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6 mar 2020

GENNAIO-FEBBRAIO 2020


Nell'amore non vi è timore;anzi il perfetto Amore scaccia il timore, perchè il timore suppone il castigo e chi teme non è perfetto nell'Amore. Noi dobbiamo Amare, perchè Lui per primo ci ha Amati” Prima epistola di Giovanni cap. 4 vers. 18-19

Un caro saluto a tutti a Voi, amiche ed amici dell'Opera del Cenacolo Familiare, da questo primo bimestre 2020


Esso comprende le seguenti parti


1 Preghiera di don Salvatore Paparo
2 Un fatto ed un commento sul giorno della memoria
3 Iniziative del Cenacolo nei servizi socio assistenziali

4 Confessione di Fede (Chiesa presbiteriana del Sudafrica)
5 Riflessione Biblica improntata sulla settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
6 Riproposizione della riflessione Biblica dello scorso anno


Amatissimo mio Gesù,
Questo nuovo anno, avrà un suo valore, solo se partorirà un nuovo modo di intendere le parole scritte nei Vangeli; in modo da prendere le stesse come insegnamenti della vita quotidiana. Perchè tu Signore Gesù hai redento tutti e tutte ed essi formeranno un solo gregge con Te UNICO PASTORE. Esse sarànno la guida di un Concilio del dialogo, pensando che tu Gesù eri e sarai Laico. Il Concilio del dialogo con tutte le fedi presenti nel mondo, mi auguro con l'aiuto dello Spirito che ha creato il mondo e gli universi, si concluderà con l'unità delle confessioni cristiane, partendo dalla TUA PAROLA e con l'adesione ad essa di tutte le fedi ora presenti in un unica chiesa, nel rispetto delle libertà di intendere la tua Parola e nella libertà di coscienza di ogni credente.Amen

don Salvatore Paparo



UN FATTO UN COMMENTO

Questo inizio di anno, ha portato due argomenti da analizzare, il primo è la giornata della memoria, ovvero dello sterminio del popolo ebraico da parte del regime nazista, che ha coinvolto anche noi italiani con le famose leggi antirazziali del 1938; ma purtroppo aveva coinvolto anche le chiese cristiane che in secoli precedenti, imputarono al popolo Ebreo la crocefissione di Gesù, cosa assolutamente falsa. Vorrei fare un po' di chiarezza su questi punti in questo momento della storia, in cui pare che i movimenti di origine fascista e nazista stiano riprendendo forza, e come diceva Primo Levi nel suo libro “Se questo è un uomo” la Shoah potrebbe ancora ripetersi, se ci dimentichiamo della storia e di chi è sopravvissuto al terrore, vedi la senatrice Liliana Segre scampata al massacro, che oggi deve viaggiare sotto scorta, e che dire delle scritte comparse su muri,sui monumenti intitolati a chi perse la vita combattendo i nazifascisti e case di gente deportata in quel lontano 1943. Mi è piaciuto quel pastore cattolico che ha scritto sulla porta della chiesa “qui abita un ebreo: Gesù” tutti i pastori delle varie confessioni cristiane avrebbero dovuto seguire questo esempio, Perchè il Profeta di Nazaret è nato, è vissuto, ed è morto e resuscitato non come cristiano ma come Ebreo, ed è inutile, per qualche politico di bassa lega baciare rosari e crocifissi per far si di ottenere più voti, queste azioni sono assolutamente patetiche e condannabili. Vorrei qui ricordare, a chi avesse perso la memoria, di quel che è stato un piccolo ma grande fatto di storia ricordato da me anche lo scorso anno.
Proprio nel 1939 una nave battente bandiera tedesca, che trasportava circa 950 Ebrei, comandata da un capitano tedesco antinazista, cercava un porto sicuro per far sbarcare i profughi, e proprio come oggi, sia le nazioni europee che gli Stati Uniti che si vantavano e si vantano della loro grande libertà e democrazia rifiutarono di accogliere queste povere persone. Finalmente il Belgio e i Paesi Bassi accolsero questa richiesta di questo testardo e valoroso capitano, purtroppo molti di questi profughi, circa 300, a causa della guerra e dell'occupazione tedesca dei paesi che li avevano accolti, finirono la loro vita nei canpi di sterminio. Non vi sembra care amiche ed amici del Cenacolo Familiare che le cose, malgrado siano passati ottant'anni non sono poi di tanto cambiate con i profughi di oggi, che giungono per trovare pace e lavoro nell'Europa che tanto vanta di essere la culla del cristianesimo e di avere una democrazia con la D maiuscola.Fortunatamente le Chiese Cristiane di oggi hanno preso una posizione a difesa dei più deboli e quindi dei profughi, accogliendo molti di questi disperati con i corridoi umanitari,, portando sulla bilancia le Parole di Gesù che sono veramente di uguaglianza per tutti gli individui al di la del colore della pelle e della provenienza. L'altra cosa, che vorrei sottolineare è purtroppo la strage in Germania di un filonazista, che dopo aver ucciso nove persone ha soppresso la madre e se stesso, e vero che si dice che questi individui sono “lupi solitari” ma è altrettanto vero, che alcuni leader politici dell'estrema destra, usano nei loro linguaggi termini, che nella mente di esaltati possono diventare pericolose, come il segretario del partito dell'ultra destra germanica, che in parte ha giustificare lo sterminio del popolo ebraico, inneggiando anche ai discorsi di Gobels e di Hitler. Forse egli non spara, ma arma la mano di chi uccide.

