28 ago 2014
CHI E’ IL PAPA?
XXI DOMENICA DURANTE L’ANNO A
Il brano evangelico di oggi ci parla della Professione di Fede di Pietro: “TU SEI IL CRISTO, IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE”, E DELL’ELEZIONE DI Pietro a Primo Papa: “TU SEI PIETRO E SU QUESTA PIETRA EDIFICHERO’ LA MIA CHIESA”.
Per comprendere chi è il Papa, dobbiamo ricordare il dialogo tra Gesù e Pietro avvenuto dopo la Risurrezione, sulla spiaggia del Lago di Tiberiade:
“Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?”.
“Sì, Signore, Tu lo sai che ti voglio bene”.
“Pasci i miei agnelli”. Gesù gli disse per la seconda volta:
“Simone di Giovanni, mi ami?”.
“Sì, Signore, Tu lo sai che ti voglio bene”.
“Pasci le mie pecore”. Gesù gli domandò per la terza volta :
“Simone di Giovanni, mi ami?”. Pietro si rattristò perché Gesù gli ha domandato per la terza volta “Mi ami?”. Evidentemente in quel momento si ricordò che nella notte del Giovedi Santo aveva rinnegato Gesù per tre volte. Pietro, però, non era più un peccatore, ma un pecctore convertito; e quindi con umiltà ma anche con slancio di colui che crede nella misericodia di Dio, rispose così a Gesù:
“Signore, Tu sai tutto, Tu sai che ti voglio bene”. E Gesù confermò Pietro nella sua missione:
“Pasci le mie pecore”.
Il Papa è dunque colui che insieme a Gesù edifica la Chiesa amando come Gesù. L’amore è servizio. Servire significa fare del bene agli altri: “IO NON SONO VENUTO NEL MONDO PER ESSERE SERVITO MA PER SERVIRE E OFFRO LA MIA VITA IN RISCATTO PER TUTTI”.
Un’altra qualità dell’amore è questa: CHI AMA NON GIUDICA L’OPERATO DEGLI ALTRI, NON CONDANNA”. Anche in questo Gesù è il nostro modello: “IO NONO VENUTO NEL MONDO PER CONDANNARLO MA PER SALVARLO”
A questo punto dobbiamo aggiungere:
Il Papa è colui che conferma i cristiani nella Fede, secondo le parole dette da Gesù a Pietro:
“ SIMONE, HO PREGATO PERCHE’ LA TUA FEDE NON VENGA MENO. E TU, UNA VOLTA CONVERTITO, CONVERTI I TUOI FRATELLI”
Il Papa è soprattutto colui che esercita l’amore fraterno con la stessa perfezione con cui lo esercitò Gesù di modo che i Cristiani siano spinti ad imitarlo per vincere le loro divisioni, ricostituire la loro unità e convincere tutti gli uomini che Gesù è l’unico loro Salvatore. Si realizzerà allora la profezia di Gesù espressa in forma di supplica al Padre Celeste durante l’Ultima Cena:
“ PADRE CHE I MIEI DISCEPOLI SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”.
IL SIGNORE CI HA MANDATO PAPA FRANCESCO CHE CON IL SUO ESEMPIO DI VITA CONVINCE TUTTI I RETTI DI CUORE CHE LA CHIESA DEVE OPERARE NEL SUO SENO UNA PROFONDA CONVERSIONE: DEVE ESSERE UNA CHIESA POVERA E AMICA DEI POVERI. CIO’ LO ESIGE IL REGNO DI DIO. DIO PADRE, INFATTI, VUOLE CHE TUTTI I SUOI FIGLIOLI E E LE SUE FIGLIOLE SIANO LIBERATI DALLA POVERTA’, NON SIANO PIU’ POVERI MA VIVANO UNA VITA DIGNITOSA.
Sac. Salvatore Paparo
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
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