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22 dic 2022

NATALE 2022


“CHI NON AMA. NON HA CONOSCIUTO DIO, POICHE' DIO E' AMORE”

                                                                           I lett. Di Giovanni cap. 4 v. 8

Care amiche ed amici dell'Opera Cenacolo Familiare, i miei più sinceri auguri per un Natale , un Natale più spirituale. Un ritorno ad una festa più familiare, in cui la presenza di Gesù sia centrale, non solo nelle Chiese Cristiane ma in tutti noi. Un sincero augurio di passare questa festa in modo sereno e amorevole.

Il Cenacolo di Natale si compone di due parti

-preghiera di Don Salvatore Paparo

-riflessione biblica sul tempo di Natale

                                                                             r. Fulvio Crivello

   PREGHIERA IN QUESTO TEMPO DI NATALE PER L'UNITA DEI CRISTIANI

Le molteplici Chiese Cristiane che nel passato, partendo dalle Chiese Gerarchiche, si sono dilaniate offrendo al mondo il triste spettacolo di un cristianesimo diviso, oggi, per opera dello Spirito Santo, si sono finalmente rese conto dell'assurdità del loro comportamento ed hanno intrapreso (con qualche difficoltà delle chiese gerarchiche) un comune sforzo per ricostituire  l'unica Chiesa o Movimento di Gesù di Nazaret, meta obbligatoria il regno D'Amore di Gesù il Vivente si estenda nel mondo intero.

Le difficoltà non mancano, poiché ogni chiesa, partendo dalla Chiesa di Roma e dalla Chiesa Ortodossa tendono a conservare gelosamente la loro identità, frapponendo così un grosso ostacolo tra il desiderio di ritrovare l'unità e l'umile, disinteressato costruttivo dialogo. Ciononostante lo Spirito Santo sta agendo perchè Tutte le Chiese si pongano di fronte alla Parola Fatta Carne di Gesù in uno stato di sincera conversione e riforma.

                                                              Don Salvatore Paparo 

                                            RIFLESSIONE  BIBLICA

“Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'Angelo del Signore e prese con se la sua sposa; ma non si accosto a lei, fino alla nascita del figlio che egli chiamo Gesù (in ebraico il significato é Dio Salva)

                                                                     Matteo cap.1 vers. 24-25

Il Natale che oggi viviamo, è come una festa di compleanno a cui manca il festeggiato; se noi guardiamo la televisione, i film sul Natale difficilmente pensiamo a che cosa e successo alla nascita di Gesù. Solo le Chiese Cristiane si ricordano di Lui, ma anche in queste, ci sono ormai i presepi e gli alberi di Natale ad offuscarne il significato; presepi e alberi di Natale e perché no, babbi natali. Non voglio qui criticare queste tradizioni e ritualismi, ma invitarvi a pensare ad un Natale diverso, un  Natale più spirituale, quando vedo i preparativi che annunciano il Natale ormai vicino, mi domando e insieme a me e molte altre persone; che cosa è rimasto in questa festa familiare così bistrattata da interessi consumistici di puro scopo di lucro?

E' pur vero che questa festa che cade il 25 dicembre è una data simbolica, perché Gesù nasce ogni giorno con noi e ci accompagna come essere vivente per tutta la nostra vita. Ascolto ogni giorno delle persone che dicono della superficialità del Natale, della manipolazione che la nostra società dei consumi ha fatto di essa, e purtroppo di tanti eccessi  che rovinano l'atmosfera di questa festa familiare. Io penso e non sono il solo che il problema sia più profondo ancora, e mette in guardia il nostro modo di vivere. Come possiamo ancora celebrare una festa, quando la nostra società vive infisciandosi di Dio, voltandogli le spalle e distruggendo in molti modi la dignità dell'essere umano.

Abbiamo bisogno che Dio, anche in questo Natale,  nasca di nuovo in noi uomini e donne del terzo millenio, che spunti una nuova luce come di dice il Vangelo di Giovanni (Lux Lucet in Tenebris) la luce risplende nelle tenebre. Per incontrare questo Dio nelle nascita di Gesù di Nazaret, non c'è da andare troppo lontano, basta avvicinare la nostra coscienza più profonda ai nostri interrogativi, alle nostre paure, alle nostre ansie e li che troviamo il messaggio di Natale e del Dio fattosi neonato di nome Gesù. Questo a mio avviso è il messaggio di Natale, Dio è vicino a noi, dovunque ci troviamo. Il Dio onnipotente il Dio inaccessibile, che tanto piace ai teologi,  si e fatto amico, fratello, è la sua vicinanza ci avvolge e ci parla con le parole di Gesù di Nazaret il Vivente. In tutti noi e non solo in questa data simbolica può nascere Dio. In conclusione vorrei parlare un attimo di Miryam (Maria) la mamma di Gesù, Ella appare come l'Ancella di Dio, che accetta con umiltà la grazia che le viene fatta di dare i natali a Gesù, il testo di Matteo ci dice che Giuseppe non si accostò a Lei prima della nascità di Gesù; accostare o conoscere in lingua greca vuol dire avere rapporti sessuali. Per molte Chiese Cristiane è difficile accettare questo, eppure anche nei vangeli si parla delle sorelle e dei fratelli di Gesù (es. Marco cap. 6) e allora la verginità di Maria dove la mandiamo, la mandiamo alla pura coscienza di Maria. Ella è Vergine e lo sarà sempre, ma non è più una verginità fisica ma Spirituale, per i credenti non si tratta di andare a  Maria per ascoltare messaggi terribili, che minacciano il mondo che ha voltato le spalle a Dio, mentre per i devoti a Lei, offre protezione a coloro che fanno penitenza o recitano  determinate preghiere. Più in concreto, la mamma di Gesù dovrebbe essere per noi oggi, un modello di accoglienza fedele a Dio, come Lei lo è stata alla chiamata di Dio. Accostarci a Miryam, significa,  piuttosto, collocarci nel punto migliore per scoprire questo neonato, così per tutte le madri che hanno dato  vita ad un essere umano e accogliere questo BAMBINO particolare come la voce di Dio. Lo stesso evangelista Matteo ci ricorda Maria come la madre dell'Emmanuele (IL DIO E CON NOI). Un sereno Natale a tutti voi.

                                                                          r. Fulvio Crivello

                                                     BENEDIZIONE

Il Dio della speranza ci riempia di ogni gioia e di ogni pace nella fede, affinchè abbondiamo nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo.

                                                             Lett. Ai Romani  cap. 15 ver.13



 

6 dic 2022

NOVEMBRE-DICEMBRE 2022

 Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, poiché l'amore è da Dio e chi ama è generato

da Dio e conosce Dio

I lett. Di Giovanni cap.4 vers 7

Carissime amiche ed amici del Cenacolo Familiare, troverete in questo numero le seguenti parti:

1 Preghiera di don Salvatore Paparo

2 Riflessione Biblica sulle domeniche di Avvento

3 Riflessione sulla Parola di Dio di Silvia Maestrello

4 Preghiera allo Spirito Santo

5 Benedizione


PREGHIERA DI don SALVATORE

per l'unità dei cristiani

Gesù di Nazaret, andiamo rapidamente incontro all`ora in cui si realizzerà la tua profezia “ho altre pecore che non sono in questo gregge, anche di loro dovrò diventare Pastore”Ciò avverrà quando le Chiese Cristiane, oggi divese, ritroveranno l'unità da TE voluta. È quindi necessario che tutte le Chiese Cristiane si riconoscano e Evangelicamente rimuovano i motivi della loro divisione, partendo dalle tue Parole e non da usi e tradizioni che nulla hanno da vedere con te. Esse sono bisognose di conversioni e di riforme. Esse devono confrontarsi tra di loro con umiltà e fiduciose nell'azione dello Spirito Santo che secondo la tua promessa condurranno la tua chiesa finalmente unita a tutta la verità. È necessario che si organizzi un Concilio Ecumenico al quale partecipino tutte le Chiese Cristiane con UGUALI DIRITTI E DOVERI

don Salvatore Paparo

RIFLESSIONE BIBLICA SULLE DOMENICHE DI AVVENTO

“Voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri”

Dal libro del profeta Isaia

Ho scelto queste parole per commentare le quattro domeniche di Avvento dal libro del profeta Isaia, primo perchè mi sembrano calzare a pennello con quello che oggi le chiese cristiane e tutti i cristiani stanno vivendo ed anche noi, care amiche ed amici del Cenacolo Familiare stiamo vivendo, e come prepariamo il Natale più che per Gesù di Nazaret, per gli affari e i regali e quindi il giro di affari che ciò comporta. Il profeta Isaia ci invita invece : “A preparare la Via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri” Anche oggi, ed è la prima cosa che dobbiamo fare in queste quattro domeniche di avvento e di tornare al messaggio di Gesù di riconvertirci a Lui, aprire a Lui come il Gesù Vivente, le vie del mondo e della nostra società. E dico, non si tratta solo di un adattamento al momento attuale. Ma si tratta di cambiare le Chiese a Movimento Cristiano e porle allo stato di profonda conversione (come diceva don Salvatore Paparo).

