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24 dic 2023

NATALE 2023

 

Chi non Ama non ha conosciuto Dio, poiché Dio è Amore” I lett. Di Giovanni cap. 4,vers. 8

Un caro saluto a tutti a Voi, amiche ed amici dell'Opera del Cenacolo Familiare ed un augurio di celebrare un sereno Natale in famiglia

Esso comprende due parti

1 Preghiera di don Salvatore Paparo

2 Riflessione Biblica sul tempo di Natale

PREGHIERA DEL SANTO NATALE

Signore , nostro Dio, Tu ti sei abbassato fino a noi, hai voluto diventare uomo con Tuo Figlio, Nostro Salvatore. E' questo Signore l'hai fatto come gesto di compassione e misericordia verso noi tutti. Tu Signore nella notte di Natale hai fatto brillare la tua LUCE che nulla a da condividere con le nostre misere luci. Mostraci in questo giorno, per mezzo dello Spirito Santo la Via che conduce a Te; affinché vediamo con i nostri occhi la luce del mondo che TU hai mandato, con Gesù Tuo Figlio la PAROLA VIVENTE DI TE, come anche noi siamo Figli tuoi ; fai di noi in questo giorno e non solo, i tuoi testimoni per tutta la nostra vita. Amen

don Salvatore Paparo

RIFLESSIONE BIBLICA PER IL NATALE 2023

CHI DITE CHE IO SIA?

Gesù, giunto nella regione di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli:”La gente, che dice che sia il Figlio dell'uomo?” Risposero: “alcun dicono Giovanni il Battista, altri Elia,altri Geremia o qualcuno dei profeti”.

Disse a loro “ma voi, chi dite che io sia?”

In questo Natale, non vi parlerò, della capanna di Betlemme o della visita dei Magi di Oriente, ne tanto meno dei pastori che accorrono a Betlemme per adorare Gesù. O del censimento voluto dall'imperatore romano, o del rifiuto degli albergatori di Betlemme a ospitare una donna Miryam in procinto di partorire, ma di una frase:

Ma voi, che dite che io sia?” Questa domanda che Gesù fa ai suoi discepoli e discepole, non è rivolta solo ai primi seguaci del Movimento Cristiano. E' una domanda che riguarda tutti noi ed è una domanda fondamentale a cui dobbiamo rispondere, noi che ci confessiamo cristiani, anche in questo Natale del 2023 sfigurato dalla nostra società, sempre più impegnata a fare soldi, alla domanda di Gesù: “Chi dite che io sia?”

Quando comincio a vedere i preparativi per questa festa di Natale e ad osservare le varie luminarie nei negozi più disparati, comprese agenzie di viaggi con palmeti di oasi tropicali e montagne piene di neve, fiorai e concessionarie di automobili, e gli operai che montano le luminarie per le strade dei tanti comuni italiani; le pubblicità dei vari panettoni e pandori con ragazze vestite da babbo natale, o meglio svestite, con cosce al vento e seni in bella mostra; mi domando cosa può essere rimasto di vero, in questa festa, nata nel V secolo per celebrare la nascità di Gesù? Insomma, festeggiamo la nascita di Gesù senza aver il festeggiato presente ad essa; e care Amiche ed Amici dell'Opera del Cenacolo Familiare, chiedersi che cosa è rimasto di vero, in questa festa celebrata solo ed esclusivamente per il dio denaro, di Gesù non se ne parla mai, se non nelle chiese cristiane, ma anche qui, spesso, senza quella interiorità che era tipica dei primi cristiani, L'Emmanuele (Dio con noi) Gesù la Parola Vivente di Dio, presente in ogni istante della nostra vita, con la Via tracciata da Lui, non per l'aldilà ma per l'aldiquà, per una società migliore, una giustizia vera ed un pensiero, non solo, riservato agli ultimi, a quelli che smascherano la nostra mediocrità.

Oggi purtroppo care sorelle e fratelli in Cristo, abbiamo perso il senso della festa della natività che era familiare e domestica, e questo grazie alla vergognosa manipolazione e di tanti eccessi che nulla hanno da condividere con il Natale.

Analizzando bene il problema o i problemi, capiamo che il solco tracciato dalla nostra società è sempre più profondo. Come si può celebrare la festa della natività di Gesù, la Parola Fatta Carne in una società che praticamente volge le spalle a Dio e che con la corsa al dio denaro, distrugge in molti modi la dignità dell'essere umano.

Vorrei qui ricordare che Gesù Vivente, la Parola di Dio ci viene in questa data simbolica come un bambino consegnato all'intera umanità. Il Natale è questo in questo piccolo neonato che cerca il nostro sguardo come tutti i neonati del mondo. Il Dio onnipotente e terribile, chiuso nella sua serietà (Come spesso le chiese ci hanno fatto credere) nella natività di Gesù si e fatto bambino, e questo care sorelle e fratelli in Gesù, ci dice molto di più del suo modo di essere Dio, che le chiese dietro la dottrina e dei dogmi ci ha fatto credere.

Se potessimo, è questo lo auguro a tutti, fermarci in silenzio davanti a questo neonato e accogliere fino in fondo nella nostra coscienza più profonda tutta la tenerezza, l'amore, la misericordia di Dio, forse comprenderemo perché la mente e il cuore di un credente deve essere attraversato da una gioia immensa perché Gesù il Vivente e Dio, sono con noi.

A questo punto ritorno alla parola detta da Gesù”ma voi, chi dite che io sia” a tutti noi la risposta. Un sereno Natale da passare con i propri cari

r. Fulvio Crivello

BENEDIZIONE IN QUESTO NATALE 2023

CHE IL SIGNORE FACCIA RISLENDERE IL SUO VOLTO VERSO DI NOI E CI DIA LA SUA PACE, RICORDIAMOCI DEI POVERI, DEGLI AFFLITTI, DI CHI E' NEL LUTTO CHE L'AMORE DI DIO E DI GESU' SIA CON TUTTI NOI ORA E SEMPRE

AMEN





23 nov 2023

MESE DI NOVEMBRE - DICEMBRE 2023

 

Se uno dice:”Io amo Dio” e poi odia suo fratello, è mentitore: infatti chi non ama il proprio fratello che vede (tutti i giorni) non può amare Dio che non vede. E noi abbiamo da Lui questo comandamento: chi ama DIO ami anche il proprio fratello e sorella. I lett. Di Giovanni cap. 4 vers.19-21

Care amiche ed amici del Cenacolo, troverete in questo numero :

La preghiera di Don Salvatore

Una breve riflessione biblica

La Benedizione

PER NON SBAGLIARE, BISOGNA CENTRARE TUTTA LA NOSTRA ATTENZIONE SULLA FIGURA DI GESU' (preghiera del luglio 2008)

A questo punto, desidero rivolgerti la mia accorata preghiera: certo, secondo la tua promessa, la chiesa formata da tutti i Battezzati e a chi tu avrai chiamato a Te, sarà dallo Spirito Santo condotta a tutta la VERITA'. La storia, però, ci testimonia che lo Spirito Santo sta faticando molto per portare a termine questa sua missione: noi Chiesa, Con i ministri incaricati di portare la tua PAROLA e soprattutto le Chiese che si reggono ancora con la GERARCHIA, abbiamo ostacolato lo Spirito Santo, perché non amiam o, come Tu hai amato il Padre Celeste e tutti noi, e lo Spirito Santo può agire, solo dove trova amore”LA VERITA' SI COSTRUISCE MEDIANTE L'AMORE” e non con le condanne che sono ammantate solo dallo spirito del tentatore. Ti chiedo umilmente caro Signore Gesù, mio unico maestro di Illuminare le menti che ancora oggi pongono degli ostacoli alla tua Parola.

don Salvatore Paparo


PREDICAZIONE PER LE QUATTRO DOMENICHE DI AVVENTO

E' la voce di uno che grida nel deserto: preparate la via per il Signore, raddrizzate i suoi sentieri.”

