e a Giacinta di 10, 9 e 7 anni. Ad essi affidò un messaggio che si sarebbe realizzato in parte nell’immediato futuro, in parte presto e in parte in un futuro più lontano.
La Celeste Messaggera preannunziò la prossima fine della prima guerra mondiale, il pericolo di una seconda guerra mondiale peggiore della prima se gli uomini non si fossero convertiti, l’avvento del comunismo bolscevico, fonte di odio, di guerre, persecuzioni alla Chiesa e di immensi disastri. Fra tante previsioni oscure e terrorizzanti la Madonna fece brillare una luce di speranza: ”ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’, LA RUSSIA SI CONVERTIRA’ E IL MONDO AVRA’ UN PERIODO DI PACE”.
Per siglillare la veridicità delle sue profezie, Maria Santissima il 13 ottobre operò il grande miracolo del sole: nel luogo delle Apparizioni quel giorno si radunò un’immensa folla ( 70.000? ), pioveva e faceva freddo.
Verso mezzogiorno, Lucia comandò di chiudere gli ombrelli, e la folla, come per incanto, ubbidì.
A mezzogiorno in punto, come al solito, comparve la Madonna che si intrattenne amorevolmente con i bambini. Finito il colloquio, la Madonna, accomiatandosi dai suoi piccoli amici, aprì le mani nelle quali sembrava imprigionata tutta la luce del sole. Lucia tradusse quel gesto con un grido: “GUARDATE IL SOLE!”.
La pioggia cessò d’incanto, le nubi si squarciarono e apparve il prodigio: tutti videro il sole simile ad un disco d’argento girare vorticosamente su se stesso, proiettando tutto intorno fasci di luce gialla, verde, rossa, azzurra, viola che coloravano le nubi, gli alberi, le rocce, la terra, la folla abbagliata e impietrita dallo stupore.
Il sole si fermò , poi riprese la sua rotazione sprizzando fasci incandescenti. Si fermò un’altra volta e ricominciò a danzare. Tutti contemplavano in silenzio, percorsi da un brivido.
Ad un tratto ebbero la sensazione che il sole si staccasse dal cielo e si precipitasse sul loro capo. Un urlo immenso si levò: Miracolo! Miracolo!
Poi, atterriti, tutti caddero  in ginocchio nel fango, recitando con impressionante fervore l’atto di contrizione, mentre migliaia di invocazioni salivano dal profondo dei cuori: Mio Dio, misericordia! Io credo in Dio! Ave Maria! Vergine del rosario, salvate il Portogallo! Perdono, pietà!
Il fenomeno solare, distribuito in tre tempi, era durato dieci minuti.
Tutti lo videro, credenti ed increduli, ignoranti e dotti, anche liberi pensatori che si erano recati colà con l’intento di sfatare una volta per sempre la fama di Fatima.
Ora il cielo è tornato normale.
Il sole ha ripreso il suo posto ed il suo splendore. Tutti si alzano trasognati, si toccano gli abiti qualche istante prima intrisi e gocciolanti e li constatano completamente asciutti e ripuliti.
Nessuno può avere il minimo dubbio: la Madonna ha mantenuto la sua promessa.

Le profezie della Madonna si sono avverate quasi tutte.
A causa dei suoi peccati, però, il mondo contemporaneo non dovrà attraversare indicibili sofferenze prima che si avveri l’ultima profezia di Fatima: “ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’, LA RUSSIA SI CONVERTIRA’ ED IL MONDO AVRA’ UN PERIODO DI PACE?”. E LA CHIESA CATTOLICA NON SI RENDERA’, IN PARTE, CORRESPONSABILE  DI QUESTE SOFFERENZE SE NON AFFRONTERA’ SERIAMENTE E CON UMILTA’ LA PROPRIA IMPROCRASTINABILE RIFORMA?

Gli avvenimenti sconvolgenti ed imprevedibili del 1989 che hanno segnato lo sbriciolamento del comunismo, della guerra fredda, e ridata la libertà a tanti popoli oppressi, SONO L’AURORA CHE PREANNUNZIA COME PROSSIMI (I TEMPI DI DIO, PERO’, NON SONO COME I NOSTRI TEMPI)  LA CONVERSIONE DELLA RUSSIA ED IL PERIODO DI PACE CHE COINCIDERA’ CON L’ETA’ AUREA DEL CRISTIANESIMO. QUESTA PROMETTENTE AURORA CI INDUCA A DARE, FINALMENTE, ASCOLTO ALL’ACCORATO INVITO DI COMMIATO DELLA MADONNA: “GLI UOMINI NON OFFENDANO PIU’ NOSTRO SIGNORE, CHE E’ GIA’ TANTO OFFESO!”.
L’INVITO MATERNO ALLA CONVERSIONE LO ASSECONDI LA CHIESA ISTITUZIONE: LA GERARCHIA DEVE ESSERE SI’ GELOSA
CUSTODE DELLA RIVELAZIONE, MA DEVE ANCHE BADARE A NON IMPORRE I SUOI PESI, NON VOLUTI DA DIO E IMPOSSIBILI A PORTARSI. ANCHE NOI CRISTIANI CONTEMPORANEI, SOPRATTUTTO QUELLI RAGGIUNTI DAL BENESSERE, DOBBIAMO ACCOGLIERE L’INVITO MATERNO E CONVERTIRCI COLLOCANDO AL CENTRO DELLA NOSTRA VITA DIO E I SUOI COMADAMENTI,  E SMETTENDO DI SOSTITUIRE IL CREATORE CON LE CREATURE. FAVORIRE, CON UNA SINCERA E RADICALE CONVERSIONE, IL PARTO DELLA NUOVA ERA IN MODO CHE SIA IL MENO INDOLORE POSSIBILE, E’ LA MISSIONE DELLA NOSTRA GENERAZIONE. VOGLIA, PERCIO’, IL SIGNORE FAR SORGERE PRESTO TANTI SUOI PROFETI, APOSTOLI DI QUEST’ERA, E GLI UOMINI DEL NOSTRO TEMPO DIANO ASCOLTO ALLA LORO VOCE.
AMEN.  



CAPITOLO   TERZO:       L   E   T   T   E   R   E

A.       LETTERE A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO
B.        LETTERE  AL SIGNORE GESU’ RISORTO UNICO SALVATORE DEL MONDO


A.  LETTERE A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO
 


                                     

PRIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO 

Gesù Salvatore, Tu, il Padre Celeste lo Spirito Santo e Maria Santissima, LA MAMMA DELLA CHESA, da duemila anni siete impegnati perché il mondo intero accolga il tuo messaggio di salvezza e viva un lunghissimo periodo DI PACE E DI BENESSERE MESSIANICI; viva l’Età Aurea della Redenzione, fondata sulla santità della famiglia, creata ad immagine e somiglianza della Famiglia Trinitaria di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo; e redenta
con la tua Morte e con la tua Risurrezione.
ORMAI i tempi sono maturi; ma è necessaria una radicale conversione per vivere il tuo messaggio di amore e di misericordia: ciascuno di noi deve amare dando al fratello in dono il bene che ha ricevuto da Te, dal Padre Celeste e dallo Spirito Santo; ciascuno di noi deve amare ricambiando al fratello il bene che da lui ha ricevuto: in questo scambio di bene i due fratelli entrano in comunione tra di loro, SONO UNO E FELICI.
L’esercizio del vero amore porta con sé enormi conseguenze: nessuno si deve credere in diritto DI GIUDICARE E DI CONDANNARE IL FRATELLO, POICHE’ COLUI CHE GIUDICA SEI SOLO TU, O GESU’; annunziando il tuo messaggio di salvezza, nessuno deve assumersi L’AUTORITA’ DI MAESTRO, POICHE’ IL MAESTRO SEI SOLO TU, e noi tutti siamo fratelli. Nella Chiesa coloro che da Te hanno ricevuto l’ufficio di guida delle Comunità Ecclesiali, e di annunziare autorevolmente il tuo messaggio di salvezza, devono rispettare IL PRIMATO DELLA COSCIENZA INDIVIDUALE perché la verità  e il bene non vanno imposti ma proposti. Questo comporta anche che la Gerarchia non intervenga in politica per imporre allo Stato leggi  da essa ritenute giuste. Solo i Fedeli Laici, dopo essersi formati una coscienza cristiana, devono impegnarsi perché lo Stato, LIBERO E INDIPENDENTE, legiferi secondo il tuo dettame evangelico. Ma devono fare ciò rispettando le leggi di una sana democrazia: il popolo di una nazione deve scrutare il meglio con il DIALOGO: ognuno esprima, con serenità e libertà, la sua convinzione; lotti amichevolmente perché prevalga il suo punto di vista, ma rispetti il responso popolare e ad esso si adegui, PUR SEGUENDO PERSONALMENTE QUANTO LA SUA COSCIENZA GLI IMPONE. RESTA, INFATTI, SEMPRE VALIDO L’ATTEGGIAMENTO DEGLI APOSTOLI: “BISOGNA UBBIDIRE A DIO E NON AGLI UOMINI”.
L’esercizio dell’amore fraterno, O GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO, ci suggerisce anche il retto atteggiamento ECUMENICO: tutte le Chiese Cristiane si pongano in un atteggiamento di Conversione e di Riforma. Nessuna Chiesa Cristiana deve pretendere che le altre Chiese Cristiane si adeguino alle sue cconvinzioni dottrinali ed etiche. Invece, pur difendendo caritatevolmente le proprie certezze, rispetti simultaneamente le certezze delle altre Chiese. Rimanendo in dialogo fraterno si arriverà certamente ad vere UN’UNICA CHIESA CRISTIANA, secondo il tuo Cuore, o Gesù. Ciò, però, non significa UNIFORMISMO MA UNITA’ NELLA LEGITTIMA DIVERSITA’. Se le Chiese Cristiane vivono di amore tra di loro, certamente si ricostruirà LA TUA UNICA CHIESA, O GESU’, poiché secondo la tua promessa, LO PIRITO SANTO CHE PUO’ AGIRE SOLO DOVE TROVA L’AMORE, CONDURRA’ LA CHIESA A TUTTA LA VERITA’.
L’esercizio dell’amore fraterno, o Gesù, ci fa considerare con rispetto LE RELIGIONI NON CRISTIANE. I seguaci delle religioni non Cristiane, seguendo gli insegnamenti della Religione che professano sono raggiunti da Te, UNICO SALVATORE DEL MONDO,  e li salvi.
Dobbiamo dire anche che le Religioni non Cristiane tendono INCONSAPEVOLMENTE A TE, O GESU’, E UN GIORNO TI RICONOSCERANNO COME UNICO LORO SALVATORE E FARANNO PARTE DELLA TUA UNICA CHIESA. MA CIO’ AVVERRA’ SOLO DOPO CHE LE CHIESE CRISTIANE VINCERANNO LE ATTUALI DIVISIONI TRA DI LORO NELL’ESERCIZIO DEL VERO AMORE:
“ PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO” (Gv 17. 20-23).

Sac. Salvatore Paparo
13 GENNAIO 2008  BATTESIMO DI GESU’



SECONDA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

Gesù, siamo ormai in piena attuazione dell’Età Aurea della Redenzione e Tu, il Padre Celeste, lo Spirito Santo, la nostra comune Mamma Maria Santissima e San Giuseppe, operate perché la vostra sapiente e paziente azione bimillenaria dia, finalmente, il frutto che lentamente lentamente avete fatto maturare: cioè il frutto della instaurazione DEL TUO REGNO MONDIALE MESSIANICO CHE PORTERA’ PACE E BENESSERE, IL TRIONFO DEL’AMORE CHE TROVA LA SUA MIGLIORE ESPRESSIONE NELLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO; E REDENTA CON LA TUA PASSIONE, MORTE E RISURREZIONE.

Oggi, Gesù, gli studi scientifici sono soprattutto concentrati sulla bioetica, sulla difesa della vita, prezioso dono Tuo, del Padre Celeste e dello Spirito Santo.

Si pone soprattutto un delicatissimo problema: bisogna difendere ad ogni costo la vita del neo-concepito?
Oppure in alcuni casi pietosi è meglio che il neo-concepito lasci questo mondo?

Penso che dobbiamo affrontare lo spinoso e delicatissimo problema riflettendo attentamente sulle esigenze dell’amore.
Noi dobbiamo amare imitando il tuo amore, l’amore del Padre Celeste e l’amore dello Spirito Santo.
Ebbene, io mi domando: IL VERO AMORE ESIGE IN ALCUNI CASI CHE SI SACRIFICHI LA VITA DEL NEO-CONCEPITO PERCHE’ EGLI EVITI UNA VITA TERRENA DI ENORMI SOFFERENZE FISICHE E PSICHICHE, E SIA TRAPIANTATO NELLA GIOIA ETERNA DEL PARADISO, RISERVATA AI FIGLI DI DIO?
Gesù, mi rendo conto di toccare  un argomento delicatissimo che non si può affrontare a cuor leggero.
Io credo, però, che la tua Chiesa, gli Scienzati e tutti gli uomini di buona volontà  debbano essere sollecitati a non assumere posizioni radicali e a favorire un accurato esame di quanto la Rivelazione Divina e la scienza avanzata moderna ci offrono per risolvere secondo verità il problema in questione.
E’ necessario mantenere aperto il dialogo: se tutto è esaminato con rettitudine e per il migliore bene del neo-concepito, si agisce con amore.
E poiché dove c’è amore opera lo Spirito Santo, lo Spirito Santo guiderà gli sforzi della tua Chiesa, degli Scienziati e di tutti gli uomini di buona volontà perché essi trovino la giusta soluzione.

Gesù, fa’ che si superi ogni integralismo; fa’ che ci stimiamo gli uni gli altri e che tutti restiamo aperti ad un dialogo fraterno costruttivo.
GESU’, VENGA PRESTO IL TUO REGNO MESSIANICO DI AMORE, DI MISERICORDIA, DI PACE E DI BENSSERE MONDIALI.

Sac. Salvatore Paparo
8 Marzo 2008








TERZA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO…

QUARTA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

Gesù, oggi 14 aprile 2008, mi sento portato a scriverti per accentuare quanto Tu, il Padre Celeste, lo Spirito Santo e la Mamma Maria Santissima da tempo avete comunicato alla mia mente, mentre il mio cuore era dominato da un’immensa ineffabile gioia: RIGUARDA IL SACERDOTE MINISTERIALE DI MARIA SANTISSIMA E DELLE ALTRE DONNE. E’ necessario prima ricordare alcuni punti essenziali del tuo messaggio evangelico: Tu, Il Padre e lo Spirito Santo siete una Famiglia Felicissima; avete creato l’uomo a vostra immagine e somiglianza e l’avete creato famiglia. DIO PADRE E’ INSIEME SPOSO E SPOSA, PADRE E MADRE;  ALL’UOMO HA COMUNICATO LE SUE QUALITA’ DI SPOSO E DI PADRE; ALLA DONNA HA COMUNICATO LE SUE QUALITA’ DI SPOSA E DI MADRE. TU, GESU’,  SEI IL FIGLIO UNIGENITO DI DIO, E HAI IN TE SIA LA PARTE MASCHILE SIA LA PARTE FEMMINILE DEL FIGLIO. Nella famiglia umana, pertanto, sono tua immagine  sia il figlio che la figlia. Nella famiglia umana, infine, l’amore che unisce e rende felici gli sposi tra di loro, i genitori e i figli è l’immagine DELLO SIRITO SANTO CHE IN SE’ UNISCE TE AL PADRE E IL PADRE A TE.
TU, GESU’, SEI LA PIENEZZA DEL SACERDOZIO E NELLA CHIESA HAI COMUNICATO ALL’UOMO IL TUO SACERDOZIO SOTTO L’ASPETTO MASCHILE E ALLA DONNA IL SACERDOZIO SOTTO L’ASPETTO FEMMINILE.

E qui desidero trascrivere quanto ho scritto qualche anno fa:

“LE DONNE SIANO AMMESSE AL MINISTERO SACERDOTALE”
Certamente Gesù ordinando sacerdoti  solo uomini, non voleva escludere il sacerdozio ministeriale femminile. Se Gesù avesse ordinato sacerdoti anche le donne, avrebbe fatto un gesto clamoroso che la Società umana sua contemporanea non era in grado di recepire. Gesù rispetta l’evoluzione degli uomini: essi migliorano gradualmente la conoscenza della verità sia nel campo prettamente umano sia nel campo religioso: “ LO SPIRITO SANTO VI CONDURRA’ A TUTTA LA VERITA’ “ ( Gv 16,13), Questa frase include la gradualità  della conoscenza del contenuto delle Verità Rivelate, anche se dobbiamo ammettere che la Rivelazione del Deposito Rivelato si è conclusa  con la morte dell’ultimo Apostolo. La Società umana moderna, però, è pronta ad accettare il Ministero Sacerdotale delle donne perché si è convinta che l’uomo e la donna hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri. Del resto una conferma del diritto della donna al ministero sacerdotale ci proviene dal fatto CHE MARIA SANTISSIMA E’ SACERDOTE. Ecco la prova: Maria Santissima al momento dell’Annunciazione
del concepimento verginale di Gesù, dall’Arcangelo Gabriele ha ricevuto anche la  notizia del concepimento miracoloso del Precursore di Gesù nel seno di Santa Elisabetta. Maria Santissima “IN FRETTA” va dalla sua cugina. Il motivo principale di questa visita era la santificazione  di Giovanni Battista ancora nel seno materno. Detta santificazione è avvenuta così: “ MARIA ENTRO’ IN CASA DI ZACCARIA E SALUTO’ ELISABETTA. APPENA ELISABETTA UDI’ IL SALUTO, IL BAMBINO DENTRO DI LEI EBBE UN FREMITO, ED ESSA FU COLMATA DI SPIRITO SANTO, E A GRAN VOCE ESCLAMO’: “DIO TI HA BENEDETTA PIU’ DI TUTTE LE DONNE. PERCHE’ MAI LA MADRE DEL MIO SIGNORE VIENE A FARMI VISITA? APPENA HO SENTITO ILTUO SALUTO, IL BAMBINO SI E’ MOSSO IN ME PER LA GIOIA (Lc 1, 39-44).
Gesù nel seno materno verginale di Maria santificò il suo Precursore nel seno di Elisabetta. PRATICAMENTE è avvenuta l’amministrazione del Battesimo di san Giovanni Battista. MA QUESTA AMMINISTRAZIONE DEL BATTESIMO DI SAN GIOVANNI BATTISTA HA AVUTO UNO STRUMENTO MINISTERIALE: MARIA SANTISSIMA: INFATTI , E’ AVVENUTA “AL SALUTO DI MARIA”. MARIA CON IL SUO SALUTO A SANTA ELISABETTA HA ESERCITATO IL SUO SACERDOZIO MINISTERIALE COSI’ COME FANNO GLI ALTRI SACERDOTI PRONUNZIANDO LE PAROLE DELLA FORMA DEI VARI SACRAMENTI. ESSI PRESTANO LA LORO VOCE A GESU’ PER PRONUNZIARE LE PAROLE DELLA FORMA DEI VARI SACRAMENTI, MA CHI AMMINISTRA I SACRAMENTI E’ GESU’: “CRISTO E’ PRESENTE CON LA SUA VIRTU’ NEI SACRAMENTI DI MODO CHE QUANDO UNO BATTEZZA E’ CRISTO STESSO CHE BATTEZZA” (Costituzione sulla Sacra Liturgia del Concilio Ecumenico Vaticano II. Cap.1 n.7).

