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31 mar 2014

PREGHIERE

A MARIA SANTISSIMA


O MARIA, MADRE DELLA GRAZIA E DELLE GRAZIE, ESAUDISCI LA MIA UMILE, FIDUCIOSA, FILIALE SUPPLICA: FA’ CHE LA SECONDA PENTECOSTE D’AMORE, INIZIATA NELLA SOLENNITA’ DELLA SANTISSIMA TRINITA’, ANNO 2005, ANNO CHE COINCISE CON LA MIA VITTORIOSA LOTTA CONTRO LA MIA MALATTIA MORTALE, DA VOI PREDETTA E STABILITA COME INIZIO DEL NATURALE SVILUPPO DELLA VOSTRA OPERA CENACOLO FAMILIARE, PORTI LA PACE E IL BENESSERE MONDIALI MESSIANICI, L’ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE, FONDATA SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO, E REDENTA CON LA PASSIONE, MORTE E RISURREZIONE DEL TUO GESU’, SPOSO DELLA CHIESA. AFFRETTA L’ERA DELL’AMORE E DELLA PACE IN CUI GLI UOMINI NON SI COMBATTERANNO PIU’, NON SI PREPARERANNO PIU’ ALLA GUERRA, TRASFORMERANNO LE ARMI IN STRUIMENTI DI BENESSERE E UTILILIZZERANNO LE IMMENSE RICCHEZZE DEL CREATO PER DEBELLA RE LA FAME, LA POVERTA’, LE MALATTIE E LE DISUGUAGLIANZE SOCIALI. AMEN”.

ALLLOSPIRITO SANTO



“ O SPIRITO SANTO, O SPIRITO D’AMORE, ESAUDISCI LA MIA UMILE, FIDUCIOSA, FILIALE SUPPLICA: TU, IL PADRE CELESTE, IL FIGLIO UNIGENITO DEL PADRE CELESTE GESU’. MI AVETE AMATO CON UN AMORE ETERNO DI SINGOLARE PRIVILEGIO DI PREDILEZIONE, CONOSCIUTO FIN DAL SENO MATERNO, FATTO NASCERE NELLA SOLENNITA’ DI MARIA SANTISSIMA, MAMMA ASSUNTA IN CIELO IN ANIMA E CORPO GLORIFICATI; PROFETIZZATO SUBITO DOPO LA MIA NASCITA LA MIA MIRABILE MISSIONE, PROMULGATA SOLENNEMENTE DAL MIO AMATO E SANTO PAPA’ GIUSEPPE: “LO CHIAMEREMO SALVATORE: CHE SALVI LA FAMIGLIA E IL MONDO”; FATTO CRISTIANO, SACERDOTE PER SEMPRE AL MODO DI MELCHISEDEK; PADRE, APOSTOLO E PROFETA DELL’OPERA CENACOLO FAMILIARE. TU MI HAI SEGUITO SEMPRE IN MODO MIRABILE PERCHE’ IO REALIZZASSI LA VOSTRA OPERA CENACOLO FAMILARE. OPERA IM ME QUELLE TRASFORMAZIONI E QUELLE AGGIUNTE CHE REPUTI OPPORTUNE O NECESSARIE PERCHE’ IO COMPIA CON FEDELTA’ LA MIA MISSIONE. TRASFORMA ME, I MIEI FIGLI E LE MIE FIGLIE DI OGGI E DI DOMANI IN FERVENTI APOSTOLI DELLA SECONDA PENTECOSTE D’AMORE, COME HAI TRASFORMATO IN FERVENTI APOSTOLI DELLA PRIMA PENTECOSTE D’AMORE I PRESCELTI DI GESU’. AFFIDO LA MIA SUPPLICA ALLA SACRA FAMIGLIA DI NAZARET DEI CUORI SACRATISSIMI DI GESU’, DI MARIA E DI GIUSEPPE, AI MIEI SANTI PATRONI, PARTICOLARMENTE A SAN GIOVANNI BATTISTA, A SAN ROCCO, AL SANTO CURATO D’ARS, A PAPA GIOVANNI, A SAN MASSIMILIANO KOLBE, A SANTA RITA, A SANTA BRIGIDA, AI SANTI E AGLI ANGELI DEL CIELO, AL MIO ANGELO CUSTODE”.


