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29 giu 2014

SOLENNITA’ DEL CORPUS DOMINI

22 GIUGNO 2014

OMELIA

Oggi festa del Corpus Domini, festa dell’Eucarestia, festa della Santa Messa, iniziamo la nostra riflessione con alcune precisazioni.
Gesù, prima della sua Ascensione al Cielo, fece una solenne promessa alla sua Chiesa: “Non vi lascerò orfani, SARO’ CON VOI FINO ALLA FINE DEL MONDO”.
Precisiamo che ascendere al Cielo non significa lasciare questa terra per andare nell’alto dei cieli dove si trova Dio. No, Dio non si trova nella parte più alta del cielo, MA OVUNQUE. Ricordiamo la bella domanda e la bella risposta che ci insegnarono nel catechismo quando eravamo bambini:
DOV’E’ DIO ?”.
DIO E’ IN CIELO, IN TERRA E IN OGNI LUOGO. EGLI E’ L’MMENSO”.
Gesù, quindi, duemila anni fa non ha lasciato questa terra, è rimasto e rimane con noi. Ma allora, che cosa intendiamo dire quando affermiamo che Gesù è asceso al Cielo? L’ascensione di Gesù al cielo significa che GESU’ RISORTO, dopo 40 giorni in cui si fece vedere dagli Apostoli per convincerli della sua avvenuta Risurrezione e per poi inviarli nel mondo intero per rendere suoi discepoli tutti i popoli della terra, è rimasto in mezzo a noi, però, non più visibilmente, MA IN MODO INVISIBILE.
Gesù Risorto, in modo invisibile, ora e fino alla fine del mondo, guida e guiderà la sua Chiesa, e quindi ciascuno di noi, per santificarla. L’azione santificatrice di Gesù è molteplice, ma raggiunge il suo apice e la sua perfezione nella Santa Messa.
Facciamo a proposito qualche breve rilievo:
Primo rilievo: la Santa Messa è un banchetto speciale riservato a noi Cristiani. Gesù a tutti i convitati offre da mangiare Se Stesso, PRIMA spezzando e distribuendo loro il pane della SUA PAROLA DIVINA, POI ENTRANDO PERSONALMENTE nel loro cuore per comunicare ad essi la sua vita d’amore perché anch’essi come Lui vivano d’amore: “Io sono il pane vivo disceso dal Cielo. La mia carne è un vero cibo, il mio sangue è una vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita , ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Chi non mangia la mia carne e non beve il mio sangue, muore”.
Secondo rilievo: noi mangiando il Pane Eucaristico riceviamo la vita di Gesù. A nostra volta, però, noi come Gesù, diventiamo pane di vita per i nostri fratelli. Ciò comporta che noi dobbiamo dare con generosità ai nostri fratelli i beni che Dio ha elargito a ciascuno di noi a beneficio di tutta la comunità cristiana.
Terzo rilievo: Gesù si rende presente nell’Eucarestia nel msuo Mistero Pasquale; cioè nella Sua Passione, Morte e Risurrezione perchè noi con Gesù e in Gesù viviamo il Nostro Mistero Pasquale: Gesù Eucaristico ci dona la forza per affrontare con generosità tutte le sofferenze che la vita terrena ci riserva; ci prepara a morire santamente come Lui per poi RISUCITARE CON IL CORPO GLORIFICATO A SIMILITUDINE SEL SUO CORPO GLORIFICATO.

Conclusione pratica:
per noi cristiani la domenica deve essere un giorno di grande festa, un giorno in cui ci raduniamo in chiesa, come famiglia di Dio, come figli e figlie di Dio, come fratelli e sorelle tra di noi, per partecipare, con viva fede, al Banchetto Eucaristico. Solo così Gesù ci può trasformare in autentici suoi discepoli, in autentici altri Gesù fino a farci raggiungere la perfezione raggiunta da San Paolo, vaso eletto di Gesù, Apostolo delle Genti:
LA MIA VITA E’ CRISTO. NON SONO OIU’ IO CHE VIVO, MA E’ CRISTO CHE VIVE IN ME”.

Sac. Salvatore Paparo




17 giu 2014

SOLENNITA’ DELLA SANTISSIMA TRINITA’

8 GIUGNO 2014

OMELIA

La Famiglia umana è stata creata ad immagine e somiglianza della Famiglia Trinitaria di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.

Lasciamoci investire dalla luce della Rivelazione e riflettiamo sulla definizione che l’Apostolo San Giovanni dà di Dio:

"DIO E’ AMORE" (Gv 4,8)

L’ AMORE è l’essenza di Dio. Se Dio, pertanto, per impossibile, cessasse di essere amore non esisterebbe più, così come il sole non esisterebbe più se cessasse di essere luce e calore. In quanto Amore, Dio non è un solitario ma una ineffabile FAMIGLIA composta da TRE PERSONE FELICISSIME: DAL PADRE, DAL FIGLIO, E DALLO SPIRITO SANTO.

Le quattro caratteristiche dell’amore: dono, ricambio del dono, unione e felicità si identificano con Dio Uno e Trino:

il Padre dona tutto se stesso al Figlio generandolo; il Figlio si ridona al Padre cosicché tutto ciò che è del Figlio è anche del Padre e tutto ciò che è del Padre è anche del Figlio (Cfr. Gv 17,10); lo Spirito Santo è l’amore personificato, ossia, La Persona che in Sé unisce il Padre al Figlio e il Figlio al Padre e in modo tale che le Tre Persone divine uguali e distinte non sono tre dei ma un solo Dio.

