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26 mar 2012

IL CHICCO DI GRANO

QUINTA DOMENICA DI QUARESIMA

25 MARZO 2012

OMELIA

“In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto”.

Con queste parole, oggi Gesù ci introduce nel clima pasquale della Sua Passione, Morte e Risurrezione. Gesù si paragona ad un chicco di grano e vuole dirci: “Come il chicco di grano caduto in terra, deve morire prima di fruttificare una riglogliosa spiga; così io dovrò morire prima di fruttificare la vita da comunicare in sovrabbondanza agli uomini”.

Gesù è morto ed è risorto; noi siamo morti e  risorti con Gesù. Pertanto dobbiamo vivere da figli di Dio risorti. E poiché la vita di Dio è una vita d’amore, noi dobbiamo imitare l’amore di Dio. Come Dio, quindi, dobbiamo fare del bene a tutti, sia a quelli che ci amano, sia a quelli che ci fanno soffrire e ci causano del male. In questo imitiamo il Padre Celeste che fa sorgere il suo sole sui buoni e sui cattivi; e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.

Precisiamo: dobbiamo fare del bene a tutti quelli che siamo in grado di beneficare, perché li amiamo. Chi ama, infatti, non può permettere che la persona amata continui a soffrire se è in grado di togliere la causa della sua sofferenza e di darle quel bene di cui manca per restituirle la gioia. Dobbiamo aggiungere che chi rende felice un sofferente beneficandolo, rende felice anche se stesso. Ce lo assicura Gesù: “E’ più felice colui che dona, che non colui che riceve”.

Estendiamo, adesso, la nostra riflessione sul chicco di grano.

Il chicco di grano macinato, diventa farina; la farina impastata, diventa pane; il pane è vita e comunica vita. Ebbene, Gesù nella celebrazione eucaristica CAMBIA IL PANE CHE DONA LA VITA MATERIALE AL NOSTRO CORPO, IN SE’ CHE’ E’ LA VITA. Gesù Eucaristico per noi è un cibo indispensabile per riuscire a vivere la vita di figli di Dio. Dice, infatti,Gesù:

“LA MIA CARNE E’ UN VERO CIBO; IL MIO SANGUE E’ UNA VERA BEVANDA: CHI MANGIA LA MIA CARNE E BEVE IL MIO SANGUE, VIVE; CHI NON MANGIA LA MIA CARNE E NON BEVE IL MIO SANGUE, MUORE”.

Il cristiano che comprende la necessità della Comunione Eucaristica, partecipa con  fede alla Messa domenicale, accostandosi anche al banchetto preparato da Gesù; il cristiano, invece, che non comprende la necessità della Comunione Eucaristica, diserta la Messa domenicale.

Se oggi le nostre chiese,  la domenica, sono quasi vuote, è perchè la massa dei cristiani ignora il grande valore del  dono eucaristico.

Noi cristiani di oggi, però, abbiamo la missione di avviare l’umanità contemporanea all’Età Aurea della Redenzione, fondata sulla santità della famiglia, durante la quale regnerà sovrana LA PRATICA DELL’AMORE FRATERNO E DELLA GIUSTIZIA, COSTRUTTORI DELLA PACE E DEL BENESSERE MONDIALI MESSIANICI. MA PERCHE’ CIO’ AVVENGA, E’ IMPORTANTISSIMO CHE LE NOSTRE CHIESE, LA DOMENICA, SI RIEMPIANO NUOVAMENTE DI CRISTIANI PER NUTRIRSI DEL CORPO E DEL SANGUE DI GESU’, FONTE DI VITA.

Sac. Salvatore Paparo

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