Ev. di Marco cap 1 vers.3

Come sempre nel bimestrale che tutti voi care amiche ed amici dell'Opera del Cenacolo Familiare riceverete, del mese di novembre e dicembre, anche le quattro Domeniche di Avvento, vorrei proporvi e di provare a separare il Gesù umano, da quello del mito, perché dico questo, per il motivo che da molti anni, dopo aver incontrato personaggi, come Valdo Vinay, Franco Barbero e il fondatore del Cenacolo, Salvatore Paparo insieme ad altri, mi sono sempre convinto che Gesù è nato Ebreo ha vissuto da Ebreo ed è morto da Ebreo e come scrisse un grande teologo tedesco ucciso nel campo di prigionia di Flossemburg dai nazisti: Dietrich Bonhoeffer, che invitava i cristiani e non cristiani a separare il cristianesimo dalla religione (Lettere e scritti dal carcere) aveva ragione Bonhoeffer, come molti altri che hanno pagato con il bene più prezioso: La Vita, per andare fino in fondo al loro pensiero seguendo le strade del Nazareno.

Bisognerebbe anche in queste domeniche di avvento, liberarsi dalle dottrine, dai dogmi, dalle tradizioni, dai riti e sopratutto dai ritualismi ecc. e ascoltare la parola che grida nel deserto e porsi all'ascolto di essa; la conversione di cui abbiamo bisogno per essere veramente cristiani, anche in queste domeniche di avvento, non si può improvvisare con alcune celebrazioni, nelle varie chiese cristiane, passeranno a volte anche degli anni a riconoscere la conversione di cui abbiamo bisogno per accogliere più fedelmente quel nascituro, figlio di Miryam, chiamato Gesù, la Parola Vivente di Dio. Forse anche noi credenti, più o meno praticanti, abbiamo bisogno di fare un esame di coscienza a tutti i livelli, primo: dalle chiese cristiane in toto, per riconoscere i nostri errori e responsabilità, cosa più che mai essenziale in queste domeniche di avvento per preparare “la via del Signore”.

In noi cristiani di oggi, esistono un insieme di credenze, compresa quella delle domeniche di avvento che si devono accettare, anche se non si conosce il significato; esiste un codice di leggi e regolamenti e tradizioni che si devono osservare, sebbene non si comprenda il motivo di tante esigenze volute da Dio, non parliamo poi del ritualismo: alcune pratiche religiose e non di fede si devono COMPIERE anche se in modo abitudinario (Vedi il Natale; di cui si conosce poco e sopratutto non si ricorda il vero attore protagonista: Gesù di Nazareth) e come festeggiare un compleanno senza il festeggiato.

Noi cristiani di oggi, anche in queste domeniche di avvento, siamo cristiani stanchi ed anche un po annoiati, senza il desiderio di conoscere veramente il Signore, senza passione alcuna per contagiare la nostra fede; è (sufficiente fare il proprio dovere).

Ma sono, proprio le quattro domeniche di avvento, la prima chiamata che noi dobbiamo ascoltare. Quella più urgente; stiamo cercando, care amiche ed amici del Cenacolo di fare non poche cose, ma mi viene in mente e penso a tutti voi e a me, in che modo possiamo preparare nuove strade al Signore nelle nostre comunità e chiese?

Nelle prime comunità cristiane che erano un movimento nella chiesa ebraica di allora, i momenti e le cose erano vissute in maniera diversa. La fede in Gesù di Nazareth non era usata come un sistema di regole e dogmi, era ancora il movimento cristiano, quello che guidava le comunità non era ancora la chiesa cristiana, ovvero un sistema religioso. La chiamavano “VIA” e la proponevano come il modo più sicuro per vivere con buon senso e speranza, amore ed allegria gioia, si diceva allora che fosse una via nuova e vivente che è stata inaugurata per noi da Gesù (lett. Agli Ebrei cap 10 v. 20/ cap12 v 2).

Sarebbe molto importante, partendo dall'avvento, prendere coscienza che la fede è una via e non un sistema religioso (Aveva ben ragione Bonhoeffer quando invitò il mondo cristiano a separare il cristianesimo dalla religione). Percorrendo questa via avviene di tutto, il cammino gioioso, i momenti di ricerca, le prove da superare, i dubbi, gli interrogativi. Tutto fa parte di quella via di cui ci parla il testo, anche gli interrogativi che ci poniamo che possono essere di stimolo, molto ma molto di più di non poche certezze e sicurezze possedute in modo abitudinario e ritualistico che spesso le chiese cristiane ci insegnano fin da bambini. Ognuno di noi sia esso donna o uomo deve percorrere la propria strada. Ognuno di noi è responsabile di questa grande avventura che è la nostra vita. Nella via insegnata da Gesù ci sono delle tappe, come in una corsa ciclistica: le persone possono vivere momenti diversi. L'importante è mettersi in cammino senza fermarsi e voltarsi indietro, ascoltare la chiamata che ci viene fatta e vivere in modo degno e felice; questo può essere il modo in queste domeniche di avvento e non solo di “PREPARARE LA VIA DEL SIGNORE”

r. Fulvio Crivello

PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO

A chi dovremmo rivolgerci per avere aiuto , conforto, amore, se non a TE. Ammaestraci , illumina le nostre menti, e liberaci dai dubbi, dalle nostre incertezze, dalle nostre paure, avvicinandoci al Natale in cui celebriamo la nascita del Salvatore Gesù Cristo, illumina con le tue Parole e i tuoi Gesti, che sono Gesti di Amore, Gioia e Vita, di Passione per la tua Parola. LUX LUCET IN TENEBRIS/ LA LUCE RIPLENDA NELLE TENEBRE

r. Fulvio Crivello


BENEDIZIONE

Il Signore ci benedica e ci guardi; il Signore faccia risplendere il suo volto sopra di noi e ci sia propizio; Dio volga verso di noi il suo volto e ci dia la pace!




23 ott 2023

SETTEMBRE-OTTOBRE 2023

 

Carissimi, se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amare gli uni gli altri. Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in Noi e il suo amore diventa perfetto in noi.

I lett. Di Giovanni cap. 4 vers.11-12

Carissimi amiche ed amici dell'Opera del Cenacolo Familiare, in questo numero troverete le seguenti parti: nella riflessione biblica ho ripreso alcuni spunti dal Cenacolo mar-apr 2022:


Preghiera di don Salvatore Paparo

Un fatto ed un commento

La riflessione biblica

La preghiera allo Spirito Santo

Il Credo di Silvia Maestrello

La benedizione

ESSI NON IMPARERANNO PIU' LA GUERRA”

Il profeta Michea, sei secoli prima della nascita di Gesù, scriveva queste parole di Dio che ancora risuonano nella nostra coscienza. Oggi purtroppo tuona ancora il cannone, si risentono le sirene di allarme aereo; Si sentono le mitragliatrici che crepitano. Non so Gesù , caro Maestro della mia vita, come andrà a finire. Ma so di certo quale sarà il prezzo: bambini uccisi dai bombardamenti, mamme uccise anche loro, anziani uccisi ecc. tutti nella guerra perdono, sia chi ha aggredito, sia gli accrediti. Signore Gesù, che tu hai detto di amare, illumina le menti dei governanti, dei generali, e fai si, che questa guerra cessi al più presto, e che si torni al dialogo e alla pace, in un mondo che ancora non ha capito le tue parole di amore e di grazia, come non ha capito tutti i profeti che hanno sempre parlato di pace ed amore.

don Salvatore Paparo

UN FATTO UN COMMENTO

Gesù disse ai suoi discepoli:Avete inteso che vi fu detto:”Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico” (legge mosaica) Ma io vi dico: amate i vostri nemici.

