11 MARZO 2012
OMELIA
Quando gli Ebrei si trovavano nel deserto del Sinai, diretti verso la Terra Promessa, la Palestina, Dio diede loro i Dieci Comandamenti, mettendo in rilievo che il suo non era un gesto di dominio, ma un gesto di amore verso di loro: i Dieci Comandamenti di Dio, infatti, sono la via che conduce alla salvezza eterna.
Dio per convincere gli Ebrei ad accoglierre i suoi Comandamenti come un suo dono di amore, portò questo argomento:
“Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla condizione di schiavitù”. Ossia: “Perché vi amo vi ho liberato dalla schiavitù egiziana. Sempre perché vi amo, ora vi dono i miei Dieci Comandamanti. E questo perché voglio che arriviate non solo alla Terra Promessa di questo mondo, la Palestina; ma anche, e soprattutto, alla Terra Promessa dell’al di là che è il Paradiso.
Se dal Vecchio Testamento passiamo al Nuovo Testamento, dobbiamo affermare che Gesù non è venuto in questo mondo per abolire i Dieci Comadamneti, ma per perfezionarli. Pertanto, come gli Ebrei accolsero i Dieci Comandamenti come un dono di amore di Dio Padre; così noi Cristiani dobbiamo accogliere il perfezionamento apportato da Gesù ai Dieci Comandamenti, come un dono di amore di Dio Figlio.
Tenendo presente che i Dieci Comandamenti sono un dono amoroso di Dio, riusciamo a comprendere il seguente discorso di Gesù. Gesù ci dice che la nostra vita è paragonabile all’ edificazione di una casa. La costruiamo bene se ascoltiamo la sua parola e la mettiamo in pratica; la costruiamo male se non ascoltiamo la sua parola, o se ascoltiamo la sua parola ma non la mettiamo in preatica.
Dobbiamo precisare che per riuscire a costruire bene la casa della nostra vita, necessitiamo dell’aiuto di Dio. Infatti, in un salmo leggiamo: “SE NON E’ IL SIGNORE A COSTRUIRE LA CASA, COLORO CHE LA EDIFICANO, VI LAVORANO INVANO”.
Che per riuscire a costruire bene la casa della nostra vita, abbiamo bisogno dell’aiuto di Dio, ce lo lo conferma Gesù quando afferma: “SENZA DI ME NON POTETE FARE NULLA”.
Infine, Gesù ci dice che se noi costruiamo bene la casa della nostra vita, costruiamo una casa solida, una casa che dura in eterno; ossia raggiungeremo la gioia della vita eterna; se, invece, costruiamo la casa della nostra vita senza Dio o contro di Dio, disobbedendo ai suoi Comandamenti, la costruiamo sulla sabbia. Essa crollerà e la nostra rovina sarà grande.
Il tempo quaresimale, tempo di conversione, ci spinga ad amare e ad osservare i Dieci Comandamenti di Dio. Così con il salmista, al quale ci siamo uniti nel salmo responsoriale, possiamo ripetere:
“LA LEGGE DEL SIGNORE E’ PERFETTA, RINFRANXA L’ANIMA.
I PRECETTI DEL SIGNORE SONO RETTI, FANNO GIOIRE IL CUORE”.
Sac. Salvatore Paparo
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