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24 dic 2021

NATALE 2021

Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, poiché l'amore e da Dio e chi ama è generato da Dio e conosce Dio” I lett. Di Giovanni cap. 4, 7

Un caro saluto a tutti a Voi, amiche ed amici del Cenacolo ed un augurio di celebrare un sereno Natale in famiglia

Esso comprende due parti

1 Preghiera di don Salvatore Paparo

2 Riflessione Biblica sul tempo di Natale

Signore , nostro Dio, Tu ti sei abbassato fino a noi, hai voluto diventare uomo con Tuo Figlio, Nostro Salvatore. E' questo Signore l'hai fatto come gesto di compassione e misericordia verso noi tutti. Tu Signore nella notte di Natale hai fatto brillare la tua LUCE che nulla a da condividere con le nostre misere luci. Mostraci in questo giorno, per mezzo dello Spirito Santo la Via che conduce a Te; affinché vediamo con i nostri occhi la luce del mondo che TU hai mandato con Gesù Tuo Figlio, come anche noi siamo Figli tuoi e fai di noi in questo giorno e non solo, i tuoi testimoni per tutta la nostra vita. Amen

RIFLESSIONE BIBLICA

Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:”Ecco, la vergine (in ebraico la giovane donna) concepirà e darà alla luce un figlio, a Lui sarà dato il nome di Emmanuele”, che significa “con noi è Dio”. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva detto l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa; ma non si accostò a Lei, fino alla nascita del figlio che egli chiamo Gesù.

Ev. di Matteo Cap.1 vers. 22-23-24

C'è un interrogativo che tutti gli anni, in prossimità del Natale mi pongo, care amiche ed amici dell'Opera del Cenacolo Familiare, quando comincio a vedere i preparativi che annunciano il Natale ormai imminente. Cosa può essere rimasto di questa festa celebrata per la prima volta nel IV secolo? Per fortuna non sono solo io a riflettere sul significato del Natale; credetemi, molti con cui parlo, dicono della superficialità del Natale, neanche il Covid ci ha cambiato; sopratutto il Natale è sottoposto da interessi consumistici, e dalla vergognosa manipolazione di simboli cristiani e da molti eccessi e spropositi che oggi rovinano il Natale, della perdita del medesimo, del suo carattere familiare e domestico. Non abbiamo, care amiche ed amici di riscoprire di nuovo in noi la nascita di Gesù, che spunti con luce nuova nelle nostre coscienze. Natale è molto di più di questo ambiente superficiale voluto dalla nostra società dei consumi, essa è una festa molto più profonda e gioiosa dei babbi di natale, delle luci che illuminano le nostre strade, dei presepi degli alberi di Natale. Il messaggio che ci viene dalla nascita di Gesù è un Dio vicino a te,dovunque ti trovi, a condizione che la tua mente e il tuo cuore si aprano a Lui. Il Dio lontano, inaccessibile si è fatto bambino e la sua vicinanza ci avvolge in un abbraccio da neonato. In tutti noi care amiche ed amici può nascere Dio.

Un ultimo pensiero per questo Natale, un pensiero rivolto a Maria (Miryam in ebraico); dopo tanto tempo, i cristiani tornano a interessarsi della mamma di Gesù, purtroppo la figura di Maria, soprattutto nella chiesa di Roma, con notevoli abusi e deviazioni, anche folcloristiche, si torna a interessarsi di Miryam, per scoprire il vero posto all'interno della esperienza cristiana. In sostanza, Maria dovrebbe per noi essere un modello di accoglienza fedele ai progetti di Dio, essa ci ricorda: il Magnificat, è un esempio, come porsi davanti a Lui ed ascoltarlo. Solidale come Gesù per tutti coloro che soffrono, che sono gli ultimi, in questa società spinta dal solo denaro senza coscienza di chi soffre, essa è una donna impegnata, per il Regno di Dio predicato ed iniziato da suo Figlio. La Figura di Maria, tolto questo mantello ingombrante di essere quasi una dea, dovrebbe significare per noi il punto migliore per scoprire il messaggio di Gesù e accoglierlo. L'evangelista Matteo ci ricorda Maria come la madre” dell'Emmanuele” Dio con noi , vale a dire, la donna che ci può condurre al messaggio di Gesù: di amore, di solidarietà, di giustizia. Un sereno Natale a tutti voi Carissime amiche ed amici del Cenacolo.

r. Fulvio Crivello

CHE IL SIGNORE FACCIA RISLENDERE IL SUO VOLTO VERSO DI NOI E CI DIA LA SUA PACE, RICORDIAMOCI DEI POVERI ,DEGLI AFFLITTI, DI CHI E' NEL LUTTO CHE L'AMORE DI DIO E DI GESU' SIA CON TUTTI NOI ORA E SEMPRE

AMEN





7 dic 2021

MESE DI NOVEMBRE - DICEMBRE 2021

Se uno dice:”Io amo Dio” e poi odia suo fratello, è mentitore: infatti chi non ama il proprio fratello che vede (tutti i giorni) non può amare Dio che non vede. E noi abbiamo da Lui questo comandamento: chi ama DIO ami anche il proprio fratello e sorella. I lett. Di Giovanni cap. 4 vers.19-21

Care amiche ed amici del Cenacolo, troverete in questo numero :

La preghiera di Don Salvatore

Una breve riflessione biblica

La Benedizione

PER NON SBAGLIARE, BISOGNA CENTRARE TUTTA LA NOSTRA ATTENZIONE SULLA FIGURA DI GESU' (preghiera del luglio 2008)

A questo punto, desidero rivolgerti la mia accorata preghiera: certo, secondo la tua promessa, la chiesa formata da tutti i Battezzati e a chi tu avrai chiamato a Te, sarà dallo Spirito Santo condotta a tutta la VERITA'. La storia, però, ci testimonia che lo Spirito Santo sta faticando molto per portare a termine questa sua missione: noi Chiesa, semplici credenti o ministri e soprattutto le Chiese che si reggono ancora con la GERARCHIA abbiamo ostacolato lo Spirito Santo perchè non abbiamo amato, come Tu hai amato il Padre Celeste e noi, e lo Spirito Santo può agire, solo dove trova amore”LA VERITA' SI COSTRUISCE MEDIANTE L'AMORE”

Fino ad oggi la Gerarchia Cattolica ha creduto necessario raggiungere la verità, sopratutto condannando e castigando chi riteneva, difensori di errori. Ma le condanne, è testimone la Storia, hanno portato ai roghi tanti cristiani la cui innocenza e ortodossia spesso sono state riconosciute tardivamente.

Le condanne, inoltre, sono state la causa della divisione della Chiesa per cui oggi esistono

varie Chiese Cristiane.

Io penso che per ritornare all'unità della tua Chiesa, questa sia l'unica via, perchè il mondo creda che il Padre ha mandato Te per annunciare la Sua Parola, è che tutti i cristiani pratichino l'amore fraterno secondo le tue indicazioni. molto chiaramente espresse nel Nuovo Testamento.

