OMELIA
Dopo la creazione, tutto era in pace.
Noi uomini eravamo in pace con Dio; in pace tra di noi; in pace con la natura.
Il peccato introdusse nel mondo la guerra con tutte le sue deleterie conseguenze.
Dal giorno in cui Caino uccise il fratello Abele, le guerre hanno dominato la vita degli uomini, e il sangue fraterno è scorso a torrenti. Se il sangue umano versato nelle guerre non fosse stato succhiato dalla terra ed evaporato; se esso fosse stato convogliato nel mare, noi, adesso, anzichè un mare di acqua avremmo un mare di sangue umano.
Malgrado tutto, però, non dobbiamo restare vittime del pessimismo: oggi con la Prima Domenica d'Avvento iniziamo il periodo liturgico che ci prepara al Santo Natale, alla nascita di Gesù a Betlem. Ebbene, Gesù venne in mezzo a noi per capolgere la nostra situazione di guerra in situazione di pace. E' quanto il coro angelico cantò nella Notte Santa della Nascita di Gesù:
"PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE DIO AMA".
E' vero, dopo la nascita di Gesù le guerre non sono cessate, e il sangue fraterno ha continuato a scorrere a torrenti. Nel secolo scorso, addirittura, abbiamo subito due terribili guerre mondiali per cui tanti pensano che la Pace Mondiale promessa dagli angeli, non si realizzerà. Invece essa si realizzerà. Lo afferma chiaramente la Sacra Scrittura che è la Parola Verace di Dio. Dio per mezzo dei suoi profeti ha sempre nmantenuta viva tra gli uomini la certezza che la Pace Mondiale Messianica ci sarà. Una di queste profezie l'abbiamo ascoltato un momento fa seguendo la Prima Lettura Biblica: Isaia ha porofetizzato che verrà il tempo in cui gli uomini non si combatteranno più tra di loro, non si prepareranno più alla guerra e trasformeranno le armi in strumenti di benessere.
Tra le numerosissime profezie scritturistiche sull'argomento, ci sono anche queste:
"IL MESSIA RISTABILERA' LA PACE FRA LE NAZIONI".
"IL MESSIA ASSICURERA' UNA PACE CONTINUA".
"GUARDATE COSA HA COMPIUTO IL SIGNORE, QUALI PRODIGI HA FATTO SULLA TERRA: IN TUTTO IL MONDO PONE FINE ALLE GUERRE".
Dando uno sguardo allo stato attuale del mondo, tanti fattori negativi ci sospingono al pesimismo.
Non dobbiamo, però, lasciarci impressionare: è l'ultimo sforzo di satana e degli uomini suoi figli per ostacolare l'azione di Dio e degli uomnini suoi figli perchè si realizzi la Pace Mondiale che Gesù ci ha acquistato con la Sua Passione, Morte e Risurrezione.
A questo punto è bene sottolineare quanto afferma il libro biblico dell'Apocalisse. Esso parla di terrificanti e sanguinari sforzi di satana e degli uomini suoi figli per vincere Gesù e la sua Chiesa. Ma inutilmente: Gesù interverrà in modo straordinario e renderà satana impotente per mille anni. Ossia: per un lunghissimo periodo di tempo gli uomini si dimostreranno docili discepoli di Gesù e del suo Messaggio Evangelico e vivranno NELLA PACE E NEL BENESSERE MESSIANICI.
Il testo sacro si esprime così: "Vidi secndere dal cielo un angelo che teneva in mano la chiave del mondo sotterraneo e una lunga catena. L'angelo afferrò il serpente antico cioè satana, il diavolo. E lo incatenò per mille anni, lo gettò nel mondo sotterraneo, ne chiuse l'entrata e la sigillò sopra di lui. Così il diavolo non avrebbe più ingannato nessuno per mille anni".
Malgrado tante apparenze contrarie, io credo che siamo giunti alla vigilia dell'avveramento di questa profezia in cui satana, re della guerra, sarà incatenato; E GESU', RE DELLA PACE, REGNERA' NEL MONDO INTERO CON IL SUO IMMENSO AMORE E CON LA SUA INFINITA MISERICORDIA. Noi tutti con Gesù dobbiamo essere artefici della Pace Mondiale, vivendo in pace con la nostra coscienza; in pace con i membri della nostra famiglia naturale; in pace con i fratelli e le sorelle della nostra Comunità Cristiana; in pace con tutti coloro con i quali ogni giorno veniamo a contatto.
Sac. Salvatore Paparo
28 nov 2010
PRIMA DOMENICA D'AVVENTO A
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
23 nov 2010
IN OCCASIONE DI UN FUNERALE
L'autore della Lettera agli Ebrei che fa parte della Bibbia, ha scritto:
"E' stato stabilito che l'uomo debba morire una sola volta, e che subito dopo vi sia il giudizio".
Quindi subito dopo la morte compariremo tutti dinanzi a Dio per essere da Lui giudicati sul modo con cui ci siamo comportati durante la nostra vita terrena.
Noi porteremo dinanzi a Dio le nostre opere buone e le nostre opere cattive.
Le opere buone sono quelle che fanno del bene agli altri. Ce lo dice chiaramente Gesù descrivendo il Giudizio Universale:
"Avevo fame e mi avete dato da magiare.
Avevo sete e mi avete dato da bere.
Ero senza casa e mi avete ospitato nella vostra casa.
Ero nudo e mi avete dato un vestito".
Dunque, se diamo da mangiare a chi ha fame, da bere a chi ha sete; se ospitiamo chi non ha casa e diamo un vestito a chi ne è senza, compiamo opere buone, e Dio nel Giudizio ci loderà e ci darà una grande ricompensa: "Bene, servo buono e fedele; poichè sei stato fedele nel poco, entra nel gaudio eterno dl tuo Signore".
Le opere cattive, al contrario delle opere buone, sono quelle che causano del male agli altri.Compiono opere cattive, ad esempio, coloro che uccidono, coloro che rubano, coloro che calunniano il prossimo.
Noi possiamo fare del male agli altri anche con i cosìdetti peccati di omissione. Ciò avviene quando non facciamo agli altri il bene che siamo in grado di fare loro. Ce lo dice ancora Gesù descrivendo il Giudizio Universale:
"Avevo fame e non mi avete dato da mangiare.
Avevo sete e non mi avete dato da bere.
Ero senza casa e non mi avete ospitato nella vostra casa.
Ero nudo e non mi avete dato un vestito".
Dunque, coloro che non danno da mangiare a chi ha fame, non danno da bere a chi sete, non ospitano chi è senza casa, non danno un vestito a chi ne è senza, commettono peccati di omissione, e quando compariranno dinanzi a Dio per essere giudicati, saranno condannati.
Noi speriamo che il fratello a cui oggi diamo l'estremo saluto, si sia presentato dinanzi a Dio da giusto e che Dio gli abbia rivolto queste parole: "Bene, servo buono e fedele, poichè sei stato fedele nel poco, entra nel gaudio eterno del tuo Signore".
Sac. Salvatore Paparo
"E' stato stabilito che l'uomo debba morire una sola volta, e che subito dopo vi sia il giudizio".
Quindi subito dopo la morte compariremo tutti dinanzi a Dio per essere da Lui giudicati sul modo con cui ci siamo comportati durante la nostra vita terrena.
Noi porteremo dinanzi a Dio le nostre opere buone e le nostre opere cattive.
Le opere buone sono quelle che fanno del bene agli altri. Ce lo dice chiaramente Gesù descrivendo il Giudizio Universale:
"Avevo fame e mi avete dato da magiare.
Avevo sete e mi avete dato da bere.
Ero senza casa e mi avete ospitato nella vostra casa.
Ero nudo e mi avete dato un vestito".
Dunque, se diamo da mangiare a chi ha fame, da bere a chi ha sete; se ospitiamo chi non ha casa e diamo un vestito a chi ne è senza, compiamo opere buone, e Dio nel Giudizio ci loderà e ci darà una grande ricompensa: "Bene, servo buono e fedele; poichè sei stato fedele nel poco, entra nel gaudio eterno dl tuo Signore".
