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27 dic 2009

Cintano 27 dicembre 2009 festa della Sacra Famiglia di Nazaret

PREDICA



la Famiglia Trinitaria di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo è felicissima perchè le Tre persone Divine che la compongono si amano e si scambiano tutti i beni che posseggono in sommo grado.
La famiglia umana, creata ad immagine e somiglianza della Famiglia Trinitaria di Dio, sarebbe stata felice. Ad una condizione però: i suoi membri dovevano amare Dio compiendo sempre la volontà del Padre Celeste; e dovevano amarsi reciprocamente scambiandosi i doni ricevuti da Dio. A causa del peccato, la famiglia umana fallì lo scopo della sua creazione e si rese infelice.
La nascita di Gesù , Figlio di Dio fattosi Uomo, segnò l'inizio della restaurazione della famiglia umana, secondo l'originale piano di Dio. Essa, sotto l'azione dello Spirito Santo, lentamente lentamente si purificherà, tornerà ad amare e riacquisterà la felicità perduta.
Oggi, domenica che segue immediatamente la festa del Natale, festeggiamo la Sacra Famiglia di Nazaret, composta da Gesù, da Maria Santissima e da San Giuseppe. E' la Famiglia Eccezionale che Dio Padre ha regalato alla famiglia umana come perfetto modello da imitare.
INNANZI TUTTO Gesù, Maria e Giuseppe si offrono alla famiglia umana come perfetto modello di amore verso il Padre Celeste. Infatti:
GESU' amò il Padre Celeste facendo sempre la sua volontà fino alla morte e alla morte doi croce; MARIA amò il Padre Celeste vivendo per tutta la vita  il suo "SI' " pronunziato al momento dell'Incarnazione di Gesù: "Ecco, io sono la serva del Signore, avvenga in me secondo la tua Parola"; GIUSEPPE amò il Padre Celeste eseguendo sempre la sua volontà con prontezza e generosità. Così avvenne, per esempio, quando dovette fuggire in Egitto per difendere Gesù dalle mani sanguinarie di Erode.
IN SECONDO LUOGO Gesù, Maria e Giuseppe si offrono alla famiglia umana come modello del loro reciproco amore. Infatti:
GESU' amò i suoi genitori ricolmandoli di delicatezze e stando sottomesso ad essi, come ci testimonia l'evangelista Luca; MARIA amò il suo Figlio Gesù e il suo sposo Giuseppe ponendosi sempre a loro disposizione con premura e generosità; GIUSEPPE amò la sua sposa Maria e il suo figlio Gesù soprattutto con il suo lavoro di artigiano..
INFINE Gesù, Maria e Giuseppe si offrono alla famiglia umana come modello di amore verso gli altri. Infatti: GESU' attraversò la Palestina in lungo e in largo beneficando tutti: guariva i malati, risuscitava i morti, liberava dai demoni, perdonava i peccatori ridonando loro pace e serenità interiore. Gesù, soprattutto, si mostrò Buon Pastore che per salvare noi sue pecorelle, offrì la sua vita acccettando una umiliante e terribile morte; MARIA accoglieva con tanta gentilezza coloro che andavano a visitarla e, pur essendo povera, trovava sempre qualcosa da dare a chi era più povero di lei. Maria, soprattutto, amò tutti noi affrontando con fortezza la sofferenza necessaria per generarci e partorirci figli suoi e figli del Padre Celeste. Per nostro amore accettò di essere la "REGINA DEI MARTIRI". Anche GIUSEPPE amò gli altri. Vediamolo, in modo particolare, nella sua bottega mentre contrattava con i suoi clienti: senza dubbio, li trattava tutti gentilmente, richiedeva loro prezzi onesti, favoriva i più poveri.
La festa di oggi, tenendo presente la Famiglia di Nazaret, modello di tutte le famiglie, ci sproni a vivere con sempre maggiore amore nel seno delle nostre famighlie; e ci suggerisca anche il proposito di pregare molto perchè gli sposi e i genitori imitino l'amore di Maria Santissima e di San Giuseppe, e perchè i figli imitino l'amore di Gesù. Così favoriremo l'avvento DELL'ETA' AUREA DELLA REDENZIONE CHE SARA' FONDATA SULLA SANTITA' DELLA FAMIGLIA. 