Sac. Salvatore Paparo
Cintano 14 aprile 2008




QUINTA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

Gesù, oggi 11 magggio 2008, SOLENNITA’ DELLA PENTECOSTE, desidero rivolgerti una particolare preghiera. Prima, però, penso che sia bene trascriverti il pensiero dell’ottimo biblista vivente padre Alberto Maggi:

“L’incontro ha come scopo “IL VOLTO DI DIO”.
Di per sè non ci dovrebbe essere bisogno: se siamo credenti o praticanti dovremmo avere le idee chiare sul volto di Dio. Vedremo, invece, che quando si parla di Dio, si dicono cose che forse non corrispondono a quelle  che troviamo nella Sacra Scrittura.
Se facciamo un raffronto il Dio in cui credevano i nostri nonni, quello che crediamo noi e quello in cui credono i nostri figli, vediamo già che c’è una differenza.
Il Dio che veniva presentato è abbastanza diverso dal Dio che è presentato oggi.
Allora c’è da chiedersi: ma come mai, è cambiato Dio?
No, Dio non cambia. Man mano che l’umanità cresce e nella crescita riconosce sempre di più il valore della dignità dell’uomo, scopre sempre di più il volto di Dio. E man mano che la Chiesa è sempre più fedele al messaggio evangelico, ecco che la verità di sempre su Dio viene formulata in maniera nuova.
Non è Dio che cambia, è l’umanità che cresce, con l’umanità cresce la Chiesa; man mano che si radica nella fedeltà al Vangelo scopre quei volti di Dio che non sono una novità, c’erano sempre stati, ma erano come oscurati da tante cose. E’ stato presentato un volto di Dio talmente estraneo a quella che è la vita dell’uomo, a quello che è il benessere dell’uomo, che persone, normalmente quelle che ragionavano con la loro testa, non potevano non rifiutarlo. Gli altri accettavano tutto…
Parleremo più volte della RELIGIONE e adopererò il termine religione sempre in maniera negativa.
Quella di Gesù non è classificabile sotto la voce RELIGIONE ma sotto la voce  FEDE e vedremo meglio i dettagli di questi due termini. Comunque l’effetto della religione è quello di rincretinire le persone, di fare credere delle cose che quelle persone che ragionano con la loro testa e che vogliono capire, non possono non rifiutare.
La religione riesce ad ottenebrare le coscienze. Fa credere l’assurdo… Allora questa contraddizione di un Dio che viene presentato contrario al minimo di ragione umana, ha fatto sì che sorgesse l’ateismo; lo dice il Concilio Vaticano II nella Gaudium et Spes, dove dice che la responsabiltà dell’ateismo incombe sui credenti – e la leggo testualmente- “ NELLA GENESI DELL’ATEISMO POSSONO CONTRIBUIRE NON POCO I CREDENTI”. Quindi noi che ci reputiamo credenti siamo responsabili dell’ateismo per aver trascurato di educare la nostra fede; quindi o per ignoranza o per una presentazione fallace della dottrina. Ce n’è per tutti: da parte dei credenti per l’ignoranza, per la pigrizia; anche da parte del magistero per una presentazione sbagliata o perlomeno riduttiva della dottrina: nascondono e non manifestano il genuino volto di Dio.
E continua il Concilio “ QUESTO FA SI CHE MOLTI NON CREDENTI SI RAPPRESENTINO DIO IN UN MODO TALE CHE QUELLA RAPPRESENTAZIONE CHE ESSI RIFIUTANO, IN NESSUN MODO E’ IL DIO DEL VANGELO”.
Quelli della mia generazione sono stati educati ad un Dio (per esempio ci faceva credere e noi lo credevamo) che per un solo peccato mortale ti spediva all’inferno per tutta l’eternità. Non c’era proporzione tra la colpa e il castigo.
Oggi, invece, l’umanità cresce e l’umanità crescendo ha compreso che già la pena dell’ergastolo è una pena sproporzionata alla colpa dell’uomo…
Ebbene Dio per un unico peccato mortale ti spediva all’inferno (e per quelli della mia generazione il peccato mortale aveva un ampio ventaglio di scelta: ci facevano credere che se nei venerdi si mangiava una fetta di mortadella e ti andava di traverso e morivi, morivi in peccato mortale e andavi all’inferno, mica per mille secoli, per tutta l’eternità!”.
Allora una persona che ragionava si chiedeva: “Ma come è possibile che questo Gesù che a noi che siamo umani, limitati e imperfetti, ci chiede di perdonare quante volte? 70 volte 7 e cioè in maniera illimitata, e lui, IL PADRE, perché non ci dà l’esempio? Per un  solo colpo è capace di legarsela al dito per tutta l’eternità.
Allora questo ha fatto sì che molte persone di fronte a queste proposte di un Dio non corrispondente al Padre di Gesù come emerge dal Vangelo, HANNO ABBANDONATO.
DUNQUE, E’ MOLTO IMPORTANTE AVERE UN’IMMAGINE ESATTA DI DIO, PERCHE’ DAL RAPPORTO CHE SI HA CON DIO DIPENDE ANCHE IL RAPPORTO CHE SI HA CON GLI UOMINI.
La Chiesa , dobbiamo dire e riconoscere, abbastanza lentamente, modifica piano piano il volto di Dio. A volte c’impiega un tempo eccessivo, ma prima o poi ci arriva e la verità di sempre, la riformula man mano che comprende di più il messaggio evangelico.
UN SOLO ESEMPIO: 1442 CONCILIO DI FIRENZE.
Il Concilio di Firenze decreta che la Santa Chiesa Romana fermamente crede che nessuno al di fuori della Chiesa Cattolica, né pagani, né Ebrei, né eretici o scismatici parteciperà alla vita eterna, ma andrà al fuoco eterno preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Quindi la Chiesa nel XV secolo insegnava che tutii i non credenti, i Musulmani, gli Ebrei e anche i non Cattolici ( quindi non bastava essere cristiani per salvarsi, ma anche i non Cattolici) quando morivano, andavano al fuoco per tutta l’eternità.
CINQUE SECOLI DOPO, UN ALTRO CONCILIO, CONCILIO VATICANO II
NEL 1964 AFFERMA CHE TUTTE LE PERSONE,  QUINDI EBREI , MUSULMANI E ANCHE I NON CREDENTI, E QUINDI TUTTI QUELLI CHE RISPONDONO AI DETTAMI DELLA PROPRIA COSCIENZA, SI POSSONO SALVARE. PERCIO’, TUTTE QUELLE PERSONE CHE PER SECOLI CREDEVAMO FINITE ALL’INFERNO, PER UN DECRETO, ALL’IMPROVVISO, SI TROVANO IN PARADISO.
Noi ridiamo di questo, ma c’è da chiederci e lo dobbiamo fare seriamente, ma non sarà che tutte quelle persone che oggi noi crediamo convinti che sono escluse dalla Chiesa, che vengono emarginate, che vengono considerate cristiane di seconda categoria e comunque allontanate da Dio, ma non sarà che, speriamo non tra cinque secoli, ma fra 50 anni, verrà fuori un Papa che dirà loro: “VI CHIEDIAMO PERDONO PERCHE’ ABBIAMO SBAGLIATO”. Non sarà che noi, adesso vedremo, facilmente rideremo dell’mmagine del Dio dei nostri padri, MA CHIEDIAMOCI, NON SARA’ CHE I NOSTRI NIPOTI RIDERANNO DEL DIO IN CUI CREDIAMO?
Quindi l’argomento è molto, molto serio.
Bisogna scoprire qual è il volto di Dio e abbandonare quell’immagine di Dio non corrispondente al messaggio evangelico.
PER NON SBAGLIARE, BISOGNA CENTRARE TUTTA LA NOSTRA ATTENZIONE NELLA FIGURA DI GESU’ ”.

A questo punto, Gesù, desidero rivolgerti la mia accorata preghiera: certo, secondo la tua promessa,  la Chiesa formata DA TUTTI I BATTEZZATI, sarà dallo Spirito Santo condotta A TUTTA LA VERITA’. La storia, però, ci testimonia che lo Spirito Santo sta faticando molto per portare a termine questa sua missione: noi CHIESA, SEMPLICI BATTEZZATI, SACERDOTI, VESCOVI, PAPA abbiamo ostacolato  lo Spirito Santo perché non abbiamo amato come TU HAI AMATO IL PADRE CELESTE E NOI, E LO SPIRITO SANTO PUO’ AGIRE SOLO DOVE TROVA AMORE: “LA VERITA’ SI COSTRUISCE MEDIANTE L’AMORE”. 
Fino ad oggi la Gerarchia Cattolica ha creduto necessario raggiungere la verità soprattutto CONDANNANDO E CASTIGANDO I BATTEZZATI CHE RITENEVA DIFENSORI DI ERRORI. MA LE CONDANNE HANNO PORTATO A CROCIFIGGERE TANTI CRISTIANI LA CUI INNOCENZA E ORTODOSSIA  SPESSO SONO  STATE RICONOSCIUTE TARDIVAMENTE, DOPO LA LORO MORTE: NON POCHE VOLTE I CONDANNATI SONO STATI ANCHE CANONIZZATI.
Le condanne, inoltre, sono state la causa della divisione della Chiesa per cui oggi scandalosamente, esistono varie Chiese Cristiane, CIASCUNA DELLE QUALI SI RITIENE L’UNICA TUA VERA CHIESA.
Io penso che per ritornare all’unità  della tua Chiesa, l’unica via  perché il mondo creda che il Padre ti ha mandato nel mondo per salvarlo,  è che tutti i cristiani pratichiamo L’AMORE FRATERNO SECONDO  LE TUE INDICAZIONI MOLTO CHIARAMENTE ESPRESSE NEL SANTO VANGELO.

FA’, O GESU’, CHE LA GERARCHIA CATTOLICA NON GIUDICHI PIU’, NON CONDANNI PIU’ COLORO CHE GIUSTAMENTE O INGIUSTIMANTE RITIENE PORTATORI E DIFENSORI DI ERRORI; FA’ CHE LA GERARCHIA CATTOLICA SENTA IL DOVERE DI PERMETTERE TRA I SUOI FIGLI UN COSTRUTTIVO DISSENSO. SOLO COSI’ LO SPIRITO SANTO CHE NELLA SUA SANA PEDAGOGIA SOPPORTA ANCHE TEMPORANEI ERRORI DELLA TUA CHIESA, CI CONDURRA’ A TUTTA LA VERITA’  E REALIZZERA’ LA TUA PROFEZIA:” CI SARA’ UN SOLO GREGGE (quasi la totalità degli uomini)  E UN SOLO PASTORE ( TU, O GESU’).

Sac. Salvatore Paparo
Cintano 14 aprile 2008





SESTA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

Gesù, ieri 10 agosto 2008, è stato veramente un giorno di grazie: mi ha fatto PROFONDAMENTE fatto capire:

CHE IL REGNO DI DIO IN QUESTA TERRA è veramente imminente: sarà un lunghissimo periodo DI PACE E DI BENESSERE MONDIALI MESSIANICI, L’EPOCA DELLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO, E REDENTA CON LA TUA PASSIONE, MORTE E RISURREZIONE.

CHE IL MAESTRO SEI SOLO TU e che noi siamo tutti fratelli. Anche il Papa è un nostro fratello. Egli ha ricevuto una missione speciale: CONFERMARE I FRATELLI NELLA FEDE. Il Papa deve svolgere il suo Ministero Petrino CON TANTA UMILTA’ perché resta uomo come tutti gli altri uomini, esposto all’errore e al peccato.

CHE IL PAPA ATTUALE deve riprendere la missione DIVINA iniziata dal suo predecessore GIOVANNI XXIII: dialogare con tutti gli uomini di buona volontà cercando di valorizzare CIO’ CHE CI UNISCE per un’azione comune a vantaggio di tutta l’umanità, E RISPETTANDO IL PRIMATO DELLA COSCIENZA INDIVIDUALE.

CHE LA CHIESA CATTOLICA deve vendere tutte le sue ricchezze e ditribuire il ricavato AI TUOI POVERI.

Gesù, fa’ che si realizzi PRESTO la tua profezia così aggiornata: “PADRE, (che i miei discepoli), OGGI DIVISI IN TANTE CHIESE, SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”.

Sac. Salvatore Paparo
Cintano 10 agosto 2008, FESTA DI SANTA CHIARA





SETTIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

Gesù, ci avviamo velocemente ALL’ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE, FONDATA SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA  DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO; E REDENTA CON LA TUA PASSIONE, MORTE E RISURREZIONE.

La famiglia oggi è allo sfascio: sono tante le separazioni e i divorzi. Però, io penso che in grandissima parte si TRATTI DI DIVORZI APPARENTI in quanto in realtà tanti matrimoni che si credono validi, non sussistono perché sono stati celebrati senza le caratteristiche essenziali PER LA LORO VAIDITA’. DETTE CARATTERISTICHE SONO TRE:
1 AMORE RECIPROCO T O T A L E: “Io, sposa mia; io, sposo mio, MI DONO TUTTO/A A TE.
2 AMORE RECIPROCO  E S C L U S I V O: “Io, sposa mia; io, sposo mio, MI DONO  S O L O   A   T E “.
3 AMORE RECIPROCO DEFINITIVO: “Io, sposa mia, io, sposo mio,  MI DONO  A TE   P E R    S E M P R E “.
Sotto questa luce la Gerarchia Cattolica dovrebbe considerare con comprensione I DIVORZIATI RISPOSATI E AMMETTERLI ALLA MENSA EUCARISTICA.

La Gerarchia Cattolica deve impegnarsi fortemente PER FORMARE I GIOVANI ALL’AMORE IN GENERE, E ALL’AMORE CONIUGALE IN PARTICOLARE. COSI’ AVREMO PRESTO LE FAMIGLIE SANTE DELLA PROSSIMA ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE CHE, NELLA LORO VITA DI OGNI GIORNO, IMITERANNO L’AMORE CON CUI SI AMANO LE TRE PERSONE DELLA FAMIGLIA DIVINA, E SARANNO FELICI.

Sac. Salvatore Paparo
Cintano 18 settembre 2008 




OTTAVA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

Gesù sono molto addolorato: ho letto che una filosofa cristiana ha lasciato la Chiesa Cattolica.
E’ un addio a qualunque collaborazione che abbia una diretta o una indiretta relazione alla Chiesa Cattolica Italiana…
La dichiarazione riportata oggi su… di monsignore… secondo il quale, per quanto riguarda la fine della propria vita, alla volontà del malato va prestata attenzione, ma “la decisione non deve spettare alla persoma” è davvero di quelle che non possono essere più ignorate, né, purtroppo, intese diversamente da quello che nella cruda chiarezza dicono.
Ed allora ecco: questa dichiarazione è la più tremenda negazione di esistenza della posssibilità stessa di ogni morale: la coscienza, e la sua libertà.
La sua libertà: di credere e di non credere (e che valore mai potrebbe avere una fede se uno non fosse libero di accoglierla o no?) di dare la propria vita, o non darla, di accettare lo strazio, l’umiliazione di non essere più che cosa in mano altrui, o di volerne essere risparmiato.
Si’, anche di affermare con fierezza la propria dignità, anche per quando non si potrà più farlo.
E’ la possibilità di questa scelta che carica di valore la scelta contraria, quella dell’umiltà e dell’abbandono in altre mani.
Ma siamo più chiari: quella che monsignore… nega è la libetà ultima di essere una persona, perché una persona, sant’Agostino insegna, è responsabile ultima della propria morte, come lo è della propria vita. Fallibile, e moralmente fallibile, è certo ogni uomo.
Ma vogliamo negare che, anche con questo rischio, ultimo giudice in materia di coscienza morale sia la coscienza morale stessa?
Attenzione, non stiamo parlando di diritto, stiamo parlando di morale.
Il diritto, infatti, è fatto non per sostituirsi alla coscienza morale della persona, ma per permettergli di esercitarla nei limiti in cui questo esercizio non è lesivo degli altri.
Oppure ci sono questioni morali che non sono di competenza della coscienza di ciascuna pesona?
Quella dei… Quella di mons… quella del… ?
E su cosa si fonda ogni autorità, se non sulla coscienza?”
Possiamo forse tornare indietro rispetto alla nostra maggiore età morale, cioè al principio che non riconosce a nessuna istituzione come tale aurorità morale sopra la propria coscienza e i propri più vagliati sentimenti?
C’è ancora qualcuno che ancora pretenda sia degna del nome di morale una scelta fondata sull’autorità e non nell’intimità della propria coscienza?
“Non siamo per il principio di autodeterminazione” dichiara monsignore… ma si rende conto, monsignore, di quello che dice?
Amici, ve ne rendete conto?
E’ possibile essere complici di questo nichilismo?
Questa complicità sarebbe ormai, lo dico con dolore, infamia”.
Il monsignore, tramite il quotidiano”Avvenire” ha risposto così alla filosofa cristiana: “Sono sinceramente amareggiato che la mia dichiarazione sia stata letta come la più diabolica negazione di esistenza della posssiblità stessa di ogni morale.
Qui si sta costruendo un grande malinteso, legato a cosa significhi in questo contesto il principio di autodeterminazione: non si può confondere la lbertà di coscienza con la possibilità di fare quello che ci pare.
Anche se ragionassi in termini puramente laici, non potrei giustificare un assassinio, dicendo che l’ho fatto per rivendicare la mia libertà di coscienza. La legge che pumisce l’omicidio non elimina la libertà di coscienza: anzi la piena libertà dell’assissino è il primo presupposto della condanna.
Non possiamo confondere la libertà della nostra coscienza con la leggittimità delle nostre azioni.
Il principio di autodeterminazione non è mai stato un caposaldo della dottrina della Chiesa. La coscienza è la sede della nostra scelta.
Il criterio non ce lo diamo da soli. Ce lo dona Dio, che è Amore, ed è percepibile ad ogni indagine razionale come il fondamento della nostra identità o natura”.

Dalle colonne  del Corriere della Sera ha risposto a monsignore… il teologo Vito Mancuso.
“Il monsignore distingue “la lbertà di coscienza (che approva) dal principio di autodeterminazione (che deplora).
Non riuscendo a cogliere la pertinenza di tale distinzione, io chiedo in che senso la libertà di coscienza sarebbe diversa dalla libertà di autodeterminazione.
Che cosa se ne fa un uomo di una coscienza libera a livello teorioco, se poi, a livello pratico, non può autodetermnarsi deliberando su se stesso?
Di se stessi, infatti, si tratta quando si parla di testamento biologico, della propria vita e della propria morte, non di quella di altri.
Il riconoscmento del primato oggettivo della verità non può sopprimere la liberà di coscienza, la quale può persino giungere a rifiutare la verità.
Da ciò ne deriva che l’affermazione del primato della vita come dono non può esercitarsi a scapito di chi, tale dono, non lo riconosce o non lo vuole più.
Se è un dono, dono deve rimanere,  e non trasformarsi in un giogo.
Dio rispetta l’autodetermnazione dei singoli.
Se così non fosse, non sarebbe la fede che ci lega a lui, ma l’evidenza che non ammette deviazioni.
Insomma a me pare che sia più evangelica (oltre che più moderna) l’identificazione tra la libertà di coscienza sostenuta da… che non la loro distinzione  sostenuta da monsignor…”.

GESU’,    U N I C O    M A E S T R  O,   NOI CHE CI CREDIAMO CRISTIANI E CHE CI DICIAMO TUOI  DISCEPOLI , NEL TUO NOME IMPONIAMO PESANTI PESI SULLE SPALLE DEGLI UOMINI CAUSANDO LORO ENORMI SOFFERENZE. E CIO’ PERCHE’ NON ABBIAMO CAPITO IL SENSO DELLA TUA NORMA EVANGELICA   “   I L   SA B A T O   E’   P E R
L ‘ U O M O    E    N O N     L ‘ U O M O    P E R    I L    S A B A T O  “: LE LEGGI SONO PER IL BENE DELL’UOMO. SE ESSE, IN CASI SINGOLI, DIVENTANO DANNOSE PER L’UOMO, PERDONO IL LORO VALORE E NON VANNO APPLICATE: DOBBIAMO SEGUIRE LA LEGGE DELL’AMORE CHE AGISCE PER IL BENE DEL FRATELLO, E NON DIFENDERE CON FEROCIA LA VALIDITA’ DI UNA  LEGGE, DI QUALSIASI LEGGE.

Sac. Salvatore Paparo
23 ottobre 2008







NONA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

Gesù, Unico Salvatore del Mondo, oggi desidero affrontare con Te il problema degli omosessuali.
Io penso che dobbiamo iniziare dalla Verità Fondamentale:
DIO E’ UNA FAMIGLIA TRINITARIA FELICISSIMA, COMPOSTA DAL PADRE, DAL FIGLIO E DALLO SPIRITO SANTO.
LA PRIMA PERSONA DELLA SANTISSIMA TRINITA’ CHE E’ INSIEME SPOSO E PADRE, SPOSA E MADRE, comunicò all’uomo maschio le sue qualità di sposo e di padre; all’uomo femmina le sue qualità di sposa e di madre.

IL FIGLIO UNIGENITO DI DIO CHE E’ INSIEME FIGLIO E FIGLIA, comunicò al figlio della famiglia umana la sua qualità di figlio; e alla figlia della famiglia umana la sua qualità di figlia.

LO SPIRITO SANTO CHE E’ L’AMORE PERSONIFIACTO CIOE’ L’AMORE CON CUI LA PRIMA PERSONA DELLA SANTISSIMA TRINITA’ AMA LA SECONDA PERSONA DELLA SANTISSIMA TRINITA’, E L’AMORE CON CUI LA SECONDA PERSONA DELLA SANTISSIMA TRINITA’ AMA LA PRIMA PERSONA DELLA SANTISSIMA TRINITA’, comunicò la pienezza del suo amore ai membri della famiglia umana: gli sposi, i genitori, i figli vivendo d’amore tra di loro cioè DONANDOSI E RICAMBIANDOSI I DONI DIVINI CHE HANNO, RAGGIUNGONO LO SCOPO PER CUI SONO STATI CREATI: LA FELICITA’.

Da quanto è stato detto fin qui, risulta chiaro CHE DIO HA CREATO LA FAMIGLIA ETEROSESSUALE: LA FAMIGLIA UMANA E’ FORMATA DAGLI SPOSI, DAI GENITORI E DAI FIGLI.
Le vicende umane che non sta a noi giudicare, hanno fatto sorgere anche GLI OMOSESSUALI, una situazione cioè non voluta dal piano originario di Dio.
DIO, però, NON DISCRIMINA, NON CONDANNA GLI OMOSESSUALI: nella sua misericordia li accetta così come sono: IL NECESSARIO E’ CHE ESSI AMINO DIO CON TUTTE LE FORZE; ED AMINO ANCHE IL PROSSIMO COME SE STESSI; ANZI COME TU, O GESU’, CI HAI AMATO E CI AMI.

Quanto all’esercizio della sessualità gli omosessuali agiscano come gli eterosessuali: siano casti, scelgano un compagno o una compagna con cui vivano come la coppia eterosessuale, cioè DONANDOSI RECIPROCAMENTE CON UN AMORE TOTALE, ESCLUSIVO, DEFINITIVO.
In conclusione dobbiamo affermare che la famiglia umana secondo il piano originario di Dio è costituita da un uomo, da una donna, dai figli e dalle figlie.

PERO’, DIO NELLA SUA MISERICORDIA ACCETTA ANCHE LA CONVIVENZA DI DUE OMOSESSUALI CHE SI DONANO RECIPROCAMENTE CON UN AMORE TOTALE, ESCLUSIVO E DEFINITIVO.

Sac. Salvatore Paparo
Cintano 3 novembre 2008




DECIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

GESU’, LA SECONDA PENTECOSTE D’AMORE E L’ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE SONO INIZIATE NELLA SOLENNITA’ DELLA SANTISSIMA TRINITA’  DELL’ANNO 2005, perché Esse sono fondate sulla santità della famiglia creata ad immagine e somiglianza DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO; E REDENTA CON LA TUA PASSIONE, CON LA TUA MORTE, CON LA TUA RISURREZIONE; CON LA SINGOLARE PARTECIPAZIONE DI MARIA SANTISSIMA, TUA E MADRE DELLA CHIESA.

La vostra bimillenaria azione redentiva, ANIMATA DALLO SPIRITO SANTO, sta per giungere al suo apice: si procede velocemente verso l’attuazione delle tue profezie: “HO ALTRE PECORE CHE NON SONO DI QUESTO GREGGE. ANCHE DI LORO DEVO DIVENTARE PASTORE. UDRANNO LA MIA VOCE E DIVENTERANNO UN SOLO GREGGE E UN SOLO PASTORE”
“PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”.

IL REGNO DI DIO SU QUESTA TERRA STA PER GIUNGERE AL SUO ZENIT COME IL SOLE: GODREMO PRESTO LA PACE E IL BENESSERE MONDIALI MESSIANICI in cui gli uomini non si combatteranno più, non si prepareranno più alla guerra, trasformeranno le armi in strumenti di benessere, utilizzeranno le immense risorse del creato per debellare la fame, la povertà, le malattie, le disuguaglianze sociali.

