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20 feb 2014

VENTOTTESIMA LETTERA

AL SIGNORE GESU’ RISORTO
UNICO SALVATORE DEL MONDO

 21 FEBBRAIO 2014

 
Amatisimo mio Gesù,

sessant’anni fa, 21 febbraio 1954,  TU, tramite il vescovo Angelo Ficarra, a Patti, provincia di Messina, mi hai ordinato sacerdote:

L’ANIMA MIA MAGNIFICA IL SIGNORE,
E IL MIO SPIRITO ESULTA IN DIO MIO SALVATORE.
GRANDI COSE HA FATTO IN ME L’ONNIPOTENTE.
SANTO E’ IL SUO NOME.

Sono stati sessant’anni di luce e di gioia interiori, dominati dall’azione dello Spirito Santo, del Tuo Spirito, Gesù. Ho vissuto con Te e in Te la Tua Passione e la Tua Morte. Ora vivo la Tua Risurrezione nella gioia e godo immensamente per la prossima ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE, LUNGHISSIMO PERIODO DI PACE E DI BENESSERE MONDIALI MESSIANICI, FONDATA SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO, FRUTTO DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III CHE, FINALMENTE, REALIZZERA’ IN TUTTO IL LORO SPLENDORE QUESTE TUE DUE

PROFEZIE:

“PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”.

“HO ALTRE PECORE CHE NON SONO IN QUESTO GREGGE. ANCHE ESSE DEVO GUIDARE. ASCOLTERANNO LA MIA VOCE E DIVENTERANNO UN SOLO GREGGE E UN SOLO PASTORE”.

 
Il tuo umile strumento

Sac. Salvatore Paparo

 

 

 

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