Non ci riesce difficile capire che le Tre Persone che costituiscono la Famiglia increata ed eterna di Dio sono felicissime: difatti tutti quanti sperimentiamo con evidenza immediata che la felicità ci proviene dal bene coscientemente posseduto: la vista ad esempio è un bene; se possediamo un organo visivo sano siamo felici perché possiamo ammirare tutte le bellezze che ci circondano. E’ chiaro che più beni possediamo e più felici siamo: così, ad esempio, se oltre agli occhi sani abbiamo anche un udito sano siamo più felici che se possediamo solo gli occhi sani. Su questa linea dobbiamo, senza esitazione, ammettere che Dio, il Quale possiede tutti i beni e in Sommo Grado è felicissimo, è il culmine della felicità, è la felicità.

Dio-Amore, Dio Famiglia Trinitaria Felicissima, per Amore gratuito e di privilegio, decise di comunicare la sua felicità all’uomo e lo creò Famiglia a sua immagine e somiglianza: ciascuno di noi sia uomo che donna, è membro di una famiglia almeno come figlio o figlia se non come sposo o sposa, come madre o padre.

Fissiamo la nostra attenzione sulla Famiglia umana per percepire un pochino la sua somiglianza con la Famiglia Trinitaria di Dio. Facciamo alcuni rilievi:

Primo rilievo – L’uomo e la donna sono l’immagine del Padre celeste sia come sposo e sposa sia come padre e madre.

A. a.Come sposo e sposa: quando un uomo e una donna si sposano diventano un solo essere come uno è il Padre. Badiamo bene, però: questa unione si verifica solo nel vero matrimonio, ossia quando un uomo e una donna si amano veramente, vogliono unire le loro vite per sempre e con assoluta fedeltà reciproca. Quando manca l’amore reciproco non c’è matrimonio ma solo convivenza egoistica, non c’è fusione di vite, ma due unità che stanno vicine per sfruttarsi vicendevolmente. Da qui i molti fallimenti di matrimoni che sembrano veri, mentre sono tali solo apparentemente.

B. b.Come padre e madre: il Padre celeste, perché perfetto, genera da solo il suo Figlio Unigenito; mentre il padre e la madre umani perché imperfetti e complementari, generano insieme il loro figliolo.

La Sacra Scrittura che alla Prima Persona della Santissima Trinità attribuisce sentimenti materni ci legittima l’espressione: "IL PADRE CELESTE E’ INSIEME PADRE E MADRE": "Quand’anche una madre dimenticasse il proprio figlio, io non vi dimenticherò mai. Come una madre accarezza il suo bambino così io vi consolerò … sarete portati nel mio seno, vi cullerò sulle mie ginocchia" (Is 66,12-13); "Coma una madre ama il suo unico figlio, così io amo te" (2 Re 1,26).

Secondo rilievo – Nella famiglia umana il figlio è l’immagine del Figlio Unigenito di Dio

Come, infatti, il Figlio Unigenito di Dio è frutto della donazione amorosa del Padre celeste ed è tutto il Padre, tanto da potersi dire: "Chi vede il Figlio vede il Padre e chi vede il Padre vede il Figlio" (Gv 14,9). Così il figlio della famiglia umana è il frutto della donazione amorosa del padre e della madre ed è il compendio di essi. In altre parole possiamo affermare che il figlio è il padre e la madre impastati insieme – (fusione dello spermatozoo vita dell’uomo con l’ovulo, vita della donna). Questo impasto è talmente perfetto e meraviglioso che dello stesso bambino sinceramente dicono: "Rassomiglia tutto alla mamma" – "Rassomiglia tutto al papà".

La presenza del figlio ci permette alcune precisazioni di fondamentale importanza:

1a – Il figlio è l’espressione visibile dell’unità dei genitori verificatasi invisibilmente al momento in cui essi, nella celebrazione del matrimonio, si giurarono eterno amore.

2a – La fusione della vita dei genitori nel figlio ratifica la necessità dell’indissolubilità del matrimonio: come, infatti, il figlio è uno e non si può scindere per separare ciò che gli è stato donato dal padre da ciò che gli è stato donato dalla madre, allo stesso modo papà e mamma non possono spezzare la loro unità coniugale. Se essi spezzano questa unità con il divorzio causano un vero disastro nella loro vita; così come si compirebbe lo scempio del bambino se con un coltello si volesse tentare di separare in lui ciò che è dono del padre da ciò che dono della madre. Per questo motivo Gesù interrogato dagli Ebrei se era lecito divorziare, rispose: "No! L’uomo non divida ciò che Dio ha unito" (Mt 19,6).

3a – Il bambino va rispettato fin dal primo momento del suo concepimento. L’aborto è il più grave peccato che si possa commettere contro il prossimo, principalmente perché:

1. 1.Si uccide l’essere più impotente: cosa può un esserino appena sorto alla vita contro un adulto?

2. 2.Si uccide l’essere più innocente: che male ha fatto il neo concepito da meritare la pena di morte?

3. 3.Si uccide il proprio figlio: è la mamma che lo elimina: come il più grande atto d’amore è donare la vita, così il più alto tradimento dell’amore è togliere la vita.

Terzo rilievo – L’amore che unisce reciprocamente gli sposi, i genitori al figlio e il figlio ai genitori, è l’immagine dello Spirito Santo Amore che unisce in sé il Padre celeste al Figlio Unigenito e il Figlio Unigenito al Padre celeste. Certo ci riesce difficile capire come in Dio l’amore con cui il Padre e il Figlio si amano è una Persona distinta dal Padre e dal Figlio. Invece costatiamo con immediatezza ed evidenza che una famiglia umana i cui membri si amano è una famiglia unita e felice, mentre una famiglia i cui membri non si amano, è una famiglia disunita e infelice.

