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30 gen 2012

IL DIAVOLO ESISTE

Quarta Domenica durante l’anno   B

29 gennaio 2012

OMELIA

Il brano evangelico che abbiamo appena proclamato, è molto importante.

Gesù, di sabato, entrò nella sinagoga di Cafarnao e si mise ad insegnare. I presenti erano stupiti del suo insegnamento: egli, infatti, insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli Scribi.

Nella sinagoga c’era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: “Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci?

Io so chi tu sei, il Santo di Dio”. Gesù gli ordinò severamente: “Taci! Esci da lui”. E lo spirito impuro, staziandolo e gridando forte, uscì da lui”.

Oggi sono tanti coloro che negano l’esistenza del diavolo; ma il diavolo esiste ed esiste anche la sua azione malefica contro di noi.

San Giovanni Evangelista, nel suo vangelo, ha una impressionante pagina in cui descrive un serrato scontro verbale tra Gesù, il Figlio di Dio Padre, e i farisei, figli del diavolo.

I farisei si credevano uomini liberi. Gesù, invece, disse loro che erano degli schiavi: “In verità, in verità, vi dico: chiunque fa il peccato, è schiavo del peccato.
E voi siete schiavi del peccato perché fate ciò che avete imparato dal padre vostro".

Le parole di Gesù toccarono sul vivo i farisei: essi si offesero perché, pur essendo peccatori, si credevano giusti e quindi figli di Dio. Gesù, però, non esitò un istante a togliere la loro maschera e, con voce severa, proseguì così: “Se Dio fosse vostro Padre, amereste anche me, perché io da Dio sono uscito e venuto. Ma voi avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio, e non si mantenne nella verità perchè in lui non c’è verità. Quando dice la menzogna dice proprio ciò che è suo perché egli è menzognero e padre della menzogna. Ma voi perché io vi dico la verità, non mi credete. Chi è da Dio ascolta le parole di Dio; ecco perché voi non le ascoltate, perché non siete da Dio”.

Parole molto chiare: i figli di Dio ascoltano e mettono in pratica le parole di Gesù, perché le parole di Gesù sono le parole di Dio Padre. Ma i farisei non ascoltavano le parole di Gesù perché non erano figli di Dio, ma figli del diavolo.

I farisei, pertanto, non solo non si convertirono alle parole di Gesù, ma, ricolmi di odio, chiamarono indemoniato lo stesso Gesù; e il loro odio giunse al punto da volere uccidere Gesù. Leggiamo, infatti: “I farisei presero delle pietre per scagliarle contro di lui, ma Gesù si nascose e uscì dal tempio”.

Da questa pagina evangelica dobbiamo dedurre che il diavolo esiste e che esiste anche la sua azione malefica contro di noi.

Però, oggi, noi dobbiamo affrontare la vita con ottimismo. Infatti, malgrado tante apparenze contrarie, con il terzo millennio, noi abbiamo inziato anche l’Età Aurea della Redenzione: dopo due millenni in cui noi, abbiamo partecipato, SOPRATTUTTO, alla Passione e alla Morte di Gesù, ora incominciamo a godere, SOPRATTUTTO, I BENEFICI EFFETTI DELLA RISURREZIONE DI GESU’: PRATICANDO, CON PERFEZIOE SEMPRE CRESCENTE, IL NOSTRO AMORE FRATERNO, TRASCORREREMO UN LUNGHISSIMO PERIODO DI PACE E DI BENESSERE MONDIALI MESSIANICI, DURANTE IL QUALE, GUIDATI DALL’AZIONE DI DIO PADRE, PREPAREREMO GRADUALMENTE I CIELI NUOVI E LA TERRA NUOVA.

Durante il suddetto lunghissimo periodo di tempo, il diavolo sarà reso impotente ed inoffensivo. L’impotenza del diavolo, nel suddetto periodo, San Giovanni la descrive così nel Libro dell’Apocalisse:

“QUINDI VIDI SCEDERE DAL CIELO UN ANGELO CON IN MANO LA CHIAVE DELL’ABISSO E UNA GROSSA CATENA. AFFERRO’ IL DIAVOLO E LO INCATENO’ PER MILLE ANNI. QUINDI, GETTATOLO NELL’ABISSO, CHIUSE E VI POSE IL SIGILLO, AFFINCHE’ NON POTESSE PIU’ SEDURRE LE GENTI FINO AL COMPIMENTO DEI MILLE ANNI, QUANDO DOVRA’ ESSERE SCIOLTO, MA PER BREVE TEMPO”.