A GESU’




DOMINE, DA MIHI INTELLIGENDI ACUMEN,
RETINENDI CAPACITATEM,
ADDISCENDI MODUM ET FACILITATEM,
INTERPRENTANDI SUBTILITATEM,
LOQUENDI ET SCRIBENDI GRATIAM COPIOSAM,
INGRESSUM INSTRUAS,
PROGRESSUM DIRIGAS,
EGRESSUM COMPLEAS. AMEN ”.

Cintano 24 agosto
Festa di San Bartolomeo.

VENERDI 28 MARZO 2014 ORE 5,30
MI ALZO DAL LETTO
VADO COME SEMPRE NELLO STUDIO
PRESSO IL COMPUTER
TROVO QUESTO FOGLIO , DONO DEL CIELO



AI MIEI AMICI


oggi desidero farvi una confidenza: voi che conoscete GRAN PARTE DELLA MIA VITA, siete in grado di comprendermi pienamente: come sapete, il Signore e la Madonna hanno permesso che nel corso della mia esistenza fossi colpito da tante malattie: essi però mi hanno sempre guarito miracolosamente: basta pensare alla guarigione miracolosa del cancro alla vescica e alla prostata; al diabete: l’ultimo rilievo di glicemia è di 92 e il medico mi ha detto “MA LEI E’ GUARITO DEL DIABETE”; al mio fegato e ai miei reni che erano a pezzi e adesso sto benissimo. PERO’ il Signore e la Madonna mi hanno lasciato un male fisico che mi fa soffrire moltissimo: SONO MOLTO DEBOLE DI STOMACO: non ho dolori ma una specie di debolezza che si ripercuote in tutto il corpo; mi dà un senso di tremito generale come se dovessi morire. Ma quando mi sembra di essere alla fine torno improvvisamente normale e sto bene.

Io non so se il Signore e la Madonna mi lasceranno per tutta la vita questo male perché io tocchi per sempre la mia piccolezza, la mia nullità e non mi insuperbisca per le cose grandi che hanno operato e che opereranno in me IN VISTA DELL’ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE, FONDATA SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO, E REDENTA CON LA PASSIONE, MORTE E RISURREZIONE DI GESU’, SPOSO DELLA CHIESA.

Qualche volta mi passa il pensiero che Gesù e la Madonna mi guariranno anche di questo male perché andiamo incontro oltre che ALLA PACE anche AL BENESSERE MONDIALE MESSIANICO. Però il Papa Giovanni XXIII mi istruisce dicendomi di vivere alla giornata. Del resto è l’insegnamento di Gesù:

“NON PREOCUPATEVI DEL DOMANI: BASTA AD OGNI GIORNO LA SUA PENA”.


Sac. Salvatore Paparo.

Cintano 8 settembre 2008

Festa della Natività di Maria

Sempre Vergine.