Solo così lo Spirito Santo che nella sua sana pedagogia sopporta anche temporanei errori della Chiesa, ci condurrà a tutta la verità e realizzerà la tua profezia”CI SARA' UN SOLO GREGGE E UN SOLO PASTORE (TU GESU')

don Salvatore Paparo

Voglio aggiungere a questa preghiera di don Salvatore, due brevi parole in queste domeniche di avvento Per fortuna con Francesco e dopo la visita, nel cinquecentenario della riforma di Martin Lutero , anche la chiesa cattolica ha riscoperto il valore di quella scoperta, fatta dal priore del monastero di Witteberg, fra Martin Lutero, non per disgregare la chiesa. ma per portarla alla centralità della parola di Dio, e a riformarla, lo stesso Vescovo di Roma ha detto che senza la riforma forse oggi noi non parleremmo più di Gesù, e questo e ormai presente in molti pastori della chiesa di Roma, non per niente il cammino per l'ecumenismo e quindi una vera unità di tutte le confessioni cristiane è così vicino; come sperava appunto don Salvatore nelle sue parole quasi profetiche; quindi anche il nostro movimento che è già ecumenico, radunando pastori di varie confessioni cristiane, deve ancora sforzarsi di fare di più, in modo, che come diceva don Salvatore Paparo ci sia l'unità dei cristiani e che celebrino la Santa Cena e il Battesimo in unità con Dio che altro non è che AMORE “Ci sarà un solo gregge e un solo Pastore”

r. Fulvio Crivello


PREDICAZIONE PER LE QUATTRO DOMENICHE DI AVVENTO

Nel libro del profeta Isaia, Dio dice: “Io mando il mio messaggero davanti a te a preparare la tua strada. E' la voce di uno che grida nel deserto: preparate la via per il Signore, raddrizzate i suoi sentieri.”

Ev. di Marco vers 2-3 cap. 1

In queste quattro domeniche di avvento, bisognerebbe provare a separare il Gesù umano da quello del mito, perché care amiche ed amici del Cenacolo dico questo, per il motivo che da molti anni, dopo aver incontrato personaggi, come don Franco Barbero e il fondatore del Cenacolo, don Salvatore Paparo insieme ad altri, mi sono sempre convinto che Gesù è nato Ebreo ha vissuto da Ebreo ed è morto da Ebreo e come scrisse un grande teologo tedesco ucciso nel campo di prigionia di Flossemburg dai nazisti: Dietrich Bonhoeffer che invitava i cristiani e non cristiani a separare il cristianesimo dalla religione (Lettere e scritti dal carcere) aveva ragione Bonhoeffer,

Bisognerebbe anche in queste domeniche di avvento, liberarsi dalle dottrine, dai dogmi, dalle tradizioni, dai ritualismi ecc. e ascoltare la parola che grida nel deserto e porsi all'ascolto di essa; la conversione di cui abbiamo bisogno per essere veramente cristiani, anche in queste domeniche di avvento, non si può improvvisare con alcuni culti nelle varie chiese cristiane, passeranno a volte anche degli anni a riconoscere la conversione di cui abbiamo bisogno per accogliere più fedelmente quel nascituro, figlio di Maria chiamato Gesù. Nel testo dell'evangelista Marco, non può sfuggire l'immagine degli ebrei “che confessano i loro peccati (responsabilità)” è davvero ammirabile. Forse anche noi credenti, più o meno praticanti, abbiamo bisogno di fare un esame di coscienza a tutti i livelli, primo dalle chiese cristiane in toto, per riconoscere i nostri errori e responsabilità, cosa più che mai essenziale in queste domeniche di avvento per preparare “la via del Signore”.

Non pochi cristiani, intendono la loro fede, in quel Gesù che sta per nascere il 25 dicembre data simbolica, voluta da Costantino il Grande come un obbligo. Esistono un insieme di credenze compresa quella delle domeniche di avvento che si devono accettare, anche se non si conosce il significato; Esiste un codice di leggi e regolamenti e tradizioni che si devono osservare, sebbene non si comprenda il motivo di tante esigenze volute da Dio, non parliamo poi del ritualismo: alcune pratiche religiose e non di fede si devono COMPIERE anche se in modo abitudinario (Vedi il Natale; di cui si conosce poco e sopratutto non si ricorda il vero attore protagonista: Gesù di Nazareth).

Questo tipo di cristiano anche in queste domeniche di avvento, è un cristiano annoiato, senza il desiderio di conoscere veramente il Signore, senza passione alcuna per contagiare le propria fede; è (sufficiente fare il proprio dovere).

PREPARARE LA VIA DEL SIGNORE”

Sono proprio le quattro domeniche di avvento, la prima chiamata che noi dobbiamo ascoltare. Quella più urgente; stiamo cercando, care amiche ed amici del Cenacolo di fare non poche cose, ma mi viene in mente e penso a tutti voi, in che modo possiamo preparare nuove strade al Signore nelle nostre comunità e chiese?

Nelle prime comunità cristiane che erano un movimento nella chiesa ebraica di allora, i momenti e le cose erano vissute in maniera diversa. La fede in Gesù di Nazareth non era usata come un sistema di regole e dogmi, era ancora il movimento cristiano, quello che guidava le comunità non era ancora la chiesa cristiana, ovvero un sistema religioso. La chiamavano “VIA” e la proponevano come il modo più sicuro per vivere con buon senso e speranza, amore ed allegria; si diceva allora che fosse una via nuova e vivente che è stata inaugurata per noi da Gesù (lett. Agli Ebrei cap 10 v. 20/ cap12 v 2).

Sarebbe molto importante, partendo dall'avvento, prendere coscienza che la fede è una via e non un sistema religioso (Aveva ben ragione Bonhoeffer quando invitò il mondo cristiano a separare il cristianesimo dalla religione). Percorrendo questa via avviene di tutto, il cammino gioioso, i momenti di ricerca, le prove da superare, i dubbi, gli interrogativi. Tutto fa parte di quella via di cui ci parla il testo, anche gli interrogativi che ci poniamo che possono essere di stimolo, molto ma molto di più di non poche certezze e sicurezze possedute in modo abitudinario e ritualistico che spesso le chiese cristiane ci insegnano fin da bambini. Ognuno di noi sia esso donna o uomo deve percorrere la propria strada. Ognuno di noi è responsabile di questa grande avventura che è la nostra vita. Nella via insegnata da Gesù ci sono delle tappe, come in una corsa ciclistica: le persone possono vivere momenti diversi. L'importante è mettersi in cammino senza fermarsi e voltarsi indietro, ascoltare la chiamata che ci viene fatta a vivere in modo degno e felice; questo può essere il modo in queste domeniche di avvento e non solo di “PREPARARE LA VIA DEL SIGNORE”

r. Fulvio Crivello


PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO

A che dovremmo rivolgerci per avere aiuto , conforto, amore se non a TE. Ammaestraci, illumina le nostre menti, e libera la Fede dalla religione. Perché solo dove c'è Amore ce la verità e l'amore; e TU SPIRITO SANTO sei, sia la VERITA' che L'AMORE, che ci condurrà anche in queste domeniche di avvento alla VERITA'.

r. Fulvio Crivello


28 ott 2021

MESE DI SETTEMBRE OTTOBRE 2021

 Carissimi, se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amare gli uni gli altri. Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in Noi e il suo amore diventa perfetto in noi.

I lett. Di Giovanni cap. 4 vers.11-12


Carissimi amiche ed amici del Cenacolo, in questo numero troverete le seguenti cose:


Preghiera di don Salvatore Paparo

Un fatto ed un commento

La riflessione biblica

La preghiera allo Spirito Santo

La benedizione


BEATI I POVERI IN SPIRITO”

Certamente Tu, Gesù, non sei venuto per convincere i poveri a subire la loro povertà, perché i loro patimenti sofferti nella vita, saranno ricompensati nell'aldilà con una vita beata, Tu sei venuto come grande profeta per i viventi, per l'aldiquà e per la giustizia sociale.

