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31 gen 2011

QUARTA DOMENICA DURANTE L'ANNO A

OMELIA

Il brano evangelico di oggi è l'inizio del Discorso della Montagna che costituisce "LA COSTITUZIONE DEI DISCEPOLI DI GESU' ".
Gesù ci parla di otto Beatitudini, ma nella nostra riflessione domenicale ci soffermiamo solo sulla prima:
"BEATI I POVERI IN SPIRITO PERCHE' DI ESSI E' IL REGNO DEI CIELI".
Notiamo subito che Gesù nei Vangeli non ha mai detto che i poveri sono beati. Quindi affermare che Gesù ha detto che sono beati i poveri, cioè quelli che la Società ha reso poveri, non è vero. I poveri sono sofferenti che la Comunità Cristiana deve togliere dalla condizione di povertà.
La parola BEATO ai tempi di Gesù significava "FELICITA' PIENA E TOTALE".  Ebbene, Gesù per otto volte ci invita alla pienezza della felicità, e ci dice che questa felicità la raggiungiamo anche in questa terra se siamo POVERI IN SPIRITO. Ma chi sono i poveri in spirito? Purtroppo nel passato la Chiesa ha dato un'interpretazione puramente spirituale. In pratica diceva al ricco: "Tu sei ricco; mantieni pure le tue ricchezze, però devi distaccare il tuo da esse, e di tanto in tanto fare qualche opera di benficenza". Gesù, però, non si accontenta del semplice distacco spirituale dalle ricchezze  che non ha nessun senso (mantiene per sè le sue ricchezze e intanto i poveri muoiono di fame), MA ESIGE UN DISTACCO REALE DALLE RICCHEZZE.
I POVERI IN SPIRITO SONO, pertanto, coloro che volontariamente si rendomo poveri perchè i poveri siano meno poveri e, possibilmente, vincano la loro povertà. In ciò Gesù è il nostro modello: LUI CHE ERA RICCO SI RESE POVERO PERCHE' NOI DIVENISSIMO RICCHI.
Gesù vuole che nelle sue Comunità Cristiane tutti abbiano il necessario per vivere dignitosamente, e nessuno sia bisognoso. E' quanto realizzò la prima Comunità Cristiana di Gerusalemme: i Cristiani vendevano i loro beni, , davano il ricavato agli Apostoli, e gli Apostoli lo distribuivano a ciascuno secondo le proprie necessità. San Luca ci attesta che gli Apostoli e i Cristiani di Gerusalemme testimoniavano la Risurrezione di Gesù "CON GRANDE FORZA", e che tanti si convincevano che Gesù è veramente risorto e si convertivano a Lui PERCHE', AMMIRATI, COSTATAVANO CHE NESSUN MEMBRO  DELLA COMUNITA' CRISTIANA ERA BISOGNOSO.
Certo, noi Cristiani del terzo millennio non possiamo imitare ALLA LETTERA la Comunità Cristiana di Gerusalemme perchè i tempi sono cambiati; ma dobbiamo saper trovare il modo più idoneo per essere ANCHE NOI POVERI IN  SPIRITO.
Gesù ci dice che se siamo poveri in spirito, siamo anche beati perchè così POSSEDIAMO IL REGNO DEI CIELI. E' necessario chiarire subito che il Regno dei Cieli NON E' IL PARADISO MA IL REGNO DI DIO.  San Matteo che ha scritto il suo Vangelo per gli Ebrei divenuti Cristiani, ha voluto rispettare la mentalità degli Ebrei che non osavano pronunziare il nome di Dio, e per questo motivo, al posto del nome di Dio, usò l'espressione "REGNO DEI CIELI". Del resto lo facciamo anche noi nella lingua italiana, solo che non ce ne accorgiamo. Quando, ad esempio, diciamo "GRAZIE AL CIELO", certamente non intendiamo dire "GRAZIE ALL'ATMOSFERA" ma "GRAZIE A DIO". Quando diciamo "CHE IL CIELO NON VOGLIA" , intendiamo dire "CHE DIO NON VOGLIA".
Dunque, se noi siamo poveri in spirito POSSEDIAMO IL REGNO DI DIO. E DIO, RE MISERICORDIOSO, si prende cura di noi, in modo del tutto particolare, ci fa esperiumentare LA SUA PROVVIDENZA momento per momento, e la fedeltà alla sua promessa:
"CERCATE PRIMA DI TUTTO IL REGNO DI DIO E LA SUA GIUSTIZIA, E IL RESTO VI SARA' DATO IN SOVRAPPIU' ".