24 mar 2014

JESUS AGUA VIVA

TERCER DOMINGO DE CUARESMA A
23 de marzo 2014

Dios creó el mundo material y el mundo espiritual de una manera similar, por lo tanto, hechas las aclaraciones necesarias, podemos atribuir a uno lo que sabemos del otro. Y ya estamos en condiciones de comprender más fácilmente lo que experimentamos en nuestro cuerpo, Dios se sirve de las necesidades de nuestro cuerpo para que nos enseñe acerca de las necesidades de nuestra alma.
HOY es el ejemplo del AGUA Y DE LA SED .
El AGUA es EL VEHÍCULO de LA VIDA . ¿Quién vive siente la necesidad de beber agua. Por lo tanto, necesitan beber agua los hombres, animales y plantas. Si ellos no tienen agua sufren de sed, y poco a poco mueren lentamente. Es precisamente para superar el dolor de la sed y la consiguiente muerte que kos Judios que se encuentren en el desierto seco comenzaron a murmurar contra Moisés y le dijeron : " ¿Por qué nos has hecho salir de Egipto para morir de sed en el desierto ? " . Dios, sin embargo , como siempre, tuvo compasión de su pueblo, y milagrosamente hizo fluir de un montón de rocas el agua para que los israelitas pudieran beber y seguir viviendo .
Hay que destacar que no sólo nuestro cuerpo sino también nuestra alma necesita y tiene sed de agua , pero el agua no es material, sino un agua especial, necesita  beber de un agua que DE LA FELICIDAD". Esta agua Especial es  JESÚS. Por eso Jesús nos dice cómo a la Sanaritana: "todo el que bebe Esta AGUA VOLVERÀ A TENER SED, PERO SI TOMA EL AGUA  QUE LE VOY  A DAR', no tendrá "jamás SED para SIEMPRE." La mujer hizo esta solicitud a Jesús: "Señor, dame de esa POR QUÉ ' NO TENGA MÁS" SED". Jesús le respondió: "Yo soy esa agua el que habla contigo". En este sentido entendemos el salmista que canta : "Mi alma tiene sed del Dios vivo . " Pero acerquémonos más a la historia del Evangelio para comprender mejor que sólo Jesús es el agua especial que puede saciar nuestra sed de felicidad para siempre: Jesús está cansado y se sienta en el borde del pozo. Al pozo llega una mujer samaritana pecadora: esta mujer tantas veces había dicho  no a la voz interior de Dios de converirse. Ahora élla está en frente a su Dios en forma humana, pero ella no lo sabe. La pedagogía utilizada por Jesús para convertir a la mujer se está moviendo. Jesús toma la apariencia de un mendigo , PERO NO PARA RECIBIR SINO PARA DONAR. Él dice a la mujer : "Mujer, Dame de beber " La mujer se rehusa, Jesús continúa: " Si supieras quien dice: Dame de beber, tú mismo les habrías pedido a Él EL AGUA VIVA". La mujer no entiende, piensa en un " agua material. Y todavía piensa que un agua material cuando Jesús afirma que todo el que bebe de su agua se saciarà para siempre: "Señor, dame de esa POR QUÉ  NO TENGA MÁS  SED" . Jesús no impazienta no reprendió a la mujer por sus argumentos, y para iluminar y convertirLA penetra el secreto de su vida: " VA " a LLAMAR A TU MARIDO "- " NO TENGO MARIDO " " DEBE DE HABER CONTESTADO CON SINCERIDAD": HAS TENIDO EN REALIDAD cinco maridos y el que ahora tienes no es ' TU MARIDO " .
La mujer finalmente concluye: JESÚS es el agua viva que sacia para siempre la sed de felicidad de los HOMBRES", reniega de sus pecados pasados ​​y Jesús la inunda de alegría. El pecador convertido y perdonado, lleno de felicidad se convierte en un apóstol: va a la ciudad y predicar a todos: "Yo he encontrado al Mesías ! Me dijo todo lo que he hecho". Tras el testimonio de la mujer, muchos samaritanos se acercaron a Jesús , también, se convencieron de que sólo Jesús es el agua especial que apaga la sed de eterna felicidad de la humanidad, también se convertieron y felizmente exclamaron : " JESÚS ES REALMENTE EL SALVADOR DEL MUNDO."
Al final hacemos un breve examen de conciencia: SI TENEMOS TODAVÍA SED DE LA FELICIDAD' , vamos a convertir JESÚS EN CUMPLIMIENTO amoroso de SUS MANDAMIENTOS Y ESTAREMOS FELICES . SIN EMBARGO, SI JESÚS YA 'apagó nuestra sed de felicidad ', vamos a ser apóstoles como la samaritana: a los que están tristes Porque buscan la felicidad en lo que no puede darla, es decir, en el pecado, le hacemos la invitación que Jesús como hace dos mil años hizo:
           "Quien tiene sed venga a mí y tomar . "
            "Quien bebe agua que yo le daré ' no va a tener MÁS SED PARA SIEMPRE " .

Sac. Salvatore Paparo

GESU’ ACQUA VIVA


TERZA DOMENICA DI QUARESIMA  A

23 MARZO 2014

 

OMELIA

 

Dio ha creato il mondo materiale e il mondo spirituale in modo simile, tanto che, fatte le dovute precisazioni, possiamo attribuire all’uno quanto conosciamo dell’altro. E poiché noi riusciamo a capire più facilmente quello che sperimentiamo nel nostro corpo, Dio si serve delle esigenze del nostro corpo per ammaestrarci sulle esigenze della nostra anima.

OGGI  E’ LA VOLTA DELL’ACQUA E DELLA SETE.

