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6 apr 2013

7 Aprile 2013



7 APRILE 2013.
CINQUANT’ANNI FA,   D O M E N I C A  D E L L  E  P A L M E,
SONO ARRIVATO A CINTANO COME PASTORE DELLA PICCOLA COMUNITA’ CRISTIANA CINTANESE, INVIATO DALLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO ,
E  D     H  O     I   N   I   Z  I  A  T  O     L  A    M  I  A    L U  N  G  A    S   E  T  T  I   M   A   N   A     S   A   N   T   A .

SECONDA  DOMENICA  DI  PASQUA

O M E L I A

Il Corpo Risorto e Glorificato di Gesù non è più sottoposto ai limiti del nostro corpo ancora passibile e mortale: così, ad esempio, può spostarsi da un luogo all’altro  con la stessa velocità  del pensiero; può attraversare gli ostacoli materiali. E’ per questa sua capacità del suo corpo RISORTO che Gesù potè entrare nel Cenacolo attraverso le mura, lasciando chiuse le porte. E fece ciò per convincere gli Apostoli che Lui era veramente RISORTO.
Innanzi tutto Gesù comunicò loro la sua PACE:  “ P A CE  A  V O I ! “.
La pace comunicata da Gesù fu accompagnata da tanta gioia interiore. Ciònonostante gli Apostoli rimasero dubbiosi: non si trovavano forse dinanzi ad un fantasma piutttosto che dinanzi a Gesù Risorto? Gesù, scrutando i loro pensieri, li rassicurò: “ MA PERCHE’ DUBITATE? SONO PROPRIO IO: UN FANTASMA NON HA CARNE E OSSA COME LE HO IO: TOCCATEMI”. E per togliere ogni loro dubbio, Gesù continuò: “AVETE QUALCOSA DA MANGIARE? “. Gli Apostoli gli porsero del pesce arrostito e Gesù lo mangiò.

Dopo aver convinto gli Apostoli che era veramente Risorto, Gesù istituì il Sacramento del perdono: “ PACE A VOI! COME IL PADRE HA MANDATO ME, COSI’ ANCH’IO MANDO VOI. RICEVETE LO SPIRITO SANTO: A COLORO A CUI PERDONERETE I PECCATI, SARANNO PERDONATI”.

Il Padre Celeste mandò in questo  mondo il suo Unigenito Figlio Gesù  per ridare la pace e la gioia agli uomini perdonando i loro peccati. Durante la sua vita terrena, Gesù perdonò i peccati di persona; ma ora  che lascia questo mondo e torna al Padre, affida questo sublime compito a degli uomini: “ I SACERDOTI E I VESCOVI PERDONANO I PECCATI NEL NOME DI GESU’, E RIDANNO AI PECCATORI PENTITI LA PACE E LA GIOIA.

A questo punto rileviamo che Tommaso non  era presente quando Gesù Risorto apparve per la prima volta agli Apostoli rinchiusi nel Cenacolo per paura dei Giudei. Misteriosamente Tommaso non accettò la testimonianza  degli altri Apostoli: si disse incredulo: avrebbe creduto solo se Gesù gli fosse apparso di persona; solo se avesse potuto vedere e toccare le mani e i piedi di Gesù, forati dai chiodi; solo se avesse potuto vedere e toccare il costato di Gesù, squarciato
dalla lancia del soldato romano. Gesù, nella sua bontà, lo accontentò: dopo otto giorni comparve nuovamente agli Apostoli riuniti nel Cenacolo, presente anche Tommaso. Tommaso vide e toccò i fori delle mani e dei piedi di Gesù; Tommaso vide e toccò il costato squarciato di Gesù: finalmente credette che Gesù era veramente risorto ed esclamò: “MIO SIGNORE E MIO DIO! “.

Le parole conclusive di Gesù hanno un profondo significato:
“TOMMASO, TU HAI CREDUTO PERCHE’ MI HAI VEDUTO! BEATI QUELLI CHE, PUR NON AVENDO VISTO, HANNO CREDUTO! “.
Tommaso avrebbe dovuto credere alla testimonianza degli altri Apostoli. Non credette e si rese colpevole.

Dal momento della Pentecoste, dal momento cioè in cui lo Spirito Santo prese pieno possesso degli Apostoli, questi incominciarono a testimoniare Gesù RISORTO: LE PERSONE RETTE, PUR NON AVENDO VISTO GESU’ RISORTO, CREDETTERO E FURONO BEATE. Allora incominciò la lunga e ininterrotta catena che di generazione in generazione tramandò la lieta notizia che Gesù E’ VERAMEMTE RISORTO E CHE UN GIORNO  RISORGEREMO ANCHE NOI COME GESU’. I nostri antenati sono stati beati perché hanno creduto che Gesù è risuscitato, pur non avendolo visto. Anche noi siamo beati perché, come i nostri antenati, crediamo che Gesù è VERAMENTE RISORTO, PUR NON AVENDOLO VISTO.

Concludiamo ricordando la promessa di Gesù:
“CHI MANGIA LA MIA CARNE E BEVE IL MIO SANGUE, AVRA’ LA VITA ETERNA, E IO LO RISUSCITERO’ NELL’ULTIMO GIORNO! “.

Sac. Salvatore Paparo


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