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29 giu 2014

SOLENNITA’ DEL CORPUS DOMINI

22 GIUGNO 2014

OMELIA

Oggi festa del Corpus Domini, festa dell’Eucarestia, festa della Santa Messa, iniziamo la nostra riflessione con alcune precisazioni.
Gesù, prima della sua Ascensione al Cielo, fece una solenne promessa alla sua Chiesa: “Non vi lascerò orfani, SARO’ CON VOI FINO ALLA FINE DEL MONDO”.
Precisiamo che ascendere al Cielo non significa lasciare questa terra per andare nell’alto dei cieli dove si trova Dio. No, Dio non si trova nella parte più alta del cielo, MA OVUNQUE. Ricordiamo la bella domanda e la bella risposta che ci insegnarono nel catechismo quando eravamo bambini:
DOV’E’ DIO ?”.
DIO E’ IN CIELO, IN TERRA E IN OGNI LUOGO. EGLI E’ L’MMENSO”.
Gesù, quindi, duemila anni fa non ha lasciato questa terra, è rimasto e rimane con noi. Ma allora, che cosa intendiamo dire quando affermiamo che Gesù è asceso al Cielo? L’ascensione di Gesù al cielo significa che GESU’ RISORTO, dopo 40 giorni in cui si fece vedere dagli Apostoli per convincerli della sua avvenuta Risurrezione e per poi inviarli nel mondo intero per rendere suoi discepoli tutti i popoli della terra, è rimasto in mezzo a noi, però, non più visibilmente, MA IN MODO INVISIBILE.
Gesù Risorto, in modo invisibile, ora e fino alla fine del mondo, guida e guiderà la sua Chiesa, e quindi ciascuno di noi, per santificarla. L’azione santificatrice di Gesù è molteplice, ma raggiunge il suo apice e la sua perfezione nella Santa Messa.
Facciamo a proposito qualche breve rilievo:
Primo rilievo: la Santa Messa è un banchetto speciale riservato a noi Cristiani. Gesù a tutti i convitati offre da mangiare Se Stesso, PRIMA spezzando e distribuendo loro il pane della SUA PAROLA DIVINA, POI ENTRANDO PERSONALMENTE nel loro cuore per comunicare ad essi la sua vita d’amore perché anch’essi come Lui vivano d’amore: “Io sono il pane vivo disceso dal Cielo. La mia carne è un vero cibo, il mio sangue è una vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita , ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Chi non mangia la mia carne e non beve il mio sangue, muore”.
Secondo rilievo: noi mangiando il Pane Eucaristico riceviamo la vita di Gesù. A nostra volta, però, noi come Gesù, diventiamo pane di vita per i nostri fratelli. Ciò comporta che noi dobbiamo dare con generosità ai nostri fratelli i beni che Dio ha elargito a ciascuno di noi a beneficio di tutta la comunità cristiana.
Terzo rilievo: Gesù si rende presente nell’Eucarestia nel msuo Mistero Pasquale; cioè nella Sua Passione, Morte e Risurrezione perchè noi con Gesù e in Gesù viviamo il Nostro Mistero Pasquale: Gesù Eucaristico ci dona la forza per affrontare con generosità tutte le sofferenze che la vita terrena ci riserva; ci prepara a morire santamente come Lui per poi RISUCITARE CON IL CORPO GLORIFICATO A SIMILITUDINE SEL SUO CORPO GLORIFICATO.

Conclusione pratica:
per noi cristiani la domenica deve essere un giorno di grande festa, un giorno in cui ci raduniamo in chiesa, come famiglia di Dio, come figli e figlie di Dio, come fratelli e sorelle tra di noi, per partecipare, con viva fede, al Banchetto Eucaristico. Solo così Gesù ci può trasformare in autentici suoi discepoli, in autentici altri Gesù fino a farci raggiungere la perfezione raggiunta da San Paolo, vaso eletto di Gesù, Apostolo delle Genti:
LA MIA VITA E’ CRISTO. NON SONO OIU’ IO CHE VIVO, MA E’ CRISTO CHE VIVE IN ME”.

Sac. Salvatore Paparo




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