8 DICEMBRE 2013
L’8 dicembre ricorda un fatto storico di inestimabile valore per tutta
l’umanità.
Ci riesce difficile immaginare, in tutta la sua portata, il solenne
momento in cui, duemila anni fa, una donna timorata di Dio, di nome Anna,
ricolma di allegrezza, si rivolse a Gioacchino, suo santo sposo, e gli disse:
“GIOACCHINO, HO DA
COMUNICARTI UNA LIETA NOTIZIA: ACCANTO AL MIO CUORE
BATTE UNA NUOVA
VITA: SONO MAMMA”.
Non sappiamo se Sant’Anna, in quel momento, abbia ricevuto da Dio la
rivelazione sulla grandezza della sua neo-concepita bambina; ma di certo quella
fortunata santa donna avrebbe potuto, in verità, parlare così:
“GIOCCHINO, HO
CONCEPITO MARIA E L’HO CONCEPITA
IMMACOLATA PERCHE’
SARA’ LA MAMMA
DEL MESSIA ATTESO. IO LA VEDO GIA’ LA
NOSTRA SANTISSIMA
FIGLIOLA, IN GINOCCHIO, PRESSO LA MANGIATOIA DI UNA STALLA DI
BETLEM, DOVE
GIACE, AVVOLTO
IN UMILI FASCE, IL SUO DIVINO FIGLIOLO GESU’ “.
Fissiamo la nostra attenzione sulle parole:
“HO CONCEPITO
MARIA E L’HO CONCEPITA IMMACOLATA”
Il concepimento immacolato di Maria e la sua conseguente santità
risaltano meglio se li consideriamo confrontandoli con la nostra triplice
miseria che ci proviene dal peccato originale, dal peccato personale e dallo
stato di peccato.
INNANZI TUTTO noi siamo miseri perché siamo stati concepiti nel peccato
originale: il peccato originale è una misteriosa colpa che abbiamo ereditato
dai nostri progenitori ADAMO ED EVA , CIOE’ DALLA PRIMA GENERAZIONE UMANA; ed è
anche un’inclinazione verso il male: ci sentiamo, infatti, inclinati a cercare
la nostra soddisfazione in modo disordinato; ci sentiamo inclinati a fare ciò
che dispiace a Dio e al nostro prossimo.
In secondo luogo noi siamo miseri perché spesso siamo vittime del
nostro peccato personale: l’inclinazione al male di cui abbiamo parlato non è
ancora peccato; diventa peccato nel momento in cui acconsentiamo ad essa: così,
ad esempio, non è peccato sentirsi inclinato a vendicarsi per un torto
ricevuto, ma il vendicarsi di fatto.
In terzo luogo noi siamo miseri perchè corriamo il rischio di vivere in
uno stato di peccato: chi commette uno o più peccati e non se ne pente, perdura
nei suoi peccati, vive in uno stato continuo di peccato così come colui che
diventa povero e non si cura di risollevarsi dalla sua povertà, perdura nella
povertà, vive in uno stato continuo di povertà.
Dunque, noi siamo miseri perché ABBIAMO EREDITATO IL PECCATO DELLA
PRIMA GENERAZIONE UMANA e siamo inclinati al male; noi siamo miseri perché
spesso abbiamo peccato; noi siamo miseri perché corriamo il rischio di vivere
in uno stato di peccato.
Ebbene Maria Santissima con il singolare privilegio DELLA SUA
IMMACOLATA CONCEZIONE E’ TUTTA L’OPPOSTO DI NOI: FU PRESERVATA DAL PECCATO
DELLA PRIMA GENERAZIONE UMANA; fu esente dall’inclinazione al male; visse
sempre santamente compiendo in ogni momento della sua vita la volontà del Padre
Celeste.
COME CONCLUDERE?
MARIA SANTISSIMA, LA NOSTRA COMUNE MAMMA CHE TOCCA I CONFINI DELLA
DIVINITA’
E CHE E’ LA PERFETTA DISCEPOLA DI GESU’, SIA IL NOSTRO MODELLO DI VITA:
MARIA NEI PENDIERI, MARIA NELLE PAROLE, MARIA NELLE OPERE.
Sac. Salvatore Paparo
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