L’ACQUA E’ VEICOLO DI VITA. Chi vive sente la necessità di bere acqua. Hanno perciò bisogno di bere acqua gli uomini, gli animali e le piante. Se essi non dispongono di acqua soffrono la sete, deperiscono e lentamente lentamente muoiono. E appunto per vincere la sofferenza della sete e la conseguente morte che gli Ebrei trovatisi nel deserto asciutto, tormentati dall’arsura, incominciarono a mormorare contro Mosè, dicendogli: “ PERCHE’ CI HAI FATTO USCIRE DALL’EGITTO PER FARCI MORIRE DI SETE NEL DESERTO? “. Dio, però, come sempre, ebbe compassione del suo popolo e miracolosamente fece scaturire da una roccia acqua abbondante tanto che gli Ebrei poterono dissetarsi e continuare a vivere.

Dobbiamo precisare che non solo il nostro corpo, ma anche la nostra anima necessita e ha sete di acqua; però non necessita di  acqua materiale, ma di un’acqua speciale, di un’acqua che disseti per sempre la sua sete DI FELICITA’. Quest’acqua speciale E’ GESU’. Per cui Gesù come alla Sanaritana ci dice: “CHIUNQUE BEVE L’ACQUA MATERIALE TORNA AD AVERE SETE; MA CHI BEVE DELL’ACQUA CHE IO GLI DARO’, NON AVRA’ PIU’ SETE IN ETERNO”.  La donna fece questa richiesta a Gesù: “ SIGNORE, DAMMI DI QUEST’ACQUA PERCHE’ IO NON ABBIA PIU’ SETE”. Gesù le rispose: “ SONO IO, IO CHE PARLO CON TE “. Sotto questa luce comprendiamo il salmista che canta: “ L’ANIMA MIA HA SETE DEL DIO VIVENTE”. Ma accostiamoci più da vicino al racconto evangelico per comprendere maggiormente che solo Gesù è l’acqua speciale che può dissetare per sempre la nostra sete di felicità : Gesù è stanco e si siede sull’orlo del pozzo. Al pozzo arriva una donna samaritana peccatrice: questa donna tante volte aveva risposto di no alla voce interiore di Dio che la sollecitava a converirsi. Ora si trova dinanzi al suo Dio sotto forma umana; ma lei non lo sa. La pedagogia usata da Gesù per convertire la donna è commovente. Gesù assume le vesti del mendicante, PERO’ NON PER RICEVERE MA PER DONARE.  Dice alla donna: “ DONNA, DAMMI DA BERE!” La donna si rifuta di dissetare Gesù, E Gesù prosegue: “ SE TU CONOSCESSI COLUI CHE DI DICE: DAMMI DA BERE, TU STESSA GLIENE AVRESTI CHIESTO ED EGLI TI AVREBBE DATO DELL’ACQUA VIVA”. La donna non capisce, pensa ad un’ acqua materiale. E pensa ancora ad un’acqua materiale quando Gesù le precisa  che che chi beve della sua acqua SI DISSETA PER SEMPRE: “ SIGNORE, DAMMI DI QUEST’ACQUA PERCHE’ IO NON ABBIA PIU’ SETE E NON DEBBA PIU’ VENIRE A QUESTO POZZO PER ATTINGERE ACQUA”. Gesù non si impazienta, non rimprovera la donna per i suoi ragionamenti terra terra, e per illuminarla e convertirla, penetra nel segreto della sua vita : “ VA’ A CHIAMARE TUO MARITO” ; “ NON HO MARITO” “ HAI RISPOSTO CON SINCERITA’: HAI AVUTO INFATTI CINQUE MARITI E L’UOMO CHE HAI ADESSO NON E’ TUO MARITO”.

La donna finalmente comprende: GESU’ E’ L’ACQUA VIVA CHE DISSETA PER SEMPRE LA SETE DI FELICITA’ DEGLI UOMINI,  rinnega il suo passato di peccato e Gesù la inonda di gioia. La peccatrice convertita e  perdonata, ricolma di felicità diventa apostola: va in città e predica a tutti: “HO TROVATO IL MESSIA! MI HA DETTO TUTTO QUELLO CHE HO FATTO”.  In seguito alla testimonianza della donna convertita e dissetata, molti samaritani andarono da Gesù. Anch’essi si convinsero che solo Gesù è l’acqua speciale che disseta per sempre la sete di felicità degli uomini, anch’essi  si convertirono e felici esclamarono: “ GESU E’ VERAMENTE IL SALVATORE DEL M ONDO “.

