29 giu 2013
FESTA DEI SANTI APOSTOLI PIETRO E PAOLO
29 GIUGNO 2013
Amatissimo mio Gesù RISORTO, UNICO SALVATORE DEL MONDO,
oggi, festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, sono felicissimo: nel secolo scorso ci fu un uomo, MANDATO DA DIO, ILCUI NOME ERA GIOVANNI. DIVENUTO PAPA, CON IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, ha posto le basi per costruire UN MONDO MIGLIORE profetizzato da Maria Santissima nel 1917 a Fatima: “ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’. ED IL MONDO AVRA’ UN PERIODO DI PACE”.
Apostoli e profeti DEL MONDO MIGLIORE furono particolarmente Padre Riccardo Lombardi e Pio XII.
La gioia degli amici del Concilio Ecumenico Vaticano II fu stroncata dai nemici, spesso inconsapevoli, del Vaticano II, per cui, apparentemente, prevalse il movimento dei restauratori della tua Chiesa, Gesù. Sotto l’azione DEL TUO SPIRITO, DELLO SPIRITO SANTO, GLI AMICI DEL VATICANO II, spesso fortemente combattuti e condannati, hanno continuato a lottare PER LA INDISPENSABILE RIFORMA DELLA TUA CHIESA. Lo Spirito Santo, Gesù, nel silenzio e nel nascondimento, HA INCOMINCIATO IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III: un suo privilegiato, umile e docile strumento, è stato il cardinale Carlo Maria Martini. Ora, Gesù, lo Spirito Santo ha dato alla tua Chiesa e al mondo intero il dono di PAPA FRANCESCO. Senza un atto ufficiale ha incominciato a realizzare praticamente il Concilio Ecumenico Vaticano III. IO SPERO CHE PRESTO LO INDICA E LO CELEBRI ANCHE UFFICIALMENTE: CON I MEZZI DI COMUNICAZIONE SOCIALE DI OGGI, NON E’ DIFFICILE ORGANIZZARLO IN MODO EFFICACE.
Amatissimo mio Gesù, io spero anche che il nuovo Vescovo di Ivrea, il fratello
Edoardo Cerrato, sia docile alla voce dello Spirito Santo, e favorisca l’Opera Cenacolo Familiare.
Affido tutto alle premure materne di Maria Santissima, MAMMA DEL TUO CORPO MISTICO.
Il tuo piccolo Gesù
Sac. Salvatore Paparo
24 giu 2013
ANDIAMO INCONTRO ALLA PACE MONDIALE MESSIANICA
XII DOMENICA PER ANNUM C
23 GIUGNO 2013
OMELIA
Gesù preparava i grandi avvenimenti della sua vita CON LA PREGHIERA.
Così, ad esempio, prima di iniziare la sua vita pubblica, trascorse in preghiera, nel deserto, quaranta giorni e quaranta notti; prima di scegliere i Dodici Apostoli, passò un’ intera notte in preghiera. Il vangelo di oggi ci parla della professione di Fede degli Apostoli. Ebbene, anche questo grande avvenimento Gesù lo preparò con la preghiera. Abbiamo, infatti, letto:
“UN GIORNO, GESU’ SI TROVAVA IN UN LUOGO SOLITARIO A PREGARE… i discepoli erano con lui, ed Egli pose loro questa domanda: “Le folle, chi dicono che io sia?”. Essi risposero: “Giovanni il Battista; altri dicono Elia; altri uno degli antichi profeti che è risorto”. Allora domandò loro: “Ma voi, chi dite che io sia?”. Pietro rispose: “Il Cristo di Dio”. La risposta era giusta: Gesù è il Messia , cioè il Salvatore promesso da Dio agli uomini peccatori. Pietro e gli altri Apostoli, però, avevano una concezione errata sul Messia: lo consideravano un eccezionale condottiero che avrebbe conquistato il mondo intero ponendolo sotto il domino degli Ebrei. Ma si sbagliavano: il Messia Gesù, infatti, avrebbe salvato tutti gli uomini con la sua sofferenza e con la sua morte. Per questo motivo gli Apostoli rimasero storditi e increduli, quando Gesù, chiamandosi Figlio dell’Uomo, disse loro: “Il Figlio dell’Uomo dovrà soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti, dagli Scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno”. Gesù continuò a parlare così: “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà. Ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà”. “ Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi” “Beati voi,, quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande sarà la vostra ricompensa nel Cieli”. E qui dobbiamo fare una precisazione di somma importanza: CRISTO GESU’, IL FIGLIO UNIGENITO DI DIO FATTOSI UOMO, CI HA LIBERATO DAL PECCATO CHE E’ ODIO SOFFERENZA E MORTE, E CI HA RIDONATO LA VITA CHE E’ AMORE E FELICITA’. Gesù 2000 anni fa ha inaugurato il Regno di Dio in questa terra amando, in sommo grado, Dio Padre e noi uomini. Amò Dio Padre compiendo sempre la sua volontà: “IL MIO CIBO QUOTIDIANO E’ COMPIERE LA VOLONTA’ DEL PADRE MIO CHE MI HA MANDATO”; AMO’ ANCHE NOI UOMINI, E PER SALVARCI ACCETTO’ LIBERAMENTE LA SUA PASSIONE E lA SUA MORTE. Dobbiamo precisare che Gesù fu ucciso dal mondo, perché il mondo rifiutò ostinatamente il suo invito a convertirsi all’amore. Dobbiamo anche sottolineare che i discepoli di Gesù con il Battesimo diventano membra del Corpo Mistico di cui Gesù è il Capo; e che essi come membra del Corpo Mistico, ricevono da Dio Padre la nobile vocazione di condividere la missione redentrice di Gesù. Nei primi due millenni della Redenzione, i veri discepoli di Gesù, come Gesù hanno vissuto, con perfezione, il duplice amore per Dio e per gli uomini e, per questo motivo, come Gesù, sono stati perseguitati ed anche martirizzati dal mondo impenitente. E poiché il mondo in questo primo periodo della Redenzione ha rifiutato di convertirsi all’amore, l’umanità intera ha dovuto subire i malefici effetti dell’egoismo e dell’odio. Da qui le guerre, le distruzioni, l’abuso del potere, l’attaccamento alle ricchezze per cui alcuni, con disonestà, sono divenuti e diventano sempre più ricchi, a scapito della stragrande maggioranza che impoverisce sempre di più, soffre e muore di fame.
CONCLUDIAMO CON UNA CONFORTANTE CERTEZZA CHE CI PROVIENE DALLA FEDE:
A PARTIRE DAL TERZO MILLENNIO DELLA REDENZIONE CHE ABBIAMO APPENA INIZIATO, COME FRUTTO DELLA POTENTE, PAZIENTE E SAPIENTE AZIONE DELLO SPIRITO SANTO, GLI UOMINI SI CONVETIRANNO AL DUPLICE AMORE E, IN CONSEGUENZA, GODRANNO, IN MODO SPECIALISSIMO, I BENEFICI EFFETTI DELLA PASSIONE, DELLA MORTE E DELLA RISURREZIONE DI GESU. SARA’ L’ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE, SI REALIZZERA’, FINALMENTE, LA PACE MONDIALE MESSIANICA PROFETIZZATA DAGLI ANGELI SULLA GROTTA DI BETLEM: “PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE DIO AMA”.
Sac. Salvatore Paparo
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
17 giu 2013
NOI SIAMO PECCATORI
NOI SIAMO PECCATORI, DIO E’ MISERICORDIOSO.
DOMENICA XI PER ANNUM C
16 GIUGNO 2013
OMELIA
Questa domenica possiamo chiamarla LA DOMENICA DELLA CONVERSIONE E DEL PERDONO.
La Sacra Scrittura ci presenta due peccatori: il re David e la donna peccatrice della città di Nain.
David commise un adulterio e per nascondere il suo peccato giunse perfino ad uccidere il marito della donna con la quale aveva peccato.
