28 ago 2011
SIMON PIETRO, PRIMO PAPA
DOMENICA XXII DURANTE L'ANNO A
28 AGOSTO 2011
OMELIA
Servendomi della Parola di Dio, desidero oggi continuare a parlarvi sull'argomento iniziato otto giorni fa, CIOE' SUL PRIMO PAPA SAN PIETRO.
Come sappiamo, alla domanda di Gesù rivolta agli Apostoli: "E VOI, CHI DITE CHE IO SIA?", Simon Pietro rispose: "TU SEI IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE". Gesù lodò Simon Pietro: " BEATO SEI TU SIMONE, FIGLIO DI GIONA, PERCHE' NE' CARNE, NE' SANGUE TE L'HANNO RIVELATO, MA IL PADRE MIO CHE' NEI CIELI".
Non ci deve sfuggire un particolare: Gesù afferma CHE SIMONE E' FIGLIO DI GIONA. Perchè? CHI E' GIONA? Giona è l'unico tra i Profeti dell'Antico Testamento, che ha fatto esattamente IL CONTRARIO di quello che Dio gli aveva chiesto di fare, ma che ALLA FINE SI DIMOSTRO' UBBIDIENTE A DIO.
Pertanto Gesù, chiamando Simon Pietro, figlio di Giona, intese dirgli: "TU SEI COME GIONA: FARAI SEMPRE IL CONTRARIO DI QUELLO CHE TI DIRO', PERO', ALLA FINE, FINALMENTE MI SEGUIRAI".
Citiamo alcuni esempi in cui Pietro si oppose a Gesù: otto giorni fa abbiamo anticipato il commento di quanto ci riferisce il brano evangelico di oggi. In particolare abbiamo evidenziato che Pietro sì, riconobbe in Gesù il Messia, ma non il vero Messia: Pietro voleva un Gesù-Messia condottiero, un Gesù-Messia che con le armi avrebbe liberato il popolo d'Israele dalla dominazione romana, ricostruito il Regno di Israele e dominato politicamente il mondo intero.
IL MESSIA GESU', invece, E' VENUTO PER SALVARE TUTTI GLI UOMINI CON IL MASSIMO GESTO DELL'AMORE; OFFRENDO, cioè, LA SUA VITA PER ESSI: "E' NECESSARIO CHE IO SOFFRA MOLTO DA PARTE DEI SOMMI SACERDOTI, ESSERE UCCISO DA ESSI E RISUSCITARE DOPO TRE GIORNI".
Spostiamoci, adeso, nel Cenacolo, e seguiamo due avvenimenti dell'Ultima Cena, in cui Pietro si oppose a Gesù:
Mentre cenavano, Gesù si alzò da tavola, depose il mantello, e preso un asciugamano se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi ai discepoli asciugandoli con l'asciugamano di cui si era cinto.
Pietro si oppose a Gesù: "Signore, tu lavi i piedi a me? Tu non mi laverai i piedi in eterno".
... Dopo aver lavato i piedi ai discepoli, Gesù riprese il mantello, sedette di nuovo e disse loro:"Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Signore e il Maestro, e dite bene perchè lo sono. SE, DUNQUE, IO IL SIGNORE E IL MAESTRO HO LAVATO I PIEDI A VOI, ANCHE VOI DOVETE LAVARVI I PIEDI GLI UNI GLI ALTRI. VI HO DATO L'ESEMPIO, INFATTI, PERCHE' ANCHE VOI FACCIATE COME IO HO FATTO A VOI".
Nelle parole di Gesù troviamo il motivo per cui Pietro si oppose e non volle farsi lavare i piedi: PIETRO CHE ASPIRAVA A GOVERNARE INSIEME A GESU'- MESSIA, DOMINATORE DEL MONDO, NON POTEVA ACCETTARE DI IMITARE UN GESU'-MESSIA CHE ANZICHE' FARSI SERVIRE DAGI ALTRI, SERVIVA GLI ALTRI: "NON SONO VENUTO NEL MONDO PER ESSERE SERVITO, MA PER SERVIRE".
Sempre durante l'Ultima Cena Gesù, ad un certo punto, disse agli Apostoli: "Dove vado io, voi non potete venire". Gesù, infatti, andava a donare la sua vita per salvare tutti gli uomini, e gli Apostoli non erano ancora pronti a dare la vita per gli altri".
Intervenne Pietro: "Signore, dove vai?". Gli rispose Gesù: "Dove vado io, tu per ora non puoi venire. Mi seguirai più tardi". Ma Pietro non è assolutamente d'accordo con Gesù: " Signore, perchè non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te".
