OMELIA
La prima lettura biblica di oggi, presa dagli Atti degli Apostoli, ci parla della conversione a Gesù di molti Samaritani, per la predicazione e i prodigi operati dal diacono Filippo. Gli Apostoli, a Gerusalemme, seppero che la Samaria aveva accolto la Parola di Dio e vi inviarono Pietro e Giovanni. I Samaritani avevano ricevuto solo il Battesimo nel nome di Gesù, ma non lo Spirito Santo. Allora Pietro e Giovanni pregarono per loro, imposero le mani sulle loro teste ed essi ricevettero lo Spirito Santo; ossia ricevettero il sacramento della Cresima.
Alla luce di questi fatti richiamiamoci alla mente il nostro Battesimo e la nostra Cresima.
Quando eravamo piccoli, il sacerdote versò dell'acqua sul nostro capo e pronunziò le parole:
"IO TI BATTEZZO NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO".
In quel momento avvenne in noi qualcosa di straordinario: Dio ci comunicò la sua stessa vita per cui divenimmo suoi veri figli. Da ciò deriva una importantissima conseguenza: noi figli di Dio dobbiamo vivere la vita di Dio nostro Padre. E LA VITA DI DIO E' AMORE. Il modello dell'amore è Gesù: Egli amò Dio Padre ed amò anche noi. Amò Dio Padre compiendo sempre la sua volontà. Lungo le strade della Palestina, mentre CON PASSIONE PREDICAVA IL REGNO DI DIO, spesso esclamava: "IL MIO CIBO QUOTIDIANO E' COMPIERE LA VOLONTA' DEL PADRE CHE MI HA MANDATO". Gesù amò anche noi, e ci diede il massimo grado del suo amore. Ciascuno di noi deve affermare quanto affermò San Paolo: "GESU' MI HA AMATO ED HA SACRIFICATO LA SUA VITA PER ME PECCATORE".
Noi dobbiamo imitare Gesù nel duplice amore: dobbiamo amare Dio osservando i suoi comandamenti; dobbiamo amare gli altri mettendo in pratica questa norma scritturistica:
"FA' AGLI ALTRI QUELLO CHE VUOI CHE GLI ALTRI FACCIANO A TE; NON FARE AGLI ALTRI QUELLO CHE NON VUOI CHE GLI ALTRI FACCIANO A TE".
Oltre che figli di Dio, noi con il Battesimo siamo divenuti MEMBRA DEL CORPO MISTICO DI GESU', E SIAMO STATI INSERITI IN UNA COMUNITA' CRISTIANA.
Il cristiano, quindi, non può isolarsi, e deve essere presente quando la sua Comunità Cristiana si raduna per pregare insieme, per ascoltare insieme la Parola di Dio, e soprattutto per partecipare insieme alla Santa Messa. La Domenica noi cristiani dobbiamo sentire il bisogno di fare festa insieme ai nostri fratelli, convocati nella sua casa da Dio nostro Padre, per rivolgerci la sua Parola di Amore e di Misericordia, e soprattutto per donarci il Suo Unigenito Figlio GESU' EUCARISTICO che gradualmente ci trasforma in SE', fino a poter affermare con San Paolo:
"LA MIA VITA E' CRISTO; NON SONO PIU' IO CHE VIVO, MA E' CRISTO CHE VIVE IN ME".
Oltre che il Battesimo, noi abbiamo ricevuto anche la Cresima. La Cresima fu il giorno della NOSTRA PENTECOSTE. Infatti, come gli Apostoli nel giorno della Pentecoste ricevettero lo Spirito Santo e divennero capaci DI TESTIMONIARE GESU' NEL MONDO INTERO; così noi nel giorno della nostra Cresima abbiamo ricevuto lo Spirito Santo per essere TESTIMONI DI GESU' NELL'AMBIENTE IN CUI VIVIAMO. Tutti, di ciascuno di noi dovrebbero poter dire:
"PARLA COME PARLEREBBE GESU'; AGISCE COME AGIREBBE GESU'". E' lo stesso Gesù che ce lo chiede: "VI HO DATO L'ESEMPIO PERCHE' FACCIATE COME HO FATTO IO".
Sac. Salvatore Paparo
29 mag 2011
SESTA DOMENICA DI PASQUA A 29 MAGGIO 2011
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
22 mag 2011
QUINTA DOMENICA DI PASQUA A 22 MAGGIO 2011
OMELIA
Il Giovedi Santo, durante l'Ultima Cena, Gesù annunziò il tradimento di Giuda, il rinnegamento di Pietro e la sua imminente partenza. Gli Apostoli rimasero turbati, e Gesù li incoraggiò ad avere fede in Dio e in Lui; in Lui che stava per andare nella casa del Padre a preparare un posto a ciascuno di loro. Gesù non li abbandona, anzi tornerà a prenderli con SE' PERCHE' DOV'E' LUI, SIANO ANCHE LORO.
Dando uno sguardo al nostro mondo contemporaneo, vediamo tante realtà negative che ci lasciano turbati come gli Apostoli durante l'Ultima Cena:
TERREMOTI che seppelliscono sotto le macerie delle case, tanti corpi umani;
GUERRE che seminano ovunque morte e distruzione;
SPOSI che disruggono il loro matrimonio con la separazione e con il divorzio;
FIGLI E FIGLIE segnati negativamente per sempre a causa del fallimento di vita dei loro genitori;
UOMINI che uccidono le loro mogli, i loro figli e poi si suicidono;
DONNE che uccidono i loro figli con l'aborto o subito dopo averli partoriti;
MILIONI E MILIONI DI BAMBINI E DI ADULTI che ogni anno muoiono di fame;
RICCHI che diventano sempre più ricchi sfruttando i poveri.
Queste e tantissime altre realtà negative ci lasciano turbati come gli Apostoli nel Cenacolo.
Ma non dobbiamo scoraggiarci; dobbiamo, invece, accogliere l'invito di Gesù ad aver fiducia in Dio Padre e in Lui. Illuminati dalla Parola di Dio, contenuta nella Sacra Scrittura, dobbiamo guardare con ottimismo IL TERZO MILLENNIO CHE ABBIAMO APPENA INIZIATO E CHE CI HA INTRODOTTO NELL'ETA' AUREA DELLA REDENZIONE.