Ev. Matteo cap.5 v. 43-44

In un mondo pieno di violenza, pieno di guerre conosciute e sconosciute, in ultimo la guerra scatenata da Hamas, con la risposta di Israele con bombardamenti terroristici sulla striscia di Gaza; guerra che uccide, come anche tutte le guerre ora in corso, senza alcuna pietà: donne, bambini, uomini, noi credenti di oggi, davanti alle parole di Gesù che cosa possiamo fare? Fare finta che Egli non le abbia mai pronunciate? Sopprimerle? Quando il Profeta di Nazaret parla dell'amore per il nemico, non sta pensando ad una tenerezza verso di lui, ma ad una relazione radicalmente umana, ad un interesse per la sua persona, questo, almeno a mio avviso è il pensiero di Gesù. Che le guerre non servono,anzi spesso ne portano altre, meglio mettersi ad un tavolo per parlare di pace ed iniziare veramente i famosi colloqui diplomatici.

Per noi, esseri umani di oggi (per fortuna non tutti) pensiamo che per risolvere i problemi (complici anche i politici e i militari) non sembra esserci altra via che il ricorso alla violenza e al riarmo . Non è quindi strano che le parole di quel grande rivoluzionario Gesù, risuonino nella nostra società, retta solo dal potere ed il denaro siano un avvertimento ingenuo a cui si può sorridere. Eppure, esiste una convinzione profonda in Gesù: il male non si può vincere, basandosi sull'odio e sulla violenza. Ma non dimentichiamoci qualcosa di importante; questa chiamata a rinunciare alla violenza deve rivolgersi soprattutto a coloro che, maneggiano il potere, il denaro o il commercio delle armi. Non sempre, noi cristiani siamo in grado di comprendere quello che un indù, profeta della non violenza: Ghandhi, scopri con gioia e riconoscenza, leggendo i vangeli: la convinzione di Gesù, che solo, la non violenza è il ripudio delle armi, può salvare l'umanità; oggi in cui si paventano guerre mondiali atomiche; queste parole sono più che mai attuali. Dopo il suo incontro con le parole di Gesù, egli scriveva questo:”leggendo tutta la storia di questa vita (di Gesù)... mi sembra che il cristianesimo debba ancora realizzarsi,..... come tutte le altri FEDI; fino a quando non avremo sradicato la violenza dalla nostra civiltà e gli eserciti. Gesù Cristo non sarà ancora nato.

Noi cristiani, a venti secoli di distanza di quelle parole del Nazareno: “Amate anche i vostri nemici” dobbiamo chiederci perché non abbiamo saputo trarre dai vangeli tutte le conseguenze della “non violenza” di Gesù, è perché non le abbiamo dato, quel compito centrale che deve avere nella vita di ognuno/a di noi e soprattutto nelle Chiese, delle varie confessioni cristiane che spesso, con ipocrisia finanziano con i loro fondi le fabbriche di armi, investendo in azioni ed obbligazione delle medesime,invece di fare delle parole del Nazareno il punto centrale che avremmo dovuto avere nelle predicazioni.

r. Fulvio Crivello

RIFLESSIONE BIBLICA

UN MONITO CONTRO LA GUERRA

Delle loro spade fabbricheranno vomeri, delle loro lance, falci,una nazione non leverà più la spada contro l'altra,e non impareranno più la guerra”

dal libro del profeta Michea cap. 4 ver.3

In quasi tutti i Paesi, in cui conta di più l'economia che l'essere umano, parlano le armi, di invio delle stesse, come se uno armandosi di più garantisse la PACE. Il presidente del consiglio Israeliano Netanyahu incita il popolo ad odiare i palestinesi, invece di prendersela con Hamas che ha scatenato la guerra . Al contrario delle parole dette da Gesù a colloquio con i discepoli: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico come dice la legge. Ma io vi dico: amate anche i vostri nemici.” Forse non conosce Gesù e i suoi discorsi ma certamente il profeta Michea lo conosce di certo. Stesso discorso vale per Hamas che non conosce la misericordia citata molte volte nelle Sure del Corano ma solo la violenza e l'odio.

Dobbiamo quindi rassegnarci a dire che la guerra è comunque un male ineliminabile dall'orizzonte della storia umana? Dobbiamo subirla come realtà contro cui ogni sforzo umano è vano? La parola PACE, non più guerre possiamo ancora pronunciarle?

Le parole, care amiche ed amici dell'Opera del Cenacolo del brano che oggi insieme commentiamo “non impareranno più la guerra” del profeta Michea le dobbiamo forse cancellare dalla Bibbia? Io penso proprio di no ; Michea scrive questi versetti quasi 2600 anni fa, pieni di speranza, come siamo anche noi pieni di speranza, che le guerre in futuro, che gli eserciti non ci siano più. Eppure i tempi in cui scrive il profeta sono tempi bui, con momenti drammatici; ma egli dice anche, che si possono aprire dei tempi nuovi, dove l'essere umano non imparerà più la guerra. Ci stiamo avvicinando al Natale, il quale oltre alle nostre consuetudini e celebrazioni, ci annunzia la realtà di questi tempi nuovi, con la nascità di Gesù ,di un modo diverso di vedere il futuro, ricordando le parole che Gesù nel corso della sua vita ci ha detto; noi non siamo autorizzati a depotenziarle o peggio a ridurla solamente ad una UTOPIA o ancora, è questo riguarda le Chiese Cristiane, a semplice celebrazione liturgica.

Non è che donne e uomini non parlino di pace, neanche i governanti spesso parlano di pace, ma per loro le garanzie per la stessa e per la sicurezza, continuano ad essere espresse nel linguaggio della minaccia, della paura, e della tutela delle grandi potenze che continuano a vendere armi e tecnologia per la distruzione, in tutto il mondo.

Michea ci dice:la pace sì, ma attraverso un cammino diverso, un cammino di cui egli almeno, a mio avviso prevede due strade: la prima , mettere al centro del nostro pensiero la VITA, DIO e la sua PAROLA. Secondo fare delle scelte di fondo in linea con il messaggio evangelico: fra queste vie, come indicate da Gesù: la riconversione bellica, il dialogo per risolvere le vertenze internazionali e sopratutto l'educazione alla PACE delle future generazioni. Avvicinandoci al Natale, nella misura in cui noi donne e uomini di oggi , possiamo verificare nel concreto, che le parole di Gesù Cristo il Vivente, non erano e non sono un'utopia, ma una realtà possibile e percorribile per tutta l'umanità.

r. Fulvio Crivello

PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO

Gesù parlando ai suoi discepoli e discepole, disse, non vi lascerò soli e il Consolatore sarà sempre con voi. Tu Spirito Santo che sei il Consolatore, Spirito di Amore e di Verità ammaestraci, insegna a noi tutti che cosa è l'Amore e la Verità, illumina le menti dei potenti che scatenano le guerre, illumina il cuore di che produce e vende armi, benedici chi opera per la pace. Fai Spirito di Amore a mettere in pratica per noi esseri umani le parole che Michea diceva 2600 anni fa “non impareranno più la guerra” Te lo chiediamo in nome di Gesù Cristo.