Non sarà facile, abbiamo di fronte secoli di Tradizioni, di Dottrine, di Leggi e Regolamenti e Purtroppo anche di Carriere Ecclesiastiche. Probabilmente ci sarà bisogno di molto tempo per mettere L'Amore, La misericordia, La compassione al centro del movimento cristiano. Sarà difficoltoso passare da una chiesa dell'autorità a una FEDE della chiamata. Passeranno molti anni prima che da chiese si trasformino nuovamente in movimento cristiano come nei primi tre secoli, in modo che si possa apprendere a vivere per il regno di Dio, del suo Amore e della sua giustizia inerente alla nostra malata società. Bisogna noi care amiche e amici e non solo, seguire il Gesù di Nazaret il VIVENTE in atteggiamento di conversione, una conversione che dobbiamo fare con noi stessi, per trasmetterla alle generazioni future, una conversione che dobbiamo alimentare e sostenere noi tutti, solo una Chiesa o Movimento Cristiano in atteggiamento di conversione può far nascere di nuovo Gesù, altrimenti è come se Gesù non fosse mai nato.

Proprio in queste domeniche di avvento, con le parole del profeta Isaia bisognerebbe iniziare questa lunga marcia per riscoprire il vero Gesù di Nazaret; una teologa tedesca mi pare luterana, in un suo libro afferma che Gesù è stata la prima persona nella storia umana ad aver vissuto e comunicato una esperienza positiva di Dio, senza spaventare gli ascoltatori di allora e di oggi con paure, leggi e regolamenti che in fin dei conti sono solamente le ambizioni degli esseri umani e delle chiese.

Gesù di Nazaret annuncia che Dio e Madre e Padre di tutti gli esseri, questa è la cosa Sacra; mise in crisi gli esegeti di allora e di oggi perchè il Nazareno parla sempre e costantemente del regno di Dio come simbolo del suo messaggio, egli non invoca mai Dio come giudice, o come Signore o Re, ma come un “padre e madre” e c'è di più, egli si presenta a Dio, non come un suddito, ma si affida al mistero di Dio come un figlio amato. Ed è questo l'atteggiamento in queste quattro domeniche di avvento dovrebbe avere davanti a Dio un uomo o una donna di qualunque Fede egli o ella abbia.

Questa esperienza di Dio come Padre e Madre, non fa come spesso succedeva all'ora, ma anche oggi, chiudere Gesù il Vivente in una pietà individualistica, o essere il profeta nel deserto, o in qualche monastero per contemplare. Questo Dio portato da Gesù nel mondo e Padre e Madre di tutti i popoli, il tenero Padre di tutte le sue creature; Gesù lo chiama “Padre (Madre) che è nei cieli” in quanto anche Dio non è legato a un luogo sacro o a un popolo eletto, egli non rientra in alcuna Religione, neanche cristiana; è un Dio di tutti gli esseri viventi, comprese le piante e i fiori, ed è il Dio, anche di chi si dimentica di Lui.

Gesù di Nazaret vive Dio basandosi su questo orizzonte universale, e sono le parole di Isaia che ci indicano le strade di Dio in queste domeniche di avvento.

r. Fulvio Crivello


RIFLETTENDO

Mi chiedo perché la Chiesa ci propini un Dio che ci fa vivere nella privazione di ogni Lui creato con Amore, quello stesso Amore che Gesù ha predicato in terra pagando con la sua vita. Credo che si si perduto il senso e lo Spirito del Gesù Vivente. Era un rivoluzionario del suo tempo, predicava di seminare Amore e Giustizia, la non violenza, il rispetto delle donne paritetico a quello degli uomini (stessa dignità) criticò i sacerdoti del tempio, gli scribi ecc. criticò pesantemente il politeismo e l'idolatria, lo Stato Romano.

La religione cristiana nacque anni ed anni dopo la sua morte ad opera di persone che hanno fuorviato e manipolato la storia di Gesù creando la Chiesa solo per tenere i credenti nell'oscurità. Come?

-Il peccato: privazione e frustazione

-l'idolatria: reliquie, santi,statue ecc.

-opulenza nei paramenti preziosissimi, oro,soldi, tesori inestimabili

-santificazione di guerre in nome di Dio

-preclusione alla cultura fino alla rivoluzione francese

-Giudicare: santa inquisizione ecc.

Ma tutto ciò che centra con Gesù di Nazaret e il suo insegnamento vocale esemplare?

Dove è L'AMORE che ha ispirato il Dio Buono Padre e Madre di suo figlio Gesù (figlio Gesù come tutti noi suoi figli).

Dio è dentro ad ognuno di noi ed è il nostro dovere è seguire con rispetto ciò che ci sale da dentro che è la sua Voce. Pregare con le nostre personali parole senza scordare.

“CHIEDI E TI SARÀ; DATO”

Bene in questi giorni, grazie al mio amico Fulvio Crivello, ho scoperto la figura di Salvatore Paparo, fondatore del “Opera Del Cenacolo Familiare”.

Realtà illuminante che riscopre Il Gesù di Nazareth Vivente, il suo percorso di vita che era laico e fondato sull'AMORE e MISERICORDIA, nessun giudizio, amore e misericordia, la risposta vivente alla torre di Babele in quanto il suo era ed e dell'amore e della compressione, non vi erano in Gesù velleità di alcun tipo di geranchie ne di genere.

Era semplicemente un Profeta e Uomo illuminato dalla voce di Dio; ha pagato consapevolmente con la vita il suo attacco alla religione Ebraica di allora ed al potere romano. I suoi discepoli erano uomini e donne che spontaneamente lo seguivano e come Apostoli divulgavano altrettanto spontananamente la sua parola.Nessuna divisa, tonaca, monili e opulenza. L'ultima cena (Coena Domini) è l'essenza del suo messaggio di convivialetà, condivisione,companatico...

Da qui l'Opera Del Cenacolo Familiare, la condivisione del Gesù Vivente in clima di semplicità quotidiana.

Da uno scritto di Silvia Maestrello

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PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO

Spirito Santo, nostro Consolatore, ammaestraci con le tue Parole, apri i nostri cuori alla tua Verità in queste quattro domeniche di avvento, affinchè quello che diceva il Profeta Isaia “Raddrizzate i Sentieri del Signore” vengano messi in pratica. Aiutaci ad uscire in questa società di nebbie e di dolori con la sicurezza che solo le tue PAROLE portino a VERITA.Illumina i cuori dei potenti che provocano le guerre e benedici chi crede nell'Amore e nella Pace e nelle Parole dette da Gesù.

r. Fulvio Crivello

BENEDIZIONE

La grazia del Signore Gesù Cristo, l`Amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti noi.

