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5 apr 2025

MESE DI MARZO-APRILE 2025

 Perché questo è l'Amore di Dio:che osserviamo i suoi comandamenti; è i suoi comandamenti non sono gravosi. Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra Fede.

Giovanni I epi.la cap.5 v 3-4

Carissimi amiche ed amici del Cenacolo, in questo numero troverete le seguenti cose:

Preghiera di don Salvatore Paparo

La riflessione biblica

La preghiera allo Spirito Santo

La benedizione

PREGHIERA

Carissimi lettori, esortiamoci a vicenda perché ciascuno di noi sia docile all'azione dello Spirito Santo il Quale faccia generosamente la sua parte, perché il Regno di Dio in questa terra non tardi a realizzarsi; viviamo servendo gli altri; coltiviamo verso le nostre sorelle e i nostri fratelli lo stesso amore e la stessa misericordia che troviamo nella famiglia di Nazaret, e lo stesso amore e la stessa misericordia nella famiglia formata da Dio Padre, da Dio Figlio, da Dio Spirito Santo. Amen

don Salvatore Paparo


RIFLESSIONE BIBBLICA

Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:” Sulla cattedra di Mosè si sono seduti i(sacerdoti) gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.”

Matteo cap.23 vers. 1-4

Care amiche ed amici dell'Opera del Cenacolo Familiare, l'evangelista Matteo ci ha trasmesso, come anche negli altri tre vangeli, di Marco,Luca e Giovanni, molte parole di carattere fortemente anti gerarchico, in cui Gesù, chiede a chi lo seguiva nella nuova via da Lui tracciata, di resistere alla tentazione di trasformare il Movimento Cristiano, in un movimento in cui un gruppo diretto da sapienti maestri, da personaggi in cerca di una autorità superiore agli altri , in cerca di potere e di titoli.

Le parole che abbiamo letto nel brano, che con l'aiuto dello Spirito Santo commenteremo per criticare la tendenza alle aspirazioni e grandezza, accompagnati dal desiderio di potere, che già si avvertivano nel Movimento Cristiano a partire dalla seconda generazione, ma presente anche con Gesù fin dal primo momento del Movimento appena sorto (si veda la storia di Giacomo e Giovanni vangelo di Marco cap. 10 v.35-40).

Gesù dice ai suoi più fedeli seguaci, uomini e donne comprese: “non fatevi chiamare “rabbi” (maestri), perché uno solo è il Vostro Maestro (Dio), e voi siete tutti fratelli”Nella primitiva comunità Cristiana, nessuno ha il possesso del suo insegnamento, nessuno deve sottomettere dottrinalmente altri individui; tutti sono fratelli e sorelle in Cristo che si aiutano l'un l'altro a vivere una nuova esperienza: la via tracciata da Gesù di Nazaret, la Parola Vivente di Dio, Gesù, dice bene il Vangelo di Giovanni “La Parola Fatta Carne”.

Sempre Gesù dice ai suoi seguaci “non fatevi chiamare “ padri” nemmeno uno di voi sulla Terra ha diritto a questo, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste”.

Nel Movimento fondato da Gesù, non vi sono padri, ne sacerdoti, ne pastori di chiesa, ne tanto meno vescovi, arcivescovi, primati della chiesa, patriarchi, papi ecc. nessuno deve imporsi con dei titoli in cui il potere fa la differenza. Nessuno deve imporsi sugli altri; qualsiasi titolo che introduca superiorità sugli altri, va contro la fraternità predicata dal Nazareno.

Purtroppo, questa fraternità, e venuta meno a partire dal 313, con l'editto di Milano, dell'imperatore Costantino e nel corso dei secoli, malgrado le riforme , le esortazioni

di essere più evangelici sono state spesso ignorate e tanto disobbedite come questa, le chiese, che ancora oggi si reggono su una struttura gerarchica inamovibile vivono in flagrante contraddizione con il Vangelo. Sono tali il numero di titoli, onori,dignità che per la maggior parte dei cristiani e difficile vivere la gioia delle Parole dette da Gesù.

Eppure queste Parole, pronunciate oltre 2000 anni fa dal Nazareno, in cui Egli pensava al Movimento Cristiano, in cui non ci fossero “quelli che stanno in alto e quelli che stanno sotto” ma ad un Movimento di sorelle e fratelli uguali e solidali, in cui tutto si condivideva.

A nulla serve, proprio nell'avvicinarsi alla Pasqua, la Festa più importante del Cristianesimo, (è parlo alle chiese) mascherando la realtà con il devoto linguaggio “del servizio” o chiamandoci fratelli e sorelle nella liturgia. Purtroppo non è questione di termini, ma se le chiese sono sempre più vuote e le vocazioni diminuiscono ci sarà un problema e lo si deve affrontare, tornando con uno spirito nuovo in cui non ci sia condanna, ne titoli, ma Giustizia, Amore, Gioia e veramente amicizia fraterna.

Vedremo mai compiuta quella Nuova Via illustrataci da Gesù e scritta nei Vangeli?

Potremmo mai essere seguaci di Cristo che non si facciano più chiamare “maestri” ne “padri” ne vescovi, arcivescovi ecc. Sarà mai possibile creare una atmosfera, più semplice senza canoni, con una liturgia più libera, fraterna e amabile, gioiosa e non cupa. Cosa lo impedisce? Amen

r. Fulvio Crivello

PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO

In questo momento di preoccupazione ed angoscia, ci rivolgiamo a TE NOSTRO CONSOLATORE affinché gli sforzi di chi vuole la Pace e non la guerra, non le spese per un riarmo, ma le spese per chi è povero. Ti chiediamo inoltre di far si che con il tuo aiuto di cambiare il modo di pensare e di agire. Fai che questa prova sia per noi un riconoscimento della nostra fragilità e aiutaci ad essere meno egoisti e capire finalmente le parole di Gesù che ci invitava e ci invita a cambiare vita, rendendo la società più giusta e solidale come è scritto nel libro degli Atti Degli Apostoli al capitolo 4 “La moltitudine di coloro che avevano abbracciato la fede aveva un cuore e un anima sola, Non vera nessuno che ritenesse cosa propria alcunché di ciò che possedeva, ma tutto fra loro era comune” Amen

r. Fulvio Crivello

BENEDIZIONE

LA PACE DI DIO, CHE SUPERA OGNI INTELLIGENZA, CUSTODIRA' I NOSTRI CUORI E I NOSTRI PENSIERI IN GESU' CRISTO. AMEN

Filippesi 4 vers 7