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24 mar 2013

DOMENICA DELLE PALME

24.3.2013

OMELIA

Desidero iniziare la Settimana Santa richiamandoci  alla memoria il sublime inno cristologico, scaturito dalla mente e dal cuore del grande Apostolo delle Genti, San Paolo:

“ Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agi uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli diede il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: “ GESU’ CRISTO E’ IL SIGNORE ! “.

Adesso, con la mente, spostiamoci sul Golgota dove, con compassione, scorgiamo Gesù Crocifisso tra cielo e terra, trafitto da quattro chiodi lunghi e appuntiti. Avendo subito l’atroce flagellazione, il suo corpo è tutta una piaga sanguinante.

Ma perché Gesù innocentissimo è stato crocifisso, condannandolo così alla pena riservata agli schiavi, ai più abietti malfattori? Gesù è venuto in questo mondo per ridare agli uomini la vita che avevano perso con il peccato. Allo scopo predicò la conversione dal peccato alla vita giusta. Il peccato è egoismo, odio, distruzione, morte. La vita giusta è amore di Dio e amore del prossimo. Noi amiamo Dio se osserviamo i suoi comandamenti e lo glorifichiamo riconoscendo le sue meravigliose opere , tutte ispirate dal suo amore e dalla sua miserciordia. Ancora: noi glorifichiamo Dio se riconosciamo che LUI E’ IL TUTTO E NOI IL NULLA; se riconosciamo che tutto il bene che abbiamo E’ SOLO DONO GRATUITO DI DIO E NON NOSTRO MERITO.

In secondo luogo noi amiamo il prossimo se utilizziamo i doni ricevuti da Dio, NON SOLO PER LA NOSTRA UTILIITA’ , MA ANCHE E SOPRATTUTTO PER ANDARE INCONTRO ALLE NECESSITA’ DEGLI ALTRI, SOCCORRENDO PARTICOLAMENTE I POVERI, I SOFFERENTI, GLI EMARGINATI.

Ma torniamo alla domanda postaci sopra: “Perché Gesù innocentissimo fu crocifisso? Gesù innocentissimo fu crocifisso perché prese la difesa dei poveri, dei sofferenti e degli emarginati; Gesù fu crocifisso perché rimproverò  severamente  coloro che detenevano il potere politico e religioso. Li rimprovrò perché spadroneggiavano sulle persone e sfruttavano i loro sudditi  per arricchirsi. Essi anziché covertirsi, odiarono Gesù  e per farlo tacere per sempre, lo uccisero.

Dobbiamo sottolineare che , a causa delle deleterie conseguenze provenienti dall’abuso del potere, Gesù mise in guardia gli Apostoli e i Vescovi, successori degli Apostoli, perché ciò non avvenisse nella sua Chiesa, popolo di Dio:

“ Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano e i loro grandi esercitano su di esse il potere. Fra voi però non è così; ma chi vuole essere grande tra voi, si farà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi, sarà servo di tutti. Il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la vita in riscatto per  molti “.

Evidentemente Gesù CHE DA RICCO CHE ERA SI FECE POVERO PER ARRICCHIRCI, DENUNZIO’ LE GRAVI INGIUSTIZIE CHE COMMETTONO COLORO CHE AMMASSANO RICCHEZZE, E AMMONI’

GLI APOSTOLI E I VESCOVI LORO SUCCESSORI DI EVITARE L’ADORAZIONE DELL’IDOLO RICCHEZZA.

La storia ecclesiastica, purtroppo, testimonia che la Chiesa istituzione non rimase fedele alla volontà di Gesù.

Ora, però,  che ci avviamo all’Età Aurea della Redenzione, lunghissimo periodo di tempo in cui noi uomini parteciperemo soprattutto ai benefici effetti DELLA RISURREZIONE DI GESU’ E GODREMO LA PACE E IL BENESSERE MONDIALI MESSIANICI, LA CHIESA ISTITUZIONE E’ SOLLECITATA  A FARE NEL SUO SENO QUELLE RIFORME STRUTTURALI CHE SONO INDISPENSABILI PERCHE’ LA GERARCHIA SIA SERVA DELLA CHIESA POPOLO DI DIO, SIA POVERA E AMICA DEI POVERI.

CON L’ELEZIONE DEL PAPA FRANCESCO  LO SPIRITO SANTO CI HA FATTO UN GRANDE DONO: PAPA FRANCESCO, INFATTI,  HA TUTTE LE QUALITA’ CHE SI RICIEDONO PER REALIZZARE LE SUDDETTE RIFORME.  A conferma desidero leggervi alcune frasi molto significative che
Papa Francesco pronunziò nella bellissima omelia che tenne durante la Messa di inizio del suo ministero petrino, ed alcune altre frasi che pronunziò dinanzi a circa sei mila giornalisti e operatori accredidati in Vaticano per seguire il Conclave:

“Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio e che anche il Papa per esercitare il potere deve entrare sempre più in quel servizio che ha il suo vertice luminoso sulla croce; deve guardare al servizio umile, concreto, ricco di fede, di San Giuseppe e come lui aprire le braccia per custodire tutto il popolo di Dio e accogliere con affetto e tenerezza tutta l’umanità, specie i più poveri, i più deboli, i più piccoli… Solo chi serve con amore sa custodire! “. (Omelia)

Ai giornalisti il nuovo Papa manifestò così il motivo per cui scelse IL NOME FRANCESCO:

“ Nell’elezione io avevo accanto a me l’arcivescovo emerito di San Paolo e anche prefetto emerito della Congregazione per il clero, il cardinale  Claudio Hummes,
un grande amico.  Quando la cosa  diveniva un po’ pericolosa, lui mi confortava .  E quando i voti sono saliti a due terzi, viene l’applauso consueto, perché è stato eletto il Papa. E lui mi abbracciò e mi disse. “NON DIMENTICARTI DEI POVERI”. Quella parola è entrata qui: I POVERI, I POVERI. Poi, in relazione ai poveri ho pensato a Francesco d’Assisi. Poi, ho pensato alle guerre, mentre lo scutinio proseguiva, fino a tutti i voti. E Francesco è l’uomo della pace. E così è venuto il nome, nel mio cuore: FRANCESCO D’ASSISI. E’ PER ME L’UOMO DELLA POVERTA’, L’UOMO DELLA PACE, L’UOMO CHE AMA E CUSTODISCE IL CREATO. In questo momento anche noi abbiamo con il creato una relazione non tanto buona, no? E’ l’uomo che ci dà questo spirito , L’UOMO POVERO…

AH, COME VORREI UNA CHIESA POVERA E PER I POVERI! “.

Sac. Salvatore Paparo

 

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