Leggiamo nel salmo 45: " (IL SIGNORE) FARA' CESSARE LE GUERRE SINO AI CONFINI DELLA TERRA". Il Salmo 46 afferma: "GUARDATE CHE COSA HA COMPIUTO IL SIGNORE, QUALI PRODIGI HA FATTO SULLA TERRA: IN TUTTO IL MONDO PONE FINE ALLE GUERRE". Finalmente si realizzzerà LA PACE MONDIALE MESSIANICA PROFETIZZATA DAL CORO ANGELICO SULLA GROTTA DI BETLEM:
"PACE IN TERRA AGLI UOMNI CHE DIO AMA".
Nel Terzo Millennio della Redenzione, I VARI MEMBRI CHE COMPONGONO LA FAMIGLIA SARANNO UNITI E FELICI: GLI SPOSI si ameranno tra di loro; I GENITORI ameranno i loro figli e le loro figlie; I FIGLI E LE FIGLIE ameranno i loro gemitori; i fratelli e le sorelle si ameranno tra di loro.
Nel Terzo Millennio della Redenzione si realizzerà anche la seguente profezia di Gesù:
"PADRE, (CHE I MIEI DISCEPOLI) SIANO UNA SOLA COSA, COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI' IL MONDO CREDERA' CHE TU MI HAI MANDATO".
La preghiera di Gesù, evidentemente, è stata esaudita dal Padre Celeste, e nel Terzo Millennio della Redenzione, IL MONDO INTERO, VEDENDO L'UNITA' DEI CRISTIANI, FRUTTO DEL LORO RECIPROCO AMORE FRATERNO, SI CONVINCERA' CHE GESU' E' L'UNICO SUO SALVATORE, E SI CONVERTIRA' A LUI.
Perchè ciò avvenga, però, E' NECESSARIO CHE LA CHIESA DI GESU' ATTUI NEL SUO SENO UNA PROFONDA PURIFICAZIONE. ALLO SCOPO E' INDISPENSABILE LA CONVOCAZIONE DI UN NUOVO CONCILIO ECUMENICO.
RIVOLGIAMO, PERTANTO, UNA SUPPLICA FIDUCIOSA E FILIALE A DIO PADRE, E A MARIA SANTISSIMA, MAMMA DEL CORPO MISTICO DI GESU', PERCHE' VOGLIANO CONVINCERE IL PAPA BENEDETTO XVI A INDIRE IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III.
Sac. Salvatore Paparo.
Il Giovedi Santo, durante l'Ultima Cena, Gesù annunziò il tradimento di Giuda, il rinnegamento di Pietro e la sua imminente partenza. Gli Apostoli rimasero turbati, e Gesù li incoraggiò ad avere fede in Dio e in Lui; in Lui che stava per andare nella casa del Padre a preparare un posto a ciascuno di loro. Gesù non li abbandona, anzi tornerà a prenderli con SE' PERCHE' DOV'E' LUI, SIANO ANCHE LORO.
Dando uno sguardo al nostro mondo contemporaneo, vediamo tante realtà negative che ci lasciano turbati come gli Apostoli durante l'Ultima Cena:
TERREMOTI che seppelliscono sotto le macerie delle case, tanti corpi umani;
GUERRE che seminano ovunque morte e distruzione;
SPOSI che disruggono il loro matrimonio con la separazione e con il divorzio;
FIGLI E FIGLIE segnati negativamente per sempre a causa del fallimento di vita dei loro genitori;
UOMINI che uccidono le loro mogli, i loro figli e poi si suicidono;
DONNE che uccidono i loro figli con l'aborto o subito dopo averli partoriti;
MILIONI E MILIONI DI BAMBINI E DI ADULTI che ogni anno muoiono di fame;
RICCHI che diventano sempre più ricchi sfruttando i poveri.
Queste e tantissime altre realtà negative ci lasciano turbati come gli Apostoli nel Cenacolo.
Ma non dobbiamo scoraggiarci; dobbiamo, invece, accogliere l'invito di Gesù ad aver fiducia in Dio Padre e in Lui. Illuminati dalla Parola di Dio, contenuta nella Sacra Scrittura, dobbiamo guardare con ottimismo IL TERZO MILLENNIO CHE ABBIAMO APPENA INIZIATO E CHE CI HA INTRODOTTO NELL'ETA' AUREA DELLA REDENZIONE.
Leggiamo nel salmo 45: " (IL SIGNORE) FARA' CESSARE LE GUERRE SINO AI CONFINI DELLA TERRA". Il Salmo 46 afferma: "GUARDATE CHE COSA HA COMPIUTO IL SIGNORE, QUALI PRODIGI HA FATTO SULLA TERRA: IN TUTTO IL MONDO PONE FINE ALLE GUERRE". Finalmente si realizzzerà LA PACE MONDIALE MESSIANICA PROFETIZZATA DAL CORO ANGELICO SULLA GROTTA DI BETLEM:
"PACE IN TERRA AGLI UOMNI CHE DIO AMA".
Nel Terzo Millennio della Redenzione, I VARI MEMBRI CHE COMPONGONO LA FAMIGLIA SARANNO UNITI E FELICI: GLI SPOSI si ameranno tra di loro; I GENITORI ameranno i loro figli e le loro figlie; I FIGLI E LE FIGLIE ameranno i loro gemitori; i fratelli e le sorelle si ameranno tra di loro.
Nel Terzo Millennio della Redenzione si realizzerà anche la seguente profezia di Gesù:
"PADRE, (CHE I MIEI DISCEPOLI) SIANO UNA SOLA COSA, COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI' IL MONDO CREDERA' CHE TU MI HAI MANDATO".
La preghiera di Gesù, evidentemente, è stata esaudita dal Padre Celeste, e nel Terzo Millennio della Redenzione, IL MONDO INTERO, VEDENDO L'UNITA' DEI CRISTIANI, FRUTTO DEL LORO RECIPROCO AMORE FRATERNO, SI CONVINCERA' CHE GESU' E' L'UNICO SUO SALVATORE, E SI CONVERTIRA' A LUI.
Perchè ciò avvenga, però, E' NECESSARIO CHE LA CHIESA DI GESU' ATTUI NEL SUO SENO UNA PROFONDA PURIFICAZIONE. ALLO SCOPO E' INDISPENSABILE LA CONVOCAZIONE DI UN NUOVO CONCILIO ECUMENICO.
RIVOLGIAMO, PERTANTO, UNA SUPPLICA FIDUCIOSA E FILIALE A DIO PADRE, E A MARIA SANTISSIMA, MAMMA DEL CORPO MISTICO DI GESU', PERCHE' VOGLIANO CONVINCERE IL PAPA BENEDETTO XVI A INDIRE IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III.
Sac. Salvatore Paparo.
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
15 mag 2011
QUARTA DOMENICA DI PASQUA A 15 MAGGIO 2011
OMELIA
La Quarta Domenica di Pasqua è denominata "DOMENICA DEL BUON PASTORE".