IERI, GESU’, TU, IL PADRE CELESTE, LO SPIRITO SANTO E MARIA SANTISSIMA AVETE FATTO UN GRANDE DONO ALL’UMANITA’: LE AVETE DONATO IL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, BARACK OBAMA: è un vostro strumento per realizzare la pace e il benessere mondiali messianici. Come sempre, avete scelto una persona umile, fra la gente di colore nero, quindi tra la gente finora disprezzata, emarginata dal mondo intero. Così nessuno si può gloriare dinanzi a Voi. No! Infatti, noi non diamo agli altri ciò che è nostro perché di nostro non abbiamo nulla di bene, ma diamo solo quello che Voi ci date, sospinti dal vostro amore misericordioso.

Perché giunga al suo splendore IL REGNO DI DIO SULLA TERRA, LA PACE E IL BENESSERE MONDIALI MESSIANICI, è indispemsabile che la Gerarchia Cattolica Contemporanea si riformi profondanente, soprattutto alla luce di questo insegnamento, lasciato da Te, UNICO MAESTRO: “VOI SAPETE CHE I CAPI DELLE NAZIONI ESERCITANO LA LORO SIGNORIA SU DI ESSE, E I GRANDI SONO QUELLI CHE FANNO SENTIRE SU DI ESSE LA LORO POTENZA. NON SARA’ COSI’ TRA DI VOI; MA CHI TRA VOI VUOLE DIVENTARE GRANDE SARA’ VOSTRO SERVO, E CHI FRA VOI VORRA’ ESSERE AL PRIMO POSTO, SI FARA’ VOSTRO SCHIAVO. COME IL FIGLIO DELL’UOMO CHE NON E’ VENUTO PER ESSERE SERVITO MA PER SERVIRE E DARE LA PROPRIA VITA PE LA SALVEZZA DI TUTTI”.

“BEATI I POVERI IN SPIRITO”
Certamente Tu, Gesù, non vuoi convincere i poveri a subire la loro povertà perché i loro patimenti sofferti sulla terra, saranno ricompensati nell’al di là con una vita beatifica.
Certamente Tu, Gesù, non vuoi dire che sono beati coloro che sono distaccati col cuore, pur restando saldamente in possesso dei loro beni. Infatti, mentre i loro soldi marciscono depositati in una banca, I POVERI MUOIONO DI FAME.
Cosa vuoi dirci, dunque, Gesù? TU VUOI DIRCI CHE SONO BEATI COLORO CHE SCELGONO LA POVERTA’ PER AIUTARE I POVERI. TU INVITI NOI TUOI DISCEPOLI A FARCI VOLONTARIAMENTE POVERI PERCHE’ NESSUNO SIA PIU’ POVERO; “VA’, VENDI TUTTI I TUOI BENI; DISTRIBUISCI IL RICAVATO AI POVERI. POI, VIENI E SEGUIMI”.

Sac. Salvatore Paparo
Cintano 6 novembre 2008 




UNDICESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

Gesù, sono profondamente addolorato per il comportamento della Gerarchia Cattolica. E’ impegnata a difendere a spada tratta “LA DOTTRINA” “I PRINCIPI NON NEGOZIABILI”. Ma così non testimonia Te, il tuo messaggio evangelico che è AMORE MISERICORDIOSO. Essa deve impegnarsi con tutte le sue energie ad essere LA CHIESA POVERA PER DISTRUGGERE LA POVERTA’, LA FAME DEI TANTI FRATELLI CHE MUOIONO DI FAME E DI MISERIA; ESSA DEVE AVERE UN CUORE MISERICORDIOSO, DEVE ESSERE AMICA DEI PECCATORI, COMPRENDERLI COME TE, PERDONARLI COME LI PERDONAVI TU E NON CONDANNARLI. TU NON SEI VENUTO NEL MONDO PER CONDANNARLO MA PER SALVARLO.
Il comportamento della Gerarchia Cattolica nel caso DELLA POVERA LUANA ENGLARA MI PREOCCUPA: IO PENSO CHE IN PRIMO PIANO DOBBIAMO METTERE IL BENE DELLA PERSONA E NON L’OSSERVANZA DELLA LEGGE, DI QUALSIASI LEGGE. MI SEMBRA PROPRIO QUESTO IL SIGNIFICATO DELLA TUA FRASE CHE DEVE ESSERE SCRITTA A CARATTERI CUBITALI OVUMQUE, MA SOPRATTUTTO NEL CUORE DI TUTTI NOI:

IL SABATO E’ FATTO PER L’UOMO

E NON L’UOMO PER IL SABATO

Sac. Salvatore Paparo




DODICESIMA LETTERA  A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

Gesù Salvatore, duemila anni fa Tu, il Figlio Unigenito del Padre Celeste, sei nato a Betlem da Maria Santissima che nove mesi prima ti aveva concepito verginalmente per opera dello Spirito Santo. Sei nato per redimere la famiglia, creata ad immagine e somiglianza della Famiglia Trinitaria di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. I membri della famiglia umana sono stati creati perché imitando l’amore reciproco delle vostre Tre Persone Divine, amore che consiste nel dono totale e nel ricambio del dono totale di ciascun membro della famiglia agli altri membri della famiglia, divenissero un mistico essere e partecipassero alla vostra felicità. Il peccato delll’uomo, tradimento dell’amore, fece fallire il vostro originario progetto sulla famiglia: gli uomini non si amarono, divennero egoisti, si odiarono reciprocamente: anziché farsi del bene si fecero del male. In conseguenza si divisero tra di loro e si sono resi infelici. L’EFFETTO PIU’ DISASTROSO DEL PECCATO, TRADIMENTO DELL’AMORE, FU LA GUERRA CHE INIZIO’  CON L’UCCISIONE DI ABELE PER MANO DEL FRATELLO CAINO. Da quel giorno le guerre che si sono susseguite a ritmo vertiginoso, sono state così numerose che non si possono contare.

Duemila anni fa, sulla griotta di Betlem dove Tu, neonato, giacevi, avvolto in umili fasce, in una mangiatoia, i cori angelici, cantando, annnunziarono al mondo intero IL GRANDE DONO DI DIO:
                       
                 “ PACE IN TERRA AGLI UOMNI CHE DIO AMA”

Tu, allora, RE DELLA PACE, INSIEME AL PADRE CELESTE E ALLO SPIRITO SANTO, CON LA SINGOLARE PARTECIPAZIONE DI MARIA SANTISSIMA, MADRE TUA E MADRE DELLA CHIESA, hai iniziato la tua missione DI RIPORTARE TRA GLI UOMINI LA PACE. La via della pace è una: VIVERE DI AMORE. Noi dobbiamo vincere il nostro egoismo, il nostro odio, dobbiamo fare agli altri solo del bene e mai del male. Per questo scopo Tu, o Gesù, hai fondato la CHIESA, COMUNITA’ DI FRATELLI CHE, fra l’altro, debbono vivere, in tutta la sua estensione, LA PRIMA BEATITUDINE, DA TE PROCLAMATA NEL DISCORSO DELLA MONTAGNA:

“BEATI I POVERI IN SPIRITO,
  PERCHE’ DI ESSI E’ IL REGNO DEI CIELI”

I poveri in spirito non sono coloro che si rassegnano a vivere la loro condizione di miseria in vista della ricompensa che avranno nell’al di là; non sono coloro che hanno il cuore distaccato dalla ricchezza pur restando saldamente in possesso dei loro beni. Sono, invece, poveri in spirito coloro che scelgono volontariamente la povertà perché i poveri non siano più poveri, ma vivano una vita dignitosa, libera dalle conseguenze  del peccato che sono la povertà, la fame, le malattie, la morte.

I primi cristiani hanno compreso questa tua Beatitudine, si sono privati dei loro beni per il bene di tutti e nessuno di loro era bisognoso.

MA GIUNSE IL PERIODO DI COSTANTINO: COLORO CHE ERANO RESPONSABILI DELLA COMUNITA’ CRISTIANA, VESCOVI E PAPA, SONO DIVENTATI PRINCIPI E RICCHI A SVANTAGGIO DEI POVERI.

ORA I POVERI LI INVOCANO PERCHE’ VENDANO TUTI I LORO BENI E DIANO AD ESSI IL RICAVATO. I POVERI LI INCOCANO ANCHE PERCHE’ SI RENDANO APOSTOLI PRESSO I POTENTI DELLA TERRA PERCHE’ SI CONVINCANO CHE I BENI IMMENSI DEL CREATO SONO DONI DI DIO DESTINATI A TUTTI GLI UOMINI E NON AD ALCUNI PRIVILEGIATI; E PERCHE’ INTRAPRENDANO UNA POLITICA INTERNAZZIONALE CHE MIRI A VINCERE LA FAME, LA POVERTA’, LE MALATTIE, E A DONARE AD OGNI PERSONA UMANA LA POSSIBILITA’ DI VIVERE UNA VITA DIGNITOSA.
Gesù, ti ringrazio perché, dopo duemila anni che Tu, il Padre Celeste, lo Spirito Santo, Maria Santissima, misericordiosamente, pazientemente e sapientemente avete agito nel cuore di tutti gli uomini e di tutte le donne di buona volontà, siamo giunti alle porte della realizzazione DELLA PACE MONDIALE MESSIANICA, ANNUNZIATA DAGLI ANGELI SULLA GROTTA DI BETLEM, PACE MONDIALE CHE SARA’ IL FRUTTO DELL’AMORE TRA GLI INDIVIDUI E LE NAZIONI; SOPRATTUTTO IL FRUTTO DELL’AMORE TRA I MEMBRI DELLA FAMIGLIA CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA  TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO; E REDENTA CON LA TUA PASSIONE, MORTE, RISURREZIONE, E CON LA SINGOLARE COOPERAZIONE DI MARIA SANTISSIMA, TUA MADRE E MADRE DELLA CHIESA.

N A T A L E   2008
Sac. Salvatore Paparo




TREDICESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

La bioetica oggi è al centro delle ricerche scientifiche e delle applicazioni pratiche nella vita dell’uomo. I punti fondamentali sono due: la vita umana al suo nascere e la vita umana al suo stato terminale.
Quando possiamo affermare che esiste una NUOVA VITA UMANA? Le opinioni sono molteplici. Per noi cristiani, però, non ci debbono essere dubbi: abbiamo UNA NUOVA VITA UMANA AL MOMENTO DEL CONCEPIMENTO; ossia al momento in cui il gamete dell’uomo, lo spermatozoo,, si unisce al gamete della donna, l’ovulo, e si costituisce lo zigote: LO ZIGOTE E’ GIA’ UNA PERSONA UMANA. Il Papa Pio IX, guidato dallo Spirito Santo, l’8 dicembre del 1854, definì Verità Rivelata da Dio, IL CONCEPIMENTO IMMACOLATO DI MARIA SANTISSIMA; E Maria Santissima, quattro anni dopo, ne diede una solenne conferma nelle Apparizioni di Lourdes avvenute a partire dal’11 febbraio del 1858. La Madonna si manidfestò con queste parole alla veggente Bernardetta Soubirous:
             “ IO SONO L’IMMACOLATA CONCEZIONE”

LA VITA UMANA VA DIFESA FIN DAL SUO CONCEPIMENTO PERCHE’ E’ UN DONO DI DIO. Oggi, però, sorge questo problema: si possono usare le cellule staminali, ossia gli zigoti, per la ricerca scientifica e per guarire alcune malattie alrimenti inguaribili? Forse possiamo dare una risposta partendo dall’amore di una persona verso un’altra persona che si spinge fino alla donazione della propria vita. Il modello è Gesù: “IO AMO LE MIE PECORE E PER ESSE OFFRO LA MIA VITA”. Sotto questa luce possiamo difendere il seguente ragionamento sulla bocca del neo-concepito?
“IO SONO ALLO STATO INIZIALE DELLA MIA VITA: SE LA SCIENZA PER GUARIRE ALCUNE MALATTIE NON DISPONE DI ALTRI MEZZI E HA BISOGNO DI ME, IO, PER AMORE DEL MIO FRATELLO O DELLA MIA SORELLA, IMIITANDO L’AMORE DI GESU’ OFFRO LA MIA VITA ACCETTANDO CHE SI INTERROMPA IL PROCESSO VITALE DEL MIO ZIGOTE”.

GESU’, ILLUMINA CHI DEVE ESSERE ILLUMINATO PERCHE’ LA SUA DECISIONE SIA CONFORME ALLA TUA VOLONTA’.

Sac. Salvatore Paparo         27 novembre 2008



QUATTORDICESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

Gesù, io vedo così LA TUA IMMINENTE CHIESA POPOLO DI DIO, CHIESA DELLA SECONDA PENTECOSTE D’ AMORE, CHIESA DELL’ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE, FONDATA SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO; E REDENTA CON TUA PASSIONE, MORTE , RISURREZIONE E CON LA SINGOLARE COOPERAZIONE DI MARIA SANTISSIMA, TUA MADRE E MADRE DELLA CHIESA:

Il Papa non sarà più il Vescovo di Roma ma, come il Santo Curato d’Ars, un vescovo umile e povero parroco di un piccolo paese.

Il Papa e i Vescovi imiteranno TE CHE DA RICCO TI SEI FATTO POVERO PER ARRICCHIRCI; accoglieranno il tuo invito rivolto al ricco del Vangelo:
“SE VUOI ESSERE PERFETTO, VA’, VENDI TUTTI I TUOI BENI, DISTRIBUISCI IL RICAVATO AI POVERI, POI, VIENI E SEGUIMI”; VENDERANNO TUTTI I BENI ACCUMULATI LUNGO I SECOLI A PARTIRE DALLA PACE DI COSTANTINO, DISTRIBUIRANNO IL RICAVATO AI POVERI E VIVRANNO DA POVERI.

Il Papa e i Vescovi non si crederanno più MAESTRI POICHE’ IL MAESTRO SEI SOLO TU, E NOI SIAMO TUTTI FRATELLI. Essi umilmente cercheranno LA VERITA’ INSIEME AGLI ALTRI FRATELLI NELLA FEDE e insieme a tutti gli uomini e a tutte le donne di buona volontà, poiché TUTTI, REDENTI DA TE, SIAMO SOTTO L’AZIONE DELLO SPIRITO SANTO CHE CI CONDURRA’ A TUTTA LA VERITA’.

Le Comunità Cristiane, come alle origini, saranno guidate da uomini sposati, eletti dalle Comunità stesse DOPO CHE HANNO TESTIMONIATO CON LA VITA DI ESSERE BUONI SPOSI E BUONI PADRI.

Il Papa e i Vescovi non giudicheranno più, né condanneranno più, né castigheranno più i fratelli, MA RISPETTERANNO IL PRIMATO DELLA COSCIENZA INDIVIDUALE, E LASCERANNO A TE OGNI GIUDIZIO SULLE PERSONE PERCHE’ SEI L’UNICO CHE PUO’ GIUDICARE GIUSTAMENTE IN QUANTO NON VEDI LE APPARENZE COME NOI, MA SCRUTI I CUORI. COSI’, NOI TUOI SEGUACI RIUSCIREMO AD AMARCI COME VI AMATE TU, IL PADRE CELESTE E LO SPIRITO SANTO, E IL MONDO CREDERA’ CHE TU SEI L’UNICO SUO SALVATORE: SARA’ IL TRIONFO DEL REGNO DI DIO CHE TU SEI VENUTO AD INSTAURARE IN QUESTO MONDO. ALLORA TRIONFERANNO LA PACE E IL BENESSERE MONDIALI MESSIANICI IN CUI GLI UOMINI NON SI COMBATTERANNO PIU’ TRA DI LORO, NON SI PREPARERANNO PIU’ ALLA GUERRA, TRASFORMERANNO LE ARMI IN STRUMNENTI DI BENESSERE E UTILIZZERANNO LE IMMENSE RISORSE DEL CREATO PER DEBELLARE LA FAME, LA POVERTA’, LE MALATTIE, LE DISUGUAGLIANZE SOCIALI.

Sac. Salvatore Paparro




QUINDICESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

GESU’, Tu, il Padre Celeste, lo Spirito Santo, Maria Santissima e San Giuseppe avete per molto tempo sopportato PAZIENTEMENTE E SAPIENTEMENTE che i Responsabili della Comunità Cristiana imitassero i potenti di questo mondo che spadroneggiano sui loro governati; avete anche, per molto tempo, sopportato PAZIENTEMENTE E SAPIENTEMENTE che fossero ricchi.

Perché SI ATTUI IL REGNO DI DIO SULLA TERRA con la Seconda Pentecoste d’Amore e con l’Età Aurea della Redenzione, FONDATA SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, sta per giungere il tempo in cui i Responsabili della Comunità Cristiana non spadroneggeranno più sulle persone ma, docili al tuo comando, PER ESSERE GRANDI DIVENTERANNO SERVI: I SERVI NON COMANDANO MA UBBIDISCONO.

I Responsabili della Comunità Cristiana FINALMENTE DIVENTERANNO POVERI perché i poveri non siano più poveri ed esperimentino nella loro esistenza i benefici frutti DELLA LIBERAZIONE CHE SEI VENUTO A PORTARE AD ESSI, FACENDOTI UOMO.

Certo la Comunità Cristiana deve possedere dei beni per avere il necessario per vivere SERENAMENTE E FELICEMENTE. Essi, però, non saranno più amministrati dai Responsabili della Comunità Cristiana, MA DAI LAICI.

I Responsabili della Comunità Cristiana, invece, IMITERANNO GLI APOSTOLI E SI DEDICHERANNO SOLO ALLA PREGHIERA E AL MINISTERO DELLA PAROLA.

Sac. Salvatore Paparo
21 dicembre, quarta domenica di Avvento 2008





SEDICESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

Gesù, oggi la Chiesa Cattolica difende, senza consentire alcuna eccezione, il seguente principio: “SI DEVE DIFENDERE LA VITA DAL SUO INIZIO, OSSIA DAL CONCEPIMENTO, FINO ALLA SUA NATURALE FINE, OSSIA FINO ALLA MORTE”.
Io, però, sono convinto che seguendo il tuo insegnamento e il tuo esempio, alcune eccezioni sono indispensabili.
Innanzi tuttoTu ci hai insegnato che l’amore perfetto si spinge fino a sacrificare la propria vita per la persona amata, e ce ne hai dato l’esempio morendo sulla croce per il nostro bene: “IO SONO IL BUON PASTORE E PER LE MIE PECORE OFFRO LA VITA”.
Sotto la luce del tuo insegnamento e del tuo esempio, dobbiamo considerare, ad esempio, il sacrificio del feto quando, senza di esso, morirebbero e la madre e il feto. Certamente il feto se avesse l’uso della ragione, ragionerebbe così: “MAMMA, TI AMO IMMENSAMENTE E POICHE’ IL SACRIFICIO DELLA MIA VITA E’ NECESSARIO PER CONSERVARE LA TUA VITA, IO OFFRO LA MIA VITA PER LA TUA VITA”.

Un altro tuo insegnamento con il tuo conseguente comportamento ci impone una seconda eccezione al suddetto principio sulla difesa della vita:
“IL SABATO  E’ FATTO PER L’UOMO, E NON L’UOMO PER IL SABATO”
Tu ti poni da una parte dinanzi all’osservanza di una legge, e dall’altra parte DINANZI AL BENE DI UNA PERSONA UMANA, E TI SCHIERI PER IL BENE DELLA PERSONA UMANA. Quindi, quando per il bene di una persona umana è indispensabile non osservare, ad esempio, la legge “NON UCCIDERE”, Tu consenti che la legge non sia osservata. Così io sono convinto che Tu conceda che il neo-concepito lasci questo mondo, quando la diagnosi prevede una sua vita terrena di enormi sofferenze fisiche e psichiche, e sia subito trapiantato NELLA GIOIA DELL’ETERNA VITA DEL PARADISO.

Io sono convinto che la Gerarchia Cattolica debba riflettere sulla sua intransigenza nella difesa del suddetto principio sulla vita umana, considerando CON UMILTA’ il comportamento di alcuni Papi. Certo essi NON HANNO DIFESO LA VITA QUANDO, per assicurarsi la Cattedra di Pietro,  si uccidevano tra di loro; QUANDO bruciavano vivi i presunti eretici, le cosiddette streghe… QUANDO organizzavano guerre e guidavano come capi condottieri le truppe cattoliche per uccidere i cristiani non cattolici; QUANDO credevano che Tu li avevi costituiti padroni di tutta la terra e donavono a re cattolici le nuove terre scoperte perché andassero a conquistarle e imponessero con le armi, QUINDI UCCIDENDO, la conversione al cattolicesimo dei popoli che le abitavano.

Gesù, considerando i suddetti atti contro la vita operati da alcuni Papi, io non intendo accusare nessuno, non intendo condannare nessuno POICHE’ SOLO TU PUOI GIUDICARE.
Io, invece, invoco con umiltà e con fiducia IL TUO SPIRITO, LO SPIRITO SANTO CHE PAZIENTEMENTE E SAPIENTEMENTE CONDUCE LA CHIESA A TUTTA LA VERITA’, PERCHE’ ILLUMINI LA GERARCHIA CATTOLICA SECONDO VERITA’.

Sac. Salvatore Paparo
Primo febbraio 2009
TRENTUNESIMA GIORNATA PER LA VITA




DICIASSETTESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

Gesù, oggi mercoledi delle Ceneri, inizia il periodo quaresimale, il periodo più significativo dell’anno liturgico che passo passo ci condurrà alla festa più solenne, alla festa della Pasqua, la quale ci farà rivivere la Tua Passione, la Tua Morte e la Tua Risurrezione perché anche noi come Te sappiamo santamente soffrire e morire per condividere la tua gloriosa risurrezione.

Iniziamo la quaresima con una grande pena nel cuore perché tanti cristiani anziché annunziare il lieto messaggio che Tu con la Tua Passione, Morte e Risurrezione ci hai liberato dalla sofferenza e dalla morte, e ci hai ridato la gioia e la vita, vedono ovunque soltanto errori da condannare e nemici da combattere. Diventano facilmente giudici, mentre il giudice sei solo Tu. Sono giunti addirittura a chiamare assasssino Beppino Englaro, il padre martire di Eluana.

Gesù, te ne prego, illumina coloro che devi illuminare perché si convincano che quando c’è da scegliere tra l’osservanza di una legge e il bene dell’uomo dobbiamo imitare Te , e quindi la nostra scelta deve mirare al bene dell’uomo:

“ IL SABATO E’ FATTO PER L’UOMO E NON L’UOMO PER IL SABATO”.