Sappiamo tutti che Pietro, dopo alcune ore, non solo non diede la vita per Gesù. ma rinnegò Gesù per tre volte.
Dinanzi alle opposizioni di Pietro, Gesù prese un atteggiamento di paziente attesa. Cercò sempre di far cambiare a Pietro la sua falsa metalità, ma CI RIUSCI' SOLO DOPO LA RISURREZIONE. Il grande momento ce lo racconta l'evangelista San Giovanni nell'ultimo capitolo del suo Vangelo:
" Dopo aver mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: "Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?". "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli disse: "PASCI I MIEI AGNELLI". Gli disse di nuovo per la seconda volta : "Simone, figlio di Giovanni, mi ami?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli disse: "Pasci le mie pecore". Gli disse per la terza volta: "Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?". Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: "Mi vuoi bene?" e gli disse: "Signore, tu conosci tutto, tu sai che ti voglio bene". Gli rispose Gesù: "Pasci le mie pecore".
Riflettiamo: Gesù per tre volte chiede a Pietro se lo ama. Le prime due volte Pietro risponde tranquillamente: "Sì, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". LA TERZA VOLTA, PERO', SI ADDOLORA, E SI ADDOLORA PERCHE' SI RICORDA DEL SUO TRIPLICE RINNEGAMENTO DI GESU'.
E' da sottolineare che Pietro ha rinnegato Gesù perchè ancora non lo amava perfettamente. Se lo avesse amato perfettamente, Pietro si sarebbe fidato di Gesù, gli avrebbe creduto. Ma poichè il suo amore per Gesù era ancora imperfetto, Pietro SI CONTRAPPONEVA SEMPRE A GESU'. Se Pietro avesse amato perfettamente Gesù si sarebbe fidato di lui soprattutto quando gli rivelò CHE LUI NON SAREBBE STATO UN MESSIA RESTAURATORE DEL REGNO D'ISRAELE E DOMINATORE POLITICO DEL MONDO, MA CHE AVREBBE SALVATO TUTTI GLI UOMNI OFFRENDO PER LORO AMORE LA SUA VITA.
ORA FINALMENTE PIETRO AMA PERFETTAMENTE GESU'. ORA FINALMENTE PIETRO RICONOSCE DI AVERE SBAGLIATO OPPONENDOSI A GESU', E SI CONVERTE. E A PIETRO CONVERTITO GESU' AFFIDA L'UFFICIO DI PASCOLARE IL SUO GREGGE: "PASCI I MIEI AGNELLI, PASCI LE MIE PECORE".
IL COMPITO DI PIETRO E' AMARE COME GESU' AL MASSIMO GRADO LA COMUNITA' DEI CRISTIANI E CONFERMARE I CRISTIANI NELLA LORO FEDE IN GESU' FIGLIO DEL DIO VIVENTE.
Nel Vangelo di Luca leggiamo: "SIMONE, SIMONE, ECCO, SATANA VI HA CERCATI PER VAGLIARVI COME IL GRANO; MA IO HO PREGATO PER TE, PERCHE' LA TUA FEDE NON VENGA MENO. E TU, UNA VOLTA CONVERTITO, CONFERMA I TUOI FRATELLI".
PIETRO RIMASE FEDELE ALLA SUA MISSIONE, E PER QUESTA SUA FEDELTA', MORI' MARTIRE COME GESU', MORI' CROCIFISSO COME GESU'.
Sac. Salvatore Paparo
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
21 ago 2011
GESU' ROCCIA DELLA SUA CHIESA
Domenica XXI durante l'anno A
21 agosto 2011
OMELIA
la pagina evangelica di oggi è fondamentale per la nostra fede e va esaminata attentamente.
Gesù inviò i suoi dodici Apostoli a predicare il Regno di Dio. Al loro ritorno volle conoscere il risultato della loro predicazione e li interrogò: "La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?".
Da tenere presente che quando Gesù parlava del Figlio dell'uomo, parlava di se stesso.
Le risposte furono deludenti. Nessuno aveva compreso chi era Gesù: chi lo credeva Giovanni Battista risuscitato, chi lo credeva Elia, Geremia o un altro profeta dell'Antico Testamento.
Allora Gesù interrogò direttamente gli Apostoli: "E voi chi dite che io sia?".
Rispose immediatamente Simon Pietro:
"Tu dei il Messia, IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE".
In questa risposta c'è una parte vera ed una parte falsa. La parte vera è questa:
"TU SEI IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE".
