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23 ott 2023

SETTEMBRE-OTTOBRE 2023

 

Carissimi, se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amare gli uni gli altri. Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in Noi e il suo amore diventa perfetto in noi.

I lett. Di Giovanni cap. 4 vers.11-12

Carissimi amiche ed amici dell'Opera del Cenacolo Familiare, in questo numero troverete le seguenti parti: nella riflessione biblica ho ripreso alcuni spunti dal Cenacolo mar-apr 2022:


Preghiera di don Salvatore Paparo

Un fatto ed un commento

La riflessione biblica

La preghiera allo Spirito Santo

Il Credo di Silvia Maestrello

La benedizione

ESSI NON IMPARERANNO PIU' LA GUERRA”

Il profeta Michea, sei secoli prima della nascita di Gesù, scriveva queste parole di Dio che ancora risuonano nella nostra coscienza. Oggi purtroppo tuona ancora il cannone, si risentono le sirene di allarme aereo; Si sentono le mitragliatrici che crepitano. Non so Gesù , caro Maestro della mia vita, come andrà a finire. Ma so di certo quale sarà il prezzo: bambini uccisi dai bombardamenti, mamme uccise anche loro, anziani uccisi ecc. tutti nella guerra perdono, sia chi ha aggredito, sia gli accrediti. Signore Gesù, che tu hai detto di amare, illumina le menti dei governanti, dei generali, e fai si, che questa guerra cessi al più presto, e che si torni al dialogo e alla pace, in un mondo che ancora non ha capito le tue parole di amore e di grazia, come non ha capito tutti i profeti che hanno sempre parlato di pace ed amore.

don Salvatore Paparo

UN FATTO UN COMMENTO

Gesù disse ai suoi discepoli:Avete inteso che vi fu detto:”Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico” (legge mosaica) Ma io vi dico: amate i vostri nemici.

Ev. Matteo cap.5 v. 43-44

In un mondo pieno di violenza, pieno di guerre conosciute e sconosciute, in ultimo la guerra scatenata da Hamas, con la risposta di Israele con bombardamenti terroristici sulla striscia di Gaza; guerra che uccide, come anche tutte le guerre ora in corso, senza alcuna pietà: donne, bambini, uomini, noi credenti di oggi, davanti alle parole di Gesù che cosa possiamo fare? Fare finta che Egli non le abbia mai pronunciate? Sopprimerle? Quando il Profeta di Nazaret parla dell'amore per il nemico, non sta pensando ad una tenerezza verso di lui, ma ad una relazione radicalmente umana, ad un interesse per la sua persona, questo, almeno a mio avviso è il pensiero di Gesù. Che le guerre non servono,anzi spesso ne portano altre, meglio mettersi ad un tavolo per parlare di pace ed iniziare veramente i famosi colloqui diplomatici.

Per noi, esseri umani di oggi (per fortuna non tutti) pensiamo che per risolvere i problemi (complici anche i politici e i militari) non sembra esserci altra via che il ricorso alla violenza e al riarmo . Non è quindi strano che le parole di quel grande rivoluzionario Gesù, risuonino nella nostra società, retta solo dal potere ed il denaro siano un avvertimento ingenuo a cui si può sorridere. Eppure, esiste una convinzione profonda in Gesù: il male non si può vincere, basandosi sull'odio e sulla violenza. Ma non dimentichiamoci qualcosa di importante; questa chiamata a rinunciare alla violenza deve rivolgersi soprattutto a coloro che, maneggiano il potere, il denaro o il commercio delle armi. Non sempre, noi cristiani siamo in grado di comprendere quello che un indù, profeta della non violenza: Ghandhi, scopri con gioia e riconoscenza, leggendo i vangeli: la convinzione di Gesù, che solo, la non violenza è il ripudio delle armi, può salvare l'umanità; oggi in cui si paventano guerre mondiali atomiche; queste parole sono più che mai attuali. Dopo il suo incontro con le parole di Gesù, egli scriveva questo:”leggendo tutta la storia di questa vita (di Gesù)... mi sembra che il cristianesimo debba ancora realizzarsi,..... come tutte le altri FEDI; fino a quando non avremo sradicato la violenza dalla nostra civiltà e gli eserciti. Gesù Cristo non sarà ancora nato.

Noi cristiani, a venti secoli di distanza di quelle parole del Nazareno: “Amate anche i vostri nemici” dobbiamo chiederci perché non abbiamo saputo trarre dai vangeli tutte le conseguenze della “non violenza” di Gesù, è perché non le abbiamo dato, quel compito centrale che deve avere nella vita di ognuno/a di noi e soprattutto nelle Chiese, delle varie confessioni cristiane che spesso, con ipocrisia finanziano con i loro fondi le fabbriche di armi, investendo in azioni ed obbligazione delle medesime,invece di fare delle parole del Nazareno il punto centrale che avremmo dovuto avere nelle predicazioni.

r. Fulvio Crivello

RIFLESSIONE BIBLICA

UN MONITO CONTRO LA GUERRA

Delle loro spade fabbricheranno vomeri, delle loro lance, falci,una nazione non leverà più la spada contro l'altra,e non impareranno più la guerra”

dal libro del profeta Michea cap. 4 ver.3

In quasi tutti i Paesi, in cui conta di più l'economia che l'essere umano, parlano le armi, di invio delle stesse, come se uno armandosi di più garantisse la PACE. Il presidente del consiglio Israeliano Netanyahu incita il popolo ad odiare i palestinesi, invece di prendersela con Hamas che ha scatenato la guerra . Al contrario delle parole dette da Gesù a colloquio con i discepoli: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico come dice la legge. Ma io vi dico: amate anche i vostri nemici.” Forse non conosce Gesù e i suoi discorsi ma certamente il profeta Michea lo conosce di certo. Stesso discorso vale per Hamas che non conosce la misericordia citata molte volte nelle Sure del Corano ma solo la violenza e l'odio.

