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29 mag 2015

LA PAROLA FATTA CARNE

 Il Vangelo di Giovanni, come anche negli altri brani che abbiamo letto, non ci parlano della nascita di Gesù: Gesù care sorelle e fratelli in Cristo è per questi racconti un essere preesistente alla sua nascita, è la Parola di Dio che con Gesù prende sembianze umane. Dio, soprattutto nel Vangelo di Giovanni è rappresentato qui come il Verbo, la Parola e Gesù porta sulla terra quella parola ed è per questo che viene chiamato il verbo di Dio. Attraverso Gesù, Dio invia dunque il suo messaggio a tutti, la Parola si fa carne, corpo umano, per poter giungere fino a noi. E così che Dio scende in mezzo agli uomini e alle donne si fa ascoltare e si fa vedere.. La sua parola si è fatta carne. Dice il brano di Giovanni, non solo Dio scende in mezzo a Noi ma quando scende a Betlemme scende nella forma di bambino concepito con Maria Vergine nato in una stalla e deposto in una greppia. Dio non va ad abitare tra le mura di un tempio o di un palazzo principesco, scegli invece la precarietà di una stalla di una capanna. La capanna non ha fondamenta è piantata a terra un po’ come una tenda è può essere ripiantata da qualche altra parte. L’immagine che ci da l’evangelista non è quella di un Dio che sta al centro della scena e guarda da spettatore distaccato tutto ciò che gli sta intorno, ma di un Dio che si fa compagno di camminare con noi nelle difficoltà della vita. La parola di Dio, è una parola potente, efficace, una parola creatrice, come quando creo l’universo e il nostro mondo miliardi di anni fa bastò che dicesse “sia la luce e subito la luce fu e così fu per le altre cose” La parola di Dio è come la pioggia e la neve che cadono dal cielo, così ci dice il profeta Isaia “Essa non torna a me a vuoto ma fa le cose per cui l’ho mandata”. Ma anche la parola di Dio ha una debolezza, essa ha bisogno che noi la ascoltiamo per poter esprimere tutta la sua forza. Non è strano? Dio scende dal trono e si fa mendicante di una risposta. Perché Dio, che è così potente ha voluto che solo attraverso la relazione con noi, la sua esistenza avesse un senso. Dio è tanto, ma tanto più grande di Noi e così dobbiamo abituarci al fatto che molte domande rimangono senza risposta. Solo qualche piccolo frammento ci è dato di capire. Forse care amiche e amici ciò che ci porta fuori sytrada e che quando proviamo a immaginarci la potenza di Dio, pensiamo a Dio come il più potente tra gli uomini potenti. La potenza di Dio invece è altro: si esprime in modo diverso, accoglie, non respinge, non schiaccia è dolce da portare, la potenza di Dio fa crescere, e nulla, ma proprio nulla ha a che fare con quella dei potenti della terra!                                                                 

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