La parte falsa, invece, anche se apparentemente sembra vera, è questa:
"Tu sei il Messia". Gesù loda Simon Pietro per la parte vera: "Simone, tu sei BEATO perchè riconosci che io sono IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE. Però, non mi hai riconosciuto in forza della carne e del sangue, ossia per le tue qualità naturali, ma perchè te lo ha rivelato il Padre mio che è nei Cieli. Ed io ti dico: " Tu sei Pietro, "UN MATTONE DA COSTRUZIONE" ED IO SONO LA ROCCIA SUL CUI SOLIDO FONDAMENTO COSTRUIRO' LA MIA CHIESA".
Pertanto, chi come Pietro riconosce CHE GESU' E' IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE, come Pietro E' BEATO E ANCHE UN MATTONE PER LA COSTRUZIONE DELLA CHIESA DI GESU'.
Passiamo alla parte falsa della risposta di Pietro: "Tu sei il Messia". Perchè è falsa?
Davide, nell'anno mille Avanti Cristo, instaurò il Regno d'Israele e lo instaurò con la guerra e con lo spargimento di tanto sangue umano. Ebbene, Pietro e suoi contemporanei erano convinti che il Messia, discendente di Davide, avrebbe liderato il Regno d'Israele dalla dominazione romana imitando il suo padre Davide, ossia con la guerra e con lo spargimento di tanto sangue umano.
Ebbene questa era una convinzione falsa. Gesù, infatti, non è venuto in questo mondo per liberare il popolo d'Israele dalla dominazione romana, MA PER SALVARE TUTTI GLI UOMINI CON IL MASSIMO GESTO DELL'AMORE OFFRENDO LIBERAMENTE LA SUA VITA PER ESSI.
Gesù cercò, inutilmente, di rettificare la falsa convinzione degli Apotoli sul Messia. Infatti, subito dopo aver lodato Pietro, proclamandolo Beato per la sua porofessione di fede, Gesù incominciò a dire apertamente agli Apostoli CHE EGLI DOVEVA SOFFRIRE MOLTO DA PARTE DEI SOMMI SACERDOTI, ESSERE UCCISO DA ESSI E RISUSCITARE DOPO TRE GIORNI.
Pietro, però, come abbiamo detto, essendo falsamente convinto che il Messia non doveva essere ucciso ma trionfare con le armi, si ribellò a Gesù e, presolo da parte, lo rimproverò duramente: "SIGNORE, CIO' NON TI ACCADRA' MAI. TU NON DEVI MORIRE".
Gesù reagì in modo severo; e mentre qualche minuto prima aveva chiamato Pietro BEATO per la sua professione di fede, adesso chiama Pietro SATANA: "Va' dietro a me, SATANA. Tu mi sei di scandalo perchè cerchi di distogliermi dal compiere la volontà del Padre mio, così come fece Satana nei giorni delle mie tentazioni in cui cercò di distogliermi dal compiere la volontà del Padre mio,
OFFRENDOMI TUTTI I REGNI DELLA TERRA SE IO L'AVESSI ADORATO. CON LA MIA RISPOSTA L'HO VINTO DEFINITIVAMENTE: "VATTENE, STA SCRITTO INFATTI:
ADORERARI IL SIGNORE DIO TUO, E RENDERAI CULTO SOLO A LUI".
Da quanto abbiamo detto deduciamo:
Noi come Pietro dobbiamo riconoscere CHE GESU' E' IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE. Così come Pietro SAREMO BEATI E MATTONI CON CUI GESU' COSTRUIRA' LA SUA CHIESA.
Però, non dobbiamo imitare Pietro che voleva UN GESU' MESSIA CONDOTTIERO. GESU' NON E' UN CONDOTTIERO SANGUINARIO, MA IL RE DELLA PACE, IL BUON PASTORE CHE PER SALVARCI HA OFFERTO LIBERAMENTE LA SUA VITA.
Sac. Salvatore Paparo
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
10 ago 2011
SUPPLICA AL PAPA BENEDETTO XVI
Fratello Papa Benedetto XVI, La supplico di indire il necessario ed improcrastinabile Concilio Ecumenico Vaticano III. Il mondo è allo sfacelo! Solo Gesù lo può salvare. Ma Gesù sarà in grado di salvarlo soltanto se la Sua Chiesa TORNERA' ALL'UNITA':
"PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA, COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI' IL MONDO CREDERA' CHE TU MI HAI MANDATO".
Il Concilio Ecumenico E' LO STRUMENTO PREFERITO DALLO SPIRITO SANTO PER CONDURRE LA CHIESA DI GESU' A TUTTA LA VERITA'.
MARIA SANTISSIMA, LA MADRE DELLA CHIESA, La sospinga a prendere la coraggiosa decisione di indire IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III.
Sac. Salvatore Paparo
Cintano 10 agosto 2011
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
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