Il brano evangelico di oggi Gesù lo imposta su quanto avveniva nel mondo pastorizio della Palestina di duemila anni fa.
Ogni sera i pastori raccoglievano i loro greggi in un grande ovile comune, sorvegliato, durante la notte da custodi, per impedire che i ladri o le belve feroci approfittassero delle tenebre per compiere furti o stragi.
La mattina, molto presto, i pastori si presentavano alla porta dell'ovile che veniva aperta. Ogni pastore faceva sentire distintamente la sua voce: i greggi allora uscivano e si portavano là dove la voce del pastore li chiamava. Le pecore ubbidivano solo al proprio pastore, e non solo non seguivano la voce di un estraneo, ma anche fuggivano da lui.
Gesù si definisce BUON PASTORE e afferma: "Tutti coloro che sono venuti prima di me sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltato. Il ladro viene solo per rubare, uccidere e distruggere. IO SONO VENUTO PERCHE' ABBIANO LA VITA E L'ABBIANO IN ABBONDANZA".
Gesù, il nostro Buon Pastore, è datore di vita. Noi, sue pecore, ossia suoi discepoli, dobbiamo seguire la sua voce e non la voce di coloro che ci sospingono a dare la morte. Ad esempio, non dobbiamo seguire la voce di coloro che considerano lecito l'aborto. L'aborto è il più grave peccato che si possa commettere contro il prossimo:
In primo luogo PERCHE' SI UCCIDE L'ESSERE PIU' IMPOTENTE: un esserino appena sbocciato alla vita, non è in grado di opporre alcuna resistenza alla violenza di un adulto.
In secondo luogo PERCHE' SI UCCIDE L'ESSSERE PIU' INNOCENTE: che male ha fatto il neo-concepito da meritare la pena di morte?
Infine, PERCHE' CHI UCCIDE IL NEO-COMCEPITO E' LA MAMMA: come il più grande atto di amore è DARE LA VITA; così il più alto tradimento dell'amore è TOGLIERE LA VITA.
Ascoltiamo ancora Gesù: " IO SONO IL BUON PASTORE, CONOSCO LE MIE PECORE E LE MIE PECORE CONOSCONO ME". Nel linguaggio biblico conoscere significa amare. Perciò Gesù ci dice che ci ama; e ci assicura che se noi siamo veramente suoi discepoli, riusciamo a ricambiargli l'amore, in modo pratico, vivendo come Lui è vissuto.
Facciamo un ultimo rilievo: dobbiamo essere molto grati verso Gesù, perchè Lui ha spinto il suo amore verso di noi fino al massimo grado: "IO SONO IL BUON PASTORE ED OFFRO LA MIA VITA PER LE MIE PECORE". Gesù si è fatto crocifiggere per la nostra salvezza, non perchè è stato obbligato da altri, ma perchè l'ha voluto Lui liberamente: "IO OFFRO LA MIA VITA PER POI RIPRENDERLA DI NUOVO. NESSUNO ME LA TOGLIE, MA LA OFFRO DA ME STESSO, PERCHE' HO IL POTERE DI OFFRIRLA E IL POTERE DI RIPRENDERLA DI NUOVO".
Ricambiare l'amore a Gesù per noi cristiani del terzo millennio assume un valore di particolare importanza perchè durante questo periodo di tempo si realizzerà finalmente la seguente profezia di Gesù: "HO ALTRE PECORE CHE NON SONO IN QUESTO GREGGE. ANCHE QUELLE IO DEVO GUIDARE. ASCOLTERANNO LA MIA VOCE E DIVENTERANNO UN SOLO GREGGE E UN SOLO PASTORE". Diventeranno un solo gregge composto da tutti gli uomini e da tutte le donne di questa terra; CI SARA' UN SOLO PASTORE: GESU' ".
GESU' BUON PASTORE, FA' CHE IL PAPA BENEDETTO XVI
NON ABBIA PAURA DI INDIRE IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III.
Sac. Salvatore Paparo
La Quarta Domenica di Pasqua è denominata "DOMENICA DEL BUON PASTORE".
Il brano evangelico di oggi Gesù lo imposta su quanto avveniva nel mondo pastorizio della Palestina di duemila anni fa.
Ogni sera i pastori raccoglievano i loro greggi in un grande ovile comune, sorvegliato, durante la notte da custodi, per impedire che i ladri o le belve feroci approfittassero delle tenebre per compiere furti o stragi.
La mattina, molto presto, i pastori si presentavano alla porta dell'ovile che veniva aperta. Ogni pastore faceva sentire distintamente la sua voce: i greggi allora uscivano e si portavano là dove la voce del pastore li chiamava. Le pecore ubbidivano solo al proprio pastore, e non solo non seguivano la voce di un estraneo, ma anche fuggivano da lui.
Gesù si definisce BUON PASTORE e afferma: "Tutti coloro che sono venuti prima di me sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltato. Il ladro viene solo per rubare, uccidere e distruggere. IO SONO VENUTO PERCHE' ABBIANO LA VITA E L'ABBIANO IN ABBONDANZA".
Gesù, il nostro Buon Pastore, è datore di vita. Noi, sue pecore, ossia suoi discepoli, dobbiamo seguire la sua voce e non la voce di coloro che ci sospingono a dare la morte. Ad esempio, non dobbiamo seguire la voce di coloro che considerano lecito l'aborto. L'aborto è il più grave peccato che si possa commettere contro il prossimo:
In primo luogo PERCHE' SI UCCIDE L'ESSERE PIU' IMPOTENTE: un esserino appena sbocciato alla vita, non è in grado di opporre alcuna resistenza alla violenza di un adulto.
In secondo luogo PERCHE' SI UCCIDE L'ESSSERE PIU' INNOCENTE: che male ha fatto il neo-concepito da meritare la pena di morte?
Infine, PERCHE' CHI UCCIDE IL NEO-COMCEPITO E' LA MAMMA: come il più grande atto di amore è DARE LA VITA; così il più alto tradimento dell'amore è TOGLIERE LA VITA.
Ascoltiamo ancora Gesù: " IO SONO IL BUON PASTORE, CONOSCO LE MIE PECORE E LE MIE PECORE CONOSCONO ME". Nel linguaggio biblico conoscere significa amare. Perciò Gesù ci dice che ci ama; e ci assicura che se noi siamo veramente suoi discepoli, riusciamo a ricambiargli l'amore, in modo pratico, vivendo come Lui è vissuto.
