IO HO INSEGNATO I PRIMI
PASSI AD EFRAIM (ISRAELE), ME LI PRENDEVO SULLE BRACCIA;CON LEGAMI
PIENI DI AMORE LI ATTIRAVO A ME, ED ERANO VINCOLI AMOROSI
OSEA
Cap. 11 vers. 3
Carissimi
amiche ed amici del Cenacolo, in questo numero troverete le seguenti
cose:
Preghiera
di don Salvatore Paparo
Un
fatto ed un commento
La
riflessione biblica
La
preghiera allo Spirito Santo
La
benedizione
PREGHIERA
Carissimi
lettori, esortiamoci a vicenda perchè ciascuno di noi sia docile
all'azione dello Spirito Santo e faccia generosamente la sua parte,
perchè il Regno di Dio in questa terra non tardi a realizzarsi;
viviamo servendo gli altri; coltiviamo verso le nostre sorelle e i
nostri fratelli lo stesso amore e la stessa misericordia che troviamo
nella famiglia di Nazaret, e lo stesso amore e la stessa misericordia
nella famiglia formata da Dio Padre, da Dio Figlio, da Dio Spirito
Santo. Amen
don
Salvatore Paparo
UN FATTO UN COMMENTO
Carissimi
amici ed amiche del Cenacolo Familiare, stiamo vivendo un periodo
difficile, denso di avvenimenti che devono portarci anche ad una
profonda riflessione,sia nostra, che della nostra società, che ci
siamo costruita e voluta. Noi esseri umani abbiamo per anni depredato
la natura, non ci siamo certo preoccupati di quello che direi, la
moltitudine degli scienziati ci stavano dicendo, ne tanto meno di
quello che le varie Fedi presenti nel mondo ci avevano avvertito,
anzi spesso prendendo in giro chi ammoniva di non depredare il
Creato. Abbiamo messo in prima posizione il denaro o meglio il DIO
DENARO, ci siamo prostrati ad esso, lo abbiamo pregato, ce ne siamo
fatti un idolo, come a suo tempo il popolo Ebraico si fece il Vitello
d'Oro. Abbiamo dimenticato l'essere umano, siamo sempre stati alla
rincorsa della massima produzione, del prodotto interno lordo, dello
spred, abbiamo dato una parvenza umana anche alla Borsa, pensando di
darle dei titoli come: emozione, timore, preoccupazione ecc. cosa
inerente solo all'essere umano e alla fauna. Oggi travolti dal Corona
Virus, cominciamo a porsi i problemi, quali la salvaguardia della
Natura, come bene irrinunciabile e che ci darà la possibilità di
vivere, non a noi, ma alle future generazioni, un ritorno a pensare
alle cose essenziali, quali il rispetto della persona e della vita e
di questo meraviglioso pianeta che è la terra. Vi voglio lasciare
con una frase di Gesù di Nazaret “Non
abbiate paura”
nella speranza che lo Spirito di Dio possa farci prendere una nuova
strada, basata prima fra tutto, sull'AMORE sia per l'essere umano, la
natura e di tutte le creature viventi.
r.
Fulvio Crivello
RIFLESSIONE BIBBLICA
CHE
COSA MANCA A NOI CRISTIANI DEL TERZO MILLENNIO
Uscito sulla strada, un
tale gli corse incontro e gettandosi ai suoi piedi gli
domandò:”Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita
eterna?” Gli disse Gesù: “perchè mi chiami maestro buono?
Nessuno è buono, all'infuori di uno solo: Dio. Conosci i
comandamenti: non uccidere. Non commettere adulterio, non rubare, non
testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre.
Quello gli rispose: maestro , tutte queste cose le ho osservate sin
dalla mia fanciullezza. Allora Gesù , guardandolo lo amo e gli
disse: Ti manca ancora una cosa. Vai vendi tutto ciò che hai, dallo
ai poveri e avrai u n tesoro in cielo; poi vieni e seguimi. A queste
parole, quello corrugo la fronte e se ne andò rattristato, perché
aveva molti beni
Vang. Di Marco cap. 10
v. 17-22
Care
amiche ed amici del Cenacolo, in questo momento di grande
drammaticità della nostra vita con l'imperversare di questa
epidemia, ho riflettuto molto ed ho scelto questo brano del Vangelo
di Marco perché lo ritengo importante in questo momento, è un
brano che mi ha portato a riflettere sul valore della nostra vita,
non dimenticando i momenti di difficoltà che tutti noi stiamo
vivendo.
Un
Uomo si accosta a Gesù, da quello che ci dice l'evangelista, egli
non ha problemi ne di salute, ne di denaro ma arriva correndo spinto
da una inquietudine interiore. Quando è davanti a Gesù gli pone
esclusivamente una sola domanda: che devo fare per rendere la mia
vita più giusta. Gesù gli ricorda i comandamenti come era ed è
nella Fede Ebraica che sono una via, ma non solo della salvezza,
omettendo però il primo comandamento “Ascolta Israele, amerai
Dio con ecc” gli elenca solo quelli che parlano delle persone
dei viventi, aggiungendo poi anche “non frodare”.
Le
parole di Gesù sono sempre molto chiare, non basta preoccuparsi
della vita futura o dell'aldilà, si deve pensare anche ad una
società più giusta per chi vive; Gesù invita questo giovane uomo a
seguirlo, ma ad una condizione : Una cosa sola ti manca: vai,
vendi quello che ai e dallo ai poveri....!