Sac. Salvatore Paparo

23 gen 2012

PREGHIAMO PER L’UNITA’ DELLA CHIESA DI GESU’

PREDICA

Gesù è venuto in questo mondo per dirci che Dio è nostro Padre e che noi siamo figli di Dio e fratelli tra di noi. Se amiamo Dio come nostro Padre e ci amiamo gli uni gli altri come fratelli, AVREMO LA PACE MONDIALE MESSIANICA CON TUTTI I SUOI BENEFICI EFFETTI:

“PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE DIO AMA”.

Gesù, però, con tristezzza, previde che i suoi discepoli si sarebbero divisi, e che  con la loro divisione avrebbero ostacolato l’avvento della pace. Per questo motivo, durante l’Ultima Cena, pregò così il Padre Celeste:

“PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”.

Qual è la situazione attuale? Noi cristiani siamo divisi. Per accentuare la triste realtà, vi cito alcune denominazioni di Chiese Cristiane: la Chiesa Cattolica, la Chiesa Ortodossa, la Chiesa Protestante e la Chiesa Anglicana.

I primi cristiani che si sono resi conto dello scandalo della nostra divisione che ostacola la conversione del mondo a Gesù, SUO UNICO SALVATORE, sono stati i missionari Protestanti che nel secolo scorso favorirono la creazione del Movimento Ecumenico che si prefigge la riunificazione della varie Chiese Cristiane. Essi, consapevoli della nostra impotenza e che possiamo raggiungere l’unità solo con un dono gratuito di Dio, invitarono tutte le Chiese Cristiane a dedicare, ogni anno, una settimana di preghiera per ottenere da Dio Padre il prezioso dono dell’unità. Le Chiese Cristiane accettarono la proposta e tutte ogni anno dedicano la settimana che va dal 18 al 25 gennaio alla preghiera per
ottenere da Dio Padre il dono dell’unità dell’UNICA CHIESA DI GESU’. Oggi, domenica 22 gennaio 2012, nel cuore della settimana di preghiera, noi ci uniamo
a tutti i fratelli e a tutte le sorelle che chiedono a Dio Padre IL DONO DELL’UNITA’ DELL’UNICA CHIESA DI GESU’.

Par l’occasione ho scritto la mia trentunesima LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO. Ve la leggo:

“Gesù, noi cristiani, SPECIALMENTE NEL SENO DELLA CHIESA CATTOLICA, siamo terribilmente divisi, scandalo per il mondo assetato di verità, di pace e di giustizia.

Tutti ci sentiamo tuoi veri discepoli, anche quando accusiamo e condanniamo gli altri come traditori della tua Chiesa. E’ necesssario, invece, sentirci tutti responsabili e colpevoli di questa assurda divisione che ti fa soffrire e che ti sospinge a ripetere l’invocazione: “PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”.

La via  perché le Chiese Cristiane tornino all’unità, OGGI E’ UNA SOLA: LA CELEBRAZIONE DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III.

ESSO DEVE ESSERE UN CONCILIO SINGOLARE: CONVOCATO E GUIDATO DAL PAPA, debbono parteciparvi tutti i principali rappresentanti del mondo, come Membri Effettivi, con piena libertà di parola e con pieno diritto di voto per l’approvazione delle decisioni conciliari.

Perché il Concilio si svolga fruttuosamente, dobbiamo essere convinti che tutti gli uomini e tutte le donne SIAMO SOTTO L’AZIONE DEL TUO SPIRITO, perché tutti siamo stati redenti dal tuo preziosissimo Sangue sparso per noi; e perché tutti siamo chiamati a far parte del Tuo Unico Corpo Mistico. Quindi dobbiamo metterci all’ascolto dei fratelli e delle sorelle di tutto il mondo, con stima reciproca, sicuri che ciascuno di noi porta dei doni dello Spirito Santo dati ad utilità di tutti.

GESU’,CHE DURANTE QUESTO OTTAVARIO DI PREGHIERA PER LA RIUNIFICAZIONE DELLE CHIESE CRISTIANE, IL PADRE CELESTE ESAUDISCA LA TUA INVOCAZIONE: “PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA”.

Sac. Salvatore Paparo

19 gen 2012

TRENTUNESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

Gesù, noi cristiani, SPECIALMENTE NEL SENO DELLA CHIESA CATTOLICA, siamo terribilmente divisi, scandalo per il mondo assetato di verità, di pace, di giustizia.