II Cor.inzi Cap.13 ver.13



14 ott 2022

SETTEMBRE-OTTOBRE 2022

OPERA CENACOLO FAMILIARE
MESE DI SETTEMBRE-OTTOBRE 2022
“D'amore perpetuo ti ho amata, perciò ti ho condotta con amore eterno”
Geremia cap. 31 vers 3

Care amiche ed amici del Cenacolo, troverete in questo numero le seguenti parti:
La preghiera di Don Salvatore
Una riflessione biblica
Una preghiera per i sofferenti
La preghiera allo Spirito Santo
La Benedizione

NELL'ETA' AUREA DEL CRISTIANESIMO IL MONDO INTERO VIVRA', IN MODO STRAORDINARIO, UN'ERA DI PACE E DI BENESSERE.

Quando Dio assume un uomo o una donna a suo profeta o profetessa, lo ispira in modo che gli uomini e donne contemporanei possano comprendere il messaggio divino, anche se parzialmente e in modo imperfetto. E poiché al tempo biblico si viveva in un mondo agricolo e pastorizio, e si combatteva con archi, scudi, lance e spade, il linguaggio dei profeti vi si adeguò.
Noi però, per comprendere il pensiero di Dio dobbiamo adattare i testi biblici alla nostra cultura e soprattutto pensare alle armi con cui oggi combattiamo o è possibile combattere le guerre: carri armati, aerei ,armi atomiche ecc.
Senza questo adattamento non riusciamo a percepire il sublime preannuncio già apparso nell'Antico Testamento e sopratutto nell'Annuncio Evangelico di Gesù:
DELLA PACE, DELLA NON VIOLENZA; CARE A TUTTI I PROFETI DI VARIE FEDI IN TUTTA LA STORIA UMANA.
Riassunto della preghiera composta nel 1992

don Salvatore Paparo

RIFLESSIONE BIBLICA
“CHI ERA ED E' GESU'”
“Il Verbo(parola)si fece carne e dimorò fra noi”
Vangelo di Giovanni cap. 1 vers.14

Parecchi anni fa, lessi un libro in cui si parlava della riunione tenutasi ad Amsterdam, per condurre in porto la costituzione del Consiglio Ecumenico delle chiese cristiane.
Dei vari dibattiti per l'unità dei cristiani ci fu una discussione alquanto vivace, che vedevano contrapposte le chiese più tradizionali con vescovi e arcivescovi e patriarchi, opposti alle chiese più moderne, che seguivano la società in rapido cambiamento. Il dibattito si stava trasformando in una discussione piuttosto accesa, finchè un pastore, probabilmente di una chiesa battista, chiese la parola salendo sulla tribuna, non disse quasi nulla, ma disse “Gesù di Nazaret è stato un laico”.
Con Gesù, il vivente, non siamo di fronte a qualche cosa di religioso, di ecclesiastico, con Gesù siamo di fronte ad un laico, che non il movimento che prese il nome di Lui per ben tre secoli, ma la chiesa cristiana, l'ho fece diventare quello che noi oggi conosciamo. I primi secoli lo consideravano soprattutto un uomo, un uomo che non si presenta con l'aureola di santo, ma un uomo pieno di amore e di misericordia e compassione, che appare agli altri non con abiti sacerdotali, ma con i vestiti di tutti i
giorni. Egli non si arroga titoli, non è sacerdote, non è vescovo ne arcivescovo ne patriarca, egli è un laico, un uomo; il testo di Giovanni ci dice “la parola fatta carne”. E' profeta, indubbiamente il più grande profeta, inviato da Dio, che parla di lui con parola indimenticabili. Incontrando quest'uomo, così umano, egli non ci fornisce nessun spunto per una idealizzazione religiosa, nessuna evasione dalla nostra realtà quotidiana, o verso il regno del divino, tanto caro alle chiese cristiane.
Quando incontriamo Lui, si avverte subito qualche cosa di radicalmente nuovo, che ci afferra e ci porta ad una rivoluzione nella nostra vita, venendo in contatto con il Gesù vivente riscopriamo chi egli è, siamo come i credenti del movimento cristiano, dei primi due secoli, riscopriamo il Gesù vivente che è con noi in ogni momento della nostra vita, è il Signore che parla, che non ci lascia più soli con i nostri problemi, con i dubbi che spesso ci attanagliano, egli come ci dice il brano del Vangelo di Giovanni,
è presente in mezzo a noi, è venuto ad abitare con la sua tenda in casa nostra, nel nostro cuore, nella nostra mente. I cristiani del I secolo videro l'uomo chiamato Gesù di Nazaret, e seppero vedere in Lui la gloria e la presenza di Dio, superando quello ostacolo della “Parola fatta carne” una parola fatta laica, come diceva lo sconosciuto pastore di Amsterdam. Proprio quei cristiani, malgrado le persecuzioni, trasmisero alle future generazioni la testimonianza della loro Fede, nel vedere Gesù vivente e portatore della parola di Dio. Noi cristiani di oggi sappiamo ancora contemplare la sua gloria, soprattutto nelle chiese che hanno il none di “cristiane” oppure con la nostra predicazione, con le nostre ricerche teologiche che complicano molte volte la verità, sappiamo ancora dare ai credenti una parola chiara nelle nostre omelie o sermoni, sappiamo ancora dare una linea di condotta chiara, non condizionata dalla nostra società, dal nostro modo di vivere, di dire insomma quello che diceva Gesù, non curandosi di che aveva davanti, sia essi politici o ecclesiastici di mestiere e sopratutto la verità. Riusciamo ancora a vedere nei “minimi” la presenza di Gesù, che non hanno una sistemazione nella nostra società, che sono una critica muta alle nostre istituzioni, comprese le chiese? Quale è la nostra reazione a questo Gesù “laico” molto umano e poco divino? E' forse un atteggiamento di sfiduciati, oppure sappiamo cogliere la verità fondamentale del cristianesimo, che è un messaggio rivoluzionario per il cambiamento della nostra società, “La via Nuova” tracciata da un laico, Gesù di Nazaret il vivente.
r. Fulvio Crivello

PREGHIERA PER I SOFFERENTI
“Amano essere salutati nelle piazze, ed essere chiamati dalla gente RABBI, Ma voi non vi fate chiamare RABBI, poiché uno solo è fra di voi il Maestro e tutti voi siete fratelli, non vi farete chiamare Precettori, perché uno solo è il vostro Precettore”
Evangelo di Matteo cap.23
Signore, queste parole dette da Te risuonano ancora oggi, ed ancora oggi non siamo stati capaci di metterle in pratica, anche nelle chiese che si richiamano a TE, unico DIVINO MAESTRO, perdonaci per non aver messo in pratica le cose che tu ci hai detto. Oggi siamo qui per chiederti di alleviare le sofferenze di molti che sono ammalati, anche gravemente, ma nel contempo a ringraziarti per quelle persone che Tu stai aiutando, noi continueremo a pregare perché sappiamo che tu ci ascolti e sei con noi in ogni momento e ci hai donato lo Spirito di Verità.

PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO
Signore, nostro Dio, Ti sei abbassato per elevarci. Ti sei fatto povero per arricchirci.
Sei venuto a noi perchè andassimo a te. Sei stato un essere umano come noi, donne e uomini per farci partecipare alla vita eterna.Tutto ciò per la tua libera immeritata grazia e per mezzo di Gesù di Nazaret,nostro Signore Vivente.
Karl Barth

BENEDIZIONE
Il Signore ci benedica e ci guardi; il Signore faccia risplendere il suo volto sopra di noi e ci sia propizio; Dio volga verso di noi il suo volto e ci dia la pace!

Mail. Fulvio.crivello@libero.it tel. 3713274558 mettetevi in contatto



16 ago 2022

LUGLIO AGOSTO 2022

 “Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio e chi ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, poiché Dio è amore” I lett. Di Giovanni cap 4 ver. 7-8.