Facciamo un ultimo rilievo: dobbiamo essere molto grati verso Gesù, perchè Lui ha spinto il suo amore verso di noi fino al massimo grado: "IO SONO IL BUON PASTORE ED OFFRO LA MIA VITA PER LE MIE PECORE". Gesù si è fatto crocifiggere per la nostra salvezza, non perchè è stato obbligato da altri, ma perchè l'ha voluto Lui liberamente: "IO OFFRO LA MIA VITA PER POI RIPRENDERLA DI NUOVO. NESSUNO ME LA TOGLIE, MA LA OFFRO DA ME STESSO, PERCHE' HO IL POTERE DI OFFRIRLA E IL POTERE DI RIPRENDERLA DI NUOVO".
Ricambiare l'amore a Gesù per noi cristiani del terzo millennio assume un valore di particolare importanza perchè durante questo periodo di tempo si realizzerà finalmente la seguente profezia di Gesù: "HO ALTRE PECORE CHE NON SONO IN QUESTO GREGGE. ANCHE QUELLE IO DEVO GUIDARE. ASCOLTERANNO LA MIA VOCE E DIVENTERANNO UN SOLO GREGGE E UN SOLO PASTORE". Diventeranno un solo gregge composto da tutti gli uomini e da tutte le donne di questa terra; CI SARA' UN SOLO PASTORE: GESU' ".
GESU' BUON PASTORE, FA' CHE IL PAPA BENEDETTO XVI
NON ABBIA PAURA DI INDIRE IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III.
Sac. Salvatore Paparo
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
10 mag 2011
TERZA DOMENICA DI PASQUA A
OMELIA
Siamo alla terza domenica di Pasqua e la Liturgia della Parola insiste ancora sul Mistero Pasquale, ossia sulla Passione, Morte e Risurrezione di Gesù.
Nella Prima Lettura San Pietro dice ai Giudei:
" (GESU') FU CONSEGNATO A VOI; VOI L'AVETE INCHIODATO SULLA CROCE PER MANO DI EMPI E L'AVETE UCCISO; MA DIO LO HA RISUSCITATO".
Nella Seconda Lettura è ancora San Pietro che parla:
"VOI FOSTE LIBERATI DALLA VOSTRA VUOTA CONDOTTA... CON IL SANGUE PREZIOSO DI CRISTO... ; DIO LO HA RISUSCITATO DAI MORTI E GLI HA DATO GLORIA".
Ma oggi è soprattutto la pagina evangelica, con il racconto del mirabile episodio dei due discepoli di Emmaus, CHE EVIDENZIA IL MISTERO PASQUALE.
I due discepoli di Emmaus sono dei delusi immersi in una tristezza angosciosa: essi avevano sperato tanto in Gesù Messia; ma si erano cullati in un falso messianismo: dal Messia Gesù si attendevano solo benefici materiali ed egoistici: la liberazione di Israele dal dominio romano e la conquista del mondo intero; per cui fu immensa la loro delusione quando videro Gesù sconfitto dai suoi nemici e umiliato con la morte in croce.
Persa, pertanto, ogni fiducia in Gesù, i due discepoli di Emmaus, sconsolati, abbandonarono la città di Gerusalemme per ritornare al loro villaggio di origine. Non credevano possibile la risurrezione di Gesù; e per questa loro incredulità i loro occhi erano offuscati e non riconobbero Gesù Risorto nel pellegrino unitosi ad essi lungo la strada che da Gerusalemme portava ad Emmaus. Però, si dimostrarono umili: infatti, accettarono senza lamentarsi il duro e meritato rimprovero del pellegrino: "VOI SIETE CORTI DI INTELLIGENZA E TARDI DI CUORE".
Di buon grado accettarono anche di farsi istruire dal pellegrino sul contenuto della Sacra Scrittura che aveva predetto fin nei suoi minimi particolari, che il Messia doveva soffrire molto, essere flagellato, ucciso in croce e risorgere il terzo giorno. Per questa loro buona disponibiltà interiore, il loro cuore ardeva di gioia mentre il pellegrino spiegava loro la Sacra Scrittura. Giunti ad Emmaus verso sera, durante la cena avvenne l'imprevedibile: il pellegrino prese del pane, fece la preghiera di benedizione, lo spezzò, lo diede ai due discepoli dicendo loro: "PRENDETE E MANGIATE: QUESTO E' IL MIO CORPO". Finalmente i loro occhi si aprirono, e nel pellegrino RICONOBBERO GESU' RISORTO. Gesù, però, scomparve subito. I due discepoli, benchè notte, ricolmi di gioia, tornarono immediatamente a Gesrusalemme per riferire agli Apostoli l'eccezionale evento.
Gli Apostoli e le Prime Comunità Cristiane raccontavano spesso questo mirabile episodio, e lo raccontavano perchè esso contiene questo importante messaggio: la nostra fede, in situazioni particolarmnente difficili della nostra vita, può vacillare; possiamo, perfino, essere tentati di voltare le spalle a Gesù. Per superare felicemente la nostra tentazione dobbiamo, come i due discepoli di Emmaus, lasciarci illuminare dalla Parola di Dio contenuta nella Sacra Scrittura e partecipare al banchetto eucaristico. Ciò avviene particolarmente nella Santa Messa. E' nella Santa Messa, infatti, che il sacerdote, nel nome di Gesù, legge e spiega la Sacra Scrittura; è nella Santa Messa che il sacerdote rende presente GESU' RISORTO sotto le apparenze del pane e del vino, e lo dona ai fedeli presenti.
Dobbiamo rilevare, però, che per ottenere i benefici effetti della Santa Messa, non è sufficiente parteciparvi. E' necessario anche ascoltare la Parola di Dio con il vivo desiderio di comprenderla e di metterla in pratica; è necessario anche ricevere Gesù Eucaristico con le dovute disposizioni.
Nella Comunione Eucaristica Gesù viene a contatto fisico con noi per trasformarci in SE' come il fuoco trasforma in fuoco il ferro con il quale viene a contatto. Ma questa trasformazione Gesù la può effettuare solo se trova in noi un cuore pieno di fede, come lo trovò in quella donna che perdeva sangue da dodici anni e che aveva speso tutti i suoi soldi girando da un medico all'altro, senza ricavarne alcun giovamento. Finalmente trovò l'unica via di uscita: "BASTA CHE IO TOCCHI IL LEMBO DEL MANTELLO DI GESU', E GUARIRO". Toccò il lembo del mantello di Gesù, e guarì.