Il profeta Natan si presentò al re David ed in nome di Dio lo rimproverò severamente così:” DIO TI HA BENEFICATO IMMENSAMENTE, MA TU LO HAI DISPREZZATO, FACENDO CIO ‘ CHE E’ MALE AI SUOI OCCHI”.
La peccatrice di Nain ebbe la felice sorte di incontrare Gesù: confusa tra la folla, udì la voce del Signore Gesù che annunziava il suo messaggio di salvezza: “IO SONO VENUTO NEL MONDO PER CERCARE E TROVARE CIO’ CHE ERA PERDUTO” “NON SONO VENUTO NEL MONDO PER CONDANNARE I PECCATORI, MA PER SALVARLI” “ VADO IN CERCA DEI PECCATORI COME IL BUON PASTORE CHE VA IN CERCA DELLA SUA PECORELLA SMARRITA; E QUANDO UN PECCATORE SI LASCIA CONVERTIRE, IO GIOISCO COME IL BUON PASTORE CHE HA RITROVATO LA SUA PECORELLA SMARRITA E INVITA I SUOI AMICI A GIOIRE CON LUI: “RALLEGRATEVI CON ME , PERCHE’ HO RITROVATO LA MIA PECORELLA SMARRITA”.
Il re David e la peccatrice della città di Nain , illuminati dalla Parola di Dio, riconobbero il loro peccato, ne rimasero confusi e se ne pentirono: David esclamò: “HO PECCATO CONTRO IL SIGNORE” e compose il “MISERERE” quel meraviglioso salmo penitenziale in cui, fra l’altro, leggiamo:
“PIETA’ DI ME, O DIO, SECONDO LA TUA MISERICORDIA; NEL TUO GRANDE AMORE CANCELLA IL MIO PECCATO. RICONOSCO LA MIA COLPA. DAMMI LA GIOIA DI ESSERE SALVATO… UN CUORE AFFRANTO E UMILIATO TU, O DIO, NON DISPREZZI”.
La peccatrice di Nain non dice una sola parola, non dice come David: “HO PECCATO CONTRO IL SIGNORE; PIETA’ DI ME”. Ma noi non ci esprimiamo solo con le parole. Ebbene, il comportamento della peccatrice di Nain, dimostra che non ci troviamo più dinanzi ad una peccatrice, ma dinanzi ad una sincera convertita: QUESTO CI DICONO CON CHIAREZZA LA SUA POSIZIONE DI GENUFLESSA, LE SUE ABBONDANTI LACRIME, I SUOI BACI AI PIEDI DI GESU’ “…
Dopo il peccato, dopo richiamo di Dio alla conversione, dopo il pentimento dei peccati commessi, giunge il perdono di DIO MISERICORDIOSO: David si sentì confortato quando udì le parole del profeta Natan: “IL SIGNORE HA PERDONATO I TUOI PECCATI: TU NON MORIRAI”.
La peccatrice della città di Nain si sentì inondata di gioia e di pace, quando udì la dolce voce di Gesù che l’assicurava così: “TI SONO PERDONATI I TUOI MOLTI PECCATI PERCHE’ HAI AMATO MOLTO. LA TUA FEDE TI HA SALVATA: VA’ IN PACE”.
Quando la nostra coscienza ci rimprovera perché abbiamo peccato, non dimentichiamoci mai che DIO E’ MISERICORDIOSO E CHE ATTENDE SOLO IL NOSTRO PENTIMENTO PER INONDARE ANCHE NOI DI GIOIA E DI PACE: “I TUOI PECCATI TI SONO PERDONATI. LA TUA FEDE TI HA SALVATO. VA’ IN PACE! “.
Sac. Salvatore Paparo.
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
14 giu 2013
Amatissimo fratello
PAPA FRANCESCO,
sono rimasto allibito alle rivelazioni che hai fatto, accusando
il marciume di parte della Curia Romana.
