OPERA CENACOLO FAMILIARE
MESE DI NOVEMBRE - DICEMBRE
2017
Se uno dice:”Io
amo Dio” e poi odia suo fratello, è mentitore: infatti chi non ama il proprio fratello che vede
(tutti i giorni) non può amare Dio che non vede. E noi abbiamo da Lui questo
comandamento: chi ama DIO ami anche il proprio fratello e sorella. I lett. Di Giovanni cap. 4 vers.19-21
Care amiche ed amici
del Cenacolo, troverete in questo numero :
·
La
preghiera di Don Salvatore
·
Una breve
riflessione biblica
·
La
Benedizione
PER NON SBAGLIARE,
BISOGNA CENTRARE TUTTA LA NOSTRA ATTENZIONE SULLA FIGURA DI GESU' luglio 2008
A questo punto, Gesù
(tenendo presente che nel mese di agosto si terrà a Torre Pellice il Sinodo
della Chiesa Valdese) desidero rivolgerti la mia accorata preghiera: certo,
secondo la tua promessa, la chiesa formata da tutti i Battezzati e a chi tu
avrai chiamato a Te, sarà dallo Spirito Santo condotta a tutta la VERITA'. La
storia, però, ci testimonia che lo Spirito Santo sta faticando molto per
portare a termine questa sua missione: noi Chiesa, semplici credenti o ministri
e soprattutto le Chiese che si reggono ancora con la GERARCHIA abbiamo
ostacolato lo Spirito Santo perchè non
abbiamo amato, come Tu hai amato il Padre Celeste e noi, e lo Spirito
Santo può agire, solo dove trova amore”LA VERITA' SI COSTRUISCE MEDIANTE
L'AMORE”.
Fino ad oggi la
Gerarchia Cattolica ha creduto necessario raggiungere la verità, sopratutto
condannando e castigando chi riteneva, difensori di errori. Ma le condanne, è
testimone la Storia, hanno portato ai roghi tanti cristiani la cui innocenza e
ortodossia spesso sono state riconosciute tardivamente.
Le condanne, inoltre,
sono state la causa della divisione della Chiesa per cui oggi esistono
varie Chiese Cristiane.
Io penso che per
ritornare all'unità della tua Chiesa, questa sia l'unica via, perchè il mondo
creda che il Padre ha mandato Te per annunciare la Sua Parola, è che tutti i
cristiani pratichino l'amore fraterno secondo le tue indicazioni. molto
chiaramente espresse nel Nuovo Testamento.
Solo così lo Spirito
Santo che nella sua sana pedagogia sopporta anche temporanei errori della
Chiesa, ci condurrà a tutta la verità e realizzerà la tua profezia”CI SARA'
UN SOLO GREGGE E UN SOLO PASTORE” (TU GESU').
don Salvatore Paparo
Voglio aggiungere a
questa preghiera di don Salvatore, due brevi parole. Per fortuna con Francesco
e soprattutto nel cinquecentenario della riforma di Martin Lutero , anche la
chiesa cattolica ha riscoperto il valore di quella scoperta, fatta dal priore
del monastero di Wittemberg fra Martin Lutero, non per disgregare la chiesa. ma
per portarla alla centralità della parola di Dio, e a riformarla, lo stesso papa ha detto che
senza la riforma forse oggi noi non parleremmo più di Gesù, e questo e ormai
presente in molti pastori della chiesa di Roma, non per niente il cammino per
l'ecumenismo e quindi una vera unità di tutte le confessioni cristiane è così
vicino; come sperava appunto don Salvatore nelle sue parole quasi profetiche; quindi anche il
nostro movimento che è già ecumenico, radunando pastori di varie confessioni
cristiane, deve ancora sforzarsi di fare di più in modo, che come diceva don
Salvatore Paparo ci sia l'unità dei cristiani e che celebrino la Santa Cena e
il Battesimo in unità con Dio che altro non è che AMORE “Ci sarà un solo
gregge e un solo Pastore”
r.
Fulvio Crivello
I farisei, avendo
udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme e uno di
loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: “Maestro,
nella Legge, quale è il grande comandamento?”.
Gesù rispose: “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con
tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e primo comandamento, il secondo poi è simile
al primo. Amerai il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti
dipendono tutta la Legge e i Profeti”
Evangelo secondo
Matteo cap. 22 vers.34-40
All'epoca del Profeta
di Nazareth, avere una visione chiara della religione (ricordo che in latino,
religio vuol dire molte cose: esattezza, probità,coscienza ma anche unire, legare, stare insieme), ma anche oggi,
la gente semplice si sentiva e si sente smarrita dalla complessità della
stessa: norme, regolamenti spesso astrusi pongono vari vincoli. Pensate, i
dottori della legge all'epoca di Gesù, parlavano di seicentotredici
comandamenti contenuti nella legge, oggi in certe confessioni cristiane,
soprattutto rette da gerarchie spesso immobili e insensibili, le cose non sono
certo molto diverse. Come orientarsi in una rete tanto complessa di norme e
regolamenti e proibizioni?
