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11 apr 2019

MESE DI MARZO-APRILE 2019

Carissimi, se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amare gli uni gli altri. Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in Noi e il suo amore diventa perfetto in noi.
I lett. Di Giovanni cap. 4 vers.11-12

Carissimi amiche ed amici del Cenacolo, in questo numero troverete le seguenti cose:

Preghiera di don Salvatore Paparo
Un fatto ed un commento
La riflessione biblica
La preghiera allo Spirito Santo
La benedizione

BEATI I POVERI IN SPIRITO”


Certamente Tu, Gesù, non sei venuto per convincere i poveri a subire la loro povertà, perchè i loro patimenti sofferti nella vita, saranno ricompensati nell'aldilà con una vita beafitica, Tu sei venuto come grande profeta per i viventi, per l'aldiqua e per la giustizia sociale.
Certamente Tu, Gesù, non vuoi dire che sono beati coloro che sono distaccati con il cuore e la mente, pur restando saldamente in possesso dei loro beni. Infatti, mentre i loro soldi marciscono depositati in banca “Ed anche alcune chiese che portano il tuo nome, in primis la chiesa cattolica”; i poveri muoiono di fame.
Cosa vuoi dirci, dunque, Gesù? Tu vuoi dirci che sono beati coloro che scelgono la povertà per aiutare i poveri gli emarginati. TU inviti noi, tuoi discepoli e discepole a farci volontariamente poveri comprese le chiese, perchè nessuno sia più povero “Va , vendi tutti i tuoi beni; distribuisci il ricavato ai poveri. Poi, vieni e seguimi”

don Salvatore Paparo


UN FATTO UN COMMENTO
Gesù disse ai suoi discepoli:Avete inteso che vi fu detto:”Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico” Ma io vi dico: amate i vostri nemici.
In um mondo pieno di violenza, pieno di guerre conosciute e sconosciute, in mano a degli attentatori che uccidono senza pietà donne, bambini, uomini, noi credenti di oggi, davanti alle parole di Gesù che cosa possiamo fare? Fare finta che non ci siano nei vangeli? Sopprimerle o lasciarle per tempi migliori? Quando il Profeta di Nazaret parla dell'amore per il nemico, non sta pensando ad una tenerezza verso di lui, ad un buonismo da quattro soldi, ma ad una relazione radicalmente umana, ad un interesse per la sua parsona, questo, almeno a mio avviso è il pensiero di Gesù.
Per noi, uomini e donne di oggi (per fortuna non tutti) pensiamo che per risolvere i problemi (complici anche i politici) non sembra esserci altra via che il ricorso alla violenza (dopo le stragi islamiste degli ultimi anni, ecco la strage in una moschea nella Nuova Zelanda). Non è quindi strano che le parole di quel grande rivoluzionario Gesù, risuonino nella nostra società come un avvertimento ingenuo. Eppure, esiste una convinzione profonda in Gesù: il male non si può vincere basandosi sull'odio e sulla violenza. Ma non dimentichiamoci qualcosa di importante; questa chiamata a rinunciare alla violenza deve rivolgersi soprattutto a coloro che, maneggiano il potere, il denaro o il commercio delle armi. Non sempre, noi cristaini siamo in grado di comprendere quelli che un indù, profeta della non violenza: Ghandhi scopri con gioia e riconoscenza leggendo i vangeli, la profonda convinzione di Gesù, che solo la non violenza può salvare l'umanità. Dopo il suo incontro con le parole di Gesù, egli scriveva questo:”leggendo tutta la storia di questa vita (di Gesù)... mi sembra che il cristianesimo debba ancora realizzarsi,..... fino a quando non avremo sradicato la violenza dalla nostra civiltà. Gesù Cristo non sarà ancora nato.
Noi cristiani, a venti secoli di distanza di quelle parole del Nazareno: “Amate anche i vostri nemici” dobbiamo chiederci perchè non abbiamo saputo trarre dai vangeli tutte le conseguenze della “non violenza” di Gesù, è perchè non le abbiamo dato quel compito centrale che deve avere nella vita di ognuno/a di noi e soprattutto nelle chiese, delle varie confessioni cristiane il punto centrale che avrebbero dovuto avere nelle predicazioni.

r. Fulvio Crivello


RIFLESSIONE BIBLICA

Infatti voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c'è qui né Giudeo ne Greco; non c'è ne schiavo né libero; non c'è ne maschio né femmina; perchè voi tutti siete uno in Cristo Gesù”
Lett. ai Galati cap 3 vers 27-28