Gesù, fa’ che tutti i cristiani si convincano che il Tuo Regno consiste nell’amore fraterno che fa solo del bene e mai del male. Se i cristiani continuano a difendere principi astratti e in pratica si rendono spietati dinanzi alla sofferenza umana, la Tua Chiesa-istituzione viene sempre più abbandonata dai cristiani che si ritengono traditi: le chiese vuote parlano chiaramente.

Però, malgrado i pensieri e le azioni degli uomini, Tu, il Padre Celeste e lo Spirito Santo , FAMIGLIA FELICISSIMA, da duemila anni agite sapientemente e pazientemente; e ora  siamo alla vigilia dell’Età Aurea della Redenzione, Età  di Pace e di Benessere mondiali messianici, Età Aurea  fondata sulla santità della famiglia, creata ad immagine e somiglianza della Famiglia Trinitaria di Dio; redenta con la tua passione, morte risurrezione, con la singolare cooperazione di Maria Santissima, Madre Tua e Madre della Chiesa.

Sac. Salvatore Paparo


DICIOTTESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

Gesù, io sono convinto che la Gerarchia Cattolica debba fare nella Chiesa una indispensabile e improrogabile RIFORMA: la gestione dei beni materiali di una Comunità Cristiana  sia affidata ai SUOI  MEMBRI  LAICI.
I Sacerdoti pensino SOLO a coltivare la Fede dei Credenti. Gli Apostoli, infatti, istituirono I DIACONI proprio per questo motivo: PER POTERSI DEDICARE ESCLUSIVAMENTE ALLA PREGHIERA E ALLA PREDICAZIONE.

Sac. Salvatore Paparo



DICIANNOVESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO


GESU’, ATTRAVERSO IL TUO SPIRITO , LO SPIRITO SANTO, CONVERTI LA GERARCHIA CATTOLICA CONTEMPORANEA.

CONVINCELA CHE IL MONDO NON SI CONVERTE A TE CONDANNANDOLO MA  AMANDOLO;

CHE L’UNICO MAESTRO SEI SOLO TU E CHE LEI E’ UNA SEMPLICE TUA DISCEPOLA CHE CON UMILTA’ E FATICA DEVE CERCARE  E TROVARE LA VERITA’ INSIEME CON TUTTE LE DONNE E CON TUTTI GLI UOMINI DI BUONA VOLONTA’ ;

CHE LA FEDE NON SI IMPONE MA SI PROPONE.

Sac. Salvatore Paparo




VENTESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

PASQUA DI RISURREZIONE ANNO 2009


Gesù Risorto, siamo proprio giunti alla vigilia dell’Era  in cui IL REGNO DI DIO DA TE INAUGURATO DUEMILA ANNI FA IN PALESTINA, RAGGIUNGERA’ IN QUESTA TERRA IL SUO ZENIT:

ALLORA:

si vivranno felicemente LA PACE E IL BENESSERE MONDIALI MESSIANICI,

si godrà L’Età Aurea della REDENZIONE FONDATA SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FELICISSIMA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO; REDENTA CON LA TUA PASSIONE, MORTE, RISURREZIONE, E CON LA MIRABILE, INEFFABILE, SINGOLARE COOPERAZIONE DI MARIA SANTISSIMA, MADRE TUA E DELLA CHIESA, MADRE E REGINA DELLA FAMIGLIA.

ALLORA LA GERARCHIA CATTOLICA:

PRENDERA’ A MODELLO DI VITA TE CHE NON SEI VENUTO IN QUESTO MONDO PER ESSERE SERVITO MA PER SERVIRE,

SARA’ POVERA E AMICA DEI POVERI,

RISPETTERA’ IL PRIMATO DELLA COSCIENZA INDIVIDUALE,

RISPETTERA’ LA LAICITA’ DELLO STATO.

Gesù Risorto, perché l’Età Aurea della Redenzione non tardi a venire, è indispensabile la celebrazione DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III,
CON LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DI TUTTE LE CHIESE CRISTIANE E DI TUTTE LE RELIGIONI NON CRISTIANE; E CIO’ PERCHE’ TU HAI REDENTO TUTTI GLI UOMINI E IL TUO SPIRITO, LO SPIRITO SANTO, HA AGITO E AGISCE IN TUTTE LE DONNE E IN TUTTI GLI UOMINI DI BUONA VOLONTA’.

Gesù Risorto, è giunta l’ora in cui i crocifissi di questa terra vengano schiodati, deposti dalla croce E PARTECIPINO ALLA TUA GLORIA DI RISORTO.

GESU’ RISORTO, VIENI! NON TARDARE!
Gesù Risorto, pensavo di dover concludere qui la mia ventesima lettera indirizzata A TE UNICO SALVATORE DEL MONDO. Desidero, però, dirti ancora una cosa: il tremendo disastro sismico che ha colpito la nostra Italia nel territorio abruzzese dell’AQUILA e la fraterna solidarietà verso i terremotati, dimostrata da tutta la nazione italiana e dal mondo intero, mi conferma che siamo proprio all’alba DELLA PACE E DEL BENESSSERE MONDIALI MESSIANICI.

Sac. Salvatore Paparo




RISPOSTA DI…. ALLA MIA VENTESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO:

Caro don Salvatore,
quant’è bella la tua lettera a Gesù… Oltre la Pasqua, aiuta a proiettarsi verso
quella Nuova Pentecoste Ecclesiale che attendiamo in molti. Per crescere come famiglia di famiglie, comunità di comunità che camminano davvero con Cristo nostra Pasqua!
Alleluia! E’ davvero Risorto! E’… “sarà con noi fino alla fine del mondo”…
Felice Santa Pasqua!
firmata 




VENTUNESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

Gesù, sono profondamente amareggiato per la reazione della Gerarchia Cattolica ed in particolare della Gerarchia Cattolica Italiana sullo scandalo dei preti pedofili. Parlano di “errori di sacerdoti che sono usati contro la Chiesa” di “ignobile persecuzione”, di “assedio, di complotto contro la Chiesa”…

Gesù, non sarebbe meglio riconoscere umilmente la nostra colpa e accettare le espressioni di rabbia e di critica da parte dei cristiani e dei non cristiani?! Tu, o Gesù, ci hai detto che noi cristiani e soprattutto noi pastori del tuo gregge siamo il sale della terra e che se diventiamo sale insipido meritiamo di essere calpestati dalla gente! Anziché, dunque, reagire rabbiosamente contro coloro che ci rivolgono rimproveri per lo scandalo dei preti pedofili, dobbiamo chiedere PERDONO ALLE VITTIME DEI PRETI PEDOFILI  e pensare alla nostra conversione.

Un’altra cosa che mi addolora molto è il fatto che si parli di “TOLLERANZA ZERO” nei riguardi dei preti pedofili. I preti pedofili sono dei poveri peccatori come gli altri poveri peccatori che hanno bisogno di comprensione e di perdono, PUR PRENDENDO LE ADEGUATE MISURE PERCHE’ NON PERSEVERINO NEL LORO GRAVISSIMO PECCATO. Non hai Tu detto: “CHI E’ SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA?!”. E ancora:
“DONNA, NEANCH’IO TI CONDANNO. VA’ IN PACE E NON PECCARE PIU?”

Sac. Salvatore Paparo
Cintano 8 aprile 2010




VENTIDUESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

Gesù, noto con gioia che il Papa Benedetto XVI è impegnatissimo per la indispensabile e improcrastinabile purificazione della Chiesa.
Attraversiamo un momento delicatisimo per il futuro della Tua Chiesa.
TU vuoi una Chiesa SERVA, una Chiesa POVERA E AMICA DEI POVERI.
Purtroppo, però, la Gerarchia Cattolica ha cercato ed ottenuto IL POTERE TEMPORALE ED UN’IMMENSA RICCHEZZA, due perniciosi ostacoli per l’Evangelizzazione.
La giustizia umana, guidata dalla Provvidenza Divina, nel 1870 ha distrutto il potere temporale della Chiesa. Oggi. la giustizia umana lotta per distruggere l’immensa ricchezza della Chiesa. Papa Benedetto XVI che sta dimostrando di essere docile alla voce dello Spirito Santo, faccia un gesto molto coraggioso: venda le imnnense ricchezze della Chiesa. Con il ricavato risarcisca i danni subiti dalle vittime dei preti pedofili, e il resto lo dostribuisca ai poveri. Così avremo la Tua Chiesa, oltre che libera dal potere temporale per cui spadroneggiava sulle persone, anche UNA CHIESA POVERA E AMICA DEI POVERI. Tutto ciò è necessario che avvenga perché si realizzi presto questa tua profezia:
                 “HO ALTRE PECORE CHE NON SONO DI QUESTO GREGGE.
                   ANCHE DI ESSE DEVO DIVENTARE PASRORE. UDRANNO LA
                   MIA VOCE E CI SARA’ UN SOLO GREGGE E UN  SOLO
                   PASTORE”.

Sac. Salvatore Paparo


OGGI 17 DICEMBRE 2013 PAPA FRANCESCO COMPIE 77 ANNI
MI SEMBRA IMPORTANTE CHE IO TRASCRIVA QUI LA MIA
VENTITREESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO,
SCRITTA IL 21 OTTOBRE 2010 MENTRE PAPA BENDETTO XVI
EDERCITAVA ANCORA IL SUO MINISTERO PETRINO



VENTITREESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

Gesù, duemila anni fa, Tu Re della Pace, sei nato dalla Vergine Maria , Regina della Pace, mentre il coro angelico prometteva, cantando, la Pace Mondiale Messianica: “PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE DIO AMA”.
Nel 1917, la Tua e nostra Mamma, A FATIMA, profetizzò che la Pace Mondiale Messianica è imminente: “ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’ , E IL MONDO AVRA’ UN PERIODO DI PACE”.
Dal 24 giugno 1981, la Tua e nostra mamma fa sentire, quotidianamente, la sua materna presenza,  a MEDJUGORJE. Si presenta COME LA REGINA DELLA PACE e ci assicura che è presente A MEDJUGORJE per portare a termine quanto ha iniziato a FATIMA.
Gesù, malgrado le tantissime apparenze contrarie, VI SONO EVIDENTI SEGNI CHE FANNO PREVEDERE DAVVERO PROSSIMA LA VENUTA DELLA PACE MONDIALE CHE COINCIDERA’  CON IL BENESSERE MONDIALE MESSIANICO. Allora, IL REGNO DI DIO RAGGIUNGERA’ TUTTE LE SUE MIGLIORI ESPRESSIONI POSSIBILI IN QUESTA TERRA IN VISTA DEI CIELI NUOVI E DELLA TERRA NUOVA; GODREMO L’ETA’ AUREA DELLA RENDENZIONE, FONDATA SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA  DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO.

Gesù, perché tutte le suddette meraviglie si realizzino, è indispensabile che la Tua Chiesa si purifichi ed abbia il coraggio di fare nel suo seno PROFONDE E  IMPROCRASTINABILI RIFORME. ALLO SCOPO E’ NECESSARIO CHE SI CELEBRI IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III

GESU’, FA’ CHE IL PAPA BENEDETTO XVI ASSECONDI LA VOCE INTERIORE DELLO SPIRITO SANTO E, SENZA ESITAZIONE. INDICA IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III.  AMEN.

Sac. Salvatore Paparo





VENTIQUATTRESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

Gesù, il Sinodo dei Vescovi per la pace in Medio Oriente, INIZIO DELLA PACE MONDIALE MESSIANICA, si è concluso e ne sono lieto.

Nello stesso tempo, però, ho avuto una grande delusione: gli amici Redattori del blog Rai Vaticano, alle Voci “News” “Dibattiti” hanno cancellato:
COMMENTI
Salvatore Paparo       Nome
s.paparo@alice.it       mail

Non so perchè i Redattori hanno operato questa cancellatura : forse perchè ho manifestato la mia convinzione che il Papa Benedetto XVI debba indire IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III, indispensabile per la purificazione della Chiesa Cattolica; indispensabile perché la Chiesa Cattolica diventi “LA CHIESA AMICA DEI POVERI” “LA CHIESA POVERA”; indispensabile perché la Chiesa Cattolica si ponga a totale servizio dei suoi fratelli e delle sue sorelle: CHI SERVE NON GIUDICA, NON CONDANNA, MA SI OFFRE GENEROSAMENTE PER IL BENE DEI SUOI PADRONI, NEL NOSTRO CASO, PER IL BENE DI TUTTI I BATTEZZATI.

Il mio amico Giuseppe De Carli che mi protegge dal Cielo , certamente è molto deluso perchè nel blog Rai Vaticano i Redattori hanno cancellato la sua prolungarta azione a favore dell’Opera Cenacolo Familiare, scelta da Te e dalla Famiglia Trinitaria di Dio, come umile strumento per cooperare alla realizzzazione  DELLA PACE MONDIALE MESSIANICA E DEL REGNO DI DIO NELLE SUE MIGLIORI ESPRESSIONI POSSIBILI IN QUESTA TERRA, CHE GRADUALMENTE PREPARERA’ I CIELI NUOVI E LA TERRA NUOVA.

GESU’, PER QUESTI MOTIVI, CONTINUO A CREDERE FERMAMENTE CHE IL PAPA BENEDETTO XVI DEBBA INDIRE IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III

Sac. Salvatore Paparo      




VENTICINQUESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

Gesù, Tu mi hai dato un grande amico: il fratello Giuseppe De Carli.
Responsabile di Rai Vaticano, lo hai illuminato ed egli ha compreso che l’Opera Cenacolo Familiare non è mia invenzione, ma tua volontà. L’Opera Cenacolo Familiare è un tuo umile strumento, fra tanti altri tuoi strumenti, perché finalmente SI REALIZZI LA PACE MONDIALE MESSIANICA. Il fratello ed amico Giuseppe De Carli, è divenuto Apostolo dell’Opera Cenacolo Familiare: nel blog Rai Vaticano ci sono due voci “News” e “Dibattiti”. In esse compaiono degli articoli firmati e poi le risposte di commento dei lettori. A cominciare dall’aprile 2009 il mio amico Giuseppe, dopo le risposte dei lettori, scriveva sempre:
CONTATTI
Salvatore Paparo    Nome
s.paparo@alice.it    Mail
Così il mio amico Giuseppe ha fatto una propaganda meravigliosa  dell’Opera Cenacolo Familiare fino al giorno 13 luglio 2010, giorno in cui TU lo hai preso con Te. La data della sua morte non è casuale: il 13 luglio, infatti, ricorre l’anniversario della Terza Apparizione di Maria Santissima, fatta a Fatima nel 1917, in cui la Madonna profetizzò CHE LA PACE MONDIALE MESSIANICA E’ IMMINENTE: “ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’, ED IL MONDO AVRA’ UN PERIODO DI PACE”. Ebbene, il mio amico Giuseppe era un fervente apostolo di questa profezia mariana. Mi sembra che abbia scritto perfino un libro sull’argomento. Ora il mio amico Giuseppe è in Paradiso e da lì protegge me e l’Opera Cenacolo Familiare. Dopo la sua morte, i Redattori del blog Rai Vaticano , forse per la stima e il rispetto che nutrono per lui, hanno continuato a pubblicare il mio cognome, la mia e-mail e la formula del blog  Opera Cenacolo Familiare.

E’ avvenuto, però, qualcosa di particolare: martedi 26 ottobre u.s. ai Redattori del blog Rai Vaticano ho spedito, in allegato, LA MIA VENTIQUATTRESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO.
Nello stesso tempo, però, ho avuto una grande delusione: i Redattori del blog Rai Vaticano, alle voci “News” e “Dibattiti”, hanno cancellato:
COMMENTI
Salvatore Paparo     Nome
s.paparo@alice,it     Mail

Non so perchè i Redattori hanno operato questa cancellatura: forse perché ho manifestato la mia convinzione che il Papa Benedetto XVI debba indire IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III, indispensabile perché la Chiesa Cattolica diventi “LA CHIESA AMICA DEI POVERI” “LA CHIESA POVERA”; indispensabile perché la Chiesa Cattolica si ponga a totale servizio dei suoi fratelli e delle sue sorelle: “CHI SERVE NON GIUDICA, NON CONDANNA, MA SI OFFRE GENEROSAMENTE PER IL BENE DEI SUOI PADRONI, NEL NOSTRO CASO, PER IL BENE DI TUTTI I BATTEZZATI.

Il mio amico Giuseppe De Carli che mi protegge dal Cielo, certamente è molto deluso perché nel blog rai vaticano i Redattori hanno cancellato la sua prolungata propaganda a favore dell’Opera Cenacolo Familiare, scelta da Te e dalla Famiglia Trinitaria di Dio, come umile strumento per cooperare alla realizzazione DELLA PACE MONDIALE MESSIANICA E DEL REGNO DI DIO NELLE SUE MIGLIORI ESPRTESSIONI POSSIBILI IN QUESTA TERRA, CHE GRADUALMENTE PREPARANO I CIELI NUOVI E LA TERRA NUOVA.
GESU’, PER QUESTI MOTIVI, CONTINUO A CREDERE FERMAMENTE CHE IL PAPA BENEDETTO XVI DEBBA INDIRE ILCONCILIO ECUMENICO VATICANO III”.

Sac.Salvatore Paparo




Gesù, con mia grande meraviglia, in risposta, i Redattori hanno pubblicato il blog dell’Opera Cenacolo Familiare nel blog Rai Vaticano; ai loro lettori hanno inviato LA MIA VENTIQUATTRESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO, sottolineando le parole della lettera. “Il mio caro amico Giuseppe De Carli che mi protegge dal Cielo, certamente è molto deluso perché nel blog Rai Vaticano hanno cancellato la sua prolungata propaganda a favore dell’Opera Cenacolo Familiare” e vi hanno aggiunto le parole “Corrispondenze migliori con il blog Rai Vaticano”.

Gesù, a questo punto, però, è necessario che io faccia un passo indietro per scrivere quanto segue: mercoledi 20 ottobre 2010, il blog Rai Vaticano ha pubblicato, simultaneamente e l’uno dopo laltro, questi due scritti:
“Ecco i nuovi cardinali di Benedetto”
“Monsignor Bettazzi, vescovo di pace”
Tutti e due gli scritti si concludevono con il mio cognome e nome, con la mia
e-mail e con www. operacefa.blospot.com
Desidero soffermarmi su Mons. Bettazzi.
L’articolista e Giancarlo Cocco;
“Ottantasette anni ben portati, una mente lucida e dotato di grande houmur: così si è presentato domenica scorsa al Palacongressi di Rimini mons. Luigi Bettazzi, con un incontro con una Platea over 50, riuniti per partecipare a “Gold Age”,
forum internazionale e manifestazione rappresentativa dell’universo anziano, promossa da “50&più”. Un battitore libero del nostro episcopato, si considera ora Bettazzi, già vescovo di Ivrea, in pensione da alcuni anni, famoso per aver partecipato a manifestazioni sindacali, a marce per la pace, orgoglioso di aver affrontato a viso aperto i superiori della Cei e del Vaticano.

Originario di Treviso, si forma come prete a Bologna sotto il cardinal Lercaro e don Giuseppe Dossetti, diventando vescovo ausiliario nel 1963. E’ proprio come portavoce di Lercaro e di Dossetti che nel Concilio Vaticano II Bettazzi si fa promotore di una istanza consegnata a Paolo VI e firmata da 70 padri conciliari in favore della santificazione di Giovanni XXIII.

Ben conosciuto per certe sue iniziative come quella del 1976, quando inviò una lettera all’allora segretario del Partito comunista italiano Berlinguer nella quale chiedeva di liberare il partito dall’ideologia marxista per renderlo “digeribile” ai cattolici… Notevole il suo impegno come presidente di Pax Christi negli anni 70 e 80. Definito talvolta “vescovo scomodo” o “vescovo rosso” per le sue idee progressiste, ha sempre avuto la battuta pronta..Come dimostra in questa intervista, realizzata a margine del convegno.

Mons. Bettazzi, lei ha partecipato al Concilio Vaticano II: ritiene che la Chiesa oggi si sia conformata integralmente ai testi conciliari o che vi siano ancora parti non applicate?
Quando si parla della applicazione del Concilio Vaticano II mi riesce di dire: “già e non ancora”, nel senso che molto si è fatto ma molto resta ancora da fare. Se penso alle quattro Costituzioni trovo, ad esempio, che oggi la Bibbia è più letta, è più familiare, ma non è ancora la parola che orienta direttamente la nostra vita, così come la liturgia è più partecipata, ma stenta ad essere come voleva il Concilio, ossia “culmine e sorgente della vita cristiana”. Quanto alle altre due Costituzioni  - sulla Chiesa in Sé e la Chiesa nel mondo – devo dire che non viene incoraggiata la corresponsabiltà del popolo di Dio sotto la guida della gerrachia. Si stenta ancora a riconoscere quanta grazia di Dio ci può essere nel mondo anche al di fuori delle strutture della Chiesa!

Ritiene possibile nell’attuale situazione mondiale un dialogo costruttivo tra cristiani e islamici?
Il dialogo non solo è possibile: è doveroso. Si tratta di incoraggiare e favorire i fattori più autentici dell’islamismo per compiere l’evoluzione che lo stesso Cristianesimo ha compiuto, dalla promozione delle “guerre sante” e delle “Inquisizioni” fino al rispetto e alla tolleranza, certo più coerenti con il vangelo.

In questo passaggio storico notiamo che le disuguaglianze si vanno accentuando, così come la povertà, , la violenza, la disaffezione della gente ai principi morali. Ritiene che la Chiesa possa avere ancora una funzzione di orientamento e di guida?
Penso che il compito della Chiesa sia quello di mettere in evidenza questo tarlo dell’individualismo e dell’egoismo che chiude l’uomo in se stesso, favorisce l’accumularsi delle ricchezze e dei poteri, fa inevitabilmente aumentare il nunero dei poveri, così minando la coscienza e l’autonomia delle persone”.

