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2 nov 2013

FESTA DI TUTTI I SANTI ANNO 2013

OMELIA La Solennità di Tutti i Santi è un invito ad unirci alla gioia di tuti coloro che hanno già raggiunto la meta del Paradiso. E’ quindi anche un invito a gioire con i nostri cari defunti che si trovano già in Paradiso e che ci attendono desiderosi di condividere con noi la loro sorte felice. Ma per capire meglio il significato della festa che celebriamo, accostiamoci alla Parola di Dio letta. L’Apostolo San Giovanni nella Prima Lettura ci assicura che il Paradiso non è riservato ad alcune persone privilegiate, ma che è per tutte le persone di buona volontà. Esso, infatti, è abitato da un’immensa folla che nessuno può contare. Gli abitatori del Paradiso provengono da ogni nazione e razza, da ogni popolo e lingua. Essi indossano vesti candide a significare che sono senza peccato o perché durante la loro vita terrena si sono mantenuti sempre innocenti o perché dopo aver peccato si sono convertiti. Se dalla Prima Lettura passiamo al brano evangelico, incontriamo Gesù che ci indica la via che ci conduce al Paradiso. Noi siamo beati e raggiungiamo il Paradiso SE SIAMO POVERI IN SPIRITO, MITI, MISERICORDIOSI, OPERATORI DI PACE, PERSEGUITATI E CALUNNIATI A CAUSA DI GESU’. Commentiamo brevemente tre di queste BEATITUDINI: BEATI I POVERI IN SPIRITO Certamente Gesù non vuole convincere i poveri a subire la loro povertà perché i loro patimenti sofferti sulla terra saranno ricompensati nell’al di là con una vita beata. Certamente Gesù non vuole dire che sono beati coloro che sono distaccati con il cuore, pur restando saldamente in possesso dei loro beni. Infatti, mentre i loro soldi marciscono depositati in banca, i poveri muoiono di fame. Cosa vuole dirci, dunque, Gesù? Gesù vuole dirci che sono beati coloro che scelgono la povertà per aiutare i poveri. Gesù invita noi suoi discepoli a farci volontariamente poveri perché i poveri non siano più poveri e tutti vivano una vita dignitosa. In pratica dobbiamo seguire l’insegnamento dei Padri della Chiesa: “QUELLO CHE HAI IN PIU’, NON E’ TUO MA DEI POVERI, E DEVI RESTITUIRLO AI POVERI”. BEATI I MISERICORDIOSI Noi siamo beati e raggiungiamo il Paradiso se non condanniamo gli altri e se perdoniamo di cuore coloro che ci offendono o ci fanno del male, così come Dio perdona i nostri peccati. BEATI GLI OPERATORI DI PACE. Noi siamo beati e raggiungiamo il Paradiso se quando due persone o due gruppi di persone sono in discordia tra di loro, ci adoperiamo perché i litiganti si capiscano, si perdonino a vicenda e diventino nuovamente amici. Se agiamo così siamo OPERATORI DELLA PACE MONDIALE MESSIANICA CHE DA DUEMILA ANNI SOFFRE LE DOGLIE DEL PARTO E SOSPIRA DI ESSERE PARTORITA: “ PACE IN TERRA AGLI UOMNI CHE DIO AMA “. Sac. Salvatore Paparo

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