R, Fulvio Crivello


IL CREDO

CREDIO IN DIO

PADRE ONNIPRESENTE

CREDO IN DIO

CREATORE DEL CREATO

CREDO IN DIO

CHE E' LUCE,SPIRITO,AMORE

CHE E' PADRE E MADRE

CREDO IN DIO

CHE ENTRA IN OGNUNO DI NOI

AL PRIMO VAGITO COME ANIMA

CREDO IN GESU' DI NAZARET

UOMO ILLUMINATO

ILLUMINATO DA DIO

CREDO IN GESU' VIVENTE

CHE E' IL VERBO DI DIO CREDO IN GESU'

CHE CI HA INDICATO LA VIA DA SEGUIRE NELL'AMORE

CONDIVISIONE UMILTA'

CREDO IN GESU'

CHE SEMINA LUCE, NON GIUDICA NON CONDANNA

NON PARLA DI PECCATO

CREDO IN GESU' DI NAZARET

IL VIVENTE, IL VERBO DI DIO

CREDO IN DIO CHE ISPIRA LA MIA VITA

TERRENA IN UN PERCORSO

DEGNO DEL SUO GIUDIZIO

QUANDO LA MIA ANIMA SALIRA' A LUI

GRAZIE MIO DIO

Silvia Maestrello


BENEDIZIONE


LA GRAZIA DEL SIGNORE GESU' CRISTO E L'AMORE DI DIO E LA COMUNIONE CON LO SPIRITO SANTO, SIA CON TUTTI NOI ORA E PER SEMPRE.

AMEN





8 ago 2023

LUGLIO-AGOSTO 2023

 

Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, poiché l' Amore è da Dio e chi Ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non Ama non ha conosciuto Dio, poiché Dio è Amore”

I lett. Di Giovanni cap 4 v. 7-8

Carissimi amiche ed amici del Cenacolo Familiare, e care sorelle e fratelli in Cristo in questo numero troverete le seguenti parti , ma prima di questo voglio augurarvi delle buone vacanze.

Preghiera di don Salvatore Paparo

Riflessione Biblica inerente alla settimana santa e alla Pasqua

Preghiera allo Spirito Santo

Benedizione


UNA PREGHIERA A GESU'

Ormai i tempi sono maturi; ma è necessaria una radicale conversione per vivere il tuo messaggio di amore e di misericordia: ciascuno di noi deve amare dando alla sorella o al fratello in dono, il bene che ha ricevuto da Te, ciascuno di noi deve amare ricambiando al fratello o alla sorella l'Amore che tu hai dato. L'esercizio del vero amore porta con se enormi conseguenze: nessuno si deve credere in diritto di giudicare e di condannare il fratello o la sorella, poiché annunziando il tuo messaggio di salvezza, TU hai solo parlato di AMORE, di GIOIA, di FRATERNITA', di COMPASSIONE e di MISERICORDIA mai di peccati. Amen

don Salvatore Paparo


RIFLESSIONE BIBLICA

Cosa mi dite? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo, gli disse: Figlio, vai oggi a lavorare nella vigna. Questi rispose: vado signore! Ma non andò. Si rivolse quindi al secondo e gli disse la stessa cosa. Questi rispose: non ci vado! Ma poi pentitosi, andò. Chi dei due fece la volontà del padre? Risposero tutti : “L'ultimo”

E' Gesù disse a loro “In verità vi dico : i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel Regno di Dio” Infatti è venuto Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute gli hanno creduto. Voi pur vedendo, neppure dopo vi siete piegati a credere in lui.

Ev. di Matteo cap. 21 v. 28-32

I professionisti della religione

Il racconto che abbiamo letto, o meglio la parabola è molto chiara e comprensibile. Un padre chiama i due figli, e gli chiede la cortesia di andare a lavorare nella vigna. Il primo acconsente subito all'invito dicendo “si signore” ma per lui tutto si ferma alle parole e nulla di più. Il secondo gli risponde negativamente “non ci vado!” poi pentitosi e pensandoci meglio va a lavorare nella vigna.

Il messaggio del brano è chiaro e lineare, come tutte le parole di Gesù. Davanti a Lui e a Dio, l'importante non è tanto parlare anche forbitamente, ma fare ed agire. Ciò che è importante non è fare delle belle prediche ma fare la sua volontà. Le parole di Gesù sono chiarissime è indiscutibili, egli lancia ai capi religiosi di allora e di adesso:”In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano nel regno di Dio” E' qui mi sorge una domanda; sarà vero quello che dice Gesù?

Tornando ai tempi di Gesù, gli Scribi parlavano costantemente della legge Mosaica, stessa cosa facevano i sacerdoti, nessuno dubitava di loro, essi facevano la volontà di Dio. Ma Gesù ci dice che le cose non sono sempre come appaiono. Gli scarti della società di allora, da tempo avevano dimenticato la legge mosaica, non parlavano con le labbra di Dio ma il loro cuore èra più vicino come ci dice il Nazareno a Dio. Le chiese cristiane di tutte le confessioni, in questi duemila anni hanno riempito di parole anche molto belle la nostra storia.

Abbiamo costruito sistemi impressionanti di dogmatica e di dottrina, con profondi concetti teologici; tuttavia oggi come ieri la vera volontà di Dio, la fanno coloro che traducono nei fatti le Parole dette da Gesù il Vivente.

Molte volte Gesù mette in guardia la chiesa di allora, ma anche la chiesa di oggi dal pericolo dei “professionisti della religione” e qui metto in gioco anche la mia persona: parliamo molto di Dio, crediamo di sapere tutto di Lui. Possiamo essere acculturati, predichiamo bene la Bibbia, l'ordine la morale ecc. ma possiamo finire per rendere la vita dell'essere umano ancora più dura e penosa, invece di dare: gioia amore e felicità, parlando di Fede. Forse, non è per cattiva volontà per le chiese cristiane, ma si intende la religione che non contribuisce, a rendere la vita più gioiosa e viva; al contrario la Fede che ci da questa gioia nelle parole di Gesù. Nella religione, così come intendono gran parte delle persone, sembra sempre essere tutto in ordine, tutto è perfetto, i culti hanno una liturgia perfetta, tutto si accorda con la liturgia, ma nello stesso tempo tutto è freddo e rigido, nulla invita alla gioia e al piacere della vita. Terminando il racconto, Gesù aggiunse queste parole, terribili per quelli che si cullavano e si cullano nella illusione di sapere già tutto, sia della legge che di Dio:”I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio” Quelle persone che apparentemente hanno poco a che fare con Dio, spesso gli sono più vicini dei pastori della chiese cristiane e dei teologi, per ché meglio comprendono la comprensione e la bontà di Dio verso l'essere umano e di tutto il Creato.

r. Fulvio Crivello

PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO

Tu sei la Verità, a chi altro potremo rivolgerci se non a TE? tu sai chi siamo: cristiani convinti, cristiani timidi, cristiani tiepidi, non cristiani, o atei. Tu sai tutto di noi, non ti possiamo mentire, sai delle nostre speranze, delle nostre inquietudini, stai con noi anche in questi giorni di cui molti ma non tutti vanno in vacanza ; continua ad ammaestrarci nella tua parola, aiutaci a superare le difficoltà, fai vivere in noi la Fede e la Speranza, in nome di Gesù nostro UNICO MAESTRO

r. Fulvio Crivello

BENEDIZIONE DEL SIGNORE

L'Iddio di ogni grazia, il quale ci ha chiamati alla sua eterna gloria in Cristo, ci perfezioni Egli Stesso, ci renda saldi, ci fortifichi. A LUI sia la potenza nei secoli dei secoli. Amen




19 giu 2023

MESE DI MAGGIO-GIUGNO 2023

 

I profeti sono testimoni e cantori dell'amore di Dio per tutti gli esseri umani” Amos cap.3 vers. 2

Un caro saluto a tutti a Voi, amiche ed amici dell'Opera del Cenacolo Familiare e Sorelle e Fratelli in Gesù Cristo Nostro Salvatore.