Se riceviamo Gesù Eucaristico con la stessa fede di questa donna, Gesù ci trasforma semre più in SE', noi diventiamo sempre più COME GESU', AMORE MISERICORDIOSO, AMORE COMPASSIONEVOLE, SOPRATTUTTO VERSO I POVERI, GLI EMARGINATI, I PECCATORI.
Sac. Salvatore Paparo
Siamo alla terza domenica di Pasqua e la Liturgia della Parola insiste ancora sul Mistero Pasquale, ossia sulla Passione, Morte e Risurrezione di Gesù.
Nella Prima Lettura San Pietro dice ai Giudei:
" (GESU') FU CONSEGNATO A VOI; VOI L'AVETE INCHIODATO SULLA CROCE PER MANO DI EMPI E L'AVETE UCCISO; MA DIO LO HA RISUSCITATO".
Nella Seconda Lettura è ancora San Pietro che parla:
"VOI FOSTE LIBERATI DALLA VOSTRA VUOTA CONDOTTA... CON IL SANGUE PREZIOSO DI CRISTO... ; DIO LO HA RISUSCITATO DAI MORTI E GLI HA DATO GLORIA".
Ma oggi è soprattutto la pagina evangelica, con il racconto del mirabile episodio dei due discepoli di Emmaus, CHE EVIDENZIA IL MISTERO PASQUALE.
I due discepoli di Emmaus sono dei delusi immersi in una tristezza angosciosa: essi avevano sperato tanto in Gesù Messia; ma si erano cullati in un falso messianismo: dal Messia Gesù si attendevano solo benefici materiali ed egoistici: la liberazione di Israele dal dominio romano e la conquista del mondo intero; per cui fu immensa la loro delusione quando videro Gesù sconfitto dai suoi nemici e umiliato con la morte in croce.
Persa, pertanto, ogni fiducia in Gesù, i due discepoli di Emmaus, sconsolati, abbandonarono la città di Gerusalemme per ritornare al loro villaggio di origine. Non credevano possibile la risurrezione di Gesù; e per questa loro incredulità i loro occhi erano offuscati e non riconobbero Gesù Risorto nel pellegrino unitosi ad essi lungo la strada che da Gerusalemme portava ad Emmaus. Però, si dimostrarono umili: infatti, accettarono senza lamentarsi il duro e meritato rimprovero del pellegrino: "VOI SIETE CORTI DI INTELLIGENZA E TARDI DI CUORE".
Di buon grado accettarono anche di farsi istruire dal pellegrino sul contenuto della Sacra Scrittura che aveva predetto fin nei suoi minimi particolari, che il Messia doveva soffrire molto, essere flagellato, ucciso in croce e risorgere il terzo giorno. Per questa loro buona disponibiltà interiore, il loro cuore ardeva di gioia mentre il pellegrino spiegava loro la Sacra Scrittura. Giunti ad Emmaus verso sera, durante la cena avvenne l'imprevedibile: il pellegrino prese del pane, fece la preghiera di benedizione, lo spezzò, lo diede ai due discepoli dicendo loro: "PRENDETE E MANGIATE: QUESTO E' IL MIO CORPO". Finalmente i loro occhi si aprirono, e nel pellegrino RICONOBBERO GESU' RISORTO. Gesù, però, scomparve subito. I due discepoli, benchè notte, ricolmi di gioia, tornarono immediatamente a Gesrusalemme per riferire agli Apostoli l'eccezionale evento.
Gli Apostoli e le Prime Comunità Cristiane raccontavano spesso questo mirabile episodio, e lo raccontavano perchè esso contiene questo importante messaggio: la nostra fede, in situazioni particolarmnente difficili della nostra vita, può vacillare; possiamo, perfino, essere tentati di voltare le spalle a Gesù. Per superare felicemente la nostra tentazione dobbiamo, come i due discepoli di Emmaus, lasciarci illuminare dalla Parola di Dio contenuta nella Sacra Scrittura e partecipare al banchetto eucaristico. Ciò avviene particolarmente nella Santa Messa. E' nella Santa Messa, infatti, che il sacerdote, nel nome di Gesù, legge e spiega la Sacra Scrittura; è nella Santa Messa che il sacerdote rende presente GESU' RISORTO sotto le apparenze del pane e del vino, e lo dona ai fedeli presenti.
Dobbiamo rilevare, però, che per ottenere i benefici effetti della Santa Messa, non è sufficiente parteciparvi. E' necessario anche ascoltare la Parola di Dio con il vivo desiderio di comprenderla e di metterla in pratica; è necessario anche ricevere Gesù Eucaristico con le dovute disposizioni.
Nella Comunione Eucaristica Gesù viene a contatto fisico con noi per trasformarci in SE' come il fuoco trasforma in fuoco il ferro con il quale viene a contatto. Ma questa trasformazione Gesù la può effettuare solo se trova in noi un cuore pieno di fede, come lo trovò in quella donna che perdeva sangue da dodici anni e che aveva speso tutti i suoi soldi girando da un medico all'altro, senza ricavarne alcun giovamento. Finalmente trovò l'unica via di uscita: "BASTA CHE IO TOCCHI IL LEMBO DEL MANTELLO DI GESU', E GUARIRO". Toccò il lembo del mantello di Gesù, e guarì.
Se riceviamo Gesù Eucaristico con la stessa fede di questa donna, Gesù ci trasforma semre più in SE', noi diventiamo sempre più COME GESU', AMORE MISERICORDIOSO, AMORE COMPASSIONEVOLE, SOPRATTUTTO VERSO I POVERI, GLI EMARGINATI, I PECCATORI.
Sac. Salvatore Paparo
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
7 mag 2011
SECONDA DOMENICA DI PASQUA
OMELIA
Il Corpo Risorto e Glorificato di Gesù non è più sottoposto ai limiti del nostro corpo ancora passibile e mortale. Così, ad esempio, può spostarsi da un luogo all'altro con la stessa velocità del pensiero; può attraversare gli ostacoli materiali. E' per questa capacità del suo Corpo Risorto che Gesù potè entrare nel Cenacolo attraverso i muri, lasciando chiuse le porte. E fece ciò per convincere gli Apostoli che Lui era veramente risorto. Innanzi tutto, Gesù comunicò loro la sua Pace: "PACE A VOI ". Insieme alla sua pace, Gesù comunicò agli Apostoli anche tanta serenità interiore e gioia. Ciònonostante gli Apostoli rimasero dubbiosi: non si trovavano forse dinanzi ad un fantasma piuttosto che dinanzi a Gesù Risorto? Gesù, scrutando i loro pensieri, li rassicurò:
"MA PERCHE' DUBITATE? SONO PROPRIO IO. UN FANTASMA NON HA CARNE ED OSSA COME LE HO IO: TOCCATEMI!". E per togliere ogni loro minimo dubbio, Gesù continuò: "AVETE QUALCOSA DA MANGIARE?". Gli Apostoli gli porsero del pesce arrostito, e Gesù lo mangiò davanti a loro.