r. Fulvio Crivello


CONFESSIONE DI FEDE

Crediamo in Dio Padre che ha creato il mondo intero, che riunirà tutte le cose in Cristo e che vuole che tutti gli uomini e le donne vivano insieme come fratelli e sorelle in una stessa famiglia

Crediamo in Dio Figlio, che si è fatto uomo, è morto ed è resuscitato in gloria riconciliando il mondo intero con Dio, rovesciando tutti i muri che separano gli umani, tutte le barriere di religione, di razza, di cultura o di classe per creare l'umanità unita.
Egli è l'unico Signore che ha autorità su tutto.
Egli chiama ogni persona e allo stesso tempo la Società la Chiesa e allo stesso tempo lo Stato alla riconciliazione, all'unità, alla giustizia e alla libertà.

Crediamo in Dio Spirito Santo che è la promessa del Regno che viene, che ci da il potere di annunciare il giudizio di Dio, il suo perdono per le persone umane e le nazioni, di amare e servire tutti gli umani,
di lottare per la giustizia e la pace, e di chiamare il mondo intero a riconoscere qui ed ora il regno di Dio

RIFLESSIONE BIBBLICA DEL 2019
Io ho fatto loro conoscere il Tuo Nome e continuerò a farlo conoscere, affinchè l'amore con cui Tu mi hai amato sia in essi ed Io in loro”
Ev. di Giovanni cap.17 vers.26


