“Chi
non Ama non ha conosciuto Dio, poiché Dio è Amore” I
lett. Di
Giovanni cap. 4,vers. 8
Un
caro saluto a tutti a Voi, amiche ed amici del Cenacolo ed un
augurio di celebrare un sereno Natale in famiglia.
Esso
comprende due parti:
1
Preghiera di don Salvatore Paparo
2 Riflessione
Biblica sul tempo di Natale
Signore, nostro Dio, Tu ti sei abbassato fino a noi, hai voluto diventare
uomo con Tuo Figlio, Nostro Salvatore. E' questo Signore l'hai fatto
come gesto di compassione e misericordia verso noi tutti. Tu Signore
nella notte di Natale hai fatto brillare la tua LUCE che nulla a da
condividere con le nostre misere luci. Mostraci in questo giorno, per
mezzo dello Spirito Santo la Via che conduce a Te; affinchè vediamo
con i nostri occhi la luce del mondo che TU hai mandato con Gesù
Tuo Figlio, come anche noi siamo Figli tuoi e fai di noi in questo
giorno e non solo, i tuoi testimoni per tutta la nostra vita. Amen
don
Salvatore Paparo
RIFLESSIONE
BIBLICA
I Magi entrati nella casa, videro il
bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi
aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.
Avvertiti in sogno di non tornare da Erode. Per un altra strada
fecero ritorno al loro paese. Ev. di Matteo cap.2 vers. 12-13
Care
sorelle e fratelli, per tutti noi il racconto dei magi venuti
dall'oriente, ci fa pensare ai famosi tre remagi, ma il testo non ci
dice quanti fossero e fossero, solo la tradizione e un po' di
leggenda ci ha fatto immaginare che essi si chiamassero Baldassarre,
Melchiorre e Gasparre. Matteo ci dice solo che essi vengono da
oriente, sono pagani e sono studiosi di astronomia e di astrologia,
non conoscono ne la Legge Mosaica ne i libri dell'Antico Testamento,
essi conoscono solo il linguaggio delle stelle. Alcuni teologi ed
esegeti delle chiese cristiane, interpretano òa leggenda evangelica
ricorrendo alla psicologia del profondo. Per questi esegeti e
teologi, di cui condivido le idee, i magi rappresentano la via di
quanti ascoltano la voce della coscienza più profonda che è la
legge morale e la legge del cuore e quindi dell'Amore. Questa è una
via difficile, non basta seguire la via della fede, bisogna esporsi
alle critiche della nostra società, correre rischi, a volte porsi in
forte contrasto anche con le Chiese Cristiane. Tornando al nostro
testo, il gesto finale dei magi è immenso e sublime. Non segnalano
ad Erode (IL POTERE) di Gesù ma lo adorano. Si inchinano davanti
a Lui bambino, davanti alla sua dignità di essere Parola di Dio, e
scoprono il divino nell'umano. Dobbiamo a questo punto dare anche il
significato dei doni che essi portano e che offono a Gesù: con l'oro
riconoscono la dignità e il valore inestimabile dell'essere umano
sia uomo che donna: tutto deve rimanere subordinato alla sua
felicità bambina o banbino che siano, meritano che ai loro piedi
vengano poste tutte le ricchezze del mondo. L'incenso fa si che la
sua dignità si elevi fino al cielo: ogni essere vivente è chiamato
a partecipare alla vita stessa dell'Essere Creatore Dio perchè Dio è
in lui. La mirra era ed è una medicina per la cura delle malattie e
da sollievo alla sofferenza. La donna e l'uomo hanno bisogno di cure,
come ne aveva bisogno Gesù ed anche di conforto, mai di violenza e
di odio. La nascita di Gesù di Nazaret introdurrà e introduce nel
mondo come altri profeti, la magia dell'AMORE di cui specialmento
oggi abbiamo bisogno, unica forza di salvezza che già allora faceva
tremare i potenti (Erode e L'impero romano).
Tornando
ai giorni nostri, la società voluta da noi stessi, dimostra una
incapacità, presente anche in molti credenti religiosi di adorare
Dio, molti, oggi, care amiche ed amici cercano solo un Dio utile, un
Dio da chiamare nei momenti del bisogno per dei progetti
individualistici, un Dio ridotto ad un”genere
di consumo”
di poter disporre secondo i nostri interessi e convenienze. Ma Dio
e tutt'altra cosa, Dio è Amore incarnato nella nostra propria
esistenza; e davanti A Lui la prima cosa e l'adorazione per il dono
della vita, il giubilo, e l'Alleluia.
Quando
si dimentica questo, anche in questo turbinio di cose presenti,
soprattutto nelle feste natalizie, il cristianesimo corre il pericolo
di trasformarsi in un qualcosa di vano e di poco interessante.
Ma
Gesù c'è, è presente in tutti noi, e li in fondo alla nostra vita,
siamo accolti in Lui, non siamo abbandonati nell'universo, dobbiamo e
possiamo vivere con fiducia; davanti alla grotta di Betlemme,
sappiamo che Gesù e Dio sono solo Amore, solo gioia, l'adorazione
come quella dei magi di oriente deve anche essere la nostra, proprio
perchè sappiamo che Dio è dentro di noi. E concludo con una frase
di uno scrittore Ladislaus Boros “Quando
un cristiano pensa di non essere neppure capace di pregare, che
almeno abbia la gioia”
Un
sereno Natale a tutti voi
r.
Fulvio Crivello
CHE
IL SIGNORE FACCIA RISLENDERE IL SUO VOLTO VERSO DI NOI E CI DIA LA
SUA PACE, RICORDIAMOCI DEI POVERI ,DEGLI AFFLITTI, DI CHI E' NEL
LUTTO CHE L'AMORE DI DIO E DI GESU' SIA CON TUTTI NOI ORA E SEMPRE
AMEN