Sac. Salvatore Paparo

23 gen 2011

TERZA DOMENICA DURANTE L'ANNO A

OMELIA

dato che ci troviamo nell'ottavario di preghiera per ottenere da Dio la riunificazione delle Chiese Cristiane, dedichiamo la nostra riflessione domenicale al commento della Seconda Lettura della liturgia odierna che è un brano della Prima Lettera che San Paolo Apostolo scrisse ai cristiani di Corinto.
Corinto, capitale della provincia romana di Acaia, era una città importantissima per il commercio. Per questo motivo veniva frequentata da gente di ogni paese, di ogni razza e di ogni grado sociale. Corinto era nota anche per la sua forte corruzione morale.
San Paolo giunse a Corinto nell'anno 46 durante il suo secondo viaggio missionario e, con il suo solito slancio, vi predicò Gesù Crocifisso, Morto e Risuscitato. La predicazione di San paolo fu coronata da un grande successo cosìcchè, quando dopo circa tre anni di residenza, l'apostolo lasciò Corinto, la comunità cristiana di Corinto era numerosa e fiorente.
Nel terzo viaggio missionario, avvenuto dal 54 al 58, San Paolo fissò la sua residenza ad Efeso, ma, da padre premuroso, si teneva sempre informato delle Chiese da lui fondate, per aiutarle a superare eventuali loro difficoltà e per mantenerle nel primitivo fervore. Fu così che venne a conoscere le divisioni che, durante la sua assenza, erano sorte nella comunità cristiana di Corinto. Vi si erano formati quattro partiti: un gruppo aveva scelto per capo Apollo, un colto alessandrino che affascinava per la sua brillante predicazione; un secondo gruppo aveva fatto cadere le sue preferenze su Pietro; un terzo gruppo si era radunato attorno al nome di Paolo; ed infine un altro gruppo diceva semplicemente: "Noi siamo di Cristo".
San Paolo da Efeso si affrettò a scrivere una lettera ai Corinzi e li rimproverò severamente dicendo loro: "CRISTO E' UNO SOLO E NON PUO' ESSERE DIVISO COME L'AVETE DIVISO VOI. DOVETE VIVERE IN PERFETTA UNIONE DI PENSIERI E DI INTENTI".
Dalla seconda lettera che San Paolo scrisse ai Corinzi sappiamo che le divisioni furono superate.
Ma, purtroppo, la storia bimillenaria della Chiesa ha conosciuto altre divisioni molto più gravi e molto più estese. Anche oggi le Chiese Cristiane siamo ancora divise. E' sufficiente ricordare le loro principali denominazioni. Esistono: la Chiesa Cattolica, la Chiesa Ortodossa, la Chiesa Protestante, la Chiesa Anglicana.
La divisione dei cristiani è scandalo per i non credenti ed impedisce la loro conversione a Gesù, Unico Salvatore del  Mondo. Grazie all'azione dello Spirito Santo, però, abbiamo finalmente capito che non è possibile dirci cristiani e continuare ad odiarci. Dobbiamo convertirci, dobbiamo ricostruire la nostra unità. Allo scopo è sorto IL MOVIMENTO ECUMENICO.
Il Papa Giovanni XXIII che esercitò il suo ministero petrino dal 1958 al 1963, diede una svolta positiva decisiva al Movimento Ecumenico, principalmente con la celebrazione del Concilio Eccumenico Vaticano II e lanciando a tutti i cristiani, con la predicazione e con il suo stile di vita, questo proclama: "CERCHIAMO CIO' CHE CI UNISCE E NON CIO' CHE CI DIVIDE".
E' vero, ancora non siamo riusciti a ricostruire l'Unica Chiesa di Gesù; ancora ci sono molti ostacoli da superare. Ma nello stesso tempo dobbiamo riconoscere che si sono fatti grandi passi in avanti verso il raggiungimento della meta da tutti sospirata. Seguendo la luce interiore dello Spirito Santo possiamo accelerare la riunificazione delle Chiese Cristiane VIVENDO UNITI TRA DI NOI E RIVOLGENDO SPESSO A DIO PADRE, LA PREGHIERA CHE GLI RIVOLSE GESU' DURANTE L'ULTIMA CENA:
"PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA, COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA.
  COSI' IL MONDO CREDERA' CHE TU MI HAI MANDATO".