Seguono otto commenti dei lettori.
Sono rimasto profondamente amareggiato per i giudizi negativi e calunniosi su Mons. Bettazzi, vescovo che io amo e stimo immensamente. Ne cito alcuni:
“Già, mi sembra che di falsi profeti ce ne siano molti”
“Non si avvicinano le persone con le menzogne, e questo lo insegna san Paolo con “i falsi profeti”
“Sacerdoti del tipo di Bettazzi propagandono l’immagine della Chiesa che può nuocere perché è fodamentalmente lontana se non contraria al dettato del vangelo e della dottrina” “Bettazzi è ultramodernista” “Vescovi come Bettazzi quando smetteranno di fare del male alla Chiesa???
“Mons. Bettazzi farebbe meglio a pregare! Emeriti “de che?”

Fra i giudizi di tenebra e di errore che calpestano la carità fraterna, ce n’è uno di luce e di verità che trascrivo molto volentieri:
“Resto allibito da tanta acrimonia: dalle posizioni aprioristicamente “contro”…
Ragazzi, qualcuno prima di scrivere ha letto le tre domande e le tre risposte???
… o è bastato il nome “Bettazzi? “.

A Rimini-io c’ero- Bettazzi ha fatto del bene a tremila persone parlando di dialogo, di rsipetto, di carità, di equità… lo ha fatto serenamente e con serafica umiltà. Sono tentato di aggiungere qualche aggettivo pescandolo ad arte dalle Scritture cui facciamo tanto riferimento… ma vi prego… pace! Abbiamo di sicuro problemi più gravi cui dedicare le nostre energie. Un sorriso”. 

Venerdi, 29 ottobre, ho inviato ai Redattori del blog Rai Vaticano la seguente e-mail con l’allegato “IN DIFESA DEL VESCOVO MONS. LUIGI BETTAZZI”
“Stimati Redattori del blog Rai Vaticano:
vi ringrazio proprio di cuore per aver pubblicato la mia VENTIQUATTRESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO. Vi prego  di pubblicare anche il mio scritto “IN DIFESA DEL VESCOVO MONS. LUIGI BETTAZZI”.
“Sono profondamente addolorato per i giudizzi preconcetti e negativi sul vescovo
Mons. Luigi Bettazzi, espresso da persone che ignorano il distintivo dei cristiani: LA CARITA’ FRATERNA.
Mons. Bettazzi è stato mio vescvovo dal 1966 al 1999: si è dimostrato veramente un vescovo di PACE, rispettosissimo delle persone e delle opinioni degli altri.
Per quanto mi riguarda, debbo testimoniare, con immensa gratitudine, che è stato il mio vescovo della Provvidenza: mi ha sempre sostenuto, anche se molto discretamente, nell’impegno di portare avanti l’Opera Cenacolo Familiare, benevolmente affidatami nel maggio del 1946 dalla Famiglia Trinitaria di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Stimatissimo Mons. Luigi, grazie di tutto: senza di Lei, i miei nemici mi avrebbero crocifisso.
Sac. Salvatore Paparo”.


Stranamente, in risposta, i Redattori del blog Rai Vaticano hano cancellato dal loro blog il blog dell’Opera Cenacolo Familiare.

Io ho risposto con questa e-mail:

“NIENTE TI TURBI;
  NIENTE TI SPAVENTI;
  TUTTO PASSA COME UNA PICCOLA TEMPESTA
  IN UN PICCOLO BICCHIERE  DI ACQUA.
  DIO NON CAMBIA: NON MORIRAI, RESTERAI IN VITA E
  ANNUNZIERAI LE OPERE DEL SIGNORE”.
  MESSAGGIO DI SANTA TERESA D’AVILA.
  Sac. Salvatore Paparo


Conclusione della lettera:
“Gesù, oggi, la Chiesa Cattolica è divisa  tra COLORO  che sono eccessivamente attaccati al passato e facimente GIUDICANO E CONDANNANO ASPRAMENTE coloro che la pensano differentemente da loro, chiudendosi così alla verità perché dove manca l’amore regnano sovrane le tenebre dell’errore; e COLORO  che sono eccessivamente attaccati al futuro. Amche questi GIUDICANO E CONDANNANO FACILMENTE quelli che la pensano differentemente da loro; anche questi si chiudono alla verità e privi di amore fraterno brancolano nelle tenebre dell’errore.

GESU’, OGGI CI SONO, PERO’, ANCHE I CATTOLICI APERTI AL DIALOGO: ESSI DIFENDONO CON CORAGGIO E FORTEZZA QUANTO CREDONO SIA VERO E GIUSTO, MA LO DIFENDONO RISPETTANDO LE PERSONE CHE LA PENSANO DIFFERENTEMENTE DA LORO E, CONFRONTANDOSI CON UMILTA’ E CARITA’ CON ESSI, SONO DISPOSTI ANCHE A RICONOSCERE EVENTUALI LORO ERRORI, DIFESI PRIMA IN BUONA FEDE. Essi, giustamente sono convinti che la verità va proposta e non imposta. La verità, infatti, si fa strada da sola, là dove c’è l’amore, poiché dove c’è l’amore, c’è lo Spirito Santo che è verità che comunica verità:
“LO SPIRITO SANTO VI CONDURRA’ A TUTTA LA VERITA’ “.

Gesù, quanto ho detto sulla Chiesa Cattolica, vale anche per le altre Chiese Cristiane , vale anche per le Religioni non Cristiane, come pure per tutte le persone rette di cuore. E’ NECESARIO RADUNARE  TUTTI COLORO CHE SONO APERTI AL DIALOGO PERCHE’ TUTTI SIAMO STATI REDENTI DA TE, E QUINDI TUTTI SIAMO SOTTO L’AZIONE DELLO SPIRITO SANTO CHE CI CONDURRA’A TUTTA LA VERITA’.
ALLO SCOPO E’ INDISPENSABILE E IMPROCRASTINABILE L’INDIZIONE DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III.
PENSO CHE LA FINALITA’  FONDAMENTALE DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III SI POSSA ESPRIMERE COSI’:

“P E R C H E ‘    S I     R E A L I Z Z I    P R E S T O     L A    P A C E
  M O N D I A L E    M E S S I A N I C A  :  
“P A C E    I N   T E R R A  A G L I    U O M I N I   C H E    D I O   A M A”.

GESU’, FA’ CHE IL PAPA BENEDETTO XVI INDICA IL CONCILIO ECUMENCO VATICANO  III”.

Sac. Salvatore Paparo



VENTISEESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

GRAZIE, GESU’, gli stimati fratelli Redattori del blog Rai Vaticano, hanno nuovamente inserito nel loro blog, il blog dell’Opera Cenacolo Familiare, umile tuo strumento tra i tanti altri strumenti per instaurare presto LA PACE MONDIALE MESSIANICA, acquistata con la Tua Passione, Morte, Risurrezione, con la cooperazione mirabile, ineffabile, singolare di Maria Santissima, Corrredentrice con Te dell’umanità peccatrice.

Adesso, Gesù, fa’ che il Papa Benedetto XVI indica, senza esitazioni, IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III, indispensabile e improcrastinabile STRUMENTO del Tuo Amore Misericordioso che vuole un mondo in cui la povertà sia sconfitta, e tutti vivano una vita dignitosa, come conviene ai figli DI DIO PADRE che pensa a dare il cibo quotidiano agli uccelli dell’aria che non seminano e non raccolgono nei loro granai.

Sac. Salvatore Paparo




VENTISETTESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

OTTO DICEMBRE 2010: FESTA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE DI MARIA SANTISSIMA.

Grazie, Gesù: i fratelli amici Redattori del blog Rai Vaticano mi hanno fatto un grande dono.
Sento proprio che il mio fratello amico Giuseppe De Carli dal Cielo protegge me e l’Opera Cenacolo Famiiare.

Sac. Salvatore Paparo






VENTOTTESINA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO
Cintano 22 gennaio 2011

Gesù, questa notte ho sognato Mons. Luigi Bettazzi al quale sono profondamente legato con vivi sentimenti di stima, di affetto e di GRATITUDINE. L’ho sognato all’ingresso del Soggiorno Per Anziani “MADDONNA DELLE GRAZIE”, STRUTTURA DI PROPRIETA’ DELLA PARROCCHIA DI CINTANO NELLA QUALE, PER DISPOSIZIONE DEL PADRE CELESTE, VIVO DA 48 ANNI.
La porta d’ingresso era spalancata, e mons. Luigi dominava la scena con la sua statura imponente. Aveva la faccia molto pallida e leggeva il Breviario che teneva fra le mani. Il sogno è durato solo alcuni istanti; poi mi sono svegliato.

Gesù, desidero rivolgerti una supplica: se è nei piani eterni, misericordiosi e sapienti di Dio Padre,
fa’ che Mons. Luigi che fu il più giovane vescovo Padre Conciliare del Concilio Ecumenico Vaticano II, sia anche il più anziano vescovo Padre Conciliare DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III, CONCILIO NECESSARIO E IMPROCRASTINABILE PERCHE’ SI GIUNGA ALLA RIUNIFICAZIONE DELLE CHIESE CRISTIANE E SI ATTUI LA PREGHIERA CHE TU HAI RIVOLTO AL PADRE CELESTE DURANTE L’ULTIMA CENA:
“PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”.

Sac. Salvatore Paparo






VENTINOVESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO,

Mio amato GESU’,
ormai L’ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE E’ IN PIENA ATTUAZIONE.
E’ tempo che la Gerarchia Cattolica, a cominciare dal Papa Benedetto XVI, si converta.
E’ necessario esercitare la carità fraterna perché si attui la tua profezia: “PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”.

Il Papa Benedetto XVI non può trattare benevolmente i seguaci di Marcel
Francois Lefebvre, VERI ERETICI, E CONDANNARE LA TEOLOGIA DELLA LIBERAZIONE, VERA ATTUAZIONE DEL REGNO DI DIO.

GSEU’, FA’ CHE IL PAPA BENEDETTO XVI INDICA L’INDISPENSABILE E IMPROCRASTINABILE CONCILIO ECUMENICO VATICANO III.
GRAZIE!

Il tuo piccolo Gesù
Sac. Salvatore Paparo




TRENTESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO















TRENTUNESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

Gesù, noi cristiani, SPECIALMENTE NEL SENO DELLA CHIESA CATTOLICA, siamo terribilmente divisi, scandalo per il mondo assetato di verità, di pace, di giustizia.
Tutti ci sentiamo tuoi veri discepoli, anche quando accusiamo e condanniamo gli altri come traditori della Tua Chiesa. E’ necessario, invece,  sentirci tutti responsabili e colpevoli di questa assurda divisione che ti fa soffrire e che ti sospinge a ripetere l’invocazione: “PADRE CHE SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”.
La via perché le Chiese Cristiane tornino all’unità, OGGI E’ UNA SOLA: LA CELEBRAZIONE DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III.
ESSO DEVE ESSERE  UN CONCILIO SINGOLARE: CONVOCATO E GUIDATO DAL PAPA, DEBBONO PARTECIPARVI TUTTI I RAPPRESENTANTI DEL MONDO, COME MEMBRI EFFETTIVI, CON PIENA LIBERTA’ DI PAROLA E CON PIENO DIRITTO DI VOTO PER L’APPROVAZIONE DELLE DECISIONI CONCILIARI.
Perché il Concilio si svolga fruttuosamente, dobbiamo essere convinti che tutti gli uomini e tutte le donne siamo sotto l’azione del TUO SPIRITO, perché tutti siamo stati redenti dal TUO PREZIOSISSIMO SANGUE SPARSO PER NOI; E TUTTI SIAMO CHIAMATI A FAR PARTE DEL TUO UNICO CORPO MISTICO.
Quindi dobbiamo metterci all’ascolto dei fratelli e delle sorelle di tutto il mondo, con stima reciproca, sicuri che ciascuno di noi porta dei doni dello Spirito Santo DATI AD UTILITA’ DI TUTTI.

CHE DURANTE QUESTO OTTAVARIO DI PREGHIERA PER LA RIUNIFICAZIONE DELLE CHIESE CRISTIANE, IL PADRE CELESTE ESAUDISCA LA TUA INVOCAZIONE: “PADRE, CHE TUTTI SIANO UNA SOLA COSA”.

Sac. Salvatore Paparo
19 gennaio 2012  




B.  LETTERE AL SIGNORE GESU’     R  I   S   O   R   T   O    UNICO SALVATORE DEL MONDO


PRIMA LETTERA AL SIGNORE GESU’  R I S O R T O   UNICO SALVATORE DEL MONDO

AMATISSIMO MIO SIGNORE GESU’ RISORTO, UNICO SALVATORE DEL MONDO, SONO MOLTO TRISTE PERCHE’ NON MI SEMBRA CHE ILPAPA BENEDETTO XVI VOGLIA INDIRE IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III, CONCILIO INDISPENSABILE E IMPROCRASTINABILE.

L’ANNO PER LA NUOVA EVANGELIZAZIONE NON SERVE A NULLA PERCHE’ GESTITO DAI NEMICI DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II.

GESU’, SIGNORE RISORTO, UNICO SALVATORE DEL MONDO,
PENSACI TU INSIEME A MARIA SANTISSIMA, LA MAMMA AUSILIATRICE, LA MAMMA TUA E LA MAMMA DEL TUO CORPO MISTICO.

Un umile strumento DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO
Sac. Salvatore Paparo


SECONDA LETTERA AL SIGNORE GESU’ R I S O R T O,
UNICO SALVATORE DEL MONDO

Amatissimo mio Signore Gesù, unico Salvatore del mondo, con il cuore ricolmo di gioia, apprendo che gli amici del Concilio Ecumenico Vaticano II, sotto l’irrresistibile spinta DEL TUO SPIRITO, si organizzano perché il seme di salvezza, sparso copiosamente dal Concilio, diventi una pianta rigogliosa e fruttifichi LA RIFORMA INDISPENSABILE E IMPROCRASTINABILE DELLA TUA CHIESA, perché il mondo intero creda che Tu sei stato mandato DAL PADRE, e tutti gli uomini e tutte le donne DIVENTINO UN SOLO GREGGE, GUIDATO DA TE UNICO PASTORE.

E’ INIZIATO IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III che nel terzo millennio avvierà L’ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE IN CUI SI REALIZZERANNO LA PACE E IL BENESSERE MONDIALI MESSIANICI, FONDATI SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO, Grazie, GESU’ !

Un umile strumento DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO
Sac. Salvatore Paparo

P.S. Per i lettori del blog dell’Opera Cenacolo Familiare, riporto l’appello rivolto agli amici DEL VATICANO II, dai promotori dell’assemblea nazionale che si terrà a Roma il 12 settembre 2012:
CHIESA DI TUTTI, CHIESA DEI POVERI, ASSEMBLEA NAZIONALE
A 50 ANNI DAL CONCILIO

La Chiesa cattolica celebrerà nel prossimo ottobre i cinquant’anni dall’inizio del Concilio e ha indetto a partire da questa ricorrenza , un anno della fede. Viene così stabilito un nesso molto stretto tra il ricordo del Vaticano II e la fede trasmessa dal Vangelo e annunziata dal Concilio. A ciò sono interessati non solo i fedeli cattolici, ma anche gli uomini e le donne di buona volontà associati, come dice il Concilio, “nel modo che Dio conosce” al mistero pasquale, che intendono, nel nostro Paese come in tante parti del mondo, ricordare e interrogare quell’evento e quell’annuncio. Per questa ragione i gruppi ecclesiali, le riviste, le assoiciazioni e le singole persone appartenenti al “popolo di Dio”, firmatari di questo appello, convocano un’assemblea nazionale per
SABATO 15 SETTEMBRE 2012 (10-18) A ROMA PRESSO L’AUDITORIO DELL’ISTITUTO “MASSIMO” (Zona Eur)

Nella consapevolezza dei promotori è ben presente il fatto che ricordare gli eventi non consiste nel portare indietro gli orologi, ma nel rielaborarne la memoria per capirne più a fondo il significato e farne scaturire eredità nuove ed antiche e impegni per il futuro.
Ciò è particolarmente vero per quanto riguarda gli eventi di salvezza (come certamente il Concilio è stato), molti dei quali non furono capiti dagli uomini della vecchia legge e dagli stessi discepoli di Gesù, se non più tardi, quando alla luce di nuovi eventi la memoria trasformatrice ne permise una nuova comprensione.
Fu così ad esempio che, dopo la lavanda dei piedi, Gesù disse a Pietro: Quello che io faccio ora non lo capisce, lo capirai dopo, e fu da questa nuova comprensione che scaturì il primato della carità nella vita della Chiesa.

Così noi pensiamo che in questo modo, non meramente celebrativo, debba esssere fatta memoria del Concilio nell’anno cinquantesimo dal suo inizio, e che al di là delle diverse ermeneutiche che si sono confrontate nella lettura di quell’evento, quella oggi più ricca di verità e di frutti sia un’ermeneutica della memoria rigeneratrice.
Essa è volta a cogliere l’ “aggiornamento” che il Concilio ha portato ed ancora oggi porta nella Chiesa, in maggiore o minore corrispondenza con il progetto per il quale era stato convocato.

L’assemblea di settembre vorrebbe essere una tappa di questa ricerca. Se si terrà a settembre invece che in ottobre, è perché intende rievocare, sia come inizio che principio ispiratore del Vaticano II, anche il messaggio radiofonico di Giovanni XXIII dell’11 settembre 1962 che conteneva quella folgorante evocazione della Chiesa “come la Chiesa di tutti e particolarmente la Chiesa dei poveri”. Da questo deriva infatti il tema del convegno.
Dopo un pensiero sulla “Mater Ecclesia”  che gioì in quel giorno inaugurale dell’11 ottobre 1962 (intervento di Rosanna Virgili) l’incontro si articolerà in tre momenti: il primo dedicato a ricordare ciò che erano la Chiesa e il mondo fino al Concilio (intervento di Turbanti) ; il secondo per discernere tra le diverse ermeneutiche del Vaticano II (intervento di don Carlo Molari); il terzo sulle prospettive future, nella previsione e nella speranza di un “aggiornamento” che continui, sia nella forma dell’annuncio, sia nelle forme della preghiera, sia nella riforma delle strutture ecclesiali (intervento di Cettina Militello), con parole conclusive di Raniero La Valle (il Concilio nelle vostre mani).
Sono previsti diversi interventi e contributi di testimoni del Concilio così come di comunità, di gruppi e di persone presenti al convegno, che potranno testimoniare la loro  volontà di essere protagonisti della vita della Chiesa. L’ipotesi è che mentre lo Spirito “spinge la Chiesa ad aprire vie nuove per arrivare al mondo” (Presyterorum Ordinis n 22), l’eredità del Concilio, nella continuità della Chiesa e nell’unità di pastori e fedeli, ancora susciti ricchezze che è troppo presto per chiudere nelle forme  di nuove “leggi fondamentali” (come fu tentato a suo tempo) o di nuovi catechismi, che non godono degli stessi carismi dei testi conciliari; mentre restano aperti gli orizzonti dell’ecumenismo  e del dialogo con le altre religioni e di tutte le culture per la giustizia, la pace e la salvaguardia del creato.

In questo spirito i promotori invitano alla preparazione e alla celebrazione del convegno romano di settembre, che parteciperà in tal modo a un programma di iniziative analoghe che si stanno già realizzando, in diverse forme, in Europa e nel mondo e che si concluderanno nel dicembre 2015 con un’assemblea mondiale a Roma a cinquant’anni dalla conclusione del Concilio.

Vittorio Bellavite, Emma Cavallaro, Giovanni Cereti, Franco Ferrari, Raniero La Valle, Alessandro Maggi, Enrico Peyretti, Fabrizio Truini.



TERZA LETTERA AL SIGNORE GESU’ R I S O R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO

SOLENNITA’ DLLA PENTECOSTE
3 GIUGNO 2012

Amatissimo Signore Gesù RISORTO unico Salvatore del mondo,
il 3 giugno 2012 mi richiama alla mente il 3 giugno del 1963: a Roma, nella Piazza San Pietro, una folla immensa piangente partecipava ad una Messa celebrata per Papa Giovanni XXIII morente. Nella stessa ora, in una camera del Vaticano, il Papa Buono consumava il suo sacrificio. Poche ore prima aveva mormorato: “SOFFRO CON MOLTO DOLORE E CON AMORE… HO POTUTO SEGUIRE LA MIA MORTE PASSO DOPO PASSO. ORA M’INCAMMINO DOLCEMENTE VERSO LA FINE”.
Ma chi era PAPA GIOVANNI?
Alcuni anni fa, in una predica mi sono espresso così:
”Dal 1958  al 1963 abbiamo avuto un uomo mandato da Dio, il cui nome era GIOVANNI. Abbiamo ricevuto il grande dono di Dio nella persona del PAPA GIOVANNI XXIII. Papa Giovanni incarnò in sé l’amore misericordioso del Padre Celeste per cui fu amato da tutto il mondo: dai cristiani e dai non cristiani, dai credenti e dai non credenti. Lo stimò perfino Nikita Krusciov, il Premier dell’Unione Sovietica. E per questa stima Papa Giovanni riuscì a salvare l’umanità dalla guerra nucleare che avrebbe causato distruzione e morte. Vi ricordo brevemente il fatto:  nella seconda metà di ottobre del 1962, i Sovietici cercarono di installare 42 missili nucleari nell’isola di Cuba, per colpire a sorpresa gli Stati Uniti. Gli Stati Uniti, però, vennero a conoscenza del pericolo; e il loro Presidente John Kennedy intervenne con otto portaerei e sessanta squadriglie di aerei per intercettare venticinque navi mercantili sovietiche, cariche di missili nucleari dirette verso Cuba. La guerra nucleare era imminente. Allora intervenne Papa Giovanni XXIII: inviò un messaggio a Kennedy e a Krusciov in cui chiedeva loro di evitare la catastrofe del mondo. Krusciov accettò  e le navi sovietiche tornarono alla loro base: LA PACE ERA SALVA. Ma perché Krusciov accettò l’invito del Papa? Il motivo ce lo indicò lo stesso Krusciov: “RISPETTO A QUELLO CHE PAPA GIOVANNI HA FATTO PER LA PACE, IL SUO INTERVENTO E’ STATO UN INTERVENTO UMANISTICO, CHE SARA’ RICORDATO NELLA STORIA. IL PAPA ED IO POSSIAMO ESSERE DIVERGENTI SU MOLTE QUESTIONI, MA SIAMO UNITI NEL DESIDERIO DELLA PACE”.