Le opere cattive, al contrario delle opere buone, sono quelle che causano del male agli altri.Compiono opere cattive, ad esempio, coloro che uccidono, coloro che rubano, coloro che calunniano il prossimo.
Noi possiamo fare del male agli altri anche con i cosìdetti peccati di omissione. Ciò avviene quando non facciamo agli altri il bene che siamo in grado di fare loro. Ce lo dice ancora Gesù descrivendo il Giudizio Universale:
"Avevo fame e non mi avete dato da mangiare.
Avevo sete e non mi avete dato da bere.
Ero senza casa e non mi avete ospitato nella vostra casa.
Ero nudo e non mi avete dato un vestito".
Dunque, coloro che non danno da mangiare a chi ha fame, non danno da bere a chi sete, non ospitano chi è senza casa, non danno un vestito a chi ne è senza, commettono peccati di omissione, e quando compariranno dinanzi a Dio per essere giudicati, saranno condannati.
Noi speriamo che il fratello a cui oggi diamo l'estremo saluto, si sia presentato dinanzi a Dio da giusto e che Dio gli abbia rivolto queste parole: "Bene, servo buono e fedele, poichè sei stato fedele nel poco, entra nel gaudio eterno del tuo Signore".
Sac. Salvatore Paparo
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
21 nov 2010
FESTA DI GESU' CRISTO RE DELL'UNIVERSO
OMELIA
Oggi concludiamo l'anno liturgico 2010, celebrando la festa di Gesù Cristo, Re dell'Universo.
La prima lettura biblica ci ricorda l'elezione di Davide a re di tutti gli Ebrei. E il suo ricordo non è casuale: Davide, infatti, è antenato e figura di Gesù Re dell'Universo. D'allora i profeti predissero che il futuro Messia sarebbe stato un figlio di Davide, continuatore della sua regalità.
Ma che senso ha la regalità di Gesù?
Per comprenderla dobbiamo portarci al pretorio di Pilato, e soprattutto sul Golgata.
Presso il pretorio, la folla chiede a Pilato la condanna a morte di Gesù perchè, dicono, Egli si è proclamato re, mentre essi hanno un unico re: Cesare. Alla domanda di Pilato: "Sei tu veramente re?", Gesù rispose che era veramente re, ma che il suo regno non era di questo mondo. Se il suo regno fosse stato di questo mondo, i suoi soldati avrebbero combattuto per lui e lo avrebbero liberato dai suoi nemici.
Sul Golgata, ai lati di Gesù Crocifisso, c'erano altri due crocifissi: due uomini che avevano vissuto la loro vita, rubando. Uno di loro pensò solo alle sue sofferenze; voleva solo essere liberato da esse, e bestemmiava contro Gesù: "Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi".
Coloro che diventano nemici della croce, non possono essere salvati da Gesù. Gesù, infatti, ci ha detto che per essere suoi discepoli dobbiamo prendere ogni giorno la nostra croce e seguirlo.
Ma per essere più precisi su questo punto, è necessario che fissiamo tutta la nostra attenzione su colui che la tradizione ci ha tramandato come " il buon ladrone ".
Mentre i capi dei Giudei beffeggiavano Gesù Crocifisso; mentre il suo compagno nei furti, bestemmiava contro Gesù, egli osservava, rifletteva, soffriva e taceva. Vedendo che Gesù accettava le sue sofferenze con tanta pazienza e mitezza; ascoltando l'invocazione di perdono che Gesù rivolse al Padre Celeste: " Padre, perdona loro che non sanno quello che fanno"; e assecondando la luce interiore dello Spirito Santo, il buon ladrone fece scaturire dal suo cuore il seguente profondo atto di fede:
"Gesù è veramente Re, il Messia, il Figlio di Dio; Gesù, Re, Messia e Figlio di Dio E' INNOCENTE; Gesù soffre e muore PER SALVARE NOI PECCATORI".
Dopo il suo intimo e intenso atto di fede, il buon ladrone rivolse a Gesù questa invocazione: "GESU', RICORDATI DI ME QUANDO ENTRERAI NEL TUO REGNO". Con questa invocazione il buon ladrone espresse la sua conversione e la sua immensa fiducia nella misericordia di Gesù. E Gesù raccolse il primo frutto della sua morte redentrice: "OGGI SARAI CON ME IN PARADISO".
A questo posiamo dedurre alcune conclusioni:
Gesù è veramente Re.
Il Regno di Gesù, però, non è di questo mondo, nel senso che Gesù Re, non imita i sovrani di questo mondo, i quali abusano del loro potere per spadroneggiare sui loro sudditi.
Il Regno di Gesù, invece, è UN REGNO DI AMORE E DI MISERICORDIA. GESU' RE AMA, E DA PADRONE SI FA SERVO DEI SUOI SUDDITI: "IO NON SONO VENUTO IN QUESTO MONDO PER ESSERE SERVITO, MA PER SERVIRE". Il massimo servizio che GESU' RE ha fatto ai suoi sudditi è L'OFFERTA DELLA SUA VITA SULLA CROCE, PER SALVARLI.
Ebbene, i suoi sudditi debbono imtare l'amore di Gesù loro RE. Cioè, come Lui non debbono spadroneggiare sulle persone MA SERVIRLE FINO, se è necessario, a sacrificare la propria vita per il loro bene. E' quanto ha scritto San Giovanni Apostolo nella sua Prima Lettera: "GESU' HA DATO LA SUA VITA PER NOI; QUINDI ANCHE NOI DOBBIAMO DARE LA VITA PER I FRATELLI".
Ma perchè noi sudditi riusciamo ad amare come Gesù, il nostro Re, è necessario che imitiamo il buon ladrone crocifisso: come lui dobbiamo riconoscere i nostri peccati e pentirci di essi; come lui dobbiamo invocare la misericordia di Gesù per ottenere il suo perdono; come lui dobbiamo unire le nostre sofferenze alle sofferenze di Gesù per compiere in noi ciò che manca alla sua Passione, per l'edificazione del Suo Corpo, che è la Chiesa".
Sac. Salvatore Paparo.
Oggi concludiamo l'anno liturgico 2010, celebrando la festa di Gesù Cristo, Re dell'Universo.
La prima lettura biblica ci ricorda l'elezione di Davide a re di tutti gli Ebrei. E il suo ricordo non è casuale: Davide, infatti, è antenato e figura di Gesù Re dell'Universo. D'allora i profeti predissero che il futuro Messia sarebbe stato un figlio di Davide, continuatore della sua regalità.
Ma che senso ha la regalità di Gesù?
Per comprenderla dobbiamo portarci al pretorio di Pilato, e soprattutto sul Golgata.
Presso il pretorio, la folla chiede a Pilato la condanna a morte di Gesù perchè, dicono, Egli si è proclamato re, mentre essi hanno un unico re: Cesare. Alla domanda di Pilato: "Sei tu veramente re?", Gesù rispose che era veramente re, ma che il suo regno non era di questo mondo. Se il suo regno fosse stato di questo mondo, i suoi soldati avrebbero combattuto per lui e lo avrebbero liberato dai suoi nemici.
Sul Golgata, ai lati di Gesù Crocifisso, c'erano altri due crocifissi: due uomini che avevano vissuto la loro vita, rubando. Uno di loro pensò solo alle sue sofferenze; voleva solo essere liberato da esse, e bestemmiava contro Gesù: "Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi".
Coloro che diventano nemici della croce, non possono essere salvati da Gesù. Gesù, infatti, ci ha detto che per essere suoi discepoli dobbiamo prendere ogni giorno la nostra croce e seguirlo.
Ma per essere più precisi su questo punto, è necessario che fissiamo tutta la nostra attenzione su colui che la tradizione ci ha tramandato come " il buon ladrone ".