Sì, sì, è indispensabile una Radicale Riforma nel Centro della
Chiesa di Gesù: la Curia Romana deve scomparire, “Lo Stato Vaticano”
deve scomparire, il Papa deve essere un umile Vescovo di Roma, circondato da un ristretto numero di persone sante, amanti dei poveri, povere, dedite al servizio di tutta la Chiesa, senza spadroneggiare sulle persone ma, come Gesù, disposte a donare per loro la propria vita.
Amatissimo fratello Papa Francesco, ti sono molto vicino con tanto amore, sofferenza e preghiera.
Il tuo umile fratello
Sac. Salvatore Paparo
Cintano 14 giugno 2013
11 giu 2013
CHI E’ LA MAMMA?
DECIMA DOMENICA PER ANNUM C
9 giugno 2013
OMELIA
Nella prima lettura biblica di oggi abbiamo letto che il profeta Elia, ospitato da una vedova presso Zarepta, mosso a compassione, risuscitò il figlio della donna, morto a causa di una grave malattia. Così Elia mutò le lacrime di dolore di una mamma, in lacrime di gioia.
Anche il brano evangelico di oggi ci ha raccontato un fatto commovente, simile al primo. Nella città di Nain veniva portato al cimitero un giovinetto, figlio unico di madre vedova. Gesù, vedendo le lacrime della mamma, fu preso da grande compassione per lei, e le risuscitò il figlio. Così come Elia, anche Gesù mutò le lacrime di dolore di una mamma, in lacrime di gioia.
MA CHI E’ LA MAMMA?
Osserviamola nelle relazioni con il frutto del suo seno: in lui scorge un capolavoro: in lui tutto le comunica gioia e orgoglio: i suoi occhi luccicanti, la boccuccia, il sorriso, la cadenza nel parlare e camminare. Se poi il bambino presenta qualche qualità particolare quale ad esempio un’ intelligenza sveglia, allora il suo bambino diventa per lei un bambino prodigio. Vuole e si dà da fare perché il suo bambino cresca sano, robusto, con una qual certa educazione civica, con una buona posizione sociale. Se il figlio cade ammalato ogni sacrificio, anche il più grave, la mamma lo sopporta volentieri, pur di rivederlo presto guarito; si lascia strappare perfino un rene, nella speranza che possa servire alla salute della sua creatura.
Questa è la mamma. Però questa non è ancora la mamma cristiana. Infatti, gli elementi di cui abbiamo parlato sopra, li riscontriamo anche in una mamma pagana. La mamma cristiana va oltre, la mamma cristiana vive innanzi tutto lei sotto lo sguardo di Dio, e poi fa di tutto perché il suo bambino la imiti.
Prendiamo un esempio: mamma Margherita, la mamma di San Giovanni Bosco.
Diventa presto vedova. Ha tre bambini. Essa sa che la vita, l’avvenire, l’eternità di quei bimbi dipendono da lei, dalla sua educazione, dal suo coraggio nel guidarli e con fede s’impegna a svolgere come si deve la sua missione di mamma cristiana.
Ogni mattina e sera i bambini insieme alla mamma pregano in coro. La domenica i bambini vestono i vestiti più belli; essi devono sentire che quel giorno è diverso dagli altri perché è il giorno del Signore. Insieme poi vanno a Messa e vi partecipano devotamente. Segue la lezione di catechismo a cui i bimbi di Margherita non mancano mai. Poi si ritorna a casa, ma per via nessun discorso vano. La mamma vuole che i suoi bimbi le ripetano ciò che hanno udito in chiesa. In un giorno di ottobre i bambini sono a contatto con la natura nella circostanza della vendemmia e la sapiente mamma impartisce le sue lezioni: “Vedete, quante belle cose ci regala il Signore? Il grano, le belle pesche, le pere, tutta quest’uva… Dobbiamo ringraziare il Signore, sempre, per tutti i suoi doni”. I bimbi ascoltano e vedono un Dio potente e buono che regala sole, fiori e frutti alle sue creature. Mamma Margherita è dolce ma è anche energica e non cede dinanzi ai capricci dei figli. In una giornata calda d’estate, Giuseppe e Giovanni tornano a casa assetati: “Mamma, un po’ d’acqua, per piacere”. Margherita porta subito l’acqua che rinfresca e la porge per primo a Giuseppe. Giovanni si offende della precedenza data al fratello e fa spuntare un piccolo broncio nel viso. La mamma se ne accorge, ma fa finta di nulla e quando Giuseppe ha terminato di bere, ritira il bicchiere e si allontana. Anche Giovannino ha capito, e, umile, si avvicina alla mamma e le dice. “E a me nulla?” “Credevo che tu non avessi sete”. “ Mamma, perdonami”. Margherita sorride: “Bravo! Così va bene!”. Quel capriccio il futuro San Giovanni Bosco non lo ripeterà mai più.
