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23 nov 2023

MESE DI NOVEMBRE - DICEMBRE 2023

 

Se uno dice:”Io amo Dio” e poi odia suo fratello, è mentitore: infatti chi non ama il proprio fratello che vede (tutti i giorni) non può amare Dio che non vede. E noi abbiamo da Lui questo comandamento: chi ama DIO ami anche il proprio fratello e sorella. I lett. Di Giovanni cap. 4 vers.19-21

Care amiche ed amici del Cenacolo, troverete in questo numero :

La preghiera di Don Salvatore

Una breve riflessione biblica

La Benedizione

PER NON SBAGLIARE, BISOGNA CENTRARE TUTTA LA NOSTRA ATTENZIONE SULLA FIGURA DI GESU' (preghiera del luglio 2008)

A questo punto, desidero rivolgerti la mia accorata preghiera: certo, secondo la tua promessa, la chiesa formata da tutti i Battezzati e a chi tu avrai chiamato a Te, sarà dallo Spirito Santo condotta a tutta la VERITA'. La storia, però, ci testimonia che lo Spirito Santo sta faticando molto per portare a termine questa sua missione: noi Chiesa, Con i ministri incaricati di portare la tua PAROLA e soprattutto le Chiese che si reggono ancora con la GERARCHIA, abbiamo ostacolato lo Spirito Santo, perché non amiam o, come Tu hai amato il Padre Celeste e tutti noi, e lo Spirito Santo può agire, solo dove trova amore”LA VERITA' SI COSTRUISCE MEDIANTE L'AMORE” e non con le condanne che sono ammantate solo dallo spirito del tentatore. Ti chiedo umilmente caro Signore Gesù, mio unico maestro di Illuminare le menti che ancora oggi pongono degli ostacoli alla tua Parola.

don Salvatore Paparo


PREDICAZIONE PER LE QUATTRO DOMENICHE DI AVVENTO

E' la voce di uno che grida nel deserto: preparate la via per il Signore, raddrizzate i suoi sentieri.”

Ev. di Marco cap 1 vers.3

Come sempre nel bimestrale che tutti voi care amiche ed amici dell'Opera del Cenacolo Familiare riceverete, del mese di novembre e dicembre, anche le quattro Domeniche di Avvento, vorrei proporvi e di provare a separare il Gesù umano, da quello del mito, perché dico questo, per il motivo che da molti anni, dopo aver incontrato personaggi, come Valdo Vinay, Franco Barbero e il fondatore del Cenacolo, Salvatore Paparo insieme ad altri, mi sono sempre convinto che Gesù è nato Ebreo ha vissuto da Ebreo ed è morto da Ebreo e come scrisse un grande teologo tedesco ucciso nel campo di prigionia di Flossemburg dai nazisti: Dietrich Bonhoeffer, che invitava i cristiani e non cristiani a separare il cristianesimo dalla religione (Lettere e scritti dal carcere) aveva ragione Bonhoeffer, come molti altri che hanno pagato con il bene più prezioso: La Vita, per andare fino in fondo al loro pensiero seguendo le strade del Nazareno.

Bisognerebbe anche in queste domeniche di avvento, liberarsi dalle dottrine, dai dogmi, dalle tradizioni, dai riti e sopratutto dai ritualismi ecc. e ascoltare la parola che grida nel deserto e porsi all'ascolto di essa; la conversione di cui abbiamo bisogno per essere veramente cristiani, anche in queste domeniche di avvento, non si può improvvisare con alcune celebrazioni, nelle varie chiese cristiane, passeranno a volte anche degli anni a riconoscere la conversione di cui abbiamo bisogno per accogliere più fedelmente quel nascituro, figlio di Miryam, chiamato Gesù, la Parola Vivente di Dio. Forse anche noi credenti, più o meno praticanti, abbiamo bisogno di fare un esame di coscienza a tutti i livelli, primo: dalle chiese cristiane in toto, per riconoscere i nostri errori e responsabilità, cosa più che mai essenziale in queste domeniche di avvento per preparare “la via del Signore”.