Mentre i capi dei Giudei beffeggiavano Gesù Crocifisso; mentre il suo compagno nei furti, bestemmiava contro Gesù, egli osservava, rifletteva, soffriva e taceva. Vedendo che Gesù accettava le sue sofferenze con tanta pazienza e mitezza; ascoltando l'invocazione di perdono che Gesù rivolse al Padre Celeste: " Padre, perdona loro che non sanno quello che fanno"; e assecondando la luce interiore dello Spirito Santo, il buon ladrone fece scaturire dal suo cuore il seguente profondo atto di fede:
"Gesù è veramente Re, il Messia, il Figlio di Dio; Gesù, Re, Messia e Figlio di Dio E' INNOCENTE; Gesù soffre e muore PER SALVARE NOI PECCATORI".
Dopo il suo intimo e intenso atto di fede, il buon ladrone rivolse a Gesù questa invocazione: "GESU', RICORDATI DI ME QUANDO ENTRERAI NEL TUO REGNO". Con questa invocazione il buon ladrone espresse la sua conversione e la sua immensa fiducia nella misericordia di Gesù. E Gesù raccolse il primo frutto della sua morte redentrice: "OGGI SARAI CON ME IN PARADISO".
A questo posiamo dedurre alcune conclusioni:
Gesù è veramente Re.
Il Regno di Gesù, però, non è di questo mondo, nel senso che Gesù Re, non imita i sovrani di questo mondo, i quali abusano del loro potere per spadroneggiare sui loro sudditi.
Il Regno di Gesù, invece, è UN REGNO DI AMORE E DI MISERICORDIA. GESU' RE AMA, E DA PADRONE SI FA SERVO DEI SUOI SUDDITI: "IO NON SONO VENUTO IN QUESTO MONDO PER ESSERE SERVITO, MA PER SERVIRE". Il massimo servizio che GESU' RE ha fatto ai suoi sudditi è L'OFFERTA DELLA SUA VITA SULLA CROCE, PER SALVARLI.
Ebbene, i suoi sudditi debbono imtare l'amore di Gesù loro RE. Cioè, come Lui non debbono spadroneggiare sulle persone MA SERVIRLE FINO, se è necessario, a sacrificare la propria vita per il loro bene. E' quanto ha scritto San Giovanni Apostolo nella sua Prima Lettera: "GESU' HA DATO LA SUA VITA PER NOI; QUINDI ANCHE NOI DOBBIAMO DARE LA VITA PER I FRATELLI".
Ma perchè noi sudditi riusciamo ad amare come Gesù, il nostro Re, è necessario che imitiamo il buon ladrone crocifisso: come lui dobbiamo riconoscere i nostri peccati e pentirci di essi; come lui dobbiamo invocare la misericordia di Gesù per ottenere il suo perdono; come lui dobbiamo unire le nostre sofferenze alle sofferenze di Gesù per compiere in noi ciò che manca alla sua Passione, per l'edificazione del Suo Corpo, che è la Chiesa".
Sac. Salvatore Paparo.
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
10 nov 2010
VENTISEIESIMA LETTERA A GESU' UNICO SALVATORE DEL MONDO
Grazie, Gesù: gli stimati fratelli Redattori del blog Rai Vaticano, hanno nuovamente inserito nel loro blog, il blog dell'Opera Cenacolo Familiare, umile tuo strumento fra i tanti altri tuoi umili strumenti per instaurare presto LA PACE MONDIALE MESSIANICA, acquistata con la Tua Passione, Morte, Risurrezione; con la cooperazione mirabile, ineffabile, singolare di Maria Santissima, Corredentrice con Te dell'umanità peccatrice.
Adesso, Gesù, fa' che il Papa Benedetto XVI indica, senza esitazioni, IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III, indispensabile e improcrastinabile STRUMENTO del Tuo Amore Misericordioso che vuole um mondo in cui la povertà sia sconfitta, e tutti vivano una vita dignitosa, come conviene ai figli di DI DIO PADRE che pensa a dare il cibo quotidiano perfino agli uccelli dell'aria che non seminano e non raccolgono nei loro granai".
Sac. Salvatore Paparo.
Adesso, Gesù, fa' che il Papa Benedetto XVI indica, senza esitazioni, IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III, indispensabile e improcrastinabile STRUMENTO del Tuo Amore Misericordioso che vuole um mondo in cui la povertà sia sconfitta, e tutti vivano una vita dignitosa, come conviene ai figli di DI DIO PADRE che pensa a dare il cibo quotidiano perfino agli uccelli dell'aria che non seminano e non raccolgono nei loro granai".
Sac. Salvatore Paparo.
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
9 nov 2010
VENTICINQUESIMA LETTERA A GESU', UNICO SALVATORE DEL MONDO
Gesù, Tu mi hai dato un grande amico: il fratello Giuseppe De Carli. Responsabile di Rai Vaticano, lo hai illuminato ed egli ha compreso che l'Opera Cenacolo Familiare non è mia invenzione, ma tua volontà. L'Opera Cenacolo Familiare è un tuo umile strumento fra tanti altri tuoi strumenti perchè finalmente SU REALIZZI LA PACE MONDIALE MESSIANICA. Il fratello ed amico Giuseppe De Carli, è diventato apostolo dell'Opera Cenacolo Familiare: nel blog Rai Vaticano ci sono due voci "News" "Dibattiti". In esse compaiono degli articoli firmati e poi le risposte di commento dei lettori. A cominciare dall'aprile 2009 il mio amico Giuseppe, dopo le risposte dei lettori scriveva sempre:
Salvatore Paparo Nome
s.paparo@alice.it Mail
http://www.operacefa.blogspot.com/ website
Così il mio amico Giuseppe ha fatto una propaganda meravigliosa dell'Opera Cenacolo Familiare
fino al giorno 13 luglio 2010, giorno in cui Tu lo hai preso con te. La data della sua morte non è casuale: il 13 luglio, infatti, ricorre l'anniversario della terza Apparizione di Maria Santissima, fatta a Fatima nel 1917, in cui la Madonna profetizzò CHE LA PACE MONDIALE MESSIANICA E' IMMINENTE: "ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA', E IL MONDO AVRA' UN PERIODO DI PACE". Ebbene, il mio amico Giuseppe era un fervente apostolo di questa profezia mariana. Mi sembra che abbia scritto perfino un libro sull'argomento. Ora il mio amico Giuseppe è in Paradiso e da lì protegge me e l'Opera Cenacolo Familiare. Dopo la sua morte, i Redattori del blog Rai Vaticano, forse per la stima e il rispetto che nutrono per lui, hanno continuato a pubblicare il mio cognome e nome e la formula del blog Opera Cenacolo Familiare.
E' avvenuto, però, qualcosa di particolare: martedì 26 ottobre u.s., ai redattori del blog rai vaticano, ho spedito, in allegato, LA MIA VENTIQUATTRESIMA LETTERA A GESU' UNICO SALVATORE DEL MONDO:
"Gesù, il Sinodo dei Vescovi per la pace in Medio Oriente, INIZIO DELLA PACE MONDIALE MESSIANICA, si è concluso e ne sono lieto.
Nello stesso tempo, però, ho avuto una grande delusione: gli amici redattori del blog rai vaticano, alle voci "News" e "Dibattiti" hanno cancellato:
COMMENTI
Salvatore Paparo Nome
s.paparo@alice.it Mail
http://www.operacefa.blogspot.com/ website
Non so perchè i Redattori hanno operato questa cancellatura: forse perchè ho manifestato la mia convinzione che il Papa Benedetto XVI debba indire IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III, indispensabile per la purificazione della Chiesa Cattolica; indispensabile perchè la Chiesa Cattolica diventi "LA CHIESA AMICA DEI POVERI" "LA CHIESA POVERA", indispensabile perchè la Chiesa Cattolica si ponga a totale servizio dei suoi fratelli e delle sue sorelle: "CHI SERVE NON GIUDICA, NON CONDANNA, MA SI OFFRE GENEROSAMENTE PER IL BENE DEI SUOI PADRONI, NEL NOSTRO CASO, PER IL BENE DI TUTTI I BATTEZZATI".