Le mamme debbono tener presente che, in via ordinaria, i figli sono della loro stessa tempra. Sì, è vero, si danno dei casi in cui i figli si staccano dalla bontà materna. Ma allora queste mamme diventano mamme lacrimanti dietro i loro figli morti spiritualmente. E Gesù, pieno di compassione, opera il miracolo della risurrezione spirituale dei loro figli. Sant’Agostino, ad esempio, è il frutto di 33 anni di lacrime della mamma Santa Monica e della compassione di Gesù.
Ma citiamo un secondo esempio: Chateaubriand, giovane corrotto, perdette la fede. Andò in Inghilterra e lì si accingeva a scrivere un libro contro la Chiesa Cattolica. Fu allora che ricevette dalla sorella questo telegramma: “Mamma è morta. Se sapessi quanto ha pianto per la tua vita disordinata! E’ morta
piangendo e pronunziando il tuo nome”. Chataubriand è scosso. Le lacrime di mamma hanno ancora il loro trionfo: Chateaubriand si convertì, cambiò vita e divenne un grande scrittore difensore del Cattolicesimo.
Concludiamo rivolgendo a Gesù una preghiera per le mamme:
“Gesù, che le mamme dei nostri giorni siano tutte mamme secondo il tuo Cuore; esempio e modello di vita cristiana, siano artefici di famiglie cristiane i cui membri, vivendo di amore, siano uniti e felici, siano famiglie cristiane costruttrici dell’Età Aurea della Redenzione, Età di pace e di benessere mondiali messianici che gradualmente prepareranno “I CIELI NUOVI E LA TERRA NUOVA”.
Sac. Salvatore Paparo
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
5 giu 2013
SUPPLICA
AMATISSIMO MIO GESU’ RISORTO, BUON PASTORE E UNICO SALVATORE DEL MONDO,
HO DA TANTISSIMO TEMPO, COME PICCOLO TUO GESU’, INUTILMENTE SUPPLICATO IL PAPA BENEDETTO XVI A INDIRE LA CELEBRAZIONE DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III, HO SUPPLICATO ANCHE PAPA FRANCESCO DI VOLER CONTINUARE L’AZIONE DEL GRANDE PAPA GIOVANNI XXIII PER LE INDISPENSABILI RIFORME NELLA CHIESA CATTOLICA PERCHE’ LA TUA CHIESA TESTIMONI IL TUO VERO VOLTO DEL DIO FATTOSI UOMO PER ESSERE IN MEZZO A NOI MODELLO DI AMORE VERSO IL PADRE CELESTE E VERSO TUTTI I FRATELLI E VERSO TUTTE LE SORELLE.
PAPA FRANCESCO HA GIA’ COMPIUTO GRANDI GESTI CHE FANNO SPERARE UN FUTURO SECONDO IL TUO CUORE. TE NE PREGO, GESU’, SI DECIDA, FINALMENTE, A INDIRE IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III, CONCILIO SINGOLARISSIMO PERCHE’ DEBBONO PARTECIPARVI ATTIVANMENTE NON SOLO TUTTE LE CHIESE CRISTIANE OGGI ANCORA SCANDALOSAMENTE DIVISE, MA ANCHE TUTTE LE ALTRE RELIGIONI E TUTTI GLI UOMINI E TUTTE LE DONNE DI BUONA VOLONTA’, PERCHE’ TUTTI SONO STATI REDENTI DA TE E TUTTI SONO SOTTO L’AZIONE DELLO SPIRITO SANTO.
