OPERA
CENACOLO FAMILIARE
MAGGIO GIUGNO 2018
“Gesù
rivolgendosi ai suoi discepoli disse: Questo è il mio comandamento:
che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi”
Carissimi“amiche
ed amici del Cenacolo, in questo numero troverete le
seguenti parti:
Preghiera
di don Salvatore
Riflessione
biblica per i mesi di maggio- giugno
Un
fatto un Commento
Preghiera
allo Spirito Santo
Benedizione
PREGHIERA
A GESU', UNICO SALVATORE DEL MONDO
Signore
Gesù, fai che il Regno di Dio in questa terra sia veramente
imminente: Tu
che
sei il Pastore e il Maestro di tutti noi
Che il
vescovo di Roma che Tu ci hai mandato possa dialogare con tutti gli
uomini e le donne di buona volontà, cercando di valorizzare ciò che
unisce per una azione comune a tutta l'umanità, rispettando il
primato della coscienza individuale.
Che le
Chiese Cristiane ricche, in primis la Chiesa di Roma, devono vendere
tutte le loro ricchezze e distribuirle a chi non ha: i POVERI ,
diventando povere materialmente ma ricche Spiritualmente.
Gesù
fa che si realizzi presto la tua profezia così aggiornata: “Padre,
che i miei discepoli e le mie discepole, oggi divisi in tante Chiese
Cristiane, siano una sola cosa, come Io e Tu siamo una sola cosa.
Così il mondo crederà che Tu mi hai mandato”
don Salvatore Paparo
RIFLESSSIONE
BIBBLICA
Un
consiglio, care amici ed amiche dell'Opera del Cenacolo Familiare, e
di leggere tutto il libro di Rut e non solo queste righe che ho
riportato qui, è quanto mai interessante e ci può insegnare in
questo particolare momento della nostra storia, come Dio ci illumini
a camminare nella medesima.
“Morì poi Elimèlech,
marito di Noemi, ed ella resto con i suoi due figli. Essi presero
mogli moabite (pagane) di cui una si chiamava Orpa e l'altra Rut.
Dimorarono la circa dieci anni e poi morirono anche Maclon e Chilion
e la donna rimase priva di marito e dei suoi due fugli. Allora ella
partì insieme alle nuore, per tornare dai campi di Moab, perchè
aveva sentito dire che il Signore aveva visitato il suo popolo,
dandogli del pane” Cap. 1 vers 3-4-5-6
Vorrei,
qui dare, due brevi accenti sul libro di Rut (significato del nome:
compagna).
Il
titolo del libro è in rapporto con la donna moabita, antenata di
Davide e di Gesù di Nazaret protagonista del libro. Come genere
letterario, la narrazione appartiene alla leggenda popolare, con
alcuni elementi di carattere novellistico. Per la chiesa Ebraica è
un libro importante ed appartiene alla terza raccolta di scritti del
canone Ebraico “Ketubin”
la sua lettura era ed è destinata, alle grandi feste ebraiche,
nella fattispecie viene letto nella festa del raccolto, da noi
conosciuta come Pentecoste (Festa di profondo significato, seconda
solo alla Pasqua). Venendo al testo che abbiamo letto; esso ci narra
che a causa di una grave crisi economica e di lavoro Noemi
(significato del nome:piacevole,graziosa) emigra con suo marito
Elimèlech e i suoi due figli, nella terra di Moab, terra pagana. E
qui, nel racconto del libro abbiamo una prima sorpresa; i figli
Maclon e Chilion sposano due donne moabite, quindi delle pagane, Rut
e Orpa (significato del nome: sleale). Quale significato ha per noi
questa sorpresa, ebbene care amiche ed amici del Cenacolo; i
matrimoni tra Ebrei e stranieri sono legittimi e benedetti da Dio
nella sua misericordia; ai pagani come Rut ed Orpa che conducono una
vita esemplare è concessa la sua grazia e la sua benedizione.
Purtroppo la sorte fa si che tutte le tre donne rimangano vedove. A
questo punto Noemi, rimasta sola, senza più affetti, se non le
nuore, decide di tornare presso la sua gente in Israele, rimettendosi
in cammino, come molti personaggi della Bibbia. Un cammino non solo
fisico ma anche spirituale, un cammino verso Dio, come Abramo prima e
poi tutti i profeti. Le due nuore, rivolgendosi a Noemi vogliono
loro stesse mettersi in cammino in questa nuova avventura. Essa cerca
di dissuaderle, paventando tutte le difficoltà di questa scelta; in
effetti Orpa desiste e preferisce tornare con il suo popolo e con i
suoi Dei; Rut invece dichiara di voler seguire Noemi in questo
cammino, ma non solo, Rut, vuole seguire Javhe, il Dio del marito e
di Israele. Una volta arrivata in Israele ella sposerà Boaz (Forza)
parente del defunto marito e di Noemi.