   Sac. Salvatore Paparo

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22 gen 2011

VENTOTTESIMA LETTERA A GESU' UNICO SALVATORE DEL MONDO

Cintano 22 gennaio 2011

Gesù, questa notte ho sognato Mons. Luigi Bettazzi al quale sono profondamente legato con vivi sentimenti di stima, di affetto e di GRATITUDINE. L'ho sognato all'ingresso del Soggiorno per Anziani "Madonna delle Grazie", struttura di proprietà della Parrocchia di Cintano nella quale, per disposizione del Padre Celeste, vivo da 48 anni.
La porta d'ingresso era spalancata, e Mons. Luigi dominava la scena con la sua statura imponente. Aveva la faccia molto pallida e leggeva il Breviario che teneva fra le mani. Il sogno è durato solo alcuni istanti; poi mi sono svegliato.

Gesù, desidero rivolgerti una supplica: se è nei piani eterni, misericordiosi e sapienti di Dio Padre,
fa' che Mons. Luigi che fu il più giovane vescovo Padre Conciliare del Concilio Ecumenico Vaticano Secondo, sia anche il più anziano vescovo Padre Conciliare del Concilio Ecumenico Vaticano Terzo, CONCILIO NECESSARIO E IMPROCRASTINABILE PERCHE' SI GIUNGA ALLA RIUNIFICAZIONE DELLE CHIESE CRISTIANE E SI ATTUI LA PREGHIERA CHE TU HAI RIVOLTO AL PADRE CELESTE DURANTE L'ULTIMA CENA:
"PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA.
  COSI' IL MONDO CREDERA' CHE TU MI HAI MANDATO". 