Certamente, Tu, Gesù, non vuoi dire che sono beati coloro che sono distaccati con il cuore e la mente, pur restando saldamente in possesso dei loro beni. Infatti, mentre i loro soldi marciscono depositati in banca “Ed anche alcune chiese che portano il tuo nome, sono anche loro ricche e possiedono banche”; mentre i poveri muoiono di fame.

Cosa vuoi dirci, dunque, Gesù? Tu vuoi dirci che sono beati coloro che scelgono la povertà per aiutare i poveri gli emarginati. TU, inviti noi, tuoi discepoli e discepole a farci volontariamente poveri, comprese le chiese, perché nessuno sia più povero (Come è riferito nel libro degli Atti Degli Apostoli al cap. 4) Ed anche con la parabola del giovane ricco che ci dice: “Va , vendi tutti i tuoi beni; distribuisci il ricavato ai poveri. Poi, vieni e seguimi”

Questo è quello che vuoi dirci Gesù.

don Salvatore Paparo


UN FATTO UN COMMENTO

Gesù disse ai suoi discepoli:Avete inteso che vi fu detto:”Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico” Ma io vi dico: amate i vostri nemici.

In un mondo pieno di violenza, pieno di guerre conosciute e sconosciute, che uccidono senza pietà donne, bambini, uomini, e non solo, sfruttano bambini in tenera 

età per estrarre dal sottosuolo, i metalli che servono all'industria: noi credenti di oggi, davanti alle parole di Gesù che cosa possiamo fare? Fare finta che non ci siano nei vangeli? Sopprimerle o lasciarle per tempi migliori? Quando il Profeta di Nazaret parla dell'amore per il nemico, non sta pensando ad una tenerezza verso di lui, ad un buonismo da quattro soldi, ma ad una relazione radicalmente umana, ad un interesse per la sua persona, questo, almeno a mio avviso è il pensiero di Gesù.

Per noi, uomini e donne di oggi (per fortuna non tutti) pensiamo che per risolvere i problemi (complici anche i politici e i potenti del mondo) non sembra esserci altra via che il ricorso alla violenza . Non è quindi strano che le parole di quel grande rivoluzionario Gesù, risuonino nella nostra società come un avvertimento ingenuo. Eppure, esiste una convinzione profonda in Gesù: il male non si può vincere basandosi sull'odio e sulla violenza. Ma non dimentichiamoci qualcosa di importante; questa chiamata a rinunciare alla violenza deve rivolgersi soprattutto a coloro che, maneggiano il potere, il denaro o il commercio delle armi. Non sempre, noi cristiani siamo in grado di comprendere quelli che un indù, profeta della non violenza: Ghandhi scopri con gioia e riconoscenza leggendo i vangeli, la profonda convinzione di Gesù, che solo la non violenza può salvare l'umanità. Dopo il suo incontro con le parole di Gesù, egli scriveva questo:”leggendo tutta la storia di questa vita (di Gesù)... mi sembra che il cristianesimo debba ancora realizzarsi,..... fino a quando non avremo sradicato la violenza dalla nostra civiltà. Gesù Cristo non sarà ancora nato.

Noi cristiani, a venti secoli di distanza di quelle parole del Nazareno: “Amate anche i vostri nemici” dobbiamo chiederci perché non abbiamo saputo trarre dai vangeli tutte le conseguenze della “non violenza” di Gesù, è perché non le abbiamo dato quel compito centrale che deve avere nella vita di ognuno/a di noi e soprattutto nelle chiese, delle varie confessioni cristiane non si è capito quel punto centrale, che avrebbe dovuto essere nelle predicazioni di ogni domenica.

r. Fulvio Crivello


RIFLESSIONE BIBLICA

Infatti voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c'è qui né Giudeo ne Greco; non c'è ne schiavo né libero; non c'è ne maschio né femmina; perchè voi tutti siete uno in Cristo Gesù”

Lett. ai Galati cap 3 vers 27-28

Carissimi amiche ed amici del Cenacolo, in questo periodo in cui la violenza, la sopraffazione, le guerre conosciute e non, mi è sembrato che il testo che abbiamo preso in esame si calzi perfettamente in questo momento, partendo però da uno

da uno scritto di quel grande profeta della non violenza, Gandhi, un non cristiano, almeno così pensiamo:”Ci sono momenti in cui bisogna obbedire a una voce che è quella suprema, cioè la voce della coscienza, anche se tale obbedienza può costare lacrime amare e anche di più, la separazione dagli amici, dalla famiglia, dalla vita a cui appartieni, da tutto ciò che hai avuto caro come la vita stessa. Poiché tale obbedienza è la legge del nostro essere.”Guai a smarrire questa qualità, il cristianesimo non avrebbe avuto successo, perché proprio Gesù ci disse di non corrompere i valori, Gesù ci ha ammonito e ci ammonisce a non svendere i nostri valori cristiani per denaro, per potere, per convenienza ecc. Se si altera la verità, la nostra testimonianza diventa inutile sia dentro nelle chiese, che fuori.

Iniziamo con il racconto della Genesi sulla creazione dell'uomo e della donna essi sono due, nel primo, il più antico il Il Libro ci dice questo:”E Dio creò Adam (l'essere umano o umanità) a sua immagine. A immagine di Dio lo creò. Maschio e Femmina li creò” e più in la prosegue “quando Dio creò Adam (essere umano o umanità in Ebraico) lo fece a somiglianza di Dio. Maschio e Femmina li creò, li benedisse e li chiamo ADAM quando furono creati”Ma non dobbiamo dimenticare che questi racconti sono miti e leggende, ma anche pensare allo Spirito Creatore che, ispirando chi ha scritto il testo lo chiama ADAM l'essere umano senza distinguere il sesso. Poi care amiche ed amici. con la venuta di Gesù di Nazaret le cose cambiano profondamente, basta leggere il testo che oggi abbiamo preso in esame, un testo di profonda rivoluzione pensando alla società di allora, una parità dei sessi, un essere persona e non un oggetto, uno schiaffo allo schiavismo ecc. per questo Gesù morì crocifisso, come nemico della chiesa Ebraica di allora e come nemico dello Stato Romano.

Nessuno oggi, oserebbe fare una critica tanto radicale come quella fatta da Gesù che le costò la vita; è comprensibile che i movimenti sovranisti e i capi ecclesiastici si preoccupino di assicurare l'ortodossia e di mettere ordine all'interno dello Stato e delle chiese, ma è questo che rivitalizzerà lo spirito dei credenti? Non credo, per gli ecclesiastici (non tutti) , può essere più comodo restaurare le forme religiose tradizionali, per offrire a quei pochi che ancora frequentano le chiese; ma è una domanda che faccio a tutti voi: è meglio richiudersi in un castello (la chiesa) e sperare nell'arrivo di tempi migliori oppure sarebbe più saggio far fruttare oggi la forza salvifica del messaggio di Gesù, detto duemila anni fa? Le chiese non perdono la loro forza e il vigore evangelico per gli attacchi ricevuti dall'esterno, ma perché nel loro interno, non siamo stati capaci come ministri di confidare radicalmente nello Spirito. E di rispondere in modo audace e rivoluzionario alle sfide del nostro tempo e rendere finalmente radicale il messaggio di Gesù trasmesso dai Vangeli.