Il mio amico Giuseppe De Carli che mi protegge dal Cielo, certamente è molto deluso perchè nel blog rai vaticano i Redattori hanno cancellato la sua prolungata propaganda a favore dell'Opera Cenacolo Familiare, scelta da Te e dalla Famiglia Trinitaria di Dio, come umile strumento per cooperarare alla realizzazione DELLA PACE MONDIALE MESSIANICA, E DEL REGNO DI DIO NELLE SUE MIGLIORI ESPRESSIONI IN QUESTA TERRA, CHE GRADUALMENTE PREPARANO I CIELI NUOVI E LA TERRA NUOVA.
GEASU', PER QUESTI MOTIVI, CONTINUO A CREDERE FERMAMENTE CHE IL PAPA BENEDETTO XVI DEBBA INDIRE IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III"
Sac. Salvatore Paparo
Gesù, con mia grande meraviglia, in risposta, i Redattori hanno pubblicato il blog
dell'Opera Cenacolo Familiare, nel blog Rai Vaticano; ai loro lettori hanno inviato la mia
VENTIQUATTRESIMA LETTERA A GESU', UNICO SALVATORE DEL MONDO,
sottolineando le parole della lettera: "Il mio amico Giuseppe De Carli che mi proteggi dal Cielo,
certamente è molto deluso perchè nel blog Rai Vaticano hanno cancellato la sua prolungata
propaganda a favore dell'Opera Cenacolo Familiare"; e vi hanno aggiunto le parole:
"Corrispondenze migliori con il blog Rai Vaticano".
Gesù, a questo punto, però, è necessario che io faccia un passo indietro per scrivere quanto segue: mercoledi 20 ottobre 2010, il blog Rai Vaticano, ha pubblicato simultaneamente e l'uno dopo l'altro, questi due scritti:
1. "Ecco i nuovi cardinali di Benedetto".
2. "Mons. Bettazzi, vescovo di pace".
Tutti e due gli scritti si concludevano con il mio cognome e nome, con la mia e-mail e con
http://www.operacefa.blogspot.com/
Desidero soffermarmi su Mons. Bettazzi.
L'articolista è Giancarlo Cocco:
"Ottantasette anni ben portati, una mente lucida e dotato di grande houmor: così si è presentato domenica scorsa al Palacongressi di Rimini monsignor Luigi Bettazzi, per un incontro con una platea di oltre tremila over 50, riuniti per partecipare a"Gold Age", forum internazionale e manifestazione rappresentativa dell'universo anziano, promossa da "50&più". Un battitore libero del nostro episcopato. si considera ora Bettazzi, già vescovo di Ivrea, in pensione da alcuni anni, famoso per aver partecipato a manifestazioni sindacali, a marce per la pace, orgoglioso di aver affrontato a viso aperto i superiori della Cei e del Vaticano.
Originario di Treviso, si forma come prete a Bologna sotto il cardinal Lercaro e don Giuseppe Dossetti, diventando vescovo ausiliario nel 1963. E' proprio come portavoce di Lercaro e Dossetti che nel Concilio Vaticano II Bettazzi si fa promotore di una istanza consegnata a Paolo VI e firmata da 70 padri conciliari in favore della santificazione di Giovanni XXIII.
Ben conosciuto per certe sue iniziative come quella del 1976, quando inviò una lettera aperta all'allora segretario del Partito comunista italiano Berlinguer nella quale chiedeva di liberare il partito dall'ideologia marxista per renderlo "digeribile" ai cattolici. Notevole il suo impegno come presidente di Pax Christi negli anni 70 e 80. Definito talvolta "vescovo scomodo" o "vescovo rosso" per le sue idee progressiste, ha sempre avuto la battuta pronta. Come dimostra in questa intervista, realizzata a margine del convegno.
Mons. Bettazzi, lei ha partecipato al Concilio Vaticano II: ritiene che la Chiesa oggi si sia conformata integralmente ai testi conciliari o che vi siano ancora parti non applicate?
Quando si parla dalla applicazione del Concilio Vaticano II mi riesce di dire "già e non ancora" nel senso che molto si è fatto ma molto resta ancora da fare. Se penso alle quattro Costituzioni trovo, ad esempio, che oggi la Bibbia è più letta, è più familiare, ma non è ancora la Parola che orienta direttamente la nostra vita, così come la liturgia è più partecipata, ma stenta ad essere come voleva il Concilio, ossia "culmine e sorgente della vita cristiana". Quanto alle altre due Costituzioni - sulla Chiesa in sè e la Chiesa nel mondo - devo dire che non viene incoraggiata a sufficienza la corresponsabilità del popolo di Dio sotto la guida della gerarchia. Si stenta ancora a riconoscere quanta grazia di Dio ci può essere nel mondo anche al di fuori delle strutture della Chiesa!
Ritiene possibile nell'attuale situazione mondiale un dialogo tra cristiani e islamici?
Il dialogo non solo è possibile: è doveroso. Si tratta di incoraggiare e favorire i fattori più autentici dell'islamismo perchè possa compiere l'evoluzione che lo stesso Cristianesimo ha compiuto, dalla promozione delle "guerre sante" e delle "Inquisizioni" fino al rispetto e alla tolleranza, certo più coorenti con il Vangelo.
In questo passaggio storico notiamo che le disuguaglianze si stanno accentuando, così come la povertà, la violenza, la disaffezione della gente ai principi morali. Ritiene che la Chiesa possa avere ancora una funzione di orientamento e di guida?
Penso che il compito della Chiesa sia proprio quello di mettere in evidenza questo tarlo dell'individualismo e dell'egoismo che chiude l'uomo in se stesso, favorisce l'accumularsi delle ricchezze e dei poteri, fa inevitabilmente aunentare il numero dei poveri, così minando la coscienza e l'autonomia delle persone".
Seguono otto commenti dei lettori.
Sono rimasto profondamente amareggiato per i giudizi negativi e calunniosi su Mons. Bettazzi, vescovo che io amo e stimo immensamente. Ne cito alcuni:
"Già, mi sembra che di falsi profeti ce ne siano molti".
"Non si avvicinano le persone con le menzogne, e questo lo insegna san Paolo con "i falsi profet"
"Sacerdoti del tipo di bettazzi propagandono un'immagine della Chiesa che può nuocere perchè è fondamentalmente lontana se non contraria al dettato del vangelo e della dottrina".
"Bettazzi è ultramodernista" "Vescovi come bettazzi quando smetteranno di fare del male alla Chiesa??? "Mons. Bettazzi farebbe meglio a pregare"Emeriti "de che?".
Fra i giudizi di tenebra e di errore che calpestano la carità fraterna, ce n'è uno di luce e di verità che trascrivo molto volentieri: "Resto allibito da tanta acrimonia; dalle posizioni aprioristicamente "contro"... ragazzi, qualcuno prima di scrivere ha letto le tre domane e le tre risposte??? ... o è bastato il nome "Bettazzi?". A Rimini - io c'ero - Bettazzi ha fatto del bene a tremila persone parlando di dialogo, rispetto, di carità, di equità ... lo ha fatto serenamente e con serafica umiltà. Sono tentato di aggiungere qualche aggettivo pescandolo ad arte dalle Scritture cui facciamo tanto riferimento... ma vi prego... pace! Abbiamo di sicuro problemi più gravi cui dedicare le nostre energie. Un sorriso".
Venerdi, 29 ottobre, ho inviato ai Redattori del blog Rai Vaticano, la seguente e-mail con l'allegato "IN DIFESA DEL VESCOVO MONS. BETTAZZI":
Stimati Redattori del blog Rai Vaticano,
vi ringrazio proprio di cuore per aver pubblicato la mia VENTIQUATTRESIMA LETTERA A GESU' UNICO SALVATORE DEL MONDO. Vi prego di pubblicare anche il mio scritto IN DIFESA DI MONS. LUIGI BETTAZZI che vi invio in allegato. Grazie!
Ecco l'allegato:
"IN DIFESA DEL VESCOVO MONS. LUIGI BETTAZZI".
Sono profondamente addolorato per i giudizi preconcetti e negativi sul vescovo Mons. Luigi Bettazzi, espressi da persone che ignorano il distintivo dei cristiani: LA CARITA' FRATERNA.
