“ALLA FINE DEI TEMPI CI SARA’ LA RISURREZIONE DEI CORPI”.
XXXII DOMENICA PER ANNUM C
10 NOVEMBRE 2013
OMELIA
Il mese di novembre è dedicato ai morti e la liturgia odierna ci fa
riflettere sulla futura sisurrezione dei nostri corpi. Lo fa esaltando il
martirio di sette fratelli e riportandoci una discussione tra Gesù e i
Sadducei.
Il re Antioco IV Epifane nel
secondo secolo prima della nascita di Gesù, ordinò agli Ebrei di apostatare, di
rinnegare cioè Dio e i suoi comandamenti, e di vivere in modo pagano. Purtroppo
molti apostatarono, ma la maggioranza degli Ebrei RIMASE FEDELE A DIO E AI SUOI
COMANDAMENTI. MOLTI DI ESSI AFFRONTARONO CON GRANDE CORAGGIO UN ATROCE
MARTIRIO. Fra di questi annoveriamo un’intera famiglia composta dalla mamma e
dai suoi sette figlioli. In essi non solo notiamo la fortezza nel sopportare le
torture e la morte, ma anche la certezza che Dio un giorno li avrebbe
risuscitati.
Uno dei sette fratelli, giunto all’ultimo respiro, rivolse al re queste
parole:
“TU, O SCELLERATO, CI TOGLI DALLA VITA PRESENTE. MA IL RE DELL’UNIVERSO
CI FARA’ RISORGERE PER UNA VITA CHE NON FINISCE, DATO CHE ORA MORIAMO PER LE
SUE LEGGI”.
Un altro dei sette fratelli proseguì così: “ QUESTE MIE MEMBRA LE HO
RICEVUTE DA DIO, E ORA SONO PRONTO A SACRIFICARLE PER AMORE DELLE SUE LEGGI. MA
SONO CERTO CHE MI SARANNO RESTITUITE DA DIO STESSO”. Uno dei sette fratelli
addirittura si mostrò entusiasta del suo martirio ed esclamò: “E’ BELLO ESSERE UCCISI DAGLI
UOMINI, QUANDO SI HA UNA SPERFANZA: DIO, INFATTI, CI HA PROMESSO CHE CI RIDARA’
LA VITA”.
Questa famiglia eroica che subì atroci sofferenze e donò la vita per
rimanere fedele a Dio e alle sue leggi, sicura che un giorno sarebbe stata
risuscitata da Dio, ci sollecita ad accogliere l’esortazione di San Paolo: “FRATELLI,
VI SCONGIURO, CERCATE LE COSE DI LASSU’ E NON QUELLE DI QUAGGIU’, PERCHE’ SIAMO
CITTADINI DEL CIELO”.
L’esortazione di San Paolo ci introduce al Vangelo di oggi. I Sadducei
erano persone che cercavano solo le cose di quaggiù perché non credevano alla
vita ultraterrena e conseguentemente negavano la risurrezione dei corpi. E dato
che Gesù predicava spesso che alla fine dei tempi ci sarà la risurrezione dei
corpi, i Sadducei lo vollero canzonare riportando il fatto che abbiamo udito:
una donna, seguendo la legge del Levirato, sposò uno dopo l’altro sette
fratelli. I Sadducei sarcastamente domandarono a Gesù: “Alla risurrezione dei
corpi la donna di chi sarà moglie dato che tutti e sette gli uomini l’ebbero
per moglie?” Gesù rispose loro: “ NELL’AL DI LA’ I RISORTI NON PRENDERANNO NE’
MOGLIE NE’ MARITO”. Dobbiamo stare attenti a non falsare il pensiero di Gesù. I
Sadducei erano materialisti, e nel matrimonio vedevano solo l’esercizio del
sesso. Gesù rispondendo come ha risposto, perciò, intendeva dire che, dopo la
riusurrezione, gli sposi non faranno più l’atto intimo sessuale proprio degli
sposi; essi però resteranno sposi: il loro reciproco amore che è dono TOTALE
(io sono tutto tuo, io sono tutta tua), ESCLUSIVO ( io mi dono SOLO a te ),
DEFINITIVO ( io mi dono per sempre a te) sarà perfetto e vivranno insieme
eternamente felici. Praticamente, dopo la risurrezione, l’amore degli sposi
SARA’ SIMILE AL RECIPROCO AMORE DELLE PERSONE CHE COSTITUISCONO LA FAMIGLIA
TRINITARIA DI DIO: IL PADRE SI DONA TUTTO AL FIGLIO, IL FIGLIO SI RIDONA TUTTO
AL PADRE, LO SPIRITO SANTO UNISCE IN SE’ IL PADRE AL FIGLIO E IL FIGLIO AL
PADRE E RENDE FELICISSIME LE TRE PERSONE DELL’UNICO DIO. Gli sposi in Cielo, pertanto, dopo la
risurrezione si doneranno reciprocamente con un amore totale, esclusivo,
definitivo e saranno eternamente felici.
Sac. Salvatore Paparo
AMATISSIMO MIO SIGNORE GESU’
RISORTO,
UNICO SALVATORE DEL MONDO,
SONO LIETO, IL PAPA FRANCESCO, DOCILE ALLA LUCE DELLO SPIRITO SANTO, HA
INDETTO IL SINODO DELLA FAMIGLIA. IN VERITA’ LA DENOMINAZIONE DATA E’ SONONIMO
DI
CONCILIO ECUMENICO VATICANO III, DA TEMPO INIZIATO
DALLO SPIRITO SANTO.
Il tuo piccolo strumento
Sac. Salvatore Paparo
Cintano 10 novembre 2013
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