  Sac. Salvatore Paparo

sA

16 gen 2011

SECONDA DOMENICA DURANTE L'ANNO A

OMELIA

Desidero dedicare la prima parte dell'Omelia di oggi al commento della profezia che abbiamo letto nella prima lettura: "TU PORTERAI LA MIA SALVEZZA FINO ALL'ESTREMITA' DELLA TERRA". Cioè, Gesù sarà riconosciuto e accettato COME UNICO SALVATORE DEL MONDO. Certo, parlare del trionfo totale di Gesù oggi, in un mondo pieno di guerre, di odio e di violenza, sembra un'utopia. Ma noi discepoli di Gesù, vinciamo lo scoraggiamento e ci fidiamo pienamente della promessa di Dio. Il trionfo di Gesù in tutto il mondo. è stato profetizzato da Dio già nel Vecchio Testamento. Citiamo alcuni passi scritturistici significativi:
"TUTTI I POPOLI DELLA TERRA SI CONVERTIRANNO E SARANNO VERAMENTE FEDELI AL SIGNORE".
"IL SIGNORE REGNERA' SU TUTTA LA TERRA. TUTTI ONORERANNO E RICONOSCERANNO LUI COME DIO".
"IL SIGNORE DICE: - VERRA' IL TEMPO IN CUI RADUNERO'  GLI UOMINI DI TUTTI I POPOLI E DI TUTTE LE NAZIONI, NONSTANTE I LORO PENSIERI E LE LORO AZIONI".  Non ci sfugga che la conversione del mondo intero a Gesù  E' OPERA DELLA MISERICORDIA DI DIO. ESSA, INFATTI,  AVVERRA'  N O N O S T A N T E  I PENSIERI E LE AZIONI DEGLI UOMINI. OSSIA: M A L G R A D O   L A    C A T T I V E R I A   U M A N A.
Il trionfo di Gesù nel mondo intero, dunque, è stato profetizzato nel Vecchio Testamento. Ma è soprattutto nel Nuovo Testamento che ESSO è stato accentuato. Citiamo alcuni passi caratteristici:
"A ME E' STATO DATO OGNI POTERE IN CIELO E SULLA TERRA. ANDATE DUNQUE E FATE DISCEPOLI TUTTI I POPOLI".
"HO ALTRE PECORE CHE NON SONO IN QUESTO GREGGE. ANCHE QUELLE IO DEVO GUIDARE. ASCOLTERANNO LA MIA VOCE, E DIVENTERANNO UN SOLO GREGGE, UN SOLO PASTORE". IL SOLO GREGGE E' IL MONDO INTERO; IL SOLO PASTORE E' GESU'.
Il mondo intero si convertirà a Gesù solo quando  i cristiani, superate le loro scandalose divisioni, TORNERANNO AD ESSERE UNITI. Gesù, infatti, nell'Ultima Cena, pregò così:
"COME TU, PADRE, SEI IN ME E IO IN TE, SIANO ANCH'ESSI (i miei discepoli) IN NOI, PERCHE' IL MONDO CREDA CHE TU MI HAI MANDATO".
Certamente il Padre ha esaudito Gesù perchè la sua preghiera è sempre efficace. Lo afferma lo stesso Gesù: "PADRE, SO CHE TU MI ASCOLTI SEMPRE".
Finalmente anche gli Ebrei si convertiranno a Gesù e riconosceranno IN LUI IL MESSIA ATTESO. Scrive, infatti, San Paolo: " GLI EBREI HANNO INCIAMPATO. MA IO MI DOMANDO: LA LORO ROVINA E' DEFINITIVA? NO, DI CERTO. LA LORO CADUTA HA FAVORITO LA SALVEZZA DEGLI ALTRI POPOLI... QUALE MAGGIORE BENEFICIO SI AVRA' QUANDO TUTTI LORO ACCETTERANNO IL CRISTO?".
San Paolo precisa che gli Ebrei si convertiranno a Gesù PER ULTIMI , DOPO CIOE' CHE GLI ALTRI POPOLI SARANNO GIUNTI ALLA SALVEZZA.