A conclusione facciamo un breve esame di coscienza: SE ANCORA SIAMO ASSETATI DI FELICITA’ , CONVERTIAMOCI A GESU’ AMANDOLO CON L’OSSERVANZA DEI SUOI COMANDAMENTI E SAREMO FELICI. SE INVECE GESU’ HA GIA’ DISSETATO LA NOSTRA SETE DI FELICITA’, RENDIAMOCI APOSTOLI COME LA SAMARITANA: a coloro che sono tristi perhè cercano la felicità là dove non possono travarla, ossia nel peccato, rivolgiamo l’invito che Gesù oggi come duemila anni fa va ripetendo:

           “ CHI HA SETE VENGA A ME E BEVA “.

            “ CHI BEVE L’ACQUA CHE IO GLI DARO’ NON AVRA’

                PIU’ SETE IN ETERNO “.

 

Sac. Salvatore Paparo

16 mar 2014

TRASFIGURAZIONE DI GESU’


SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA  A


16 marzo2014


 

OMELIA

Per capire un pochino la Trasfigurazione di Gesù, raccontata dal brano evengelico di oggi, seconda domenica di quaresima, dobbiamo richiamarci alla mente la professione di fede di Pietro, fatta a Cesarea di Filippi.
Gesù domandò ai suoi discepoli " La gente chi dice che sia il Figlio dell'Uomo? ".
Risposero: "Alcuni dicono che sia Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti ". Disse loro: " Ma voi chi dite che io sia? " Rispose Simon Pietro: " Tu sei il Cristo " (il Messia). E Gesù gli disse: " Beato sei tu, Simone figlio di Giona, perchè nè carne ne sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli ".
L'evangelista San Matteo continua così:
"Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani,  dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso, e risorgere il terzo giorno.  Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: " Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai". Ma Gesù, voltatosi, disse a Pietro: " Va' dietro a me, satana! Tu mi sei di scandalo perchè non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini ".
Riflettiamo.
Pietro, illuminato da Dio Padre, riconobbe in Gesù il MESSIA ATTESO; ma la sua mente, in parte, rimase nell'errore: come i suoi contemporanei, infatti, continuò a credere che il Messia sarebbe stato un grande condottiero, avrebbe liberato gli Ebrei dalla dominazione romana, avrebbe conquistato il mondo intero, e lo avrebbe governato insieme alle dodici tribù di Israele. Questo errore di Simon Pietro sul Messia, appare chiaro dalle parole che lo stesso Pietro pronunziò quando Gesù manifestò agli apostoli che egli avrebbe compiuto la sua missione messianica passando attraverso la sua sofferenza e la sua morte in croce. Pietro gli disse: " Signore, questo non ti accadrà mai ".
A questo punto s'inserisce l'episodio della Trasfigurazione di Gesù, descritta dal brano evangelico di oggi. Gesù prese con sè Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse sul monte Tabor. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero Mosè ed Elia, e con Gesù si misero a parlare proprio della sua passione e della sua morte imminenti. Prendendo la parola Pietro disse a Gesù: " Signore, è bello per noi stare qui. Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia". Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: " Questi è il mio figlio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo".
Dio Padre, quindi, diede ragione a Gesù: il Messia Gesù doveva soffrire molto, essere ucciso e risorgere il terzo giorno. Ma gli apostoli, purtroppo, non ubbidirono a Dio Padre e perseverarono nella falsa convinzione di un Gesù Messia condottiero.
A proposito gli evangelisti ci riferiscono un episodio molto istruttivo. Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: " Maestro, vogliamo che tu faccia per noi ciò che ti chiediamo". Gesù disse loro: " Che cosa volete che io faccia per voi? ". Gli risposero: "Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra". 
Con queste parole Giacomo e Giovanni confemarono la loro falsa convinzione che Gesù Messia avrebbe conquistato e governato il mondo intero insieme alle dodici tribù di Israele, e gli chiesero di concedere loro le due più alte cariche del suo futuro governo mondiale. Gli altri dieci apostoli, avendo sentito, si indignarono con  Giacomo e Giovanni, perchè anche loro erano superbi e miravano ad ottenere le più alte cariche nel futuro regno mondiale di Gesù. Allora Gesù disse loro: " Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi non è così: ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi, sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell'Uomo, infatti, non è venuto per essere servito ma per servire e dare la propria vita in riscatto per tutti".
Purtroppo gli apostoli non capirono la lezione di Gesù e perseverarono nell'errore nei riguardi di Gesù Messia. La conseguenza fu disastrosa. Infatti, quando Gesù fu catturato nell'orto del Getsemani, gli apostoli percepirono immediatamente che i suoi nemici lo avrebbero ucciso; e temendo di essere uccisi anche loro, dominati dal terrore, abbandonarono Gesù e fuggirono.
Solo per la misericordia di Dio, Gli Apostoli nel giorno della Pentecoste furono convertiti dallo Spisito Santo e finalmente si convinsero che il Messia Gesù non è venuto per conquistare e dominare il mondo intero con le armi, ma per salvarci dal peccato e dalle conseguenze del peccato offrendoci il massimo grado dell'amore, ossia morendo per noi sulla croce. Gli apostoli finalmente compresero anche il significato di queste parole che valgono anche per noi: " Se qualcuno vuole venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua".

