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29 mag 2011

SESTA DOMENICA DI PASQUA A 29 MAGGIO 2011

OMELIA

La prima lettura biblica di oggi, presa dagli Atti degli Apostoli, ci parla della conversione a Gesù di molti Samaritani, per la predicazione e i prodigi operati dal diacono Filippo. Gli Apostoli, a Gerusalemme, seppero che la Samaria aveva accolto la Parola di Dio e vi inviarono Pietro e Giovanni. I Samaritani avevano ricevuto solo il Battesimo nel nome di Gesù, ma non lo Spirito Santo. Allora Pietro e Giovanni pregarono per loro, imposero le mani sulle loro teste ed essi ricevettero lo Spirito Santo; ossia ricevettero il sacramento della Cresima.

Alla luce di questi fatti richiamiamoci alla mente il nostro Battesimo e la nostra Cresima.

Quando eravamo piccoli, il sacerdote versò dell'acqua sul nostro capo e pronunziò le parole:
"IO TI BATTEZZO NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO".
In quel momento avvenne in noi qualcosa di straordinario: Dio ci comunicò la sua stessa vita per cui divenimmo suoi veri figli. Da ciò deriva una importantissima conseguenza: noi figli di Dio dobbiamo vivere la vita di Dio nostro Padre. E LA VITA DI DIO E' AMORE. Il modello dell'amore è Gesù: Egli amò Dio Padre ed amò anche noi. Amò Dio Padre compiendo sempre la sua volontà. Lungo le strade della Palestina, mentre CON PASSIONE PREDICAVA IL REGNO DI DIO, spesso esclamava: "IL MIO CIBO QUOTIDIANO E' COMPIERE LA VOLONTA' DEL PADRE CHE MI HA MANDATO". Gesù amò anche noi, e ci diede il massimo grado del suo amore. Ciascuno di noi deve affermare quanto affermò San Paolo: "GESU' MI HA AMATO ED HA SACRIFICATO LA SUA VITA PER ME PECCATORE". 
Noi dobbiamo imitare Gesù nel duplice amore: dobbiamo amare Dio osservando i suoi comandamenti; dobbiamo amare gli altri mettendo in pratica questa norma scritturistica:
"FA' AGLI ALTRI QUELLO CHE VUOI CHE GLI ALTRI FACCIANO A TE; NON FARE AGLI ALTRI QUELLO CHE NON VUOI CHE GLI ALTRI FACCIANO A TE".

Oltre che figli di Dio, noi con il Battesimo siamo divenuti MEMBRA DEL CORPO MISTICO DI GESU', E SIAMO STATI INSERITI IN UNA COMUNITA' CRISTIANA.
Il cristiano, quindi, non può isolarsi, e deve essere presente quando la sua Comunità Cristiana si raduna per pregare insieme, per ascoltare insieme la Parola di Dio, e soprattutto per partecipare insieme alla Santa Messa. La Domenica noi cristiani dobbiamo sentire il bisogno di fare festa insieme ai nostri fratelli, convocati nella sua casa da Dio nostro Padre, per rivolgerci la sua Parola di Amore e di Misericordia, e soprattutto per donarci il Suo Unigenito Figlio GESU' EUCARISTICO che gradualmente ci trasforma in SE', fino a poter affermare con San Paolo:
"LA MIA VITA E' CRISTO; NON SONO PIU' IO CHE VIVO, MA E' CRISTO CHE VIVE IN ME".

Oltre che il Battesimo, noi abbiamo ricevuto anche la Cresima. La Cresima fu il giorno della NOSTRA PENTECOSTE. Infatti, come gli Apostoli nel giorno della Pentecoste ricevettero lo Spirito Santo e divennero capaci  DI TESTIMONIARE GESU' NEL MONDO INTERO; così noi nel giorno della nostra Cresima abbiamo ricevuto lo Spirito Santo per essere TESTIMONI DI GESU' NELL'AMBIENTE IN CUI VIVIAMO. Tutti, di ciascuno di noi dovrebbero poter dire:
"PARLA COME PARLEREBBE GESU'; AGISCE COME AGIREBBE GESU'". E' lo stesso Gesù che ce lo chiede: "VI HO DATO L'ESEMPIO PERCHE' FACCIATE COME HO FATTO IO".

Sac. Salvatore Paparo

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