Da quanto abbiamo rilevato ci risulta che Dio ha creato la Famiglia a sua immagine e somiglianza perché nell’amore fosse unita e felice. Ma purtroppo intervenne il peccato: esso causò un immane disastro! Ciò che per natura deve essere unito, se si disintegra provoca catastrofiche conseguenze: le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki insegnano!

Il peccato che è il tradimento dell’amore ha disintegrato la famiglia: mentre l’amore la teneva unita e la rendeva felice, il peccato l’ha disunita e l’ha resa infelice: non più fedeltà coniugale, non più dono e ricambio di dono, ma egoismo e angherie reciproche; non più monogamia ma poligamia; non più indissolubilità ma dissolubilità del matrimonio.

GESU’ SI FECE UOMO PER SALVARCI; E SALVARCI SIGNIFICA DARCI NUOVAMENTE E IN ABBONDANZA LA VITA DI DIO CHE E’ VITA D’AMORE.

E’ GIUNTA L’ORA DELLA SECONDA PENTECOSTE D’AMORE.

E’ GIUNTA L’ORA DELL’ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE, FONDATA SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO.

E’ GIUNTA L’ORA IN CUI CESSERANNO TUTTE LE GUERRE FRATRICIDE , IN CUI AVREMO LA PACE E IL BENESSERE MONDIALI MESSIANICI CHE GRADUALMENTE
PREPARERANNO  “I CIELI NUOVI E LA TERRA NUOVA”.

Sac Salvatore Paparo



11 giu 2014

SOLENNITA’ DELLA PENTECOSTE

8 MAGGIO 2014

OMELIA

Anticamente gli uomini credevano che il mondo fosse piatto, pensavano che il cielo fosse una calotta solida sostenuta all’orizzonte dalla terra, infine erano convinti che Dio abitasse al di là della calotta celeste.
E’ necessario tenere presenti queste convinzioni degli antichi per capire il racconto biblico della “Torre di Babele” che, a sua volta, ci offre la comprensione della Solennità odierna della Pentecoste.
Gli uomini, ci dice l’autore sacro della Genesi, vivevano tutti insieme, parlavano una sola lingua ed erano uniti. Un giorno, però, decisero di dare la scalata al cielo fabbricando, con mattoni, una larghisima e altissima torre. Così, pensavano, sarebbero stati potenti come Dio e nello stesso luogo di Dio. Ma, mentre si affaticavano per portare a termine la pazzesca impresa, Dio confuse le loro lingue sicchè, non comprendendosi più, furono costretti ad interrompere il lavoro, si divisero e si dispersero in tutto il mondo.
L’insegnamento che l’autore sacro ci vuole impartire èquesto: in primo luogo ci dice che il peccatore è un orgoglioso perché si vuole sostituire a Dio: si sente tanto autosufficiente che nella costruzione della sua vita pensa di poter fare a meno di Dio e decide di non osservare i suoi comandamenti. Anche se non lo dice esplicitamente, almeno implicitamente, il peccatore afferma: “Tu, o Dio, non ti devi impicciare della mia vita; so io ciò che devo fare; so io ciò che mi è utile e ciò che mi è dannoso”. Oltre che essere un orgoglioso perché si vuole sostituire a Dio, il peccatore è anche un egoista che cerca solo il suo benessere senza badare, anzi calpestando spesso i diritti altrui. Pensiamo, ad esempio, ai ladri, agli omicidi, ai ricchi epuloni che lasciano morire di fame tanti poveri lazzari.
Da quanto abbiamo detto deduciamo che il peccatore causa divisioni: si divide da Dio e dagli altri uomini, creando così un mondo di guerra, un mondo di uomini che si dilaniano gli uni gli altri.
Questa era la situazione di duemila anni fa, al momento in cui Gesù, il Figlio di Dio fattosi uomo, venne per abitare in mezzo a noi. La Pentecoste ci diede un messaggio di salvezza da questo disastro. Ma seguiamo i fatti: gli Apostoli, secondo il comando di Gesù, dopo l’Ascensione, si ritirarono nel Cenacolo per pregare con Maria, la Madre di Gesù. Dopo dieci giorni di intensa preghiera, verso le nove del mattino, il Cenacolo fu scosso come da un vento di tempesta, e su ciascuna testa dei presenti comparve una lingua di fuoco. Era lo Spirito Santo che prendeva possesso degli Apostoli. Gli Apostoli, allora, infiammati di amore, dominati da una forza insopprimibile, uscirono dal Cenacolo, andarono nella piazza di Gerusalemme e, con ardore, annunziaromo le meraviglie di Dio. Fra
l’altro, dissero: “Fratelli, Cristo Gesù che voi avete crocifisso, Dio lo ha risuscitato. Se volete essere salvi, convertitevi e fatevi battezzare nel nome di Gesù”.
Duemila anni fa, la mattina della Pentecoste si verificò un sorprendente miracolo: in quel periodo, in Gerusalemme si trovavano numerose persone provenienti da ogni nazione per le solennità pasquali. Ebbene, GLI APOSTOLI PARLAVANO SOLO IN ARAMAICO, MA TUTTI I PRESENTI ASCOLTAVANO LE LORO PAROLE NELLA PROPRIA LINGUA NATIA.
Lo Spirito Santo fece questo miracolo per dirci che da quel momento s’iniziava un’ inversione di marcia: ai tempi della Torre di Babele gli uomini prima parlavano una sola lingua ed erano uniti. Dopo il peccato di orgoglio incominciarono a parlare diverse lingue e si divisero. Lo Spirito Santo, invece, nel giorno della Pentecoste trovò gli uomini divisi, ma si fece capire da tutti parlando una sola lingua per mezzo degli Apostoli. Questa sola lingua è la lingua dell’amore; il linguaggio dell’amore è capito da tutti, distrugge le divisioni ed unisce i cuori.
Se diamo uno sguardo al mondo di oggi tanto diviso, dominato da tante guerre fratricide e da tante sofferenze che ci causiamo reciprocamente, corriamo il rischio di guardare al futuro con pessimismo. Noi cristiani, però, non possiamo essere pessimisti; noi cristiani dobbiamo essere uomini e donne di speranza.
Certo, con realtà e con tristezza, dobbiamo costatare l’esistenza di tanto male nel mondo; ma nello stesso tempo, con l’occhio della fede, dobbiamo saper scoprire l’immenso bene che esiste e che prepara un mondo migliore. I tanti dolori da cui siamo afflitti non dobbiamo considerarli come dolori di agonia che ci condannano alla morte, ma come dolori che generano vita, come dolori che presto partoriranno LA PACE MONDIALE MESSIANICA PROFETIZZATA DAGLI ANGELI SULLA GROTTA DI BETLEM:
PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE DIO AMA”.