Qui desidero inserire la seconda parte della mia omelia.
Ogni anno, dal 18 al 25 gennaio, tutti i cristiani ci uniamo nella preghiera per ottenere da Dio il buon esito del MOVIMENTO ECUMENICO. Il Movimento Ecumenico mira alla riunificazione delle Chiese Cristiane. Gesù isitituì UNA SOLA CHIESA e ci disse che l'unità dei cristiani E' NECESSARIA perchè solo così i non cristiani riconosceranno in LUI L'UNICO SALAVTORE DEL MONDO. Purtroppo, però, nel corso dei secoli, i cristiani si sono lacerati tra di loro, hanno spezzato l'unica Chiesa in tante Chiese, ciascuna della quali si è convinta di essere L'UNICA VERA CHIESA DI GESU'. Ma, poichè, la divisione è scandalo per i non credenti e impedisce la loro conversione a Gesù, nel secolo scorso i cristiani si sono finalmente resi conto del loro stato anormale e hanno dato l'avvio AL MOVIMENTO ECUMENICO che oggi assume la sua principale espressione   nel CONSIGLIO ECUMENICO DELLE CHIESE, la quali hanno formulato così il loro intendimento:
"IL CONSIGLIO ECUMENICO E' UNA COMUNITA' DI CHIESE CHE, SECONDO LA SACRA SCRITTURA, PROFESSANO CHE GESU' CRISTO E' DIO E SALVATORE E PERCIO' INTENDONO REALIZZARE INSIEME LA MISSIONE A CUI SONO CHIAMATE: A GLORIA DI DIO, DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO".
Oggi fanno parte del Consiglio Ecumenico quasi tutte le Chiese Cristiane.
La Chiesa cattolica, nei riguardi del Consiglio Ecumenico, in un primo tempo assunse un atteggiamento critico ed intransigente. Proibì ai cattolici qualunque forma di presenza perchè riteneva che l'unica via per la riunificazione delle Chiese Cristiane era il ritorno puro e semplice delle Chiese dissidenti alla Chiesa Cattolica.
Sotto il pontificato di Giovanni XXIII ci fu una svolta decisiva. Papa Giovanni indisse il Concilio Ecumenico Vaticano II con lo scopo principale di trovare la via per la riunificazione delle Chiese Cristiane, PERO' , SENZA CONTINUARE AD ACCUSARE E A CONDANNARE LE CHIESE CRISTIANE NON CATTOLICHE, MA TENDENDO LORO UNA MANO AMICA. Disse loro:
"CERCHIAMO CIO' CHE CI UNISCE, E NON CIO' CHE CI DISUNISCE".
Il Concilio Vaticano II rimase fedele alle direttive del grande Papa Giovanni XXIII. Tra i suoi Documenti emanò un DECRETO SULL'ECUMENISMO, dominato da sentimenti pacificatori e unificatori. Il detto Decreto, infatti, ha approfondito e formulato I PUNTI COMUNI CHE LA CHIESA CATTOLICA HA CON LE ALTRE CHIESE CRISTIANE E OMESSO DI PARLARE SU CIO' CHE LA DIVIDE DA LORO.
Le Chiese Cristiane non Cattoliche sono rimaste soddisfatte  per il nuovo atteggiamento asunto dalla Chiesa di Roma a partire dal Papa Giovanni XXIII, e , pertanto,  anche loro hanno incominciato ad assumere un atteggiamento più benevolo nei confronti della Chiesa Cattolica.
I buoni frutti della reciproca buona disposizione dei cuori non si fecero attendere. Il dicembre del 1960 è una data storica PERCHE' L'ARCIVESCOVO FISCHER, PRIMATE DELLA CHIESA ANGLICANA INGLESE, ANDO' A ROMA E VISITO' IL PAPA GIOVANNI XXIII. QUESTA VISITA STORICA AVVENNE DOPO QUATTROCENTO ANNI DI RECIPOROCA ASPRA LOTTA.
E' STORICO ANCHE IL GENNAIO DEL 1964. IN QUELLA DATA, INFATTI, IL PAPA PAOLO VI E ATENAGORA, PATRIARCA DI COSTANTINOPOLI, A GERUSALLEMME, SI ABBRACCIARONO FRATERNAMENTE. CIO' AVVENNE DOPO NOVE SECOLI DI DIVISIONE TRA ROMA E COSTANTINOPOLI.

COME CONCLUDERE?
OGGI IL MONDO INTERO STA SOFFRENDO LE DOGLIE DEL PARTO. SOTTO LìAZIONE DELLO SPIRITO SANTO PARTORIRA' L'ETA' AUREA DELLA REDENZIONE, FONDATA SULLA SANTITA' DELLA FAMIGLIA. ALLORA GLI UOMINI GODRANNO UN LUNGHISSIMO PERIODO DI PACE E I BENESSERE MESSIANICI.
PERCHE' CIO' AVVENGA, PERO', SONO NECESSARIE E IMPROCRASTINABILI L'INDIZIONE E LA CELEBRAZIONE DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III.

PREGHIAMO AFFINCHE' IL PAPA BENEDETTO XVI SIA LO STRUMENTO DI DIO PERCHE' SI VERIFICHI PRESTO QUESTO GRANDE EVENTO.