Papa Giovanni per ottenere la Pace Mondiale Messianica convocò il Concilio Ecumenico Vaticano II. Esso promulgò vari importantissimi Documenti per l’indispensabile e improcrastinabile RIFORMA DELLA TUA CHIESA, O SIGNORE GESU’ RISORTO, UNICO SALVATORE DEL MONDO, PER OFFRIRE AL MONDO IL TUO VERO VOLTO DI AMORE E DI MISERICORDIA CHE LO AVREBBE INDOTTO A CONVERTIRSI A TE,  AD ACCETTARE E A VIVERE IL TUO MESSAGGIO EVANGELICO D’AMORE,  DI MISERICORDIA E DI PACE.
Ma, purtroppo, la Gerarchia Cattolica ha affosssato il Concilio Ecumenico Vaticano II, e il mondo non scorgendo IL TUO VERO VOLTO NEI SUOI INSEGNAMENTI E NEL SUO COMPORTAMENTO, ha peggiorato il suo modo di pensare e di vivere.

Ora è giunto il momento DI CONVOCARE IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III per proseguire nello spirito DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, E REALIZZARE LA TUA PROFEZIA ESPRESSA  NELLA PREGHIERA CHE HAI RIVOLTO AL PADRE CELESTE DURANTE L’ULTIMA CENA: “PADRE, (CHE I MIEI DISCEPOLI) SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”.
E’ compito del Papa Benedetto XVI indire il Concilio Ecumenico Vaticano III,
anche se non lui, ma un altro Papa sarà a celebrarlo.

IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III DEVE SVOLGERSI IN MODO INNOVATORE: SONO CHIAMATI A PARTECIPARVI, CON  I LORO RAPPRESENTANTI, TUTTI GLI UOMINI E TUTTE LE DONNE DI BUONA VOLONTA’, CON PARI LIBERTA’ DI ESPRESSIONE E CON PARI VALORE DI VOTO NELLE DECISIONI CHE IL CONCILIO PRENDERA’. QUINDI AL CONCILIO DOVRANNO ESSERE PRESENTI I RAPPRESENTANTI DELLE VARIE CHIESE CRISTIANE, DELLE RELIGIONI NON CRISTIANE, ED ANCHE DEGLI ATEI DI BUONA VOLONTA’ PERCHE’ TUTTI SIAMO STATI REDENTI DA TE, E QUINDI TUTTI SIAMO SOTTO L’AZIONE DELLO SPIRITO SANTO CHE GRADUALMENTE CI CONDURRA’ A TUTTA LA VEIRTA’.

Uno dei tantissimi umili strumenti DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO.
Sac. Salvatore Paparo




QUARTA LETTERA AL SIGNORE GESU’    R  I  S O R T O
 UNICO SALVATORE DEL MONDO

Amatisssimo mio Signore Gesù RISORTO, UNICO Salvatore del mondo,
sembra proprio che il Papa Benedetto XVI non voglia indire il Concilio Ecumenico Vaticano III. MA IL TUO SPIRITO, LO SPIRITO SANTO,
E’ DA DUEMILA ANNI CHE LO PREPARA PAZIENTEMENTE E SAPIENTEMENTE, E ORA DELICATAMENTE LO HA INIZIATO.
E’ vero, la Gerarchia Cattolica, nel suo insieme,  si oppone, a causa dell’educazione che ha ricevuto; MA CI SONO MOLTISSIMI VESCOVI, TANTISSIMI SACERDOTI, TANTISSIMI UOMINI E DONNE TUOI FEDELISSIMI SEGUACI che, con la loro generosa vita d’amore fraterno, sono già artefici del grande evento del Concilio Ecumenico Vaticano III CHE REALIZZERA’ LA SECONDA PENTECOSTE D’AMORE. FINALMENTE LA TUA CHIESA  E L’UMANITA’ INTERA SI CONVINCERANNO CHE DIO E’ UNA FAMIGLIA FELICISSIMA TRINITARIA COMPOSTA DA DIO PADRE, DA DIO FIGLIO, DA DIO SIPRITO SANTO; FINALMENTE SI CONVINCERANNO CHE LA FAMIGLIA UMANA COMPOSTA DA UN UOMO E DA UNA DONNA ( SPOSI E GENITORI) E DAI LORO FIGLI E DALLE LORO FIGLIE, E’ STATA CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA  DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO; FINALMENTE, SOPRATTUTTO, NELL’ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE CHE ABBIAMO APPENA INIZIATO, I VARI MEMBRI CHE COMPONGONO LA FAMIGLIA UMANA VIVRANNO D’AMORE, IMITERANNO L’AMORE  RECIPROCO DELLE TRE PERSONE DIVINE CHE FRUTTIFICHERA’  LA PACE E IL BENESSERE MONDIALI MESSIANICI.

Uno dei tantissimi umili strumenti DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO.

Sac. Salvatore Paparo
Cintano 11 giugno 2012




QUINTA LETTERA AL SIGNORE   R I S O R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO

21 GIUGNO 2012, FESTA DI SAN LUIGI GONZAGA,
ONOMASTICO DEL VESCOVO MONS. LUIGI BETTAZZI
GRANDE APOSTOLO DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANIO II,
INGIUSTAMENTE CRITICATO DALLA GERARCHIA CATTOLICA.

Amatisimo mio SIGNORE GESU’  R I SO R T O, UNICO SALVATORE DEL MONDO,  IL Concilio Ecumenico Vaticano III , già dolcemente e sapientemente
INIZIATO DALLO SPIRITO SANTO, avrà una lunghissima celebrazione: durerà il tempo che sarà necessario perchè I CRISTIANI, allo scandalo che fino adesso hanno offerto al mondo con la loro divisione, facciano seguire L’ATTRAZIONE ALLA TUA PERSONA , OFFRENDO AL MONDO LO SPETTACOLO DELLA LORO UNITA’, FRUTTO DEL LORO RECIPROCO AMORE FRATERNO. Allora si realizzeranno le tue due seguenti profezie:

“PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA COME E TU SIAMO UNA SOLA
COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”.

“HO ALTRE PECORE CHE NON SONO IN QUESTO GREGGE.  ANCHE DI LORO DOVRO’ DIVENTARE PASTORE. ASCOLTERANNO LA MIA VOCE, E DIVENTERANNO UN SOLO GREGGE SOTTO LA GUIDA DI UN SOLO PASTORE”.

Uno dei tantissimi tuoi umili strumenti DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO.

Sac. Salvatore Paparo




SESTA LETTERA  AL SIGNORE GESU’   R I S O R T O
UNICO SALVATORE DE LMONDO

Amatissimo mio SIGNORE GESU’ RISORTO UNICO SALVATORE DEL MONDO, oggi è la festa del santo curato d’Ars, e Tu sai quanto conta  nella mia vita SAN GIOVANNI MARIA VIANNEY.
Domani, 5 agosto, cercherò di festeggiare al massimo Maria Santissima, venerata nel Santuario collocato nel territorio di Cintano.

Ricordo la mia grande sorpresa quando nel 1963 feci l’ingresso parrocchiale a Cintano e, dopo un po’ di tempo, scoprii che l’affresco posto sulla parete di fondo del Santuario riproduce LE SEMBIANZE DI MARIA SANTSSIMA COSI’ COME LA VIDI IN SOGNO NEL 1939 DOPO ALCUNI MESI DEL MIO INGRESSO AL PICCOLO SEMINARIO DO BRONTE.
ALLORA AVEVO DIECI ANNI E VIDI LA MADONNA SOSPESA IN ARIA ALL’ALTEZZA DI CIRCA TRE METRI, SEDUTA SU DI UN TRONO.
IO GRIDAI IMMEDIATAMENTE: “MAMMA! MAMMA!”, E PUR NON AVENDO ALI, VOLAI VERSO DI LEI.
LA MADONNA ALZO’ DELICATAMENTE IL SUO MANTELLO AZZURRO CON TUTTE E DUE LE MANI .
IO POGGIAI LA MIA TESTA SULLE GINOCCHIA DELLA MADONNA, E LA MADONNA MI COPRI’  CON IL SUO MANTELLO DICENDOMI DOLCEMENTE:
“SALVATORE, FIGLIOLINO MIO! “.

In questi giorni sono venuto a conoscenza che il nuovo vescovo di Ivrea è padre Edoardo Aldo Cerrato.
Penso che mi sarà amico e che con lui l’Opera Cenacolo Familiare si svilupperà secondo l’eterna volontà del Padre Celeste.

E’ GIUNTA L’ORA DELL’ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE, FONDATA SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGHINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO. E’ GIUNTA L’ORA IN CUI TU, O GESU’ RISORTO, UNICO SALVATORE DEL MONDO, TRIONFERAI.
E’ GIUNTA L’ORA IN CUI AVREMO LA PACE MONDIALE MESSIANICA, PROFETIZZATA DAGLI ANGELI SULLA GROTTA DI BETLEM E CONFERMATA DA MARIA SANTISSIMA A FATIMA:
“ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’ E IL MONDO AVRA’ UN PERIODO DI PACE”.
Il mio cuore si riempie di gioia pensando che il nuovo vescovo di Ivrea padre Edoardo Cerrato E’ NATO IL 13 OTTOBRE, GIORNO IN CUI LA MADONNA MANTENNE LA PROMESSA  E FECE IL GRANDE MIRACOLO DEL SOLE PERCHE’ TUTTI CREDESSERO CHE LE SUE APPARIZIONI A FATIMA SONO REALI.

Un umile strumento DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO
Sac. Salvatore Paparo



LETTERA A COLORO CHE CREDONO FERMAMENTE CHE IL SIGNORE GESU’ R I S O R T O  E’  L’UNICO  SALVATORE  DEL  MONDO

Mi presento a voi come un piccolo uomo e un piccolo sacerdore scelto dalla Famiglia Trinitaria di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo, come un umile strumento per annunziare l’Età Aurea della Redenzione che abbiamo appena iniziato con il Concilio Ecumenico Vaticano III, AVVIATO DALLO SPIRITO SANTO.

Se desiderate convincervi della mia delicata MISSIONE, v’invito a leggere il blog dell’Opera Cenacolo Familiare www.operacefa.blogspot.com

In questo mio breve scritto vi notifico alcuni avvenimenti della mia vita.
Sono nato il 14 agosto del 1929, al festoso suono delle campane, ai Primi Vespri della festa dell’ASSUNTA.
Il mio santo papà Giuseppe, tornato dalla campagna, mi prese in braccio, mi sollevò verso il Cielo e, in estasi, pronunziò queste parole: “Lo chiameremo Salvatore. Che salvi la famiglia e il mondo”.
Evidentemente non sono io il salvatore della famiglia e del mondo; io sono solo un umile strumento, fra tantissimi altri umili strumenti, nelle mani DELL’UNICO SALVATORE DEL MONDO,  G E S U ‘   R I S O R T O.

All’età di sedici anni, 8 dicembre del 1945, FESTA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE, entrai a far parte della Congregazione di Maria, fondata dal Padre Colin.
Nel maggio del 1946 caddi gravemente ammalato.
Una sera, nella stanzetta dove, MORIBONDO, giacevo nel mio letto, due medici, dopo essersi consultai,dissero al mio superiore: “NON PASSERA’ LA NOTTE”.
Io, invece, guarii immediatamente e perfettamente.
Preso dalla Spirito Santo, con una luce immensa nella mia mente, ed una fiamma di gioia nel mio cuore, ebbi questa luce:
“L’UMANITA’ VA INCONTRO ALL’ETA’ AUREA DEL CRISTIANESIMO. ALLORA IL MONDO RICONOSCERA’ GESU’ SUO UNICO SALVATORE, GLI UOMINI GODRANNO, IN MODO STRAORDINARIO, UN’ERA DI PACE E DI BENESSERE”.
TU SARAI UN NOSTRO UMILE STRUMENTO”: ERA L’ANNUNCIO IN EMBRIONE DELL’OPERA CENACOLO FAMILIARE.

Nelle mie luci interiori dello Spirito Santo da cui spesso sono dominato, fra le altre, c’era questa: “PRIMA CHE L’OPERA CENACOLO FAMILARE ABBIA IL SUO SVILUPPO NATURALE, TU DOVRAI AFFRONTARE UNA MALATTIA MORTALE”.
La malattia mortale l’affrontai nel 2005, quando il 28 novembre fui operato DI CANCRO ALLA VESCICA E ALLA PROSTATA, E MI FU RICOSTRUITA LA VESCICA CON PARTE DEL MIO INTESTINO. OGGI, A DISTANZA DI NOVE ANNI, IL MIO MEDICO MI HA DETTO: “E’ STATO UN MIRACOLO”.

L’Opera Cenacolo Familiare ha come missione di avviare L’ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE IN CUI SI REALIZZERA’ LA PACE MONDIALE MESSIANICA, profetizzata dagli Angeli sulla grotta di Betlem:
“PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE DIO AMA”.

L’ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE  SARA’ FONDATA SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA.
Per comprendere la famiglia dobbiamo partire da Dio, e precisamente dalla definizione che di Lui dà San Giovanni Evangelista: “DIO E’ AMORE”. In quanto AMORE DIO NON E’UN SOLITARIO, MA UNA FAMIGLIA FELICISSIMA COMPOSTA DA TRE PERSONE, DAL PADRE, DAL FIGLIO E DALLO SPIRITO SANTO.

Le quattro caratteristiche dell’amore: DONO, RICAMBIO DEL DONO, UNIONE, FELICITA’, SI REALIZZANO IN SOMMO GRADO NELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO:

D O N O : il Padre dona tutta la sua vita al Figlio E LO GENERA.

R I C A M B I O  D E L  D O N O: il Figlio si ridona al Padre cosicchè GESU’, IL FIGLIO UNIGENITO DEL PADRE FATTOSI UOMO, POTE’ AFFERMARE: “PADRE, TUTTO CIO’ CHE E’ TUO, E’ MIO;  TUTTO CIO’ CHE E’MIO,  E’ TUO”.
U N I O N E : lo Spirito Santo che È L’AMORE PERSONIFICATO, UNISCE IN SE’  IL PADRE (DONO) AL FIGLIO (RICAMBIO DEL DONO) E IL FIGLIO AL PADRE, PER CUI ABBIAMO UN SOLO DIO IN TRE PERSONE.

F E L I C I T A ‘ : noi siamo felici quando possediamo un bene, siamo più felici quando possediamo più beni.
Per esempio siamo felici se abbiamo gli occhi sani; siamo più felici se, oltre ad avere gli occhi sani, abbiamo anche un udito sano.
Ebbene, poiché LE TRE PERSONE DIVINE POSSEGGONO TUTTI I BENI E IN SOMMO GRADO, ESSE SONO FELICISSIME, SONO LA FELICITA’.

LA FAMLGLIA TRINITARIA DI DIO non aveva bisogno di nessuno per essere felice;  MA POICHE’ E’ L’AMORE E L’AMORE SI COMUNICA, per ccomunicare la sua felicità ad altri, DECISE DI CREARE L’UOMO, E LO CRAO’ FAMIGLIA A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA.

Vediamo come la famiglia umana è immagine della Famiglia Trinitaria di Dio:

LA PRIMA PERSONA DELLA FAMIGLIA DIVINA E’ INSIEME SPOSO E PADRE, SPOSA E MADRE. Nella famiglia umana dona le sue qualità di sposo e di padre all’uomo, le sue qualità di sposa e di madre alla donna.

LA SECONDA PERSONA DELLA FAMIGLIA DIVINA E’ INSIEME FIGLIO E FIGLIA. Nella famiglia umana, pertanto, la sua immagine non è solo il figlio, ma il figlio e la figlia insieme.

LA TERZA PERSONA DELLA FAMIGLIA DIVINA, LO SPIRITO SANTO, E’ L’AMORE CHE UNISCE IN SE’ LE TRE PERSONE DIVINE E LE RENDE FELICI.
Nella famiglia umana l’immagine dell Spirito Santo è l’amore che unisce i vari membri che la compongono.

Da ciò comprendiamo che una famiglia umana in cui gli sposi si vogliono bene, i genitori vogliono bene ai figli; i figli vogliono bene ai genitori e si vogliono bene  tra di loro, E’ UNA FAMIGLIA UNITA E FELICE; mentre una famiglia i cui membri che la compongono non si vogliono bene E’ UNA FAMIGLIA DIVISA E INFELICE.

Infine, domadiamoci: quando un uomo e una donna diventano sposi?
Un uomo e una donna diventano sposi nel momento in cui si donano reciprocamente CON UN AMORE TOTALE, ESCLUSIVO, DEFINITIVO.
CON UN AMORE TOTALE: io mi dono TUTTO, TUTTA A TE.
CON UN AMORE ESCLUSIVO: io mi dono SOLO a te.
CON UN AMORE DEFINTIVO: io mi dono PER SEMPRE a te.

Un umile strumento, fra tantissimi altri umili strumenti DELL’AMORE MISERICORDIOSO DI GESU’
Sac. Salvatore Paparo





SETTIMA LETTERA AL SIGNORE GESU’  RI S O R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO

Mio amatissimo Gesù, con il cardinale Martini è morto il Papa che, fedele alla lettera e allo spirito del Concilio Vaticano II, ha  saputo unire i cuori dei cristiani e dei non cristiani per avviare l’Età Aurea della Redenzione, fondata sulla santità della famiglia, in cui tutto il mondo ti riconoscerà come l’unico suo Salvatore, e godrà il linghissimo periodo di PACE E DI BENESSERE MESSIANICI.

Lo Spirito Santo, ormai,  è in azione perché il Concilio Ecumenico Vaticano III porti nella Chiesa Cattolica quelle Riforme INDISPENABILI E NON PROCRASTINABILI, in modo che il mondo intero creda che sei il FIGLIO UNIGENITO DEL PADRE CELESTE, DA LUI INVIATO PERCHE’ TUTTI GLI UOMINI SIANO SALVI.
FA’, MIO GESU’, CHE, MENTRE I SOMMI SACERDOTI DI DUEMILA ANNI FA TI HANNO CONDANNATO E UCCISO, I SOMMI SACERDOTI NOSTRI CONTEMPORANEI SI CONVERTANO A TE, E SIANO UMILI ED EFFICACI STRUMENTI PERCHE’ IL MONDO INTERO ESPERIMENTI I BENEFICI EFFETTI DELLA TUA RISURREZIONE.
Un umile strumento DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO
Sac. Salvatore Paparo




OTTAVA LETTERA AL SIGNORE GESU’  R I S O R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO

Amatissimo mio Gesù  R I S O R T O ,
IERI, 3 SETTEMBRE 2012, immerso nella gaudiosa fiamma del tuo amore, ho seguito, per televisione, il funerale DEL PAPA CARLO MARIA MARTINI. Egli, sotto la potente spinta dello SPIRITO SANTO, HA INIZIATO IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III. Il Concilio necessita di un lunghissimo periodo di tempo, e si concluderà  solo DOPO CHE I CRISTIANI RAGGIUNGERANNO    L’U N I T A ‘   N E L L A   M O L T E P L I C I T A ‘.
Un umile strunento DEL TUO AMORE MISERIORDIOSO
Sac. Salvatore Paparo





NONA LETTERA AL SIGNORE GESU’    R I S O R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO

Amatissimo mio Signore Gesù  R I S O R T O ,
Oggi 8 settembre 2012, FESTA DELLA NATIVITA’ DI MARIA, a Roma, mons. Edoardo Cerrato riceve l’ordinazione episcopale dal Cardinale Tarcisio Bertone.

Spero proprio che Mons. Edoardo Cerrato sia il vescovo di cui necessita la diocesi di Ivrea; il vecovovo Buon Pastore, inviato dal Padre Celeste e da Maria Santissima, MAMMA DEL TUO CORPO MISTICO.

Un umile strumento DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO,
Sac. Salvatore Paparo







DECIMA LETTERA AL SIGNORE GESU’     R I S O R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO

7 OTTOBRE 2012: FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO
Amatissimo mio Gesù, oggi il nuovo vescovo di Ivrea Mons. Edoardo Cerrato, inizia il suo Ministero Episcopale di buon Pastore aperto al dialogo e all’amicizia.
Fra quattro giorni, giovedi 11 ottobre, inzierà il cosìdetto anno delle Fede: ma non è questa la tua volontà, o Signore Gesù Risorto, Unico Salvatore del mondo: Tu vuoi che la Tua Chiesa del Terzo Millennio avvii l’Età Aurea della Redenzione, fondata sulla santità della famiglia, PROSEGUENDO IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III, GIA’ AVVIATO DALLO SPIRITO SANTO, E TENENDO COME PUNTO DI RIFERIMENTO IL PAPA GIOVANNI XXIII,  M A N  D A T O   D A   D I O,  E IL PAPA CARLO MARIA MARTINI,
E L E T T O   D A    D I O .
Il Concilio Ecumenico Vaticano III si concluderà  quando le varie Chiese Cristiane  RAGGIUNGERANNO LA LORO UNITA’  NELLA MOLTEPLICITA’. ALLORA I CRISTIANI , CON LA LORO VITA VISSUTA NELL’AMORE RECIPROCO FRATERNO MOSTRERANNO IL TUO VERO VOLTO, E IL MONDO SI CONVERTIRA’ A TE: “PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”.

ALLORA CI SARA’ LA FINE DELLA GUERRA E L’INZIO DELLA PACE MONDIALE MESSIANICA CHE GRADUALMENTE PREPARERA’:
“ I CIELI NUOVI E LA TERRA NUOVA”.

Un umile strumento DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO
Sac.Salvatore Paparo




UNDICESIMA LETTERA AL SIGNORE GESU’   R I S O R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO

UNDICI OTTOBRE 2012

Amatissimo mio Gesù, cinquant’anni fa, il Papa Giovanni XXIII iniziò il Concilio
Ecumenico Vaticano II. LO SPIRITO SANTO, agendo nel cuore di tutti i Battezzati e nel cuore di tutti gli uomini e di tutte le donne di buona volontà HA INIZIATO IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III. E’ necessario, però, che sia organizzato in modo che vi possano partecipare attivamente TUTTE LE CHIESE CRISTIANE, TUTTE LE RELIGIONI NON CRISTIANE , TUTTI GLI UOMINI E TUTTE LE DONNE DI BUONA VOLONTA’. I mezzi di comunicazione sociali di cui disponiamo, ci favoriscono i contatti senza bisogno di tanti spostamenti per convenire in un determinato luogo.