L'inizio di ogni anno, care amiche ed amici, ci porta verso la fine di gennaio la settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, ma io dico che più che l'unità del cristiani si pensa all'unità delle varie chiese cristiane, di norma nei vari quotidiani del nostro Paese e non solo, si parla di scambio di pulpiti, di relazioni ad alto livello, ma si parla poco di quello che si dovrebbe fare per avere una unica chiesa, sotto un unico Pastore: Gesù Cristo. E' dirò di più, per tornare al vero cristianesimo, si dovrebbe partire dagli inizi, ovvero considerare Gesù di Nazaret come un laico, e gli stessi discepoli e discepole degli ulteriori laici, che non avevano studiato teologia, ma che prendevano sul serio le parole di Gesù e che facevano delle parole dei vangeli un insegnamento per la vita di tutti i giorni, anche nella socialità, perchè quello che aveva detto Gesù erano delle parole che rivoluzionavano la vita e la società, annaquate e quasi distrutte dai dogmi e dalle dottrine della Chiesa.
Il messaggio di Gesù, che aveva ricevuto vocazione di chiamare le donne e gli uomini alla comunione con Dio e alla comunione fraterna, la Chiesa non è rimasta fedele alla consegna ed ha innalzato dei muri, degli steccati senza lasciare il minimo spazio di apertura e di dialogo. Le comunità cristiane prima unite e poi con i vari scismi, hanno bruciato i cosidetti eretici, le streghe, hanno combattuto feroci guerre con migliaia di morti, dimenticandosi delle parole del Nazareno “Amatevi gli uni gli altri, come Io ho amato voi”. Hanno eretto muraglie di incomprensioni, di diffidenza e di condanna reciproca fra coloro che dovevano essere sorelle e fratelli in Cristo, sorde ad ogni voce che si alzasse da una o dall'altra parte.Il fatto nuovo di questi anni e grazie a persone che credono fortemente alla possibilità di una Chiesa unità, pur con delle forme diverse, anche il vescovo di Roma: Francesco,mi sembra, sia uno dei trascinatori di questo nuovo modo di vedere la chiesa di Gesù.
Noi vogliamo associarsi a questa intercessione comune a tutte le confessioni cristiane e lo facciamo con convinzione, ma anche pensando che per tornare uniti, bisogna partire dalla chiesa familiare e dalle parole di Gesù di Nazareth, prendendo come guida con serietà le parole dei Vangeli, che ci invitano ad una chiesa priva di potere economico, ma ricca di potere spirituale, preghiamo anche noi del cenacolo familiare, ma dobbiamo anche riflettere, perchè come è stato detto: la preghiera è la più alta fatica per la donna e per l'uomo. E questa fatica a me sembra in maniera molto forte in questa preghiera per l'unità della chiesa. Un teologo di qualche decennio fa soleva dire:”Noi preghiamo per l'unità quasi dappertutto, quasi sempre, con la speranza segreta,più o meno ingenua, che Dio guadagnerà tutte le chiese alla verità della nostra chiesa”.
Così può succedere che i cattolici cedano alla tentazione di chiedere a Dio di convertire i cosidetti “fratelli separati” e di farli ritornare al grembo della chiesa madre, che sola grazie al magistero infallibile, possiede la verità della fede. Stessa cosa può accadere agli Ortodossi che cedano alla tentazione di chiedere a Dio di chiedere che la sola chiesa rimasta fedele e inalterata dal tempo degli apostoli sia la loro e quindi....! E possibile anche che le chiese protestanti cedano alla tentazione di chiedere a Dio ed a Gesù di riformare tutte le chiese, spogliandole delle sovrastrutture umane e pagane, facendole ritornare alla semplicità del cristianesimo primitivo.E' questa care amiche ed amici è una grande tentazione in ambito dell'unità, perchè prendendo a norma la parabola del Fariseo al tempio, confidando in se stessi di essere giusti, si tenti di dire “Ti ringrazio Dio, che la mia chiesa non è come le altre chiese, corrotte dalla mondanità ed eretiche, abbi pietà delle altre chiese e trasformale in modo da essere uguali alla mia. Una preghiera che Dio non potrebbe certo prendere in considerazione ed esaudirla.
Una preghiera che voglia avere fondamento è quella fatta a Gesù, che ci invita ad amarci e dire “che siamo tutti in uno perfetti nell'unità”. Concludendo questa riflessione sulla preghiera per l'unità dei cristiani, voglio aggiungere che se le chiese cristiane vogliono conservare con avidità le proprie strutture, i dogmi, la dottrina e salvare la propria vita spirituale e teologica, senza saper cogliere l'allarme che giunge e il disinteresse di questo inizio di terzo millenio nutre nei loro riguardi, con chiese sempre più vuote, non si chiamino più chiese cristiane e rinuncino a pregare per l'unità, perchè la loro preghiera suonerebbe all'orecchio di Dio solo di ipocrisia.
Perchè l'unità della chiesa significa anche purificazione della stessa, di tutte le confessioni cristiane, rinuncia ai propri modi di essere secolari e alla propria volontà di sopravvivere senza ravvedimento e profondo mutamento. Unità della chiesa a mio avviso, significa morte della vecchia chiesa, di tutte le chiese, nella speranza di una risurrezione nelle forme e nei modi, che nessuna chiesa può prevedere e che solo Cristo conosce. Unità della chiesa significa miracolo dello Spirito Santo, che venga a soffiare su tutte le nostre istituzioni religiose per fare una chiesa nuova, e solo in questo modo Dio può dare alla nuova chiesa il dono dell'unità, secondo la promessa di Gesù “ Esse ascolteranno la mia voce e vi sarà un solo gregge, un solo pastore”
Così il mondo, vedendo la chiesa ritornata presente e viva in mezzo a donne e uomini, creda al suo messaggio. Solo allora, possiamo veramente pregare, e solo allora possiamo prendere sul serio questa preghiera, chiedendo a Dio di esaudirla come Lui vorrà e come a Lui piacerà e non come noi vorremmo e come a noi piacerebbe esaudisse le nostre preghiere. Pregare vuol dire: (ecco perchè si dice che pregare è fatica ardua) “Non la mia, ma la Tua volontà sia fatta”

r. Fulvio Crivello


RIFLESSIONE BIBBLICA 2020

Poichè dicono, ma non fanno. Legano pesi opprimenti, difficili a portarsi, e li impongono sulle spalle degli uomini (donne),ma essi non li vogliono spostare neppure con un dito. Fanno tutto per essere visti.Infatti fanno sempre più larghe le loro filatterie e più lunghe le frange; amano i primi posti nei banchetti e le prime file nelle sinagoghe; amano essere salutati nelle piazze ed essere chiamate Rabbi (Maestro)
Ev. di Matteo cap 23 v. 4-7