Amiche ed amici del Cenacolo, buone vacanze a tutti: in questo numero troverete le seguenti parti: Preghiera di don Salvatore

Riflessione biblica per i mesi di luglio agosto

Preghiera di papa Giovanni XXIII 

Preghiera per i sofferenti sia di corpo che di anima 

Benedizione 

PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO O SPIRITO D'AMORE, esaudisci la mia umile fiduciosa preghiera. TU mi hai seguito sempre in modo mirabile perché io realizzassi l'Opera Del Cenacolo Familiare. Opera in me quelle trasformazioni e quelle aggiunte che reputi opportune o necessarie perché io compia con fedeltà la mia missione. Trasforma me, i miei compagni e le mie compagne di oggi e di domani in ferventi apostoli della seconda Pentecoste D'Amore, come hai trasformato in ferventi apostoli della prima Pentecoste d'Amore i prescelti di Gesù. Amen don Salvatore Paparo.

RIFLESSIONE BIBBLICA 

AMARE E NON GIUDICARE “Di buon mattino si presentò di nuovo al Tempio e tutto il popolo accorreva a lui e, sedutosi, li istruiva. Or gli scribi e i farisei conducevano una donna, sorpresa in adulterio e, postala in mezzo dissero a Gesù: Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora, nella legge Mosè ci ha comandato di lapidare tali donne. Tu che ne dici? Questo lo dicevano per tendergli un tranello, per poterlo accusare. Gesù, però, chinatosi, tracciava dei segni a terra con il dito. Siccome insistevano nell'interrogarlo, si drizzò e disse a loro: Quello di voi, che è senza peccato(in coscienza) scagli per primo una pietra contro di lei. E chinatosi di nuovo scriveva per terra. Quelli udito ciò, presero a ritirarsi uno dopo l'altro, a cominciare dai più anziani, e fu lasciato solo con la donna che stava nel mezzo. Rizzatosi allora, Gesù le disse”Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?” Nessuno Signore” Neppure io ti condanno, disse Gesù: va, d'ora in poi non peccare più” Vangelo di Giovanni cap. 8 ver2-11 Come sempre, Gesù di Nazaret ci sorprende, e perché, care amiche ed amici ci sorprende, ci sorprende per la sua chiarezza, per il suo saper dire la verità, senza curarsi di chi in quel momento aveva davanti, senza farsi intimorire dai dottori della legge mosaica (gli scribi e i farisei). Il racconto di Giovanni inizia con Gesù che di buon mattino va al Tempio e che il popolo andava da lui perché Gesù essendo un Rabbi li istruiva, non con la legge mosaica, ma con il suo amore e con il rispetto di ognuno. Ma quella mattina di 2000 anni fa, insieme a chi era accorso per sentire Gesù, vi erano anche i suoi avversari: gli scribi, i farisei, qualche sacerdote del Tempio, e chi le portano? Una donna, colta in fragrante adulterio, insomma a letto con l'amante. La domanda che fanno a Gesù e questa: questa donna è stata sorpresa in fragrante adulterio, ora nella legge di Mosè ci ha comandato di lapidare tali donne. Tu che ne dici? Una domanda per metterlo in difficoltà, si perché Gesù poteva rispondere: fate quello che ha detto Mosè, seguendo la legge mosaica, ma rinnegando il messaggio di amore che da sempre aveva portato avanti, oppure perdonatela mettendo in pratica il suo insegnamento; In caso o nell'altro, l'avrebbero accusato di violare la legge mosaica, e siccome, come dice il racconto insistevano per avere una risposta, si rialzo e disse a loro: quello di voi che è senza peccato (scavando nella coscienza di ognuno) scagli la prima pietra contro di lei. Quelli sentito la domanda di Gesù ad uno ad uno cominciando dai più anziani se ne andarono, lasciando la donna sola; rialzatosi, Gesù disse alla donna, dove sono i tuoi accusatori, nessuno ti ha condannata? Signore nessuno, ne anche io ti condanno. Bisogna pensare e tornare indietro di 2000 anni per capire il gesto di Gesù, allora le donne non contavano, potevano essere vendute anche con la casa, la legge mosaica prevedeva la lapidazione per la donna, ma non per l'uomo, ecco perché Gesù era un rivoluzionario, aveva attaccato la chiesa ebraica di allora, ma anche lo stato romano Gesù aveva portato con il suo messaggio, la parità tra uomo e donna. Ed il racconto che oggi commentiamo ne da una prova, non si parla solo di amore, ma anche il non giudicare; sono passati venti secoli da quelle parole, ma ancora siamo sempre a giudicare con poco amore. Dovremmo leggere più attentamente la Bibbia e sopratutto i racconti evangelici, dove più volte ci dice di non giudicare; il brano che oggi abbiamo letto è uno di questi, gli scribi i farisei i sacerdoti che portano la donna a giudizio, toccati profondamente nella loro coscienza se ne vanno, proprio a partire dai più anziani e nessuno può gettare per primo la pietra, questo messaggio giunge fino a noi, ed anche alle chiese che portano il nome di Cristo, il messaggio di Gesù ci dice, come allora di AMARE E NON GIUDICARE questa è la nuova via tracciata da Gesù, la Buona Novella , un cambiamento radicale del nostro modo di vivere e di operare. Amen r. Fulvio Crivello 

PREGHIERA PER I SOFFERENTI Signore Gesù Cristo, tu ci hai lasciato il Consolatore, ovvero lo Spirito Santo, fai che esso operi per che ci chiede di pregare per i loro congiunti, ma anche per loro. Sappiamo benissimo che tu ci ascolti, che come hai detto TU: “sarò sempre con voi in ogni momento” tu sei il vivente, non ci lasci soli anche in questo mondo pieno di problemi, problemi che noi ci siamo sempre creati; strade che portano al nulla se non ai fallimenti, non abbiamo seguito le tue vie, le vie dell'AMORE e della MISERICORDIA, perdonaci per questo e insegnaci ad essere migliori e più attenti alla tua parola. La nostra preghiera è rivolta a tutti con particolare attenzione a chi è ammalato fisicamente, ma anche a chi è malato spiritualmente, in particolare chiedo di pregare a tutti, per Maria Gloria e Per Matteo, tu solo sai Signore quanto essi soffrano, aiutali Tu stesso a Te a cui tutto e possibile. Amen r. Fulvio Crivello 

 SEMINA....... Semina.semina, l'importante e seminare, un po', molto, tutto il grano della speranza. Semina la tua energia, la speranza di combattere la battaglia quando sembra perduta. Semina il coraggio per risollevare quello degli altri. Semina il tuo entusiasmo per infiammare quello di tuo fratello. Semina i tuoi desideri, la tua fiducia,la tua vita. Semina tutto ciò che c'è di bello in te, le più piccole cose, i nonnulla, semina e abbi fiducia. GIOVANNI XXIII 

 BENEDIZIONE Il Signore ci benedica e ci protegga! Il Signore faccia risplendere il suo volto verso di noi e ci sia propizio! Il Signore rivolga verso di noi il suo volto e ci dia la pace!



14 giu 2022

MAGGIO GIUGNO 2022

 Se uno dice:io amo Dio e poi odia il proprio fratello(sorella), è mentitore: chi infatti non ama il proprio fratello (sorella) che vede, non può amare Dio che non vede” lettera di Giovanni cap4 vers20


Carissimi“amiche ed amici del Cenacolo, in questo numero troverete le seguenti parti:

Riflessione Biblica di don Salvatore

Riflessione Biblica per i mesi di maggio- giugno

Preghiera per i sofferenti

Preghiera allo Spirito Santo

Benedizione

RIFLESSIONE BIBBLICA PER LA FESTIVITA' DI PENTECOSTE

Duemila anni fa, la mattina della Pentecoste si verificò un sorprendente miracolo: in quel periodo, in Gerusalemme si trovavano numerose persone provenienti da ogni Nazione per le solennità Pasquali. Ebbene, GLI APOSTOLI PARLAVANO SOLO IN ARAMAICO, MA TUTTI I PRESENTI ASCOLTAVANO LE LORO PAROLE NELLA PROPRIA LINGUA NATIA.

