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2 lug 2012

LA MORTE E’ ENTRATA NEL MONDO ATTRAVERSO IL PECCATO

XIII DOMENICA DURANTE L’ANNO   B

1 LUGLIO 2012

OMELIA

Iniziamo l’omelia di oggi riascoltando alcune frasi scritturistiche che abbiamo proclamato nella Prima Lettura, tratta dal Libro della Sapienza:

“ DIO NON HA CREATO LA MORTE E NON GODE DELLA ROVINA DEI VIVENTI. EGLI INFATTI HA CREATO TUTTE LE COSE PERCHE’ ESISTANO. LA MORTE E’ ENTRATA NEL MONDO PER INVIDIA DEL DIAVOLO “.

Per precisare i vari aspetti che emergono dalle affermazioni del Libro della Sapienza, dobbiamo riferirci ai primi tre capitoli della Genesi. In essi l’autore sacro, innanzi tutto, ci dice che Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo, soffiò sulle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente. Dio comunicò all’uomo la sua stessa vita CHE E’ UNA VITA IMMORTALE. Ciò ci appare chiaro da quanto segue: Dio piantò un giardino nell’Eden e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi, graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui L’ALBERO DELLA VITA E L’ALBERO DELLA CONOSCENZA DEL BENE E DEL MALE.

Dio diede questo comando all’uomo: “ Tu puoi mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, PERCHE’ QUANDO TU NE MANGIASSI, CERTAMENTE MORIRESTI “.

Appare chiaro che l’albero della vita rappresenta LA VITA IMMORTALE CHE DIO HA COMUNICATO ALL’UOMO, e appare chiaro anche che l’albero della conoscenza del bene e del male RAPPRESENTA LA MORTE DELL’UOMO. Per capire meglio, procediamo nel racconto: sotto le apparenze di un serpente, interviene il diavolo, il padre della menzogna  che con una menzogna inizia a tentare la donna:

“ E’ vero che Dio ha detto: non dovete mangiare di nessun albero del giardino? “

Rispose la donna: “ Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male, Dio ha detto: “NON NE DOVETE MANGIARE, ALTRIMENTI MORIRETE”. Ma il serpente dissse alla donna: “NON MORIRETE AFFATTO. Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi E DIVENTERESTE COME LUI CONOSCENDO IL BENE E IL MALE”. Allora la donna vide che l’albero era buono da magiare, gradito alla vista e desiderabile per acquistare la saggezza, prese del suo frutto e ne mangiò. Poi ne diede anche al marito che era con lei, e anche lui ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero che erano nudi.

A questo punto siamo in grado di capire meglio il senso del comando che Dio diede ad Adamo e ad Eva: “VOI CONTINUERETE A VIVERE LA VITA IMMORTALE CHE IO VI HO COMUNICATO, SE ACCETTATE IL VOSTRO STATO DI CREATURE. DOVETE, CIOE’, RICONOSCERE CHE IO DIO SONO IL TUTTO, E CHE VOI CREATURE SIETE IL NULLA. TUTTO CIO’ CHE AVETE DI BENE E’ MIO DONO GRATUITO PER CUI DOVETE GLORIFICARMI. DOVETE, INOLTRE, FIDARVI DI ME: DOVETE. CIOE’, RITENERE BENE CIO’ CHE IO DICO CHE E’ BENE,  DOVETE RITENERE MALE CIO’ CHE IO DICO CHE E’ MALE. DOVETE POI AGIRE IN CONSEGUENZA. SE AGITE CONTRO LA MIA VOLONTA’, MORIRETE”.

Adamo ed Eva non credettero a Dio, ma si fidarono del diavolo. Credettero che se avessero disubbidito a Dio, SAREBBERO DIVENTATI GRANDI COME DIO, CONOSCENDO COME LUI IL BENE E IL MALE. Adamo ed Eva peccarono. Peccando incominciarono sì a capire il beme e il male, MA FALSIFICANDO LA REALTA’ : INCOMINCIARONO A CREDERE BENE CIO’ CHE E’ MALE, E A CREDERE MALE CIO’ CHE E’ BENE.

Se riflettiamo, rileviamo immediatamente che il peccato di Adamo non fu solo un peccato di disubbidienza a Dio, MA FU SOPRATTUTTO UN PECCATO DI SUPERBIA: VOLEVANO DIVENTARE GRANDI COME DIO RIFIUTANDO COSI’ DI RICONOSCERE IL LORO STATO DI CREATURE. E’ il peccato a cui siamo esposti anche noi. Anche noi siamo tentati di crederci autosufficienti; anche noi siamo tentati di fare a meno di Dio, CREDENDOCI, ORGOGLIOSAMENTE, CAPACI DI COSTRUIRE DA SOLI LA NOSTRA FELICITA’. MA CHI RIFIUTA E SI OPPONE A DIO, PERDE LA VITA E TROVA LA MORTE.

Dopo il peccato di Adamo e di Eva, interviene Dio. Dio ricorda ad essi che a 

causa del loro peccato MORIRANNO E CHE PRIMA DI MORIRE DOVRANNO SUBIRE GRANDI SOFFERENZE.

Ma Dio è AMORE, E’ PADRE MISERICORDIOSO : EGLI NON VUOLE LA MORTE MA LA VITA DEI SUI FIGLI. Per questo motivo subito dopo il peccato di Adamo e di Eva, profetizzò al diavolo la sua totale e definitiva sconfitta:

“ PORRO’ INIMICIZIA TRA TE E LA DONNA,

   TRE LA TUA STIRPE E LA SUA STIRPE: QUESTA TI SCHIACCERA’

   LA TESTA”.

GESU’, STIRPE DELLA DONNA, HA VINTO IL DIAVOLO, OMICIDA FIN DAL PRINCIPIO. GESU’ CON LA SUA MORTE HA DISTRUTTO LA NOSTRA MORTE, CON LA SUA RISURREZIONE CI HA RIDONATO

LA VITA.



Sac. Salvatore Paparo

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