Gesù di Nazaret ha spesso prese di posizioni anticlericali e antigerarchiche, egli stesso chiede in questi versetti, che oggi commentiamo con l'aiuto dello Spirito Santo, ai suoi discepoli/e e seguaci di resistere alla tentazione di trasformare il movimento da Lui creato, in uno, con dei capi, dei sovraintendenti, dei maestri. Certo le parole che troviamo nel Vangelo di Matteo come in ogni altro scritto del nuovo testamento sono state elaborate, in quanto i vangeli, compreso quello di Matteo sono state scritte dopo molto anni dalla morte di Gesù, ma indubbiamente il significato di queste parole sono ascrivibili proprio al profeta di Nazaret e quindi sono l'eco del pensiero di Gesù. Gesù diceva e ci dice “non fatevi chiamare rabbi /maestro) perchè uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli(sorelle)” Nelle comunità nate all'ora e anche nelle chiese cristiane di oggi, nessuno ha il possesso del suo insegnamento, nessuno può sottomettere un fratello o una sorella dottrinalmente. Nel movimento voluto da Gesù, nessuno deve essere padre, maestro e sopratutto nessuno deve imporsi dall'alto sugli altri. Qualsiasi titolo che imponga superiorità va contro la fraternità. Nel corso di quasi duemila anni poche esortazioni evangeliche sono state ignorate e disubbidite dalla quasi totalità (tolto di poche eccezioni) dalla chiesa cristiana. Anche oggi si vive in flagrante contraddizione del vangelo. Sono tanti i titoli, prerogative, onori, essere chiamati: eccellenze, che troviamo in buona parte nelle chiese cristiane, non sempre è facile vivere la fraternità. Gesù volle fondare il movimento che dopo divenne chiesa cristiana in cui non ci fossero quelli che siedono in cattedra ed altri che ascoltano, ma fratelli e sorelle uguali e solidali; inutile pensare anche in una settimana di preghiera per l'unità dei cristiani di usare termini come servizio e fratelli e sorelle nella liturgia ecc. Non è questione di linguaggi e di termini, ma uno spirito nuovo tenendo ben presente le parole del vangelo. Non dobbiamo dimenticare che le parole dette da Gesù si rivolgevano sia ai capi politici che ai capi religiosi, esse non hanno perso di attualità neanche oggi; il popolo continua ad ascoltare i capi che “dicono ma non fanno” difensori dell'ordine, incapaci di mettere ordine nella lor vita disordinata, proclamatori di giustizia, riformatori incapaci di trasformare e riformare la propria vita ecc. ma il testo ci ricorda anche che l'invettiva si rivolgeva in modo diretto anche ai capi religiosi. Anche oggi nelle chiese cristiane questo pericolo esiste, spesso sorgono maestri di morale, di ortodossia, che più che amare, come ha detto Gesù, giudicano. Le chiese hanno bisogno più che mai ed anche la nostra società, di maestri di vita che ci portino all'essenziale del messaggio di Gesù e lo mettano in pratica e si possa portare a compimento quella trasformazione sociale che il profeta di Nazaret quasi duemila anni fa annunciò, questa e la preghiera per la settimana dell'unità dei cristiani che il Cenacolo Familiare fa allo Spirito Santo. Care amiche ed amici le Chiese Cristiane dovranno risvegliare la loro fiducia e liberarsi da dogmi e dottrine che impediscono di infondere, speranza nella società attuale e ritornare alle origini del Movimento Cristiano mettendo in pratica le parole di Gesù.

r. Fulvio Crivello


PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO
Signore, Vieni tu stesso in mezzo a noi! Risvegliaci! Dacci la tua Luce! Sii il nostro maestro e consolatore! Parla tu stesso a ciascuno di noi in modo che ognuno intenda esattamente ciò di cui ha bisogno e che può aiutarlo. Che la tua bontà sia in ogni luogo. Preservaci dall'ipocrisia, dall'errore, dalla noia e dalla distrazione. Da a tutti noi, la conoscenza e la speranza, una testimonianza chiara e dei cuori pieni di gioia per il dono del tuo Spirito Santo.

Karl Barth



BENEDIZIONE

IL SIGNORE CI BENEDICA E CI GUARDI; IL SIGNORE FACCIA RIPLENDERE IL SUO VOLTO SOPRA DI NOI E CI SIA PROPIZIO; IL SIGNORE VOLGA VERSO DI NOI IL SUO VOLTO E CI DIA LA PACE. AMEN