Dopo aver convinto gli Apostoli che era veramente risorto, Gesù istituì il sacramento della Penitenza: "PACE A VOI! COME IL PADRE HA MANDATO ME, COSI' ANCH'IO MANDO VOI. RICEVETE LO SPIRITO SANTO: A CHI PERDONERETE I PECCATI, SARANNO PERDONATI; E A CHI NON PERDONERETE I PECCATI, RESTERANNO NON PERDONATI".
Il Padre Celeste mandò in questo mondo il Suo Figlio Unigenito Gesù per ridare la pace e la gioia agli uomini, perdonando i loro peccati. Durante la sua vita terrena, Gesù perdonò i peccati di persona; ma ora che lascia questo mondo e torna al Padre, affida questo sublime compito a degli uomini: i sacerdoti e i vescovi perdonano i peccati nel nome di Gesù, e ridanno ai peccatori la pace e la gioia.
A questo punto rileviamo che Tommaso, uno dei Dodici, non era presente quando Gesù Risorto apparve per la prima volta agli Apostoli, rinchiusi nel Cenacolo per paura dei Giudei. Misteriosamente Tommaso non accettò la testimonianza degli altri Apostoli. Si disse incredulo: avrebbe creduto solo se Gesù gli fosse apparso di persona; solo se avesse visto e toccato le sue mani e i suoi piedi, forati dai chiodi; il suo costato squarciato dalla lancia del soldato romano. Gesù, nella sua bontà, lo accontentò: dopo otto giorni apparve nuovamente agli Apostoli riuniti nel Cenacolo, presente Tommaso. Tommaso vide e toccò le mani e i piedi di Gesù, forati dai chiodi; vide e toccò il costato di Gesù, squarciato dalla lancia del soldato romano. Finalmente credette che Gesù era veramente risorto ed esclamò: "MIO SIGNORE E MIO DIO! ".
Le parole conclusive di Gesù hanno un profondo significato:
"TOMMASO, TU HAI CREDUTO PERCHE' MI HAI VISTO! BEATI COLORO CHE , PUR NON AVENDOMI VISTO, CREDERANNO".
Dal momento della Pentecoste, dal momento, cioè, in cui lo Spirito Santo prese pieno possesso degli Apostoli, questi incominciarono a testimoniare Gesù RISORTO. Le persone rette, pur non avendolo visto, credettero in Gesù RISORTO e furono beate. Allora incominciò la lunga e ininterrotta catena che di generazione in generazione tramandò, lungo i secoli, la lieta notizia che Gesù è veramente RISORTO e che un giorno RISORGEREMO anche noi come Gesù.
I nostri antenati sono stati beati perchè hanno creduto che Gesù è risorto, pur non avendolo visto. Anche noi siamo beati perchè, come i nostri antenati, crediamo che Gesù è risorto, pur non avendolo visto.
Concludiamo ricordando la promessa di Gesù: "CHI MANGIA LA MIA CARNE E BEVE IL MIO SANGUE, AVRA' LA VITA ETERNA, E IO LO RISUSCITERO' NELL'ULTIMO GIORNO".
Sac. Salvatore Paparo
Il Corpo Risorto e Glorificato di Gesù non è più sottoposto ai limiti del nostro corpo ancora passibile e mortale. Così, ad esempio, può spostarsi da un luogo all'altro con la stessa velocità del pensiero; può attraversare gli ostacoli materiali. E' per questa capacità del suo Corpo Risorto che Gesù potè entrare nel Cenacolo attraverso i muri, lasciando chiuse le porte. E fece ciò per convincere gli Apostoli che Lui era veramente risorto. Innanzi tutto, Gesù comunicò loro la sua Pace: "PACE A VOI ". Insieme alla sua pace, Gesù comunicò agli Apostoli anche tanta serenità interiore e gioia. Ciònonostante gli Apostoli rimasero dubbiosi: non si trovavano forse dinanzi ad un fantasma piuttosto che dinanzi a Gesù Risorto? Gesù, scrutando i loro pensieri, li rassicurò:
"MA PERCHE' DUBITATE? SONO PROPRIO IO. UN FANTASMA NON HA CARNE ED OSSA COME LE HO IO: TOCCATEMI!". E per togliere ogni loro minimo dubbio, Gesù continuò: "AVETE QUALCOSA DA MANGIARE?". Gli Apostoli gli porsero del pesce arrostito, e Gesù lo mangiò davanti a loro.
Dopo aver convinto gli Apostoli che era veramente risorto, Gesù istituì il sacramento della Penitenza: "PACE A VOI! COME IL PADRE HA MANDATO ME, COSI' ANCH'IO MANDO VOI. RICEVETE LO SPIRITO SANTO: A CHI PERDONERETE I PECCATI, SARANNO PERDONATI; E A CHI NON PERDONERETE I PECCATI, RESTERANNO NON PERDONATI".
Il Padre Celeste mandò in questo mondo il Suo Figlio Unigenito Gesù per ridare la pace e la gioia agli uomini, perdonando i loro peccati. Durante la sua vita terrena, Gesù perdonò i peccati di persona; ma ora che lascia questo mondo e torna al Padre, affida questo sublime compito a degli uomini: i sacerdoti e i vescovi perdonano i peccati nel nome di Gesù, e ridanno ai peccatori la pace e la gioia.
A questo punto rileviamo che Tommaso, uno dei Dodici, non era presente quando Gesù Risorto apparve per la prima volta agli Apostoli, rinchiusi nel Cenacolo per paura dei Giudei. Misteriosamente Tommaso non accettò la testimonianza degli altri Apostoli. Si disse incredulo: avrebbe creduto solo se Gesù gli fosse apparso di persona; solo se avesse visto e toccato le sue mani e i suoi piedi, forati dai chiodi; il suo costato squarciato dalla lancia del soldato romano. Gesù, nella sua bontà, lo accontentò: dopo otto giorni apparve nuovamente agli Apostoli riuniti nel Cenacolo, presente Tommaso. Tommaso vide e toccò le mani e i piedi di Gesù, forati dai chiodi; vide e toccò il costato di Gesù, squarciato dalla lancia del soldato romano. Finalmente credette che Gesù era veramente risorto ed esclamò: "MIO SIGNORE E MIO DIO! ".
