1 LUGLIO 2012
OMELIA
Iniziamo l’omelia di oggi riascoltando alcune frasi scritturistiche che abbiamo proclamato nella Prima Lettura, tratta dal Libro della Sapienza:
“ DIO NON HA CREATO LA MORTE E NON GODE DELLA ROVINA DEI VIVENTI. EGLI
INFATTI HA CREATO TUTTE LE COSE PERCHE’ ESISTANO. LA MORTE E’ ENTRATA NEL MONDO
PER INVIDIA DEL DIAVOLO “.
Per precisare i vari aspetti che emergono dalle affermazioni del Libro
della Sapienza, dobbiamo riferirci ai primi tre capitoli della Genesi. In essi
l’autore sacro, innanzi tutto, ci dice che Dio plasmò l’uomo con polvere del
suolo, soffiò sulle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.
Dio comunicò all’uomo la sua stessa vita CHE E’ UNA VITA IMMORTALE. Ciò ci
appare chiaro da quanto segue: Dio piantò un giardino nell’Eden e vi collocò
l’uomo che aveva plasmato. Fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi,
graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui L’ALBERO DELLA VITA E L’ALBERO
DELLA CONOSCENZA DEL BENE E DEL MALE.
Dio diede questo comando all’uomo: “ Tu puoi mangiare di tutti gli
alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non
devi mangiare, PERCHE’ QUANDO TU NE MANGIASSI, CERTAMENTE MORIRESTI “.
Appare chiaro che l’albero della vita rappresenta LA VITA IMMORTALE CHE
DIO HA COMUNICATO ALL’UOMO, e appare chiaro anche che l’albero della conoscenza
del bene e del male RAPPRESENTA LA MORTE DELL’UOMO. Per capire meglio,
procediamo nel racconto: sotto le apparenze di un serpente, interviene il
diavolo, il padre della menzogna che con
una menzogna inizia a tentare la donna:
“ E’ vero che Dio ha detto: non dovete mangiare di nessun albero del
giardino? “
Rispose la donna: “ Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo
mangiare, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male, Dio ha detto:
“NON NE DOVETE MANGIARE, ALTRIMENTI MORIRETE”. Ma il serpente dissse alla
donna: “NON MORIRETE AFFATTO. Dio sa che quando voi ne mangiaste, si
aprirebbero i vostri occhi E DIVENTERESTE COME LUI CONOSCENDO IL BENE E IL
MALE”. Allora la donna vide che l’albero era buono da magiare, gradito alla
vista e desiderabile per acquistare la saggezza, prese del suo frutto e ne
mangiò. Poi ne diede anche al marito che era con lei, e anche lui ne mangiò.
Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero che erano nudi.
A questo punto siamo in grado di capire meglio il senso del comando che
Dio diede ad Adamo e ad Eva: “VOI CONTINUERETE A VIVERE LA VITA IMMORTALE CHE
IO VI HO COMUNICATO, SE ACCETTATE IL VOSTRO STATO DI CREATURE. DOVETE, CIOE’,
RICONOSCERE CHE IO DIO SONO IL TUTTO, E CHE VOI CREATURE SIETE IL NULLA. TUTTO
CIO’ CHE AVETE DI BENE E’ MIO DONO GRATUITO PER CUI DOVETE GLORIFICARMI.
DOVETE, INOLTRE, FIDARVI DI ME: DOVETE. CIOE’, RITENERE BENE CIO’ CHE IO DICO
CHE E’ BENE, DOVETE RITENERE MALE CIO’
CHE IO DICO CHE E’ MALE. DOVETE POI AGIRE IN CONSEGUENZA. SE AGITE CONTRO LA
MIA VOLONTA’, MORIRETE”.
Adamo ed Eva non credettero a Dio, ma si fidarono del diavolo.
Credettero che se avessero disubbidito a Dio, SAREBBERO DIVENTATI GRANDI COME
DIO, CONOSCENDO COME LUI IL BENE E IL MALE. Adamo ed Eva peccarono. Peccando
incominciarono sì a capire il beme e il male, MA FALSIFICANDO LA REALTA’ :
INCOMINCIARONO A CREDERE BENE CIO’ CHE E’ MALE, E A CREDERE MALE CIO’ CHE E’
BENE.
Se riflettiamo, rileviamo immediatamente che il peccato di Adamo non fu
solo un peccato di disubbidienza a Dio, MA FU SOPRATTUTTO UN PECCATO DI SUPERBIA:
VOLEVANO DIVENTARE GRANDI COME DIO RIFIUTANDO COSI’ DI RICONOSCERE IL LORO
STATO DI CREATURE. E’ il peccato a cui siamo esposti anche noi. Anche noi siamo
tentati di crederci autosufficienti; anche noi siamo tentati di fare a meno di
Dio, CREDENDOCI, ORGOGLIOSAMENTE, CAPACI DI COSTRUIRE DA SOLI LA NOSTRA
FELICITA’. MA CHI RIFIUTA E SI OPPONE A DIO, PERDE LA VITA E TROVA LA MORTE.
Dopo il peccato di Adamo e di Eva, interviene Dio. Dio ricorda ad essi
che a
causa del loro peccato MORIRANNO E CHE PRIMA DI MORIRE DOVRANNO SUBIRE
GRANDI SOFFERENZE.
Ma Dio è AMORE, E’ PADRE MISERICORDIOSO : EGLI NON VUOLE LA MORTE MA LA
VITA DEI SUI FIGLI. Per questo motivo subito dopo il peccato di Adamo e di Eva,
profetizzò al diavolo la sua totale e definitiva sconfitta:
“ PORRO’ INIMICIZIA TRA TE E LA DONNA,
TRE LA TUA STIRPE E LA SUA
STIRPE: QUESTA TI SCHIACCERA’
LA TESTA”.
GESU’, STIRPE DELLA DONNA, HA VINTO IL DIAVOLO, OMICIDA FIN DAL
PRINCIPIO. GESU’ CON LA SUA MORTE HA DISTRUTTO LA NOSTRA MORTE, CON LA SUA
RISURREZIONE CI HA RIDONATO
LA VITA.
Sac. Salvatore Paparo
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