Tutti ci sentiamo tuoi veri discepoli, anche quando accusiamo e condanniamo gli altri come traditori della tua Chiesa. E’ necessario, invece, sentirci tutti responsabili e colpevoli di questa assurda divisione che ti fa soffrire e che ti sospinge a ripetere l’invocazione: “PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA, COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”.

La via perché le Chiese Cristiane tornino all’unità, OGGI E’ UNA SOLA: LA CELEBRAZIONE DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III”.

Esso deve essere UN CONCILIO SINGOLARE: convocato e guidato dal Papa, debbono parteciparvi tutti i pricinpali rappresentanti del mondo, come membri effettivi, con piena libertà di parola e con pieno diritto di voto per l’approvazione delle decisioni conciliari.

Perché il Concilio si svolga fruttuosamente dobbiamo essere convinti che tutti gli uomini e tutte le donne siamo sotto l’azione del TUO SPIRITO, perché tutti siamo stati redenti dal tuo preziosissimo sangue sparso per noi; e tutti siamo chiamati a far parte del Tuo Unico Corpo Mistico. Quindi dobbiamo metterci all’ascolto dei fratelli e delle sorelle di tutto il mondo, con stima reciproca, sicuri che ciascuno di noi porta dei doni dello Spirito Santo dati ad utilità di tutti.

CHE DURANTE QUESTO OTTAVARIO DI PREGHIERA PER LA RIUNIFICAZIONE DELLE CHIESE CRISTIANE, IL PADRE CELESTE ESAUDISCA LA TUA INVOCAZIONE: “PADRE, CHE TUTTI SIANO UNA SOLA COSA”.

Sac. Salvatore Paparo

19 gennaio 2012

15 gen 2012

CHI E’ IL PAPA?

Carissimi lettori del blog  “OPERA CENACOLO FAMILIARE” ,
                                               www.operacefa.blogspot.com

propongo alla vostra attenta riflessione l’omelia che ho rivolto alla mia comunità cristiana di Cintano, il 22 agosto 2008, festa di MARIA REGINA DELLA PACE, ventunesima domenica durante l’anno   Anno A

CHI E’ IL PAPA?

Il brano evangelico di oggi ci parla della Professione di fede di Pietro: “TU SEI IL CRISTO, IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE”, E DELL’ELEZIONE di Pietro
a Primo Papa: “TU SEI PIETRO E SU QUESTA PIETRA EDIFICHERO’ LA MIA CHIESA”.

Per comprendere chi è il Papa, dobbiamo ricordare il dialogo tra Gesù e Pietro, avvenuto dopo la Risurrezione, sulla spiaggia del Lago di Tiberiade:
“Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?”. Gli risponde: “Sì, Signore, tu sai che ti amo”. Gli disse: “Pasci i miei agnelli”. Gli ripetè una seconda volta: “Simone di Giovanni, mi ami tu?”. Gli rispose: “Sì, Signore. Tu sai che ti amo”. Gli disse: “Pasci le mie pecore”. Gli domandò una terza volta: “Simone di Giovanni, mi ami?”. Si rattristò Pietro perché gli aveva detto per la terza volta: “Mi ami tu?”, e gli rispose: “Signore, tu sai tutto, tu conosci che ti amo”. E Gesù confermò Pietro nella sua missione: “Pasci le mie pecore”.

Il Papa è dunque colui che insieme a Gesù edifica la Chiesa amando come Gesù.

L’amore è servizio. Servizio significa fare del bene agli altri: “IO NON SONO VENUTO NEL MONDO PER ESSERE SERVITO MA PER SERVIRE E OFFRO LA MIA VITA IN RISCATTO DI TUTTI”.

L’amore ha un’altra qualità: “CHI AMA NON GIUDICA GLI ALTRI E NON LI CONDANNA”. Anche in questo Gesù è il nostro modello:

“IO NON SONO VENUTO NEL MONDO PER CONDANNARLO, MA PER SALVARLO”.

A questo punto possiamo precisare: il Papa  ha ricevuto da Gesù la MISSIONE DI CONFERMARE LA CHIESA NELLA FEDE. Ciò risulta chiaramente dalle parole rivolte da Gesù a Pietro : “SIMONE, IO HO PREGATO PER TE PERCHE’ LA TUA FEDE NON VENGA MENO. E TU, UNA VOLTA CONVERTITO, CONFERMA I TUOI FRATELLI”.

