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22 dic 2022

NATALE 2022


“CHI NON AMA. NON HA CONOSCIUTO DIO, POICHE' DIO E' AMORE”

                                                                           I lett. Di Giovanni cap. 4 v. 8

Care amiche ed amici dell'Opera Cenacolo Familiare, i miei più sinceri auguri per un Natale , un Natale più spirituale. Un ritorno ad una festa più familiare, in cui la presenza di Gesù sia centrale, non solo nelle Chiese Cristiane ma in tutti noi. Un sincero augurio di passare questa festa in modo sereno e amorevole.

Il Cenacolo di Natale si compone di due parti

-preghiera di Don Salvatore Paparo

-riflessione biblica sul tempo di Natale

                                                                             r. Fulvio Crivello

   PREGHIERA IN QUESTO TEMPO DI NATALE PER L'UNITA DEI CRISTIANI

Le molteplici Chiese Cristiane che nel passato, partendo dalle Chiese Gerarchiche, si sono dilaniate offrendo al mondo il triste spettacolo di un cristianesimo diviso, oggi, per opera dello Spirito Santo, si sono finalmente rese conto dell'assurdità del loro comportamento ed hanno intrapreso (con qualche difficoltà delle chiese gerarchiche) un comune sforzo per ricostituire  l'unica Chiesa o Movimento di Gesù di Nazaret, meta obbligatoria il regno D'Amore di Gesù il Vivente si estenda nel mondo intero.

Le difficoltà non mancano, poiché ogni chiesa, partendo dalla Chiesa di Roma e dalla Chiesa Ortodossa tendono a conservare gelosamente la loro identità, frapponendo così un grosso ostacolo tra il desiderio di ritrovare l'unità e l'umile, disinteressato costruttivo dialogo. Ciononostante lo Spirito Santo sta agendo perchè Tutte le Chiese si pongano di fronte alla Parola Fatta Carne di Gesù in uno stato di sincera conversione e riforma.

                                                              Don Salvatore Paparo 

                                            RIFLESSIONE  BIBLICA

“Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'Angelo del Signore e prese con se la sua sposa; ma non si accosto a lei, fino alla nascita del figlio che egli chiamo Gesù (in ebraico il significato é Dio Salva)

                                                                     Matteo cap.1 vers. 24-25

Il Natale che oggi viviamo, è come una festa di compleanno a cui manca il festeggiato; se noi guardiamo la televisione, i film sul Natale difficilmente pensiamo a che cosa e successo alla nascita di Gesù. Solo le Chiese Cristiane si ricordano di Lui, ma anche in queste, ci sono ormai i presepi e gli alberi di Natale ad offuscarne il significato; presepi e alberi di Natale e perché no, babbi natali. Non voglio qui criticare queste tradizioni e ritualismi, ma invitarvi a pensare ad un Natale diverso, un  Natale più spirituale, quando vedo i preparativi che annunciano il Natale ormai vicino, mi domando e insieme a me e molte altre persone; che cosa è rimasto in questa festa familiare così bistrattata da interessi consumistici di puro scopo di lucro?

E' pur vero che questa festa che cade il 25 dicembre è una data simbolica, perché Gesù nasce ogni giorno con noi e ci accompagna come essere vivente per tutta la nostra vita. Ascolto ogni giorno delle persone che dicono della superficialità del Natale, della manipolazione che la nostra società dei consumi ha fatto di essa, e purtroppo di tanti eccessi  che rovinano l'atmosfera di questa festa familiare. Io penso e non sono il solo che il problema sia più profondo ancora, e mette in guardia il nostro modo di vivere. Come possiamo ancora celebrare una festa, quando la nostra società vive infisciandosi di Dio, voltandogli le spalle e distruggendo in molti modi la dignità dell'essere umano.

Abbiamo bisogno che Dio, anche in questo Natale,  nasca di nuovo in noi uomini e donne del terzo millenio, che spunti una nuova luce come di dice il Vangelo di Giovanni (Lux Lucet in Tenebris) la luce risplende nelle tenebre. Per incontrare questo Dio nelle nascita di Gesù di Nazaret, non c'è da andare troppo lontano, basta avvicinare la nostra coscienza più profonda ai nostri interrogativi, alle nostre paure, alle nostre ansie e li che troviamo il messaggio di Natale e del Dio fattosi neonato di nome Gesù. Questo a mio avviso è il messaggio di Natale, Dio è vicino a noi, dovunque ci troviamo. Il Dio onnipotente il Dio inaccessibile, che tanto piace ai teologi,  si e fatto amico, fratello, è la sua vicinanza ci avvolge e ci parla con le parole di Gesù di Nazaret il Vivente. In tutti noi e non solo in questa data simbolica può nascere Dio. In conclusione vorrei parlare un attimo di Miryam (Maria) la mamma di Gesù, Ella appare come l'Ancella di Dio, che accetta con umiltà la grazia che le viene fatta di dare i natali a Gesù, il testo di Matteo ci dice che Giuseppe non si accostò a Lei prima della nascità di Gesù; accostare o conoscere in lingua greca vuol dire avere rapporti sessuali. Per molte Chiese Cristiane è difficile accettare questo, eppure anche nei vangeli si parla delle sorelle e dei fratelli di Gesù (es. Marco cap. 6) e allora la verginità di Maria dove la mandiamo, la mandiamo alla pura coscienza di Maria. Ella è Vergine e lo sarà sempre, ma non è più una verginità fisica ma Spirituale, per i credenti non si tratta di andare a  Maria per ascoltare messaggi terribili, che minacciano il mondo che ha voltato le spalle a Dio, mentre per i devoti a Lei, offre protezione a coloro che fanno penitenza o recitano  determinate preghiere. Più in concreto, la mamma di Gesù dovrebbe essere per noi oggi, un modello di accoglienza fedele a Dio, come Lei lo è stata alla chiamata di Dio. Accostarci a Miryam, significa,  piuttosto, collocarci nel punto migliore per scoprire questo neonato, così per tutte le madri che hanno dato  vita ad un essere umano e accogliere questo BAMBINO particolare come la voce di Dio. Lo stesso evangelista Matteo ci ricorda Maria come la madre dell'Emmanuele (IL DIO E CON NOI). Un sereno Natale a tutti voi.

                                                                          r. Fulvio Crivello

                                                     BENEDIZIONE

Il Dio della speranza ci riempia di ogni gioia e di ogni pace nella fede, affinchè abbondiamo nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo.

                                                             Lett. Ai Romani  cap. 15 ver.13



 

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