Sac. Salvatore Paparo

4 giu 2014

FESTA DELL’ASCENSIONE

OMELIA

Noi cristiani non siamo discepoli di un morto ma di un vivo; non siamo discepoli di un vivente assente, ma di un vivente presente. E’ quanto Gesù ci assicurò prima della sua ascensione al Cielo: “NON TEMETE! NON VI LASCERO’ ORFANI. SARO’ CON VOI FINO ALLA FINE DEL MONDO”. Questa presenza invisibile e misteriosa di Gesù RISORTO in mezzo a noi è molteplice. Il Concilio Ecumenico Vaticano II la sintetizza con le seguenti mirabili espressioni:
“CRISTO E’ SEMPRE PRESENTE NELLA SUA CHIESA, E IN MODO SPECIALE NELLE AZIONI LITURGICHE. E’ PRESENTE NEL SACRIFICIO DELLA MESSA SIA NELLA PERSONA DEL MINISTRO (EGLI CHE OFFERTOSI UNA VOLTA SULLA CROCE, OFFRE ANCORA SE STESSO PER IL MINISTERO DEL SACERDOTE) SIA SOPRATTUTTO SOTTO LE SPECIE EUCARISTICHE. E’ PRESENTE CON LA SUA VIRTU’ NEI SACRAMENTI, DI MODO CHE QUANDO UNO BATTEZZA E’ CRISTO STESSO CHE BATTEZZA. E’ PRESENTE NELLA SUA PAROLA GIACCHE’ E’ LUI CHE PARLA QUANDO NELLA CHIESA SI LEGGE LA SACRA SCRITTURA. E’ PRESENTE INFINE QUANDO LA CHIESA PREGA E LODA, LUI CHE HA PROMESSO: - DOVE SONO DUE O TRE RIUNITI NEL MIO NOME, LA’ SONO IO IN MEZZO A LORO”.
Dunque Gesù RISORTO è presente in mezzo a noi in tanti modi. Facciamo qualche accentuazione. Gesù è presente nella Sacra Scrittura: la Sacra Scrittura, infatti, è la sua Parola. Quando, pertanto, noi la leggiamo o la ascoltiamo è Gesù stesso che ci parla, ci fa capire il suo insegnamento e ci sospinge a praticarlo. Citiamo, ad esempio, alcune frasi scritturistiche pronunziate da Gesù : “SE VOI PERDONERETE AGLI ALTRI LE LORO COLPE, IL PADRE VOSTRO CHE E’ IN CIELO PERDONERA’ ANCHE A VOI. MA SE NON PERDONERETE AGLI ALTRI IL MALE CHE VI HANNO FATTO, NEPPURE IL PADRE VOSTRO CHE E’ IN CIELO PERDONERA’ LE VOSTRE COLPE”. In questo momento Gesù ci fa comprendere che noi Cristiani dobbiamo assolutamente perdonare coloro che ci fanno del male se vogliamo essere perdonati dal Padre Celeste; non solo, ma se adesso ci sovviene alla mente qualcuno che ci ha fatto del male, Gesù ci sospinge a perdonarlo. Certo, noi restiamo liberi di accettare o rifiutare la luce di Gesù, ma la luce e la spinta di Gesù a perdonare, c’è.
Oltre che nella Sacra Scrittura, Gesù è presente quando riceviamo i Sacramenti. Il compito del sacerdote nell’amministrazione dei Sacramenti è solo quello di prestare la sua voce a Gesù. Quindi, in realtà nel Battesimo è Gesù che dice: “IO TI BATTEZZO NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO”; è Gesù che nel Sacramento della Penitenza dice: “IO TI ASSOLVO DAI TUOI PECCATI NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO”
Il culmine della presenza di Gesù Risorto in mezzo a noi si raggiunge nella Santa Messa.
Nella Santa Messa Gesù si rende presente in mezzo a noi sotto le apparenze del pane e del vino e diventa nostro pane. Il pane è vta e comunica la sua vita a chi lo mangia. Gesù, PANE VIVO, ci comunica la sua vita divina perché noi viviamo come Lui è vissuto fino a poter esclamare: “La mia vita è Cristo, non sono più che vivo ma è Cristo che vive in me: io penso come Gesù, parlo come Gesù, agisco come Gesù”. Non dobbiamo poi dimenticare che Gesù Pane Vivo si dona a noi percè noi, a nostra volta, diventiamo pane di vita per i nostri fratelli e per le nostre sorelle. Dobbiamo, cioè, dare loro i beni che Dio ha donato a ciascuno di noi perché anche loro come noi abbiano la vita e siano felici. Dobbiamo soprattutto beneficare i poveri, i più bisognosi e sofferenti pensando che se aiutiano i poveri, i più bisognosi e sofferenti aiutiamo Gesù: “Qualunque cosa fate al più picco dei miei fratelli, la fate a me”. Se agiamo così, alla fine del mondo, dopo la risurrezione dei corpi e il Giudizio Unversale, Gesù ci farà occupare il posto che per ciascuno di noi ha preparato in Paradiso:
“Venite, benedetti del Padre mio, possedete il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perchè avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere, ero malato e siete venuti a currami”.