Lo Spirito Santo fece questo miracolo per dirci che da quel momento s'iniziava una inversione di marcia: ai tempi della Torre di Babele gli uomini(donne) prima parlavano una sola lingua ed erano uniti. Dopo il peccato di orgoglio incominciarono a parlare diverse lingue e si divisero. Lo Spirito Santo, invece, nel giorno della Pentecoste (Festa del raccolto in Ebraico) trovò gli uomini (donne) divisi, ma si fece capire da tutti parlando una sola lingua per mezzo degli Apostoli. Questa sola lingua è la lingua dell'amore; il linguaggio dell'amore, è capito da tutti, distrugge le divisioni ed unisce i cuori.

Se diamo uno sguardo al mondo di oggi tanto diviso, dominato da tante guerre e da tante sofferenze che ci causiamo reciprocamente, corriamo il rischio di guardare al futuro con pessimismo. Noi cristiani, però non possiamo essere pessimisti; noi cristiani dobbiamo essere uomini e donne di speranza. Certo, con lealtà e con tristezza, dobbiamo constatare l'esistenza di tanto male nel mondo; ma nello stesso tempo, con l'occhio della fede, dobbiamo saper scoprire l'immenso bene che esiste e che prepara un mondo migliore, I tanti dolori da cui siamo afflitti non dobbiamo considerarli come dolori di agonia che condannano a morte, ma come dolori che generano vita, come dolori che presto partoriranno LA PACE MONDIALE MESSIANICA PROFETIZZATA DAGLI ANGELI SULLA GROTTA DI BETLEM:“PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE DIO AMA” AMEN

don Salvatore Paparo

RIFLESSSIONE BIBBLICA SULLA ASCENZIONE DI GESU'

“Poi li condusse fuori, verso Betania e alzate le mani, li benedì. Mentre li benediva, si separò da loro e veniva portato nel cielo. Essi dopo averlo adorato, se ne tornarono a Gerusalemme con grande gioia. E stavano sempre nel Tempio lodando e ringraziando Dio”

Ev. di Luca cap. 24 vers. 50-51-52-53

Carissime amiche ed amici dell'Opera del Cenacolo Familiare, in questi ultimi tr mesi si sono succedute le più grandi feste cristiane dei primi quattro secoli di storia del Cristianesimo, ovvero La Pasqua, L'Ascensione ed in ultimo La Pentecoste. Erano per i primi secoli le feste che più contavano per i cristiani, in effetti ricordavano la resurrezione di Gesù, l'Ascensione e la venuta dello Spirito Santo sui discepoli e discepole. Cosa ci dicono questi quattro versetti del Vangelo Secondo Luca, essi ci parlano dell'ultimo gesto di Gesù risorto e con l'aiuto dello Spirito Santo proviamo tutti insieme di capirne il significato.

Gesù nella sua vita terrena, era assolutamente un realista, egli sapeva che non poteva cambiare la vita e la società di allora e di oggi, con un colpo di bacchetta magica. Egli non aveva e non ha il potere politico e religioso per un cambiamento rivoluzionario, ma aveva dentro di se e ha dentro di se una bontà infinita, che lo ha portato ad avvicinarsi agli umili, ai diseredati, per questo abbracciava i lebbrosi e accoglieva e accoglieva alla sua mensa. i peccatori. le prostitute, gli indesiderabili e le accoglieva amichevolmente, dando a loro la dignità di persone. In questi quattro versetti scopriamo anche le mani di Gesù che benedice i suoi discepoli e discepole, è importante anche i gesti del profeta di Nazaret, quante volte egli usa le mani, prendendo le mani di chi è nel bisogno (la suocera di Pietro, la figlia di Giairo, la mano di Pietro nella tempesta sedata, ecc.)

Forse abbiamo un po' trascurato questo modo di vedere Gesù, parliamo spesso dei miracoli, ma ci dimentichiamo dei gesti di Gesù, l'ultimo è proprio la benedizione ai suoi discepoli; benedire ha un profondo significato nella nostra vita, innanzi tutto, augurare il bene alle persone che incontriamo nella nostra vita, e volerle bene in misura incondizionata, mi capita spesso, di persone che mi chiedono di pregare per loro, per i congiunti malati, io benedico queste persone che mi chiedono di pregare e benedico anche la loro vita, che sia serena e piena di soddisfazioni, anche se mi rendo conto delle difficoltà della vita, come si rendeva conto Gesù delle difficoltà.

Con l'ultimo gesto di Gesù, dobbiamo imparare a vivere partendo da un atteggiamento di amore per la vita (Gesù c'è lo insegna) e per le persone; la benedizione svuota il nostro cuore e la nostra mente da altri atteggiamenti insani, come la violenza, l'aggressività,l'ostilità e l'indifferenza. Non è possibile benedire il prossimo e allo stesso tempo, vivere, condannando, rifiutando, violentando e odiando.

Io penso come tutti voi, che nessuno può sentirsi bene con la propria coscienza se continua a maledire un altro nel fondo del proprio essere. Noi cristiani, seguaci di Gesù siamo i primi testimoni della benedizione di Gesù ai suoi discepoli/e che troviamo narrate in questo brano di Luca, ma che è anche una benedizione al mondo cristiano e non cristiano. Amen

r. Fulvio Crivello

PREGHIERA PER I SOFFERENTI

Signore, Gesù, tu ci conosci, sai di noi tutto, tu ci sei vicino anche in momenti di difficoltà. Non abbandonarci e fai come nel giorno della Tua Ascensione di benedirci,di abbracciarci, noi che siamo sofferenti,aiutaci, come TU sai solo fare e donaci la guarigione con la venuta dello Spirito Santo, illumina anche i medici e i chirurghi, guida Tu le loro mani. Una preghiera particolare per Maria Gloria, sia per la sua sofferenza e per la guarigione, solo TU Signore lo puoi fare. Invito tutti i nostri gruppi che ci seguono a pregare per Maria Gloria e per tutti i sofferenti sia di corpo che di anima. Vi invito a pregare con me con la preghiera che ci ha insegnato Gesù.

Padre nostro, che sei nei cieli Sia Santificato il tuo nome venga il tuo regno sia fatta la tua volontà come in cielo anche in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori e non esporci alla tentazione ma liberaci dal Male. Tuo è il regno, la potenza e la gloria in Sempiterno Amen

PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO

Padre, grazie per averci dato lo SPIRITO SANTO, fai che esso continui ad ammaestrarci, che rischiari le menti degli uomini e delle donne, fai che esso ci conduca alla speranza di condurci a TE. SIGNORE GESU', che non ci permetta di sottrarci dal TUO Sguardo, ammaestraci con la tua Parola.

Te lo chiediamo per tutte le donne e uomini di questa terra in modo da promuovere la vera giustizia e la vera pace sulla Terra come auspicato dall'Opera del Cenacolo Familiare.

Fai che tutti i Cristiani delle varie confessioni si incontrino per celebrare insieme la Santa Cena e imparino a conoscere meglio la Tua Parola e a servirla meglio. Fai Spirito Santo, che anche in questa umanità, spesso confusa e priva di amore, mossa a volte solo dal desiderio del denaro, fa che la Tua Parola si affermi e dia la Pace e l'Amore. . Amen

r. Fulvio Crivello

BENEDIZIONE

CHE LA GRAZIA DEL NOSTRO SIGNORE GESU', SIA CON TUTTI NOI E CHE LE SUE PAROLE DONINO LA PACE ORA E PER SEMPRE AMEN.