                                Sac. Salvatore Paparo

25 dic 2009

Cintano NATALE 2009

PREDICA

Duemila anni fa, a Betlem, è nato Gesù, l'Unico Salvatore del mondo, il Buon Pastore che ha offerto la sua vita per la salvezza di noi, sue pecorelle.
Giovanni Battista è l'uomo mandato da Dio per preparare il cuore degli uomini ad accogliere Gesù. Egli predicò la conversione dai peccati e battezzò nel fiume Giordano tutti i peccatori che confessavano i loro peccati. Giovanni Battista annunziò anche la presenza del Messia Gesù, il Quale avrebbe battezzzato nello Spirito Santo e avrebbe reso figli di Dio tutti i battezzati.
Giovanni Battista, però, pur definito da Gesù l'uomo più grande nato dal grembo di una donna, fece sua una convinzione sbagliata che era in auge ai suoi tempi. Predicò: "Come un contadino, dopo la trebbiatura, ripone il grano nel suo granaio, ma brucia la paglia con il fuoco; così il Messia salverà i peccatori convertiti, ma brucerà i peccatori impenitenti con un fuoco inestinguibile".
Gesù, però, durante la sua vita pubblica non ha bruciato nessun peccatore. Egli, invece, si è domostrato amico dei peccatori, amava la loro compagnia, mangiava volentieri con loro, tanto che i farisei che si credevano giusti, ma giusti non erano, si scandalizzavano e dicevano: "Ma perchè mangia con i pubblicani e i peccatori?".
Gesù non è venuto in questo mondo per coloro che si credono falsamente giusti, ma per coloro che umilmente si riconoscono peccatori. Ad essi Gesù ha dato la grazia di diventare figli di Dio. Da notare anche un fatto strabiliante: Gesù perdonava i peccatori e ad essi non chiedava, come condizione preliminare, di pentirsi dei loro peccati. Gesù ai peccatori concedeva il suo perdono, e basta. Erano poi essi, i peccatori, che, sperimentando la bontà di Gesù, si convertivano e cambiavano vita. Pensiamo a Zaccheo, il capo dei pubblicani, ossia dei ladri. Gesù per Zaccheo fece un gesto di amicizia autoinvitandosi ad un pranzo. Zaccheo accolse con gioia Gesù e a conclusione del pranzo, con evidente gratitudine verso di Lui, si dichiarò peccatore pentito: "Maestro, dò la metà dei miei beni ai poveri; e a coloro che ho defraudato restituirò quattro volte tanto". Gesù, Amore Misericordioso, si disse molto soddisfatto: "Oggi in questa casa è entrata la salvezza". Sotto questa luce, possiamo comprendere lo strepitoso fatto avvenuto nella Notte Santa. I pastori, come comunemente si pensa, non erano uomini semplici e gentili. Essi, invece, rappresentavano i peccatori per eccellenza, vivevano lontani dai centri abitati, erano servi malpagati, sfruttati, che si arranciavano vivendo di violenza e di furti, erano considerati peccatori per il quali non c'era alcuna speranza di salvezza. Nel Talmud leggiamo: "Se trovi un pastore caduto in un fosso, non tirarlo fuori; tanto è inutile, tanto per lui non c'è nessuna salvezza".
Questi erano i pastori di Betlem. Nella Notte Santa, ad alcuni di essi che vegliavano e facevano la gaurdia al loro gragge, apparve l'Angelo del Signore. L'Angelo del Signore è un termine tecnico adoperato nella Bibbia per indicare Dio quando si manifesta agli uomni. L'Angelo del Signore, quindi, è lo stesso Dio. Nell'Antico Tesamento,  l'Angelo del Signore è presentato con una spada in mano, cioè come un giustiziere. Ebbene, l'Angelo del Signore si presentò dinanzi ai pastori in veglia. I pastori, peccatori per eccellenza, pensarono immediatamente che era giunto Dio per giustiziarli, e furono presi da una gran paura. Ma che bella sorpresa! L'evangelista ci dice che la gloria del Signore avvolse di luce i pastori. Essi in quella luce videro che Dio non è un giustiziere, videro che Dio li amava. E la loro grande paura si mutò in gioia. L'Angelo del Signore disse loro: "Non temete, perchè, ecco, io vi annunzio una grande gioia per tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è il Messia Signore".
Seguendo le indicazioni dell'Angelo del Signore, i pastori andarono a Betlem. In una grotta trovarono Maria Santissima, San Giuseppe e Gesù Bambino avvolto in fasce che giaceva in una mangiatoia. I pastori deposero i loro peccati nel Cuore di Gesù Bambino e, perdonati, tornarono al loro gregge ricolmi di gioia e glorificando Dio.
E' quanto dobbiamo fare noi, adesso. Portiamoci presso Gesù Bambino e deponiamo i nostri peccati nel suo Cuore. Perdonati da Gesù, dopo la Messa, torneremo nelle nostre case ricolmi di gioia e glorificando Dio.