Sac. Salvatore Paparo
Sa

9 gen 2011

BATTESIMO DI GESU' ANNO 2011

OMELIA

Giovedi scorso, festa dell'Epifania, abbiamo concluso il periodo natalizio durante il quale abbiamo festeggiato la Nascita e l'Infanzia di Gesù. Oggi la Liturgia ci presenta Gesù, già adulto, all'inizio della sua vita pubblica. Ce lo presenta dinanzi a Giovanni Battista, il suo Precursore, il suo Primo Testimone.
Giovanni non conosceva personalmente Gesù, ma da Dio aveva ricevuto questa rivelazione: "IL MESSIA E' COLUI SUL QUALE, DOPO IL BATTESIMO, SCENDERA' LO SPIRITO SANTO, SOTTO FORMA DI UNA COLOMBA". Avvenne proprio così: non appena Gesù fu battezzato, lo Spirito Santo discese sulla sua testa sotto forma di una Colomba, mentre dal Cielo una voce, la voce del Padre Celeste, diceva: "QUESTO E' IL MIO FIGLIO DILETTO, NEL QUALE HO RIPOSTO TUTTA LA MIA COMPIACENZA. ASCOLTATELO".
Giovanni Battista finalmente potè dire ai suoi discepoli che il Messia Atteso era in mezzo a loro: "GESU' E' COLUI DEL QUALE IO DISSI: DOPO DI ME VIENE UN UOMO CHE MI E' PASSATO AVANTI, PERCHE' ERA PRIMA DI ME".
Gesù, come UOMO, è venuto DOPO Giovanni Battista: infatti è nato sei mesi dopo di lui; Gesù, come DIO, invece, era PRIMA di Giovanni: difatti è sempre esistito, non ha avuto un inizio.
Il giorno dopo il battesimo, Gesù passò dinanzi a Giovanni; e Giovanni, additandolo ai suoi discepoli, manifestò loro la Missione di Gesù e il modo con cui l'avrebbe portato a compimento. Usò questa espressione: "ECCO L'AGNELLO DI DIO CHE TOGLIE IL PECCATO DEL MONDO".
Gesù, battezzandosi, si è addossato, ha preso su di SE' i nostri peccati per distruggerli. Ma per riuscire a ciò dovette pagare un grande prezzo: come un agnello innocente è stato immolato per noi sulla Croce. Per cui San Pietro, scrivendo ai primi cristiani, potè giustamente affermare: "IL PREZZO DEL VOSTRO RISCATTO NON FU PAGATO IN ORO O ARGENTO, COSE CHE PASSANO; SIETE STATI RISCATTATI CON IL SANGUE PREZIOSO DI CRISTO. EGLI SI E' SACRIFICATO PER VOI COME UN AGNELLO PURO, SENZA MACCHIA".
Dal giorno in cui Gesù fu battezzato nelle acque del Giordano, l'acqua fu santificata, e da Dio Padre ricevette il potere di cancellare i nostri peccati e di santificarci. Dobbiamo, però, capire bene. L'acqua in se stessa, non può cancellare i nostri peccati e non può santificarci. Se l'acqua cancella i nostri peccati e ci santifica, è perchè Dio agisce in noi, NEL BATTESIMO,  quando essa ci viene versata sulla testa e il ministro celebrante pronunzia le parole sacramentali: "IO TI BATTEZZO NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO". Un paragone ci farà capire meglio: la penna da sè non è in grado di scrivere un libro. Ma se la penna è assunta come suo strumento da uno scienziato, da uno studioso,  allora essa riesce a scrivere delle cose meravigliose, così come nelle mani di Dante Alighieri compose le tre meravigliose cantiche dell'Inferno, del Purgatorio e del Paradiso. La medesima cosa dobbiamo dire dell'acqua: essa da sè non ha alcun potere di cancellare i nostri peccati e di santificarci; ma poichè Dio l'ha scelta come suo strumento, NEL BATTESIMO compie meraviglie: ci camcella i peccati, ci rende figli di Dio, fratelli di Gesù e fratelli tra di noi; eredi del Cielo.

A conclusione rileviamo che come Gesù una volta risuscitato non muore più; così noi risuscitati alla vita di Dio con il Battesimo, non dovremmo più morire con il peccato. L'esperienza, però, ci dice, purtroppo, che per la nostra debolezza, talvolta restiamo ancora vittime del peccato. In questa evenienza è necessario non dimenticare che il Padre Celeste e Gesù desiderano una sola cosa; desiderano solo che accogliamo, con gratitudine, il loro amore misericordioso che ci perdona il male commesso e ci ridona la pace interiore e la felicità.

