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2 dic 2012

INIZIAMO L’ANNO LITURGICO 2013 ANNO C

DOMENICA 2 DICEMBRE 2012.

 OMELIA

Domenica scorsa, 25 novembre, con la festa di  G E S U ‘  RI S O R T O  RE DELL’UNIVERSO, abbiamo concluso l’anno liturgico 2012.

I potenti di questo mondo spadroneggiano sui loro sudditi, si arricchiscono sfruttandoli e rendendoli sempre più poveri. Il nostro Re Gesù, invece, non ci sfrutta, SI FA NOSTRO SERVO E CI BENEFICA CONTINUAMENTE. Egli da ricco che era si è fatto povero per arricchirci. Noi, discepoli di Gesù, evidentemente, dobbiamo imitare Gesù: come Lui non dobbiamo spadroneggiare sugli altri, non sfruttarli, ma, invece, farci loro servi e beneficarli, soprattutto se sono poveri, sofferenti , emarginati.

Oggi, 2 dicembre, prima domenica d’Avvento, iniziamo l’anno liturgico 2013.

L’anno liturgico rotea attorno a due Solennità fondamentali: attorno alla Solennità DEL NATALE e attorno alla Solennità DELLA PASQUA.

A NATALE riviviamo il solenne momento in cui Dio, fattosi uomo in Gesù di Nazaret, nacque bambino e incominciò a vivere la nostra vita, in tutto eccetto che nel peccato, per distruggere il nostro peccato, causa delle nostre sofferenze e della nostra morte corporale; e per riportare tra gli uomini la fiamma dell’amore fraterno, fonte del nostro benessere e della pace mondiale.

A PASQUA riviviamo l’amore immenso di Gesù verso di noi, espresso, soprattutto, nella sua Passione, Morte e Risurrezione. Con la sua Morte Gesù ha distrutto la nostra morte, con la sua Risurrezione ci ha ridonato la vita.

E qui desidero fare una breve riflessione sulla Santa Messa, cuore della vita cristiana. Gesù, sotto le apparenze del pane e del vino, IN MODO MISTERIOSO MA REALE, si rende presente nella sua Passione, Morte e Risurrezione. Al momento della Comunione viene in noi e ci dona la forza necessaria per affrontare come Lui, le nostre sofferenze e la nostra morte corporale per poi, alla fine dei tempi, RISUSCITARE. Mediante la comunione eucaristica Gesù ci trasforma gradualmente in Lui fino a farci raggiungere la perfezione dell’apostolo Paolo che di sé potè affermare: “LA MIA VITA E’ CRISTO. NON SONO PIU’ IO CHE VIVO, MA E’ CRISTO CHE VIVE IN ME”. A questo punto è quanto mia utile richiamarci alla mente le famose parole di Sant’Agostino:

“ Gesù, quando io mangio e bevo il pane e il vino materiali, cambio il pane e il vino nella mia carne e nel mio sangue. Quando, però, mangio e bevo la tua carne e il tuo sangue, non sono io che cambio Te in me, ma sei Tu che cambi me in Te”.

 Se diventiamo CRISTIANI E CRISTIANE APPASSIONATI DI GESU’ EUCARISTICO, riusciremo ad amarci gli uni gli altri come Gesù ci ha amato,

riusciremo a formare una famiglia di fratelli e di sorelle, affretteremo la realizzazione di questa profezia di Gesù: “ Padre, che siano una sola cosa come Io e Tu siamo una sola cosa. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO “. SARA’ ANCHE LA FINE DELLA GUERRA E L’INIZIO DELLA PACE MONDIALE MESSIANICA: “ PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE DIO AMA”.

 

Sac. Salvatore Paparo

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