“Dio è Amore e chi
rimane nell'Amore rimane in Dio e Dio rimane in lui”
Carissimi amiche ed
amici del Cenacolo, in questo numero
troverete le seguenti parti:
Preghiera di don
Salvatore
Riflessione biblica
per i mesi di settembre ottobre
Un fatto un Commento
Benedizione
PREGHIERA AL SIGNORE
Signore Gesù, ti ringrazio per questa
giornata, come per tutte le altre giornate che TU mi dai, e ti chiedo ancora
con umiltà di dare la saggezza e l'Amore a tutti i governanti di questa terra,
ancora alle prese con attentati e guerre, dai a loro Signore di vegliare sul diritto
e sulla pace. Crea in questi potenti, che hanno in mano le sorti di miliardi di
persone, delle menti e dei cuori aperti
all'Amore. E fai, che con i cuori pieni d'Amore, essi pensino ai poveri a chi
non ha parola a chi soffre per ingiustizie a volte perpetrati dagli stessi
Stati. Ti ringrazio Signore per aver potuto esporre davanti a Te queste
necessità, perchè Tu solo sai come poter portare una parola di pace e di
conforto.
Tutti noi siamo nelle
tue mani e ti lodo e ti lodiamo per la tua misericordia e la tua grazia. Amen
don Salvatore Paparo
UN FATTO
UN COMMENTO
Questa volta, un fatto
un commento, si occupa dell'Opera Del Cenacolo Familiare.
Voglio portatre a
tutti i nostri letttori, la notizia che
la nostra opera si stà muovendo per rendere il messaggio di don
Salvatore Paparo vivo e vegeto, voi mi direte come: Stiamo trattando con La
Piccola Casa della Provvidenza (COTTOLENGO) per avere dei locali da loro
dismessi c.a. trenta anni fa per farla rinascere sia come Casa di accoglienza
per anziani, sia per una Clinica Privata, più reparti che si occuperanno delle
varie sintomatologie. Abbiamo a tal punto rifondato una associazione “OPERA
CENACOLO FAMILIARE ONLUS” con sede in
Via Savoia, 41 Pinerolo, che presto diventerà LA FONDAZIONE OPERA CENACOLO FAMILIARE. Siamo tutti pregati
di pregare per essa e non solo anche di operare sia con donazioni e servizi
di volontariato. Vi fornirò al prossimo
bimestrale le coordinate del nostro conto corrente.
Fulvio Crivello
RIFLESSIONE
BIBBLICA
In quel tempo,
Gesù uscito dalla sinagoga, subito ando nella casa di Simone ed Andrea, in
conpagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone (Pietro) era a: letto con la febbre e subito gli parlarono di
lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la
lasciò ed ella li serviva.
Ev. Marco cap 1, 29-31
L'evangelista Marco
ci narra in queste parole la guarigione della suocera di Pietro, proprio quello
di cui la chiesa cattolica dice che fu il primo papa, quindi Simone detto in
seguito Pietro era sposato ed aveva dei figli come quasi tutti i discepoli di
Gesù lo erano quindi anche i Pastori Cattolici come diceva don Salvatore dovrebbero
sposarsi e fare una vita normale sempre ispirata all'amore di Dio.
Tolto di questa breve
parentesi veniamo ora al testo; cosa ci dicono oggi queste belle parole e anche
i gesti di Gesù, si perche anche la
gestualità del profeta di Nazaret è importante, come sono le sue parole, in
questi due versetti vediamo le mani di Gesù “la fece alzare prendendola per
mano” Le mani le braccia sono di grande importanza nel gesto umano. Possono guarire o ferire o
peggio ancora, dare la morte, accarezzare con le mani o sciaffeggare,
accogliere o respingere; le mani o le braccia possono riflettere l'essere della
persona.
Gesù tocca i malati,
tocca anche i discepoli caduti a terra per dare a loro la speranza e dei nuovi
sogni. Nel racconto della tempesta sedata quando Simone detto Pietro comincia
ad affondare, gli tende la mano, lo afferra e gli dice “Uomo di poca fede,
perchè hai dubitato?” Gesù è molte volte, anche per noi, una mano che
rialza, che ci infonde forza e ci risolleva dalla polvere della nostra società malata,
priva di giustizia.
Dove si trova il
profeta di Nazaret, cresce la vita, crescono i sogni, non si teme più per la
vita. Questo è ciò che prova chi percorre le pagine di Marco, incontrandosi con questo Gesù umano più che
divino che guarisce i malati, accoglie chi non ha parola e sopratutto non
giudica. Non dovremmo mai dimenticare che la prima immagine offerta dai
vangeli, e quella di un Gesù guaritore, un uomo e non un Dio che diffonde la vita è guarisce ciò che è malato nel nostro modo di
vivere. Proprio per questo, intorno a Lui troviamo sempre la miseria
dell'umanità.Dalle parole e dai gesti di Gesù apprendiamo che Dio è amico della
vita e non del martirio. Egli ama appassionatamente la felicità, la salute, la
gioia. Purtroppo è inquietante vedere in questa società malata solo di denaro,
con quanta facilità ci siamo abituati alla morte non solo umana: la morte della
natura, distrutta dall'inquinamento industriale; la morte per le strade, per la
violenza, la morte del nostro intimo. Mi pare ignominioso osservare con quanta
indifferenza si sentono le notizie che parlano di milioni di morti per fame e
con quanta indifferenza contempliamo la violenza silenziosa, efficace e
costante, di strutture ingiuste e di leggi che difendono i potenti di turno.
I dolori e le
sofferenze altrui ci preoccupano sempre di meno. Ogni individuo sembra
interessarsi solo ai suoi problemi, del suo benessere e del conto in banca;
questa apatia si sta impossesando di molti. Concludendo questa riflessione cari
amiche ed amici del Cenacolo Familiare, il vangelo di Marco e il nostro piccolo
brano ci ricordano che Gesù è sempre molto attento al dolore della gente egli
si ferma quando vede soffrire qualcuno; Lui non si limita a predicare, Lui
lascia anche la preghiera per aiutare le persone, ed è proprio per questo che
lo cercano i malati, sia fisici che spirituali, i senza parole, le prostitute
le persone scartate dai benpensanti. Ecco che cosa è seguire Gesù, non le
celebrazioni religiose, le dottrine, i dogmi, ma essere con Lui per alleviare
le sofferenze della vita e per ridarci gioia e passione per essa e per i
fratelli e sorelle.
r. Fulvio Crivello
BENEDIZIONE
La grazia del Signore Gesù Cristo e l' Amore di Dio e la
comunione dello Spirito Santo siano con tutti noi. Amen
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