Mons. Bettazzi è stato mio vescovo dal 1966 al 1999: si è dimostrato veramente un vescovo DI PACE, rispettosissimo delle persone e delle opinioni degli altri. Per quanto mi riguarda, debbo testimoniare, con immensa gratitudine, che è stato il mio vescovo della Provvidenza: mi ha sempre sostenuto, anche se molto discretamente, nell'impegno di portare avanti l'Opera Cenacolo Familiare, benevolmente affidatami nel maggio 1946 dalla Famiglia Trinitaria DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO.
Stimatissimo Mons. Luig, grazie di tutto: senza di Lei, i miei nemici mi avrebbero crocifisso.
Sac. Salvatore Paparo".
Stranamente, in risposta, i Redattori del blog Rai Vaticano hanno cancellato dal blog Rai Vaticano il blog del'Opera Cenacolo Familiare.
Io ho risposto con questa e-mail:
"NIENTE TI TURBI;
NIENTE TI SPAVENTI; TUTTO PASSA COME UNA PICCOLA TEMPESTA
IN UN PICCOLO BICCHIERE DI ACQUA.
DIO NON CAMBIA: NON MORIRAI, RESTERAI IN VITA E ANNUNZIERAI
LE OPERE DEL SIGNORE.
LA PAZIENZA OTTIENE TUTTO".
MESSAGGIO DI SANTA TERESA DI GESU'.
Sac. Salvatore Paparo
Conclusione della lettera:
Gesù, oggi la Chiesa Cattolica è divisa tra
COLORO che sono eccessivamente attaccati al passato e facilmente GIUDICANO E CONDANNANO ASPRAMENTE coloro che la pensano differentemente da loro, chiudendosi così alla verità perchè dove manca l'amore regnano sovrane le tenebre dell'errore; e
COLORO che sono eccessivamente attaccati al futuro. Anche essi GIUDICANO E CONDANNANO FACILMENTE coloro che la pensano differentemente da loro; anche questi si chiudono alla verità e privi di amore brancolano nelle tenebre dell'errore.
GESU', OGGI CI SONO, PERO', ANCHE I CATTOLICI APERTI AL DIALOGO: essi difendono con coraggio e fortezza quanto credono sia vero e giusto, ma lo difendono rispettando le persone che la pensano differentemente da loro, e confrontandosi con umiltà e carità con essi, disposti anche a riconoscere eventuali loro errori, difesi prima in buona fede. Essi giustamente sono convinti che la verità va proposta e non imposta. La verità, infatti, si fa strada da sola, là dove c'è l'amore, poichè dove c'è l'amore, c'è lo Spirito Santo che è verità e comunica verità: "LO SOIRITO SANTO VI CONDURRA' A TUTTA LA V ERITA' ".
Gesù, quanto ho detto sulla Chiesa Cattolica, vale anche per le altre Chiese Cristiane, vale anche per le Religioni non cristiane, come pure per tutte le persone rette di cuore. E' NECESSARIO RADUNARE TUTTI COLORO CHE SONO APERTI AL DIALOGO PERCHE' TUTTI SIAMO STATI REDENTI DA TE, E TUTTI QUINDI SIAMO SOTTO L'AZIONE DELLO SPIRITO SANTO CHE CI CONDURRA' A TUTTA LA VERITA'. ALLO SCOPO E' INDISPENSABILE E IMPROCRASTINABILE L'INDIZIONE DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III.
PENSO CHE LA FINALITA' FONDAMENTALE DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III SI POSSA ESPRIMERE COSI':
"P E R C H E ' S I R E A L I Z Z I P R E S T O
L A P A C E M O N D I A L E M E S S I A N I C A:
P A C E I N T E R R A A G L I U O M I N I C H E D I O A M A " .
GESU', FA' CHE IL PAPA BENEDETTO XVI
INDICA IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III"-
Sac. Salvatore Paparo
Salvatore Paparo Nome
s.paparo@alice.it Mail
http://www.operacefa.blogspot.com/ website
Così il mio amico Giuseppe ha fatto una propaganda meravigliosa dell'Opera Cenacolo Familiare
fino al giorno 13 luglio 2010, giorno in cui Tu lo hai preso con te. La data della sua morte non è casuale: il 13 luglio, infatti, ricorre l'anniversario della terza Apparizione di Maria Santissima, fatta a Fatima nel 1917, in cui la Madonna profetizzò CHE LA PACE MONDIALE MESSIANICA E' IMMINENTE: "ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA', E IL MONDO AVRA' UN PERIODO DI PACE". Ebbene, il mio amico Giuseppe era un fervente apostolo di questa profezia mariana. Mi sembra che abbia scritto perfino un libro sull'argomento. Ora il mio amico Giuseppe è in Paradiso e da lì protegge me e l'Opera Cenacolo Familiare. Dopo la sua morte, i Redattori del blog Rai Vaticano, forse per la stima e il rispetto che nutrono per lui, hanno continuato a pubblicare il mio cognome e nome e la formula del blog Opera Cenacolo Familiare.
E' avvenuto, però, qualcosa di particolare: martedì 26 ottobre u.s., ai redattori del blog rai vaticano, ho spedito, in allegato, LA MIA VENTIQUATTRESIMA LETTERA A GESU' UNICO SALVATORE DEL MONDO:
"Gesù, il Sinodo dei Vescovi per la pace in Medio Oriente, INIZIO DELLA PACE MONDIALE MESSIANICA, si è concluso e ne sono lieto.
Nello stesso tempo, però, ho avuto una grande delusione: gli amici redattori del blog rai vaticano, alle voci "News" e "Dibattiti" hanno cancellato:
COMMENTI
Salvatore Paparo Nome
s.paparo@alice.it Mail
http://www.operacefa.blogspot.com/ website
Non so perchè i Redattori hanno operato questa cancellatura: forse perchè ho manifestato la mia convinzione che il Papa Benedetto XVI debba indire IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III, indispensabile per la purificazione della Chiesa Cattolica; indispensabile perchè la Chiesa Cattolica diventi "LA CHIESA AMICA DEI POVERI" "LA CHIESA POVERA", indispensabile perchè la Chiesa Cattolica si ponga a totale servizio dei suoi fratelli e delle sue sorelle: "CHI SERVE NON GIUDICA, NON CONDANNA, MA SI OFFRE GENEROSAMENTE PER IL BENE DEI SUOI PADRONI, NEL NOSTRO CASO, PER IL BENE DI TUTTI I BATTEZZATI".
Il mio amico Giuseppe De Carli che mi protegge dal Cielo, certamente è molto deluso perchè nel blog rai vaticano i Redattori hanno cancellato la sua prolungata propaganda a favore dell'Opera Cenacolo Familiare, scelta da Te e dalla Famiglia Trinitaria di Dio, come umile strumento per cooperarare alla realizzazione DELLA PACE MONDIALE MESSIANICA, E DEL REGNO DI DIO NELLE SUE MIGLIORI ESPRESSIONI IN QUESTA TERRA, CHE GRADUALMENTE PREPARANO I CIELI NUOVI E LA TERRA NUOVA.
GEASU', PER QUESTI MOTIVI, CONTINUO A CREDERE FERMAMENTE CHE IL PAPA BENEDETTO XVI DEBBA INDIRE IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III"
Sac. Salvatore Paparo
Gesù, con mia grande meraviglia, in risposta, i Redattori hanno pubblicato il blog
dell'Opera Cenacolo Familiare, nel blog Rai Vaticano; ai loro lettori hanno inviato la mia
VENTIQUATTRESIMA LETTERA A GESU', UNICO SALVATORE DEL MONDO,
sottolineando le parole della lettera: "Il mio amico Giuseppe De Carli che mi proteggi dal Cielo,
certamente è molto deluso perchè nel blog Rai Vaticano hanno cancellato la sua prolungata
propaganda a favore dell'Opera Cenacolo Familiare"; e vi hanno aggiunto le parole:
"Corrispondenze migliori con il blog Rai Vaticano".