Un dottore della
legge interrogò Gesù: Quale è il comandamento principale che può dare il senso
a tutta la Sacra Scrittura. Gesù non ci penso a lungo e rispose ricordando
alcune parole che tutti gli Ebrei
ripetevano ogni mattina ed ogni sera “Ascolta , Israele:il Signore è
il nostro Dio, unico è il Signore. Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo
cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente” Era la prima cosa per Lui, ma subito aggiunse
un altro comandamento “Il secondo e
simile a quello: amerai il tuo Prossimo come te stesso”
Non c'è nulla di più importante di questi due
comandamenti, per Gesù sono inseparabili e la somma di tutta la Bibbia. Vi
siete chiesti, care amiche ed amici del Cenacolo Familiare
perchè Gesù aggiunge
questo secondo comandamento alla risposta data al dottore della legge. Il
motivo e che non è possibile amare Dio e vivere dimentichi delle persone che
soffrono, che emigrano, di un mondo in cui ancora si muore di fame, in cui il
sopruso e il potere la fanno da padroni, in cui domina il terrore e le guerre,
perchè Dio ama proprio queste persone in primo luogo, come spesso ci dice il
vescovo di Roma Francesco.
Non esiste uno spazio
sacro in cui possiamo vedercela da soli con Dio disinteressandosi del prossimo.
Non sono esenti da questo neanche le religioni oggi nel mondo; quando esse
dimentichino l'essenziale, facilmente si addentrano per vie di devote
mediocrità o peggio ancora di casistica morale, che non solo rendono
impossibile una sana relazione con Dio, ma che possono gravemente danneggiare i
fedeli. Nessuna religione priva di amore per Dio e il prossimo, sfugge a questo
rischio.
Care sorelle e
fratelli in Gesù, vorrei concludere questa riflessione ponendo una domanda e
con l'aiuto dello Spirito Santo di poter rispondere: ma perchè l'amore da senso alla vita? La
centralità dell'amore, nella FEDE cristiana è Dio, origine di ogni cosa
nell'universo, Lui stesso come Essere Spirituale è AMORE. Questa è la
definizione audace e insuperabile della Fede cristiana. Il nostro movimento di
riforma parte proprio da questo: “DIO E' AMORE,” come dice l'apostolo
Giovanni nella sua prima lettera.
Purtroppo, in una
società comodamente adagiata nel benessere, sta cambiando il modo di vivere la
Fede, la maggioranza di persone pensa che la religione ci aiuti a sentirci
bene; qualcosa di religioso fa sempre bene, basta che ci dia il lasciapassare
per l'aldilà, bisogna solamente gestire la parte religiosa di noi stessi, senza
preoccuparsi degli altri: di chi è senza lavoro, di chi si prostituisce essendo
obbligata, magari approfittando di lei quando ne abbiamo bisogno ecc.
Cosa rimane in questa
società individualistica, spinta sempre più dal denaro del movimento cristiano
prima, e poi Chiesa; e vedere ancora, se ci preoccupiamo dei sofferenti, di chi
non ha parola ecc.
Gesù, come sempre, ha
precisato chiaramente l'essenziale: “Amerai il Signore Tuo Dio con tutto il
tuo cuore e con la tua mente e Amerai il tuo prossimo come te stesso”
Essere cristiani non
significa solamente andare alle funzioni, o circondarsi di quadri e statuine di
santi o acque benedette ecc. ma addolorarsi per quelli che vivono male, per
quelli rifiutati dalla nostra società di benessere e di consumi, sono senza dei
mezzi per vivere una vita dignitosa, e
reagire davanti alla loro impotenza, senza rifugiarsi nel nostro benessere. E
soprattutto mai dare per scontato che siamo cristiani perchè seguiamo le parole
del profeta di Nazareth che ci dice testuali parole: “Ero affamato, ero
straniero e mi avete accolto o sfamato ecc,”. Non basta più domandarci se
amiamo Dio, ma come seguaci di Cristo e dando retta alle parole del Profeta di
Nazareth, dobbiamo domandarci se amiamo
come sorelle e fratelli i sofferenti, gli emarginati .Amen
r. Fulvio Crivello
BENEDIZIONE
Il Signore ci
benedica e ci guardi; il Signore faccia risplendere il suo volto sopra di noi e
ci sia propizio; Dio volga verso di noi il suo volto e ci dia la pace!
tel. 3662803554 mettetevi in contatto
Nessun commento:
Posta un commento