E CON LUI SIAMO VERAMENTE RISORTI ANCHE NOI
ALLELUIA!
SOLENNITA’ DELLA PASQUA
31 MARZO 2013
OMELIA
L’Apostolo San Pietro condensò tutta la vita pubblica di Gesù in un’unica frase:
“ PASSO’ BENEFICANDO TUTTI “ : consolò gli afflitti, guarì i malati, risuscitò i morti. Ma poiché la causa di tutti i nostri dolori è il peccato, Gesù si impegnò principalmente a convertire i peccatori trattandoli da veri amici e da malati bisognosi di guarire. Al peccatore veramente pentito del male commesso, Gesù comunicava un’mmensa gioia e tanta pace interiore. Così avvenne per esempio alla Maddalena, conosciuta come la peccatrice del paese: “ Va’ in pace, figliola; ti sono perdonati i tuoi numerosi peccati “. Così avvenne anche a Zaccheo, il capo dei pubblicani che è come dire il capo dei ladri. Gesù volle pranzare nella casa di Zaccheo peccatore; Zaccheo, durante il pranzo capì che Gesù era venuto nel mondo non per condannare i peccatori ma per salvarli, e si convertì. Manifestò’ il sincero pentimento dei suoi peccati e il proposito di incominciare a vivere da giusto con queste parole, divenute famose: “MAESTRO, DARO’ LA META’ DEI MIEI BENI AI POVERI; E A QUELLI CHE HO DERUBATO RESTITUIRO’ IL QUADRUPLO”. Gesù gli rispose: “OGGI LA SALVEZZA E’ ENTRATA IN QUESTA CASA”. Ma non tutti i peccatori ascoltarono l’invito di Gesù alla conversione: molti di essi rimasero impenitenti, indurirono il loro cuore, e non sopportando più la voce di Gesù che ripeteva loro l’invito a convertirsi, decisero di ucciderlo. Fra questi c’erano soprattutto i sommi sacerdoti e i capi politici. Gesù, però, non si scompose e disse loro: “Sì, voi mi legherete, mi flagellerete, mi ucciderete in croce; ma io risusciterò il terzo giorno”.
Durante la Settimana Santa abbiamo meditato sui dolori, sulla passione e morte di Gesù. Il venerdi santo abbiamo contemplato Gesù sulla Croce, e durante le tre ore di terribile agonia abbiamo riudito la voce sguaiata dei nemici di Gesù che lo canzonavano perché ormai si ritenevono vincitori:
“Ha salvato gli altri e non può salvare se stesso”
“Ti sei fatto figlio di Dio. Ebbene scendi dalla croce e ti crederemo”.
Gesù non accettò la loro sfida; non scese dalla croce. I nemici di Gesù non sapevano che lottavano contro Dio, il padrone della vita e della morte; non sapevano che lottavono contro Colui che è la Risurrezione e la Vita. All’alba della Domenica Gesù risuscitò e uscì dal sepolcro con il corpo glorificato; le guardie, poste a sorvegliare il sepolcro, videro Gesù risorto, incominciarono a tremare e per la paura fuggirono; degli angeli scesero dal Cielo, si collocarono presso la tomba ormai vuota, e alle donne che intanto erano giunte al Golgota per visitare la tomba di Gesù, diedero il lieto annunzio: “NON ABBIATE PAURA, VOI CERCATE GESU’ IL NAZARENO, QUELLO CHE HANNO CROCIFISSO.
MA PERCHE’, CERCATE TRA I MORTI COLUI CHE E’ VIVO? NON E’ QUI: EGLI E’ RISUSCITATO PROPRIO COME AVEVA DETTO”.
Gesù è veramente risorto, e con la sua risurrezione ha meritato la nostra risurrezione che avverrà alla fine dei tempi”. Gesù, però, fa una precisazione sulla quale dobbiamo riflettere seriamente: ci dice sì che alla fine dei tempi risorgeremo tutti; ma ci dice anche che non tutti risorgeranno per godere la felicità del Paradiso. Risorgeranno per una risurrezione di salvezza solo coloro che fecero il bene, mentre coloro che fecero il male risorgeranno per una risurrezione di condanna. Evidentemente noi desideriamo che alla risurrezione dei corpi apparteniamo alla fortunata schiera di coloro che risusciteranno per una risurrezzione di salvezza. Perché ciò avvenga, però, è necessario che viviamo la nostra Pasqua. Pasqua significa passaggio. Per gli Ebrei fu un passaggio dalla schiavitù egiziana alla libertà della Terra Promessa, la Palestina. Per Gesù fu un passaggio dalla morte alla vita gloriosa del corpo. Anche per noi ci sarà lo stesso passaggio di Gesù. Prima, però, è indispensabile che noi compiamo un altro passaggio: il passaggio dalla morte del peccato alla vita di figli di Dio. Solo così oggi, solennità della Pasqua, possiamo affermare con gioia:
GESU’ E’ VERAMENTE RISORTO E IO RISORGERO’ CON LUI E COME LUI. ALLELUIA! “.
Sac. Saalvatore Paparo