In noi cristiani di oggi, esistono un insieme di credenze, compresa quella delle domeniche di avvento che si devono accettare, anche se non si conosce il significato; esiste un codice di leggi e regolamenti e tradizioni che si devono osservare, sebbene non si comprenda il motivo di tante esigenze volute da Dio, non parliamo poi del ritualismo: alcune pratiche religiose e non di fede si devono COMPIERE anche se in modo abitudinario (Vedi il Natale; di cui si conosce poco e sopratutto non si ricorda il vero attore protagonista: Gesù di Nazareth) e come festeggiare un compleanno senza il festeggiato.

Noi cristiani di oggi, anche in queste domeniche di avvento, siamo cristiani stanchi ed anche un po annoiati, senza il desiderio di conoscere veramente il Signore, senza passione alcuna per contagiare la nostra fede; è (sufficiente fare il proprio dovere).

Ma sono, proprio le quattro domeniche di avvento, la prima chiamata che noi dobbiamo ascoltare. Quella più urgente; stiamo cercando, care amiche ed amici del Cenacolo di fare non poche cose, ma mi viene in mente e penso a tutti voi e a me, in che modo possiamo preparare nuove strade al Signore nelle nostre comunità e chiese?

Nelle prime comunità cristiane che erano un movimento nella chiesa ebraica di allora, i momenti e le cose erano vissute in maniera diversa. La fede in Gesù di Nazareth non era usata come un sistema di regole e dogmi, era ancora il movimento cristiano, quello che guidava le comunità non era ancora la chiesa cristiana, ovvero un sistema religioso. La chiamavano “VIA” e la proponevano come il modo più sicuro per vivere con buon senso e speranza, amore ed allegria gioia, si diceva allora che fosse una via nuova e vivente che è stata inaugurata per noi da Gesù (lett. Agli Ebrei cap 10 v. 20/ cap12 v 2).

Sarebbe molto importante, partendo dall'avvento, prendere coscienza che la fede è una via e non un sistema religioso (Aveva ben ragione Bonhoeffer quando invitò il mondo cristiano a separare il cristianesimo dalla religione). Percorrendo questa via avviene di tutto, il cammino gioioso, i momenti di ricerca, le prove da superare, i dubbi, gli interrogativi. Tutto fa parte di quella via di cui ci parla il testo, anche gli interrogativi che ci poniamo che possono essere di stimolo, molto ma molto di più di non poche certezze e sicurezze possedute in modo abitudinario e ritualistico che spesso le chiese cristiane ci insegnano fin da bambini. Ognuno di noi sia esso donna o uomo deve percorrere la propria strada. Ognuno di noi è responsabile di questa grande avventura che è la nostra vita. Nella via insegnata da Gesù ci sono delle tappe, come in una corsa ciclistica: le persone possono vivere momenti diversi. L'importante è mettersi in cammino senza fermarsi e voltarsi indietro, ascoltare la chiamata che ci viene fatta e vivere in modo degno e felice; questo può essere il modo in queste domeniche di avvento e non solo di “PREPARARE LA VIA DEL SIGNORE”

r. Fulvio Crivello

PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO

A chi dovremmo rivolgerci per avere aiuto , conforto, amore, se non a TE. Ammaestraci , illumina le nostre menti, e liberaci dai dubbi, dalle nostre incertezze, dalle nostre paure, avvicinandoci al Natale in cui celebriamo la nascita del Salvatore Gesù Cristo, illumina con le tue Parole e i tuoi Gesti, che sono Gesti di Amore, Gioia e Vita, di Passione per la tua Parola. LUX LUCET IN TENEBRIS/ LA LUCE RIPLENDA NELLE TENEBRE

r. Fulvio Crivello


BENEDIZIONE

Il Signore ci benedica e ci guardi; il Signore faccia risplendere il suo volto sopra di noi e ci sia propizio; Dio volga verso di noi il suo volto e ci dia la pace!




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