r. Fulvio Crivello


PREGHIERA ALLO SPIRIRO SANTO

Tu sei come disse Gesù, il Consolatore, Tu sei il quale, nei nostri momenti di tristezza di dolore di disperazione ci parli con la tua voce, parli al nostro cuore, fai che le tue Parole rimangano in noi, Ammaestraci per la nostra vita con i tuoi insegnamenti. Rendici migliori e colpisci il nostro egoismo, che spesse volte fa di noi insensibili alle sofferenze degli altri, aprici gli occhi e l'udito per sentire il grido di dolore che giunge da molti. Aiutaci ad avere Fede nelle Parole di Gesù e benedici la nostra vita per renderci migliori.

r. Fulvio Crivello


BENEDIZIONE

LA PACE DI DIO CHE SUPERA OGNI INTELLIGENZA, CUSTODIRA' I NOSTRI CUORI E I NOSTRI PENSIERI IN GESU' CRISTO


28 ago 2021

MESE DI LUGLIO-AGOSTO 2021

I profeti sono testimoni e cantori dell'amore di Dio per tutti gli esseri umani” Amos cap.3 vers. 2

Un caro saluto a tutti a Voi, amiche ed amici dell'Opera del Cenacolo Familiare

Esso comprende le seguenti parti:

Un fatto un commento

1 Preghiera di don Salvatore Paparo

2 Riflessione Biblica

3 Preghiera Allo Spirito Santo

4 Benedizione


UN FATTO UN COMMENTO

Vorrei parlare brevemente dei fatti accaduti in AFGANISTAN, per quanto riguarda l'occidente: un fallimento più completo, si è voluto esportare la democrazia, ma la democrazia non la si esporta, ma si deve costruirla, cambiando anche il modo di pensare della gente comune, e come esportare il cristianesimo, soprattutto con la forza, e la storia ci insegna qualche cosa. E' strano che, soprattutto, chi ha armato i talebani e li ha protetti: vedi Stati Uniti e Pakistan, per impedire che l'Afghanistan diventasse una repubblica popolare, sorretta dall'ex Unione Sovietica, quindi uno stato comunista; oggi caduto il comunismo dovrebbero conoscere i loro errori e cercar di porvi rimedio, e non con una fuga precipitosa lasciando i problemi di 35 anni fa. Per quanto riguarda il problema religioso la situazione è peggiorata, oggi nel mondo islamico si è tornati al medioevo con donne velate, con il burka, e sottoposte a vessazioni incredibili, forse l'islam ha dimenticato, se mai lo avesse avuto: LA LIBERTA' DI COSCIENZA E CHE LA FEDE, COME DICEVA: don SALVATORE PAPARO, NON LA SI PUÒ IMPORRE MA ESPORRE E questo vale anche per la politica non la si può imporre ma esporre, purtroppo gli Stati Uniti si contornano di paesi tipo: L'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi e non ultimo la Turchia di cui sono alleati e fornitori di armi, l'Egitto ecc. dove le donne spesso sono maltrattate e umiliate e non ultimo date in spose senza la loro volontà. E' forse questa la democrazia statunitense? Io spero di no, ma i risultati sono sulla bocca di tutti, spero solo che le donne di queste nazioni si mobilitano e spazzino via, sia i Talebani che i religiosi che di danni ne hanno fatti fin troppi, facendo credere che sul Corano ci sono queste cose, non è così, sono solo delle menzogne e soprattutto ad una buona parte dell'islam, manca l'amore per il prossimo.

Fulvio Crivello

PREGHIERA

In questo periodo, in cui i diritti delle donne in molti Paesi islamici, sono messi in discussione, io ti chiedo Signore di mettere in pratica quello che è scritto nel libro del profeta Isaia: “Verrà il tempo in cui radunerò gli uomini (donne) di tutti i popoli e di tutte le nazioni nonostante i loro pensieri e le loro azioni. Così mostrerò loro la mia gloria” Illuminaci nella nostra cecità e ammaestraci nella tua parola affinchè la Libertà di Coscienza e il Buon Senso possa fare trionfare la tua Parola e che lo Spirito Santo ( Ruah in ebraico genere femminile) ci porti la VERITA'.

Don Salvatore Paparo

(composta nel 2003)


RIFLESSIONE BIBBLICA

Gli si avvicino uno scriba e pose a Gesù una domanda: “Qual'è il primo di tutti i comandamenti?” Gli rispose Gesù:”il primo è: Ascolta Israele, il Signore nostro Dio è l'unico Signore, e tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima,con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. Il secondo è questo: “Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento maggiore di questi.

Marco cap. 12 ver.28-31

Molte volte, a Gesù nei suoi viaggi tra le città e villaggi che visitava, venivano poste domande, sia dalla gente comune, sia dai sacerdoti, scribi e farisei, a volte per metterlo in difficoltà, a volte per scoprire di più in lui, maestro venuto da Nazaret che insegnava a vivere con giustizia e con buon senso, con una parola che sempre lo distingueva “AMORE”. Ma questa volta lo scriba gli sottopone una domanda che preoccupava e che preoccupa molti, anche oggi: quale è il primo dei comandamenti?, in un mondo di allora schiacciato dalle dottrine e dalla chiesa, e di oggi schiacciato sempre dalle dottrine e dai dogmi, di chi vuole imporre le proprie idee a discapito degli altri. Il profeta di Nazaret risponde con delle parole che lui conosceva e che anche lo scriba conosceva e che gli Ebrei di allora e di oggi pronunciano ogni mattina recitando la preghiera dello “ Shemà” : (Ascolta, Israele: Il Signore è il nostro Dio, unico e il Signore. Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Parole che aiutavano Gesù nel corso della intera giornata, amando Dio con tutta la sua mente e con il suo cuore; ma aggiunge a queste parole qualche cosa che nessuno gli ha chiesto, nemmeno lo scriba: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”, sono due cose fondamentali e decisive. Questo care amiche ed amici è la sintesi della nostra vita. Da questi due comandamenti dipende tutto: la nostra fede, la nostra coscienza, la morale, la politica e il senso della nostra vita.

L'amore non si trova sullo stesso piano degli altri doveri e diritti, non è una norma di convivenza che si trova tra gli altri, è una cosa a se stante. Amare è l'unica forma sana di vivere con gli altri esseri umani, ma non si ferma qui l'amore, esso pervade tutti noi e al di la delle nostre incoerenze, dei nostri attacchi alla natura, delle nostre stupide guerre, dei nostri sacri (mai capito il perchè) confini, da un senso alla nostra vita, si deve amare Dio ma anche tutti gli esseri viventi, compreso le piante, i fiumi i mari. Se nelle Fedi e nella politica o nella vita sociale o anche nel comportamento individuale c'è qualcosa che non si deduce dall'amore o va contro di esso, non c'è più possibilità di costruire una vita più umana . Senza AMORE non c'è più progresso, ma solo barbarie. Per il profeta di Nazaret, Dio e il prossimo sono inseparabili, non si può dire di amare Dio o anche la politica se non si ama la sorella ed il fratello è pura ipocrisia. Parlando di religione e non di fede, è sempre grande il rischio di distorcere la vita in base a una religione egoista tinta solo di dottrine e di dogmi. Per questo oggi è necessario più che mai ricordare questo messaggio di Gesù, Non esiste un ambito sacro e uno profano in cui possiamo rimanere soli con Dio ignorando gli altri. Non è possibile adorare Dio e vivere dimenticando tutto ciò che ci circonda e dimenticandosi di chi soffre ed i poveri. L'amore di Dio, care amiche ed amici del Cenacolo che esclude il prossimo si riduce ad una menzogna, è questo vale per tutte le fedi, compreso l'islam.