Sac. Salvatore Paparo.

 

10 mar 2014

VENTINOVESIMA LETTERA A GESU’ RISORTO UNICO SALVATORE DEL MONDO.


CINTANO 8 MARZO 2014

 

Amatissimo mio Gesù,

questa notte, in visione, mi sono ritrovato nella stanzetta dello Studentato dei Padri Maristi sito a Cavagnolo provincia di Torino.

Era il maggio del 1946; io giacevo moribondo nel mio lettuccio, e sentii che i due medici presenti dissero al mio superore: “NON PASSERA’ LA NOTTE”. Il Cielo, invece, mi guarì miracolosamente mentre una voce interiore mi diceva: “ L’UMANITA’ VA INCONTRO ALL’ETA’ AUREA DEL CRISTIANESIMO. ALLORA IL MONDO RICONOSCERA’ GESU’ COME UNICO SUO SALVATORE E VIVRA’, IN MODO STRAORDINARIO, UN’ERA DI PACE E DI BENESSERE. TU SARAI L’UMILE NOSTRO STRUMENTO “.

 

Gesù, due orette fa, mentre riposavo nel mio letto, in visione mi sono ritrovato nel mio letto dove 68 anni fa il Cielo mi guarì miracolosamente e mi affidò la missione DELL’OPERA CENACOLO FAMILIARE. Accanto al letto ho sentito un piccolo rumore, poi un fortissimo boato simile allo scoppio di una grossa bomba. Una strana presenza ha invaso tutto il mio corpo; ho avuto paura; mi è sembrato di dover morire, ma non sono morto. Ho percepito solo un grande vuoto dal petto fino a tutta la pancia.

 

Mi sono tornate alla mente le tantissime volte in cui satana ha inutilmente tentato di uccidermi. Desidero ricordarne una, in modo particolare: l’8 dicembre del 1945, festa dell’Immacolata Concezione, io lasciai la Sicilia per entrare nello Studentato dei Padri Maristi, sito a Cavagnolo provincia di Torino. Era notte, ho attraversato lo stretto di Messina con il mare in  tempesta e con la nave sempre sul punto di affondare. Stranamente non ho percepito il pericolo di vita che correvo; ero sereno, anzi il fatto mi divertiva. Solo in seguito una luce interiore mi ha svelato che si è trattato di un tentativo diabolico di eliminarmi per impedirmi di entrare nella Società di Maria. Durante la tempesta ero sereno e mi divertivo perché riposavo, tranquillamente e incoscientemente, con la testa poggiata sulle ginocchia di Maria Santissima AUSILIATRICE, ASSUNTA IN CIELO IN ANIMA E CORPO GLORIFICATI.

 

Amatissimo mio Gesù, per opera dello Spirito Santo, abbiamo già iniziato LA CELEBRAZIONE DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III che si concluderà con la realizzazione di queste tue due profezie:

“ PADRE, CHE SIANO SUNA SOLA COSA COME IO TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”.