Dobbiamo quindi rassegnarci a dire che la guerra è comunque un male ineliminabile dall'orizzonte della storia umana? Dobbiamo subirla come realtà contro cui ogni sforzo umano è vano? La parola PACE, non più guerre possiamo ancora pronunciarle?

Le parole, care amiche ed amici dell'Opera del Cenacolo del brano che oggi insieme commentiamo “non impareranno più la guerra” del profeta Michea le dobbiamo forse cancellare dalla Bibbia? Io penso proprio di no ; Michea scrive questi versetti quasi 2600 anni fa, pieni di speranza, come siamo anche noi pieni di speranza, che le guerre in futuro, che gli eserciti non ci siano più. Eppure i tempi in cui scrive il profeta sono tempi bui, con momenti drammatici; ma egli dice anche, che si possono aprire dei tempi nuovi, dove l'essere umano non imparerà più la guerra. Ci stiamo avvicinando al Natale, il quale oltre alle nostre consuetudini e celebrazioni, ci annunzia la realtà di questi tempi nuovi, con la nascità di Gesù ,di un modo diverso di vedere il futuro, ricordando le parole che Gesù nel corso della sua vita ci ha detto; noi non siamo autorizzati a depotenziarle o peggio a ridurla solamente ad una UTOPIA o ancora, è questo riguarda le Chiese Cristiane, a semplice celebrazione liturgica.

Non è che donne e uomini non parlino di pace, neanche i governanti spesso parlano di pace, ma per loro le garanzie per la stessa e per la sicurezza, continuano ad essere espresse nel linguaggio della minaccia, della paura, e della tutela delle grandi potenze che continuano a vendere armi e tecnologia per la distruzione, in tutto il mondo.

Michea ci dice:la pace sì, ma attraverso un cammino diverso, un cammino di cui egli almeno, a mio avviso prevede due strade: la prima , mettere al centro del nostro pensiero la VITA, DIO e la sua PAROLA. Secondo fare delle scelte di fondo in linea con il messaggio evangelico: fra queste vie, come indicate da Gesù: la riconversione bellica, il dialogo per risolvere le vertenze internazionali e sopratutto l'educazione alla PACE delle future generazioni. Avvicinandoci al Natale, nella misura in cui noi donne e uomini di oggi , possiamo verificare nel concreto, che le parole di Gesù Cristo il Vivente, non erano e non sono un'utopia, ma una realtà possibile e percorribile per tutta l'umanità.

r. Fulvio Crivello

PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO

Gesù parlando ai suoi discepoli e discepole, disse, non vi lascerò soli e il Consolatore sarà sempre con voi. Tu Spirito Santo che sei il Consolatore, Spirito di Amore e di Verità ammaestraci, insegna a noi tutti che cosa è l'Amore e la Verità, illumina le menti dei potenti che scatenano le guerre, illumina il cuore di che produce e vende armi, benedici chi opera per la pace. Fai Spirito di Amore a mettere in pratica per noi esseri umani le parole che Michea diceva 2600 anni fa “non impareranno più la guerra” Te lo chiediamo in nome di Gesù Cristo.

R, Fulvio Crivello


IL CREDO

CREDIO IN DIO

PADRE ONNIPRESENTE

CREDO IN DIO

CREATORE DEL CREATO

CREDO IN DIO

CHE E' LUCE,SPIRITO,AMORE

CHE E' PADRE E MADRE

CREDO IN DIO

CHE ENTRA IN OGNUNO DI NOI

AL PRIMO VAGITO COME ANIMA

CREDO IN GESU' DI NAZARET

UOMO ILLUMINATO

ILLUMINATO DA DIO

CREDO IN GESU' VIVENTE

CHE E' IL VERBO DI DIO CREDO IN GESU'

CHE CI HA INDICATO LA VIA DA SEGUIRE NELL'AMORE

CONDIVISIONE UMILTA'

CREDO IN GESU'

CHE SEMINA LUCE, NON GIUDICA NON CONDANNA

NON PARLA DI PECCATO

CREDO IN GESU' DI NAZARET

IL VIVENTE, IL VERBO DI DIO

CREDO IN DIO CHE ISPIRA LA MIA VITA

TERRENA IN UN PERCORSO

DEGNO DEL SUO GIUDIZIO

QUANDO LA MIA ANIMA SALIRA' A LUI

GRAZIE MIO DIO

Silvia Maestrello


BENEDIZIONE


LA GRAZIA DEL SIGNORE GESU' CRISTO E L'AMORE DI DIO E LA COMUNIONE CON LO SPIRITO SANTO, SIA CON TUTTI NOI ORA E PER SEMPRE.

AMEN