Non è
anche questo che manca a noi donne e uomini di oggi, cristiani che
ci godiamo egoisticamente il nostro benessere materiale, e questo
avviene anche quando osserviamo i nostri doveri religiosi?
Questa
persona agiata, non si aspettava di certo la risposta di Gesù, Si
fece scuro in volto e se ne andò rattristato; preferisce il suo
denaro piuttosto che seguire la via indicata dal profeta di Nazaret.
Non è questo l'atteggiamento di molti cristiani di oggi? Preferiamo
il nostro benessere; vogliamo essere cristiani, senza seguire Gesù.
La
risposta di Gesù a questo benestante è più grande di noi, ci rende
tristi, perché smaschera la nostra ipocrisia e la nostra menzogna.
Spesso
noi cristiani di tutte le confessioni ci siamo addormentati dietro la
religione, al culto o alla messa domenicale, essere presenti alle
grandi feste religiose soprattutto al Natale e alla Pasqua con
celebrazioni, spesso non proprie inerenti alle parole che Gesù ci
disse circa venti secoli fa. Abbiamo ridotto i vari scritti della
Bibbia accomodandoli ai nostri interessi, con buona parte delle varie
confessioni cristiane, abbiamo insomma addomesticato sia l'Antico
Testamento, ma soprattutto il Nuovo Testamento, ai nostri interessi e
alle nostre ambizioni. Ma questa religione non può essere fonte di
gioia, come è il messaggio di Gesù e ci lascia tristi e senza una
vera consolazione per la nostra vita. Proprio in questi momenti di
crisi per il Corona Virus ed anche alle parole di quel profeta
Chiamato Gesù, dobbiamo domandarci se il nostro modo di guadagnare e
di spendere il denaro è quello che ci porta ad essere felici, oppure
se questo modo di vivere ci rende insensibili alle esigenze del
prossimo, vicino o lontano che sia, e porci la domanda se
effettivamente siamo felici in questa vita o ci manca quella cosa
che manca al giovane ricco incontrato da Gesù.
Cari
amiche ed amici e care sorelle e fratelli del Cenacolo Familiare, la
malattia del denaro è come un virus, si va aggravando nella misura
in cui l'essere umano pone come obiettivo supremo della propria vita,
il denaro e lo fa diventare il DIO DENARO come in tutte le società
che noi chiamiamo SVILUPPATE. Ecco che la malattia diventa
pericolosa, senza rendersene conto il malato (la società) finisce
col ridurre la propria esistenza al riconoscimento e all'ammirazione
degli altri per il loro denaro, per i loro beni comprati con il
medesimo, per la posizione sociale che egli occupa nella società e
per il tenore di vita che egli o ella si può permettere.
Se la
malattia del denaro continuerà, per l'individuo che non sa frenarsi,
egli cederà alle piccole ingiustizie, poi a quelle più grandi,
perchè l'importante è guadagnare sempre di più anche calpestando
gli altri ad ogni costo, anche a scapito della vita altrui. Il
rimedio a questa malattia, non è disprezzare il denaro ma di dare a
lui il giusto valore, ovvero dominare il denaro e non farsi dominare
da esso. Il denaro ci deve servire per vivere, e questo coinvolge
anche le chiese cristiane, ma diventa nocivo quando domina la nostra
vita e le vite delle confessioni cristiane, il cuore a questo punto
si indurisce, l'amore per il prossimo, per il Creato svaniscono.
Quando succede questo e questo vale per tutti, anche per la chiesa,
si può cadere in un vuoto interiore: quell'uomo gli si corrugò
la fronte ed il volto si fece scuro e se ne andò rattristato;
possedeva infatti molti beni.Il denaro gli ha tolto la
possibilità di iniziare una nuova vita.Al contrario di quanto siamo
solito parlare, avere molti soldi dei beni immobili ecc. non ci da
quella sicurezza per il futuro, anzi ci crea dei problemi, poiché e
difficile vivere una vita diversa, più umana. Ecco cosa manca, una
cosa sola per seguire la strada indicata dal profeta di Nazaret.
r.
Fulvio Crivello
PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO
In
questo momento di preoccupazione ed angoscia, ci rivolgiamo a TE
NOSTRO CONSOLATORE affinché gli sforzi dei medici, degli infermieri,
di chi in questi giorni è chiamato per i servizi essenziali di star
vicino a loro. Ti chiediamo inoltre di far si che con il tuo aiuto
possiamo veramente cambiare il modo di pensare e di agire. Fai che
questa prova sia per noi un riconoscimento della nostra fragilità e
aiutaci ad essere meno egoisti e capire finalmente le parole di Gesù
che ci invitava e ci invita a cambiare vita, rendendo la società più
giusta e solidale come è scritto nel libro degli Atti Degli Apostoli
al capitolo 4 “La moltitudine di coloro che avevano abbracciato
la fede aveva un cuore e un anima sola, Non vera nessuno che
ritenesse cosa propria alcunché di ciò che possedeva, ma tutto fra
loro era comune” Amen
r.
Fulvio Crivello
BENEDIZIONE
LA
PACE DI DIO, CHE SUPERA OGNI INTELLIGENZA, CUSTODIRA' I NOSTRI CUORI
E I NOSTRI PENSIERI IN GESU' CRISTO
Filippesi
4 vers 7
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