Esso comprende le seguenti parti:

1 Preghiera di don Salvatore Paparo

2 Riflessione Bibblica

3 Preghiera Allo Spirito Santo

4 Benedizione


PREGHIERA

Signor Gesù, mio Unico Maestro, oggi ti voglio pregare, per i migranti, che attraversano il mar mediterraneo, con la speranza di trovare dei Paesi che compongono l'Europa, una accoglienza fraterna. Ma spesso incontrano delle grandi difficoltà ad inserirsi in una società e spesso la morte, annegati nel mare; società che noi stessi abbiamo accettato e costruita; basata solo sul Potere e sul Denaro, dimenticandosi delle parole di TUE, quando dicevi: “Non puoi servire a due padroni, a Dio e al Denaro” Sante Parole caro il mio Gesù, Maestro della mia vita.

L'Europa, culla del cristianesimo ha impoverito con le colonie, due interi continenti L'Africa e l'Asia, l'America del sud, oggi in questi Paesi si muore di fame e lo sanno i 15 milioni di bambini che ogni anno muoiono per questo. E' vero che non ci sono più le colonie, ma il colonialismo si, abbiamo dato la libertà finta, ma i Paesi Europei che possedevano le colonie, sono ben presenti in essi. La mia preghiera sono sicuro giunga a Te e che tu possa illuminare le genti al tuo messaggio: “Non puoi servire a due padroni, a Dio e al Denaro”Amen

don Salvatore Paparo


RIFLESSIONE BIBBLICA

Gesù disse ai suoi discepoli: “Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amera l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e il Denaro”

Evangelo di Matteo cap.5 v 38-39

Le parole di Gesù, e questo testo lo ricorda, sono sempre chiarissime e ferme; sono parole che ci interrogano e ci pongono interrogativi, oggi più che mai, irrisolti.

Il pensiero di Gesù che Vive in Noi e nel Mondo e di una logica che pone delle domande: “Non potete servire Dio e allo stesso modo il potere e il denaro “.

Le stesse Chiese che si richiamano a Lui, si devono interrogare sul loro modo di vivere, care amiche ed amici del Cenacolo Familiare. Dio ovvero il Gesù Vivente può essere servito e onorato solo da coloro che promuovono la solidarietà e la giustizia, non quella ultraterrena, ma quella fatta in terra, compreso tutto il Creato.

Per conseguenza i ricchi e i privilegiati sono chiamati a condividere i loro beni e risorse con i bisognosi, come ci dice il capitolo 4. del libro Degli atti degli Apostoli.

Il Dio Vivente che ama tutti i suoi figlie e figli, non può essere servito da chi è dominato dal denaro (Satana) e dimentico dei suo Fratelli e Sorelle che soffrono e sono in ristrettezze economiche.

Proprio per questo, quando Gesù nella sua vita terrena; condannava duramente coloro che possedevano e accaparravano più del necessario, senza preoccuparsi di quelli, che accanto a loro soffrivano e soffrono la fame. Mi viene qui in mente un racconto che troviamo nel libro della Genesi: il fratricidio di Caino nei confronti di Abele; Alla domanda che Dio fa a Caino: “Dove è tuo fratello Abele, e Caino risponde: non sono io il guardiano di mio fratello” E' la stessa domanda che ci fa Dio : Dove sono i tuoi fratelli e sorelle, il tuo prossimo. Noi spesso rispondiamo come Caino; non siamo noi i guardiani del nostro prossimo.

In fondo, la ricchezza di alcuni, cresce esclusivamente con la povertà di altri. Chi si affanna ad accumulare sempre più potere e denaro, senza preoccuparsi di chi vive in miseria, non può volere una società più giusta, come voleva e vuole Gesù. O si serve Dio che vuole fraternità e uguaglianza tra tutti, oppure si serve il denaro, il Satana della situazione.

Non so se vi siete accorti, che nella nostra vita cristiana manca sempre qualcosa, quando siamo capaci di vivere la nostra vita spensierata; dominata spesso dalle feste Natale, Pasqua ecc, ponti per fare le gite al mare o in montagna, le ferie ecc. senza sentirci mai interpellati dal messaggio di Gesù, il Vivente “non si può servire a due padroni o servi Dio o servi il potere ed il denaro” e pensare a chi non ha tutto questo.

r. Fulvio Crivello


PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO

Aiutaci Spirito di Verità, a mettere in pratica Le Parole di Gesù, che sono parole piene di Amore Gioia Serenità. In un mondo in cui l'essere umano è ancora capace di fare stragi, dimenticandosi di TE Nostro Consolatore. Un Mondo in cui regna ancora la povertà e la fame la violenza e lo sfruttamento, sia umano, che di risorse.

Fai risplendere la tua LUCE in modo che le nebbie che ancora rendono la vita difficile, siano presto scomparse. Te lo chiediamo nel nome di GESU' il Vivente per l'eternità. Amen

r Fulvio Crivello


BENEDIZIONE

Il DIO della speranza ci riempia di ogni gioia e di ogni pace nella FEDE, affinchè abbondiate nella speranza,per la potenza dello SPIRITO SANTO.

lett. Ai Romani c.15 v.13



30 mag 2023

FESTA DELL'ASCENSIONE


Questo è l'Amore di Dio: osservare i suoi comandamenti; i suoi comandamenti non sono pesanti, poiché chi è nato da Dio vince il mondo è questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra Fede”

Carissime amiche ed amici dell'Opera del Cenacolo Familiare, abbiamo pensato, oltre alle feste cristiane, più conosciute, Natale e Pasqua, ricordare anche le feste dell'Ascensione e della Pentecoste, che nei primi tre secoli della storia cristiana erano, insieme alla Pasqua le tre feste più importanti. Troverete in questo numero le seguenti parti:

  • Preghiera di don Salvatore Paparo

  • Riflessione Biblica

  • Un pensiero di Silvia Maestrello

  • Preghiera Allo Spirito Santo

  • Benedizione

Preghiera

Gesù, attraverso il tuo Spirito, il Consolatore, converti ancora le Chiese Cristiane che sono ancora distanti da Te; convincile che il mondo non si converte a TE condannandolo, ma Amandolo, che l'unico Maestro sei solo TU e che loro sono delle semplici discepole, che con umiltà e fatica, devono cercare e trovare la Verità, con tutte le donne e con tutte gli uomini di buona volontà; che la FEDE non si impone ma si Propone. Te lo chiedo mio Carissimo Gesù in questa festa dell'Ascensione che ci ricorda anche le tue Parole “Io sarò con voi ogni giorno, fino alla fine dell'età presente”

don Salvatore Paparo

RIFLESSIONE BIBLICA

Poi li condusse fuori, verso Betania e, alzate le mani, li benedì. Mentre li benediceva, si separò da loro e veniva portato in cielo. Essi dopo averlo adorato, se ne tornarono a Gerusalemme con grande gioia. E stavano sempre nel Tempio lodando e ringraziando Dio.”

Ev. di Luca cap.24 vers 50-53

I racconti dei vari Vangeli, ci danno alcune versioni leggermente diverse degli ultimi incontri con i discepoli/e, nel Vangelo di Matteo Gesù ci lascia con queste bellissime parole “Ecco, Io sono qui con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” Il Vangelo di Giovanni ci lascia con altre parole, Marco tace sulla Ascensione, ma ci parla di benedizione, nel Vangelo di Luca parla di Benedire con un racconto denso di emozioni. La benedizione non solo quella che riceviamo in chiesa, fa bene a chi la riceve e come il perdono fa bene a chi la da. Chi benedice gli altri benedice anche se stesso, essa continua a risuonare nel suo intimo come una preghiera del silenzio che trasforma la mente e il cuore di ognuno di noi. Nessun essere umano può sentirsi bene con se stesso se continua a non amare l'altro perché Dio è Amore. Noi Cristiani delle varie confessioni siamo seguaci di Gesù e siamo portatori e testimoni della sua Benedizione a tutte le creature del mondo, compresa la natura.