Il Papa, soprattutto, deve esercitare l’amore fraterno con la stessa perfezione con cui lo esercitò Gesù, di modo che i cristiani siano spinti ad imitarlo per vincere le loro divisioni, ricomporre la loro unità e convincere tutti gli uomini che solo Gesù è il Salvatore del mondo. Si realizzerà allora la profezia di Gesù espressa in forma di preghiera al Padre Celeste durante l’Ultima Cena: “PADRE, CHE I MIEI DISCEPOLI SIANO UNA SOLA COSA, COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”.

Dal 1958 al 1963 abbiamo avuto un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni. Abbiamo avuto il grande dono di Dio nella persona del PAPA GIOVANNI XXIII. Papa Giovanni incarnò in sé l’amore misericordioso  del Padre Celeste per cui fu amato da tutto il mondo: dai cristiani e dai non crisitani, dai credenti e dai non credenti. Lo stimò perfino Nikita Krusciov, il Premier dell’Unione Sovietica. E per questa stima il Papa riusscì a salvare l’umanità dalla guerra nucleare che avrebbe causato ovunque distruzione e morte. Vi ricordo brevemente il fatto: nella seconda metà di ottobre del 1962, i Sovietici cercarono di installare 42 missili nucleari nell’isola di Cuba, per colpire a sorpresa gli Stati Uniti. Gli Stati Uniti, però, vennero a conoscenza del pericolo; e il loro Presidente John Kennedy intervenne con otto partaerei e sessanta squadriglie di aerei per intercettare venticinque navi mercantili sovietiche, cariche  di missili nucleari e dirette verso Cuba. La guerra nucleare era imminente. Allora intervenne il Papa Giovanni XXIII: inviò un messaggio a Kennedy e a Krusciov in cui chiedeva loro di evitare la catastrofe del mondo.

Krusciov accettò, e le navi sovietiche tornarono alla loro base: LA PACE ERA SALVA. Ma perché Krusciov accettò l’invito del Papa? Il motivo ce lo indicò lo stesso Krusciov: “RISPETTO A QUELLO CHE PAPA GIOVANNI HA FATTO PER LA PACE, IL SUO INTERVENTO E’ STATO UN INTERVENTO UMANISTICO, CHE SARA’ RICORDATO NELLA STORIA. IL PAPA E IO POSSIAMO ESSERE DIVERGENTI SU MOLTE QUESTIONI, MA SIAMO UNITI NEL DESIDERIO DELLA PACE”.

Possa il Signore donarci un altro PAPA GIOVANNI che porti a compimento la missione del PAPA GIOVANNI XXIII. Allora si realizzerà anche la profezia fatta dalla Madonna a Fatima nel 1917:

“LA RUSSIA SI CONVERTIRA’… ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’ E IL MONDO AVRA’ UN PERIODO DI PACE”.

SARA’ IL TRIONFO DEL REGNO DI DIO SU QUESTA TERRA, IL LUNGHISSIMO PERIODO DI PACE E DI BENESSERE MONDIALI MESSIANICI IN CUI GLI UOMINI VIVRANNO SECONDO IL MESSAGGIO EVANGELICO DELL’AMORE, E SI COMPORTERANNO DA VERI FIGLI DI DIO E DA VERI FRATELLI TRA DI LORO.

Sac. Salvatore Paparo

14 gen 2012

INSEGNAMENTO DI GESU'

“A CHI VUOLE TOGLIERTI  LA TUNICA,
  TU  LASCIA ANCHE IL MANTELLO “. ( Vangelo di Matteo 5, 40 ) .

  Sac. Salvatore Paparo

  Cintano 13 gennaio 2012

13 gen 2012

BATTESIMO Di GESU’

8 GENNAIO 2012 

OMELIA

Finito il breve periodo natalizio durante il quale abbiamo rivissuto il mistero

della nascita e dell’infanzia di Gesù, la liturgia passa immediatamente alla vita pubblica del Signore. Inizia con l’incontro di Gesù con il suo precursore Giovanni Battista: Gesù è il sole nascente, Giovanni, invece, è l’astro al suo tramonto. D’ora in poi Gesù sale, Giovanni declina. Lo afferma lo stesso Giovanni : “BISOGNA CHE GESU’ CRESCA E CHE IO DIMINUISCA”.

Gesù iniziò la sua vita pubblica facendosi battezzare dal suo precursore Giovanni.

Il battesimo di Gesù, però, non equivale al nostro battesimo: il nostro battesimo, infatti, è purificazione e liberazione dal peccato; è infusione della vita. In Gesù non ci fu alcuna purificazione e liberazione dal peccato perché in Lui non c’era alcun peccato personale dal quale doveva essere purificato e liberato; non poteva esserci infusione della vita PERCHE’ LUI E’ LAVITA.

