OMELIA
Il brano evangelico di oggi è l'inizio del Discorso della Montagna che costituisce "LA COSTITUZIONE DEI DISCEPOLI DI GESU' ".
Gesù ci parla di otto Beatitudini, ma nella nostra riflessione domenicale ci soffermiamo solo sulla prima:
"BEATI I POVERI IN SPIRITO PERCHE' DI ESSI E' IL REGNO DEI CIELI".
Notiamo subito che Gesù nei Vangeli non ha mai detto che i poveri sono beati. Quindi affermare che Gesù ha detto che sono beati i poveri, cioè quelli che la Società ha reso poveri, non è vero. I poveri sono sofferenti che la Comunità Cristiana deve togliere dalla condizione di povertà.
La parola BEATO ai tempi di Gesù significava "FELICITA' PIENA E TOTALE". Ebbene, Gesù per otto volte ci invita alla pienezza della felicità, e ci dice che questa felicità la raggiungiamo anche in questa terra se siamo POVERI IN SPIRITO. Ma chi sono i poveri in spirito? Purtroppo nel passato la Chiesa ha dato un'interpretazione puramente spirituale. In pratica diceva al ricco: "Tu sei ricco; mantieni pure le tue ricchezze, però devi distaccare il tuo da esse, e di tanto in tanto fare qualche opera di benficenza". Gesù, però, non si accontenta del semplice distacco spirituale dalle ricchezze che non ha nessun senso (mantiene per sè le sue ricchezze e intanto i poveri muoiono di fame), MA ESIGE UN DISTACCO REALE DALLE RICCHEZZE.
I POVERI IN SPIRITO SONO, pertanto, coloro che volontariamente si rendomo poveri perchè i poveri siano meno poveri e, possibilmente, vincano la loro povertà. In ciò Gesù è il nostro modello: LUI CHE ERA RICCO SI RESE POVERO PERCHE' NOI DIVENISSIMO RICCHI.
Gesù vuole che nelle sue Comunità Cristiane tutti abbiano il necessario per vivere dignitosamente, e nessuno sia bisognoso. E' quanto realizzò la prima Comunità Cristiana di Gerusalemme: i Cristiani vendevano i loro beni, , davano il ricavato agli Apostoli, e gli Apostoli lo distribuivano a ciascuno secondo le proprie necessità. San Luca ci attesta che gli Apostoli e i Cristiani di Gerusalemme testimoniavano la Risurrezione di Gesù "CON GRANDE FORZA", e che tanti si convincevano che Gesù è veramente risorto e si convertivano a Lui PERCHE', AMMIRATI, COSTATAVANO CHE NESSUN MEMBRO DELLA COMUNITA' CRISTIANA ERA BISOGNOSO.
Certo, noi Cristiani del terzo millennio non possiamo imitare ALLA LETTERA la Comunità Cristiana di Gerusalemme perchè i tempi sono cambiati; ma dobbiamo saper trovare il modo più idoneo per essere ANCHE NOI POVERI IN SPIRITO.
Gesù ci dice che se siamo poveri in spirito, siamo anche beati perchè così POSSEDIAMO IL REGNO DEI CIELI. E' necessario chiarire subito che il Regno dei Cieli NON E' IL PARADISO MA IL REGNO DI DIO. San Matteo che ha scritto il suo Vangelo per gli Ebrei divenuti Cristiani, ha voluto rispettare la mentalità degli Ebrei che non osavano pronunziare il nome di Dio, e per questo motivo, al posto del nome di Dio, usò l'espressione "REGNO DEI CIELI". Del resto lo facciamo anche noi nella lingua italiana, solo che non ce ne accorgiamo. Quando, ad esempio, diciamo "GRAZIE AL CIELO", certamente non intendiamo dire "GRAZIE ALL'ATMOSFERA" ma "GRAZIE A DIO". Quando diciamo "CHE IL CIELO NON VOGLIA" , intendiamo dire "CHE DIO NON VOGLIA".
Dunque, se noi siamo poveri in spirito POSSEDIAMO IL REGNO DI DIO. E DIO, RE MISERICORDIOSO, si prende cura di noi, in modo del tutto particolare, ci fa esperiumentare LA SUA PROVVIDENZA momento per momento, e la fedeltà alla sua promessa:
"CERCATE PRIMA DI TUTTO IL REGNO DI DIO E LA SUA GIUSTIZIA, E IL RESTO VI SARA' DATO IN SOVRAPPIU' ".
Sac. Salvatore Paparo
31 gen 2011
QUARTA DOMENICA DURANTE L'ANNO A
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
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Esteri –
RispondiEliminaRoma, 4 feb. (TMNews) – Propongono la fine del celibato dei preti, il sacerdozio femminile e l’accettazione delle coppie omosessuali: prende le mosse dallo scandalo pedofilia di un anno fa nel collegio tedesco Canisius il memorandum firmato da 143 teologi tedeschi, austriaci e svizzeri, nel quale vengono auspicate profonde riforme nella Chiesa cattolica.
“Il 2001 deve rappresentare per la Chiesa l’anno del risveglio” – scrivono i firmatari del documento pubblicato oggi per intero dalla ‘Sueddeutsche Zeitung’. “La crisi senza precedenti all’interno della Chiesa ci induce ad affrontare problemi che a un primo sguardo non sono direttamente collegati alla scandalo degli abusi sessuali. (…) Ma in quanto professori di teologia non possiamo tacere più a lungo. Sentiamo la responsabilità di dare il nostro contributo a un nuovo inizio”.
“Nello scorso anno un enorme numero di cristiani ha lasciato la Chiesa cattolica (…) la Chiesa deve capire questi segnali e liberarsi essa stessa da strutture ormai fossilizzate, per conquistare una nuova forza vitale e rinnovata credibilità”.
“La chiesa ha bisogno anche dei ‘servizi’ di preti sposati e delle donne”, scrivono esplicitamente i teologi, che invitano anche a non escludere “coloro che si scambiano amore, fedeltà e reciproche preoccupazioni in un rapporto di coppia dello stesso sesso”. Invitando la Chiesa a mettere fine al suo “dogmatismo morale”, la petizione propone anche la partecipazione dei fedeli alle nomine dei vescovi.