Se non amiamo il prossimo, che vediamo tutti i giorni, come possiamo amare Dio che è l'Essenza Spirituale ed il Creatore di tutto.

r. Fulvio Crivello

PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO

Tu sei il Consolatore, come ci ha detto Gesù, Ammaestraci, fai sparire da noi ogni forma di intolleranza sia di pelle che di ceto, e fallo per tutti gli esseri viventi cristiani e non. Suscita in noi l'AMORE per il tuo CREATO in modo che possiamo essere custodi della splendida natura che tu ci hai dato e non padroni di essa, fai sparire l'orgoglio in noi che ha portato solo lutti in questo mondo e illuminaci con la tua LUCE come hai illuminato Gesù Cristo. Amen

BENEDIZIONE

Il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e di ogni pace nella fede, affinchè abbondiate nella speranza per la potenza dello SPIRITO SANTO.

5 lug 2021

MAGGIO- GIUGNO 2021

 

Dio nessuno l'ha mai visto. Però se ci amiamo gli uni gli altri, EGLI è presente in noi e il suo AMORE è veramente perfetto in noi” I GIOVANNI cap. 4 vers 12

Carissimi amiche ed amici del Cenacolo, in questo numero troverete , troverete le seguenti parti:

Preghiera di don Salvatore


Riflessione biblica per i mesi di maggio- giugno

Preghiera allo Spirito Santo

Benedizione


PREGHIERA A GESU', UNICO SALVATORE DEL MONDO

Signore Gesù, fai che il Regno di Dio in questa terra sia veramente imminente: sarà un lunghissimo periodo di pace e di benessere mondiale. L'epoca della santità della famiglia, Creata ad immagine e somiglianza della famiglia Trinitaria e non dogmatica di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo Che il Pastore e il Maestro sei solo TU e noi siamo tutti fratelli e sorelle. Che tutte le confessioni cristiane portino a valorizzare ciò che unisce per una azione comune a tutta l'umanità, primo fra tutti il rispetto della coscienza individuale, Che le medesime, in primis la chiesa di Roma, diventino povere materialmente ma ricche spiritualmente.

IN MODO CHE SIGNORE GESU'

SI realizzi presto la tua profezia così aggiornata: “Padre, che i miei discepoli e le mie discepole, oggi divisi in tante Chiese Cristiane, siano una sola cosa, come Io e Tu siamo una sola cosa. Così il mondo crederà che Tu mi hai mandato”

don Salvatore Paparo


RIFLESSSIONE BIBLICA

Infatti, come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano più, senza aver irrigato la terra, fecondandola e fatta germogliare, in modo da fornire il seme al seminatore ed il pane da mangiare, così sarà la parola che esce dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver realizzato quanto volevo e compiuto ciò per cui l'ho inviata.

Isaia cap.55 ver. 10-11

Gesù disse ai suoi discepoli/e

Nessuno può servire due padroni, perchè o odierà l'uno e aiuterà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e4 disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e il denaro”

Matteo cap 5 ver.38-39

Tra questi due brani, che oggi commenteremo insieme con l'aiuto dello Spirito Santo, care amiche ed amici del Cenacolo, sono passati quasi 800 anni, ma la parola di Dio ha sempre il medesimo significato: Dio ci da la vita, ci da la pioggia, ci da la neve che fa germogliare la terra e ci da una meravigliosa natura, ci da la sua parola sempre gratuitamente, senza bisogno di spendere un soldo. Il secondo è Gesù che parla, e parla con le parole di Dio e cosa ci dice “non potete servire Dio e il denaro” dovete scegliere chi servire. Il pensiero del profeta di Nazaret, che si riallaccia alle parole dei profeti dell'Antico Testamento è di una chiarezza cristallina e disarmante: Dio non può vivere fra noi se non preoccupandosi di tutti . Dio può essere ascoltato solo da coloro che promuovono fraternità e giustizia, proprio per questo, nel corso della sua vita terrena Gesù condannerà duramente coloro che accaparravano e possedevano più del necessario; e se ci pensiamo bene, care amiche ed amici del Cenacolo, la ricchezza di alcuni si può mantenere e crescere solo a scapito della povertà degli altri. Manca qualcosa nella nostra vita cristiana, quando siamo capaci di vivere godendo in maniere spensierata delle nostre cose e purtroppo, e mi metto io in prima persona, senza sentirci interpellati dal messaggio del profeta di Nazaret e dalle necessità dei poveri di chi ha perso il lavoro e non riesce più ad andare avanti. Noi nella grande Europa, culla del cristianesimo, siamo più che mai schiavi di un capitalismo senza coscienza e senza cuore, che per provvedere ad un falso benessere con il nord America, il Giappone la Cina e pochi altri stati, ce ne infischiamo di condannare alla miseria quasi cinque miliardi di persone. I dati ci dicono, a poco a poco “la torta del benessere ha sempre meno bocche” e ditemi; a che importa in questa Europa schiava del denaro che quasi tre continenti hanno oggi un livello più basso di dieci anni fa. Ci stiamo abituando seduti comodi sui nostri divani e poltrone, come vengono espulsi gli africani, asiatici ecc.; pare proprio che nessuno voglia reagire a questo stato di cose; voluto da noi Europei che nel corso degli ultimi 500 anni abbiamo impoverito e massacrato intere popolazioni, privandoli della loro cultura e dicendo a loro come dovevano comportarsi, abbiamo inventato lo schiavismo, poggiandolo addirittura sulla Sacra Scrittura e continuiamo ad essere colonialisti anche senza colonie. Tutte le chiese cristiane , oggi non si può annunciare il messaggio di Gesù senza smascherare tutta questa disumanità. Perché cari Amiche ed amici del Cenacolo, dobbiamo continuare a sviluppare il culto del denaro come unico dio che offre sicurezza, potere e felicità? Non è una domanda per altri. Ognuno di noi deve ascoltare nella propria coscienza come un eco di quelle parole sia del profeta Isaia che quelle di Gesù “Non potete servire Dio e il denaro, ovvero la ricchezza” è questo domanda vale anche per le chiese cristiane.

Lo sguardo dei fanciulli, della gente semplice, degli umili vanno all'essenziale, sanno cosa vuole dire soffrire, vivere senza nessuna sicurezza futura, sanno cosa vuol dire lavorare per dodici, quattordici ore al giorno per pochi euro, essi sono i primi a capire cosa vuol dire la parola di Dio; permettetemi di dire che essi sono la cosa migliore nelle varie confessioni cristiane. Noi tutti dobbiamo imparare da loro, ecclesiastici, teologi, vescovi, arcivescovi, le classi dominanti ed esperti di religioni. A loro Dio svela qualcosa che ha noi sfugge. Noi portatori e annunciatori della Parola di Dio corriamo il rischio di razionalizzare, teorizzare e complicare con le nostre ricerche la cosa essenziale che è la fede, la libertà di coscienza, l'amore. Buona estate a tutti

r. Fulvio Crivello

PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO

Padre, grazie per averci dato lo SPIRITO SANTO, fai che esso continui ad ammaestrarci, che rischiari le menti degli uomini e delle donne, fai che esso ci conduca alla speranza di condurci alla vera fede, che non ci permetta di sottrarci dal Tuo Sguardo, ammaestraci con la tua Parola.

