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9 feb 2014

31a GIORNATA PER LA VITA


PRESENTAZIONE DEL SIGNORE

2 FEBBRAIO 2014 

PREDICA

Oggi celebriamo la TRENTUNESIMA “GIORNATA PER LA VITA”. Vogliamo cioè riflettere sulla necessità di difendere la vita umana in tutte le sue fasi
(embrione, feto, neonato, bambino, giovane, adulto, anziano).

Dedichiamo la nostra riflessione odierna alla difesa della vita umana nella sua fase iniziale. Chi anziché difendere, sopprime un essere umano quando si trova ancora nel seno materno, commette un peccato di aborto. L’aborto è un gravissimo peccato; io lo considero il più grave torto che si possa fare ad un essere umano. La mia convinzione proviene da un triplice motivo:

Primo: perché si uccide l’essere più impotente: che cosa può fare un esserino appena sorto alla vita, contro un adulto che l’assale per ucciderlo?

Secondo: perché si uccide l’essere più innocente: che male ha fatto il neo concepito da meritare la pena di morte?

Terzo: perché si uccide il proprio figlio: è la mamma che lo elimina: come il più grande atto d’amore è donare la vita, così il più alto tradimento dell’amore è togliere la vita.

Se dal peccato passiamo al peccatore, dobbiamo assumere un atteggiamento di misericordia: non possiamo giudicare e condannare la mamma che compie l’aborto, perché non siamo in grado di giudicarla rettamente in quanto noi vediamo solo le apparenze del suo operato e le apparenze ingannano. Chi può giudicare, secondo verità, sulla innocenza o sulla colpevolezza di qualsiasi persona è solo Dio, perché solo Dio scruta i cuori.

A questo punto, desidero precisare il mio pensiero sull’argomento che stiamo trattando, leggendovi la seconda lettera che ho scritto al Signore Gesù Unico Salvatore del mondo, l’8 marzo del 2008:

“Oggi, Gesù, gli studi scientifici sono soprattutto concentrati sulla bioetica, sulla difesa della vita umana, prezioso dono Tuo, del Padre Celeste e dello Spirito Santo. Si pone particolarmente  un delicatissimo problema: bisogna difendere ad ogni costo la vita del neo concepito? Oppure, in alcuni casi pietosi, è meglio che il neo concepito lasci questo mondo? Penso che dobbiamo affrontare lo spinoso e delicatissimo problema riflettendo attentamente sulle esigenze dell’amore. Noi dobbiamo amare imitando il tuo amore, l’amore del Padre Celeste e l’amore dello Spirito Santo. Ebbene, io mi domando: IL VERO AMORE ESIGE, IN ALCUNI CASI, CHE SI SACRIFICHI LA VITA DEL NEO CONCEPITO PERCHE’ EGLI EVITI UNA VITA TERRENA DI ENORMI SOFFERENZE FISICHE E PSICHICHE, E SIA TRAPIANTATO NELLA GIOIA ETERNA DEL PARADISO, RISERVATA AI FIGLI DI DIO?

Gesù, mi rendo conto di toccare un argomento delicatisssimo che non si può affrontare a cuor leggero. Io credo, però, che la tua Chiesa, gli Scienzati e tutti gli uomini di buona volontà, debbano essere sollecitati a non assumere posizioni radicali e a favorire un accurato esame di quanto la Rivelazione Divina e la Scienza avanzata moderna ci offrono per risolvere secondo verità e giustizia il problema in questione. E’ necessario mantenere aperto il dialogo : se tutto è esaminato con rettitudine e per il migliore bene del neo concepito, si agisce con amore. E poiché dove c’è amore, opera lo Spirito Santo, lo Spirito Santo guiderà

gli sforzi della Tua Chiesa, degli Scienziati e di tutti gli uomini di buona volontà perché essi trovino la giusta soluzione. 

Gesù, fa’ che si superi ogni integralismo; fa’ che ci stimiamo gli uni gli altri e che tutti restiamo aperti ad un dialogo fraterno costruttivo.

GESU’, VENGA PRESTO IL TUO REGNO MESSIANICO DI AMORE, DI MISERICORDIA, DI PACE E DI BENESSERE MONDIALI.


Sac. Salvatore Paparo

8 marzo 2008

  

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