15 apr 2022

PASQUA 2022


 “ Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, poiché l'amore è da Dio e chi ama è generato da Dio e conosce Dio “

Giovanni cap.4 vers. 7

UN CARISSIMO SALUTO A TUTTI VOI, CARE AMICHE ED AMICI DEL'OPERA DEL CENACOLO FAMILIARE, ED UN AUGURIO DI TRASCORRERE UNA SERENA PASQUA

PREGHIERA PER UNA NUOVA CHIESA

Signore nostro, liberaci da questo non vedere la Resurrezione, in questo giorno in cui celebriamo la Pasqua, bene o male insieme a tutta l'umanità, di nuovo turbata da attentati, guerre e morti. Benedici tutte le Chiese Cristiane dalla più grande alla più piccola, che ancora vivono separate, non dalla tua Parola, ma dalle dottrine che l'una e l'altra si sono date, in modo, che finalmente unite possano portare il tuo Amore a tutto il mondo Cristiano e non Cristiano. Noi ci rimettiamo nelle Tue mani, con tutto ciò che ci manca e di cui l'intera umanità ha bisogno. Noi Gesù speriamo in Te e nello Spirito Santo Creatore, che quando abbiamo invocato con sincerità ha sempre risposto. Rendici migliori e ammaestraci anche in questo giorno che ricorda la tua Resurrezione e la Vittoria sulla Morte.

don Salvatore Paparo

RIFLESSIONE BIBLICA

Passato il sabato, al sorgere del primo giorno della settimana, Venne Maria Maddalena con l'Altra Maria a far visita al sepolcro. Ed ecco,vi fu un gran terremoto; un angelo del Signore, infatti sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si mise a sedere su essa. Il suo aspetto era come la folgore e le sue vesti bianche come la neve. Alla sua vista le guardie rimasero sconvolte e diventarono come morte.

L'angelo disse alle donne: "Non temete voi! So che cercate Gesù crocifisso; non è qui: egli è risorto, come aveva detto. Orsù osservate il luogo dove giaceva. Ed ora andate a dire ai suoi discepoli che egli è risorto dai morti e vi precede in Galilea; la lo vedrete. Ecco, ve l'ho detto”.

Vangelo di Matteo cap.28 vers 1-7

Gesù disse: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni,sino alla fine dell'età presente” Sono le parole che Gesù ha detto ai suoi discepoli e discepole; che da sempre hanno animato sia le prime comunità cristiane, fino ai nostri giorni. Non siamo soli, sperduti nella storia del mondo, abbandonati alle nostre sole forze, Gesù è con noi egli è vivente, anche in questi momenti che stiamo vivendo oggi, questo e il messaggio di Pasqua.

Il vangelo di Matteo descrive il congedo di Gesù, tracciando le linee di forza che dovranno orientare per sempre i suoi discepoli/e, che dovranno tracciare la vita del suo movimento per compiere fedelmente la propria missione. La risurrezione non deve portarli a dimenticare, quanto hanno vissuto con Lui in Galilea, hanno ascoltato Gesù parlare di Dio, con parole indimenticabili, l'ho hanno visto alleviare le sofferenze dei meno fortunati, l'ho hanno visto accogliere i più dimenticati, hanno visto Gesù accogliere le prostitute i ladri e dare a loro conforto, non confessandoli dei loro peccati, ma dando a loro dignità . Ed è proprio questo ciò che dobbiamo ancora fare come credenti e come discepole e discepoli di Gesù, annunciare la buona novella la via nuova aperta dal Nazareno.

La Pasqua, ci ricorda un avvenimento avvenuto circa 2000 anni fa, non è un avvenimento remoto, perso nel tempo, noi credenti celebriamo oggi il risorto che è ben presente nella vita di tutti i giorni, il suo messaggio è risorto con Lui 2000 anni fa, Gesù è vivo, non solo oggi ma tutti i giorni della nostra vita

Purtroppo le Chiese Cristiane, care amiche ed amici del Cenacolo, prendendo spunto da Sant'Agostino, da Ignazio di Antiochia, di Ireneo da Lione e da San Paolo affermano:”dopo l'incarnazione, Dio non è altro che il Cristo, dopo la Pentecoste, il Cristo non è altro che la Chiesa, la Chiesa è la parola di Dio e quindi la Chiesa è verità eterna, credendo in essa si crede in Dio. Quindi la Chiesa, inconsapevolmente si sostituisce al Salvatore Gesù di Nazaret resuscitato nel primo giorno della settimana. Per parecchi cristiani, la resurrezione ed il messaggio di Gesù è solo un fatto del passato, un momento che con il passare del tempo si allontana sempre più, per altri è anzitutto un dogma a cui se deve credere che si trova nel Credo assieme ad altre, si sono cristiani , ma che non conoscono la forza e la via indicata da Gesù perché manca a loro, come non mancava ai primi cristiani la fede profonda nella risurrezione sia del corpo che del messaggio. Poche cose possono indebolire il cristiano di oggi se non c'è il contatto totale con Gesù che fa ardere l'animo e il cuore.

Allora il vuoto deve essere riempito dalla dottrina dai dogmi, dal ritualismo o dall'attività pastorale, ma nulla da vita se manca Gesù il risorto, anche le pagine dei Vangeli diventano logore, vecchie senza più quel grande significato che avevano per i cristiani di 2000 anni fa. Noi cristiani e anche le chiese che si richiamano a Gesù Cristo non devono dimenticare che la fede in Gesù a tutt'altro significato di una formula del Credo. Gesù appare nel Vangelo di Matteo a due donne, una è Maria Maddalena, l' altra una Maria, nel Vangelo di Giovanni solamente a Maria Maddalena è questo è un profondo significato, in cui alcune chiese regge ancora adesso il maschilismo! Se Cristo è risorto vi sono nuove speranze, nuove prospettive, anche in una società piena di ingiustizie, guerre, attentati ecc. anche la sofferenza e la morte non hanno pronunciato sull'individuo, donna e uomo che sia, la parola “FINE.” Amen

r Fulvio Crivello

BENEDIZIONE

La grazia del Signore Gesù Cristo e l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo, sia con tutti noi ora e per sempre. Amen

30 mar 2022

MESE DI MARZO-APRILE 2022



Carissimi, se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amare gli uni gli altri. Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in Noi e il suo amore diventa perfetto in noi.

I lett. Di Giovanni cap. 4 vers.11-12

Carissimi amiche ed amici del Cenacolo, in questo numero troverete le seguenti cose:

Preghiera di don Salvatore Paparo
Un fatto ed un commento
La riflessione biblica
La preghiera allo Spirito Santo
La benedizione

“ESSI NON IMPARERANNO PIU' LA GUERRA”

Il profeta Michea, sei secoli prima della nascita di Gesù, scriveva queste parole, parole di Dio che ancora risuonano nella nostra coscienza. Oggi purtroppo tuona  ancora il cannone, si risentono le sirene di allarme aereo; Si sentono le mitragliatrici che crepitano, e questo succede al di la dell'adriatico, in Serbia, attaccata dalla NATO con anche la presenza di militari e aerei italiani, eppure l'art. 11 della nostra costituzione dice che l'Italia ripudia la guerra? Non so caro Gesù come andrà a finire, quasi sicuramente il famoso patto atlantico vincerà, ma quale sarà il prezzo: bambini uccisi dai bombardamenti, mamme uccise anche loro, anziani uccisi ecc. tutti nella guerra perdono, sia chi ha aggredito, sia gli accrediti. Signore Gesù, che tu hai detto di amare, illumina le menti dei governanti, dei generali, e fai si, che questa guerra cessi al più presto, e che si torni al dialogo e alla pace, in un mondo che ancora non ha capito le tue parole di amore e di grazia, come non ha capito tutti i profeti che hanno sempre parlato di pace ed amore.

