«Viene poi il momento in cui ciascuno sta solo, alla presenza del Signore.
5 mar 2021
Testo dell'omelia dell'arcivescovo di Milano Mario Delpini, per il funerale dell'ambasciatore Luca Attanasio.
MESE DI GENNAIO - FEBBRAIO 2021
“Diletti, amiamoci gli uni gli altri, perchè l'amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio”
I lett. Di Giovanni cap 4 ver. 7
Un caro saluto a tutte le amiche e agli amici dell' Opera Cenacolo Familiare, ed un buon inizio anno, anche se questa epidemia con le varie varianti è ancora presente, siamo anche nel periodo della settimana di preghiera della unità delle chiese cristiane, in questo primo bimestre troverete:
Preghiera di don Salvatore Paparo
La riflessione Biblica
la preghiera allo Spirito Santo
La Benedizione
PREGHIERA
Carissimo Gesù, fortunatamente oggi ci sono cristiani aperti al dialogo; essi difendono e parlo per tutte le chiese, con coraggio e determinazione quanto credono sia vero e giusto. Ma lo difendono rispettando le persone che la pensano diversamente da loro, e confrontandosi con umiltà e carità con essi, con il buon senso, sono disposti anche a riconoscere eventuali errori, difesi prima in buona fede. Essi giustamente sono convinti che la verità va proposta e non imposta.
La verità, infatti, si fa strada da sola, la dove c'è il Buon Senso e sopratutto l' Amore, poiché dove c'è l'amore per il prossimo e per Dio, c'è lo Spirito Santo che è verità che comunica verità.
don Salvatore Paparo
RIFLESSIONE BIBLICA
GUARIRE DALLA NOSTRA SOLITUDINE E' SORDITA'
Gli portarono un sordomuto e lo pregavano di imporgli la mano.Gesù lo prese in disparte, lontano dalla folla,gli pose le dita sulle orecchie, con le dita gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un profondo sospiro e gli disse: “(Effetà) ovvero (Apriti)” . E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
Marco cap.7 vers 32-35
Sovente, i profeti dell''antico Israele usavano la parola, sordità, come metafora per parlare della testardaggine e mancanza di buon senso del popolo di Israele “ha orecchi ma non ode” ciò che Dio gli sta dicendo.
Proprio per questo nei vangeli ci sono molti racconti di persone sordomute, che noi chiamiamo miracoli, ma che, per chi conobbe Gesù non erano miracoli, ma proposte di conversione al suo messaggio. Marco nel suo breve racconto ci offre delle sfumature molto suggestive, sia delle azioni delle sue mani e soprattutto del suo pensiero perchè si operi questa conversione sia del sentire che del parlare nelle prime comunità cristiane.
La scena del racconto è nota, a Gesù viene presentato un sordomuto, ovvero non sente e non può esprimersi. La sua vita è di profonda solitudine, non dialoga ne sente i familiari, i suoi amici se ne ha; e non può intendere neanche Gesù, ne parlargli e intendere il suo messaggio. Vive nella propria solitudine.
Gesù lo prende in disparte lontano dalla folla e dal turbinio della vita e si concentra per poterlo guarire. Pone le sue dita sulle orecchie e tocca con le dita la sua lingua, non è facile il sordomuto non collabora, ma il profeta di Nazaret fa un ultimo sforzo, fa un profondo sospiro e alza gli occhi al cielo in cerca della forza di Dio e Dello Spirito che tutto può fare se uno ha fede, poi grida: (EFFETA') APRITI. Ed ecco che il sordomuto esce dal suo isolamento, care amiche ed amici del Cenacolo, cosa vuol dire a noi credenti di oggi il brano che insieme abbiamo commentato; vuol dire che lui per la prima volta scopre cosa significa vivere ascoltando gli altri e conversando con il prossimo. Come già detto prima, non è un caso che i vangeli ci portano molti racconti di sordomuti, perchè questo è un invito a lasciare operare il messaggio di Gesù allora come oggi, affinchè gli orecchi, gli occhi siano ben aperti alla sua parola.
Vivere nella chiesa o meglio nel movimento cristiano con buon senso e aperti al dialogo può essere una questione di atteggiamento mentale o di posizione pratica, frutto quasi sempre della propria spicologia o della formazione ricevuta. Ma quando si tratta di aprirsi o di chiudersi al messaggio di Gesù di Nazaret, la questione è di importanza decisiva. Se viviamo non ascoltando il profeta di Nazaret, se non comprendiamo il suo progetto (è questo vale anche per le chiese che si richiamano a lui) se non cogliamo il suo messaggio di amore verso di noi, ma sopratutto verso gli esclusi, e ci chiuderemo nei nostri problemi egoistici e non ascolteremo quello della gente che ci circonda. Allora non sapremo annunciare la Buona Novella di Gesù. Deformeremo il suo messaggio, anche in quella settimana per l'Unità dei Cristiani. Per molti ascoltatori sarà difficile il nostro “vangelo”. Non abbiamo bisogno, care amiche ed amici del Cenacolo, come accadde quasi duemila anni fa al sordomuto, di aprirci al profeta di Nazaret per farci guarire dalla nostra sordità?
r. Fulvio Crivello
PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO
Fai Spirito Santo, che i cristiani trovino l'unità, ammaestra sopratutto chi divulga la tua volontà, tu ci conosci e sai tutto di noi non ti possiamo mentire. Tu sai quello che le religioni hanno fatto: guerre, massacri, inutili sofferenze, perdonaci per questo e aiutaci ad essere umili ad ascoltare e ad aiutare, affinchè la nostra vita non scivoli via senza aver lasciato traccia, te lo chiediamo in nome di Gesù che ci ha invitati allora ed oggi ad Amare.
r. Fulvio Crivello
BENEDIZIONE
La grazia del Signore Gesù Cristo e l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo, sia con tutti noi ora e per sempre.