Parlare di Ascensione di Gesù al cielo, può sembrare una evasione ai problemi che avvolgono il nostro mondo, forse addirittura un insulto e una presa in giro. Le parole di Gesù essendo egli un realista e non un sognatore ci pongono la domanda, che troviamo anche nel Padre Nostro: ma la terra, la nostra terra la benediciamo oppure facciamo il possibile per distruggerla? Un filosofo tedesco Friederich Nietzsche diceva”Vi scongiuro fratelli, siate fedeli alla terra, e non credete a coloro che vi parlano di speranze ultraterrene! Essi sono degli avvelenatori lo sappiamo. La terra è stanca di loro: se ne vadano in pace!”

Ma cosa significa essere fedeli a questo nostro pianeta? A questa terra che reclama una pienezza e una riconciliazione totali? Bisogna dar retta alle parole di Gesù. Mi sorge a questo punto una domanda da fare a me e a tutti voi: che significa essere fedeli a questa umanità a cui abbiamo tolto la gioia di vivere. Noi credenti in Gesù il Vivente, siamo spesso accusati di aver rivolto gli occhi al cielo, piuttosto di aver pensato alla terra sofferente. Tuttavia le parole del Nazareno, consistono proprio nel cercare e sperare nella pienezza totale di questo mondo, dando alla terra il grande valore che essa da. Non è speranza cristiana, é ne era convinto anche il fondatore dell'Opera del Cenacolo Familiare: Salvatore Paparo, che conduce a disinteressarsi dei problemi e delle sofferenze di questa nostra società. Proprio chi crede, cerca e spera un mondo nuovo e definitivo; il credente non può conformarsi a questo mondo pieno di violenza,guerre,ingiustizie, menzogna ecc.

Chi non fa nulla e si siede comodo sul suo divano, disinteressarsi di questa terra e della nostra società, non crede certo a Gesù il Vivente e alla sua benedizione e neanche in una società più giusta e fraterna. Chi non lotta contro l'ingiustizia non crede in un mondo più giusto. Chi non fa nulla per cambiare la terra, non crede neanche al cielo e a Gesù.

r. Fulvio Crivello

RIFLETTENDO

Il Bene ed Il Male sono le due facce della stessa medaglia, sono costantemente presenti nella nostra vita e in noi. Senza il Male non esisterebbe il Bene e viceversa. Pensando alla figura di Giano Bifronte, dal volto su tutti i due lati della testa mi sembra di vedere l'esatta immagine del bene e del male che biologicamente vivono in noi.

Come combattere il Male? Non con:

-la belligeranza

  • le guerre

  • l'armarsi sempre di più per difendere la pace

  • l'attivazione di meccanismi di violenza

  • il rendersi prede di invidie, odio, villanie, vilipendi, insulti ecc.

  • l'infamia, il gettare fango , la reazione impulsiva anche solo di alzare le mani.

Vi sono molte sfumature per combattere il Male:

-Iniziamo pensando di essere tutti figli/e di un Dio Buono

-Ricordando quanto ci ha insegnato Gesù di Nazareth il Vivente, Verbo di Dio.

-Essere buoni o comunque magnanimi

-Siamo Esseri Umani ed in quanto tali non siamo infallibili

Se porgiamo l'altra guancia, quella dell'altro volto di Giano Bifronte, ovvero noi stessi

-Rispetto assoluto per l'essere umano e per tutto il Creato in primis perché Figli di Dio

-Saper dire serenamente di no davanti a richieste che non possiamo o riteniamo non consone ad essere esaudite.

-Essere assolutamente ironici ed auto ironici per rispondere, senza essere volgari o violenti

-Pagare con la sana indifferenza che tenta di minare la nostra serenità

-Non dobbiamo mai cadere nei tranelli del male, ma dobbiamo riconoscerli e rifuggirli, mediante il coraggio di respingerli.

Gesù di Nazareth, il Gesù risorto il vivente, ci ha insegnato la Guida per la Vita la via della LUCE, di serenità,di rispetto, di condivisione, di Bontà e D'Amore; in un percorso che non contempla il Male e pur nella consapevolezza della sua esistenza ci instilla la forza di combatterlo con serenità. Care Amiche ed Amici, proprio in questa Festa dell'Ascensione un sereno saluto a tutti voi.

Silvia Maestrello


PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO

Tu SPIRITO DI VERITA' sai chi siamo, a volte disattenti alle tue parole, spesso credenti all'acqua di rose, molte volte in questa società, da noi stessa creata, persone che non ti tengono in considerazione, come dono della nostra vita, il soffio di vita che tu ci hai dato al nostro primo vagito. Perdonaci per questa nostra disattenzione, e illumina con la tua Luce le nostre coscienze, in un mondo ancora immerso in guerre e dolore, con milioni di esseri umani affamati, pur avendo la terra, che potrebbe sfamare tutti. Benedici le donne e gli uomini che lottano per la pace e la giustizia, illumina le menti dei potenti, che finalmente possano seguire le vie indicate da GESU', benedici anche loro, affinché questa benedizione li porti sulla retta Via, in questa Festa che ricorda L'Ascensione di Gesù al Cielo e la sua BENEDIZIONE a tutto il CREATO.

r. Fulvio Crivello

BENEDIZIONE

Il Signore ci Benedica e ci protegga!

Il Signore faccia risplendere il suo volto su di noi e ci sia propizio!

Il Signore rivolga verso di noi il suo volto e ci dia la pace!

Numeri cap. 6 v. 24-26



6 apr 2023

PASQUA 2023

 

CHI NON AMA. NON HA CONOSCIUTO DIO, POICHE' DIO E' AMORE”

I lett. Di Giovanni cap. 4 v. 8

UNA SERENA PASQUA A TUTTI, AMICHE ED AMICI DELL'OPERA DEL CENACOLO FAMILIARE ED UN SALUTO A TUTTI I NUOVI FRATELLI E SORELLE CHE SI UNISCONO SEMPRE PIU' NUMEROSI A NOI

PREGHIERA PER LA PASQUA DI DON SALVATORE PAPARO

La verità, infatti, si fa strada da sola, là dove c'è l'amore, perché dove c'è l'amore, c'è lo Spirito Santo che è verità, che comunica verità:

LO SPIRITO SANTO VI CONDURRA' A TUTTA LA VERITA'

Gesù, io sono convinto che la Chiesa Cattolica debba fare una indispensabile e improrogabile RIFORMA, la gestione dei beni materiali di una Comunità Cristiana sia affidata ai suoi membri laici. Quanto ho detto sulla Chiesa Cattolica, vale anche per le altre Chiese Cristiane, vale anche per le Chiese non Cristiane, I pastori delle varie Chiese pensino solo a coltivare la Fede e ad annunciare la parola di Gesù Vivente.

E' necessario radunare tutti coloro che sono aperti al dialogo perché tutti siamo redenti da te SIGNORE, e quindi siamo sotto l'azione dello Spirito Santo che ci condurrà a tutta la verità. Allo scopo è indispensabile e improcastinabile un Concilio Ecumenico con pari dignità di tutte le confessioni, per riportare l'unità della Chiesa oggi separata, non dalle tue parole, ma dalla dottrina e tradizioni che nulla hanno da condividere con te DIVINO MAESTRO . In modo che si realizzerà la profezia del Nazareno “Ci sarà un solo gregge e un solo Pastore, Tu, o Gesù.

Don Salvatore Paparo

RIFLESSIONE BIBBLICA

SUL CAMMINO DI EMMAUS

Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli (Gesù) fece finta di proseguire. Ma essi lo costrinsero a fermarsi. Dicendo:resta con noi, perché si fa sera ed il solo ormai tramonta. Egli entrò per rimanere con loro. Or avvenne che mentre si trovava a tavola con loro prese il pane, e pronunziò la benedizione, lo spezzò e lo distribuì a loro. Allora si aprirono i loro occhi e lo riconobbero.

