CENACOLO
FAMILIARE
MESE DI
NOVEMBRE -DICEMBRE
2015
Un caro saluto a tutti a Voi,
amiche ed amici del Cenacolo e di celebrare il Natale serenamente
in famiglia
Esso comprende quattro parti
1. Riflessione sulla situazione
mondiale dopo i vari attentati in ogni parte del mondo partendo dal
Vangelo secondo Matteo
2. Preghiera di don Salvatore
Paparo
3. Riflessioni Bibliche sul
tempo di Avvento e sul Natale
Ho preso, come spunto per la
riflessione sulla situazione mondiale, venutasi a creare in questi
ultimi mesi, non solo con l'attentato a Parigi, ma con l'evolversi
degli eventi in generale il Vangelo Secondo Matteo al cap. 5 vers.
38-44 “Gesù disse: Amate i vostri nemici”. Certo pensare alle
parole di Gesù, agli insegnamenti ai suggerimenti che compongono i
capitoli 5,6,7 del Vangelo secondo Matteo “il discorso sulla
montagna; in un mondo ancora alle prese con guerre fratricide, in una
società in cui la giustizia è sempre più dei potenyi, di chi sta
al timone dello stato, che usa i cittadini solo ed esclusivamente per
il voto; ecco a tutta questa ingiustizia a questi crimini è
difficile rispondere con le parole di Gesù, difficile ma non
impossibile, ed è a mio modo di vedere l'unica via percorribile per
uscire da questo stato di cose.
Analizzando il testo, vediamo
subito che il principio enunciato nei versetti 38 e 39 è il
principio di ogni diritto appena pensabile; ogni diritto poggia sul
principio del ripagare il danno, questo è quello che prevede anche
il nostro diritto; lo stesso principio lo si trova anche nel diritto
Greco e Romano, codici che hanno ispirato molti diritti molti diritti
di Stati di cultura europea, ovvero il diritto dell'esatta
corrispondenza fra reato e pena. Gesù, come spesso accadeva,
stravolge questo fondamento, ma lo fa, non per eliminare lo stato
giuridico, ma per riaffermare il comandamento di Dio sull'amore per
il prossimo, per affermare l'esigenza della rinuncia alla lotta
armata, non alla lotta; sarebbe quindi fuorviante credere che questa
lotta senz'armi sia un po' come accettare le cose come stanno (lo
sanno bene gli Inglesi con la lotta di Ghandhi) non è così, la
lotta non armata porta a dei risultati, malgari mal digerita dai
commercianti di armi, Gesù stesso ne è testimone, ma cosa
importante, senza spargimento di sangue e di lutti in tante famiglie.
Il
versetto 40 parla di un processo, nel quale si vuole togliere
all'avversario anche l'ultimo possesso, Gesù dice “ Se uno vuole
prenderti la tunica, dagli pure il mantello” in questo caso la
parola del profeta oltrepassa la Legge, è una delle frasi
paradossali di Gesù, quasi impossibile da mettere in pratica come
“Perdona ai tuoi nemici”. Ciò che significa subire un torto,
viene qui mostrato come esempio estremo, per indicare, almeno a mio
avviso, che è meglio porre Dio a base di ogni concetto, piuttosto
che la legge che è fatta dagli uomini, compresa la Sharia
tanto cara ai fondamentalisti dell'ISIS; mi viene qui in mente un
versetto tratto dal libro del profeta Geremia “Io
metterò la mia Legge dentro di loro, e la scriverò nel loro cuore”.
Gesù ci dice di donare
gratuitamente, di non tirarsi indietro, di non far finta di non
vedere l'ingiustizia, insomma di non porci alla finestra, come spesso
ci ricorda anche il Papa, di agire con disponibilità a servire,
ricordandoci che tutti i doni di Dio compresi la vita sono stati dati
a noi gratuitamente.
