“Dio
è Amore e chi rimane nell'Amore rimane in Dio e Dio rimane in lui”
Carissimi
amiche ed amici del Cenacolo, in questo numero troverete le
seguenti parti:
Preghiera
di don Salvatore
Riflessione
biblica per i mesi di luglio agosto
Un
fatto un Commento
Preghiera
di Giovanni XXIII “SEMINA”
Benedizione
PREGHIERA ALLO
SPIRITO SANTO
O
SPIRITO D'AMORE, esaudisci la mia umile fiduciosa preghiera. TU mi
hai seguito sempre in modo mirabile perchè io realizzassi l'Opera
Del Cenacolo Familiare. Opera in me quelle trasformazioni e quelle
aggiunte che reputi opportune o necessarie perchè io compia con
fedeltà la mia missione.Trasforma me, i miei figli e le mie figlie
di oggi e di domani in ferventi apostoli della seconda Pentecoste
D'Amore, come hai trasformato in ferventi apostoli della prima
Pentecoste d'Amore i prescelti di Gesù. Amen
don Salvatore Paparo
UN
FATTO UN COMMENTO
Care amiche ed amici, alcuni mi hanno chiesto nelle
riunioni quartierali di parlare dell'Olismo, quale significato dare
al termine, e soprattutto cosa sono quei gruppi di riflessione
spirituale che ad esso si richiamano, cercherò di essere breve
nella risposta e mi auguro esaustivo.
Il termine olismo deriva dal greco “òlos, tutto”
nella sua accezione più generale esprime la tesi dell'esistenza di
un tutto, indipendente dalle sue parti componenti e irriducibile alla
loro somma. Di olismo si è parlato frequentemente in biologia per
enunciare il principio che una determinata funzione non è riducibile
a fattori “inferiori” che la compongono,per cui richiede una
analisi specifica; sotto questo profilo l'olismo è stato talvolta
usato nell'ambito delle scienze umane, e delle scienze “per non
confonderlo, come spesso oggi avviene, in gruppi di ricerca per
eventuali spinte spiritualiste” della vita come sinonimo di
organicismo. L'olismo si e spinto anche in ambito psicologico con il
circolo della GESTALT. Nell'ambito delle discipline
storico-sociologiche, l'olismo esprime una particolare
interpretazione dei fenomeni sociali, secondo il quale la società
costituisce qualcosa di irriducibile alla somma degli individui che
la compongono. Mi scuso con voi per il riassunto, forse difficilmente
capibile, ma ho fatto questo, in modo che ognuno di noi possa capire
qualcosa di più sull'olismo, che non è la fonte della serenità e
della felicità, come spesso qualche persona ci vuol far credere, ma
solo un percorso delle varie fasi della nostra vita e nulla di più.
Fulvio Crivello
In
quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno
a Cesarea di Filippo, e per strada interrogava i suoi discepoli
dicendo: “ la gente, chi dice chi io sia?” Ed essi gli risposero:
“Giovanni il Battista; altri dicono di Elia e altri uno dei
profeti” Ed egli domandava loro”Ma voi ,chi dite che io sia?”
Marco cap. 8 ver. 28-29
Da qualche mese i discepoli riconoscono Gesù, condividono
con Lui una buona parte della loro vita, è giunto il momento di far
chiarezza, ed è proprio Gesù che pone la domanda “ma voi chi dite
che io sia?” Cosa colgono nella sua vita, nel suo messaggio
rivoluzionario, nelle sue parole. Ma non solo il nazareno chiede ai
discepoli e alle discepole chi è, lo chiede alla gente comune, lo
chiede anche a noi uomini del terzo millennio. La domanda care amiche
ed amici è :Chi è Gesù per noi? Sono passati ben venti secoli da
quella domanda mentre percorreva i villaggi di Cesarea di Filippo, ma
dopo duemila anni continua a interpellare tutti noi che ci diciamo
cristiani “ma voi,chi dite che io sia?”
La
sua persona è giunta a noi attraverso immagini, formule, dogmi,
devozioni, spiegazioni teologiche e interpretazioni dottrinali che
svelano, e a volte velano il suo personaggio. Trovarsi di fronte a
Gesù, significa essere posti di fronte all'esigenza di scegliere,
di decidere in quale direzione vogliamo andare. Gesù non ci chiede
da vero LAICO di aderire a qualche religione, a qualche dogma, a
qualche verità più o meno sublime. Gesù e certamente un maestro di
verità e di amore, ma è anche un grande profeta di vita, anzi, noi
che ci diciamo cristiani è il primo profeta che ci chiede di dire
la verità e di farla vedere nei fatti. La chiamata di Gesù rivolta
da Dio, che indubbiamente, egli ha scoperto un po' alla volta; non è
fuggito, non ha chiuso le orecchie, non ha chiuso gli occhi, non ha
preso soprattutto scorciatoie. Eppure basta leggere i vangeli
sinottici, la voglia di fuggire da questa chiamata l'ha avuta più
volte, anche nell'orto del getsemani. Per noi cristiani di oggi e di
ieri è invece la fuga dai suoi insegnamenti. Si tratta di una
operazione che noi purtroppo conosciamo fin troppo bene. Per
difenderci dalla radicalità del vangelo, noi facciamo un compromesso
tra la strada indicata da Gesù e le logiche vincenti della nostra
società. I modi di inquinare il messaggio di Gesù sono molteplici
ed infiniti; sta di fatto che su questa strada, nel corso dei
secoli, abbiamo addomesticato l'evangelo e lo abbiamo addirittura
portato a combaciare ai nostri interessi meno nobili. Dal vangelo
abbiamo tratto e dalla Bibbia intera, persino la giustificazione dei
roghi degli eretici e della streghe nonchè della schiavitù. Un
altra via per evitare lo scontro con le parole di Gesù riportate sui
vangeli, e una via Teologica, una via molto amata dai teologi proprio
per evitare lo scontro con un messaggio rivoluzionario di cambiamento
dell'intera società. A partire dai primi secoli e soprattutto dopo il
concilio di Nicea nel 325, per molti cristiani anche dei nostri
giorni, Gesù venne a configurarsi come un essere sospeso tra cielo e
terra, sempre, con il passare dei secoli meno toccato dalle
condizioni degli individui mortali; la chiesa, allora unità, non
escludeva l'elemento corporeo di Gesù di Nazaret, ma sottolineava
sempre di più la “DIVINITÀ'”
così Gesù si configurò sempre di più come un essere celestiale
che affrontava le difficoltà della vita come un Dio, senza essere
per nulla toccato dalle nostre debolezze e dalle nostre incertezze e
paure; Gesù diventato divinità, e ne abbiamo conferma nel vangelo
di Giovanni e non su Marco, Matteo e Luca affronta impavido i
tormenti della morte in croce, parlando al discepolo che amava,
affidandogli Maria.