Care
amiche ed amici, concludendo questa riflessione, vorrei evidenziare
alcune cose che la lettura e lo Spirito mi hanno suggerito, Il primo
è farci conoscere l'origine della casa di Davide; casa che ha
origine da una donna straniera, questo dovrebbe farci riflettere,
come ci dovrebbero far riflettere le parole che il papa Francesco
rivolge quotidianamente e il lavoro fatto dalla diaconia della Chiesa
Valdese in collaborazione con la Comunità di Sant'Egidio per gli
stranieri; e non dimentichiamo che Rut compare anche nella genealogia
di Gesù e quindi per noi cristiani........!
Il
secondo punto, agganciato comunque ben saldamente al primo, ci invita
a riflettere su una cosa molto importante: primo, tutti gli
individui, uomini e donne sono assolutamente uguali di fronte a Dio,
quale sia il loro colore o il loro credo religioso, secondo che
l'incorporamento di Rut nel popolo di Isaele, prova già, che sotto
l'antico Patto non si entrava nella comunità per diritto ereditario
e tanto meno per tradizione o per nascita, ma esclusivamente per
l'elezione di Dio e per la Fede, proprio come nel nuovo Patto con
Gesù. Terzo: in questo momento di esagerato nazionalismo, come era
il tempo in cui fu composto il testo di Rut, periodo postesilico, ci
giunge da questo libro un forte richiamo del messaggio evangelico di
pace e di serenità.Amen
r.
Fulvio Crivello
Un fatto Un
commento
Care
amiche ed amici del Cenacolo Faniliare, avrete visto, anche voi, sui
vari giornali, le fotografie dei bambini morti in mare, grazie ad una
politica insensibile e disumana dei governi europei, che spesso si
richiamano ai valori cristiani; non solo, avrete anche visto, quei
poveri bambini e bambine strappate ai loro genitori, negli Stati
Uniti, grazie alla politica insensata e criminale del presidente
Trump contro gli immigrati, eletto anche con la complicità delle
chiese cristiane e dei nazionalisti. Che dire di tutto questo? Che
dire dei confini della patria, che spesso, politici di bassa lega
sventolano come quelli voluti da Dio? Come cristiano mi vergogno di
tutto questo; mi viene in mente la storia di Caino ed Abele e
precisamente la domamda di Dio rivolta a Caino “Dove
è Abele tuo fratello?”
e Caino risponde in maniera sprezzante
“Non sono Io il guardiano di mio fratello” La
stessa domanda la fa a noi, “Dove è
il tuo prossimo”
Purtroppo la nostra risposta è la medesima di Caino. Gesù ci ha
detto di amare anche i nemici, di amare gli esclusi, di amare chi non
ha parola e di lottare per essi. Noi invece, soggiogati dal nostro
benessere, dalla ricerca di avere sempre di più, calpestiamo i più
deboli e anche se muoiono, facciamo finta che tutto va bene, andiamo
alle funzioni, ma la parola di Dio che dovrebbe cambiarci, ci lascia
indifferenti, quasi non l'avessimo ascoltata e capita. Che Dio che ci
ama, possa far cambiare questo stato di cose, e ci apra finalmente i
cuori e le menti al suo messaggio.
Fulvio
Crivello
PREGHIERA ALLO SPIRITO
SANTO
Padre,
grazie per averci dato lo SPIRITO SANTO, fai che esso continui ad
ammaestrarci, che rischiari le menti degli uomini e delle donne, fai
che esso ci conduca alla speranza di condurci a TE. SIGNORE GESU',
che non ci permetta di sottrarci dal TUO Sguardo, ammaestraci con la
tua Parola.
Te lo
chiediamo per tutte le donne e uomini di questa terra in modo da
promuovere la vera giustizia e la vera pace sulla Terra come
auspicato dall'Opera del Cenacolo Familiare.
Fai
che tutti i Cristiani delle varie confessioni si incontrino per
celebrare insieme la Santa Cena e imparino a conoscere meglio la Tua
Parola e a servirla meglio. Fai Spirito Santo, che anche in questa
umanità, spesso confusa e priva di amore, mossa a volte solo dal
desiderio del denaro, la Tua Parola si affermi e dia la Pace e
l'Amore. . Amen
r.
Fulvio Crivello
BENEDIZIONE
CHE LA GRAZIA DEL
NOSTRO SIGNORE GESU', SIA CON TUTTI VOI E CHE LE SUE PAROLE DONINO LA
PACE ORE E PER SEMPRE AMEN
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