22 GIUGNO 2014
OMELIA
Oggi festa del Corpus
Domini, festa dell’Eucarestia, festa della Santa Messa, iniziamo la
nostra riflessione con alcune precisazioni.
Gesù, prima della sua
Ascensione al Cielo, fece una solenne promessa alla sua Chiesa: “Non
vi lascerò orfani, SARO’ CON VOI FINO ALLA FINE DEL MONDO”.
Precisiamo che
ascendere al Cielo non significa lasciare questa terra per andare
nell’alto dei cieli dove si trova Dio. No, Dio non si trova nella
parte più alta del cielo, MA OVUNQUE. Ricordiamo la bella domanda e
la bella risposta che ci insegnarono nel catechismo quando eravamo
bambini:
“DOV’E’ DIO ?”.
“DIO E’ IN CIELO,
IN TERRA E IN OGNI LUOGO. EGLI E’ L’MMENSO”.
Gesù, quindi, duemila
anni fa non ha lasciato questa terra, è rimasto e rimane con noi. Ma
allora, che cosa intendiamo dire quando affermiamo che Gesù è
asceso al Cielo? L’ascensione di Gesù al cielo significa che GESU’
RISORTO, dopo 40 giorni in cui si fece vedere dagli Apostoli per
convincerli della sua avvenuta Risurrezione e per poi inviarli nel
mondo intero per rendere suoi discepoli tutti i popoli della terra, è
rimasto in mezzo a noi, però, non più visibilmente, MA IN MODO
INVISIBILE.
Gesù Risorto, in modo
invisibile, ora e fino alla fine del mondo, guida e guiderà la sua
Chiesa, e quindi ciascuno di noi, per santificarla. L’azione
santificatrice di Gesù è molteplice, ma raggiunge il suo apice e la
sua perfezione nella Santa Messa.
Facciamo a proposito
qualche breve rilievo:
Primo rilievo: la Santa
Messa è un banchetto speciale riservato a noi Cristiani. Gesù a
tutti i convitati offre da mangiare Se Stesso, PRIMA spezzando e
distribuendo loro il pane della SUA PAROLA DIVINA, POI ENTRANDO
PERSONALMENTE nel loro cuore per comunicare ad essi la sua vita
d’amore perché anch’essi come Lui vivano d’amore: “Io sono
il pane vivo disceso dal Cielo. La mia carne è un vero cibo, il mio
sangue è una vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio
sangue ha la vita , ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Chi
non mangia la mia carne e non beve il mio sangue, muore”.
Secondo rilievo: noi
mangiando il Pane Eucaristico riceviamo la vita di Gesù. A nostra
volta, però, noi come Gesù, diventiamo pane di vita per i nostri
fratelli. Ciò comporta che noi dobbiamo dare con generosità ai
nostri fratelli i beni che Dio ha elargito a ciascuno di noi a
beneficio di tutta la comunità cristiana.
Terzo rilievo: Gesù si
rende presente nell’Eucarestia nel msuo Mistero Pasquale; cioè
nella Sua Passione, Morte e Risurrezione perchè noi con Gesù e in
Gesù viviamo il Nostro Mistero Pasquale: Gesù Eucaristico ci dona
la forza per affrontare con generosità tutte le sofferenze che la
vita terrena ci riserva; ci prepara a morire santamente come Lui per
poi RISUCITARE CON IL CORPO GLORIFICATO A SIMILITUDINE SEL SUO CORPO
GLORIFICATO.
Conclusione pratica:
per noi cristiani la
domenica deve essere un giorno di grande festa, un giorno in cui ci
raduniamo in chiesa, come famiglia di Dio, come figli e figlie di
Dio, come fratelli e sorelle tra di noi, per partecipare, con viva
fede, al Banchetto Eucaristico. Solo così Gesù ci può trasformare
in autentici suoi discepoli, in autentici altri Gesù fino a farci
raggiungere la perfezione raggiunta da San Paolo, vaso eletto di
Gesù, Apostolo delle Genti:
“LA MIA VITA E’
CRISTO. NON SONO OIU’ IO CHE VIVO, MA E’ CRISTO CHE VIVE IN ME”.
Sac. Salvatore Paparo
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