Le parole conclusive di Gesù hanno un profondo significato:
"TOMMASO, TU HAI CREDUTO PERCHE' MI HAI VISTO! BEATI COLORO CHE , PUR NON AVENDOMI VISTO, CREDERANNO".
Dal momento della Pentecoste, dal momento, cioè, in cui lo Spirito Santo prese pieno possesso degli Apostoli, questi incominciarono a testimoniare Gesù RISORTO. Le persone rette, pur non avendolo visto, credettero in Gesù RISORTO e furono beate. Allora incominciò la lunga e ininterrotta catena che di generazione in generazione tramandò, lungo i secoli, la lieta notizia che Gesù è veramente RISORTO e che un giorno RISORGEREMO anche noi come Gesù.
I nostri antenati sono stati beati perchè hanno creduto che Gesù è risorto, pur non avendolo visto. Anche noi siamo beati perchè, come i nostri antenati, crediamo che Gesù è risorto, pur non avendolo visto.
Concludiamo ricordando la promessa di Gesù: "CHI MANGIA LA MIA CARNE E BEVE IL MIO SANGUE, AVRA' LA VITA ETERNA, E IO LO RISUSCITERO' NELL'ULTIMO GIORNO".
Sac. Salvatore Paparo
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
3 mag 2011
PREGHIERA AL NEO-BEATO PAPA GIOVANNI PAOLO II
Beato Papa Giovanni Paolo II, tu sei stato un umile e prezioso strumento di redenzione della Famiglia Trinitaria di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo; nell'esercizio del tuo Ministero Petrino hai generosamente imitato Gesù, appassionato del Regno di Dio, Profeta itinerante; hai girato il mondo ed ovunque hai fatto sentire la presenza paterna di Dio Padre, la tenerezza del medico dei peccatori Gesù, l'azione santificatrice dello Spirito Santo.
Tu hai introdotto la Chiesa nel Terzo Millennio della Redenzione in cui noi uomini incominciamo a godere il lunghissimo periodo di PACE E DI BENESSERE MONDIALI MESSIANICI; in cui il Regno di Dio si realizzerà in tutte le sue migliori espressioni possibili in questa terra CHE PREPARANO I CIELI NUOVI E LA TERRA NUOVA.
NELL'ETA' AUREA DELLA REDENZIONE GIA' AGLI ALBORI, GESU' SARA' RICONOSCIUTO DA TUTTI I POPOLI COME UNICO SALVATORE DEL MONDO.
Beato Papa Giovanni Paolo II, Tu sai, però, che la Chiesa ha bisogno di una grande purificazione perchè presenti IL VERO VOLTO DI GESU' che irresistibilmente attira a SE' tutti i retti di cuore. Allo scopo è indispensabile che si indica e si celebri IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III.
Ti supplico, pertanto, di ottenere dalla Famiglia Trinitaria di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo, la grazia CHE IL PAPA BENEDETTO XVI INDICA IL NUOVO INDISPENSABILE CONCILIO ECUMENICO.
OTTENGA LA MEDESIMA GRAZIA MARIA SANTISSIMA, LA MAMMA DEL CORPO MISTICO DI GESU'.
Sac. Salvatore Paparo
Cintano 3 maggio 2011
Tu hai introdotto la Chiesa nel Terzo Millennio della Redenzione in cui noi uomini incominciamo a godere il lunghissimo periodo di PACE E DI BENESSERE MONDIALI MESSIANICI; in cui il Regno di Dio si realizzerà in tutte le sue migliori espressioni possibili in questa terra CHE PREPARANO I CIELI NUOVI E LA TERRA NUOVA.
NELL'ETA' AUREA DELLA REDENZIONE GIA' AGLI ALBORI, GESU' SARA' RICONOSCIUTO DA TUTTI I POPOLI COME UNICO SALVATORE DEL MONDO.
Beato Papa Giovanni Paolo II, Tu sai, però, che la Chiesa ha bisogno di una grande purificazione perchè presenti IL VERO VOLTO DI GESU' che irresistibilmente attira a SE' tutti i retti di cuore. Allo scopo è indispensabile che si indica e si celebri IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III.
Ti supplico, pertanto, di ottenere dalla Famiglia Trinitaria di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo, la grazia CHE IL PAPA BENEDETTO XVI INDICA IL NUOVO INDISPENSABILE CONCILIO ECUMENICO.
OTTENGA LA MEDESIMA GRAZIA MARIA SANTISSIMA, LA MAMMA DEL CORPO MISTICO DI GESU'.
Sac. Salvatore Paparo
Cintano 3 maggio 2011
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
SECONDA DOMENICA DI PASQUA A
OMELIA
Il Corpo Risorto e Glorificato di Gesù non è più sottoposto ai limiti del nostro corpo ancora passibile e mortale: così, ad esempio, può spostarsi da un luogo all'altro con la stessa velocità del pensiero; può attraversare gli ostacoli materiali. E' per questa capacità del suo Corpo Risorto che Gesù potè entrare nel cenacolo attraverso i muri, lasciando chiuse le porte. E fece ciò per convincere gli Apostoli che Lui era veramente risorto. Innanzi tutto, Gesù comunicò loro la sua pace: "PACE A VOI". Insieme alla pace Gesù comunicò agli Apostoli tanta serenità interiore e gioia. Ciònonostante gli Apostoli rimasero dubbiosi: non si trovavano forse dinanzi ad un fantasma
piuttosto che dinanzi a Gesù Risorto? Gesù, scrutando i loro pensieri, li rassicurò: "MA PERCHE' DUBITATE? SONO PROPRIO IO. UN FANTASMA NON HA CARNE E OSSA COME LE HO IO: TOCCATEMI". E per togliere loro ogni residuo dubbio, Gesù domandò: "AVETE QUALCOSA DA MANGIARE?". Gli Apostoli gli porsero del pesce arrostito e Gesù lo mangiò davanti a loro.
Dopo avere convinto gli Apostoli che era veramente risorto, Gesù istituì il sacramento della penitenza: "PACE A VOI! COME IL PADRE HA MANDATO ME, COSI' ANCH'IO MANDO VOI. RICEVETE LO SPIRITO SANTO: A CHI PERDONERETE I PECCATI, SARANNO PERDONATI; E A CHI NON PERDONERETE I PECCATI, RESTERANNO NON PERDONATI".
Il Padre Celeste mandò in questo mondo il suo Unigenito Figlio Gesù per ridare la pace e la gioia agli uomini, perdonando i loro peccati. Durante la sua vita terrena, Gesù perdonò i peccati di persona; ma ora che lascia e torna al Padre, affida questo sublime compito a degli uomini: i vescovi e i sacerdoti perdonano i peccati nel nome di Gesù, e ridanno ai peccatori la pace e la gioia.
