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25 ago 2018

LUGLIO AGOSTO 2018


Dio è Amore e chi rimane nell'Amore rimane in Dio e Dio rimane in lui”
Carissimi amiche ed amici del Cenacolo, in questo numero troverete le seguenti parti:

Preghiera di don Salvatore

Riflessione biblica per i mesi di luglio agosto

Un fatto un Commento

Preghiera di Giovanni XXIII “SEMINA”

Benedizione

PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO
O SPIRITO D'AMORE, esaudisci la mia umile fiduciosa preghiera. TU mi hai seguito sempre in modo mirabile perchè io realizzassi l'Opera Del Cenacolo Familiare. Opera in me quelle trasformazioni e quelle aggiunte che reputi opportune o necessarie perchè io compia con fedeltà la mia missione.Trasforma me, i miei figli e le mie figlie di oggi e di domani in ferventi apostoli della seconda Pentecoste D'Amore, come hai trasformato in ferventi apostoli della prima Pentecoste d'Amore i prescelti di Gesù. Amen


don Salvatore Paparo

UN FATTO UN COMMENTO
Care amiche ed amici, alcuni mi hanno chiesto nelle riunioni quartierali di parlare dell'Olismo, quale significato dare al termine, e soprattutto cosa sono quei gruppi di riflessione spirituale che ad esso si richiamano, cercherò di essere breve nella risposta e mi auguro esaustivo.
Il termine olismo deriva dal greco “òlos, tutto” nella sua accezione più generale esprime la tesi dell'esistenza di un tutto, indipendente dalle sue parti componenti e irriducibile alla loro somma. Di olismo si è parlato frequentemente in biologia per enunciare il principio che una determinata funzione non è riducibile a fattori “inferiori” che la compongono,per cui richiede una analisi specifica; sotto questo profilo l'olismo è stato talvolta usato nell'ambito delle scienze umane, e delle scienze “per non confonderlo, come spesso oggi avviene, in gruppi di ricerca per eventuali spinte spiritualiste” della vita come sinonimo di organicismo. L'olismo si e spinto anche in ambito psicologico con il circolo della GESTALT. Nell'ambito delle discipline storico-sociologiche, l'olismo esprime una particolare interpretazione dei fenomeni sociali, secondo il quale la società costituisce qualcosa di irriducibile alla somma degli individui che la compongono. Mi scuso con voi per il riassunto, forse difficilmente capibile, ma ho fatto questo, in modo che ognuno di noi possa capire qualcosa di più sull'olismo, che non è la fonte della serenità e della felicità, come spesso qualche persona ci vuol far credere, ma solo un percorso delle varie fasi della nostra vita e nulla di più.

Fulvio Crivello


In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarea di Filippo, e per strada interrogava i suoi discepoli dicendo: “ la gente, chi dice chi io sia?” Ed essi gli risposero: “Giovanni il Battista; altri dicono di Elia e altri uno dei profeti” Ed egli domandava loro”Ma voi ,chi dite che io sia?”