don Salvatore Paparo

UN FATTO UN COMMENTO

“Gesù disse ai suoi discepoli: Avete inteso che vi fu detto:”Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico” Ma io vi dico: amate i vostri nemici.
In un mondo pieno di violenza, pieno di guerre conosciute e sconosciute, in ultimo la guerra di Ucraina, guerra che uccide, come anche tutte le guerre ora in corso, senza alcuna pietà: donne, bambini, uomini, noi credenti di oggi, davanti alle parole di Gesù che cosa possiamo fare? Fare finta che non ci siano nei vangeli? Sopprimerle?
Quando il Profeta di Nazaret parla dell'amore per il nemico, non sta pensando ad una tenerezza verso di lui, ma ad una relazione radicalmente umana, ad un interesse per la sua persona, questo, almeno a mio avviso è il pensiero di Gesù.
Per noi, uomini e donne di oggi (per fortuna non tutti) pensiamo che per risolvere i problemi (complici anche i politici e i militari) non sembra esserci altra via che il ricorso alla violenza e al riarmo . Non è quindi strano che le parole di quel grande rivoluzionario Gesù, risuonino nella nostra società come un avvertimento ingenuo.
Eppure, esiste una convinzione profonda in Gesù: il male non si può vincere basandosi sull'odio e sulla violenza. Ma non dimentichiamoci qualcosa di importante; questa chiamata a rinunciare alla violenza deve rivolgersi soprattutto a coloro che, maneggiano il potere, il denaro o il commercio delle armi. Non sempre, noi cristiani siamo in grado di comprendere quelli che un indù, profeta della non violenza: Ghandhi, scopri con gioia e riconoscenza leggendo i vangeli, la profonda convinzione di Gesù, che solo, la non violenza è il ripudio delle armi, può salvare l'umanità; proprio oggi in cui si paventano guerre mondiali atomiche; queste parole sono più che mai attuali. Dopo il suo incontro con le parole di Gesù, egli scriveva questo:”leggendo tutta la storia di questa vita (di Gesù)... mi sembra che il cristianesimo debba ancora realizzarsi,..... come tutte le altri FEDI; fino a quando non avremo sradicato la violenza dalla nostra civiltà e gli eserciti. Gesù Cristo non sarà ancora nato.
Noi cristiani, a venti secoli di distanza di quelle parole del Nazareno: “Amate anche i vostri nemici” dobbiamo chiederci perchè non abbiamo saputo trarre dai vangeli tutte le conseguenze della “non violenza” di Gesù, è perchè non le abbiamo dato quel compito centrale che deve avere nella vita di ognuno/a di noi e soprattutto nelle Chiese, delle varie confessioni cristiane, di essere il punto centrale che avremmo dovuto avere nelle predicazioni.

r. Fulvio Crivello

RIFLESSIONE BIBBLICA

UN MONITO CONTRO LA GUERRA

“Delle loro spade fabbricheranno vomeri, delle loro lance, falci, una nazione non leverà più la spada contro l'altra, e non impareranno più la guerra” dal libro del profeta Michea cap. 4 ver.3
Tutti i Paesi, almeno quelli occidentali, in cui conta di più l'economia che l'essere umano, parlano di armi, di invio delle stesse, come se uno armandosi di più garantirebbe la PACE. Lo stesso Presidente dell'Ucraina chiede più armi per combattere l'invasore russo, anzi incita il popolo ad odiare i russi e Putin. Al contrario delle parole dette da Gesù a colloquio con i discepoli “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico come dice la legge. Ma io vi dico: amate anche i vostri nemici.”
Dobbiamo quindi rassegnarci a dire che la guerra è comunque un male ineliminabile dall'orizzonte della storia umana? Dobbiamo subirla come realtà contro cui ogni sforzo umano è vano? La parola PACE, non più guerre possiamo ancora pronunciarle?
Le parole, care amiche ed amici dell'Opera del Cenacolo del brano che oggi insieme commentiamo “non impareranno più la guerra” del profeta Michea le dobbiamo forse cancellare dalla Bibbia? Io penso proprio di no e come lo pensiamo tutti noi; Michea scrive questi versetti quasi 2700 anni fa, pieni di speranza, come siamo anche noi pieni di speranza, che le guerre in futuro, che gli eserciti non ci siano più. Eppure i tempi in cui scrive il profeta sono tempi bui, con momenti drammatici; ma egli dice anche che si possono aprire dei tempi nuovi, dove l'essere umano non imparerà più la guerra. Ci stiamo avvicinando alla Pasqua, la quale oltre alle nostre consuetudini, ci annunzia la realtà di questi tempi nuovi, di un modo diverso di vedere il futuro, ricordando le parole che Gesù nel corso della sua vita ci ha detto, e noi non siamo autorizzati a depotenziarle o peggio a ridurla solamente ad una UTOPIA o ancora, è questo riguarda le Chiese Cristiane, a semplice celebrazione liturgica.
Non è che donne e uomini non parlino di pace, neanche i governanti spesso parlano di pace, ma per loro le garanzie per la stessa e per la sicurezza, continuano ad essere espresse nel linguaggio della minaccia, della paura, e della tutela delle grandi potenze che continuano a vendere armi e tecnologia per la distruzione, in tutto il mondo.
Michea ci dice: la pace sì, ma attraverso un cammino diverso, un cammino di cui egli almeno a mio avviso prevede due strade: la prima, mettere al centro del nostro pensiero la VITA, DIO, e la sua PAROLA. Secondo fare delle scelte di fondo in linea con il messaggio evangelico: fra queste vie, come indicate da Gesù: la riconversione bellica, il dialogo per risolvere le vertenze internazionali e sopratutto l'educazione alla PACE delle future generazioni. Avvicinandoci alla Pasqua, nella misura in cui noi donne e uomini di oggi abbiamo ricevuto il messaggio Pasquale, possiamo verificare nel concreto, che le parole del profeta Michea, non erano e non sono un'utopia, ma una realtà possibile e percorribile per tutta l'umanità.

r. Fulvio Crivello

PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO

Gesù parlando ai suoi discepoli e discepole, disse, non vi lascerò soli e il Consolatore sarà sempre con voi. Tu Spirito Santo che sei il Consolatore, Spirito di Amore e di Verità ammaestraci, insegna a noi tutti che cosa è l'Amore e la Verità, illumina le menti dei potenti che scatenano le guerre, illumina il cuore di che produce e vende armi, benedici chi opera per la pace. Fai Spirito di Amore a mettere in pratica per noi esseri umani le parole che Michea diceva 2600 anni fa “non impareranno più la guerra” Te lo chiediamo in nome di Gesù Cristo.

R, Fulvio Crivello

BENEDIZIONE

LA GRAZIA DEL SIGNORE GESU' CRISTO E L'AMORE DI DIO E LA COMUNIONE CON LO SPIRITO SANTO, SIA CON TUTTI NOI ORA E PER SEMPRE.

AMEN



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1 mar 2022

MESE DI GENNAIO-FEBBRAIO 2022

 Nell'amore non vi è timore; anzi il perfetto amore scaccia il timore, perché il timore suppone il castigo e chi teme non è perfetto nell'amore. Noi dobbiamo amare, perché lui (Gesù) per primo ci ha amati.

Prima lett. Di Giovanni Cap. 4 v. 18-19

Un caro saluto a tutti a Voi, amiche ed amici del Cenacolo, siamo all'inizio dell'anno, in questi mesi in cui celebriamo il giorno della memoria ricordando la shoah ed è anche il mese per la settimana di unità dei cristiani, vorrei anche invitarvi alla preghiera per i venti di guerra che oggi ancora attanagliano l'umanità, ribadendo quello che diceva don Salvatore Paparo: “la guerra non porta mai frutti buoni, anzi semina odio e morte, la pace porta solo frutti buoni, come diceva il profeta di Nazaret” Invito tutti a pregare per la pace, un pensiero vada al popolo Ucraino ma anche un altro al popolo Russo, travolti dalla follia di pochi uomini di potere.

r. Fulvio Crivello

Esso comprende quattro parti

1 Preghiera di don Salvatore Paparo

2 Riflessione Bibblica

3 Preghiere Per persone in difficoltà

4 Preghiera finale e benedizione

PREGHIERA

Gesù ha scelto la comunità cristiana, come strumento della sua misericordia affidandole il Sacramento del “PERDONO” dei peccati, il modo di esercitare questa sublime missione, Gesù non l'ha voluto stabilire, ma l'ha lasciato alla discrezione pastorale, prima del movimento cristiano e poi della Chiesa. E' la Chiesa l'ha capito pienamente, anche se spesso si è fatta guidare più dalla dottrina e dai dogmi che dalle parole del MAESTRO: nell'arco della sua bimillenaria storia infatti, l'ho ha modificato più volte, basti pensare alla confessione Pubblica dei primi VIII secoli, proseguita poi fino al concilio di Trento XVI secolo, prescritta per i peccati più gravi, e alla confessione auricolare, inizialmente SOLO DEVOZIONALE, sorta tra i monaci Irlandesi alla fine del VI secolo, poi ratificata e prescritta per tutti i cattolici dopo il concilio di Trento XVI secolo. Oggi purtroppo, vige ancora l'obbligo della confessione auricolare, ma tra i cattolici molti la disertano, è un segno dei tempi che interpella in questo caso, la Gerarchia della Chiesa di Roma e la sospinge ad interventi sommamente innovativi. La pratica della confessione auricolare, dato i benefici spirituali che essa apporta bisognerebbe lasciarla libera e renderla:

“CONFESSIONE SPIRITUALE”.