GESU’, CHE PAPA FRANCESCO PRENDA FINALMENTE LA DECISIONE DI INDIRE IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III. NON POSSIAMO PIU’ ATTENDERE.
Sono il tuo piccolo Gesù che mi hai scelto fin dal seno di mia madre.
Sac. Salvatore Paparo.
Cintano 4 giugno 2013
3 giu 2013
FESTA DEL “CORPUS DOMINI”
2 GIUGNO 2013
OMELIA
Oggi, festa del “CORPUS DOMINI”, parliamo della Santa Messa, cuore della vita cristiana.
CHE COSA E’ LA SANTA MESSA?
Gesù ci ha amato in sommo grado. e per salvarci ha liberamente accettato di soffrire un’atroce Passione e un’umiliante Morte, la morte di croce, riservata agli schiavi e ai peggiori malfattori. Senza la Risurrezione, Gesù sarebbe stato uno sconfitto, e noi saremmo ancora con i nostri peccati e vittime della morte.
MA GESU’ E’ RISORTO E CON LA SUA MORTE-RISURREZIONE HA VINTO LA NOSTRA MORTE E CI HA RIDONATO LA VITA.
Nella Santa Messa GESU’-RISORTO, al momento della Consacrazione viene in mezzo a noi sotto le apparenze del pane e del vino, e al momento della Comunione, diventa nostro cibo e nostra bevanda:
“ LA MIA CARNE E’ UN VERO CIBO; IL MIO SANGUE E’ UNA VERA BEVANDA. PRENDETE E MANGIATENE TUTTI: QUESTO E’ IL MIO CORPO OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI. PRENDETE E BEVETENE TUTTI: QUESTO E’ IL MIO SANGUE, SPARSO PER VOI E PER TUTTI IN REMISSIONE DEI PACCATI “.
Qui non possiamo non ricordare le splendide parole che Sant’Agostino rivolse a Gesù Eucaristico: “ GESU’, QUANDO IO MANGIO IL PANE E BEVO IL VINO MATERIALI, SONO IO CHE CAMBIO IL PANE E IL VINO NELLA MIA CARNE E NEL MIO SANGUE; INVECE, QUANDO IO MANGIO LA TUA CARNE E BEVO IL TUO SANGUE, NON SONO IO CHE CAMBIO TE IN ME, MA SEI TU CHE CAMBI ME IN TE “.
Gesù Eucaristico, gradualmente, ci muta nella sua vita fino a farci raggiungere la perfezione che ha raggiunto San Paolo: “ LA MIA VITA E’ CRISTO. NON SONO PIU’ IO CHE VIVO, MA E’ CRISTO CHE VIVE IN ME “.
La vita di Gesù è una vita di amore: Gesù amò ed ama il Padre, Gesù amò ed ama anche noi. Gesù Eucaristico, pertanto, venendo in noi, CI RENDE SIMILE A SE’ NELL’ESERCIZIO DELL’AMORE: COME LUI RIUSCIAMO AD AMARE IL PADRE CELESTE, COMPIENDO SEMPRE LA SUA VOLONTA’; COME LUI RIUSCIAMO AD AMARE GLI ALTRI FACENDO LORO SEMPRE DEL BENE A MAI DEL MALE”.
Da quanto abbiamo detto, dobbiamo convincerci che, LA DOMENICA, per noi è necessario partecipare alla Santa Messa. A detta convinzione ci sospingano anche i quarantanove martiri che al tempo della terribile persecuzione di Diocleziano, preferirono morire piuttosto che non celebrare L’EUCARESTIA DOMENICALE. Il loro motto era: “ NOI CRISTIANI, LA DOMENICA, NON POSSIAMO VIVERE SENZA LA MESSA “.
Sac. Salvatore Paparo
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