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4 giu 2014

FESTA DELL’ASCENSIONE

OMELIA

Noi cristiani non siamo discepoli di un morto ma di un vivo; non siamo discepoli di un vivente assente, ma di un vivente presente. E’ quanto Gesù ci assicurò prima della sua ascensione al Cielo: “NON TEMETE! NON VI LASCERO’ ORFANI. SARO’ CON VOI FINO ALLA FINE DEL MONDO”. Questa presenza invisibile e misteriosa di Gesù RISORTO in mezzo a noi è molteplice. Il Concilio Ecumenico Vaticano II la sintetizza con le seguenti mirabili espressioni:
“CRISTO E’ SEMPRE PRESENTE NELLA SUA CHIESA, E IN MODO SPECIALE NELLE AZIONI LITURGICHE. E’ PRESENTE NEL SACRIFICIO DELLA MESSA SIA NELLA PERSONA DEL MINISTRO (EGLI CHE OFFERTOSI UNA VOLTA SULLA CROCE, OFFRE ANCORA SE STESSO PER IL MINISTERO DEL SACERDOTE) SIA SOPRATTUTTO SOTTO LE SPECIE EUCARISTICHE. E’ PRESENTE CON LA SUA VIRTU’ NEI SACRAMENTI, DI MODO CHE QUANDO UNO BATTEZZA E’ CRISTO STESSO CHE BATTEZZA. E’ PRESENTE NELLA SUA PAROLA GIACCHE’ E’ LUI CHE PARLA QUANDO NELLA CHIESA SI LEGGE LA SACRA SCRITTURA. E’ PRESENTE INFINE QUANDO LA CHIESA PREGA E LODA, LUI CHE HA PROMESSO: - DOVE SONO DUE O TRE RIUNITI NEL MIO NOME, LA’ SONO IO IN MEZZO A LORO”.
Dunque Gesù RISORTO è presente in mezzo a noi in tanti modi. Facciamo qualche accentuazione. Gesù è presente nella Sacra Scrittura: la Sacra Scrittura, infatti, è la sua Parola. Quando, pertanto, noi la leggiamo o la ascoltiamo è Gesù stesso che ci parla, ci fa capire il suo insegnamento e ci sospinge a praticarlo. Citiamo, ad esempio, alcune frasi scritturistiche pronunziate da Gesù : “SE VOI PERDONERETE AGLI ALTRI LE LORO COLPE, IL PADRE VOSTRO CHE E’ IN CIELO PERDONERA’ ANCHE A VOI. MA SE NON PERDONERETE AGLI ALTRI IL MALE CHE VI HANNO FATTO, NEPPURE IL PADRE VOSTRO CHE E’ IN CIELO PERDONERA’ LE VOSTRE COLPE”. In questo momento Gesù ci fa comprendere che noi Cristiani dobbiamo assolutamente perdonare coloro che ci fanno del male se vogliamo essere perdonati dal Padre Celeste; non solo, ma se adesso ci sovviene alla mente qualcuno che ci ha fatto del male, Gesù ci sospinge a perdonarlo. Certo, noi restiamo liberi di accettare o rifiutare la luce di Gesù, ma la luce e la spinta di Gesù a perdonare, c’è.
Oltre che nella Sacra Scrittura, Gesù è presente quando riceviamo i Sacramenti. Il compito del sacerdote nell’amministrazione dei Sacramenti è solo quello di prestare la sua voce a Gesù. Quindi, in realtà nel Battesimo è Gesù che dice: “IO TI BATTEZZO NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO”; è Gesù che nel Sacramento della Penitenza dice: “IO TI ASSOLVO DAI TUOI PECCATI NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO”
Il culmine della presenza di Gesù Risorto in mezzo a noi si raggiunge nella Santa Messa.
Nella Santa Messa Gesù si rende presente in mezzo a noi sotto le apparenze del pane e del vino e diventa nostro pane. Il pane è vta e comunica la sua vita a chi lo mangia. Gesù, PANE VIVO, ci comunica la sua vita divina perché noi viviamo come Lui è vissuto fino a poter esclamare: “La mia vita è Cristo, non sono più che vivo ma è Cristo che vive in me: io penso come Gesù, parlo come Gesù, agisco come Gesù”. Non dobbiamo poi dimenticare che Gesù Pane Vivo si dona a noi percè noi, a nostra volta, diventiamo pane di vita per i nostri fratelli e per le nostre sorelle. Dobbiamo, cioè, dare loro i beni che Dio ha donato a ciascuno di noi perché anche loro come noi abbiano la vita e siano felici. Dobbiamo soprattutto beneficare i poveri, i più bisognosi e sofferenti pensando che se aiutiano i poveri, i più bisognosi e sofferenti aiutiamo Gesù: “Qualunque cosa fate al più picco dei miei fratelli, la fate a me”. Se agiamo così, alla fine del mondo, dopo la risurrezione dei corpi e il Giudizio Unversale, Gesù ci farà occupare il posto che per ciascuno di noi ha preparato in Paradiso:
“Venite, benedetti del Padre mio, possedete il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perchè avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere, ero malato e siete venuti a currami”.


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