Marco cap. 8 ver. 28-29

Da qualche mese i discepoli riconoscono Gesù, condividono con Lui una buona parte della loro vita, è giunto il momento di far chiarezza, ed è proprio Gesù che pone la domanda “ma voi chi dite che io sia?” Cosa colgono nella sua vita, nel suo messaggio rivoluzionario, nelle sue parole. Ma non solo il nazareno chiede ai discepoli e alle discepole chi è, lo chiede alla gente comune, lo chiede anche a noi uomini del terzo millennio. La domanda care amiche ed amici è :Chi è Gesù per noi? Sono passati ben venti secoli da quella domanda mentre percorreva i villaggi di Cesarea di Filippo, ma dopo duemila anni continua a interpellare tutti noi che ci diciamo cristiani “ma voi,chi dite che io sia?”
La sua persona è giunta a noi attraverso immagini, formule, dogmi, devozioni, spiegazioni teologiche e interpretazioni dottrinali che svelano, e a volte velano il suo personaggio. Trovarsi di fronte a Gesù, significa essere posti di fronte all'esigenza di scegliere, di decidere in quale direzione vogliamo andare. Gesù non ci chiede da vero LAICO di aderire a qualche religione, a qualche dogma, a qualche verità più o meno sublime. Gesù e certamente un maestro di verità e di amore, ma è anche un grande profeta di vita, anzi, noi che ci diciamo cristiani è il primo profeta che ci chiede di dire la verità e di farla vedere nei fatti. La chiamata di Gesù rivolta da Dio, che indubbiamente, egli ha scoperto un po' alla volta; non è fuggito, non ha chiuso le orecchie, non ha chiuso gli occhi, non ha preso soprattutto scorciatoie. Eppure basta leggere i vangeli sinottici, la voglia di fuggire da questa chiamata l'ha avuta più volte, anche nell'orto del getsemani. Per noi cristiani di oggi e di ieri è invece la fuga dai suoi insegnamenti. Si tratta di una operazione che noi purtroppo conosciamo fin troppo bene. Per difenderci dalla radicalità del vangelo, noi facciamo un compromesso tra la strada indicata da Gesù e le logiche vincenti della nostra società. I modi di inquinare il messaggio di Gesù sono molteplici ed infiniti; sta di fatto che su questa strada, nel corso dei secoli, abbiamo addomesticato l'evangelo e lo abbiamo addirittura portato a combaciare ai nostri interessi meno nobili. Dal vangelo abbiamo tratto e dalla Bibbia intera, persino la giustificazione dei roghi degli eretici e della streghe nonchè della schiavitù. Un altra via per evitare lo scontro con le parole di Gesù riportate sui vangeli, e una via Teologica, una via molto amata dai teologi proprio per evitare lo scontro con un messaggio rivoluzionario di cambiamento dell'intera società. A partire dai primi secoli e soprattutto dopo il concilio di Nicea nel 325, per molti cristiani anche dei nostri giorni, Gesù venne a configurarsi come un essere sospeso tra cielo e terra, sempre, con il passare dei secoli meno toccato dalle condizioni degli individui mortali; la chiesa, allora unità, non escludeva l'elemento corporeo di Gesù di Nazaret, ma sottolineava sempre di più la “DIVINITÀ'” così Gesù si configurò sempre di più come un essere celestiale che affrontava le difficoltà della vita come un Dio, senza essere per nulla toccato dalle nostre debolezze e dalle nostre incertezze e paure; Gesù diventato divinità, e ne abbiamo conferma nel vangelo di Giovanni e non su Marco, Matteo e Luca affronta impavido i tormenti della morte in croce, parlando al discepolo che amava, affidandogli Maria.
La chiesa antica e le chiese cristiane di oggi nelle varie confessioni, hanno poi fatto il famoso tredici al totocalcio, vediamo come: Gesù è stato un uomo che ha vissuto la propria breve esistenza in questa terra, nelle relazioni di ogni giorno, in Lui non cera niente di sacerdotale, anzi più volte aveva attaccato i sacerdoti gli scribi i Farisei per il loro modo di vivere la Fede, era insomma nel linguaggio di oggi un LAICO; un linguaggio, assieme alla critica dello stato romano che lo portò dritto dritto alla croce.
La chiesa e soprattutto gli ecclesiastici, appellandosi soprattutto alla lettera agli Ebrei dell'apostolo Paolo, riportarono Gesù al ruolo di Sommo Sacerdote e quindi riportandolo nel santuario, negando a Gesù il suo vero ruolo. Ortensio de Spinetoli nel libro:”Chiesa del futuro chiesa delle origini” afferma: “questo trasferimento postumo e indebito di Gesù nella categoria di sommo Pastore con una dimenticanza grave ed incomprensibile del Cristo della storia è il presupposto per l'instaurazione del sacerdozio cristiano” quale travisamento, da profeta itinerante, in contestazione con la chiesa di allora e con lo stato a sacerdote.
Duemila anni fa Gesù lanciò una proposta densa di interrogativi “la gente, chi dice che io sia?” filosofi, poeti, teologi. Scienziati di ogni tipo e confessione hanno risposto a questa domanda, vediamole alcune.
Simone Weil, filosofa ed ebrea esprime così la sua risposta:”Prima di essere Cristo, Gesù è la verità. Se ci allontaniamo da Lui per andare verso la verità, non faremo molta strada senza cadere nelle sue braccia”
Mahatma Gandhi,, profeta indù, leggendo il vangelo rimase impressionato dalle beatitudini: “il messaggio di Gesù, come lo intendo io, e contenuto nel discorso della montagna. Lo spirito di questo discorso esercita su di me lo stesso fascino della Bhagavadgita. Questo discorso è l'origine del mio affetto per Gesù.
Albert Einstein scienziato di fama mondiale ebreo scriveva così di Gesù: Se si separano dal giudaismo i profeti, e dal cristianesimo, così come lo insegnò Gesù Cristo;tutte le aggiunte posteriori, in special modo quelle del clero, resteremo con una dottrina capace di guarire l'umanità da tutti i suoi mali”
E lascio come ultima la frase del filosofo Soren Kierkegaard una preghiera a Gesù: “Tu non venisti al mondo per essere servito e quindi neppure per essere ammirato o adorato in quel senso. Allora scuotici se ci siamo addormentati in quell'illusione, salvaci da questo errore di voler ammirarti o adorarti rapiti d'ammirazione, invece di voler imitarti e assomigliarti”
Gesù continua a essere uno sconosciuto. Molti fedeli, delle varie confessioni cristiane non possono nemmeno intuire cosa significhi vivere la vita partendo dal suo messaggio, spesso, essi sono deviati dagli stessi professionisti della religione, ma noi che crediamo a Gesù cosa facciamo?: Parliamo a qualcuno di lui? Lo rendiamo credibile con la nostra vita? Abbiamo smesso di essere suoi testimoni? A tutti noi la risposta:
Chi dite che io sia”
r. Fulvio Crivello


SEMINA..............

Semina, semina,L'importante è seminare, un po';
molto, tutto il grano della speranza.
Semina la tua energia, la speranza di combattere la battaglia quando sembra perduta.
Semina il coraggio per risollevare quello degli altri.
Semina per il tuo entusiasmo, per infiammare quello di tuo fratello.
Semina i tuoi desideri, la tua fiducia, la tua vita.
Semina tutto ciò che c'è di bello in te,
le più piccole cose,i nonnulla,semina e abbi fiducia.

Giovanni XXIII


BENEDIZIONE

La grazia del Signore Gesù Cristo e l'Amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti noi Amen