“HO ALTRE PECORE CHE NON SONO IN QUESTO GREGGE. ANCHE ESSE DEVO GUIDARE. ASCOLTERANNO LA MIA VOCE E DIVENTERANNO UN SOLO GREGGE E UN SOLO PASTORE”.

SARA’ L’ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE, LUNGHISSIMO PERIODO DI PACE E DI BENESSERE MONDIALI MESSIANICI, FONDATA SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DIO SPIRITO SANTO. L’ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE PREPARERA’, GRADUALMENTE, “I CIELI NUOVI E LA TERRA NUOVA”.

 

Il tuo umile strumento

Sac. Salvatore Paparo

 

 

 

8 mar 2014

PROVVIDENZA DIVINA

OTTAVA DOMENICA PER ANNUM  A

2 MARZO  2014

OMELIA

La pagina evangelica di oggi è definita “LA PAGINA DELLA DIVINA PROVVIDENZA”.

Gesù ci invita a non temere di rimanere senza  quei beni di cui necessitiamo per il nostro benessere corporale; e in particolare si sofferma sul cibo e sul vestito. Riguardo al cibo ci dice: Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono né raccolgano in granai; eppure il Padre Celeste li nutre: NON VALETE FORSE PIU’ DI LORO?

A riguardo del vestito, Gesù aggiunge:

“Osservate  come crescono i gigli del campo: non faticano, non filano. Eppure io vi dico che neppure Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro, Ora, se Dio veste così l’erba del campo che oggi c’è  e domani si getta nel forno, NON FARA’ MOLTO DI PIU’ PER VOI, GENTE DI POCA FEDE?

Per assicurarci l’occorrente per il benessere del nostro corpo, Gesù esige una condizione indispensabile:

“ CERCATE, ANZITUTTO, IL REGNO DI DIO E LA SUA GIUSTIZIA, E IL PADRE CELESTE VI DARA’ IL RESTO IN AGGIUNTA”.

IL REGNO DI DIO E’ GESU’ STESSO. Pertanto, noi cerchiamo il Regno di Dio se imitiamo Gesù; se cioè, come Gesù, secondo le nostre possibilità, facciamo del bene agli altri; e cerchiamo la giustizia di Dio se, come Gesù, rispettiamo i diritti di tutte le persone.

Passiamo ad un breve commento della prima lettura biblica di oggi.

A causa della loro infedeltà all’Alleanza stipulata con Dio, gli Ebrei andarono incontro a gravi sciagure: i Babilonesi scesero in Palestina, conquistarono la Giudea, assediarono e conquistarono Gesrusalemme, la devastarono, la incendiarono e deportarono i suoi abitanti in Babilonia. In terra d’esilio gli Ebrei soffrirono la dura vita degli schiavi. Dio, però, ne ebbe compassione, e promise loro la liberazione: “NON TEMETE, IO VI FARO’ TORNARE IN PATRIA”. Però, poichè il tempo passava e la promessa sembrava rimanere solo promessa, gli Ebrei si demolarizzarono, persero la fiducia in Dio e, disperati, ripetevano: “IL SIGNORE CI HA ABBANDONATO, IL SIGNORE CI  HA DIMENTICATO”. Ma Dio che è sempre fedele alle sue promesse; Dio che è INSIEME PADRE E MADRE, accentuando il suo aspetto materno, per mezzo del profeta Isaia, confermò la sua promessa agli Ebrei con queste toccanti parole : “SI DIMENTICA FORSE UNA DONNA DEL SUO BAMBINO, COSI’ DA NON COMMUOVERSI PER IL FIGLIO DELE SUE VISCERE? ANCHE SE COSTORO SI DIMENTICASSERO, IO, INVECE, NON VI DIMENTICHERO’ MAI””.

In realtà gli Ebrei furono liberati dalla loro schiavitù, poterono lasciare la terra d’esilio, tornare in Patria, ricostruire la città di Gerusalemme e il loro Tempio.

L’applicazione pratica per noi sorge spontanea: noi come gli Ebrei , possiamo ritrovarci in situazioni di vita molto difficili, essere sospinti ad un atto di disperazione.