Sac. Salvatore Paparo

6 gen 2011

EPIFANIA 2011

OMELIA

Epifania significa manifestazione del Signore, e più precisamente manifestazione del Signore che salva gli uomini. La festa di oggi  conclude il periodo natalizio, e lo conclude accentuando la volontà di Gesù di salvare non solo il popolo ebreo, ma anche il popolo pagano. Questa sua volontà salvifica universale, Gesù la manifestò nella Notte Santa della Sua Nascita a Betlem chiamando alla sua culla i rappresentanti dei due popoli: per mezzo di un angelo chiamò alla sua culla il popolo ebreo rappresentato dai pastori; per mezzo di una stella miracolosa chiamò alla sua culla il popolo pagano rappresentato dai Magi. Prima, però, di parlare dei Magi, facciamo una riflessione sulla nostra chiamata alla salvezza. Gesù ci ha chiamati alla sua culla non per mezzo di un angelo, non per mezzo di una stella miracolosa, ma facendoci nascere nel seno di una famiglia cristiana che ci ha educato nelle Fede. Gesù, poi, attraverso gli avvenimenti della nostra vita, lieti e tristi; attraverso le sue luci interiori ci ha sempre manifestato la sua volontà affinchè la seguissimo e così realizzassimo la missione particolare che ciascuno di noi ha ricevuto da Dio.
La festa dell'Epifania c'invita ad esaminarci sulla nostra fedeltà alla volontà di Dio per intraprendere un nuovo cammino di santità. In ciò i Magi ci sono di grande esempio.
Innanzi tutto ci insegnano la PRONTEZZA  nel rispondere " SI " alla volontà di Dio: i Magi, vista la stella miracolosa preannunziata dai profeti, capirono subito che il Messia Promesso era nato e che li invitava alla sua culla per salvarli. Essi non esitarono un solo istante; immediatamente organizzarono una carovana di cammelli e si misero in viaggio verso la Palestina.
In secondo luogo i Magi ci insegnano la GENEROSITA': si pensa che i Magi fossero degli scienziati persiani. Pertanto, dovettero affrontare i disagi del deserto per circa tre mesi.
Infine, i Magi ci sono MODELLI DI FIDUCIA NEL SIGNORE E MODELLI DI PERSEVERANZA: essi erano sicuri che il Signore li guidava mentre la stella miracolosa brillava sulle loro teste e li precedeva nel cammino. MA LA LORO SICUREZZA NON VENNE MENO AL MOMENTO DELLA PROVA: al loro ingresso in Gerusalemme la stella guida scomparve; essi domandavano a tutti: "DOVE E' NATO IL RE DEI GIUDEI?". E sentendosi rispondere sempre: "NON NE SAPPIAMO NULLA", non si scoraggiarono, ma intensificarono la loro ricerca. LA LORO FIDUCIA NEL SIGNORE E LA LORO PERSEVERANZA li portò fino al palazzo del re Erode, dove finalmente RICEVETTERO LA RISPOSTA CHE ATTENDEVANO. Gliela diedero i Sommi Sacerdoti e gli Scribi conoscitori della Sacra Scrittura: IL PROFETA MICHEA AVEVA PREDETTO CHE IL MESSIA SAREBBE NATO A BETLEM DELLA GIUDEA.

Nei momenti difficili della nostra vita dobbiamo imitare i Magi. In ciò ci può essere di aiuto anche l'esempio del padre gesuita Ives Congar: Congar era un teologo di avanguardia: insegnava dottrine cattoliche ma, purtroppo, fu ritenuto un eretico e lo castigarono: per castigo gli tolsero l'insegnamento teologico; per castigo lo costrinsero a vivere in un oscuro monastero. Finalmente, però, per lui giunse il momento della fine della prova: IL GRANDE PAPA GIOVANNI XXIII, PAPA MANDATO DA DIO, LO INVITO' AL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II COME ESPERTO DI TEOLOGIA, E GRAN PARTE DELLA SUA DOTTRINA PRIMA RITENUTA ERETICA, FU INSERITA  NEI DOCUMENTI CONCILIARI.

Ad alcuni amici che desideravano conoscere come aveva trascorso il tempo della sua prova, Padre Congar rispose: "NEL MOMENTO DELLE TENEBRE NON HO RIGETTATO NULLA DI QUANTO AVEVO VISTO NEL MOMENTO DELLA LUCE".