Ev. di Luca cap 24 vers 30-31

Questo racconto, in cui, Cleopa ed un altro discepolo camminano sulla strada per Emmaus è uno, secondo me, dei più incisivi ed anche quello che più ci coinvolge direttamente perché a mio avviso, il secondo discepolo di cui si tace il nome, siamo tutti noi, donne e uomini di allora ed anche di oggi. Sulla via di Emmaus, i due discepoli , camminiamo con aria triste e senza speranze nel futuro. Parliamo e discutiamo di Lui, anche in questa Pasqua 2023, ma quando egli si avvicina, i nostri occhi sono impediti a riconoscerlo, come erano impediti gli occhi dei due discepoli incontrati sulla via per Emmaus. Apparentemente, quei due discepoli hanno tutto il necessario per mantenere la Fede in Lui; conoscono le Sacre Scritture ed anche noi, ma a loro e a noi non servono a nulla. Manca a loro e a noi l'unica cosa che può far ardere il nostro cuore e la nostra mente, il contatto personale con il Gesù Vivente. E' forse questo il nostro problema? Perché nelle varie confessione Cristiane, soltanto una piccolissima parte frequentano le chiese? E vero che i vangeli sono stati scritti dopo molti anni dalla morte e resurrezione di Gesù, ed hanno, come in questo racconto dei motivi teologici e di predicazione, ma indubbiamente ci sono nel loro interno delle parole dette da Gesù. o delle persone, uomini e donne che l'ho avevano conosciuto ed avevano vissuto una parte di vita con Lui. Care amiche ed amici in Gesù Cristo, ci manca anche oggi il contatto personale con Gesù, come mancava anche nella strada per Emmaus ai due discepoli, un Gesù vivo ben presente nelle nostre vite.

Perché tanta mediocrità e delusione fra noi? Perché tanta indifferenza e abitudine e tradizione? Si predica di continuo nelle varie confessioni cristiane, ci sono vari studi su Gesù, i teologi si sprecano in commentari anche profondi e storici, ma questo non basta a far parlare il Gesù Vivente. Care amiche ed amici, guardando ad oggi, non sono pochi che pensano ad una Chiesa, che desidererebbero viva e dinamica, al passo con i tempi, fedele alle parole dette da Gesù, impegnata veramente nella costruzione di una società più giusta e solidale e soprattutto più umana.

Il brano che oggi abbiamo letto termina con la Cena del Signore, senza Transustanziazione, senza Consustanziazione, senza presenza Spirituale di Gesù, care a molte confessioni cristiane; celebrano la Cena del Signore in amicizia e a quel punto i loro occhi vedono Gesù, cenano con Lui che benedice il pane, cenano con il Gesù Vivente , Gesù anche in questa Pasqua del 2023 non ci lascia soli, egli cammina con noi, nei nostri dubbi,nelle nostre incertezze, nei momenti di dolore nei momenti di felicità.

Gesù non è assente, egli non dorme, egli come sulla strada di Emmaus cammina con noi e ci parla, è il Gesù Vivente e Lui stesso celebrerà la Santa Cena in amicizia con tutti noi. Una serena Pasqua a tutti .Lettera

r. Fulvio Crivello

Lettera Giunta dal nostro Gruppo di Padova della Sig.ra Silvia Maestrello

RIFLETTENDO SULLA PASQUA

Con la Pasqua che presto celebreremo, le Chiese ricorderanno, la morte e la resurrezione di Gesù di Nazareth, che normalmente viene interpretata dalle medesime come estremo sacrificio per la salvezza dai peccati degli essere umani.

Ma focalizzerei la Pasqua come l'istituzione del Sacramento più importante, l'unico che parla di Gesù che la istitui nel Giovedì Santo: la Comunione che si riferisce alla Cena del Signore, l'ultimo saluto terreno ai discepoli/e; e che congloba in sé tutto ciò che il Verbo di Dio ha seminato in un linguaggio universale vivo, pulsante, presente per sempre in ogni essere umano. Dopo la Pasqua ci si avvia al periodo in cui le Chiese, non tutte, anzi direi solo la Chiesa Cattolica e poche altre, impartiscono i Sacramenti ai bambini, ragazzi, ragazze,agli sposi.

Mi chiedo:

Battesimo, viene impartito ai neonati per liberarli dal peccato originale, ma i neonati o i bambini nascono innocenti, immacolati, frutto dell'Amore di cui spesso ha parlato Gesù di Nazareth. Un Dio che è Amore non interviene a macchiare alcuna creatura. Forse una semplice Presentazione dei neonati alla comunità ha più senso, come diceva don Salvatore Paparo fondatore dell'Opera Del Cenacolo Familiare; e quando la persona cresce, può consapevolmente avvicinarsi alla Cresima o Confermazione. Anche Gesù venne battezzato in età adulta ed anche il battesimo e la cresima non sono frutto della volontà del Gesù Vivente.

Questo pensiero mi sollecita sempre di più nel riflettere sulla semplicità, del percorso spirituale datoci dall'esemplarità del Gesù di Nazareth il Vivente, che ha tutto avrebbe pensato, fuorché ad essere divinizzato e considerato il fulcro di un Credo basato sul peccato, su ritualità forvianti, su gerarchie farlocche, su bugie eclatanti.

Silvia Maestrello



BENEDIZIONE

La grazia del Signore Gesù Cristo Risorto e l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo, sia con tutti noi ora e per sempre. Amen


30 mar 2023

MARZO-APRILE 2023

 

IO HO INSEGNATO I PRIMI PASSI AD EFRAIM (ISRAELE), ME LI PRENDEVO SULLE BRACCIA;CON LEGAMI PIENI DI AMORE LI ATTIRAVO A ME, ED ERANO VINCOLI AMOROSI

OSEA Cap. 11 vers. 3

Carissimi amiche ed amici del Cenacolo, in questo numero troverete le seguenti cose:

Preghiera di don Salvatore Paparo

La riflessione biblica

Preghiera allo Spirito Santo per i sofferenti e di chi è nel lutto

La benedizione


PREGHIERA

Carissimi amiche ed amici, esortiamoci a vicenda perché ciascuno di noi sia docile all'azione dello Spirito Santo e faccia generosamente la sua parte, perché la strada indicata da Gesù di Nazaret, in questo mondo così dilaniato da guerre e disuguaglianze sociali, non tardi a realizzarsi; viviamo servendo gli altri; coltiviamo verso le nostre sorelle e i nostri fratelli lo stesso amore e la stessa misericordia insegnatosi da Gesù Nazaret il Divino Maestro . Amen

don Salvatore Paparo


RIFLESSIONE BIBBLICA

CHE COSA MANCA A NOI CRISTIANI DEL TERZO MILLENNIO

Uscito sulla strada, un tale gli corse incontro e gettandosi ai suoi piedi gli domandò:”Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?” Gli disse Gesù: “perché mi chiami maestro buono? Nessuno è buono, all'infuori di uno solo: Dio. Conosci i comandamenti: non uccidere. Non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre. Quello gli rispose: maestro , tutte queste cose le ho osservate sin dalla mia fanciullezza. Allora Gesù , guardandolo lo amo e gli disse: Ti manca ancora una cosa. Vai vendi tutto ciò che hai, dallo ai poveri e avrai u n tesoro in cielo; poi vieni e seguimi. A queste parole, quello corrugo la fronte e se ne andò rattristato, perché aveva molti beni.