Come comportarci? Il nostro modello è Gesù. Anche Gesù esperimentò l’indicibile sofferenza di cui parliano. Inchiodato sulla croce, si sentì solo, abbandonato da tutti, anche dal Padre: “DIO MIO, DIO MIO PERCHE’ MI HAI ABBANDONATO?”. Gesù, però, in tutto simile a noi eccetto che nel peccato, non fu vittima della disperazione; vinse la tentazione fidandosi dell’immenso amore del Padre. E prima di emettere l’ultimo respiro, esclamò: “  PADRE, NELLE TUE MANI AFFIDO IL MIO SPIRITO”. E il Padre non lo deluse. LO RISUSCITO’ E CON LUI RISUSCITO’ ANCHE NOI. FIDIAMOCI SEMPRE DI  DIO, E NON SAREMO MAI DELUSI.


Sac. Salvatore Paparo

PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA A 13 MARZO 2011


OMELIA

l'Apostolo San Paolo scrisse di Gesù: " Egli fu in tutto simile a noi, eccetto che nel peccato".
Gesù, quindi, volle essere in tutto nostro fratello, ANCHE NELLA TENTAZIONE.
Gesù fu tentato ripetutamente dal diavolo perchè disubbidisse al Padre Celeste.
La Prima Domenica di Quaresima oggi si sofferma su tre tentazioni diaboliche subite e vinte da Gesù. Noi, però, fissiamo la nostra attenzione solo sulla prima tentazione:
" SE TU SEI FIGLIO DI DIO, DI' CHE QUESTE PIETRE DIVENTINO PANE".
Per capire questa tentazione, dobbiamo riferirci agli Ebrei nel deserto. Dio li aveva liberati dalla schiavitù egiziana; aveva loro promesso che li avrebbe condotti fino alla Terra Promessa, Terra di Abbondanza. Ma nel deserto gli Ebrei rimasero senza pane ed ebbero fame. Ebbene, malgrado i tantissimi  miracoli che Dio aveva fatto a loro beneficio, essi anzichè riporre la loro fiducia in Dio, si ribellarono contro di Lui, e si lamentarono così con Mosè:
" Perchè non siamo morti in Egitto per mano di Dio, quando eravamo seduti davanti a piatti di carne e mangiavamo pane a sazietà? Dio ci ha condotti  in questo deserto per farci morire di fame". Gli Ebrei, quindi, furono vinti dalla tentazione e peccarono. Dio, però, nella sua bontà misericordiosa, non solo non li castigò, ma andò ugualmente incontro alla loro necessità: per ben quarant'anni li sfamò nel deserto con il grande miracolo della manna. La Sacra Scrittura precisa anche il motivo del comportamento di Dio. Dice: " Dio ti ha dato da mangiare la manna per farti capire che l'uomo non vive soltanto di pane, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio ".
Il deserto non poteva offrire il pane agli Ebrei affamati, ma la Parola Onnipotente di Dio, sì. Dio, però, pur potendo creare IL PANE ORDINARIO, non lo creò. Creò, invece, UN PANE SPECIALE, CREO' LA MANNA perchè gli Ebrei comprendessero che a Lui non macano i mezzi per sfamare le sue creature.

PENSIAMO A GESU'.
Come gli Ebrei anche Gesù si trovò nel deserto; come gli Ebrei anche Gesù ebbe fame e fu tentato. Ma al contrario degli Ebrei, Gesù vinse la tentazione diabolica, rispondendo a satana con le stesse parole scritturistiche citate sopra: "NON DI SOLO PANE VIVE L'UOMO, MA DI OGNI PAROLA CHE ESCE DALLA BOCCA DI DIO".
In altre parole, Gesù rispose così al diavolo: "Tu credi che Io per sfamarmi debba compiere il miracolo di cambiare queste pietre in pane. Ma non è così: il Padre mio può saziare la mia fame anche diversamente, PERCHE' LA SUA PAROLA E' ONNIPOTENTE".
E Gesù non rimase deluso nella sua fiducia: infatti, non appena superò la tentazione diabolica, il Padre Celeste Gli mandò degli angeli, i quali si misero a servirlo, cioè GLI DIEDERO DA MANGIARE.

Da quanto abbiamo detto, dobbiamo trarre questo insegnamento: nelle nostre necessità materiali e spirituali dobbiamo mantenere viva la fiducia in Dio Padre. Egli rimane sempre fedele alle sue promesse, e non ci farà mancare mai il suo aiuto.

Sac. Salvatore Paparo