Gesù, a questo punto, però, è necessario che io faccia un passo indietro per scrivere quanto segue: mercoledi 20 ottobre 2010, il blog Rai Vaticano, ha pubblicato simultaneamente e l'uno dopo l'altro, questi due scritti:
1. "Ecco i nuovi cardinali di Benedetto".
2. "Mons. Bettazzi, vescovo di pace".
Tutti e due gli scritti si concludevano con il mio cognome e nome, con la mia e-mail e con
http://www.operacefa.blogspot.com/
Desidero soffermarmi su Mons. Bettazzi.
L'articolista è Giancarlo Cocco:
"Ottantasette anni ben portati, una mente lucida e dotato di grande houmor: così si è presentato domenica scorsa al Palacongressi di Rimini monsignor Luigi Bettazzi, per un incontro con una platea di oltre tremila over 50, riuniti per partecipare a"Gold Age", forum internazionale e manifestazione rappresentativa dell'universo anziano, promossa da "50&più". Un battitore libero del nostro episcopato. si considera ora Bettazzi, già vescovo di Ivrea, in pensione da alcuni anni, famoso per aver partecipato a manifestazioni sindacali, a marce per la pace, orgoglioso di aver affrontato a viso aperto i superiori della Cei e del Vaticano.
Originario di Treviso, si forma come prete a Bologna sotto il cardinal Lercaro e don Giuseppe Dossetti, diventando vescovo ausiliario nel 1963. E' proprio come portavoce di Lercaro e Dossetti che nel Concilio Vaticano II Bettazzi si fa promotore di una istanza consegnata a Paolo VI e firmata da 70 padri conciliari in favore della santificazione di Giovanni XXIII.
Ben conosciuto per certe sue iniziative come quella del 1976, quando inviò una lettera aperta all'allora segretario del Partito comunista italiano Berlinguer nella quale chiedeva di liberare il partito dall'ideologia marxista per renderlo "digeribile" ai cattolici. Notevole il suo impegno come presidente di Pax Christi negli anni 70 e 80. Definito talvolta "vescovo scomodo" o "vescovo rosso" per le sue idee progressiste, ha sempre avuto la battuta pronta. Come dimostra in questa intervista, realizzata a margine del convegno.
Mons. Bettazzi, lei ha partecipato al Concilio Vaticano II: ritiene che la Chiesa oggi si sia conformata integralmente ai testi conciliari o che vi siano ancora parti non applicate?
Quando si parla dalla applicazione del Concilio Vaticano II mi riesce di dire "già e non ancora" nel senso che molto si è fatto ma molto resta ancora da fare. Se penso alle quattro Costituzioni trovo, ad esempio, che oggi la Bibbia è più letta, è più familiare, ma non è ancora la Parola che orienta direttamente la nostra vita, così come la liturgia è più partecipata, ma stenta ad essere come voleva il Concilio, ossia "culmine e sorgente della vita cristiana". Quanto alle altre due Costituzioni - sulla Chiesa in sè e la Chiesa nel mondo - devo dire che non viene incoraggiata a sufficienza la corresponsabilità del popolo di Dio sotto la guida della gerarchia. Si stenta ancora a riconoscere quanta grazia di Dio ci può essere nel mondo anche al di fuori delle strutture della Chiesa!
Ritiene possibile nell'attuale situazione mondiale un dialogo tra cristiani e islamici?
Il dialogo non solo è possibile: è doveroso. Si tratta di incoraggiare e favorire i fattori più autentici dell'islamismo perchè possa compiere l'evoluzione che lo stesso Cristianesimo ha compiuto, dalla promozione delle "guerre sante" e delle "Inquisizioni" fino al rispetto e alla tolleranza, certo più coorenti con il Vangelo.
In questo passaggio storico notiamo che le disuguaglianze si stanno accentuando, così come la povertà, la violenza, la disaffezione della gente ai principi morali. Ritiene che la Chiesa possa avere ancora una funzione di orientamento e di guida?
Penso che il compito della Chiesa sia proprio quello di mettere in evidenza questo tarlo dell'individualismo e dell'egoismo che chiude l'uomo in se stesso, favorisce l'accumularsi delle ricchezze e dei poteri, fa inevitabilmente aunentare il numero dei poveri, così minando la coscienza e l'autonomia delle persone".
Seguono otto commenti dei lettori.
Sono rimasto profondamente amareggiato per i giudizi negativi e calunniosi su Mons. Bettazzi, vescovo che io amo e stimo immensamente. Ne cito alcuni:
"Già, mi sembra che di falsi profeti ce ne siano molti".
"Non si avvicinano le persone con le menzogne, e questo lo insegna san Paolo con "i falsi profet"
"Sacerdoti del tipo di bettazzi propagandono un'immagine della Chiesa che può nuocere perchè è fondamentalmente lontana se non contraria al dettato del vangelo e della dottrina".
"Bettazzi è ultramodernista" "Vescovi come bettazzi quando smetteranno di fare del male alla Chiesa??? "Mons. Bettazzi farebbe meglio a pregare"Emeriti "de che?".
Fra i giudizi di tenebra e di errore che calpestano la carità fraterna, ce n'è uno di luce e di verità che trascrivo molto volentieri: "Resto allibito da tanta acrimonia; dalle posizioni aprioristicamente "contro"... ragazzi, qualcuno prima di scrivere ha letto le tre domane e le tre risposte??? ... o è bastato il nome "Bettazzi?". A Rimini - io c'ero - Bettazzi ha fatto del bene a tremila persone parlando di dialogo, rispetto, di carità, di equità ... lo ha fatto serenamente e con serafica umiltà. Sono tentato di aggiungere qualche aggettivo pescandolo ad arte dalle Scritture cui facciamo tanto riferimento... ma vi prego... pace! Abbiamo di sicuro problemi più gravi cui dedicare le nostre energie. Un sorriso".
Venerdi, 29 ottobre, ho inviato ai Redattori del blog Rai Vaticano, la seguente e-mail con l'allegato "IN DIFESA DEL VESCOVO MONS. BETTAZZI":
Stimati Redattori del blog Rai Vaticano,
vi ringrazio proprio di cuore per aver pubblicato la mia VENTIQUATTRESIMA LETTERA A GESU' UNICO SALVATORE DEL MONDO. Vi prego di pubblicare anche il mio scritto IN DIFESA DI MONS. LUIGI BETTAZZI che vi invio in allegato. Grazie!
Ecco l'allegato:
"IN DIFESA DEL VESCOVO MONS. LUIGI BETTAZZI".
Sono profondamente addolorato per i giudizi preconcetti e negativi sul vescovo Mons. Luigi Bettazzi, espressi da persone che ignorano il distintivo dei cristiani: LA CARITA' FRATERNA.
Mons. Bettazzi è stato mio vescovo dal 1966 al 1999: si è dimostrato veramente un vescovo DI PACE, rispettosissimo delle persone e delle opinioni degli altri. Per quanto mi riguarda, debbo testimoniare, con immensa gratitudine, che è stato il mio vescovo della Provvidenza: mi ha sempre sostenuto, anche se molto discretamente, nell'impegno di portare avanti l'Opera Cenacolo Familiare, benevolmente affidatami nel maggio 1946 dalla Famiglia Trinitaria DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO.
Stimatissimo Mons. Luig, grazie di tutto: senza di Lei, i miei nemici mi avrebbero crocifisso.
Sac. Salvatore Paparo".
Stranamente, in risposta, i Redattori del blog Rai Vaticano hanno cancellato dal blog Rai Vaticano il blog del'Opera Cenacolo Familiare.
Io ho risposto con questa e-mail:
"NIENTE TI TURBI;
NIENTE TI SPAVENTI; TUTTO PASSA COME UNA PICCOLA TEMPESTA
IN UN PICCOLO BICCHIERE DI ACQUA.
DIO NON CAMBIA: NON MORIRAI, RESTERAI IN VITA E ANNUNZIERAI
LE OPERE DEL SIGNORE.
LA PAZIENZA OTTIENE TUTTO".
MESSAGGIO DI SANTA TERESA DI GESU'.
