Carissimi,
se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amare gli uni gli altri.
Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane
in Noi e il suo amore diventa perfetto in noi.
I
lett. Di Giovanni cap. 4 vers.11-12
Carissimi
amiche ed amici del Cenacolo, in questo numero troverete le seguenti
cose:
Preghiera
di don Salvatore Paparo
Un
fatto ed un commento
La
riflessione biblica
La
preghiera allo Spirito Santo
La
benedizione
“BEATI
I POVERI IN SPIRITO”
Certamente
Tu, Gesù, non sei venuto per convincere i poveri a subire la loro
povertà, perchè i loro patimenti sofferti nella vita, saranno
ricompensati nell'aldilà con una vita beafitica, Tu sei venuto come
grande profeta per i viventi, per l'aldiqua e per la giustizia
sociale.
Certamente
Tu, Gesù, non vuoi dire che sono beati coloro che sono distaccati
con il cuore e la mente, pur restando saldamente in possesso dei loro
beni. Infatti, mentre i loro soldi marciscono depositati in banca “Ed
anche alcune chiese che portano il tuo nome, in primis la chiesa
cattolica”; i poveri muoiono di fame.
Cosa
vuoi dirci, dunque, Gesù? Tu vuoi dirci che sono beati coloro che
scelgono la povertà per aiutare i poveri gli emarginati. TU inviti
noi, tuoi discepoli e discepole a farci volontariamente poveri
comprese le chiese, perchè nessuno sia più povero “Va
, vendi tutti i tuoi beni; distribuisci il ricavato ai poveri. Poi,
vieni e seguimi”
don
Salvatore Paparo
UN FATTO UN
COMMENTO
“Gesù
disse ai suoi discepoli:Avete inteso che vi fu detto:”Amerai il tuo
prossimo e odierai il tuo nemico” Ma io vi dico: amate i vostri
nemici.
In
um mondo pieno di violenza, pieno di guerre conosciute e sconosciute,
in mano a degli attentatori che uccidono senza pietà donne, bambini,
uomini, noi credenti di oggi, davanti alle parole di Gesù che cosa
possiamo fare? Fare finta che non ci siano nei vangeli? Sopprimerle o
lasciarle per tempi migliori? Quando il Profeta di Nazaret parla
dell'amore per il nemico, non sta pensando ad una tenerezza verso di
lui, ad un buonismo da quattro soldi, ma ad una relazione
radicalmente umana, ad un interesse per la sua parsona, questo,
almeno a mio avviso è il pensiero di Gesù.
Per
noi, uomini e donne di oggi (per fortuna non tutti) pensiamo che per
risolvere i problemi (complici anche i politici) non sembra esserci
altra via che il ricorso alla violenza (dopo le stragi islamiste
degli ultimi anni, ecco la strage in una moschea nella Nuova
Zelanda). Non è quindi strano che le parole di quel grande
rivoluzionario Gesù, risuonino nella nostra società come un
avvertimento ingenuo. Eppure, esiste una convinzione profonda in
Gesù: il male non si può vincere basandosi sull'odio e sulla
violenza. Ma non dimentichiamoci qualcosa di importante; questa
chiamata a rinunciare alla violenza deve rivolgersi soprattutto a
coloro che, maneggiano il potere, il denaro o il commercio delle
armi. Non sempre, noi cristaini siamo in grado di comprendere quelli
che un indù, profeta della non violenza: Ghandhi scopri con gioia
e riconoscenza leggendo i vangeli, la profonda convinzione di Gesù,
che solo la non violenza può salvare l'umanità. Dopo il suo
incontro con le parole di Gesù, egli scriveva questo:”leggendo
tutta la storia di questa vita (di Gesù)... mi sembra che il
cristianesimo debba ancora realizzarsi,..... fino a quando non avremo
sradicato la violenza dalla nostra civiltà. Gesù Cristo non sarà
ancora nato.
Noi
cristiani, a venti secoli di distanza di quelle parole del Nazareno:
“Amate anche i vostri nemici” dobbiamo chiederci perchè
non abbiamo saputo trarre dai vangeli tutte le conseguenze della
“non violenza” di Gesù, è perchè non le abbiamo dato quel
compito centrale che deve avere nella vita di ognuno/a di noi e
soprattutto nelle chiese, delle varie confessioni cristiane il punto
centrale che avrebbero dovuto avere nelle predicazioni.
r.
Fulvio Crivello
RIFLESSIONE
BIBLICA
“Infatti
voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di
Cristo. Non c'è qui né Giudeo ne Greco; non c'è ne schiavo né
libero; non c'è ne maschio né femmina; perchè voi tutti siete uno
in Cristo Gesù”
Lett.
ai Galati cap 3 vers 27-28
Carissime
amiche ed amici del Cenacolo Familiare, mi è sembrato opportuno
anche per celebrare la festa delle donne, prendere questo brano dalla
lettera ai Galati dell'Apostolo Paolo, per vedere come mai, anche
oggi, a circa duemila anni di distanza le donne che operano nelle
chiese cristiane sono ancora, come in un qualsiasi lavoro da esse
svolto, viste in modo diverso da parte della società maschile.