NEI MOMENTI DIFFICILI DELLA NOSTRA VITA IMITIAMO, PERTANTO, I MAGI; IMITIAMO PADRE CONGAR. NON RESTEREMO DELUSI COME NON RIMASERO DELUSI I MAGI, COME NON RIMASE DELUSO PADRE CONGAR.

Sac. Salvatore Paparo

1 gen 2011

CAPODANNO 2011

PREDICA

Oggi, primo giorno dell'anno 2011, celebriamo la Solennità di Maria Santissima MADRE DI DIO.
Nel secolo quinto Nestorio negò questa prerogativa di Maria Santissima. Diceva: "Maria non è Madre di Dio, ma solo madre di CRISTO UOMO". Nel 431 il Concilio di Efeso condannò Nestorio e proclamò solennemente CHE MARIA SANTISSIMA E' VERA MADRE DI DIO.
Evidentemente i Padri Conciliari non volevano affermare che Maria Santissima diede la vita a Dio. Ciò è impossibile. Infatti Maria è una creatura e Dio il Creatore: la creatura non può dare la vita al suo Creatore; sarebbe come affermare che LA FIGLIA HA DATO LA VITA AL PADRE.
Come intendere, pertanto, la maternità divina di Maria? Maria è Madre di Dio nel senso che è Madre di tutto Gesù e Gesù non è SOLO UOMO MA E' ANCHE DIO. Tale verità ci risulta chiara se ci lasciamo illuminare dalle relazioni che ciascun bambino ha con la sua mamma. Il bambino, dalla donna che chiama mamma, ha ricevuto solo una parte del suo corpo; l'altra parte l'ha ricevuta dal padre e l'anima gliel'ha data direttamente Dio. Ebbene, allo stesso modo, MARIA SANTISSIMA E' MADRE DI GESU' DIO, ANCHE SE A GESU' DIO HA DATO SOLO IL CORPO UMANO.

Il primo giorno dell'anno, oltre che a Maria Santissima Madre di Dio, è dedicato anche alla preghiera per ottenere da Dio LA PACE MONDIALE MESSIANICA. La giornata è stata istituita dal Papa Palo VI e per la prima volta fu celebrata il primo gennaio del 1968. Dobbiamo sottolineare che la data non fu casuale ma Provvidenziale. Infatti nel Natale del 1967 che avevamo appena festeggiato, avvenne un fatto straordinario: mentre noi uomini in terra celebravamo la nascita di Gesù, RE DELLA PACE, mentre ripetendo le parole degli Angeli cantavamo "PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE DIO AMA", tre astronauti americani, diretti verso la luna, alla strabiliante distanza di 386.000 chilometri, vedevano la terra grossa come una piccola palla. Furono presi da tristezza e si dissero: COME E' PICCOLA LA TERRA! E COME SIAMO STUPIDI NOI UOMINI CHE,  ANZICHE' VOLERCI BENE E AIUTARCI, CI UCCIDIAMO CON LA GUERRA". Poi Borman, il capitano dell'astronave, inviò a terra un messaggio di pace e pregò così: " O SIGNORE, MOSTRACI QUELLO CHE CIASCUNO DI NOI PUO' FARE PER AVVICINARE LA VENUTA DEL GIORNO DELLA PACE MONDIALE". La risposta può essere solo questa: SE, CON GESU' E MARIA SANTISSIMA, VOGLIAMO ESSERE ARTEFICI DELLA PACE MONDIALE MESSIANICA, DOBBIAMO VIVERE IN PACE CON LA NOSTRA COSCIENZA, IN PACE CON I MEMBRI DELLA NOSTRA FAMIGLIA  NATURALE, IN PACE CON I FRATELLI E LE SORELLE DELLA NOSTRA COMUNITA' CRISTIANA, IN PACE CON TUTTI COLORO CON I QUALI OGNI GIORNO VENIAMO A CONTATTO.

" GESU', CHE L'ANNO 2011 SEGNI UN PASSO DECISIVO VERSO LA PACE MONDIALE MESSIANICA  ".

Sac. Salvatore Paparo