Translate

27 nov 2012

IL SIGNORE GESU’ R I S O R T O E’ IL RE DELL’UNIVERSO

XXXIV DOMENICA PER ANNUM
25 novembre 2012  Anno B
 
OMELIA

Con la festa di Gesù  R I S O R T O  RE DELL’UNIVERSO concludiamo l’anno liturgico 2012. Gesù è veramente Re, ma il suo Regno non è di questo mondo. I potenti di questo mondo spadroneggiano sui loro sudditi, li rendono loro schiavi, si arricchiscono sfruttandoli e rendendoli sempre più poveri. Ciò non avviene in Gesù, nostro Re: Gesù non spadroneggia su di noi, si fa nostro servo e ci benefica; da ricco che era si è fatto povero per arricchirci. Noi, discepoli di Gesù, dobbiamo imitare Gesù:  come Lui non dobbiamo spadroneggiare sugli  altri, ma farci loro servi e beneficarli, soprattutto se sono poveri, sofferenti ed emarginati.

Noi, uomini e donne del terzo millennio, abbiamo una grande missione da compiere: iniziare l’Età Aurea della Redenzione, collaborando CON GESU’      R I S O R T O  RE DELL’UNIVERSO, E CON MARIA SANTISSIMA REGINA DELLA PACE, PERCHE’ NEL MONDO FINALMENTE CESSI LA GUERRA E INCOMINCIAMO A GODERE LA PACE MONDIALE MESSIANICA.

A questo punto desidero leggervi quanto i Padri Conciliari del Concilio Ecumenico Vaticano II ci hanno tramandato nella Costituzione Pastorale  “GAUDIUM  ET SPES” sulla Chiesa nel mondo contemporaneo:

 COMPITO DEI CRISTIANI NELL’EDIFICAZIONE DELLA PACE:

“I cristiani cooperino volentieri e di tutto cuore all’edificazione dell’ordine internazionale nel rispetto delle leggittime libertà e in amichevole fraternità con tutti. Tanto più che la massima parte degli uomini soffre ancora di miseria così grande che Cristo stesso nelle persone dei poveri sembra reclamare quasi ad alta voce la carità dei suoi discepoli. Non si dia questo scandalo agli uomini: che, cioè, mentre alcune nazioni, popolate da una maggioranza di persone che si gloriano del nome di cristiani, godono di grande ricchezza di beni, altri per contro sono prive del necessario per vivere e sono afflitte dalla fame, dalle malattie e da ogni sorta di meserie. Infatti lo spirito di povertà e di carità è la  gloria  e la testimonianza della Chiesa di Cristo.

 Perciò si devono lodare e incoraggiare quei cristiani, specialmente i giovani, che spontaneamente si offrono ad aiutare gli altri uomini e le altre nazioni. Anzi è dovere di tutto il popolo di Dio, dietro la parola e l’esempio dei vescovi, di sollevare, per quanto sta in loro, le miserie di questi tempi secondo l’antica usanza della Chiesa, non solo con l’eccedenza, ma anche con gli stessi beni patrimoniali. Il modo di raccogliere e distribuire gli aiuti, pur senza essere rigido ed uniforme, avvenga tuttavia ordinatamente a livello diocesano, nazionale e mondiale e dovunque appaia opportuno, con l’opera congiunta dei cattolici o degli altri fratelli cristiani. Infatti, lo spirito di carità, non solo non si oppone all’esercizio provvidenziale e ordinato dell’azione caritativa,  che anzi lo esige. Perciò è necessario che coloro i quali intendono dedicarsi alle nazioni in via di sviluppo,  vengano anche debitamente formati in istituti specializzati,

La Chiesa deve essere assolutamente  presente nella stessa comunità dei popoli per alimentare e risvegliare la cooperazione tra gli uomini; e questo tanto attraverso le sue pubbliche istituzioni, quanto mediante la piena e sincera collaborazione di tutti i cristiani, animati dal solo desiderio del bene comune.

Questo scopo si raggiungerà in maniera più efficace, se i fedeli stessi, coscienti della responsabiltà umana e cristiana, si daranno da fare per risvegliare, già nell’ambito della loro vita, la volontà di collaborare prontamente con la comunità internazionale. Si abbia una cura particolare nel formare in questo i giovani, sia nell’educazione religiosa che in quella civile.

Infine, è augurabile che i cattolici, per compiere bene il loro dovere nella comunità internazionale, si studino di cooperare fattivamente ed efficacemente

sia con i fratelli separati, che pure fanno professione di carità evangelica, sia con tutti gli uomini che bramano la vera pace”.

 

Sac. Salvatore Paparo

24 nov 2012

CI SARA’ IL GIUDIZIO U N I V E R S A L E

XXXIII DOMENICA PER ANNUM   B

18 NOVEMBRE 2012

OMELIA

Ci avviciniamo alla fine dell’anno liturgico 2012, e la Chiesa ci invita a riflettere
sulle Ultime Realtà; ossia sulla morte, sul giudizio particolare e universale, sul paradiso e sull’inferno.

Noi oggi ci soffermiamo un pochino sul giudizio universale, servendoci della suggestiva descrizione fattaci da Gesù.