Sac. Salvatore Paparo
Conclusione della lettera:
Gesù, oggi la Chiesa Cattolica è divisa tra
COLORO che sono eccessivamente attaccati al passato e facilmente GIUDICANO E CONDANNANO ASPRAMENTE coloro che la pensano differentemente da loro, chiudendosi così alla verità perchè dove manca l'amore regnano sovrane le tenebre dell'errore; e
COLORO che sono eccessivamente attaccati al futuro. Anche essi GIUDICANO E CONDANNANO FACILMENTE coloro che la pensano differentemente da loro; anche questi si chiudono alla verità e privi di amore brancolano nelle tenebre dell'errore.
GESU', OGGI CI SONO, PERO', ANCHE I CATTOLICI APERTI AL DIALOGO: essi difendono con coraggio e fortezza quanto credono sia vero e giusto, ma lo difendono rispettando le persone che la pensano differentemente da loro, e confrontandosi con umiltà e carità con essi, disposti anche a riconoscere eventuali loro errori, difesi prima in buona fede. Essi giustamente sono convinti che la verità va proposta e non imposta. La verità, infatti, si fa strada da sola, là dove c'è l'amore, poichè dove c'è l'amore, c'è lo Spirito Santo che è verità e comunica verità: "LO SOIRITO SANTO VI CONDURRA' A TUTTA LA V ERITA' ".
Gesù, quanto ho detto sulla Chiesa Cattolica, vale anche per le altre Chiese Cristiane, vale anche per le Religioni non cristiane, come pure per tutte le persone rette di cuore. E' NECESSARIO RADUNARE TUTTI COLORO CHE SONO APERTI AL DIALOGO PERCHE' TUTTI SIAMO STATI REDENTI DA TE, E TUTTI QUINDI SIAMO SOTTO L'AZIONE DELLO SPIRITO SANTO CHE CI CONDURRA' A TUTTA LA VERITA'. ALLO SCOPO E' INDISPENSABILE E IMPROCRASTINABILE L'INDIZIONE DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III.
PENSO CHE LA FINALITA' FONDAMENTALE DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III SI POSSA ESPRIMERE COSI':
"P E R C H E ' S I R E A L I Z Z I P R E S T O
L A P A C E M O N D I A L E M E S S I A N I C A:
P A C E I N T E R R A A G L I U O M I N I C H E D I O A M A " .
GESU', FA' CHE IL PAPA BENEDETTO XVI
INDICA IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III"-
Sac. Salvatore Paparo
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
8 nov 2010
TRENTADUESIMA DOMENICA durante l'anno C
OMELIA
Siamo nel mese di novembre, nel mese dedicato ai nostri cari defunti, e la liturgia di oggi giustamente fissa tutta la sua attenzione sulla certezza della vita eterna e della risurrezione dei nostri corpi.
Facciamo un breve commento del brano evangelico:
i Sadducei che interrogano Gesù appartengono alla categoria di persone che credono solo a questa vita, e che si prefiggono di gustare ogni goccia di piacere "tanto (dicono) con la morte finisce tutto". I suddetti Sadducei, inoltre, appartengono al numero di coloro che credono di possedere argomenti irrefutabili per negare l'esistenza dell'al di là. Essi pensano che quelli che credono nell'esistenza dell'al di là, sono persone sempliciotte e arretrate che si lasciano ingannare dalla falsa speranza di una felicità immensa, riservata alle anime dei giusti immediatamente dopo la morte, felicità perfezionata e completata, alla fine dei tempi, con la risurrezione dei corpi.
I Sadducei con l'intenzione di mettere in ridicolo Gesù che predicava la risurrezione dei copri, rivolsero al Signore la seguente domanda: "Maestro, tu dici che ci sarà la risurrezione dei corpi. Ebbene, rispondici: una donna ebbe successivamente sette mariti. Dopo la risurrezione dei corpi, la donna di quale dei sette uomini sarà moglie?".
La risposta di Gesù umiliò i Sadducei: "Voi siete in errore: dopo la risurrezione dei corpi, quelli che saranno giudicati degni della vita eterna, non celebreranno matrimoni perchè saranno uguali agli Angeli".
Chi considera superficialmente la risposta di Gesù, rimane addolorato. Infatti, apparentemente sembra che Gesù voglia affermare che in Cielo, marito e moglie vivranno come se non fossero sposi. Una simile interpretazione delle parole di Gesù, però, è sbagliata. Infatti, Dio con il matrimonio, di due esseri forma un solo essere, e rende felici un uomo e una donna mediante il loro reciproco amore. E' assurdo pensare che in Paradiso che è il luogo del perfetto amore e quindi della perfetta unità e della perfetta felicità, due sposi che si sono amati in terra, vengano spezzati nella loro unità amorosa. NO, DIO IN PARADISO NON DIVIDERA' CIO' CHE HA UNITO IN TERRA.
La risposta di Gesù possiamo comprenderla solo se ci poniamo nella mentalità dei Sadducei obiettori. Essi pensavano che in Paradiso, dopo la risurrezione dei corpi, marito e moglie avrebbero continuato a fare gli atti intimi propri degli sposi in questa terra. Tenendo presente ciò. la risposta di Gesù la possiamo esprimere così: "No, in Parediso, gli sposi non faranno più i loro atti intimi. Però saranno felicissimi perchè si ameranno in modo molto più perfetto; cioè perchè si ameranno come si amano gli angeli. E poichè non sapete come si amano gli angeli, per adesso, dovete fidarvi di Dio che per coloro che lo amano ha poreparato, in Paradiso, cose così grandiose che nessuna mente umana potrà mai lontanamente immaginare".
Sac. Salvatore Paparo
Siamo nel mese di novembre, nel mese dedicato ai nostri cari defunti, e la liturgia di oggi giustamente fissa tutta la sua attenzione sulla certezza della vita eterna e della risurrezione dei nostri corpi.
Facciamo un breve commento del brano evangelico:
i Sadducei che interrogano Gesù appartengono alla categoria di persone che credono solo a questa vita, e che si prefiggono di gustare ogni goccia di piacere "tanto (dicono) con la morte finisce tutto". I suddetti Sadducei, inoltre, appartengono al numero di coloro che credono di possedere argomenti irrefutabili per negare l'esistenza dell'al di là. Essi pensano che quelli che credono nell'esistenza dell'al di là, sono persone sempliciotte e arretrate che si lasciano ingannare dalla falsa speranza di una felicità immensa, riservata alle anime dei giusti immediatamente dopo la morte, felicità perfezionata e completata, alla fine dei tempi, con la risurrezione dei corpi.
I Sadducei con l'intenzione di mettere in ridicolo Gesù che predicava la risurrezione dei copri, rivolsero al Signore la seguente domanda: "Maestro, tu dici che ci sarà la risurrezione dei corpi. Ebbene, rispondici: una donna ebbe successivamente sette mariti. Dopo la risurrezione dei corpi, la donna di quale dei sette uomini sarà moglie?".
La risposta di Gesù umiliò i Sadducei: "Voi siete in errore: dopo la risurrezione dei corpi, quelli che saranno giudicati degni della vita eterna, non celebreranno matrimoni perchè saranno uguali agli Angeli".
Chi considera superficialmente la risposta di Gesù, rimane addolorato. Infatti, apparentemente sembra che Gesù voglia affermare che in Cielo, marito e moglie vivranno come se non fossero sposi. Una simile interpretazione delle parole di Gesù, però, è sbagliata. Infatti, Dio con il matrimonio, di due esseri forma un solo essere, e rende felici un uomo e una donna mediante il loro reciproco amore. E' assurdo pensare che in Paradiso che è il luogo del perfetto amore e quindi della perfetta unità e della perfetta felicità, due sposi che si sono amati in terra, vengano spezzati nella loro unità amorosa. NO, DIO IN PARADISO NON DIVIDERA' CIO' CHE HA UNITO IN TERRA.
