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6 giu 2025

PENTECOSTE 2025

Carissime amiche ed amici dell'Opera del Cenacolo Familiare, eccoci alla festa della Pentecoste ( dal testo greco Pentacostè, ovvero, i cinquanta giorni dalla resurrezione di Gesù) che nei primi tre secoli della storia cristiana era insieme alla Pasqua e alla Ascensione le tre feste più importanti, poiché in esse trovavano e troviamo, tutta l'essenza del Cristianesimo. In questo numero troveremo le seguenti parti:

  • Preghiera di don Salvatore Paparo

  • Riflessione Biblica

PREGHIERA

Fa', o Divin Maestro, che le chiese non giudichino più, non condannino più, non castighino più, coloro che giustamente o ingiustamente ritengano portatori e difensori di errori; fai che le Chiese sentano il dovere di permettere tra i loro figli un costruttivo dissenso. Solo così lo Spirito Santo che nella sua sana pedagogia sopporta anche temporanei errori delle Chiese, ci condurrà a tutta la verità e realizzerà la TUA profezia: “CI SARA' UN SOLO GREGGE E UN SOLO PASTORE: TU O GESU'

don Salvatore Paparo

RIFLESSIONE BIBLICA

Dopo aver udito, molti dei suoi discepoli dissero:”Questo discorso è duro. Chi lo può ascoltare?”

Gesù sapendo in se stesso che i suoi discepoli mormoravano a proposito di questo, disse a loro: “Questo vi scandalizza? E quando vedrete il Figlio dell'uomo ascendere là dove era prima?....

Lo Spirito è quello che vivifica, la carne (il corpo) non giova nulla. Le Parole che vi ho detto sono Spirito e sono Vita. Ma ci sono alcuni di voi che non credono”

Ev. di Giovanni cap 6 ver.60-64

E sempre difficile dire qualche cosa di nuovo, su questa Festa della Pentecoste, specialmente partendo da un brano, già profondamente teologico, ma ci viene incontro lo Spirito Santo e aiuta, noi tutti a commentare questo passo dell'evangelista Giovanni.

Lo Spirito è la presenza nell'essere umano di avere la sua azione nella nostra vita, ed è una presenza personale,è il Dio presente in noi. E' quindi una presenza non solo spirituale, ma reale nella nostra vita, esso non è un qualcosa (come la Chiesa) ma è qualcuno. Egli parla alla nostra coscienza, ammaestra la nostra vita, ci fa delle domande, come quella che fa Gesù ai suoi discepoli e discepole, a cui non è facile rispondere, eppure è Gesù stesso che tra i suoi seguaci ci dice: molti avevano dei dubbi e non credevano, e siamo ancora nel Movimento Cristiano dei primi secoli, in cui il Profeta di Nazaret, era la Parola di Dio Vivente.

Oggi a venti secoli di distanza, cosa è rimasta della sua persona, e dello Spirito Santo il Consolatore come lo chiamava Gesù: delle immagini, dogmi, devozioni ecc.

Inoltre, sia dello Spirito Santo che di Gesù ci siamo fatti una immagine, in base a quello che noi siamo, ci sono poi i teologi che interpretano, svelando a loro dire, interpretazioni, del tempo trascorso del Profeta in terra di Palestina, ma forse velando le parti più importanti.

Ma Dio, lo Spirito Santo e Gesù continuano a vivere; malgrado, proprio le chiese che si richiamano a Lui, abbiamo fatto, in tutti i modi, di velarne la figura, imbalsamandolo con la nostra mediocrità di dottrine, di dogmi, di usanze, di tradizioni che nulla hanno da condividere con Lui.

Il Consolatore che il Nazareno ci ha lasciato, a volte ci sconcerta, è sempre nuovo, diverso da quello che ci attendevamo e attendiamo. Egli apre sempre nuove Vie nella nostra vita, rompe i nostri schemi e ci attira a una vita nuova, una vita piena di gioia di amore e compassione.

Tanto più lo conosciamo, tanto più ci rendiamo conto di essere solo ai primi passi della nostra conoscenza. Gesù e lo Spirito che lo sosteneva erano pericolosi, dei veri rivoluzionari, che mettevano in pericolo la società di allora ed anche di adesso. Percepiamo in Lui una profonda donazione all'essere umano che smaschera il nostro essere sempre primi a scapito di altri. Egli aveva una passione per la Giustizia Sociale che scuoteva il mondo di all'ora e il mondo di adesso, i nostri privilegi , le sicurezze, una libertà che rompe le nostre centinaia di schiavitù e servitù.

E scopriamo in Lui e nello Spirito Santo un mistero di apertura, vicinanza, amicizia a Dio che attrae come la sua seducente Parola, che ci apre la nostra esistenza all'Essere Creatore. Gesù lo conosceremo in quella misura, donandoci a Lui a Lui Solo. Sia Lui che lo Spirito Santo abbiamo una sola via per seguirlo: mettersi in cammino.

Seguire le sue Vie,aprirsi con Lui a Dio sperando di riprodurre i suoi gesti di Amore di Compassione di Misericordia, vedere la vita con i suoi occhi, condividere con Lui, la sua dolorosa fine, ma anche la vincita sulla morte, con la risurrezione.

E poi concludendo, pregandolo, non con preghiere precostituite ma preghiere spontanee che ci vengono dal cuore, dicendo infine: “Signore Gesù, aiuta la mia incredulità. Amen

r. Fulvio Crivello


BENEDIZIONE

Il Dio della speranza ci riempia di ogni gioia e di ogni pace nella Fede, affichè abbondiamo nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo, Amen



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