Te lo chiediamo per tutte le donne e uomini di questa terra in modo da promuovere la vera giustizia e la vera pace sulla Terra come auspicato dall'Opera del Cenacolo Familiare.

r. Fulvio Crivello

BENEDIZIONE

CHE LA GRAZIA DEL NOSTRO SIGNORE GESU', SIA CON TUTTI NOI E CHE LE SUE PAROLE DONINO LA PACE ORA E PER SEMPRE AMEN

1 apr 2021

MARZO – APRILE 2021

 “E NOI ABBIAMO CREDUTO ALL'AMORE” 1 GV. CAP 4 VERS 16

 Carissimi amiche ed amici del Cenacolo Familiare, una serena Pasqua a tutti voi, troverete in questo numero le seguenti parti: 

Preghiera di don Salvatore Paparo 

Riflessione Biblica inerente alla settimana santa e alla Pasqua 

Preghiera allo Spirito Santo 

Benedizione 

 UNA PREGHIERA A GESU' 

Ormai i tempi sono maturi; ma è necessaria una radicale conversione per vivere il tuo messaggio di amore e di misericordia: ciascuno di noi deve amare dando alla sorella o al fratello in dono, il bene che ha ricevuto da Te, dal Padre Celeste e dallo Spirito Santo; ciascuno di noi deve amare ricambiando al fratello o alla sorella il bene da Lui ricevuto. L'esercizio del vero amore porta con se enormi conseguenze: nessuno si deve credere in diritto di giudicare e di condannare il fratello o la sorella poiché nel tuo messaggio TU hai detto “NON GIUDICARE”; annunziando il tuo messaggio di salvezza e amore, nessuno deve assumersi, neanche chi, tu hai chiamato a servirti, di giudicare e di condannare la sorella o il fratello in fede; annunziando il tuo messaggio di salvezza, nessuno deve assumersi L'AUTORITA' DI MAESTRO, POICHE' IL MAESTRO SEI SOLO TU, O GESU', e noi tutti siamo fratelli e sorelle. Nelle Chiese e soprattutto in quella romana e ortodossa, ed anche altre che portano il tuo nome; coloro che da TE hanno ricevuto l'ufficio di guida delle comunità ecclesiali, e di annunziare autorevolmente e non con Autorità, il tuo messaggio di salvezza, devono rispettare IL PRIMATO DELLA COSCIENZA INDIVIDUALE perchè la verità e il bene non vanno imposti ma proposti. 

don Salvatore Paparo 

 

RIFLESSIONE BIBLICA 

Giunta l'ora sesta, si fece buio su tutta la terra fino allora nona.All'ora nona, Gesù esclamò a gran voce.”Eloi, Eloi lamà sabactani” che tradotto “Dio mio, Dio Mio, perchè mi hai abbandonato?”........Ma Gesù , emesso un forte grido , spirò Ev. di Marco cap. 15 vers 33-34-37 Secondo la fonte più antica cristiana,dopo le lettere di Paolo, al momento della morte, Gesù pronunciò queste parole ed il grido che concluse la sua vita su questa terra. Sono parole e momenti che ci pongono delle emozioni anche forti. Gesù aveva lasciato la sua famiglia per intraprendere la vita profetica che Dio gli aveva indicato, aveva forse lasciato un posto ed un lavoro sicuro, non aveva denaro e soprattutto non era ne sacerdote ne scriba ne fariseo, non aveva certo studiato la Legge pur conoscendola, non aveva autorità religiosa, era un uomo senza armi, non era nessuno per le autorità che contavano allora, eppure egli faceva paura, sia alla chiesa di allora che all'impero romano, era insomma un pericoloso portatore di Amore e un rivoluzionario. Come detto sopra, non era nessuno, portava però nella sua mente e nel suo cuore il fuoco dell'amore e della giustizia. Nella sua vita da profeta, si avvicinò agli ultimi e si fece uno di loro. Curò le loro ferite, anche morali, toccò e si avvicino ad essi, quelli che la società di allora ma anche di oggi, non tocca e non vuole vedere, si sedette a cena con prostitute e ladri e colloquio con loro restituendo la dignità a tutti. IL suo messaggio era sempre lo stesso: “questi esclusi dalla vostra società sono i prediletti da Dio, non il vostro potere, ne le vostre ricerche teologiche”. Ciò segnò per sempre la sua vita e la sua morte, ed anche l'ultimo grido di sofferenza prima di spirare, non era solo un grido finale, ma in quel lamento stavano e stanno gridando tutti i crocifissi della storia, di allora ma anche di oggi. Questo grido è un lamento di indignazione e di protesta, ma anche un grido di speranza, il movimento cristiano dei primi secoli non diventato ancora chiesa cristiana, aveva ben presente il supplizio di questo profeta, figlio di Dio, della atroce sofferenza per una esecuzione riservata solo agli schiavi e agli ultimi, uomo umiliato, torturato e giustiziato, ma uomo aperto a tutti, nessuno escluso, pericoloso perché lottava senza armi non uccideva i legionari romani, come gli Zeloti , ma li amava e parlava con loro. Nell'amore del profeta di Nazaret, forse impotente, si trova Dio stesso, identificandolo con tutti i sofferenti per le varie ingiustizie e che grida come Gesù, contro le ingiustizie, gli abusi, le prese in giro dei più deboli e le torture di tutti i periodi della storia. A questo Dio, che nel giorno di Pasqua, fece risorgere sia il messaggio di Gesù, che Gesù stesso, si può credere o meno, ma non lo si può ignorare. Questo Dio che spesso i teologi lo hanno presentato come Onnipotente e Supremo, impegnato ad esigere sacrifici e tormenti per aumentare ancora la sua gloria e prestigio. Care amiche ed amici La Pasqua c'è lo presenta come un Dio che soffre con quelli che soffrono, che grida contro le ingiustizie del mondo e protesta insieme alle vittime di soprusi ed ingiustizie. Questo Dio a cui noi crediamo e che ha avuto in Gesù la più alta testimonianza è un Dio che cerca con noi e per noi la verità sulla vita e non basta essere frequentatori di chiese o di santuari, ma è necessario in noi, di essere compassionevoli e misericordiosi e guardare la nostra vita, partendo da quelli che soffrono, che sono umiliati ed identificarci un po di più con loro. Buona Serena Pasqua a tutti voi 

 r. Fulvio Crivello 


 PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO 

Tu sei il consolatore, a chi altro potremo rivolgerci? tu sai chi siamo, cristiani convinti, cristiani timidi, cristiani tiepidi, non cristiani, o atei. Tu sai tutto di noi, non ti possiamo mentire, sai delle nostre speranze, delle nostre inquietudini, stai con noi anche in questa Pasqua come in tutti i giorni della nostra vita, ammaestraci nella tua parola, aiutaci a superare le difficoltà, fai vivere in noi la Fede e la Speranza in nome di Gesù Cristo di cui oggi celebriamo la resurrezione. 

 r. Fulvio Crivello


 BENEDIZIONE DEL SIGNORE

 L'Iddio di ogni grazia, il quale ci ha chiamati alla sua eterna gloria in Cristo, ci perfezioni Egli Stesso, ci renda saldi, ci fortifichi. A LUI sia la potenza nei secoli dei secoli. Amen

5 mar 2021

Testo dell'omelia dell'arcivescovo di Milano Mario Delpini, per il funerale dell'ambasciatore Luca Attanasio.

 «Viene poi il momento in cui ciascuno sta solo, alla presenza del Signore.