Fortunatamente in molti paesi soprattutto del nord Europa e in alcune
confessioni cristiane, vedi la chiesa anglicana, la chiesa luterana,
la chiesa valdese, la chiesa metodista, la battista ecc le donne che
svolgono il ministero pastorale sono bene accette, ma in altre, vedi
la chiesa ortodossa, la chiesa cattolica (Pensando anche al convegno
della famiglia svoltosi a Verona) ed in alcune chiese evangeliche
questo non succede, anzi questo dominio maschilista continua; le
ultime prese di posizioni per la giornata delle famiglie svoltosi a
Verona e con L'intervento del segretario del patriarca ortodosso di
tutte le Russie, che per nulla rispettoso dei movimenti femminili si
è scagliato con superbia e direi pressapochismo,contro le donne,
accusandole a dir suo di tutti i peccati del mondo, non rispettando
la coscienza individuale della credente o del credente, non solo, per
questi oscurantisti tutto il loro operato viene anche giustificato
dalla Bibbia, letta in modo sbagliato, citando dei testi, sia
dell'Antico Testamento che del Nuovo Testamento. Come mai tutto
questo? Visto che, sia nelle lettere autentiche di Paolo e sia dagli
Atti degli Apostoli, alcune donne reggevano le comunità cristiane
che si stavano formando, non solo anche i Vangeli ci parlano delle
donne che accompagnavano il Profeta di Nazaret e che alcune di loro
a differenza dei discepoli maschi erano li al momento della
crocefissione, e che dire di Maria, la mamma di Gesù e primo
pastore della Chiesa Cristiana? Vediamo di dipanare il mistero se lo
Spiritro Santo ci aiuta.
Partiamo
da uno scritto di Gandhi, un non cristiano, almeno così pensiamo:”Ci
sono momenti in cui bisogna obbedire a una voce che è quella
suprema, cioè la voce della coscienza, anche se tale obbedienza può
costare lacrime amare e anche di più, la separazione dagli amici,
dalla famiglia, dalla vita a cui appartieni, da tutto ciò che hai
avuto caro come la vita stessa. Poichè tale obbedienza è la legge
del nostro essere.”Guai a smarrire questa qualità, il
cristianesimo non avrebbe avuto successo per chè proprio Gesù di
Nazaret ci disse di non corrompere i valori, Gesù ci ha ammonito e
ci ammonisce a non svendere i nostri valori cristiani per denaro, per
potere, per convenienza ecc. Se si alterà la verità, la nostra
testimonianza diventa inutile sia dentro nelle chiese che fuori.
Iniziamo
con il racconto della Genesi sulla creazione dell'uomo e della donna
essi sono due, nel primo, il più antico il Il Libro ci dice
questo:”E Dio creò Adam (l'essere umano) a sua immagine. A
immagine di Dio lo creò. Maschio e Femmina li creò” e più in la
prosegue “quando Dio creò Adam (essere umano in Ebraico) lo fece a
somiglianza di Dio. Maschio e Femmina li creò, li benedisse e li
chiamo ADAM quando furono creati”Ma non dobbiamo dimenticare
che questi racconti sono miti e leggende, ma anche pensare allo
Spirito Creatore che, ispirando chi ha scritto il testo lo chiama
ADAM l'essere umano senza distinguere il sesso. Poi care
amiche ed amici. con la venuta di Gesù di Nazaret le cose cambiano
profondamente, basta leggere il testo che oggi abbiamo preso in
esame, un testo di profonda rivoluzione pensando alla società di
allora, una parità dei sessi, un essere persona e non un oggetto,
uno schiaffo allo schiavismo ecc. per questo Gesù morì crocifisso,
come nemico della chiesa Ebraica di allora e come nemico dello Stato
Romano.
Nessuno
oggi oserebbe fare una critica tanto radicale come quella fatta da
Gesù che le costò la vita; è comprensibile che i movimenti
sovranisti e i capi ecclesiastici si preoccupino di assicurare
l'ortodossia e di mettere ordine all'interno delle chiese, ma è
questo che rivitalizzerà lo spirito dei credenti? Non credo, per i
Pastori può essere più comodo restaurare le forme religiose
tradizionali, per offrire a quei pochi che ancora frequentano le
chiese; ma è una domamda che faccio a tutti voi: è meglio
rachiudersi in un castello (la chiesa) e sperare nell'arrivo di tempi
migliori oppure sarebbe più saggio far fruttare oggi la forza
salvifica del messaggio di Gesù detto duemila anni fa? Le chiese non
perdono la loro forza e il vigore evangelico per gli attacchi
ricevuti dall'esterno, ma perchè nel loro interno, non siamo stati
capaci come ministri di confidare radicalmente nello Spirito. E di
rispondere in modo audace e rivoluzionario alle sfide del nostro
tempo e rendere finalmente radicale il messaggio di Gesù trasmesso
dai Vangeli. Mi viene in mente una frase di Martin Lutero: “Ecclesia
semper reformanda est” La chiesa si deve sempre riformare per
non morire.
r.
Fulvio Crivello
PREGHIERA ALLO
SPIRIRO SANTO
Spirito
Santo, Aiutaci affinchè la Tua Parola sia ben predicata e bene
ascoltata in questo luogo e ovunque il tuo popolo ti invoca.
Santifica e benedici la celebrazione della Santa Cena alla quale
stiamo per partecipare. Che la tua luce ci illumini!
Che
la tua pace sia con tutti noi! Amen.
Karl
Barth
BENEDIZIONE
CHE
IL SIGNORE CI ILLUMINI E CI GUARDI, PENSIAMO ANCHE A CHI E'
PERSEGUITATO PER LE PROPRIE IDEE, PER IL SUO SESSO, PER LA SUA
CONDIZIONE; A TUTTI NOI EGLI CI DIA LA SUA PACE E LA SUA BENEDIZIONE.
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