Vang. Di Marco cap. 10 v. 17-22


Care amiche ed amici del Cenacolo, in questo momento, vicino alla più grande festa cristiana, la Pasqua, ma con un mondo, in cui si parla ancora di armarsi sempre di più ( e i politici di mestiere, ci dicono con sfacciataggine ipocrita : per difendere la PACE), ho riflettuto molto ed ho scelto questo brano del Vangelo di Marco perché lo ritengo importante in questo momento, è un brano che mi ha portato a riflettere sul valore della nostra vita e cosa vuol dire essere cristiani.

Un Uomo si accosta a Gesù, da quello che ci dice l'evangelista, egli non ha problemi ne di salute, ne di denaro ma arriva correndo spinto da una inquietudine interiore. Quando è davanti a Gesù pone esclusivamente una sola domanda: che devo fare per rendere la mia vita più giusta. Gesù gli ricorda i comandamenti come era ed è nella Fede Ebraica, che sono una via importante della vita dell'essere umano, omettendo però il primo comandamento “Ascolta Israele, amerai Dio con ecc” gli elenca solo quelli che parlano delle persone, dei viventi, aggiungendo poi anche “non frodare”.

Le parole di Gesù sono sempre molto chiare, non basta preoccuparsi della vita futura o dell'aldilà, si deve pensare anche ad una società più giusta per chi vive; Gesù invita questo giovane uomo a seguirlo, ma ad una condizione : “Una cosa sola ti manca: vai, vendi quello che hai e dallo ai poveri....!”

Non è anche questo che manca a noi donne e uomini di oggi, che ci godiamo egoisticamente il nostro benessere materiale.

Questa persona ricca, non si aspettava di certo la risposta di Gesù, “Si fece scuro in volto e se ne andò rattristato”; preferisce il suo denaro piuttosto che seguire la via indicata dal profeta di Nazaret. Non è questo l'atteggiamento di molti cristiani di oggi, soprattutto nella culla del Cristianesimo, che è L'Europa? Preferiamo il nostro benessere; vogliamo essere cristiani, senza seguire Gesù, ne conoscerlo.

La risposta di Gesù a questo benestante è più grande di noi, ci rende tristi, perché smaschera la nostra ipocrisia e la nostra menzogna a noi stessi.

Spesso noi cristiani di tutte le confessioni ci siamo addormentati dietro la religione, al culto o alla messa domenicale, essere presenti alle grandi feste religiose soprattutto al Natale e alla Pasqua con celebrazioni, spesso, non proprio inerenti alle parole che Gesù ci disse circa venti secoli fa. Abbiamo ridotto i vari scritti della Bibbia e questo vale anche per le Chiese: accomodandoli ai nostri interessi, abbiamo insomma addomesticato sia l'Antico Testamento, ma soprattutto il Nuovo Testamento, ai nostri interessi e alle nostre ambizioni. Ma questa religione non può essere fonte di gioia, come è il messaggio di FEDE di Gesù; la religione ci lascia tristi e senza una vera consolazione per la nostra vita; la Fede no, ci fa gioire, amare essere felici. La Sociologia, anzi gli studi su di essa, ci dicono , che la crisi delle chiese cristiane sta scivolando sempre di più, sul numero di fedeli irrisori, che vanno alle funzioni, meno del 5%; ed è una indifferenza tranquilla che non si preoccupa più delle parole dette circa 2000 anni fa dal profeta di Nazaret, e questo a mio avviso care amiche ed amici è una responsabilità sia della nostra società malata ma anche delle chiese; che con i loro riti e liturgie si sono sempre più allontanate dal messaggio di Gesù, preferendo la dottrina, la tradizione, più che la parola detta da Lui, a partire come detto prima dalle chiese gerarchiche. Fortunatamente ci sono sempre più persone che mosse da una ricerca interiore, per le parole dette da Gesù, avvertono la necessità di trovare “qualcosa di diverso” un modo nuovo di capire quelle parole dette da un rivoluzionario del suo tempo chiamato: “Gesù di Nazaret”; ritrovare il Movimento Cristiano e non la Chiesa voluta dall'imperatore Costantino, ed a loro, a queste persone che sono particolarmente vicino , esse dicono di cercare Gesù e di conseguenza Dio,non nei libri, che parlano di Teologia, ma di partire dalla propria esperienza con i nostri problemi, con le nostre ansie, con le nostre paure e dopo averci posto la domanda: se effettivamente siamo felici in questa vita o ci manca quella cosa che manca al giovane ricco incontrato da Gesù?.

Cari amiche ed amici e care sorelle e fratelli del Cenacolo Familiare, la malattia del potere e del denaro è come un virus, si va aggravando nella misura in cui l'essere umano pone come obiettivo supremo della propria vita, il potere e il denaro e lo fa diventare il DIO DENARO, come in tutte le società che noi chiamiamo SVILUPPATE. Ecco che la malattia diventa pericolosa, senza rendersene conto il malato, la società e la chiesa e tutti noi ci incamminiamo su un sentiero pericoloso. Il rimedio a questa malattia, non è quello di disprezzare il denaro, ma di dare a lui il giusto valore, ovvero dominare il denaro e non farsi dominare da esso. Il denaro ci deve servire per vivere, e questo coinvolge anche le Chiese Cristiane, ma diventa nocivo, anzi demoniaco, quando domina la nostra vita e le vite delle confessioni cristiane, il cuore a questo punto si indurisce, l'amore per il prossimo, per il Creato svaniscono. Quando succede questo e questo vale per tutti, anche per la chiesa, si può cadere in un vuoto interiore: “quell'uomo gli si corrugò la fronte ed il volto si fece scuro e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni”.Il denaro gli ha tolto la possibilità di iniziare una nuova vita la Vita indicata da Gesù Vivente, egli è con noi in ogni momento, ci è vicino anche quando non crediamo a Lui, egli ci ha parlato di Dio con parole indimenticabili facendoci capire che Dio è una Madre e un Padre e che non parla di peccati ma di gioia e di vita e di Amore; forse le Chiese hanno troppo parlato di peccato e di pene inerenti al medesimo ed è proprio per questo che oggi sono così pochi che frequentano le medesime e soprattutto non si è evoluta come avrebbe dovuto fare al cambiare dei tempi e della società. Al contrario di quanto siamo solito parlare, avere molti soldi, dei beni immobili ecc. non ci da quella sicurezza per il futuro, anzi ci crea dei problemi, poiché e difficile vivere una vita diversa, più umana e cristiana. Ecco cosa manca, una cosa sola per seguire la strada indicata dal profeta di Nazaret.

r. Fulvio Crivello

PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO

In questo momento ci rivolgiamo a TE NOSTRO CONSOLATORE affinché gli sforzi dei medici, degli infermieri, di chi in questi giorni è chiamato per i servizi essenziali di star vicino a chi soffre a chi e colpito dal lutto, fai che in essi la Fede possa far superare le difficoltà e trovare ancora gioia nella vita. Ti chiediamo inoltre di far si che con il tuo aiuto e con la Fede possiamo veramente cambiare il modo di pensare e di agire. Fai che in questo tempo che precede la Pasqua sia per noi un riconoscimento della nostra fragilità e aiutaci ad essere meno egoisti e capire finalmente le parole di Gesù, che ci invitava e ci invita a cambiare vita, rendendo la società più giusta e solidale come è scritto nel libro degli Atti Degli Apostoli al capitolo 4: “La moltitudine di coloro che avevano abbracciato la fede aveva un cuore e un anima sola, Non vera nessuno che ritenesse cosa propria alcunché di ciò che possedeva, ma tutto fra loro era comune” Amen

r. Fulvio Crivello

BENEDIZIONE

LA PACE DI DIO, CHE SUPERA OGNI INTELLIGENZA, CUSTODIRA' I NOSTRI CUORI E I NOSTRI PENSIERI IN GESU' CRISTO

Filippesi 4 vers 7