Finiscono i clamori, tacciono le parole, la gente radunata si disperde e ciascuno sta, solo, alla presenza del Signore.
Sono dimenticate le imprese, risultano insignificanti gli onori, i titoli, i riconoscimenti e ciascuno sta, solo, alla presenza del Signore.
Perde interesse la cronaca, le parole buone e le parole amare, la retorica e le celebrazioni e ciascuno sta, solo, alla presenza del Signore.
La pagina del Vangelo descrive quello che mi potrà dire il Signore, quello che io potrò dire al Signore, quando, come tutti, starò, starò solo alla presenza del Signore.
Il Signore dirà: “Da dove vieni, Luca, fratello?”.
E Luca risponderà: “Vengo da una terra in cui la vita non conta niente; vengo da una terra dove si muore e non importa a nessuno, dove si uccide e non importa a nessuno, dove si fa il bene e non importa a nessuno. Vengo da una terra in cui la vita di un uomo non conta niente e si può far soffrire senza motivo e senza chiedere scusa!”.
Il Signore dirà: “Non dire così, Luca, fratello mio. Io scrivo sul libro della vita il tuo nome come il nome di un fratello che amo, di un fratello che mi è caro, che desidero incontrare per condividere la vita e la gioia di Dio! non dire così fratello. Io ti benedico per ogni bicchiere d’acqua, per ogni pane condiviso, per ospitalità che hai offerto. Vieni benedetto del Padre mio e ricevi in eredità il regno preparato per te fin dalla creazione del mondo”.
Il Signore dirà: “Perché ti volgi indietro, Luca, fratello mio?”.
E Luca risponderà: “Mi volgo indietro perché considero quello che resta da fare, considero l’incompiuto che attende il compimento, le promesse che avrei dovuto onorare, la missione che avrei dovuto compiere. Ecco: troppo breve la vita. Ecco, troppe attese sospese! Perciò mi volgo indietro!”.
E il Signore dirà: “Non volgerti indietro, Luca, fratello mio. Troppo breve è stata la tua vita, come troppo breve è stata la mia vita. Eppure dall’alto della croce si può gridare: “È compiuto!”, come nel momento estremo si può offrire il dono più prezioso, senza che il tempo lo consumi. Perciò non volgerti indietro, Luca, fratello mio; entra nella vita di Dio: tu sarai giovane per sempre!”
E il Signore dirà ancora: “Perché sei ferito, Luca, fratello mio?”
E Luca risponderà: “Sono ferito perché così gli uomini trattano coloro che li amano e coloro che li servono: mi rendono male per bene e odio in cambio di amore (Sal 108,5). Sono ferito perché ci sono paesi dove la speranza è proibita, dove l’impresa di aggiustare il mondo è dichiarata fallita, dove la gente che conta continua a combinare i suoi affari e la gente che non conta continua a ferire e ad essere ferita. Ecco perché sono ferito, perché ecco come sono i malvagi: sempre al sicuro, ammassano ricchezze (Sal 73,12) e contro il giusto tramano insidie (cfr Sal 37,12) e non c’è chi faccia giustizia!”.
E il Signore dirà: “Non dire così, Luca, fratello mio. Guarda le mie ferite, le ho ricevute dai miei fratelli; e guarda il mio cuore: dal mio fianco esce sangue e acqua; se il chicco di grano, caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore porta molto frutto (Gv 12,24). Ho seminato nella storia un seme di amore che produce frutti di amore, e chi rimane nell’amore rimane in me e io in lui.
La gente che conta e ammassa ricchezze è destinata a morire e per loro sarà pronunciato il giudizio: via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli (Mt 25,41).
Ma i miti erediteranno la terra, i giusti sono benedetti e benedetta la loro discendenza”.
E il Signore dirà ancora: “Perché piangi, Luca, fratello mio?”
E Luca risponderà: “Piango perché piangono le persone che amo; piango perché restano giovani vite che hanno bisogno di abbracci e di baci, di coccole e di parole vere e forti e non sarò là per asciugare le loro lacrime e condividere le loro gioie; piango perché dopo il clamore scenderà il silenzio, dopo la notorietà arriverà l’oblio: chi si prenderà cura delle giovani vite che io non vedrò camminare nella vita”.
E il Signore dirà: “Non dire così, Luca, fratello mio. Io manderò lo Spirito Consolatore, Spirito di sapienza e di fortezza, Spirito di verità e di amore e si stringeranno in vincoli d’affetto invincibile coloro che ti sono cari e nessuno sarà abbandonato e io stesso tergerò ogni lacrima dai loro occhi, e i vincoli di sangue, i vincoli di affetto, i vincoli di amicizia saranno più intensi e più veri, più liberi e più lieti. La tua partenza non diventerà una assenza, la tua presenza nella gioia del Padre non sarà una distanza. Non piangere più, Luca, fratello mio!”».

MESE DI GENNAIO - FEBBRAIO 2021

 

Diletti, amiamoci gli uni gli altri, perchè l'amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio”

I lett. Di Giovanni cap 4 ver. 7

Un caro saluto a tutte le amiche e agli amici dell' Opera Cenacolo Familiare, ed un buon inizio anno, anche se questa epidemia con le varie varianti è ancora presente, siamo anche nel periodo della settimana di preghiera della unità delle chiese cristiane, in questo primo bimestre troverete:

Preghiera di don Salvatore Paparo

La riflessione Biblica

la preghiera allo Spirito Santo

La Benedizione


PREGHIERA

Carissimo Gesù, fortunatamente oggi ci sono cristiani aperti al dialogo; essi difendono e parlo per tutte le chiese, con coraggio e determinazione quanto credono sia vero e giusto. Ma lo difendono rispettando le persone che la pensano diversamente da loro, e confrontandosi con umiltà e carità con essi, con il buon senso, sono disposti anche a riconoscere eventuali errori, difesi prima in buona fede. Essi giustamente sono convinti che la verità va proposta e non imposta.

La verità, infatti, si fa strada da sola, la dove c'è il Buon Senso e sopratutto l' Amore, poiché dove c'è l'amore per il prossimo e per Dio, c'è lo Spirito Santo che è verità che comunica verità.

don Salvatore Paparo

RIFLESSIONE BIBLICA

GUARIRE DALLA NOSTRA SOLITUDINE E' SORDITA'

Gli portarono un sordomuto e lo pregavano di imporgli la mano.Gesù lo prese in disparte, lontano dalla folla,gli pose le dita sulle orecchie, con le dita gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un profondo sospiro e gli disse: “(Effetà) ovvero (Apriti)” . E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.

Marco cap.7 vers 32-35

Sovente, i profeti dell''antico Israele usavano la parola, sordità, come metafora per parlare della testardaggine e mancanza di buon senso del popolo di Israele “ha orecchi ma non ode” ciò che Dio gli sta dicendo.

Proprio per questo nei vangeli ci sono molti racconti di persone sordomute, che noi chiamiamo miracoli, ma che, per chi conobbe Gesù non erano miracoli, ma proposte di conversione al suo messaggio. Marco nel suo breve racconto ci offre delle sfumature molto suggestive, sia delle azioni delle sue mani e soprattutto del suo pensiero perchè si operi questa conversione sia del sentire che del parlare nelle prime comunità cristiane.

La scena del racconto è nota, a Gesù viene presentato un sordomuto, ovvero non sente e non può esprimersi. La sua vita è di profonda solitudine, non dialoga ne sente i familiari, i suoi amici se ne ha; e non può intendere neanche Gesù, ne parlargli e intendere il suo messaggio. Vive nella propria solitudine.