Alla fine dei tempi, tutti gi uomini e tutte le donne di tutti i tempi e di tutti i luoghi risorgeremo. Gesù siederà sul trono della sua gloria, circcondato dagli angeli, e dividerà i risorti in due schiere: metterà i giusti alla sua destra, e gli inqui alla sua sinistra. Dirà ai giusti:

“ Venite, benedetti del Padre mio, perché avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere, ero senza casa e mi avete ospitato, ero nudo e mi avete vestito, ero nalato e siete venuti a curarmi, ero carcerato e siete venuti a vistarmi”. I giusti gli risponderanno: “Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto senza casa e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato e ti abbiamo curato, o carcerato e ti abbiamo visitato?” Gesù risponderà loro: “In verità, io vi dico: ogni volta che avete fatto questo al più piccolo dei miei fraetlli, l’avete fatto a me”. Poi Gesù dirà agli iniqui: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno preparato per il diavolo e i suoi angeli, perché avevo fame e non mi avete dato da mangiare, avevo sete e non mi avete dato da bere, ero senza casa e non mi avete ospitato, ero malato e non siete venuti a curarmi, ero in carcere e non siete venuti a visitarmi”. Gli inqui risponderanno a Gesù: “Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato, senza casa o nudo, malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Gesù risponderà loro: “In verità, io vi dico: ogni volta che non avete fatto questo al più piccolo dei miei fratelli, non l’avete fatto a me”.

E questi se ne andranno al supplizio eterno; i giusti, invece, alla vita eterna”.

Praticamente, Gesù, al giudizio universale ci porrà questa domanda: “Come vi siete comportati con le persone che soffrivano? Avete avuto compassione di esse e le avete soccorse? Se le avete soccorse, siete stati miei dscepoli anche se non eravate battezzati, e meritate la gioia eterna del mio Regno. Se, invece, non le avete soccorse, non siete stati miei discepoli, anche se eravate battezzati, e meritate il supplizio eterno”.

Da notare, infine, che non è sufficiente poter affermare sinceramente: “Io non faccio del male a nessuno”. Chi si limita a non fare del male agli altri, è inutile come inutile è una pianta che produce solo foglie. Noi siamo utili agli altri solo se imitiamo Gesù, solo se come Gesù facciamo del bene a tutti, ma specialmente

ai poveri, ai sofferenti, agli emarginati.

Da ciò l’importanza che spesso ci poniamo questa domanda:

“Ho fatto e sto facendo del bene agli altri?

  Per loro posso fare qualcosa di più? “.

    Sac. Salvatore Paparo

16 nov 2012

CONCILIO ECUMENICO VATICANO III

A quanti sono impegnati per la buona riuscita  DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III, GIA’ AVVIATO DALLO SPIRITO SANTO PERCHE’ CESSI LA GUERRA E INIZI LA PACE MONDIALE MESSIANICA: “PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE DIO AMA”,


consiglio di visitare spesso:


rai vaticano  opera cenacolo familiare

rai vaticano  sacerdote salvatore paparo
 

rai vaticano blog  www.operacefa.blogspot.com

rai vaticano blog  opera cenacolo familiare

rai vaticano blog  sacerdote salvatore paparo
 

rai vaticano concilio  www.operacefa.blogspot.com

rai vaticano concilio  operacefa.blogspot.com

rai vaticano concilio  sacerdote salvatore paparo

 
chiesa cattolica  www.operacefa.blogspot.com

chiesa cattolica  opera cenacolo familiare

chiesa cattolica  sacerdote salvatore paparo


google  www.operacefa.blogspot.com

google  opera cenacolo familiare

google  sacerdote salvatore paparo

 
dialogo.org  www.operacefa.blogspot.com

dialogo.org  opera cenacolo familiare

dialogo.org  sacerdote salvatore paparo

 


libero  opera cenacolo familiare

libero  sacerdote salvatore paparo

 


virgilio  opera cenacolo familiare

virgilio  sacerdote salvatore paparo

 

profeta  opera cenacolo familiare

profeta  sacerdote salvatore paparo

Che lo Spirito Santo ci renda tutti

docili alla sua voce interiore.

 

Con affetto fraterno

Sac. Salvatore Paparo

 

14 novembre 2012

12 nov 2012

QUINDICESIMA LETTERA

AL SIGNORE GESU’   R I S O R T O

UNICO SALVATORE DEL MONDO

Domenica 11 novembre 2012 festa di San Martino

Amatissimo mio Gesù,

sono trascorsi cinqunat’anni dall’inizio del Concilio Vaticano II. In questo periodo, GLI AMICI DEL CONCILIO, inutilmente contrastati dai nemici del Concilio, che sostituiscono LA TRADIZIONE DI DIO con le tradizioni degli uomini, faticosamente hanno fatto germogliare il seme della PRIMAVERA della Redenzione. Ormai siamo giunti ALL’ESTATE della Redenzione da TE COMPIUTA,  e l’umanità intera incomincerà  A GODERE I BENEFICI

EFFETTI DELLA TUA R I S U R R E Z I O N E: GODRA’ LA FINE DELLA GUERRA E L’INIZIO DELLA PACE MONDIALE MESSIANICA: “PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE DIO AMA”.  PRIMA, PERO’, E’ INDISPENSABILE CHE LA GERARCHIA CATTOLICA SI CONVERTA.

Mamma Maria Ausiliatrice che dal 24 giugno 1981 appari a Medjugorje per portare a compimento ciò che hai iniziato a Fatima, non tardare a porre fine ALLA GUERRA e a iniziare LA PACE MONDIALE MESSIANICA CHE GRADUALMENTE COSTRUERA’ “I CIELI NUOVI E LA TERRA NUOVA”.

Mio amatissimo SIGNORE GESU’  R I S O R T O,

sono il tuo piccolo Gesù

Sac. Salvatore Paparo


P.S. Invito i lettori di questa mia quindicesima lettera AL SIGNORE  G E S U’ R I S O R T O, di leggere o di rileggere anche LA MIA QUINDICESIMA

LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO, scritta il 21 dicembre, quarta domenica d’AVVENTO 2008.