21 ago 2011
GESU' ROCCIA DELLA SUA CHIESA
Domenica XXI durante l'anno A
21 agosto 2011
OMELIA
la pagina evangelica di oggi è fondamentale per la nostra fede e va esaminata attentamente.
Gesù inviò i suoi dodici Apostoli a predicare il Regno di Dio. Al loro ritorno volle conoscere il risultato della loro predicazione e li interrogò: "La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?".
Da tenere presente che quando Gesù parlava del Figlio dell'uomo, parlava di se stesso.
Le risposte furono deludenti. Nessuno aveva compreso chi era Gesù: chi lo credeva Giovanni Battista risuscitato, chi lo credeva Elia, Geremia o un altro profeta dell'Antico Testamento.
Allora Gesù interrogò direttamente gli Apostoli: "E voi chi dite che io sia?".
Rispose immediatamente Simon Pietro:
"Tu dei il Messia, IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE".
In questa risposta c'è una parte vera ed una parte falsa. La parte vera è questa:
"TU SEI IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE".
La parte falsa, invece, anche se apparentemente sembra vera, è questa:
"Tu sei il Messia". Gesù loda Simon Pietro per la parte vera: "Simone, tu sei BEATO perchè riconosci che io sono IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE. Però, non mi hai riconosciuto in forza della carne e del sangue, ossia per le tue qualità naturali, ma perchè te lo ha rivelato il Padre mio che è nei Cieli. Ed io ti dico: " Tu sei Pietro, "UN MATTONE DA COSTRUZIONE" ED IO SONO LA ROCCIA SUL CUI SOLIDO FONDAMENTO COSTRUIRO' LA MIA CHIESA".
Pertanto, chi come Pietro riconosce CHE GESU' E' IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE, come Pietro E' BEATO E ANCHE UN MATTONE PER LA COSTRUZIONE DELLA CHIESA DI GESU'.
Passiamo alla parte falsa della risposta di Pietro: "Tu sei il Messia". Perchè è falsa?
Davide, nell'anno mille Avanti Cristo, instaurò il Regno d'Israele e lo instaurò con la guerra e con lo spargimento di tanto sangue umano. Ebbene, Pietro e suoi contemporanei erano convinti che il Messia, discendente di Davide, avrebbe liderato il Regno d'Israele dalla dominazione romana imitando il suo padre Davide, ossia con la guerra e con lo spargimento di tanto sangue umano.
Ebbene questa era una convinzione falsa. Gesù, infatti, non è venuto in questo mondo per liberare il popolo d'Israele dalla dominazione romana, MA PER SALVARE TUTTI GLI UOMINI CON IL MASSIMO GESTO DELL'AMORE OFFRENDO LIBERAMENTE LA SUA VITA PER ESSI.
Gesù cercò, inutilmente, di rettificare la falsa convinzione degli Apotoli sul Messia. Infatti, subito dopo aver lodato Pietro, proclamandolo Beato per la sua porofessione di fede, Gesù incominciò a dire apertamente agli Apostoli CHE EGLI DOVEVA SOFFRIRE MOLTO DA PARTE DEI SOMMI SACERDOTI, ESSERE UCCISO DA ESSI E RISUSCITARE DOPO TRE GIORNI.
Pietro, però, come abbiamo detto, essendo falsamente convinto che il Messia non doveva essere ucciso ma trionfare con le armi, si ribellò a Gesù e, presolo da parte, lo rimproverò duramente: "SIGNORE, CIO' NON TI ACCADRA' MAI. TU NON DEVI MORIRE".
Gesù reagì in modo severo; e mentre qualche minuto prima aveva chiamato Pietro BEATO per la sua professione di fede, adesso chiama Pietro SATANA: "Va' dietro a me, SATANA. Tu mi sei di scandalo perchè cerchi di distogliermi dal compiere la volontà del Padre mio, così come fece Satana nei giorni delle mie tentazioni in cui cercò di distogliermi dal compiere la volontà del Padre mio,
OFFRENDOMI TUTTI I REGNI DELLA TERRA SE IO L'AVESSI ADORATO. CON LA MIA RISPOSTA L'HO VINTO DEFINITIVAMENTE: "VATTENE, STA SCRITTO INFATTI:
ADORERARI IL SIGNORE DIO TUO, E RENDERAI CULTO SOLO A LUI".
Da quanto abbiamo detto deduciamo:
Noi come Pietro dobbiamo riconoscere CHE GESU' E' IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE. Così come Pietro SAREMO BEATI E MATTONI CON CUI GESU' COSTRUIRA' LA SUA CHIESA.
Però, non dobbiamo imitare Pietro che voleva UN GESU' MESSIA CONDOTTIERO. GESU' NON E' UN CONDOTTIERO SANGUINARIO, MA IL RE DELLA PACE, IL BUON PASTORE CHE PER SALVARCI HA OFFERTO LIBERAMENTE LA SUA VITA.
Sac. Salvatore Paparo
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
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