Gesù lo prende in disparte lontano dalla folla e dal turbinio della vita e si concentra per poterlo guarire. Pone le sue dita sulle orecchie e tocca con le dita la sua lingua, non è facile il sordomuto non collabora, ma il profeta di Nazaret fa un ultimo sforzo, fa un profondo sospiro e alza gli occhi al cielo in cerca della forza di Dio e Dello Spirito che tutto può fare se uno ha fede, poi grida: (EFFETA') APRITI. Ed ecco che il sordomuto esce dal suo isolamento, care amiche ed amici del Cenacolo, cosa vuol dire a noi credenti di oggi il brano che insieme abbiamo commentato; vuol dire che lui per la prima volta scopre cosa significa vivere ascoltando gli altri e conversando con il prossimo. Come già detto prima, non è un caso che i vangeli ci portano molti racconti di sordomuti, perchè questo è un invito a lasciare operare il messaggio di Gesù allora come oggi, affinchè gli orecchi, gli occhi siano ben aperti alla sua parola.

Vivere nella chiesa o meglio nel movimento cristiano con buon senso e aperti al dialogo può essere una questione di atteggiamento mentale o di posizione pratica, frutto quasi sempre della propria spicologia o della formazione ricevuta. Ma quando si tratta di aprirsi o di chiudersi al messaggio di Gesù di Nazaret, la questione è di importanza decisiva. Se viviamo non ascoltando il profeta di Nazaret, se non comprendiamo il suo progetto (è questo vale anche per le chiese che si richiamano a lui) se non cogliamo il suo messaggio di amore verso di noi, ma sopratutto verso gli esclusi, e ci chiuderemo nei nostri problemi egoistici e non ascolteremo quello della gente che ci circonda. Allora non sapremo annunciare la Buona Novella di Gesù. Deformeremo il suo messaggio, anche in quella settimana per l'Unità dei Cristiani. Per molti ascoltatori sarà difficile il nostro “vangelo”. Non abbiamo bisogno, care amiche ed amici del Cenacolo, come accadde quasi duemila anni fa al sordomuto, di aprirci al profeta di Nazaret per farci guarire dalla nostra sordità?

r. Fulvio Crivello

PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO

Fai Spirito Santo, che i cristiani trovino l'unità, ammaestra sopratutto chi divulga la tua volontà, tu ci conosci e sai tutto di noi non ti possiamo mentire. Tu sai quello che le religioni hanno fatto: guerre, massacri, inutili sofferenze, perdonaci per questo e aiutaci ad essere umili ad ascoltare e ad aiutare, affinchè la nostra vita non scivoli via senza aver lasciato traccia, te lo chiediamo in nome di Gesù che ci ha invitati allora ed oggi ad Amare.

r. Fulvio Crivello

BENEDIZIONE

La grazia del Signore Gesù Cristo e l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo, sia con tutti noi ora e per sempre.

2 gen 2021

NATALE 2020

 OPERA CENACOLO FAMILIARE

NATALE 2020

“CHI NON AMA. NON HA CONOSCIUTO DIO, POICHE' DIO E' AMORE”

I lett. Di Giovanni cap. 4 v. 8

Care amiche ed amici del Cenacolo Familiare, i miei più sinceri auguri per un Natale un po' diverso dal solito, con meno affari e settimane bianche o crociere nei mari tropicali ma, è questa è una mia speranza, un natale più spirituale. Un ritorno ad una festa più familiare e al vero significato del Natale. Un sincero augurio di passare questa festa in modo sereno e amorevole.

RIFLESSIONE BIBLICA

“E' avvenne che, mentre erano li, si compì per lei il tempo del parto; ed ella diede alla luce il suo figlio primogenito, lo fascio e lo pose a giacere in una mangiatoia, perchè non c'era posto per loro nell'albergo” Luca cap. 2 vers 6-7

Piano, piano, a poco a poco ci stiamo riuscendo, malgrado i tempi che stiamo vivendo e malgrado il virus che ci perseguita, siamo arrivati al punto di celebrare una festa tanto cara, come il Natale senza conoscere esattamente il significato del medesimo. Si annuncia il Natale senza conoscere Gesù, ci scambiamo gli auguri ma nella maggioranza non sa il perchè. Non dobbiamo stupirci, come i pastori di cui precedentemente il brano ci narra: “sono presi dal timore” non hanno paura delle tenebre, ma della luce di Dio, che risplende con la venuta di Gesù. Noi care amiche ed amici preferiamo vivere nelle tenebre, ci fa paura la luce di Dio. Chi vive questi giorni, anche tristi, non mette più luce e verità nella sua vita, non celebra la venuta di Gesù di Nazaret.

L'unica ragione per celebrarlo è questa “Oggi è nato per voi il Salvatore” Gesù non è nato per Maria e Giuseppe , non appartiene a loro, Gesù è nato per tutti. Questa nostra società, atta ai consumi allo spreco non è la definitiva verità. Gesù è la speranza che l'ingiustizia, che oggi avvolge tutto, non vincerà per sempre, senza questa speranza non c'è Natale. Si ci godremo, almeno quella, la famiglia e l'amicizia, ci regaleremo dei momenti di felicità, di partite a carte o a scacchi, tutto questo, e sono il primo a pensarlo è una cosa ottima; ma non è ancora il Natale. L'evangelista Luca in questa breve frase del secondo capitolo citata oggi: “perché non c'era posto per loro nell'albergo” ecco fin dal primo momento la venuta di Gesù poneva dei problemi, sia alla classe politica, alla chiesa di allora, ai potenti e ai ricchi, già duemila anni fa egli veniva ignorato e meno si parlava di lui e meglio era; la società, voluta dall'uomo in fondo è poco cambiata. Oggi la nostra società ci parla di questa festa ignorando il significato della stessa; Natale è molto di più di tutto questo ambiante superficiale e manipolato in vari modi che respiriamo in questi giorni nelle nostre strade. Il Natale è molto di più del “SIATE BUONI” dei regali, dei viaggi ecc. ella è più profonda e gioiosa della nostra società dei consumi. Noi credenti dobbiamo recuperare di nuovo il cuore di questa festa e scoprire, al di la della superficialità e stordimento il messaggio di Gesù di Nazaret. Non comprenderemo il Natale se non facciamo silenzio nel nostro cuore, aprirci a quel messaggio di un Dio vicino e amico che ci AMA. Dio non è L'Essere terribile e onnipotente che molte volte la chiesa ci ha fatto credere, chiuso nella sua serietà e inaccessibile. Dio con il Natale è questo bambino,che Mirjam fascia e pone nella mangiatoia consegnandolo alla intera umanità, questo bambino che cerca il nostro sorriso e che ride con noi, ci dice molto di più del suo essere Dio al di la di tutte le nostre ricerche teologiche e cavillosità e speculazioni sul suo essere. Se sappiamo fermarci in silenzio davanti a questo nascituro e accogliere fino in fondo il suo messaggio, comprenderemmo perché il cuore e la mente di un credente deve essere attraversato da una gioia diversa: semplicemente perché Dio è con noi egli è L'EMMANUELE. Sereno Natale a tutti a voi.

r. Fulvio Crivello

BENEDIZIONE

Il Dio della speranza ci riempia di ogni gioia e di ogni pace nella fede, affinchè abbondiamo nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo. Lett. Ai Romani cap. 15 ver.13