1 giu 2014

LETTERE A GESU'

SECONDA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO



Gesù, siamo ormai in piena attuazione dell’Età Aurea della Redenzione e Tu, il Padre Celeste, lo Spirito Santo, la nostra comune Mamma Maria Santissima e San Giuseppe, operate perché la vostra sapiente e paziente azione bimillenaria dia finalmente il frutto che voi lentamente lentamente avete fatto maturare: cioè il frutto della instaurazione nel mondo del tuo Regno Messianico che porterà PACE E BENESSERE MONDIALI, IL TRIONFO DELL’AMORE CHE TROVA LA SUA MIGLIORE ESPRESSIONE NELLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO; E REDENTA CON LA TUA PASSIONE, MORTE E RISURREZIONE.

Oggi, Gesù, gli studi scientifici sono soprattutto concentrati sulla bioetica, sulla difesa della vita, prezioso dono Tuo, del Padre Celeste e dello Spirito Santo. Si pone particolarmente un delicatissimo problema: bisogna difendere ad ogni costo la vita del neo-concepito? Oppure in alcuni casi pietosi è meglio che il neo-concepito lasci questo mondo? Penso che dobbiamo affrontare lo spinoso e delicatissimo problema riflettendo attentamente sulle esigenze dell’amore. Noi dobbiamo amare imitando il tuo amore, l’amore del Padre Celeste e l’amore dello Spirito Santo. Ebbene, io mi domando: il vero amore esige in alcuni casi che si sacrifichi la vita del neo-concepito PERCHE’ EGLI EVITI UNA VITA TERRENA DI ENORMI SOFFERENZE FISICHE E PSICHICHE, E SIA SUBITO TRAPIANTATO NELLA GIOIA ETERNA DEL PARADISO, RISERVATA AI FIGLI DI DIO? Gesù, mi rendo conto di toccare un argomento delicatissimo che non si può affrontare a cuor leggero. Io credo, però, che la tua Chiesa, gli Scienzati e tutti gli uomini di buona volontà debbano essere sollecitati a non assumere posizioni radicali e a favorire un accurato esame di quanto la Rivelazione Divina e la Scienza avanzata moderna ci offrono per risolvere secondo verità il problema in questione. E’ necessario mantenere aperto il dialogo: se tutto è esaminato con rettitudine e per il migliore bene del neo-concepito, si agisce con amore. E poiché dove c’è amore opera lo Spirito Santo, lo Spirito Santo guiderà gli sforzi della tua Chiesa, degli Scienzati e di tutti gli uomini di buona volontà perché essi trovino la giusta soluzione.

Gesù, fa’ che si superi ogni integralismo; fa’ che ci stimiamo gli uni gli altri e che tutti restiamo aperti ad un dialogo fraterno costruttivo.
Gesù, venga presto il tuo Regno Messianico di amore, di misericordia, di pace e di benessere mondiali.

8 MARZO 2008

Sac. Salvatore Paparo        


QUARTA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO

Gesù, oggi 14 aprile 2008, mi sento portato a scriverti per accentuare quanto Tu, il Padre Celeste, lo Spirito Santo e la Mamma Maria Santissima da tempo avete comunicato alla mia mente mentre il mio cuore era dominato da un’immensa ineffabile gioia.
RIGUARDA IL SACERDOZIO MINISTERIALE DI MARIA SANTISSAMA E DELLE DONNE. E’ necessario ricordare alcuni punti essenziali del tuo messaggio evangelico: Tu, il Padre Celeste e lo Spirito Santo siete UNA FAMIGLIA FELICISSIMA, avete creato l’uomo a vostra immagine e somiglianza e l’AVETE CREATO FAMIGLIA. Il Padre Celeste è insieme SPOSO E SPOSA, PADRE E MADRE. Egli ha comunicato ALL’UOMO SPOSATO LE SUE QUALITA’ DI SPOSO E DI PADRE, ALLA DONNA MARITATA LE SUE QUALITA’ DI SPOSA E DI MADRE. Tu, Gesù, sei il Figlio Unigenito del Padre Celeste ed hai in Te sia la parte maschile sia la parte femminile del FIGLIO. Nella famiglia umana, pertanto, SONO TUA IMMAGINE sia il figlio che la figlia. Nella famiglia umana, infine, l’amore che unisce e beatifica gli sposi tra di loro, i genitori e i figli E’ L’IMMAGINE DELLO SPIRITO SANTO, AMORE PERSONIFICATO, che unisce in SE’ il Padre Celeste al Figlio Unigenito del Padre Celeste, e TE, Figlio Unigenito del Padre Celeste, al Padre Celeste.
TU, GESU’, SEI L’UOMO ED HAI IN TE LA PIENEZZA DEL SACERDOZIO MASCHILE E FEMMINILE: NELLA CHIESA HAI COMUNICATO ALL’UOMO IL TUO SACERDOZIO SOTTO L’ASPETTO MASCHILE, ALLA NOSTRA MAMMA MARIA SANTISSIMA E ALLE ALTRE DONNE IL TUO SACERDOZIO SOTTO L’ASPETTO FEMMINILE. E qui desidero riportare quanto ho scritto qualche anno fa:
LE DONNE SIANO AMMESSE AL MINISTERO SACERDOTALE “.