PREGHIERA
PER UNA NUOVA CHIESA
Lo Spirito Santo sta portando
a termine la sua azione bimillenaria per la realizzazione DEL REGNO
DI DIO in questa terra: Egli ha operato con sapienza e pazienza sia
nelle chiese cristiane, sia nelle religioni non cristiane, sia in
tutte le donne e gli uomini di buona volontà. Presto sarà raggiunta
LA PACE MONDIALE MESSIANICA, profetizzata dagli Angeli sulla grotta
di Betlem; presto gli uomini e le donne di buona volontà
s'impegneranno serenamente perchè siano debellate le guerre, la
fame, la povertà, le malattie, le disuguaglianze sociali, Avremo le
chiese cristiane dalle più ricche alle meno ricche che venderanno i
loro beni e distribuiranno il ricavato ai poveri, avremo così una
chiesa povera materialmente, ma ricca spiritualmente, una chiesa che
si farà povera per arricchire i poveri; una chiesa che praticherà
l'amore fraterno, secondo l'insegnamento di Gesù. Quindi tutti i
Cristiani, evidentemente anche i pastori delle chiese, vivranno non
per se stessi ma per gli altri; non giudicheranno, non condanneranno
né castigheranno gli altri, lasceranno ogni giudizio a Dio, l'unico
che può giudicare giustamente, perchè l'unico che scruta i cuori
don
Salvatore Paparo
RIFLESSIONE
BIBLICA SULL'AVVENTO
“Un
modo nuovo di vedere La Vergine Maria”
“L'anima
mia magnifica il Signore, e lo Spirito mio esulta in Dio MIO
Salvatore, poiché EGLI ha riguardato alla bassezza della sua
Ancella. Perché, ecco, d'ora in poi innanzi a tutte le età mi
chiameranno BEATA, poiché il Signore mi ha fatto grandi cose”
Evangelo
secondo Luca cap. 1 vers 46-49
Care amiche e amici del
Cenacolo Familiare, in queste domeniche di avvento mi è sembrato
opportuno, se non necessario riscoprire la figura di Maria di
Nazaret, non come ci e stata tramandata in questi ultimi secoli, ma
ritornando alla sua figura come la vedevano i primi cristiani, delle
comunità che si andavano formando in varie parti dell'impero romano.
Il
“Magnificat”
il
canto di Maria per ringraziare Dio di averla scelta, non era e non è
un canto nuovo, ricalca molti Salmi antichi, presenti nell'Antico
Testamento, analizziamolo brevemente, guardando i due temi principali
che esso ci porta a conoscenza:
Il
primo è la bassezza dell'umile Ancella; il soggetto di questo Canto
di Maria è Dio, che nella sua infinità misericordia si serve, per
il suo progetto di Amore, di creature umane. Myriam “Maria” è
l'ultima a volersi gloriare: essa è assolutamente consapevole di
essere oggetto
e non il soggetto
della
grazia di Dio. La gloria di Dio risplende sugli umili e non sui
potenti, è questo un tema già caro al Primo Testamento. Ma nel
Vangelo del Regno assume ancora maggior vigore ed importanza; esso
raggiunge i più poveri, i più lontani, i più disperati, i più
insignificanti. La grandezza di Maria sta proprio nella
consapevolezza di questo fatto. Voler fare di Lei quasi una Dea è
farle un torto.
Il secondo punto è : quale
valore, ha per noi la Vergine Maria? La risposta è semplice, Maria
diventa dunque simbolo di tutti coloro che sono scartati dalla nostra
società opulenta, sono i “minimi” che sono oggetto della grazia
e dell'amore di Dio. Per questo la nostra situazione può essere
ancora quella di Maria: raggiunti nella nostra indegnità dalla
grazia divina, possiamo diventare piccoli segni dell'avvento del
Regno, nella nostra storia. Noi viviamo: donne e uomini per FEDE e
non per visione, come ha bene espresso il papa FRANCESCO, quindi come
spesso avviene, nella tradizione popolare, paragonare, a volte Maria
ad una dea, è fare ciò che ella rifiuta.
VANGELO
SECONDO LUCA CAP.2 VERS. 25-32
RIFLESSIONE
DI NATALE
“Simeone:
lo prese in braccio, e benedisse Dio dicendo:
Ora,o
mio Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo, secondo la tua
parola; perchè i miei occhi hanno visto la tua salvezza, che hai
preparata dinanzi a tutti i popoli, per essere luce da illuminare le
genti e gloria del tuo popolo di Israele”
Care sorelle e cari fratelli
del Cenacolo Familiare, eccoci giunti al primo Natale senza il nostro
caro fratello, don Salvatore Paparo. A me manca molto e penso che a
tutti noi manche moltissimo, le sue parole, la sua grande fede in
Dio, il suo amore per tutti, il suo essere ecumenico nel vero senso
della parola. Ma proprio da Lui dobbiamo trarre una grande lezione:
l'Amore di Dio verso tutte le sue creature; lo stesso amore che
spinge questo canto, questo salmo rivolto da Simeone a Dio.
