OMELIA
Noi cristiani non siamo discepoli di un morto ma
di un vivo; non siamo discepoli di un vivente assente, ma di un
vivente presente. E’ quanto Gesù ci assicurò prima della sua
ascensione al Cielo: “NON TEMETE! NON VI LASCERO’ ORFANI. SARO’
CON VOI FINO ALLA FINE DEL MONDO”. Questa presenza invisibile e
misteriosa di Gesù RISORTO in mezzo a noi è molteplice. Il Concilio
Ecumenico Vaticano II la sintetizza con le seguenti mirabili
espressioni:
“CRISTO E’ SEMPRE PRESENTE NELLA SUA CHIESA, E
IN MODO SPECIALE NELLE AZIONI LITURGICHE. E’ PRESENTE NEL
SACRIFICIO DELLA MESSA SIA NELLA PERSONA DEL MINISTRO (EGLI CHE
OFFERTOSI UNA VOLTA SULLA CROCE, OFFRE ANCORA SE STESSO PER IL
MINISTERO DEL SACERDOTE) SIA SOPRATTUTTO SOTTO LE SPECIE
EUCARISTICHE. E’ PRESENTE CON LA SUA VIRTU’ NEI SACRAMENTI, DI
MODO CHE QUANDO UNO BATTEZZA E’ CRISTO STESSO CHE BATTEZZA. E’
PRESENTE NELLA SUA PAROLA GIACCHE’ E’ LUI CHE PARLA QUANDO NELLA
CHIESA SI LEGGE LA SACRA SCRITTURA. E’ PRESENTE INFINE QUANDO LA
CHIESA PREGA E LODA, LUI CHE HA PROMESSO: - DOVE SONO DUE O TRE
RIUNITI NEL MIO NOME, LA’ SONO IO IN MEZZO A LORO”.
Dunque Gesù RISORTO è presente in mezzo a noi in
tanti modi. Facciamo qualche accentuazione. Gesù è presente nella
Sacra Scrittura: la Sacra Scrittura, infatti, è la sua Parola.
Quando, pertanto, noi la leggiamo o la ascoltiamo è Gesù stesso che
ci parla, ci fa capire il suo insegnamento e ci sospinge a
praticarlo. Citiamo, ad esempio, alcune frasi scritturistiche
pronunziate da Gesù : “SE VOI PERDONERETE AGLI ALTRI LE LORO
COLPE, IL PADRE VOSTRO CHE E’ IN CIELO PERDONERA’ ANCHE A VOI. MA
SE NON PERDONERETE AGLI ALTRI IL MALE CHE VI HANNO FATTO, NEPPURE IL
PADRE VOSTRO CHE E’ IN CIELO PERDONERA’ LE VOSTRE COLPE”. In
questo momento Gesù ci fa comprendere che noi Cristiani dobbiamo
assolutamente perdonare coloro che ci fanno del male se vogliamo
essere perdonati dal Padre Celeste; non solo, ma se adesso ci
sovviene alla mente qualcuno che ci ha fatto del male, Gesù ci
sospinge a perdonarlo. Certo, noi restiamo liberi di accettare o
rifiutare la luce di Gesù, ma la luce e la spinta di Gesù a
perdonare, c’è.
Oltre che nella Sacra Scrittura, Gesù è presente
quando riceviamo i Sacramenti. Il compito del sacerdote
nell’amministrazione dei Sacramenti è solo quello di prestare la
sua voce a Gesù. Quindi, in realtà nel Battesimo è Gesù che dice:
“IO TI BATTEZZO NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO
SANTO”; è Gesù che nel Sacramento della Penitenza dice: “IO TI
ASSOLVO DAI TUOI PECCATI NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO
SPIRITO SANTO”
Il culmine della presenza di Gesù Risorto in
mezzo a noi si raggiunge nella Santa Messa.
Nella Santa Messa Gesù si rende presente in mezzo
a noi sotto le apparenze del pane e del vino e diventa nostro pane.
Il pane è vta e comunica la sua vita a chi lo mangia. Gesù, PANE
VIVO, ci comunica la sua vita divina perché noi viviamo come Lui è
vissuto fino a poter esclamare: “La mia vita è Cristo, non sono
più che vivo ma è Cristo che vive in me: io penso come Gesù, parlo
come Gesù, agisco come Gesù”. Non dobbiamo poi dimenticare che
Gesù Pane Vivo si dona a noi percè noi, a nostra volta, diventiamo
pane di vita per i nostri fratelli e per le nostre sorelle. Dobbiamo,
cioè, dare loro i beni che Dio ha donato a ciascuno di noi perché
anche loro come noi abbiano la vita e siano felici. Dobbiamo
soprattutto beneficare i poveri, i più bisognosi e sofferenti
pensando che se aiutiano i poveri, i più bisognosi e sofferenti
aiutiamo Gesù: “Qualunque cosa fate al più picco dei miei
fratelli, la fate a me”. Se agiamo così, alla fine del mondo, dopo
la risurrezione dei corpi e il Giudizio Unversale, Gesù ci farà
occupare il posto che per ciascuno di noi ha preparato in Paradiso:
“Venite, benedetti del Padre mio, possedete il
regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perchè avevo
fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere,
ero malato e siete venuti a currami”.
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