A questo punto rileviamo che Tommaso non era presente quando Gesù Risorto apparve per la prima volta agli Apostoli rinchiusi nel cenacolo per paura dei Giudei. Misteriosamente Tommaso non accettò la testimonianza degli altri Apostoli: si disse incredulo: avrebbbe creduto solo se Gesù gli fosse apparso di persona; solo se avesse visto e toccato le sue mani e i suoi piedi forati dai chiodi; solo se avesse visto e toccato il suo costato squarciato dalla lancia del soldato romano. Gesù nella sua bontà lo accontentò, e dopo otto giorni comparve nuovamente agli Apostoli riuniti nel cenacolo, presente Tommaso. Tommaso vide e toccò la mani e i piedi di Gesù forati dai chiodi; vide e toccò il costato di Gesù, squarciato dalla lancia del soldato romano, e finalmente credette che Gesù era veramente risorto, ed esclamò: "MIO SIGNORE E MIO DIO! ".
Le parole conclusive di Gesù hanno un profondo significato: "TOMMASO, TU HAI CREDUTO PERCHE' MI HAI VEDUTO! BEATI COLORO CHE PUR NON AVENDO VISTO, CREDERANNO".
Dal momento della Pentecoste, dal monento cioè in cui lo Spirito Santo prese pieno possesso degli Apostoli, questi incominciarono a testimoniare GESU' RISORTO: le persone rette, pur non avendo visto Gesù Risorto, credettero e furono beate. Allora incominciò la lunga e ininterrotta catena che di generazione in generazione tramandò la lieta notizia che Gesù è veramente risorto e che un giorno risorgeremo anche noi come Gesù. I nostri antenati sono stati beati perchè hanno creduto che Gesù è risorto, pur non avendolo visto; anche noi siamo beati perchè, come i nostri antenati, crediamo che Gesù è risorto, pur non avendolo visto.
Concludiamo ricordando la promessa di Gesù: "CHI MANGIA LA MIA CARNE E BEVE IL MIO SANGUE, AVRA' LA VITA ETERNA, ED IO LO RISUSCITERO' NELL'ULTIMO GIORNO".
Sac. Salvatore Paparo
Il Corpo Risorto e Glorificato di Gesù non è più sottoposto ai limiti del nostro corpo ancora passibile e mortale: così, ad esempio, può spostarsi da un luogo all'altro con la stessa velocità del pensiero; può attraversare gli ostacoli materiali. E' per questa capacità del suo Corpo Risorto che Gesù potè entrare nel cenacolo attraverso i muri, lasciando chiuse le porte. E fece ciò per convincere gli Apostoli che Lui era veramente risorto. Innanzi tutto, Gesù comunicò loro la sua pace: "PACE A VOI". Insieme alla pace Gesù comunicò agli Apostoli tanta serenità interiore e gioia. Ciònonostante gli Apostoli rimasero dubbiosi: non si trovavano forse dinanzi ad un fantasma
piuttosto che dinanzi a Gesù Risorto? Gesù, scrutando i loro pensieri, li rassicurò: "MA PERCHE' DUBITATE? SONO PROPRIO IO. UN FANTASMA NON HA CARNE E OSSA COME LE HO IO: TOCCATEMI". E per togliere loro ogni residuo dubbio, Gesù domandò: "AVETE QUALCOSA DA MANGIARE?". Gli Apostoli gli porsero del pesce arrostito e Gesù lo mangiò davanti a loro.
Dopo avere convinto gli Apostoli che era veramente risorto, Gesù istituì il sacramento della penitenza: "PACE A VOI! COME IL PADRE HA MANDATO ME, COSI' ANCH'IO MANDO VOI. RICEVETE LO SPIRITO SANTO: A CHI PERDONERETE I PECCATI, SARANNO PERDONATI; E A CHI NON PERDONERETE I PECCATI, RESTERANNO NON PERDONATI".
Il Padre Celeste mandò in questo mondo il suo Unigenito Figlio Gesù per ridare la pace e la gioia agli uomini, perdonando i loro peccati. Durante la sua vita terrena, Gesù perdonò i peccati di persona; ma ora che lascia e torna al Padre, affida questo sublime compito a degli uomini: i vescovi e i sacerdoti perdonano i peccati nel nome di Gesù, e ridanno ai peccatori la pace e la gioia.
A questo punto rileviamo che Tommaso non era presente quando Gesù Risorto apparve per la prima volta agli Apostoli rinchiusi nel cenacolo per paura dei Giudei. Misteriosamente Tommaso non accettò la testimonianza degli altri Apostoli: si disse incredulo: avrebbbe creduto solo se Gesù gli fosse apparso di persona; solo se avesse visto e toccato le sue mani e i suoi piedi forati dai chiodi; solo se avesse visto e toccato il suo costato squarciato dalla lancia del soldato romano. Gesù nella sua bontà lo accontentò, e dopo otto giorni comparve nuovamente agli Apostoli riuniti nel cenacolo, presente Tommaso. Tommaso vide e toccò la mani e i piedi di Gesù forati dai chiodi; vide e toccò il costato di Gesù, squarciato dalla lancia del soldato romano, e finalmente credette che Gesù era veramente risorto, ed esclamò: "MIO SIGNORE E MIO DIO! ".
Le parole conclusive di Gesù hanno un profondo significato: "TOMMASO, TU HAI CREDUTO PERCHE' MI HAI VEDUTO! BEATI COLORO CHE PUR NON AVENDO VISTO, CREDERANNO".
Dal momento della Pentecoste, dal monento cioè in cui lo Spirito Santo prese pieno possesso degli Apostoli, questi incominciarono a testimoniare GESU' RISORTO: le persone rette, pur non avendo visto Gesù Risorto, credettero e furono beate. Allora incominciò la lunga e ininterrotta catena che di generazione in generazione tramandò la lieta notizia che Gesù è veramente risorto e che un giorno risorgeremo anche noi come Gesù. I nostri antenati sono stati beati perchè hanno creduto che Gesù è risorto, pur non avendolo visto; anche noi siamo beati perchè, come i nostri antenati, crediamo che Gesù è risorto, pur non avendolo visto.
Concludiamo ricordando la promessa di Gesù: "CHI MANGIA LA MIA CARNE E BEVE IL MIO SANGUE, AVRA' LA VITA ETERNA, ED IO LO RISUSCITERO' NELL'ULTIMO GIORNO".
Sac. Salvatore Paparo
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
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