Certamente Gesù ordinando sacerdoti solo uomini non voleva escludere il sacerdozio ministeriale femminile. Se Gesù avesse ordinato sacerdoti anche le donne avrebbe fatto un gesto clamoroso che la Società umana sua contemporanea non era in grado di recepire. Gesù rispetta l’evoluzione degli uomini: essi migliorano gradualmente la conoscenza della verità sia nel campo prettamente umano sia nel campo religioso: “LO SPIRITO SANTO VI CONDURRA’ A TUTTA LA VERITA’ “ (Gv. 16,13). Questa frase include la gradualità della conoscenza del contenuto delle Verità Rivelate anche se dobbiamo ammettere che la rivelazione del Deposito Rivelato si è conclusa con la morte dell’ultimo Apostolo. La Società umana moderna è pronta ad accettare il ministero sacerdotale delle donne perché si è convinta che l’uomo e la donna hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri. Del resto una conferma del diritto della donna al ministero sacerdotale ci proviene dal fatto CHE MARIA SANTISSIMA E’ SACERDOTE. Ecco la prova: Maria Santissima al momento dell’Annunciazione del concepimento verginale di Gesù, dall’Arcangelo Gabriele ha ricevuto anche la notizia del concepimento miracoloso del Precursore di Gesù nel seno di Santa Elisabetta. Maria Santissima “IN FRETTA” va dalla sua cugina. Il motivo principale di questa visita era la santificazione di Giovanni Battista ancora nel seno materno. Detta santificazione è avvenuta così: MARIA ENTRO’ IN CASA DI ZACCARIA E SALUTO’ ELISABETTA. APPENA ELISABETTA UDI’ IL SALUTO, IL BAMBINO DENTRO DI LEI EBBE UN FREMITO, ED ESSA FU COLMATA DI SPIRITO SANTO E A GRAN VOCE ESCLAMO’: - DIO TI HA BENEDETTA PIU’ DI TUTTE LE DONNE. PERCHE’ MAI LA MADRE DEL MIO SIGNORE VIENE A FARMI VISITA? APPENA HO SENTITO IL TUO SALUTO, IL BAMBINO SI E’ MOSSO IN ME PER LA GIOIA” (Lc.1,39-44).
Gesù nel seno verginale di Maria santificò il suo Precursore nel seno di Elisabetta. Praticamente è avvenuta l’amministrazione del Battesimo di San Giovanni Battista. MA QUESTA AMMINISTRAZIONE del battesimo di Giovanni Battista, HA AVUTO UNO STRUMENTO MINISTERIALE: MARIA SANTISSIMA: DIFATTI E’ AVVENUTA “AL SALUTO DI MARIA”. Maria con il saluto a Santa Elisabettta HA ESERCITATO IL SUO SACERDOZIO MINISTERIALE così come fanno gli altri sacerdoti pronunziando le parole della forma dei Sacramenti. Essi prestano la voce a Gesù per pronunziare le parole della forma dei vari Sacramenti, ma CHI AMMINISTRA I SACRAMENTI E’ GESU’ : “CRISTO E’ PRESENTE CON LA SUA VIRTU’ NEI SACRAMENTI DI MODO CHE QUANDO UNO BATTEZZA E’ CRISTO STESSO CHE BATTEZZA” (Costituzione sulla Sacra Liturgia del Concilio Ecumenico Vaticano II. Cap.1 n.7).

Sac. Salvatore Paparo
Cintano 14 aprile 2008

QUINTA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO


Gesù, oggi 11 maggio 2008, SOLENNITA’ DELLA PENTECOSTE, desidero rivolgerti una particolare preghiera. Prima, però, penso che sia bene trascriverti il pensiero dell’ottimo biblista vivente padre Alberto Maggi:

L’incontro ha come tema “IL VOLTO DI DIO”.
Di per sé non ci dovrebbe essere bisogno: se siamo credenti o praticanti dovremmo avere le idee chiare sul volto di Dio. Vedremo, invece, che quando si parla di Dio, si dicono cose che forse non corrispondono a quelle che troviamo nella Sacra Scrittura.
Se facciamo un raffronto tra il Dio in cui credevano i nostri nonni, quello nel quale crediamo noi e quello nel quale credono i nostri figli, vediamo già che c’è una differenza.
Il Dio che veniva presentato è abbastanza diverso dal Dio che è presentato oggi. Allora c’è da chiedersi: ma come mai, è cambiato Dio?
No, Dio non cambia. Man mano che l’umanità cresce e nella crescita riconosce sempre di più il valore della dignità dell’uomo, scopre sempre di più il volto di Dio. E man mano che la Chiesa è sempre più fedele al messaggio evangelico, ecco che la verità di sempre su Dio viene formulata in maniera nuova.
Non è Dio che cambia, è l’umanità che cresce, con l’umanità cresce la Chiesa; man mano che si radica nella fedeltà al Vangelo scopre quei volti di Dio che non sono una novità, c’erano sempre stati, ma erano come oscurati da tante cose. E’ stato presentato un volto di Dio talmente estraneo a quella che è la vita dell’uomo, a quello che è il benessere dell’uomo, che le persone, normalmente quelle che ragionavano con la loro testa, non potevano non rifiutarlo. Gli altri accettavano tutto..
Parleremo più volte della RELIGIONE e adopererò il termine religione sempre in maniera negativa.
Quella di Gesù non è classificabile sotto la voce RELIGIONE ma sotto la voce FEDE e vedremo meglio i dettagli di questi due termini. Comuque l’effetto della religione è quello di rincretinire le persone, di far loro credere delle cose che quelle persone che ragionano con la propria testa e che vogliono capire, non possono non rifiutare.
La religione riesce ad ottenebrare le coscienze. Fa credere l’assurdo. Allora questa contraddizione di un Dio che viene presentato contrario al minimo di ragione umana, ha fatto sì che sorgesse l’ateismo; lo dice il Concilio Vaticano II nella Gaudium et Spes, dove dice che la responsabilità dell’ateismo incombe sui credenti – e lo leggo testualmente – “ NELLA GENESI DELL’ATEISMO POSSONO CONTRIBUIRE NON POCO I CREDENTI “. Quindi noi che ci reputiamo credenti siamo responsabili dell’ateismo per aver trascurato di educare la nostra fede; quindi o per ignoranza o per una presentazione fallace della dottrina. Ce n’è per tutti: da parte dei credenti per l’ignoranza, per la pigirizia; ma anche da parte del magistero per una presentazione sbagliata o perlomeno riduttiva della dottrina: nascondono e non manifestano il genuino volto di Dio.
E continua il Concilio “ QUESTO FA SI’ CHE MOLTI NON CREDENTI SI RAPPRESENTINO DIO IN UN MODO TALE CHE QUELLA RAPPRESENTAZIONE CHE ESSI RIFIUTANO, IN NESSUN MODO E’ IL DIO DEL VANGELO”.
Quelli della mia generazione sono stati educati ad un Dio (per esempio ci si faceva credere e noi lo credevamo) che per un solo peccato mortale ti spediva all’inferno per tutta l’eternità. Non c’era proporzione tra la colpa e il castigo.
Oggi, invece, l’umanità cresce e l’umanità crescendo ha compreso che già la pena dell’ergastolo è una pena sproporzionata alla colpa dell’uomo..
Ebbene Dio per un unico peccato mortale ti spediva all’inferno ( e per quelli della mia generazione il peccato mortale aveva un ampio ventaglio di scelta: ci facevano credere che se nei venerdi si mangiava una fetta di mortadella e ti andava di traverso e morivi, morivi in peccato mortale e andavi all’inferno, mica per mille secoli, per tutta l’eternità! ).
Allora una persona che ragionava si chiedeva: “ Ma com’è possibile che questo Gesù che a noi che siamo umani, limitati e imperfetti, ci chiede di perdonare quante volte? 70 volte sette e cioè in maniera illimitata, e lui, IL PADRE, perché non ci dà l’esempio? Per un solo colpo è capace di legarsela al dito per tutta l’eternità.
Allora questo ha fatto sì che molte persone di fronte a queste proposte di un Dio non corrispondente al Padre di Gesù come emerge dal Vangelo, HANNO ABBANDONATO.
DUNQUE , E’ MOLTO IMPORTANTE AVERE UN’IMMAGINE ESATTA DI DIO, PERCHE’ DAL RAPPORTO CHE SI HA CON DIO DIPENDE ANCHE IL RAPPORTO CHE SI HA CON GLI UOMINI.
La Chiesa, dobbiamo dire e riconoscere, abbastanza lentamente, modifica piano piano il volto di Dio. A volte c’impiega un tempo eccessivo, ma prima o poi ci arriva e la verità di sempre, la riformula man mano che comprende di più il messaggio evangelico.
UN SOLO ESEMPIO: 1442 CONCILIO DI FIRENZE.
Il Concilio di Firenze decreta che la Santa Chiesa Romana fermamente crede che nessuno al di fuori della Chiesa Cattolica, né pagani, né Ebrei, né eretici o scismatici parteciperà alla vita eterna, ma andrà al fuoco eterno preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Quindi la Chiesa nel XV secolo insegnava che tutti i non credenti, i Musulmani, gli Ebrei e anche i non Cattolici ( quindi non bastava essere cristiani per salvarsi, ma anche i non cattolici) quando morivano, andavano al fuoco per tutta l’eternità.
Cinque secoli dopo, un altro Concilio, Concilio Vaticano II nel 1964 afferma che tutte le persone, quindi Ebrei, Musulmani e anche i non credenti, e quindi tutti quelli che rispondono ai dettami della propria coscienza, si possono salvare.
Perciò, tutte quelle persone che per secoli credevamo finite all’inferno, per un decreto, all’improvviso, si trovano in paradiso.
Noi ridiamo di questo, ma c’è da chiederci e lo dobbiamo fare seriamente, ma non sarà che tutte quelle persone che oggi noi crediamo convinti che sono escluse dalla Chiesa, che vengono emarginate, che vengono considerate cristiane di seconda categoria e comunque allontonate da Dio, ma non sarà che, speriamo non tra cinque secoli, ma fra 50 anni, verrà fuori un Papa che dirà loro: “Vi chiediamo perdono perché abbiamo sbagliato”. Non sarà che noi, adesso vedremo, facilmente rideremo dell’immagine del Dio dei nostri padri, ma chiediamoci, non sarà che i nostri nipoti rideranno del dio in cui crediamo? Quindi l’argomento è molto, molto serio.
Bisogna scoprire qual è il volto di Dio e abbandonare quell’immagine di Dio che non corrisponde al messaggio evangelico.
PER NON SBAGLIARE, BISOGNA CENTRARE TUTTA LA NOSTRA ATTENZIONE NELLA FIGURA DI GESU’ “.