La risposta di Gesù possiamo comprenderla solo se ci poniamo nella mentalità dei Sadducei obiettori. Essi pensavano che in Paradiso, dopo la risurrezione dei corpi, marito e moglie avrebbero continuato a fare gli atti intimi propri degli sposi in questa terra. Tenendo presente ciò. la risposta di Gesù la possiamo esprimere così: "No, in Parediso, gli sposi non faranno più i loro atti intimi. Però saranno felicissimi perchè si ameranno in modo molto più perfetto; cioè perchè si ameranno come si amano gli angeli. E poichè non sapete come si amano gli angeli, per adesso, dovete fidarvi di Dio che per coloro che lo amano ha poreparato, in Paradiso, cose così grandiose che nessuna mente umana potrà mai lontanamente immaginare".
Sac. Salvatore Paparo
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
1 nov 2010
SOLENNITA' DI TUTTI I SANTI ANNO 2010
OMELIA
La Solennità di Tutti i Santi è un invito a unirci alla gioia di tutti coloro che già hanno raggiunto la meta gaudiosa del Cielo. E', quindi, anche un invito a gioire con i nostri cari che si trovano già in Paradiso e che ci attendono con amore, desiderosi come sono di condividere con noi la loro sorte felice.
Per penetrare meglio il significato della festa odierna, accostiamoci alla mensa della Parola di Dio. Nella Prima Lettura l'Apostolo San Giovanni ci assicura che il Paradiso non è riservato ad alcune persone privilegiate, ma che Esso è offerto a tutte le persone di buona volontà. Esso, infatti, è abitato da una immensa folla, da una folla così numerosa che nessuno può contare. Gli abitatori del Cielo provengono da ogni nazione e razza, da ogni popolo e lingua. Essi indossano vesti candide a significare che sono senza peccato, o perchè durante il periodo della loro vita terrena hanno saputo conservare il candore dell'innocenza battesimale, o perchè, dopo il peccato, hanno riacquistato l'innocenza con una vita penitente.
Se dalla Prima Lettura passiamo al brano evangelico, incontriamo Gesù che ci indica la via della beatitudine: noi siamo beati, in modo imperfetto, in questa terra, e in modo perfetto nel Paradiso, solo se durante la nostra vita terrema siamo poveri in spirito, miti, misericordiosi, operatori di pace; solo se abbiamo fame e sete di giustizia e, per causa di Gesù, accettiamo di essere insultati, perseguitati, calunniati.
Soffermiamoci un pochino sulla settima Beatitudine: "BEATI GLI OPERATORI DI PACE PERCHE' SARANNO CHIAMATI FIGLI DI DIO".
Gesù, Re della Pace, duemila anni fa, nacque da Maria Vergine, Regina della pace, mentre il coro angelico, cantando, prometteva LA PACE MONDIALE MESSIANICA: "PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE DIO AMA".
Nel 1917, Maria Santissima, a Fatima, profetizzò che la Pace Mondiale Messianica è imminente: "ALLA FINE IL MUO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA', E IL MONDO AVRA' UN PERIODO DI PACE".
Dal 24 giugno 1981, Maria Santissima fa sentire, quotidianamente, la sua presenza materna, a Medyugorje. Si presenta come "LA REGINA DELLA PACE" e ci assicura che è presente a Medjugorje per portare a termine quanto ha iniziato a Fatima.
Oggi, malgrado le tantissime apparenze contrarie, vi sono evidenti segni positivi che ci fanno prevedere davvero prossima la Pace Mondiale Messianica.
Tutti quanti noi siamo chiamati a essere operatori di questa Pace Mondiale Messianica. Come?
Innanzi tutto vivenedo in pace con noi stessi. Chi non è in pace con se stesso, e si lascia dominare dal rimorso che proviene dal male commesso, non può essere in pace con gli altri.
In secondo luogo, favorendo la pace familiare, vivendo cioè, con amore e generosità, il ruolo che ciascuno di noi svolge nel seno della propria famiglia: quello di sposo o di sposa, di padre o di madre, di figlio o di figlia, di fratello o di sorella.
Infine siamo operatori della Pace Mondiale Messianica, se nel paese in cui viviamo, facciamo di tutto perchè regni sovrana l'unione dei cuori; e se esistono discordie, divisioni, non aggiungiamo legna al fuoco per aumentarle, ma ci adoperiamo per il loro superamento.
SE SIAMO OPERATORI DI PACE, SIAMO ANCHE FIGLI DI DIO, PERCHE' DIO E' IL DIO DELLA PACE, IL DIO CHE COMUNICA PACE: "PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE DIO AMA".
Sac. Salvatore Paparo
La Solennità di Tutti i Santi è un invito a unirci alla gioia di tutti coloro che già hanno raggiunto la meta gaudiosa del Cielo. E', quindi, anche un invito a gioire con i nostri cari che si trovano già in Paradiso e che ci attendono con amore, desiderosi come sono di condividere con noi la loro sorte felice.
Per penetrare meglio il significato della festa odierna, accostiamoci alla mensa della Parola di Dio. Nella Prima Lettura l'Apostolo San Giovanni ci assicura che il Paradiso non è riservato ad alcune persone privilegiate, ma che Esso è offerto a tutte le persone di buona volontà. Esso, infatti, è abitato da una immensa folla, da una folla così numerosa che nessuno può contare. Gli abitatori del Cielo provengono da ogni nazione e razza, da ogni popolo e lingua. Essi indossano vesti candide a significare che sono senza peccato, o perchè durante il periodo della loro vita terrena hanno saputo conservare il candore dell'innocenza battesimale, o perchè, dopo il peccato, hanno riacquistato l'innocenza con una vita penitente.
Se dalla Prima Lettura passiamo al brano evangelico, incontriamo Gesù che ci indica la via della beatitudine: noi siamo beati, in modo imperfetto, in questa terra, e in modo perfetto nel Paradiso, solo se durante la nostra vita terrema siamo poveri in spirito, miti, misericordiosi, operatori di pace; solo se abbiamo fame e sete di giustizia e, per causa di Gesù, accettiamo di essere insultati, perseguitati, calunniati.
Soffermiamoci un pochino sulla settima Beatitudine: "BEATI GLI OPERATORI DI PACE PERCHE' SARANNO CHIAMATI FIGLI DI DIO".
Gesù, Re della Pace, duemila anni fa, nacque da Maria Vergine, Regina della pace, mentre il coro angelico, cantando, prometteva LA PACE MONDIALE MESSIANICA: "PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE DIO AMA".
Nel 1917, Maria Santissima, a Fatima, profetizzò che la Pace Mondiale Messianica è imminente: "ALLA FINE IL MUO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA', E IL MONDO AVRA' UN PERIODO DI PACE".
Dal 24 giugno 1981, Maria Santissima fa sentire, quotidianamente, la sua presenza materna, a Medyugorje. Si presenta come "LA REGINA DELLA PACE" e ci assicura che è presente a Medjugorje per portare a termine quanto ha iniziato a Fatima.
Oggi, malgrado le tantissime apparenze contrarie, vi sono evidenti segni positivi che ci fanno prevedere davvero prossima la Pace Mondiale Messianica.
Tutti quanti noi siamo chiamati a essere operatori di questa Pace Mondiale Messianica. Come?
Innanzi tutto vivenedo in pace con noi stessi. Chi non è in pace con se stesso, e si lascia dominare dal rimorso che proviene dal male commesso, non può essere in pace con gli altri.
In secondo luogo, favorendo la pace familiare, vivendo cioè, con amore e generosità, il ruolo che ciascuno di noi svolge nel seno della propria famiglia: quello di sposo o di sposa, di padre o di madre, di figlio o di figlia, di fratello o di sorella.
Infine siamo operatori della Pace Mondiale Messianica, se nel paese in cui viviamo, facciamo di tutto perchè regni sovrana l'unione dei cuori; e se esistono discordie, divisioni, non aggiungiamo legna al fuoco per aumentarle, ma ci adoperiamo per il loro superamento.
SE SIAMO OPERATORI DI PACE, SIAMO ANCHE FIGLI DI DIO, PERCHE' DIO E' IL DIO DELLA PACE, IL DIO CHE COMUNICA PACE: "PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE DIO AMA".
Sac. Salvatore Paparo
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
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