Ma che senso ha, dunque, il battesimo di Gesù?

Gesù, battezzandosi, fece un supremo gesto d’amore verso di noi: prese su di sé i nostri peccati per distruggerli e per salvarci. San Paolo arriva a dire che Gesù non solo ha preso su di sé i nostri peccati, ma che addirittura per noi si è fatto peccato. Leggiamo, infatti, al capitolo quinto della Seconda Lettera ai Corinzi: “COLUI CHE NON CONOBBE PECCATO, DIO LO HA FATTO PECCATO PER NOI, AFFINCHE’ NOI DIVENTASSIMO IN LUI GIUSTIZIA DI DIO”.

Questo supremo gesto d’amore per noi, costò molto a Gesù: ha sofferto, infatti, durante tutta la vita. Ma il peso dei nostri peccati lo sentì in modo del tutto particolare, nell’orto del Gestsemani. In quelle tremende ore di agonia, Gesù rimase quasi schiacciato dai nostri peccati. Da qui il suo sudore di sangue; da qui la preghiera: “PADRE, SE E’ POSSIBILE, ALLONTANA DA ME QUESTO CALICE”. Ma ciò non era possibile. Infatti, Gesù con il battesimo aveva iniziato la sua Passione per noi, e la sua Passione doveva concludersi sulla croce. Gesù stesso parlò della sua morte in croce, in termini di battesimo: “SONO VENUTO A PORTARE IL FUOCO DELL’AMORE SULLA TERRA, E CHE COSA DESIDERO SE NON CHE SI ACCENDA? PRIMA, PERO’, DOVRO’ ESSERE BATTEZZATO CON UN BATTESIMO, E COME SONO IN ANGUSTIA FINCHE’ NON SIA COMPIUTO”.

Quando sulla croce, immediatamente prima di morire, pronunziò le parole: “TUTTO E’ COMPIUTO”,  Gesù voleva dire: “IL MIO BATTESIMO E’ GIUNTO AL SUO COMPIMENTO”.

Ma ritorniamo al nostro battesimo. Noi con il battesimo siamo stati salvati da Gesù. Nello stesso tempo, il Padre Celeste ci ha affidato la missione di aiutare Gesù a salvare i nostri fratelli peccatori. Ciò, fra l’altro, comporta che ci uniamo alle sofferenze di Gesù. Solo se non ci lamentiamo delle nostre sofferenze, solo se le accettiamo con lo stesso amore e con la stessa pazienza di Gesù, noi insieme a Gesù salviamo i nostri fratelli peccatori, e possiamo attribuirci le parole che il Padre Celeste disse a Gesù, appena battezzato: “TU SEI IL FIGLIO MIO, L’AMATO: IN TE HO POSTO IL MIO COMPIACIMENTO”.

Sac. Salvatore Paparo

4 gen 2012

1 GENNAIO 2012

TRENTESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO.

Gesù, inizio il nuovo anno con la viva speranza che chi può e chi deve, indica, FINALMENTE, il Concilio  Ecumenico Vaticano III.

Un punto iniziale indispensabile per preparare fruttuosanente il Nuovo Concilio Ecumenico è la retta disposizione del cuore di tutti, aperto alla carità fraterna così come l’esigi TU: tutti dobbiamo impegnarci A NON GIUDICARE E A NON CANDANNARE NESSUNO; tutti dobbiamo stimarci vicendovelmente, prendendoci così come siamo: RICOLMI DI DONI CHE LO SPIRITO SANTO HA ELARGITO A CIASCUNO DI NOI PER L’UTILITA’ DI TUTTI; PIENI DI DIFETTI  E  DI   L I M I T I. Riconoscere con somma certezza che siamo nulla  e peccatori, ci aiuta anche a convincerci che il bene che abbiamo non è frutto del nostro merito, ma DONO GRATUITO DI DIO; PER CUI SIAMO IRRESISTIBILMENTE SOSPINTI AD UNIRCI  CON GIOIA E GRATITUDINE AL  “ M A G N I F I C A T “ di Maria Santissima, NOSTRA COMUNE MAMMA:

“L’ANIMA MIA MAGNIFICA IL SIGNORE

E IL MIO SPIRITO ESULTA IN DIO MIO SALVATORE

PERCHE’ HA GUARDATO L’UMILTA’ DELLA SUA SERVA (del suo servo).

GRANDI COSE HA FATTO IN ME L’ONNIPOTENTE. SANTO E’ IL SUO NOME”.

Sac. Salvatore Paparo