Carissime amiche ed amici del Cenacolo Familiare, mi è sembrato opportuno anche per celebrare la festa delle donne, prendere questo brano dalla lettera ai Galati dell'Apostolo Paolo, per vedere come mai, anche oggi, a circa duemila anni di distanza le donne che operano nelle chiese cristiane sono ancora, come in un qualsiasi lavoro da esse svolto, viste in modo diverso da parte della società maschile. Fortunatamente in molti paesi soprattutto del nord Europa e in alcune confessioni cristiane, vedi la chiesa anglicana, la chiesa luterana, la chiesa valdese, la chiesa metodista, la battista ecc le donne che svolgono il ministero pastorale sono bene accette, ma in altre, vedi la chiesa ortodossa, la chiesa cattolica (Pensando anche al convegno della famiglia svoltosi a Verona) ed in alcune chiese evangeliche questo non succede, anzi questo dominio maschilista continua; le ultime prese di posizioni per la giornata delle famiglie svoltosi a Verona e con L'intervento del segretario del patriarca ortodosso di tutte le Russie, che per nulla rispettoso dei movimenti femminili si è scagliato con superbia e direi pressapochismo,contro le donne, accusandole a dir suo di tutti i peccati del mondo, non rispettando la coscienza individuale della credente o del credente, non solo, per questi oscurantisti tutto il loro operato viene anche giustificato dalla Bibbia, letta in modo sbagliato, citando dei testi, sia dell'Antico Testamento che del Nuovo Testamento. Come mai tutto questo? Visto che, sia nelle lettere autentiche di Paolo e sia dagli Atti degli Apostoli, alcune donne reggevano le comunità cristiane che si stavano formando, non solo anche i Vangeli ci parlano delle donne che accompagnavano il Profeta di Nazaret e che alcune di loro a differenza dei discepoli maschi erano li al momento della crocefissione, e che dire di Maria, la mamma di Gesù e primo pastore della Chiesa Cristiana? Vediamo di dipanare il mistero se lo Spiritro Santo ci aiuta.
Partiamo da uno scritto di Gandhi, un non cristiano, almeno così pensiamo:”Ci sono momenti in cui bisogna obbedire a una voce che è quella suprema, cioè la voce della coscienza, anche se tale obbedienza può costare lacrime amare e anche di più, la separazione dagli amici, dalla famiglia, dalla vita a cui appartieni, da tutto ciò che hai avuto caro come la vita stessa. Poichè tale obbedienza è la legge del nostro essere.”Guai a smarrire questa qualità, il cristianesimo non avrebbe avuto successo per chè proprio Gesù di Nazaret ci disse di non corrompere i valori, Gesù ci ha ammonito e ci ammonisce a non svendere i nostri valori cristiani per denaro, per potere, per convenienza ecc. Se si alterà la verità, la nostra testimonianza diventa inutile sia dentro nelle chiese che fuori.
Iniziamo con il racconto della Genesi sulla creazione dell'uomo e della donna essi sono due, nel primo, il più antico il Il Libro ci dice questo:”E Dio creò Adam (l'essere umano) a sua immagine. A immagine di Dio lo creò. Maschio e Femmina li creò” e più in la prosegue “quando Dio creò Adam (essere umano in Ebraico) lo fece a somiglianza di Dio. Maschio e Femmina li creò, li benedisse e li chiamo ADAM quando furono creati”Ma non dobbiamo dimenticare che questi racconti sono miti e leggende, ma anche pensare allo Spirito Creatore che, ispirando chi ha scritto il testo lo chiama ADAM l'essere umano senza distinguere il sesso. Poi care amiche ed amici. con la venuta di Gesù di Nazaret le cose cambiano profondamente, basta leggere il testo che oggi abbiamo preso in esame, un testo di profonda rivoluzione pensando alla società di allora, una parità dei sessi, un essere persona e non un oggetto, uno schiaffo allo schiavismo ecc. per questo Gesù morì crocifisso, come nemico della chiesa Ebraica di allora e come nemico dello Stato Romano.
Nessuno oggi oserebbe fare una critica tanto radicale come quella fatta da Gesù che le costò la vita; è comprensibile che i movimenti sovranisti e i capi ecclesiastici si preoccupino di assicurare l'ortodossia e di mettere ordine all'interno delle chiese, ma è questo che rivitalizzerà lo spirito dei credenti? Non credo, per i Pastori può essere più comodo restaurare le forme religiose tradizionali, per offrire a quei pochi che ancora frequentano le chiese; ma è una domamda che faccio a tutti voi: è meglio rachiudersi in un castello (la chiesa) e sperare nell'arrivo di tempi migliori oppure sarebbe più saggio far fruttare oggi la forza salvifica del messaggio di Gesù detto duemila anni fa? Le chiese non perdono la loro forza e il vigore evangelico per gli attacchi ricevuti dall'esterno, ma perchè nel loro interno, non siamo stati capaci come ministri di confidare radicalmente nello Spirito. E di rispondere in modo audace e rivoluzionario alle sfide del nostro tempo e rendere finalmente radicale il messaggio di Gesù trasmesso dai Vangeli. Mi viene in mente una frase di Martin Lutero: “Ecclesia semper reformanda est” La chiesa si deve sempre riformare per non morire.

r. Fulvio Crivello


PREGHIERA ALLO SPIRIRO SANTO

Spirito Santo, Aiutaci affinchè la Tua Parola sia ben predicata e bene ascoltata in questo luogo e ovunque il tuo popolo ti invoca. Santifica e benedici la celebrazione della Santa Cena alla quale stiamo per partecipare. Che la tua luce ci illumini!
Che la tua pace sia con tutti noi! Amen.

Karl Barth


BENEDIZIONE


CHE IL SIGNORE CI ILLUMINI E CI GUARDI, PENSIAMO ANCHE A CHI E' PERSEGUITATO PER LE PROPRIE IDEE, PER IL SUO SESSO, PER LA SUA CONDIZIONE; A TUTTI NOI EGLI CI DIA LA SUA PACE E LA SUA BENEDIZIONE.

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