Gesù, in questi giorni, il fratello Antonio Thellung ha pubblicato un ottimo libro intitolato “I DUE CRISTIANESIMI”, La sua lettura, senza dubbio, può favorire la conversione di cui tutti necessitiamo per capire IL TUO MESSAGGIO EVANGELICO E SUGGERIRE LE GIUSTE RIFORME INDISPENSABILI E NON PROCARASTINABILI DELLA TUA CHIESA PERCHE’ I TUOI DISCEPOLI NELL’AMORE FRATERNO RECIPROCO RITROVINO L’UNITA’ NELLA MOLTIPLICITA’ E IL MONDO TI RICONOSCA COME UNICO SUO SALVATORE, realizzando così la profezia  SCATURITA DAL TUO CUORE nella preghiera che rivolgesti AL PADRE durante l’Ultima Cena:
“PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”.

Gesù, adesso, per invogliare alla lettura del suddetto libro, trascrivo in questa lettera la presentazione  che fa di esso la Sua Casa Editrice:

“ Il ternmine cristianesimo indica due modelli di riferimento, sovente inconciliabili tra loro.
Il primo modello si richiama a quel che Gesù ha detto e fatto, cioè al cuore del messaggio di Cristo.
Il secondo si riferisce al cristianesimo reale così come si è affermato nella storia e nelle società umane, quel che si usa chiamare “cristianità”.
La divaricazione tra i due modelli , come dimostra l’acuta ricostruzione teologica e storica contenuta nelle pagine di questo coraggioso volume, è insopportabile.
Eppure non impedisce all’autore di formulare la speranza sulla possibilità di una riconciliazione:
“ Sperando contro ogni speranza, sogno un papa che si affacci sul mondo e si sciolga nel mare di folla che gli sta di fronte, un papa che continui a rivolgersi all’intera umanità non come portatore di una verità precostituita, inquinata dal modo prepotente di proporla e prigioniera di schemi obsoleti. Sogno di vederlo proporsi come ricercatore della verità, da investigare e fare maturare insieme per dare un senso alla vita nell’armonia dell’insieme.
Sogno che si allarghi la schiera di coloro che si decidono ad allungare la mano verso chi è nel bisogno, nella fiducia che altri lo stiano già facendo. Se si chiamasse cristiano solo quello che è conforme al messaggio di Cristo, molte sovrastrutture si mostrerebbero chiaramente per quelle che sono, e forse si scoprirebbe che  cristiani autentici sono più di quanto si creda. E susciterebbero sorpresa e ammirazione,  e molti si sentirebbero attratti dal loro stile di vita, e comincerebbero a fare come loro”.

SIGNORE GESU’   R I S O R T O , UNICO SALVATORE DEL MONDO, CONVERTICI TUTTI, MA SOPRATTUTTO CONVERTI LA GERARCHIA CATTOLICA: ESSA SEGUA DOCILMENTE LA VOCE DEL TUO SPIRITO, PERCHE’ IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III DA LUI GIA’ AVVIATO, PORTI TUTTI I BENFICI EFFETTI VOLUTI DAL PADRE.

Un umile strumento DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO
Sac. Salvatore Paparo

P.S. Si può acquistare il libro
per posta  COMUNITA’ DEL MATTINO
                  Via della Pisana 1100
                   00163   ROMA
per telefono    0666150223 – 3384665103
per e-mail   comattino@elogiodeldissenso.it    




DODICESIMA LETTERA AL SIGNORE GESU’    R I S O R T O
UNICO SALVATORE DE MONDO

Amatisimo mio Gesù,
l’anno della Fede avrà un suo valore solo se partorirà seguaci del Concilio Ecumenico Vaticano III, già iniziato dallo Spirito Santo con il Papa Carlo Maria Martini. ESSO E’ UN CONCILIO DEL TUTTO SINGOLARE. Non è solo dei Cristiani, ma di tutti gli uomini e di tutte le donne di buona volontà perché TU, SIGNORE GESU’ RISORTO, HAI REDENTO TUTTI E TUTTI, IN UN TEMPO RELATIVAMENTE BREVE, FORMERANNO UN SOLO GREGGE CON TE UNICO PASTORE.
IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III SARA’ IL CONCILIO DEL DIALOGO, IL CONCILIO CHE SI CONCLUDERA’ CON L’UNITA’ DELLA TUA UNICA CHIESA, NEL RISPETTO DELLA MOLTIPLICITA’.

Il Papa attuale ha un solo dovere: riconoscere uffcialmente IL CONCILIO VATICANO III, GIA’ AVVIATO DALLO SPIRITO SANTO E POI DIMETTERSI PER LASCIARE AL SUO SUCCESSORE LA SUA CELEBRAZIONE.

Un umile strumento DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO
Sac. Salvatore Paparo

Cintano 15 ottobre 2012
Festa di Santa d’Avila




TREDICESIMA LETTERA AL SIGNORE GESU’   R I S O R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO

Amatisimo mio Gesù,
oggi domenica 28 ottobre 2012, CINQUANTAQUATTRESIMO ANNIVERSARIO DELL’ELEZIONE A PAPA DI GIOVANNI XXIII, a Roma si conclude il Sinodo dei Vescovi sulla “NUOVA EVANGELIZZAZIONE”, E TU MI SOSPINGI A CONVALIDARE LA VALIDITA’ DEI MIEI QUATTRO SCRITTI PUBBLICATI NEL BLOG DELL’OPERA CENACOLO FAMILIARE:  
  
FRATELLO PAPA BENEDETTO XVI, LA CHIESA AFRICANA INVOCA IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III

PRETI SPOSATI

IL MATRIMONIO INDISSOLUBILE

LUCE INERIORE.  CINTANO 5 NOVEMBRE 2009: E’ L’ANNO PIU’ DIFFICILE DELLA MIA VITA, DAL QUALE MI HA LIBERATO
MARIA AUSILIATRICE ASSUNTA IN CIELO.

Un umile strumento DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO
Sac. Salvatore Paparo




QUATTORDICESIMA LETTERA AL SIGNORE GESU’   RI S O R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO

GIOVEDI 1 NOVEMBRE 2012
FESTA DI TUTTI I SANTI

Amatissimo mio Gesù,
sento profondamente che lo Spirito Santo sta agendo in modo sapiente e irresistibile perché il Concilio Ecumenico Vaticano III, da Lui già avviato, proceda e non venga ostacolato dagli integristi tradizionalisti e progressisti. E’ un momento storico e solenne che non dobbiamo tradire: il Papa Benedetto XVI indica uffcialmente il Concilio Ecumenico Vaticano III e poi abbia la forza di dimettersi lasciando al suo successore la celebrazione del nuovo e improcrastinabile Concilio: l’umanità intera di buona volontà, redenta da Te guidata dallo Spirito Santo, deve parteciparvi attivamente perchè tutti ci convertiamo all’amore e realizzziamo l’Unica Tua Chiesa che vivrà e godrà l’Età Aurea della Redenzione, fondata sulla santità della famiglia, creata ad immaginee e somiglianza della Famiglia Trintaria di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo; redenta da Te Unico Salvatore del mondo, o Gesù.

La Mamma Maria Santissima che dal 24 giugno 1981 appare a Medjugorje con la promessa di portare a compimento ciò che ha iniziato a Fatima, cioè LA FINE DELLA GUERRA E LA PACE MONDIALE MESSIANICA, AFFRETTI L’AVVENTO DI QUESTO ATTESISSIMO MOMENTO:

“VENITE, VEDETE LE OPERE DEL SIGNORE, EGLI HA FATTO COSE TREMENDE SULLA TERRA. FARA’ CESSARE LE GUERRE  SINO AI CONFINI DELLA TERRA, ROMPERA’ GLI ARCHI E SPEZZERA’ LE LANCE, BRUCERA’ NEL FUOCO GLI SCUDI” (Salmo 46)

“PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE DIO AMA”.

Un umile strumento DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO
Sac. Salvatore Paparo  




QUINDICESIMA LETTERA AL SIGNORE    R I S O R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO

DOMENICA 11 NOVEMBRE 2012 FESTA DI  SAN  MARTINO  

Amatissimo mio Gesù,
sono trascorsi cinquant’anni dall’inizio del Concilio Vaticano II. In questo periodo, GLI AMICI DEL CONCILIO, INUTILMENTE CONTRASTATI DAI NEMICI DEL CONCILIO, CHE SOSTITUISCONO LA TRADIZIONE DI DIO CON LE TRADIZIONI DEGLI UOMINI, FATICOSAMENTE HANNO FATTO GERMOGLIARE IL SEME DELLA PRIMAVERA DELLA REDENZIONE. ORMAI SIAMO GIUNTI ALL’ESTATE DELLA REDENZIONE DA TE COMPIUTA, E L’UMANITA’ INTERA INCOMINCERA’ A GODERE I BENEFICI EFFETTI DELLA TUA R I S U R R E Z I O N E : GODRA’ LA FINE DELLA GUERRA E L’INIZIO DELLA PACE MONDIALE MESSIANICA: “PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE DIO AMA”. PRIMA, PERO’,  E’  INDISPENSABILE CHE LA GERARCHIA CATTOLICA SI CONVERTA.

Mamma Maria Ausiliatrice che dal 14 giugno 1981 appari a Medjugorje per portare a compimento ciò che hai iniziato a Fatima, non tardare a porre fine ALLA GUERRA E A INIZIARE LA PACE MONDIALE MESSIANICA CHE GRADUALMENTE  COSTRUERA’ “I CIELI NUOVI E LA TERRA NUOVA”.

Mio amatissimo SIGNORE GESU’  R I S O R T O
sono un umile strumento DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO

Sac. Salvatore Paparo

P.S. Invito i lettori di questa mia  quindicesima lettera AL SIGNORE GESU’
R I S O R T O, A LEGGERE O A RILEGGERE  ANCHE LA MIA QUINDICESIMA LETTERA  A GESU’ UNICO SALVATORE  DEL MONDO, SCRITTA IL 21 DICEMBRE, QUARTA DOMENICA D’AVVENTO
2008.




SEDICESIMA LETTERA AL SIGNORE GESU’   R I S O R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO

CAPODANNO 2013

Amatissimo mio Signore Gesù RISORTO,
inizio l’anno 2013 con un’ immensa gioia nel cuore: ormai gli amici del Concilio Ecumenico Vaticano II, sotto l’azione dello Spirito Santo, assistiti e protetti dal CIELO, DAL SANTO CURATO D’ARS, DAL PAPA GIOVANNI XXIII, DAL PAPA CARLO MARIA MARTINI, portano avanti con entusiasmo i frutti copiosi DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III (INIZIATO GIA’  DALLO SPIRITO SANTO), CHE SI CONCLUDERA’ CON LA PURIFICAZIONE DELLA TUA CHIESA, OGGI SCANDOLOSAMENTE DIVISA, E CONSEGUENTEMENTE CON LA REALIZZZAZIONE DELLA TUA PROFEZIA; “PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”. 

Il mondo intero ti riconoscerà come SUO UNICO SALVATORE, CI SARA’  UN SOLO GREGGE, COSTITUITO DA TUTTI GLI UOMNI E DA TUTTE LE DONNE DI QUESTA TERRA, E UN SOLO PASTORE CHE SIE TU, O MIO GESU’.

I nemici del Concilio Vaticano II che, con inutili e affannosi tentativi, cercano (SPESSO IN BUONA FEDE) DI DISTRUGGERE I FRUTTI COPIOSI DEL CONCILIO VOLUTO DAL PAPA GIOVANNI XXIII, HANNO UN’UNICA VIA DI SALVEZZA: NON CONTINUARE A RESISTERE AI RICHIAMI CHE LO SPIRITO SANTO RIVOLGE LORO CON INSISTENZA, E CONVERTIRSI.

Mamma Maria del Corpo Mistico di Gesù che dal 24 giugno del 1981 , festa di San Giovanni Battista, PATRONO DI CINTANO, APPARI A MEDJUGORJE, PORTA, FINALMENTE, A COMPIMENTO CIO’ CHE HAI INIZIATO A FATIMA: “LA FINE DI TUTTE LE GUERRE FRATRICIDE E L’INIZIO DELLA PACE MONDIALE MESSIANICA”.

SIGNORE GESU’  R I S O R T O, UNICO SALVATORE DEL MONDO,
N O N   T A R D A R E !

Sono un umile strumento  DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO
Sac. Salvatore Paparo 



DICIASSETTESIMA LETTERA AL SIGNORE GESU’   R I S O R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO

25 GENNAIO 2013, FESTA DELLA CONVERSIONE DI SAN PAOLO APOSTOLO, GIORNO CONCLUSIVO DELL’OTTAVARIO DI PREGHIERA IN CUI IL PADRE CELESTE ANNUNZIA SOLENNEMENTE CHE LA PREGHIERA DI GESU’ NELL’ULTIMA CENA E’ STATA ESAUDITA:

“PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDRA’ CHE TU MI HAI MANDATO”.

GESU’, IL PAPA BENEDETTO XVI ANNUNZI AL MONDO INTERO CHE IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III L’HA GIA’ INIZIATO LO SPIRITO SANTO; DIA LE DIMISSIONI PERCHE’ IL SUO SUCCESSORE INSIEME AL SANTO CURATO D’ARS, AL PAPA GIOVANNI XXIII E AL PAPA CARLO MARIA MARTINI, CELEBRI IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III CHE SI CONCLUDERA’  CON LA  R I U N I F I C A Z I O N E DELLA TUA UNICA CHIESA E LA CONVERSIONE DEL MONDO A TE,
BUON PASTORE E UNICO SALVATORE DEL MONDO, DANDO COSI’ INIZIO ALL’ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE, FONDATA SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, CON LA PACE E IL BENESSERE NONDIALI MESSIANICI CHE GRADUALMENTE PREPARERANNO
“ I   C I E L I    N U O V I    E    L A    T E R R A    N U O V A  “.

AMATISIMO MIO GESU’,
SONO UN PICCOLO STRUMENTO DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO

Sac. Salvatore Paparo




DICIOTTESIMA LETTERA AL SIGNORE GESU’    R I S O R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO

CINTANO 11 FEBBRAIO 2013, ANNIVERSARIO DELLA PRIMA APPARIZIONE DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE A LOURDES

SIGNORE GESU’ RISORTO, BUON PASTORE, UNICO SALVATORE DEL MONDO, PAPA BENEDETTO XVI  FINALMENTE HA FATTO LA SUA SCELTA GIUSTA: HA RINUNCIATO AL SUO MINISTERO PETRINO PERCHE’ IL SUO SUCCESSORE POSSA LIBERAMENTE CELEBRARE IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III CHE REALIZZERA’ L’UNITA’ DELL’UNICA TUA CHIESA, INDISPENSABILE PERCHE’ IL MONDO CREDA CHE TU SEI IL MANDATO DEL PADRE CELESTE PER LA SALVEZZA DI TUTTI GLI UOMINI.

DOBBIAMO PREGARE PERCHE’ IL NUOVO PAPA RICONOSCA I GRAVI ERRORI COMMESSI DAI SUOI PREDECESSORI CONDANNANDO I PROFETI  DEL NUOVO CHE LO SPIRITO SANTO SUGGERIVA PER PROCEDERE VERSO IL COMPIMENTO FINALE DEL TUO CORPO MISTICO. IL NUOVO PAPA DEVE RICONOSCERE I GRANDI MERITI DEI TUOI PROFETI CHE NEL PASSATO HANNO REALIZZZATO IL COMANDAMENTO DELL’AMORE FRATERNO AIUTANDO GLI ULTIMI, I POVERI, GLI EMARGINATI; DEVE AMARE DIALOGANDO E NON CONDANNANDO I NUOVI PROFETI. IL NUOVO CONCILIO ECUMENICO VATICANO III DEVE ASCOLTARE TUTTI GLI UOMINI E TUTTE LE DONNE DI BUONA VOLNTA’ PERCHE’ TUTTI HANNO QUALCOSA DA DARE E QUALCOSA DA RICEVERE PERCHE’ TU SIA CONOSCIUTO COME L’UNICO SALVATORE DEL MONDO.
IL NUOVO PAPA CON UMILTA’ SI SENTA SERVO DI TUTTI, NON SPADRONEGGI PIU’ SULLE PERSONE, MA, IMITANDO TE, SI PONGA
AL LORO SERVZIO.

Gesù, sono un umile strumento DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO
Sac. Savatore Paparo




DICIANNOVESIMA LETTERA AL SIGNORE GESU’   R I S O R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO

AMATISSIMO MIO GESU’, 59 ANNI FA, IL 21 FEBBRAIO 1954, MONS. FICARRA, VESCOVO DI PATTI, PROVINCIA DI MESSINA, A PATTI MI HA CONSACRATO SACERDOTE PER SEMPRE SECONDO L’ORDINE DI MELCHISEDEK. GRAZIE!

L’UNDICI FEBBRAIO SCORSO, ANNIVERSARIO DELLA PRIMA APPARIZIONE DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE A LOURDES, IL PAPA BENEDETTO XVI, CON LA SUA UMILE, CORAGGIOSA E PROFETICA DIMISSIONE DAL MINISTERO PETRINO, HA COMPIUTO UN GRANDE GESTO PER IL BENE DELLA TUA CHIESA E PER L’UMANITA’ INTERA.
ADESSO GLI RESTA DI FARE UNA SOLA COSA: RICONOSCERE CHE LA SUA INTERPRETAZIONE DEL CONCILIO VATICANO II E’, IN PARTE, ERRATA. COSI’ FACILITERA’ IL SUO SUCCESSORE NEL DELICATO COMPITO DI CELEBRARE  IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III PERCHE’ SI REALIZZI LA PROFEZIA DA TE ESPRESSA AL PADRE NELLA PREGHIERA SACERDOTALE DELL’ULTIMA CENA:

“ PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO ”.

Sono un umile strumento DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO
Sac. Salvatore Paparo

CINTANO 22 FEBBRAIO 2013
FESTA DELLA CATTEDRA DI SAN PIETRO




VENTESIMA LETTERA AL SIGNORE GESU’     R I S O R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO

Amatissimo mio Gesù,
dal quotidiano torinese “LA STAMPA” ho saputo che il Papa Emerito Benedetto XVI ha intenzione di ritirarsi in un convento tedesco per dedicarsi solo alla preghiera e per continuare a vivere insieme a Te la sua passione, morte e RISURREZIONE.

Sì. Papa Benedetto XVI, non esitare a ritirarti dalla scena umana per lasciare piena libertà al tuo successore PAPA FRANCESCO in modo che attui serenamente la sua missione DI PURIFICARE E DI TOGLIERE LA SPORCIZIA ACCUMULATASI NEI MEMBRI DELLA GERARCHIA CATTOLICA, E REALIZZI LA TUA VERA CHIESA, COMUNITA’ DI FRATELLI E DI SORELLE, COMUNITA’ POVERA E AMICA DEI POVERI,  E ATTUI FINALMENTE LA PACE MONDIALE MESSIANICA CHE GRADUALMENTE PREPARERA’  “ I CIELI NUOVI E LA TERRA NUOVA “.

Sono un umile strumento DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO.
Sac. Salvatore Paparo

Cintano 7 aprile 2013, cinquantesimo anniversario del mio arrivo a Cintano,
inviato come Pastore della piccola comunità cristiana cintanese DALLA FAMIGLIA TRINITARIA FELICISSIMA COMPOSTA DA DIO PADRE, DA DIO FIGLIO, DA DIO SPIRITO SANTO.




VENTUNESIMA LETTERA AL SIGNORE GESU’   RI S O R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO

Amatissimo mio Gesù,
costato, con somma gioia, che Papa Francesco, docile alla voce dello Spirito Santo,
pensa, parla ed agisce secondo le attese del Concilio Ecumenico Vaticano III. Adesso non gli resta che, favorito dagli eccezionali mezzi di comunicazione sociali moderni, organizzare la Chiesa, dialogando anche con tutti gli uomini e con tutte le donne di buona volontà, in modo che si arrivi presto alla Pace Mondiale Messianica che gradualmente preparerà
“ I CIELI NUOVI E LA TERRA NUOVA “.

Sono un umile strumento DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO
Sac. Salvatore Paparo
Cintano 16 settembre 2013





VENTIDUESIMA LETTERA AL SIGNORE  R I S O R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO

Amatissimo MIO SIGNORE GESU’   R I S O R T O,
il 27 novembre del 2005 fui ricoverato all’ospedale di Ivrea. Essendo Domenica, l’intervento chirurgico fu spostato a lunedi, 28 novembre. Il professore Vestita mi asportò la vescica e la prostrata colpite da cancro e con parte del mio intestino mi ricostruì la vescica. Il Cielo mi ha assistito e son guarito perfettamente senza l’aiuto di alcuna medicina. Così si sono realizzate le parole da Te tante volte ripetute nell’intimo del mio cuore: “Prima che l’Opera Cenacolo Familiare abbia il suo naturale sviluppo, tu dovrai affrontare una malattia mortale”.
Dopo l’intervento chirurgico il Cielo mi ha fatto percepire che le seguenti frasi scritturistiche si attribuiscono anche alla mia piccola persona:
“Il signore mi ha trattato duramente ma non mi ha consegnato alla morte. Non morirò, resterò in vita e annunzierò le opere del Signore”.
Ormai sono trascorsi otto anni e lo Spirito Santo ha già meravigliosamente preparato ogni cosa per avviare l’umanità del terzo millennio all’Età Aurea della Redenzione, lunghissimo periodo di Pace e di Benessere Mondiali Messianici che, gradualmente, preparerà “I CIELI NUOVI E LA TERRA NUOVA”.
L’Età Aurea della Redenzione sarà fondata sulla santità della famiglia CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO.
PAPA FRANCESCO SI STA DIMOSTRANDO DOCILE ALL’AZIONE DELLO SPIRITO SANTO E CON LA CELEBRAZIONE DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III FAVORIRA’ LA REALIZZAZIONE DI QUESTE DUE PROFEZIE: “PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”. “HO ALTRE PECORE CHE NON SONO IN QUESTO GREGGE. ANCHE ESSE DEBBO GUIDARE. ASCOLTERANNO LA MIA VOCE E DIVENTERANNO UN SOLO GREGGE E UN SOLO PASTORE”

SIGNORE GESU’   R I S O R T O  , UNICO SALVATORE DEL MONDO
N O N   T A R D A R E !