A questo punto, Gesù, desidero rivolgerti la mia accorata preghiera: certo, secondo la tua promessa, la Chiesa formata da tutti i Battezzati, sarà dallo Spirito Santo condotta A TUTTA LA VERITA’. La storia, però, ci testimonia che lo Spirito Santo sta faticando molto per portare a termine questa sua missione: noi Chiesa: semplici Battezzati, Sacerdoti, Vescovi, Papa abbiamo ostacolato lo Spirito Santo perché non abbiamo amato come Tu hai amato il Padre Celeste e noi, e lo Spirito Santo può agire solo dove trova amore: “ LA VERITA’ SI COSTRUISCE MEDIANTE L’AMORE”.
Fino ad oggi la Gerarchia Cattolica ha creduto necesario raggiungere la verità soprattutto condannando e castigando i battezzati che riteveva difensori di errori. Ma le condanne hanno portato a crocifiggere tanti cristiani la cui innocenza e ortodossia spesso sono state riconosciute tardivamente, dopo la loro morte: non poche volte i condannati sono stati anche canonizzati.
Le condanne, inoltre, sono state la causa della divisione della Chiesa per cui oggi scandalosamente, esistono varie Chiese Cristiane, CIASCUNA DELLE QUALI SI RITIENE L’UNICA TUA VERA CHIESA.
Io penso che per ritornare all’unità della tua Chiesa, l’unica via perché il mondo creda che il Padre ti ha mandato nel mondo per salvarlo è che tutti i cristiani pratichino l’amore fraterno secondo le tue indicazioni molto chiaramente espresse nel Santo Vangelo.

Fa’, o Gesù, che la Grarchia Cattolica non giudichi più, non condanni più, non castighi più coloro che giustamente o ingiustamente ritiene portatori e difensori di errori; fa’ che la Gerarchia Cattolica senta il dovere di permettere tra i suoi figli un costruttivo dissenso. Solo così lo Spirito Santo che nella sua sana pedagogia sopporta anche temporanei errori della Tua Chiesa, ci condurrà a tutta la verità e realizzerà la Tua profezia: “CI SARA’ UN SOLO GREGGE / (quasi la totalità degli uomini) E UN SOLO PASTORE (TU, O GESU’).

Sac. Salvatore Paparo

SESTA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO



Gesù, ieri 10 agosto 2008, è stato veramente un giorno di grazie: mi hai PROFONDAMENTE fatto capire:

CHE IL REGNO DI DIO IN QUESTA TERRA è veramente imminente: sarà un lunghissimo periodo DI PACE E DI BENESSERE MONDIALI MESSIANICI, L’EPOCA DELLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO; E REDENTA CON LA TUA PASSIONE, MORTE E RISURREZIONE.

CHE IL MAESTRO SEI SOLO TU e che noi siamo tutti fratelli. Anche il Papa è un nostro fratello. Egli ha ricevuto una missione speciale: CONFERMARE I FRATELLI NELLA FEDE. Il Papa deve svolgere il suo Ministero Petrino CON TANTA UMILTA’ perché resta uomo come tutti gli altri uomni, esposto all’errore e al peccato.

CHE IL PAPA ATTUALE deve riprendere la missione DIVINA iniziata dal suo predecessore GIOVANNI XXIII: dialogare con tutti gli uomini di buona volontà cercando di valorrizzare CIO’ CHE UNISCE per un’azione comune a vantaggio di tutta l’umanità, E RISPETTANDO IL PRIMATO DELLA COSCIENZA INDIVIDUALE.

CHE LA CHIESA CATTOLICA deve vendere tutte le sue ricchezze e distribuire il ricavato AI TUOI POVERI,

Gesù, fa’ che si realizzi PRESTO la tua profezia così aggiornata:
PADRE, che i miei discepoli, OGGI DIVISI IN TANTE CHIESE, siano una sola cosa come Io e Tu siamo una sola cosa. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HA MANDATO”.

Sac. Salvatore Paparo
Cintano 10 agosto 2008, FESTA DI SANTA CHIARA.

SETTIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO


Gesù, ci avviamo velocemente ALL’ ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE, FONDATA SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO; E REDENTA CON LA TUA PASSIONE MORTE E RISURREZIONE.

La famiglia oggi è allo sfascio: sono tante le separazioni e i divorzi. Però io penso che in grandissima parte si tratti di DIVORZI APPARENTI in quanto in realtà tanti matrimoni che si credono validi, non sussitono perché sono stati celebrati senza le caratteristiche essenziali PER LA LORO VALIDITA’. DETTE CARATTERISTICHE ESSENZIALI SONO TRE:
1. AMORE RECIPROCO T O T A L E : “IO SPOSA MIA, IO SPOSO MIO, MI DONO TUTTO/A A TE PER RENDERTI FELICE”.2. AMORE RECIPROCO E S C L U S I V O : “IO SPOSA MIA, IO SPOSO MIO, MI DONO S O L O A TE “
3. AMORE RECIPROCO D E F I N I T I V O : “IO SPOSA MIA, IO SPOSO MIO, MI DONO A TE P E R S E M P R E.

Sotto questa luce la Gerarchia Cattolica dovrebbe considerare con comprensione I DIVORZIATI RISPOSATI, E AMMETERLI ALLA MENSA EUCARISTICA.

La Gerarchia Cattolica deve invece impegnarsi fortemente PER FORMARE I GIOVANI ALL’AMORE IN GENERE E ALL’AMORE CONIUGALE IN PARTICOLARE. COSI’ AVREMO PRESTO LE FAMIGLIE SANTE DELLA PROSSIMA ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE CHE, NELLA LORO VITA DI OGNI GIORNO, IMITERANNO L’AMORE CON CUI SI AMANO LE TRE PERSONE DIVINE DELLA FAMIGLIA DIVINA, E SARANNO FELICI.

Sac. Salvatore Paparo

Cintano 18 settembre 2008