                                                   Sac. Salvatore Paparo

8 dic 2009

8 dicenbre 2009 MARIA SANTISSIMA E' L'IMMACOLATA CONCEZIONE






Dio Padre Amore ha un grandioso progetto: IL CORPO MISTICO DI GESU'. Il Suo Unigenito Figlio Gesù ne è il CAPO, tutto l'universo con a centro L'UOMO ne sono LE MEMBRA. Le Membra del Corpo Mistico di Gesù siamo felici vivendo d'amore: cioè riconoscendo umilmente i doni gratuiti ricevuti da Dio e donandoci agli altri. Ma  la prima generazione degli uomni ha tradito l'amore: ha voluto gareggiare con Dio, ha voluto addirittura rendersi indipendente da Dio dichiarandosi autosufficiente: è l'uomo e non Dio che deve stabilire ciò che è bene e ciò che male per lui. In questo modo la prima generzione degli uomini HA COMMESSO IL PECCATO ORIGINALE. Le altre generazioni nasceranno nel peccato originale: cioè non vivranno d'amore ma saranno dominate dall'egoismo, dall'odio  e si renderanno infelici facendosi reciprocamente del male soprattutto con la guerra con cui si uccideranno a vicenda e recheranno immani disastri. Duemila anni fa, nella grotta di Betlem, nacque Gesù, il Figlio Unigenito di Dio Padre, fattosi Uomo per essere l'Unico Salvatore dell'universo, ma soprattutto per essere l'Unico Salvatore degli uomini riportando tra di loro la PACE:
                 " PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE DIO AMA".
Gesù è venuto a portare IL REGNO DI DIO sulla terra; è venuto per condannare l'egoismo e l'odio, fonte di ogni male, d'infelicità e di morte; e a riportare l'amore, fonte di ogni bene, di felicità e di vita. Ma gli uomini hanno rifiutato Gesù, non l'hanno accolto, lo hanno crocifisso perchè hanno preferito rimanere nelle tenebre, nell'odio e nella morte. Il Padre Celeste, però, ha risuscitato Gesù e, nella sua misericordia, ci ha assicurato che noi miseri uomini finalmente ci convertiremo dall'odio all'amore, dalla morte alla vita. Il grandioso progetto del Corpo Misitico di Gesù, di cui Gesù è la Testa e noi le Membra, si realizzerà: tutti in Gesù Amore ameremo, tutti in Gesù-Risurrezione risorgeremo  e vivremo una felicità eterna.
Il Peccato Originale commesso dalla prima generazione degli uomini, e trasmesso alle altre generazioni degli uomni, perde la sua arma di odio, ed assume il trionfo dell'amore, della felicità e della vita.
MARIA SANTISSIMA, IN PREVISIONE DEI MERITI DI GESU', E' L'IMMACOLATA CONCEZIONE OSSIA LA MAMMA DEL CORPO MISTICO DI GESU' CHE HA CONOSCIUTO SOLO L'AMORE E LA VITA. L'IMMACOLATA CONCEZIONE E' IL PRIMO E SUBLIME PRIVILEGIO DI MARIA SANTISSIMA. ESSO HA IL SUO CULMINE NEL PRIVILEGIO DELL'ASSUNZIONE: MARIA SANTISSIMA, COME GESU', SI TROVA GIA' IN PARADISO CON L'ANIMA E IL CORPO GLORIFICATI.

Dobbiamo adeso affrontare un grosso problema: DIO E' SOLO AMORE MISERICORDIOSO. SE E' COSI', PERCHE' ESISTE LA SOFFERENZA? PERCHE' ESISTE LA MORTE? SE LA SOFFERENZA E LA MORTE SONO IL FRUTTO DEL PECCATO DEGLI UOMINI, PERCHE' LA SOFFERENZA E LA MORTE SONO ESISTITE ANCHE PRIMA DEL PECCATO ORIGINALE? LA RISPOSTA NON PUO' ESSERE CHE QUESTA:
COME IN VISTA DEI MERITI DI GESU', MARIA SANTISSIMA E' STATA CONCEPITA IMMACOLATA; COSI' IL MONDO, IN VISTA DEL PECCATO DEGLI UOMINI E IN VISTA DELLA REDENZIONE OPERATA DA GESU', E' STATO CREATO SI' CON LA SOFFERENZA E LA MORTE; ESSE, PERO', SARANNO ELIMINATE PARZIALMENTE GIA' IN QUESTA TERRA IN PROPORZIONE DELL'ATTUAZIONE DEL REGNO DI DIO; E IN PARADISO TOTALMENTE: SARANNO SOSTITUITE PER SEMPRE CON UNA VITA DI PERFETTO AMORE E DI PERFETTA FELICITA'.

Desidero concludere con questa riflessione:
Gesù ci ha narrato la parabola del Buon Pastore  che ha lasciato le novantanove pecore al sicuro per andare in cerca della pecorella smarrita. Le novantanove pecore al sicuro sono gli uomini che abitano i numerosi corpi celesti E CHE SI SONO MANTENUTI NELL'AMORE E NELLA VITA; MENTRE LA PECORELLA SMARRITA SIAMO NOI UOMNI CHE ABITIAMO QUESTA TERRA E CHE ABBIAMO TRADITO L'AMORE  SUICIDANDOCI. GESU' E' VENUTO IN QUESTA TERRA PER CERCARE E TROVARE NOI "PECORELLA SMARRITA", ED ANNUNZIARE A TUTTI LA LIETA NOTIZIA DEL NOSTRO RITROVAMENTO:
                                    " RALLEGRATEVI CON ME
                                        PERCHE' HO RITROVATO
                                        LA MIA PECORELLA SMARRITA "

                                         Sac. Salvatore Paparo