La
chiesa antica e le chiese cristiane di oggi nelle varie confessioni,
hanno poi fatto il famoso tredici al totocalcio, vediamo come: Gesù
è stato un uomo che ha vissuto la propria breve esistenza in questa
terra, nelle relazioni di ogni giorno, in Lui non cera niente di
sacerdotale, anzi più volte aveva attaccato i sacerdoti gli scribi i
Farisei per il loro modo di vivere la Fede, era insomma nel
linguaggio di oggi un LAICO;
un linguaggio, assieme alla critica dello stato romano che lo portò
dritto dritto alla croce.
La
chiesa e soprattutto gli ecclesiastici, appellandosi soprattutto alla
lettera agli Ebrei dell'apostolo Paolo, riportarono Gesù al ruolo di
Sommo Sacerdote e quindi riportandolo nel santuario, negando a Gesù
il suo vero ruolo. Ortensio de Spinetoli nel libro:”Chiesa
del futuro chiesa delle origini”
afferma: “questo trasferimento postumo e indebito di Gesù nella
categoria di sommo Pastore con una dimenticanza grave ed
incomprensibile del Cristo della storia è il presupposto per
l'instaurazione del sacerdozio cristiano” quale travisamento, da
profeta itinerante, in contestazione con la chiesa di allora e con lo
stato a sacerdote.
Duemila
anni fa Gesù lanciò una proposta densa di interrogativi “la
gente, chi dice che io sia?”
filosofi, poeti, teologi. Scienziati di ogni tipo e confessione hanno
risposto a questa domanda, vediamole alcune.
Simone Weil, filosofa ed ebrea esprime così la sua
risposta:”Prima di essere Cristo, Gesù è la verità. Se ci
allontaniamo da Lui per andare verso la verità, non faremo molta
strada senza cadere nelle sue braccia”
Mahatma
Gandhi,, profeta indù, leggendo il vangelo rimase impressionato
dalle beatitudini: “il messaggio di Gesù, come lo intendo io, e
contenuto nel discorso della montagna. Lo spirito di questo discorso
esercita su di me lo stesso fascino della Bhagavadgita.
Questo discorso è l'origine del mio affetto per Gesù.
Albert Einstein scienziato di fama mondiale ebreo
scriveva così di Gesù: Se si separano dal giudaismo i profeti, e
dal cristianesimo, così come lo insegnò Gesù Cristo;tutte le
aggiunte posteriori, in special modo quelle del clero, resteremo con
una dottrina capace di guarire l'umanità da tutti i suoi mali”
E lascio come ultima la frase del filosofo Soren
Kierkegaard una preghiera a Gesù: “Tu non venisti al mondo per
essere servito e quindi neppure per essere ammirato o adorato in quel
senso. Allora scuotici se ci siamo addormentati in quell'illusione,
salvaci da questo errore di voler ammirarti o adorarti rapiti
d'ammirazione, invece di voler imitarti e assomigliarti”
Gesù continua a essere uno sconosciuto. Molti fedeli,
delle varie confessioni cristiane non possono nemmeno intuire cosa
significhi vivere la vita partendo dal suo messaggio, spesso, essi
sono deviati dagli stessi professionisti della religione, ma noi che
crediamo a Gesù cosa facciamo?: Parliamo a qualcuno di lui? Lo
rendiamo credibile con la nostra vita? Abbiamo smesso di essere suoi
testimoni? A tutti noi la risposta:
“Chi
dite che io sia”
r.
Fulvio Crivello
SEMINA..............
Semina, semina,L'importante è seminare, un po';
molto, tutto il grano della speranza.
Semina la tua energia, la speranza di combattere la
battaglia quando sembra perduta.
Semina il coraggio per risollevare quello degli altri.
Semina per il tuo entusiasmo, per infiammare quello di
tuo fratello.
Semina i tuoi desideri, la tua fiducia, la tua vita.
Semina tutto ciò che c'è di bello in te,
le più piccole cose,i nonnulla,semina e abbi fiducia.
Giovanni XXIII
BENEDIZIONE
La grazia del Signore Gesù Cristo e l'Amore di Dio e
la comunione dello Spirito Santo siano con tutti noi Amen