Sono un umile strumento  DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO
Sac. Salvatore Paparo

Cintano 28 novembre 2013





VENTITREESIMA LETTERA AL SIGNORE GESU’    R I S O R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO

Anatissimo mio Gesù, sei anni fa, 8 dicembre 2007, un vescovo ha firmato la mia condanna a morte, deponendomi da parroco di Cintano. L’anno scorso, però, TU MISERICORDIOSO mi hai risuscitato. Grazie!

Un umile strumento DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO
Sac. Salvatore Paparo

Cintano 8 DICEMBRE 2013
FESTA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE







VENTIQUATTRESIMA LETTERA AL SIGNORE GESU’    R I S O R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO

Amatissimo mio Gesù,
stamattina alle ore dieci mentre entravo in chiesa per celebrare la Messa DEL GIORNO DELLA TUA NATIVITA’, con mia meraviglia, dinanzi alla porta d’ingresso, HO NOTATO due scatole di cartone deposte non so da chi:
contenevano il Bollettino Interparrocchiale “VALLE SACRA” “NATALE 2013”
Alla Valle Sacra  appartengono otto parrocchie fra cui la parrocchia di Cintano.
Quando nel pomeriggio ho letto il Bollettino, con grande tristezza, ho notato che i
Responsabili HANNO OMESSO DI PUBBLICARE QUESTI MIEI DUE

SCRITTI:“ALLA FINE DEI TEMPI CI SARA’ LA RISURREZIONE DEI CORPI” E  “PAPA FRANCESCO”.

Un umile strumento DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO
Sac. Salvatore Paparo





VENTICINQUESIMA LETTERA AL SIGNORE GESU’    R I SO R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO

Amatissimo mio Gesù, è l’anno del mio Battesimo: sessant’anni fa, il 21 febbraio del 1954, a Patti (Messina) sono stato ordinato sacerdote dal Vescovo  Mons. Angelo Ficarra: la mia immensa gioia è stata turbata da un forte dolore di stomaco e da una fastidiosissima nausea: ero, infatti in gestazione di un’ulcera duodenale sanguinante. Sono stato operato d’urgenza, nel 1964 a distanza di dieci anni, con una particolare assistenza del Cielo.
Amatissimo mio Gesù, grazie!

FESTA DEL BATTESIMO DI GESU’
12 GENNAIO 2014




OMELIA

Finito il breve periodo natalizio durante il quale abbiamo rivissuto il mistero della Nascita e dell’Innfanzia di Gesù, la liturgia passa immediatamente alla vita pubblica del Signore: Gesù è il sole nascente, Giovanni, invece, è l’astro al suo tramonto. D’ora in poi Gesù sale, Giovanni declina. Lo afferma lo stesso Giovanni: “BISOGNA CHE GESU’ CRESCA E CHE IO DIMINUISCA”.

Gesù iniziò la sua vita pubblica facendosi battezzare dal suo Precursore Giovanni.
Il Battesimo di Gesù, però, non equivale al nostro Battesimo: il nostro Battesimo, infatti, è purificazione e liberazione dal peccato; è infusione della vita. Ebbene, in Gesù  non ci fu alcuna purificazione e liberazione dal peccato perché in LUI nonc’era alcun peccato personale dal quale doveva essere purificato e liberato; IN GESU’ non poteva esserci alcuna infusione di vita PERCHE’ LUI E’ LA
VITA.

Ma che senso ha, dunque il BATTESIMO DI GESU’ ?
GESU’, BATTEZANDOSI,  FECE UN SUPREMO GESTO D’AMORE VERSO DI NOI: PRESE SU DI SE’ I NOSTRI PECATI PER DISTRUGGERLI E PER SALVARCI. San Paolo arriva a dire che Gesù non solo ha preso su di SE’ i nostri peccati, ma che addirittura per noi SI E’ FATTO PECCATO. Leggiamo, infatti, al capitolo quinto della Seconda Lettera ai Corinzi:
“COLUI CHE NON CONOBBE PECCATO. DIO LO HATTO PECCATO PER NOI, AFFNCHE’ NOI DIVENTASSIMO IN LUI GIUSTIZIA DI DIO”.

Questo supremo gesto  d’amore per noi, costò molto a Gesù: per noi, infatti, ha sofferto durante tutta la vita. Ma il peso dei nostri peccati lo sentì, in modo del tutto particolare, nell’orto del Getsemani. In quelle tremende tre ore di agonia, Gesù rimase quasi schiacciato dai nostri peccati. Da qui il suo sudore di sangue; da qui la sua preghiera: “PADRE, SE E’ POSSIBILE ALLONTANA DA ME QUESTO CALICE”. Ma ciò non era possibile. Infatti, GESU’ CON IL BATTESIMO AVEVA APPENA INZIATO LA SUA PASSIONE PER NOI, E LA SUA PASSIONE DOVEVA CONCLUDERSI SULLA CROCE. GESU’ STESSO PARLO’ DELLA SUA MORTE IN CROCE, IN TERMINI DI BATTESIMO: “SONO VENUTO A PORTARE IL FUOCO DELL’AMORE SULLA TERRA, E CHE COSA DESIDERO SE NON CHE SI ACCENDA? PRIMA, PERO’, DOVRO’ ESSERE BATTEZZATO CON UN BATTESIMO, E COME SONO IN ANGUSTIA FINCHE’ NON SIA COMPIUTO”.
Quando sulla croce , immediatamente prima di morire, pronunziò le parole:
“TUTTO E’ COMPIUTO”, Gesù voleva dire: “IL MIO BATTESIMO E’ GIUNTO AL SUO COMPIMENTO”.

Ma ritorniamo al nostro Battesimo. Noi con il Battesimo siamo stati salvati da Gesù. Nello stesso tempo, il Padre Celeste ci ha affidato la missione DI AIUTARE GESU’ A SALVARE I NOSTRI FRATELLI PECCATORI. CIO’, FRA L’ALTRO, COMPORTA CHE CI UNIAMO ALLE SOFFERENZE DI GESU’.
SOLO SE NON CI LAMENTIAMO DELLE NOSTRE SOFFERENZE, SOLO SE LE ACCETTIAMO CON LO STESSO AMORE E CON LA STESSA PAZIENZA DI GESU’, NOI INSIEME A GESU’  SALVIAMO I NOSTRI FRATELLI PECCATORI, E POSSIAMO ATTRIBUIRCI LE PAROLE CHE IL PADRE CELESTE DISSE A GESU’, APPENA BATTEZZATO:
“TU SEI IL FIGLIO MIO, L’AMATO: IN TE HO POSTO IL MIO COMPIACIMENTO”.

Gesù RISORTO, sono un umile strumento DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO




VENTISEESIMA LETTERA AL SIGNORE GESU’     R I S O R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO

Amatissimo mio Signore Gesù Risorto,
in questi giorni ho riflettuto molto su questo mio problema esisenziale: chi sono io? Un povero uomo che ha perso la testa o un piccolo uomo creato dal Padre Celeste per annunziare l’Età Aurea della Redenzione, lunghissimo periodo DI PACE E DI BENESSERE MESSIANICI che gradualmente preparerà  “I CIELI NUOVI E LA TERRA NUOVA?”. Sento il peso di quanto affermo; ma debbo affermare che corrisponde al vero quanto qualcuno, non so chi sia, ha scritto nel blog dell’Opera Cenacolo Familiare insieme alla pubblicazione della mia foto della mia ordinazione sacerdotale avvenuta a Patti (Messina) il 21 febbraio del 1954:

“Sacerdote Salvatore Paparo
L’Opera Cenacolo Familiare nasce “in embrione” nel maggio del 1946 in un Seminario del Piemonte in seguito all’esperienza vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 agosto 1929. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania), all’età di dieci anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania; dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 dicembre del 1945 entra nello Studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino).
Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e mentre si sente “immerso in Dio,
luce-calore estasiante, riceve questo messaggio: ”L’umanità va incontro al l’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’Era di Pace e di Benessere, Tu sarai l’umile nostro strumento”.
Sì, mio Gesù, sono un tuo piccolo strumento.
Sac. Salvatore Paparo
                                                                                                      






VENTISETTESIMA LETTERA  AL SIGNORE GESU’    R I S O R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO
Cintano 19 gennaio 2014

Amatissimo mio Signore Gesù Risorto,
oggi desidero sfogarmi con te:
da quando l’8 dicembre del 2007, festa dell’Immacolata Concezione, il vescovo di Ivrea… ha ingiustamente firmato il  decreto che mi destituiva da parroco di Cintano, pur RESTANDO IO, PER TUA BENEVOLA DISPOSIZIONE, PASTORE DELLA PICCOLA COMUNITA’ CRISTIANA CINTANESE, la diocesi di Ivrea mi ha ignorato completamente: è come se io non esistessi.
Con l’arrivo del nuovo vescovo di Ivrea… avevo sperato in un cambiamento di rotta, ma sono profondamente deluso: al nuovo vescovo ho inviato vari miei scritti, ma non mi ha mai risposto. Ultimamente il nuovo vescovo ha fatto la visita pastorale alle parrocchie della Valle Sacra alla quale appartiene anche la parrocchia di Cintano, ma mi ha ignorato.

Gesù, gran parte della Gerarchia Cattolica ha bisogno di convertirsi imitando il PAPA FRANCESCO DA TE INVIATO PER ATTUARE LE INDISPENSABILI E IMPROCRASTINABILI RIFORME NELLA TUA CHIESA, TRAMITE LA CELEBRAZIONE DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III.
GESU’, E’ NECESSARIO CHE I TUOI DISCEPOLI FORMINO UNA COMUNITA’ DI FRATELLI E DI SORELLE. SOLO COSI’ IL MONDO, AFFASCINATO DAL LORO RECIPROCO AMORE, SI CONVERTIRA’ A TE    E DIVENTERA’ UN SOLO GREGGE, GUIDATO DA TE UNICO BUON PASTORE.
ALLORA SI REALIZZERA’ L’ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE, LUNGHISSIMO PERIODO DI PACE E DI BENESSERE MONDIALI MESSIANICI, FONDATA  SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FELICISSIMA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO.

Gesù, grazie per le innumerevoli tue carezze che mi hai regalato durante tutta la mia vita, a partire da quando ero ancora nel seno materno

Gesù, sono un umile strumento DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO
Sac. Salvatore Paparo




VENTOTTESIMA LETTERA AL SIGNORE GESU’   R I S O R T O
UNICO SALVATORE DEL MONDO

CINTANO 8 MARZO 2014

Amatissimo mio Gesù,
questa notte, in visione, mi sono ritrovato nella stanzetta dello Studentato dei Padri Maristi sito a Cavagnolo provincia di Torino. Era il maggio del 1946: io giacevo moribondo nel mio lettuccio, e sentii che i due medici presenti dissero al mio superiore: “NON PASSERA’ LA NOTTE”. Il Cielo, invece, mi guarì miracolosamente mentre una voce interiore mi diceva: “L’UMANITA’ VA INCONTRO ALL’ETA’ AUREA DEL CRISTIANESIMO. ALLORA, IL MONDO RICONOSCERA’ GESU’ COME UNICO SUO SALVATORE E VIVRA’, IN MODO STRAORDINARIO, UN’ERA DI PACE E DI BENESSERE. TU SARAI UN UMILE NOSTRO STRUMENTIO”.

Gesù, due orette fa, mentre riposavo nel mio letto, in visione mi sono ritrovato nel mio letto dove  68 anni fa il Cielo MI GUARI’ MIRACOLOSAMENTE E MI AFFIDO’  LA MISSIONE DELL’OPERA CENACOLO FAMILIARE.
Accanto al letto ho sentito un piccolo rumore, poi un fortissimo boato simile allo scoppio di una grossa bomba. Una strana sensazione ha invaso tutto il mio corpo; ho avuto paura; mi è sembrato di dover morire, ma non sono morto. Ho percepito solo un grande vuoto dal petto fino a tutta la pancia.

Mi sono tornate alla mente le tantissime volte in cui satana ha inutilmente tentato di uccidermi. Desidero ricordarne una, in modo particolare: l’8 dicembre del 1945, FESTA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE, IO LASCIAI LA SICILIA PER ENTRARE NELLO STUDENTATO DEI PADRI MARISTI, SITO A CAVAGNOLO PROVINCIA DI TORINO. ERA NOTTE, HO ATTRAVERSATO LO STRETTO DI MESSINA CON IL MARE IN TEMPESTA E CON LA NAVE SEMPRE SUL PUNTO DI AFFONDARE. Stranamente non ho percepito il pericolo di vita che correvo; ero sereno, anzi il fatto mi divertiva. Solo in seguito una luce interiore MI HA SVELATO CHE SI ERA TRATTATO DI UN TENTATIVO DIABOLICO DI ELIMINARMI PER IMPEDIRMI DI ENTRARE NELLA SOCIETA’ DI MARIA. Durante la tempesta ero sereno e mi divertivo perché riposavo, tranquillamente e incoscientemente, con la testa poggiata sulle ginocchia di Maria Santissima AUSILIATRICE, ASSUNTA IN CIELO IN ANIMA E CORPO GLORIFICATI..

Amatissimo mio Gesù, per opera dello Spirito Santo, ABBIAMO GIA’ INIZIATO LA CELEBRAZIONE DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III CHE SI CONCLUDERA’ CON LA REALIZZAZIONE DI QUESTE DUE TUE PROFEZIE:
“ PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA
COSA, COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”.
“HO ALRE PECORE CHE NON SONO IN QUESTO  CREGGE . ANCHE
ESSE DEVO GUIDARE. ASCOLTERANNO LA MIA VOCE E DIVENTERANNO UN SOLO GREGGE E UN SOLO PASTORE”.
SARA’ L’ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE, LUNGHISSIMO PERIODO DI PACE E DI BENESSERE MONDIALI MESSIANICI, FONDATA SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO , DI DIO SPIRITO SANTO. L’ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE PREPARERA’ GRADUALMENTE, “I CIELI NUOVI E LA TERRA NUOVA”.  

GESU’, sono un umile strumento DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO.
Sacerdote Salvatore Paparo



IO PICCOLO GESU’ DESIDERO CONCLUDERE IL MIO LIBRO DAL TITOLO “OPERA CENACOLO FAMILIARE” TRASCRIVENDO QUANTO HO SCRITTO L’8 SETTEMBRE 2007   N A T I V I T A ‘  D I   M A R I A   S A N T I  S S I M A

LETTERA APERTA DEL SACERDOTE SALVATORE PAPARO AL PAPA BENEDETTO XVI E AI VESCOVI CATTOLICI. NEL GIORNO DEL COMPLEANNO DI MARIA SANTISSIMA  MADRE DELLA CHIESA

Amati fratelli in Gesù, in questo giorno solennissimo, desidero fare il mio atto di fede dinamzi a voi, eletti di Gesù:

IO CREDO che Dio è AMORE e che in quanto AMORE non è UN SOLITARIO, MA UNA FAMIGLIA TRINITARIA FELICISSIMA, COMPOSTA DAL PADRE, DAL FIGLIO E DALLO SPIRITO SANTO

IO CREDO che  Dio per comunicare la sua felicità a delle creature, creò l’uomo
FAMIGLIA a sua immagine e somiglianza.

IO CREDO che l’uomo con il peccato frantumò L’AMORE FAMILIARE e da felice si rese infelice.

IO CREDO che Gesù, IL FIGLIO UNIGENITO DEL PADRE CELESTE SI FECE UOMO E CHE CON LA SUA PASSIONE, MORTE E RISURREZIONE
REDENSE LA FAMIGLIA, PER CUI I SUOI MEMBRI RIEBBERO LA CAPACITA’ DI AMARSI RECIPROCAMENTE COME LE TRE PERSONE DIVINE, E DI RIACQUISTARE LA FELICITA’ PERDUTA CON IL PECCATO.

IO CREDO che andiamo incontro ALLA SECONDA PENTECOSTE D’AMORE, AL’ETA’ AUREA  DEL CRISTIANESIMO, FONDATA SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA

IO CREDO CHE NELLA PROSSIMA SECONDA PENTECOSTE D’AMORE, GESU’ SARA’ RICONOSCIUTO  DA TUTTI GLI UOMINI COME LORO UNICO SALVATORE.

IO CREDO che perché la SECONDA PENTECOSTE D’AMORE si realizzi in tutto il suo splendore E’ NECESSARIO CHE SI RICOSTRUISCA L’UNICA CHIESA, VOLUTA DA GESU’.  Per cui è indispensabile che tutte le Chiese Cristiane, COMPRESA LA CHIESA CATTOLICA, si riconoscano peccatrici, responsabili della loro attuale divisione, e si pongano in umile atteggiamento di conversione.

IO CREDO che perché si giunga a ricostituire L’UNITA’ DELLA CHIESA, IL PAPA DEBBA INDIRE UN CONCILIO ECUMENICO al quale tutte le Chiese Cristiane partecipino a pieno titolo; durante il suo svolgimento abbiano piena libertà di parola, e nelle votazioni godano del voto deliberativo.

IO CREDO che la Chiesa di Gesù è costituita da tutti i battezzati; CREDO che tutti i battezzati sono sotto l’azione dello Spirito Santo. e che ciascuno di essi ha ricevuto dallo Spirito Santo DEI DONI PARTICOLARI (CARISMI) A BENEFICIO DI TUTTA LA CHIESA.

IO CREDO che il Papa e i Vescovi sono stati posti da Gesù come garanti del DEPOSITO RIVELATO  e a guide delle Comunità Cristiane, Essi, però, come ci attesta la storia, commettono anche  degli errori, restano con i limiti di tutti gli uomini, talvolta insegnano e impongano cose non volute da Dio. Da ciò la necessità CHE IL PAPA ED I VESCOVI RISPETTINO IL PRIMATO DELLA COSCIENZA INDIVIDUALE.

IO CREDO  CHE IL PAPA ED I VESCOVI DEBBANO ESSERE MODELLI DI CARITA’ FRATERNA E DI MISERICORDIA. PERCIO’, secondo il comando di Gesù, VOGLIANO EVITARE DI GIUDICARE, CONDANNARE E CASTIGARE I FRATELLI:
“ C O L U I   C H E    G I U D I C A   E’    S O L O    I L   S I G N O R E             
(1 Cor. 4, 4).

NEL SIGNORE GESU’    R I S O R T O
Sac. Salvatore Paparo


SOLENNITA’ DELLA PENTECOSTE
8 GIUGNO 2014

                                 


 I   N   D   I   C   E

INTRODUZIONE : AUTOBIOGRAFIA
2-12
  CAPITOLO PRIMO:
ESPOSIZIONE DELL’OPERA CENACOLO FAMILIARE PRIMA STESURA ANNO 1996


13
A. RICONOSCERA’ GESU’ COME UNICO SUO SALVATORE E SI CONVERTIRA’ A LUI

14-16
B.  VIVRA’ IN MODO STRAORDINARIO UN’ERA DI PACE E DI BENESSERE

17-24
  CAPITOLO  SECONDO:
I “SEGNI DEI TEMPI” CI ANNUNZIANO CHE SIAMO PROSSIMI ALL’ERA DELL’AMORE, DELLA PACE E DEL BENESSERE UNIVERSALI, ALL’ERA DELLA FAMIGLIA CRISTIANA E DELLA CONVERSIONE DEL MONDO  A GESU’ SALVATORE





25-26
PRIMATO DELLA COSCIENZA INDIVIDUALE
27
PAPA
27
DIVORZIATI RISPOSATI
30
ASSOLUZIONE COLLETTIVA
31
PRETI RISPOSATI
32
APPENDICE
35
  CAPITOLO  TERZO: LETTERE:
A.   LETTERE A GESU’ UNICO SALVATORE DEL
MONDO
B. LETTERE AL SIGNORE GESU’ RISORTO UNICO SALVATORE     DEL MONDO




37
A.  LETTERE A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

37
PRIMA LETTERA
37
SECONDA LETTERA
39
TERZA LETTERA (MANCA)
40
QUARTA LETTERA
41
QUINTA LETTERA
43
SESTA LETTERA
47
SETTIMA LETTERA
48
OTTAVA LETTERA
49
NONA LETTERA
52
DECIMA LETTERA
54
UNDICESIMA LETTERA
56
DODICESIMA LETTERA
57
TREDICESIMA LETTERA
59
QUATTORDICESIMA LETTERA
60
QUINDICESIMA LETTERA
62
SEDICESIMA LETTERA
63
DICIASSETTESIMA LETTERA
65
DICIOTTESIMA LETTERA
66
DICIANNOVESIMA LETTERA
66
VENTESIMA LETTERA
67
VENTUNESIMA LETTERA
69
VENTIDUESIMA LETTERA
70
VENTITREESIMA LETTERA
71
VENTIQUATTRESIMA LETTERA
72
VENTICINQUESIMA LETTERA
73
VENTISEESIMA LETTERA
79
VENTISETTESIMA LETTERA
79
VENTOTTESIMA LETTERA
80
VENTINOVESIMA LETTERA
81
TRENTESIMA LETTERA (MANCA)
81
TRENTUNESIMA LETTERA
82
   B.  LETTERE AL SIGNORE GESU’ RISORTO UNICO
      SALVATORE DEL MONDO

83
PRIMA LETTERA
83
SECONDA LETTERA
83
TERZA LETTERA
86
QUARTA LETTERA
88
QUINTA LETTERA
89
SESTA LETTERA
90
LETTERA A COLORO CHE CREDONO FERMAMENTE CHE IL SIGNORE GESU’ RISORTO E’ L’UNICO SALVATORE DEL MONDO                                                                                                      


91
SETTIMA LETTERA
94
OTTAVA LETTERA
95
NONA LETTERA
95
DECIMA LETTERA
96
UNDICESIMA LETTERA
97
DODICESIMA LETTERA
99
TREDICESIMA LETTERA
100
QUATTORDICESSIMA LETTERA             
101
QUINDICESIMA LETTERA
102
SEDICESIMA LETTERA
103
DICIASSETTESIMA LETTERA
104
DICIOTTESIMA LETTERA
105
DICIANNOVESIMA LETTERA
106
VENTESIMA LETTERA
107
VENTUNESIMA LETTERA
108
VENTIDUESIMA LETTERA
108
VENTIREESIMA LETTERA
109
VENTIQUATTRESIMA LETTERA
110
VENTICINQUESIMA LETTERA
110
VENTISEESIMA LETTERA
113
VENTISETTESIMA LETTERA                                                                        
114
VENTOTTESIMA LETTERA
115