Simeone
ringrazia Dio, perchè Dio gli ha fatto vedere il piccolo bambino, il
MESSIA”nato
in una grotta a Betlem, perchè “in albergo non c'era posto per
loro”. Gesù fin dalla nascita, anzi prima della nascita, è spesso
rifiutato e perseguitato, ma Simeone lo vede, e ringrazia Dio di
avergli dato questa gioia “Ora,
o mio Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo perchè i miei
occhi hanno visto il Salvatore”. E'
importante vedere Gesù con i nostri occhi, proprio in questo giorno
che ci ricorda la sua nascita. Vedete care sorelle e cari fratelli
nel Signore, molti e qualche volta anche noi, abbiamo sentito parlare
di Dio, lo conosciamo per aver letto i Vangeli, la Bibbia ne abbiamo
sentito parlare in chiesa, ma come per Giobbe che aveva messo in
pratica gli insegnamenti Bibblici e della Legge, lo conosceva
soltanto per sentito dire, ma alla fine del suo libro egli ci narra
che i suoi occhi hanno visto Dio, ed è tutta un altra cosa. E' un
po, quando uno sente parlare di una persona e si immagina questa
persona, se invece la vede e la conosce avrà sicuramente tutta un
altra impressione. Ecco in questo giorno di Natale e non solo, noi
abbiamo la possibilità di vedere Gesù, di persona e non per sentito
dire, ed è questo il grande messaggio del Natale, non tanto come la
nostra società ci invita a fare del Natale, una festa di solo
bussiness, con luci e babbi natali, dicendo che tutti dobbiamo essere
più buoni in questo giorno; no non è questo il messaggio di Natale,
il messaggio è che Dio nella sua misericordia ci ha dato suo figlio
unigenito, per poterlo vedere con i nostri occhi e non perché ci
hanno parlato di Lui; vedere Gesù nella grotta di Betlem vuol dire
vedere Dio tutti i giorni della nostra vita. Un sereno Natale a tutti
voi.
Fulvio
Crivello
CONFESSIONE DI FEDE DI MARTIN
LUTHER KING, PASTORE BATTISTA E PREMIO NOBEL PER LA PACE, MORI'
ASSASSINATO A MEMPHIS NEL 1968
Oggi,
nella notte del mondo e nella speranza della Buona
Notizia,
io affermo con audacia la mia fede nell'avvenire dell'umanità.
Io rifiuto di credere che le
circostanze attuali rendano gli uomini e le donne incapaci di fare
una terra migliore.
Io rifiuto di credere che
l'essere umano sia soltanto un filo di paglia trasportato dalla
corrente della vita, senza avere lòa possibilità di influenzare
minimamente il corso degli avvenimenti.
Io rifiuto di condividere
l'opinione di coloro che pretendono che l'uomo sia prigioniero a tal
punto della notte senza stelle del rezzismo e della guerra, che
l'Aurora radiosa della pace e della fraternità non potrà mai
diventare realtà.
Io rifiuto di far mia la
predizione, secondo cui i popoli scenderanno uno dopo l'altro nel
turbine del militarismo, verso l'inferno della distruzione
termonucleare.
Io credo che la verità e
l'amore senza condizioni avranno effettivamente l'ultima parola. La
vita, anche se provvisoriamente battuta, resta sempre più forte che
la morte.
Io credo fermamente che, anche
in mezzo alle bombe che scoppiano e ai cannoni che tuonano, rimane la
speranza di un mattino radioso.
Oso credere, che un giorno
tutti gli abitanti della terra potranno ricevere tre pasti al giorno
per la vita del loro corpo, l'educazione e la cultura per la salute
del loro spirito, l'uguaglianza e la libertà per la vita del loro
cuore.
Io credo pure che un giorno
tutta l'umanità riconoscerà in Dio In Gesù nello Spirito Santo la
sorgente del suo Amore. Credo che la bontà salvatrice e pacifica un
giorno diventerà la legge. Il lupo e l'agnello potranno riposare
insieme, ogni uomo e donna potranno sedere sotto il fico, nella loro
vigna, e nessuno avrà più motivo di avere paura.
Credo fermamente che
trionferemo
SIGNORE,
Tu sei la luce in cui non ci sono tenebre, ed anche per noi uomini e
donne hai fatto brillare la Tua luce. Purtroppo a volte non l'abbiamo
voluta vedere ed ecco i nostri errori, la nostra vita spesso, spesa
in inutili affanni, per il denaro, per il potere. Ed a questo,
neanche le Chiese che portano il tuo NOME, non si sono sottratte. Ma
la Tua Luce non può spegnersi e finirà per dissipare
l'oscurità
che ancora ci attanaglia. Tu o Gesù sei L'AMORE che non conosce
freddezza, TU SIGNORE ci hai amati e ci ami, affinchè anche noi
possiano dare Amore gli uni verso gli altri. Non permettere a
nessuno/a di noi di rimanere indifferenti alle TUE parole. Donaci con
lo Spirito Santo, la TUA ricchezza di Amore e Bontà. Fà che essa
penetri nel nostro cuore e nella nostra coscienza, che ci illumini,
ci dia coraggio, ci consoli e ci esorti ad Amare sempre di più.
BENEDIZIONE
CHE IL SIGNORE FACCIA
RISLENDERE IL SUO VOLTO VERSO DI NOI E CI SIA PROPIZIO
AMEN