Inoltre si dovrebbe estendere l'uso della “ASSOLUZIONE COLLETTIVA” come ora in vigore in molte Chiese Cristiane Protestanti e conferire valore Sacramentale al rito PENITENZIALE posto all'inizio della celebrazione Eucaristica. (CENA DEL SIGNORE)

Questo gesto di misericordia favorirebbe la conversione dei Cristiani e non il lassismo: infatti, il cristiano in peccato, ma di buona volontà e sinceramente pentito della sua condotta, se potrà ricevere l'assoluzione delle colpe prima del RITO, sarà invogliato a partecipare “Alla Cena del Signore” in modo integrale e sperimenterà in se l'efficacia della promessa fatta da Gesù stesso.

Facilitare l'assoluzione dei peccati è uno dei segni dei tempi, che la gerarchia cattolica dovrebbe accogliere seguendo l'esempio di chiese evangeliche, con gratitudine e docilità dello Spirito. La Chiesa di Roma segua l'esempio del SUO DIVINO MAESTRO che quando si trovava dinanzi ad un peccatore non esigeva l'accusa dei peccati, ma lo assolveva immediatamente “Quando Gesù vide la Fede di quelle persone, disse al paralitico: coraggio figlio mio, i tuoi peccati ti sono perdonati” Mt. 9,2

don Salvatore Paparo

RIFLESSIONE BIBBLICA

ESSERE CHIESA SENZA GERARCHIA

Avvicinandosi a Gesù, Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, gli dissero:” Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo”. Egli disse loro:”che cosa volete che io faccia per voi?” Gli risposero: concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra.

Gesù disse loro:”Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzari nel battesimo in cui io sono battezzato?”. Gli risposero: “lo possiamo”. E gesù disse a loro:”il calice che io bevo anche voi lo berrete e nel battesimo in cui io sono battezzato, anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concedervelo; è per coloro per i quali è stato preparato”.

Ev. di Marco cap. 10 vers 35-40

Sulla via verso Gerusalemme, così ci narra il vangelo di Marco, accompagnato da discepoli e discepole, Gesù narra quello che succederà probabilmente a Lui e a quelli che seguivano la sua via. L'incompressione e l'incoscienza di coloro che lo accompagnavano (il numero dei dodici discepoli è un numero simbolico che si riallaccia alle 12 tribù di Israele) ha dell'incredibile e malgrado la conoscenza diretta del profeta di Nazaret dei discepoli, essi non avevano capito niente dell'insegnamento del Maestro. Come è scritto nel testo, care amiche ed amici del Cenacolo, vogliono prendersi i posti migliori ed essere i primi nel progetto di Gesù; cosa che capita anche oggi in alcune chiese cristiane. Agli inizi del Movimento Cristiano , ancora non si parlava di Chiesa, Giacomo e Giovanni ed anche altri discepoli, chiedevano a Gesù una richiesta strana, quella: di occupare i posti di onore accanto a Lui, il testo ci dice: “non sanno quello che chiedono” E' così che dice Gesù.

Mi stupisce che i discepoli non avessero capito nulla del suo progetto al servizio di Dio e un cambiamento profondo della società di allora e di oggi. Non pensavano a seguire la via tracciata dal Nazareno ma a sedersi nei primi posti, quelli che contavano allora ed anche oggi. Cosa ci dice il testo di Marco sulle parole di Gesù “Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore” quale ascolto possono avere queste parole nella nostra società, basata solo sul denaro ed il potere? Servire gli altri? Un essere umano, affamato solo di potere e denaro, non capisce esattamente cosa vuol dire “servire” sia esso un manager, un politico, un vincente; esso tende a servirsi di tutti, utilizzandoli per i suoi interessi. Secondo le parole che troviamo nel nostro brano ed è Gesù che parla, chi vuole essere vincente nella vita deve saper AMARE, non rintanarsi nel suo narcisismo di cui più o meno siamo tutti toccati, ma aprire lo sguardo ed essere sensibile alla sofferenza degli altri, e questa care amiche e amici non è una pia considerazione cristiana, quando crediamo di essere vincenti nella vita, forse la stiamo rovinando sempre più e siamo sempre più soli. Nessun essere umano è vincente, se non rende più felice il suo prossimo, vicino e lontano.

Tornando a Giacomo e Giovanni ed anche agli altri discepoli, Il pensiero del profeta di Nazaret è chiaro “non deve essere così” si deve seguire una via diametralmente diversa; si deve estirpare dal movimento cristiano dei suoi seguaci, questa malattia del potere che tutti allora conoscevano nell'impero romano e dei governi imposti dallo stesso, e che noi oggi conosciamo nella nostra società. Gesù ci dice che fra i suoi non deve essere così, non ci deve essere nessuna gerarchia, non ci sono padroni, ne servi ne schiavi, ecco perchè il messaggio di Gesù è un messaggio rivoluzionario.

Tornando alla chiesa, e soprattutto pensando alla settimana di preghiera per l'unità dei cristiani: la chiesa non è del pastore, è non è dei vescovi o arcivescovi, ne dei teologi, la chiesa è del popolo, come il governo è del popolo. Concludendo, anche in questo momento, dove le guerre sono molteplici: in occidente, in oriente, in Asia con bombardamenti e sirene di allarme; il vero modello è la via indicata da Gesù, egli non governa,non impone, ne domina; non ambisce ad alcun potere, non si arroga titoli onorifici, non cerca il potere. Nelle chiese cristiane abbiamo bisogno di cristiani pieni di amore per tutte le creature, compreso quello per il nostro pianeta, e spendere la vita per il progetto di Gesù, ancora oggi non vissuto completamente. Credenti senza ambizioni personali, che sappiano lavorare silenziosamente per un mondo migliore, più umano e una chiesa sempre più evangelica senza dogmi e dottrine, ma nella via di Gesù.

r. Fulvio Crivello

PREGHIERE PER PERSONE IN DIFFICOLTA'

Dio tu conosci tutto di noi, i nostri problemi, le nostre insicurezze, le nostre vie che purtroppo spesso portano lontano da te Signore, Tu conosci anche Matteo, tu sai della sua fragilità e dei problemi nella sua vita, ma conosci anche la mamma che prega per lui, e conosci anche la nostra giustizia, che spesso è ingiusta con le persone deboli, e che spesso si piega con le persone forti. Signore ti supplico e ti supplichiamo di stare vicino a Matteo, di consigliarlo, di aiutarlo con il tuo amore, affinchè anche in momenti difficili, come quello che sta passando TU gli stia vicino e amarlo anche in questi momenti di prova; te lo chiedo in nome dello Spirito Santo che tutto può fare.

Amen

CONTRO LA GUERRA

Signore di Amore e di Giustizia, ti prego per la Pace, ti prego affinchè tacciano le armi e come diceva il profeta Michea “Delle loro spade fabbricheranno vomeri, delle loro lance, roncole, una nazione non leverà più la spada contro l'altra, e non impareranno più la guerra” fai Signore che queste parole siano prese dai governanti e dai popoli come indicazione per un mondo migliore è più giusto.Amen

r. Fulvio Crivello

BENEDIZIONE

La pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.

Filippesi cap.4 ver 7